Abruzzopress – Interventi
I comuni più piccoli d’Italia
di Flora Amelia Suàrez
Abbiamo guardato un po’ in giro, e abbiamo trovato i tre comuni più piccoli d’Italia. Ecco un piccolo viaggio in questi luoghi cosi affascinanti.
Pedesina è un incantevole comune italiano di 30 abitanti della provincia di Sondrio in Lombardia. È il comune italiano con minor popolazione. Il paese è situato sulla pendice del Pizzo Rotondo a 2.232 metri, nelle Prealpi Orobi, ed è compresso nel Parco delle Orobie Valtellinesi nella piccola valle del Britto che sfocia nell’Adda tra Morbegno e Cosio Valtellino.
In passato fu noto per la tessitura di canapa di lino coltivate nella valle. Nella piccola parrocchia di Sant’Antonio si trovano un’icona lignea del XVII secolo e anche un affresco di C. Valorsa del 1564. L’economia si basa sull’agricoltura, allevamento bovino, sfruttamento dei boschi. C’è anche un buon turismo, vengono effettuate escursioni al pizzo Rotondo e al monte Rosetta. Sono molto apprezzati i tappeti chiamati pezzotti e il formaggio bitto Dop.
Morterone un comune di 33 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia (Italia). È situata ai piedi del Resegone, in un territorio di incantevoli boschi dove si possono percorrere magnifici sentieri. Si trova in una posizione isolata, tanto che la valle ai suoi piedi si chiama Remota, questa piccola valle confluisce con la val Bordesigli nella val Taleggio. Le attività economiche di un tempo erano agricole; questa consisteva nella pastorizia e la produzione di legna e carbone. Oggi Morterone nei mesi stivi vede crescere i suoi abitanti, perché ritornano le famiglie nati in questo luogo e che ora vivono altrove, il turismo invade il paese dando vita stiva a questa stupenda zona. I ben informati dicono che Mortarone si vede dalla valle Taleggio e da essa vi si accede, la passeggiata è stupenda, s’impiega circa tre ore, ma vale la pena per la bellezza della zona.
Moncenisio è un comune italiano di 36 abitanti della provincia di Torino in Piemonte. Il paese è situato in val Cenischia (Val di Susa) a 70 km da Torino sul percorso dell’antica strada per il Colle del Moncenisio che mette in comunicazione la Maurienne (o valle dell’Arc) con la valle di Susa. Il territorio comunale fa parte della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone.
Intorno al 1800 vede la presenza sul territorio del comune di quattro alberghi (Sant’Antonio, dell’Angelo, della Croce Bianca e del Montone). Da secoli la maggior parte dei suoi abitanti faceva da guida ai viandanti e offriva il trasporto mediante muli o con l’ausilio di portantine chiamate ramasses, perché costruite con un semplice fascio di rami, i cui portatori erano chiamati marrons. La popolazione raggiunse circa 300 abitanti.
Tra il 1803 e il 1811 venne costruita, per ordine di Napoleone I Bonaparte, la strada napoleonica (l’attuale SS25) che tagliò fuori il paese e soprattutto rese praticamente inutile il servizio offerto dalle guide e dai portatori. All’inizio gli abitanti lavorarono nella costruzione della strada, ma, una volta terminata, non rimase che la pastorizia o l’emigrazione verso i paesi della valle. Particolarmente interessanti i dintorni ricchi di vegetazione e rarità botanica (quali la Viola Cenisia) e scrigno di una biodiversità ancora ben preservata. Caratteristico è l’albero secolare che si trova nel piccolo piazzale tra la chiesa e il torrente.
E’ un borgo montano che si ripopola in estate e anche d’inverno, le persone trascorrono la villeggiatura immersi in interessanti escursioni per i numerosi sentieri che attraversano le montagne.