LAVORO
I conti tornano, purtroppo:
è in corso un allineamento negativo dei dati economici regionali
Commento Uil Abruzzo ai dati di gennaio della cassa integrazione
I dati della cassa integrazione a gennaio 2013 indicano un balzo in avanti della crisi del lavoro. Rispetto a gennaio 2012, +61,6% a livello nazionale, +171,3% in Abruzzo, il terzo peggior dato tra tutte le regioni, dietro a Molise e Toscana. Anche il raffronto ravvicinato con dicembre 2012 indica un rialzo della cassa integrazione: +2,7% a livello nazionale, +45,1% in Abruzzo. Quello dell’Abruzzo è il secondo peggior dato a livello nazionale, dietro la Liguria.
Dopo mesi di discesa della cassa integrazione in Abruzzo, regione che nel 2009-2010 era stata ai primissimi posti per utilizzo degli ammortizzatori, già a novembre 2012 si era verificato un nuovo picco di crescita della cassa, e la svolta negativa si conferma a gennaio. Non sorprende perché nel corso del 2012 si è verificato un allineamento in negativo di tutti i dati economici riferiti alla nostra regione, dal credito alla demografia, dall’aumento dei disoccupati alla mortalità delle aziende, fino alla crisi dell’export, che in passato aveva sempre dato buoni riscontri.
Preoccupa inoltre la crescita soprattutto della cassa integrazione straordinaria: la crisi sta perdendo il carattere congiunturale, per quanto di lunga durata, e veste i panni della strutturalità. Questo fenomeno si riscontra sia a livello nazionale che in Abruzzo, dove il numero più consistente di lavoratori in cassa lo è nella tipologia della cigs. Questo dato è ancora più evidente nel confronto con il gennaio 2012: la cassa straordinaria è cresciuta del 97% a livello nazionale, ma addirittura di uno spaventoso +856,6% in Abruzzo.
Il lavoro dovrebbe essere la priorità numero 1, ma non è così. Non lo è in Europa, dove si riduce il bilancio e si sacrificano gli obiettivi di crescita. Non è così in Italia, dove la politica del rigore ha occupato tutta la scena. Ci auguriamo che il nuovo Governo vari misure immediate per far ripartire l’economia e costruisca alleanze in Europa per fare altrettanto come UE.
A livello regionale, bisogna assicurare l’effettiva e tempestiva spesa dei fondi, oggi a rischio a causa dalla carenza di organici nelle posizioni chiave della pubblica amministrazione regionale; fare le rimodulazioni di cui da troppo tempo si parla senza concludere nulla (credito, aree di crisi); disporre finalmente l’inizio della spesa di quelle già decise (automotive); fare una nuova rimodulazione strategica a favore del lavoro, per finanziare un nuovo programma di incentivi alle assunzioni; varare un secondo pacchetto anti-crisi (PRESTO 2) per il 2013; continuare a seguire le grandi vertenze strategiche, a partire da Micron; non mancare l’appuntamento con la partenza della ricostruzione del centro storico dell’Aquila.
Pescara, 15 febbraio 2013
Per la Uil Abruzzo
(Roberto Campo)