la rassegna culturale del Comune di Sant’Omero di Mondo D’Autore. Protagonisti saranno gli usi , i costumi e le tradizioni della terra abruzzese visti non come folclore ma come veri lasciti culturali di mondi e di uomini, che ancora parlano e producono effetti sull’oggi. Il tema dominante di quest’anno è l’abbandono del proprio paese: al centro, l’emigrazione abruzzese del secolo scorso che ha visto migliaia di corregionali lasciare città e affetti, scacciati dalla miseria della propria terra, per tentare l’avventura verso paesi lontani, spesso inospitali, come accade oggi in Italia per tanti immigrati, nella speranza di un futuro migliore. La seconda e la terza tappa si svolgerà domenica 28 luglio e mercoledì 31 luglio. Agli appuntamenti interverranno storici, antropologi, studiosi di abruzzesistica. I due appuntamenti avranno protagonisti Alessandra Gasparroni e Massimo Santilli. L’evento si svolgerà a Sant’Omero in piazza del Commercio.
Alessandra Gasparroni
Antropologa
28 luglio, ore 21:00
Alessandra Gasparroni è nata e vive a Teramo. Ha conseguito la laurea in Lettere moderne con indirizzo demoetnoantropologico, campo in cui è ricercatrice.
Ha collaborato con la cattedra di Sociologia della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Teramo e con la cattedra di Storia delle tradizioni popolari della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, dove è stata titolare di moduli integrativi alla Cattedra di Antropologia culturale presso la Facoltà di Scienze Sociali.
In Abruzzo e nelle Marche ha svolto diverse indagini sulla devozione popolare, i costumi e l’oreficeria tradizionale, lo studio delle abitazioni e il cibo.
È socia della Deputazione Abruzzese di Storia Patria e dell’AISEA (Associazione Italiana per le Scienze Etnoantropologiche).
Tra le sue numerose pubblicazioni, Costumi e ori d’Abruzzo (1996); Uomini e case (1997); Abruzzo. Itinerari nella memoria(2002) (per cui ha ricevuto il Premio Scanno – Tradizioni Popolari, 2002); La Settimana Santa a Teramo (2005).
Curatrice della collana Farfalle per l’Università della terza età di Giulianova, insieme agli studenti ha scritto I cibi rituali nello spazio della memoria (2002), C’eravamo tanto amati…(2006), Ritratti di famiglia (2008), Non è vero ma ci credo… L’universo magico nel ricordo (2011).
Massimo Santilli
Antropologo
31 luglio, ore 21:00
Dopo gli studi umanistici, inizia la sua costante e proficua attività di ricerca in ambito demo-etno-antropologico con particolare riguardo alla Valle Subequana e all’intera area sirentina.
Ha avuto motivo di collaborazione con varie facoltà universitarie, importanti enti pubblici e istituzioni private di settore.
E’ socio ordinario dell’AISEA (Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche), membro ordinario della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, consigliere d’amministrazione del Consorzio Beni Culturali della Provincia dell’Aquila, direttore dell’Archivio per le Tradizioni Popolari della Valle Subequana, direttore del Centro di Documentazione Etnografica e del Museo del grano di Gagliano Aterno (AQ) e membro del comitato tecnico-scientifico del Centro Studi Tradizioni Popolari “A.M. Di Nola” di Cocullo (AQ).
Dipendente dell’Amministrazione Provinciale dell’Aquila, ha svolto lungamente servizio presso la prestigiosa Biblioteca “S. Tommasi” dove ha ricoperto l’incarico della gestione giornaliera della Sala Abruzzese.
Autore di vari volumi e saggi riguardanti la ricerca demologica ed etnografica, ha svolto attività didattica di complemento presso istituti di scuola superiore, ha realizzato diversi audiovisivi, mostre fotografico-documentarie ed è ideatore e curatore di importanti convegni ed eventi culturali di rilevanza anche nazionale.
Alcune sue produzioni editoriali hanno goduto del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero dell’Ambiente e del Ministero delle Risorse Agricole e Forestali.