Teramo e Provincia

Roseto. Inquinamento dell’Acqua potabile nel Comune di Roseto

Lista Civica Città per Vivere

Roseto degli Abruzzi

Poichè il Sindaco di Roseto Enio Pavone ha disposto la proroga dell’ordinanza emessa mercoledì 3 aprile, che prevede la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nel perimetro compreso tra il Palazzetto dello sport (scuola “Fedele Romani” inclusa) a contrada Borsacchio, oltre alla prescrizione, per i residenti della zona, di non usare l’acqua distribuita dall’Acquedotto del Ruzzo a fini alimentari e potabili, vuol dire che la situazione è stata ed è più grave di quanto gli Amministratori Comunali e quelli del Ruzzo vogliano fare intendere.

Siccome la tutela della salute, la qualità dell’aria e dell’acqua e la sicurezza dei Cittadini, dovrebbe essere la prima preoccupazione di un Sindaco e, in questa circostanza, dei Dirigenti e responsabili del Ruzzo che è un “ente strumentale” governato dai Comuni dell’ATO di riferimento, non si può nascondere che un “fatto di una gravutà inaudita” è accaduto: e cioè che per alcuni giorni e per diverese ore, bambini delle Scuole di ogni ordine e grado, giovani studenti, adulti ed anziani di Roseto Capoluogo, hanno bevuto, si sono lavati e le famiglie hanno mangiato cibi e bevande varie, il tutto in presenza di un “acclarato” inquinamento dell’acqua potabile.

Non è la prima volta che questo succede ed è accaduto più volte anche per la balneabilità dell’acqua del mare invasa dai liquami di fogna. E’ tutta la struttura della raccolta delle acque bianche, della rete fognaria e dell’acquedotto del Ruzzo, che è come un colabrodo ed è stata lasciata ad un “livello tecnologico e di sicurezza” che risale al secolo scorso: ogni allarme ed ogni denuncia, specie di Città per Vivere, è stata puntualmente ignorata, sia dalla precedente che dalla attuale Amministrazione Comunale. Centrodestra e centrosinistra si sono comportate, al riguardo, allo stesso modo e, rispettivamente, uno peggio dell’altro!

Per questo la Lista Civica Città per Vivere, così come ha lottato per “mandare a casa” i precedenti e incapaci Amministratori Comunali e del Ruzzo, allo stesso modo chiede “di andare a casa” agli attuali Amministratori di centrodestra: il Sindaco Enio Pavone, rassegni subito le dimissioni insieme a tutta la sua Giunta Comunale, mentre i respoinsabili del Ruzzo siano immediatamente “sospesi e sostituiti” dalle loro funzioni e dai rispettivi compensi, mentre ci faremo carico di promuovere un definitivo cambiamento e rinnovamento del Comune di Roseto, con forze nuove e giovani capaci, e chiederemo con un Referendum Regionale la riforma e lo scioglimento del Ruzzo.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare e gia Candidato Sindaco

Roseto degli Abruzzi, 5 aprile 2013

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