Giulianova. Lutto. Il Nome della Rosa: Chico Di Cristofaro, per sempre presente.

Esistono diverse unità di misura per valutare un uomo. Credo che la più importante, la cartina al tornasole di una vita intera, sia la dignità.

Chico ha sempre vissuto così, con dignità, soprattutto gli ultimi mesi della malattia che ce lo ha sottratto, almeno allo sguardo.

Mai un lamento, mai una debolezza, mai un vittimismo. Con l’eroismo reale della semplicità che non prescinde dall’orgoglio e dallo spessore dell’animo.

Chico era di poche parole, quelle necessarie a non alimentare il superfluo. La “presenza”, l’aiuto, l’ascolto non erano mai lesinate. In questo senso l’avarizia cercatela in altri. Lui era un generoso, senza se e senza ma.

Ogni angolo di questo Circolo, del Nome della Rosa, parla di Chico. Ogni colore, vite, suppellettile, parla di lui e per lui. Il Nome della Rosa è il nome di Chico e non solo.

La nostra firma muta ma non per sottrarlo; Chico è “sempre presente”, senza vuota retorica ma nella realtà di chi crede che lui non è andato via. Immaginatelo nel silenzioso saluto fatto mentre transita dalla sala PC, col sorriso, col passo lento. Con la sua immutabile, imprescindibile gentilezza.