Oggi non pagare più la tassa sui rifiuti è possibile. La soluzione è lì, a portata di mano e già operativa in altre realtà. Il centro di riciclo di Vedelago è l’esempio virtuoso di come sia possibile arrivare a soglie di riciclo e riutilizzo vicine al 99%. Le conseguenze sono l’eliminazione delle discariche, l’incenerimento dell’idea di ricorrere ai termovalorizzatori velenosi e convenienti solo per chi li impianta e gestisce, la rivendita con profitto sul mercato dei rifiuti riciclati e il consequenziale abbattimento e azzeramento delle tariffe TARSU e TIA per i cittadini.
Le scelte sono due. Se consideriamo ad esempio un kg di plastica, il ricorso al riciclo permetterebbe di recuperare un kg di granulato di plastica utilizzabile con profitto nel settore edile. La seconda, quella seguita finora, prevede il sotterramento in discarica o peggio ancora l’incenerimento con l’aggravio che per riprodurre ex novo il kg di plastica ci vogliono anche 3 kg di petrolio.
Sembrerebbe una decisione facile da prendere, ma per fa ciò naturalmente c’è bisogno di uno slancio della politica, di una recisione dei fili unti esterni che spesso la manovrano, di una virata concreta verso il fabbisogno del cittadino, verso la tutela della sua salute e del suo portafoglio.
Azioni non intenzioni, che s’intravedono nell’impulso che il sindaco Brucchi sta dando al Centro di Riciclo Teramo improntato sul modello Vedelago. Una scelta responsabile e lungimirante, ancorché con due anni di ritardo, che è mancata alla giunta provinciale quando nel Marzo 2011 ha deciso di respingere un o.d.g. del sottoscritto che illustrava la soluzione virtuosa del ciclo dei rifiuti improntata sulle cinque R: riduzione, raccolta differenziata, riciclo a freddo, riutilizzo, ricerca.
Nel prossimo consiglio provinciale del 7 Febbraio l’amministrazione ha la possibilità di riscattarsi e di manifestare quello slancio atteso da tempo dalla cittadinanza, chiudendo definitivamente la strada all’inceneritore in favore di un approccio all’emergenza rifiuti eco-sostenibile e che inizi a considerare gli stessi come vere e proprie materie prima e non come polvere da mettere sotto il tappeto o da bruciare guadagnandoci un tanto al kg con le nostre bollette.
Teramo, 05 Febbraio 2013 Riccardo Mercante
Consigliere Provinciale Indipendente