Abruzzo

Abruzzo. SORPRESI SUL MONTE CORVO CON 1800 FIORI DI GENEPÌ: TRE FERMATI

Operazione condotta dagli agenti del CTA CFS del Parco e dei Comandi
Stazione di Arischia ed Assergi

Assergi 14/08/2013 – Tre persone sono state fermate dagli agenti del Corpo
Forestale dello Stato del CTA del Parco e dei Comandi Stazione di Arischia
ed Assergi, sul Monte Corvo, nel territorio del Parco Nazionale del Gran
Sasso e Monti della Laga e trovate in possesso di 1800 fiori di Genepì
appenninico (Artemisia petrosa subsp. Ariantha).

Un altro duro colpo all’ambiente e alla flora più pregiata del Parco, che
in
questo caso riguarda una specie particolarmente rara, tutelata dalla Legge
Regionale come dalla Legge Quadro sulle Aree Protette e dalla Direttiva
europea “Habitat”. Una specie, inoltre, per la cui fragilità e rarefazione
in natura, l’Ente Parco ha avviato uno specifico ed innovativo progetto
con
l’Università degli Studi dell’Aquila, allo scopo di favorirne la
moltiplicazione e la coltivazione ex situ, anche quale sostegno
all’agricoltura
di montagna.

Secondo la prassi, i tre fermati sono stati deferiti all’Autorità
giudiziaria mentre per quanto riguarda le piantine di genepì sequestrate,
il
Magistrato ha consentito, per l’eccezionalità del caso, che siano
consegnate
all’Ateneo del capoluogo, nell’auspicio di riuscire a recuperarle e a farle
attecchire.

Un plauso agli uomini del Corpo Forestale dello Stato, per il vigile ed
instancabile controllo che assicurano sul territorio protetto, è giunto
dalla Direzione dell’Ente, che non ha nascosto la preoccupazione che,
nonostante gli sforzi profusi nella tutela, nella sorveglianza e
nell’impegno
a disseminare consapevolezza e rispetto dell’ambiente, continui a
persistere
da parte di alcuni la consuetudine di raccogliere flora protetta per la
preparazione di liquori in ambito domestico o ancor peggio a scopo di
lucro: una pratica illegale oltre che altamente lesiva dell’ambiente.

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