A.N.P.A.R (Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione)
www.anpar.it
info@anpar.it
Malgrado i numerosi benefici per i cittadini, la mediazione civile e commerciale gode di scarsa stima.
E’ bastato l’incostituzionalita’ per “eccesso di delega” di un comma dell’art. 5 del D. Lsg. 28/2010 per far passare un messaggio diverso da quello che la Corte Costituzionale ha detto. La mediazione obbligatoria e’ costituzionalmente reintroducibile. E’ necessario solo che il prossimo Parlamento si determini per eliminare questo “eccesso”. Frattanto i dati indicano che la mediazione di qualita’ non si e’ fermata. Meno avvii di procedure ma piu’ accordi sottoscritti. Questi i dati inviati all’ufficio statistica del ministero di Giustizia dall’organismo internazionale di conciliazione & arbitrato dell’ANPAR, relativi al mese di novembre: 146 sono state le procedure avviate, 106 i mediatori occupati, 25 gli accordi conclusi. Questi dati, rilevano che la mediazione apporta numerosi benefici anche in assenza dell’obbligatorieta’. Far funzionare l’istituto della mediazione e’ importante per la crescita economica e per creare una societa’ più unita e piu’ giusta. A livello personale la mediazione puo’ contribuire alla deflazione dei procedimenti giudiziali rispetto alla grande mole di lavoro giacente sui tavoli dei giudici a volte anche per decenni. Poca attenzione e poca divulgazione e’ stata rivolta alla mediazione – dice Pecoraro presidente dell’ANPAR – eppure i benefici sono condivisi da cittadini e imprese, nonche’ dall’economia e dalla societa’ più in generale, non si capisce il motivo per cui se n’e’ parlato e detto cosi’ poco.La mediazione fornita da organismi seri aumenta sia la soddisfazione dei mediatori sia la produttivita’ che migliora a sua volta la competitività di uno Stato per contribuire ad u! na maggiore crescita economica, che di questi tempi non è poca cosa.