Primo maggio, salgono le quotazioni del turismo abruzzese
Sondaggio della Fab-Cna: famiglie attente alla spesa, torna la pensione completa, mare preferito
PESCARA – Meglio il ponte del 1° maggio che le vacanze pasquali. Lo attesta un sondaggio condotto nei giorni scorsi, tra i propri associati, dalla Fab-Cna, secondo cui tra domani e martedì i luoghi di vacanza (in testa alla classifica di gradimento si piazza, nettamente il mare, seguito dalla campagna, dai parchi e dai siti d’arte) saranno affollati di gitanti. Tuttavia, avverte il segretario regionale della Federazione autonoma dei balneatori, Cristiano Tomei, rispetto allo scorso anno la crescita è quasi impercettibile e si conferma la tendenza a contrarre la spesa per le ferie: confermando la tendenza degli ultimi anni, «il popolo dei vacanzieri dividerà i propri soggiorni, in questi quattro giorni di ponte, in non più di una notte fuori casa per nucleo familiare; in sostanza, una parte soggiornerà sabato e domenica, un’altra lunedì e martedì. Un numero inferiore potrà invece permettersi una vacanza in hotel con più notti».
Il clima generale di austerità che contraddistingue lo stato della nostra economia, ed a cui non si è sottratta la festività del 25 aprile, secondo l’indagine della Fab-Cna, conferma la tendenza a “limare” i costi: per il soggiorno fuori porta di due giorni, la spesa media oscillerà tra i 150 e i 180 euro, comprensivi di pernottamento, colazione, pranzo e cena, meglio se nello stesso posto. «Torna insomma, grazie soprattutto all’influenza esercitata dalla presenza dei bambini, la tendenza delle famiglie a privilegiare la pensione completa, in modo da diminuire i costi» conferma Tomei. Il ponte del 1° maggio, secondo la ricerca della Fab-Cna, conferma infine la tendenza a sposare la ricerca della convenienza con quella della qualità e di servizi “personalizzati”: prevalgono, nella scelta, fattori quali la tipicità a tavola, il ritorno su luoghi già conosciuti e ritenuti confortevoli, a scapito della ricerca esasperata di nuove soluzioni non sperimentate. Dunque, perfino la dotazione di seggioloni, a tavola, per i bambini, lo spazio a disposizione per i passeggini, il servizio tradizionale a tavola, finisce per determinare il profilo della scelta.
27/4/2012
;mso�$es`�mily:”Times New Roman”;mso-hansi-font-family: FreeSans;mso-bidi-font-family:Arial;color:black’>Dichiara Daniele Feriozzi, volontario della Stazione Ornitologica Abruzzese e autore della segnalazione delle foto “E’ stato un incontro inaspettato ed emozionante vedere il piccolo che al richiamo della madre si rifugiava sotto il suo ventre! Si tratta della femmina marcata con anello IVH, un individuo marcato dalla SOA nel 2010 proprio a Martinsicuro che avevo visto in cova in un’area con vegetazione dunale. Ero un po’ preoccupato perché temevo che il nido fosse stato abbandonato perché nei primi giorni di brutto tempo sotto Pasqua, con il forte vento, diversi controlli erano stati infruttuosi. Ora invece questa osservazione fatta ieri prima di andare a lavoro ripaga i nostri sforzi per la conservazione di questa specie “.
Dichiara Augusto De Sanctis, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese ONLUS “Sono anniche portiamo avanti questa ricerca e ogni anno identifichiamo i nidi, segnalandoli anche a comuni e guardia costiera. Inoltre marchiamo con piccoli anelli colorati maschi e femmine per capire il loro tasso di sopravvivenza. Daniele è uno dei nostri volontari a cui, dopo un paio di giornate di formazione, abbiamo assegnato un tratto di spiaggia abruzzese da monitorare costantemente. Non è un caso che il piccolo in questione sia nato in un nido protetto perché senza il recinto sarebbe stato certamente distrutto dai mezzi meccanici che passano sulla spiaggia. Purtroppo resta ancora molto da fare su questo versante, visto che ancora oggi continuano ad essere devastati e persi siti di nidificazione storici della specie. Inoltre si propongono piani spiaggia con nuove concessioni proprio sopra le aree di nidificazione della specie, peraltro caratterizzate da vegetazione dunale anch’essa protetta. E’ evidente che bisogna cambiare le modalità di gestione delle spiagge, anche in collaborazione con i concessionari, molti dei quali già collaborano attivamente con noi per la tutela dei nidi che vengono trovati nei tratti di spiaggia da loro gestiti“.
INFO: 3683188739