Teramo e Provincia

Teramo. La FP CGIL e la CISL non lasceranno da sole le persone della Teramo Lavoro.

Il clima di caccia alle streghe, le voci che dalla Procura della Repubblica circolano relative a imminenti avvisi di garanzia e/o provvedimenti di custodia cautelare a carico di esponenti della Giunta provinciale e di Teramo Lavoro – che dovrebbero invece essere coperte da segreto istruttorio – hanno condizionato le trattative dei giorni passati e, conseguentemente, il destino dei lavoratori.

Nella nottata di ieri non è mancata neppure la Guardia di Finanza.

La paura e l’incertezza generata da voci e chiacchiere, su cui sarebbe doveroso fare chiarezza una volta per tutte, hanno impedito il rinnovo legittimo dell’affidamento dei servizi alla Teramo Lavoro per permettere alla società di prorogare i rapporti di lavoro e accedere, pertanto, agli ammortizzatori sociali.

Il paradosso vergognoso è che questi lavoratori saranno gli unici nella provincia di Teramo a non poter accedere al diritto di avere un sostegno al reddito in questo drammatico momento di crisi economica, diversamente da altri lavoratori.

Questi lavoratori hanno, di fatto, pagato per le responsabilità di altri.

La protesta non si fermerà: e’ solo l’inizio.

La FP CGIL e la CISL non lasceranno da sole le persone che in questi giorni hanno lottato per il loro futuro e non si arrenderanno, continueranno a dare battaglia fino a che la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori non sarà loro restituita e per l’individuazione delle soluzioni in grado di garantire i livelli occupazionali.

Già dal 9 gennaio, si faranno tutte le pressioni necessarie perché la sottoscrizione degli accordi tra Regione e Provincia e gli atti consequenziali vengano posti in essere tempestivamente e affinché la disponibilità futura dei fondi dell’Ente vada a ripristinare i rapporti di lavoro nei servizi propri dell’Ente. A questo proposito è bene che si sappia che non si è più disponibili a tollerare eventuali atteggiamenti pretestuosi da parte di chi dovrà firmare gli atti necessari e si valuteranno tutte le azioni possibili nei confronti di chi, in questa vicenda, non fa altro che alimentare veleni e sospetti che hanno anch’ essi contribuito a far rimanere a casa 110 lavoratori e impedire la normale erogazione dei servizi ai cittadini.

Nell’assemblea dei lavoratori convocata per il 10 gennaio p.v. alle ore 17 presso la sede della CGIL di Teramo, si decideranno le ulteriori azioni di protesta da mettere in campo.

Un ringraziamento sentito e doveroso al Prefetto di Teramo per la preziosa disponibilità e partecipazione al destino dei lavoratori e agli utenti dei centri per l’impiego che sono rimasti fino a mezzanotte per esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori.

FP CGIL

Monia Pecorale

CISL FISASCAT

Fabio Benintendi

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