Dopo dieci giornate di gara, arrivano ancora medaglie dalla nazionale
italiana di deltaplano. impegnata nei campionati del mondo finiti oggi a
Forbes, località australiana nello stato del New South Wales a circa cinque
ore di auto da Sydney.
La squadra azzurra ha inanellato il terzo titolo mondiale consecutivo che va
ad aggiungersi ai due titoli europei ed altri tre mondiali vinti in
precedenza. Dopo gli azzurri si sono classificati Stati Uniti e Gran
Bretagna.
La graduatoria individuale è tutta di Manfred Ruhmer, campionissimo
austriaco che vanta cinque titoli mondiali ed una quantità di successi in
ogni parte del mondo. Questo avveniva dopo una lotta appassionante contro
Alessandro Ploner (San Cassiano, Bolzano), campione del mondo uscente ed
oggi medaglia d’argento, che è stato sul punto di sorpassare l’asso
austriaco, recupero mancato per una manciata di punti. Un altro azzurro,
Filippo Oppici di Parma, perdeva prima, e riconquistava poi definitivamente
una meritata medaglia di bronzo.
In campo femminile è emersa la tedesca Corinna Schwiegershausen davanti
all’inglese Kathleen Rigg ed alla australiana Tove Heaney.
Tutta la squadra italiana ha dimostrato la massima coesione superando
momenti difficili, come la penalità inflitta a Christian Ciech, trentino di
Varese, che si è ampiamente riscattato vincendo due prove. Invece, il
bresciano Tullio Gervasoni con la prestazione nell’ultimo volo ha
permesso
al team azzurro di acquisire i punti necessari alla vittoria.
All’affermazione azzurra ha dato grande apporto anche il resto della
comitiva: Suan Selenati di Arta Terme (Udine), Davide Guiducci di Villa
Minozzo (Reggio Emilia), il CT Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore (Varese)
e gli accompagnatori Sabrina Ranzoni di Luino (Varese) ed Andrea Bozzato di
Verbania. Infine è quello australiano un successo anche per il deltaplano
Icaro 2000 Laminar che conquista il titolo mondiale proprio in Australia, la
terra di Bill Moyes, inventore di questo mezzo per il volo libero e dove
opera l’azienda che porta il suo nome.
All’evento hanno partecipato 23 nazioni per un totale di 105 piloti che
hanno affrontato percorsi tra 127 e poco meno di 250 chilometri dopo il
decollo al traino di velivoli ultraleggeri, un sistema utilizzato dove non
esistono pendii dai quali questi mezzi privi di motore possano involarsi.
Gustavo Vitali