VERNISSAGE FOTOGRAFICO ‘CUORI, SCARPETTE E ALTRI AMULETI’
“Potremmo vivere una favola”
“E come?”
“Travestendoci da principi e principesse, e immortalando il momento con una macchina fotografica”
“Allora potremmo anche essere inventori curiosi, creature mostruose, maghi di fortuna, perfide streghe o leoni fifoni?”
“Certo, possiamo esserlo.”
Dopo il grande successo a Roseto della mostra fotografica “Cuori, Scarpette e altri Amuleti” abbiamo deciso di replicare l’evento portando la mostra a Pineto alla Villa Filiani. L’apertura dell’esposizione e il vernissage si terranno il 3 gennaio dalle ore 18.00 alla stanza centrale della villa Filiani.
La mostra “Cuori, Scarpette e altri Amuleti”, organizzata dall’Associazione Dimensione Volontario Onlus in collaborazione con le fotografe Agnese Casolani e Sarah De Cesaris, si comporrà di oltre 50 fotografie in vari formati (dal 20×30 al 30×40 fino al più grande 40×60) i cui protagonisti assoluti sono i ragazzi dell’Associazione.
L’esposizione, infatti, rappresenta il punto di arrivo di un laboratorio fotografico sviluppato nell’arco dell’anno, nel corso del quale i ragazzi dei Centri Diurni di Roseto e Pineto hanno reinterpretato due favole, ‘Il Mago di Oz’ e ‘La Bella e la Bestia’, impersonandone i protagonisti e costruendo costumi e scenografie.
“Cuori, scarpette e altri amuleti” è un progetto di Empowering Photography che nasce e si struttura da una concezione terapeutica ed ermeneutica della fotografia – spiegano le due fotografe -. Interpretare teatralmente personaggi fantasiosi, giocare il ruolo del modello o della modella, e fotografarsi nelle vesti di altri può costituire un’occasione preziosa, e allo stesso tempo divertente, per far emergere parti di sé altrimenti sopite. I ragazzi dell’Associazione Dimensione Volontario, impersonando i protagonisti delle favole, hanno avuto l’occasione di ritrovare in essi vissuti emotivi universalmente esperiti e interiorizzare l’importanza dei diversi stati d’animo. Le paure, le angosce, le gioie, lo sconforto, il trionfo, l’affermazione di sé, i conflitti e la risoluzione di essi sono esempi di esperienze interiori che ogni essere umano si trova ad affrontare, ma di cui con difficoltà si fa confidenza. Come scrive Fabio Piccini in Fotografare gli invisibili (2011) “La fotografia di empowerment non ha particolari pretese terapeutiche, ma può essere uno strumento utilissimo all’interno di centri sociali, o di scuole, per favorire la crescita e la presa di coscienza dei soggetti sulle loro vite. E questo è particolarmente vero per persone affette da handicap o da svantaggi sociali.” Aumentare la propria autostima, rivalutare se stessi sotto nuove forme, fare esperienza di capacità nascoste e rendersi protagonisti indiscussi di un’opera artistica sono alcuni degli obiettivi raggiunti in questo progetto di salute sociale.
Il laboratorio si è sviluppato lungo un excursus le cui tappe fondamentali sono state: la conoscenza e la riflessione sul carattere dei personaggi e sull’essenza di ciascun ruolo; la discussione sui messaggi morali e i valori veicolati dalle storie; la creazione dei costumi, degli accessori e dell’ambientazione; la messa in scena del racconto; la mostra e la produzione di un catalogo fotografico.
Le fotografie rimarranno esposte e potranno quindi essere ammirate alla Villa Filiani di Pineto fino al 5 gennaio.
Chi è interessato ad acquistare un’opera può richiederla direttamente all’Associazione Dimensione Volontario, ricavato delle vendite verrà destinato a implementare i progetti dell’Associazione Dimensione Volontario a favore dei diversamente abili.
Giuseppe Palermo
Presidente Associazione Dimensione Volontario Onlus
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