Ap – Edizioni Solfanelli
Edmondo De Amicis, RICORDI DI PARIGI, a cura di Maria Lucia Zito
La riproposta dei “Ricordi di Parigi” di Edmondo De Amicis, autore, pedagogista e in qualche modo educatore non solo del pubblico post-unitario a lui contemporaneo, ha il significato di una ricerca testuale nell’ambito della letteratura di viaggio e della riappropriazione delle nostre origini storico-culturali in un momento in cui il ripristino di un sistema di valori certo sembra necessario. Viaggio, dunque, non solo come fonte di svago e diletto, né esclusivamente evocativo di emozioni che pure ne costituiscono da sempre le premesse, ma soprattutto resoconto, occasione di analisi e confronto, spunto per curiosità intellettuali e nuove conoscenze.
La scelta di Parigi è chiaramente la risposta alle richieste di un pubblico desideroso di scoprire la sua natura sfaccettata: “cloaca” e “ventre”, città del piacere e delle scoperte scientifiche, delle cattedrali e delle grandi Esposizioni Universali; sorridente, invitante, cocotte sulle rive placide della Senna romantica dei bateaux-mouches; affamata, quando fruga fra le immondizie dei sobborghi, si vende per pochi denari e si sveglia scarmigliata alle prime luci dell’alba, fra i comignoli fumanti e le case ancora addormentate, per aprire bottega o andare a lavorare in fabbrica.
Edmondo De Amicis nacque a Oneglia (Imperia) il 21 ottobre 1846. Dopo aver frequentato il Liceo a Torino, s’iscrisse all’Accademia militare di Modena. L’idea della vita militare come positivo metodo di educazione, come cammino dell’individuo verso l’integrità e il controllo di sé, rimarrà sempre assai viva in De Amicis, affiorando a più riprese nella sua opera; dopo aver partecipato come luogotenente alla battaglia di Custoza, egli pubblicò una raccolta di bozzetti, dal titolo “La vita militare” (1868), il cui successo lo incoraggiò a proseguire sulla strada della scrittura letteraria.
Anche se il suo nome è legato quasi esclusivamente al libro Cuore, De Amicis svolse anche una lunga e prolifica attività giornalistica, come inviato de “La Nazione” di Firenze e dell'”Illustrazione Italiana” di Milano, che lo portò ad analizzare con occhio attento e critico la realtà contemporanea; un lavoro di analisi che, tra l’altro, lo avvicinerà agli ideali socialisti. Si ricordano, tra i suoi reportages di viaggio, quelli dedicati alla “Spagna” (1873), all'”Olanda” (1874), al “Marocco” (1877), a “Costantinopoli” (1878), ai “Ricordi di Londra” (1874) e ai “Ricordi di Parigi” (1879). De Amicis morì a Bordighera l’11 marzo 1908.
Edmondo De Amicis
RICORDI DI PARIGI
a cura di Maria Lucia Zito
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-759-8]
Pagg. 184 – € 14,00