Corropoli. I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Alba Adriatica diretti dal Lgt. Gregorio CAMISA e della Stazione CC di Corropoli del M.A.s.UPS Francesco FARINARO, nel corso di un’operazione di polizia congiunta hanno arrestato ieri sera nella sua abitazione al bivio di Corropoli la Rom SPINELLI Cristina 39enne del posto. I Carabinieri, già da alcuni giorni, stavano monitorando l’abitazione della donna divenuta meta di numerosi tossicodipendenti che giungevano dai Comuni della Val Vibrata per rifornirsi di stupefacente. Nel corso del blitz ed a seguito della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti, celati nell’armadio tra i panni dei due figli minori di 2 e 3 anni, dodici grammi circa di sostanza stupefacente tipo “EROINA”, mentre in cucina, tra zucchero e farina, sono stati trovati venti grammi di sostanza da taglio, il bilancino elettronico e tutto il materiale occorrente per il confezionamento delle dosi di stupefacente. A seguito del rinvenimento del materiale sopra descritto, che veniva posto sotto sequestro unitamente alla somma in contante di € 100.00 provento della precedente illecita attività, i Carabinieri ritengono che la zingara avesse allestito all’interno della propria abitazione negli ultimi tempi un vero e proprio laboratorio nel quale si dilettava a tagliare l’EROINA pura con la MANNITE (n.d.r. sostanza da taglio) e procedere all’accurato confezionamento delle dosi da spacciare ai numerosi tossicodipendenti che vi si rifornivano dopo aver contattato preventivamente la donna sull’utenza cellulare. Per la zingara, con precedenti penali anche specifici, quindi sono scattate le manette e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo ha disposto gli arresti domiciliari per la notte in attesa dell’udienza con rito direttissimo che si celebrerà in mattinata innanzi al Tribunale. Sono in corso ulteriori ed approfondite indagini per stabilire la provenienza dello stupefacente e colpire il livello superiore dei fornitori dello stupefacente.
I tossicodipendenti identificati nel corso dell’attività di indagine, tutti dell’entroterra vibratiano, sono stati segnalati alla Prefettura – UTG – di Teramo per i provvedimenti di competenza.