Grazie all’impegno della consigliera di parità, Anna Pompili, i Comuni teramani sono i primi in Abruzzo ad aderire alla “Carta Europea dei diritti delle donne nello sport”
Una mostra sulle “supercampionesse” abruzzesi: “E’ impressionante vedere la quantità e la qualità dei risultati raggiunti dalle donne nello sport: ma fanno sempre meno notizia degli uomini” dichiara la Consigliera
Sport e donne, giornalismo sportivo e sport al femminile, omofobia, machismo. L’Europa per prima ha avvertito la necessità di votare una risoluzione per superare barriere culturali e stereotipi che, stando ai dati, ancora dominano il mondo dello sport.
La Carta Europea dei diritti delle donne nello sport è stata approvata dal Parlamento Europeo e viene portata all’attenzione del mondo dello sport, delle istituzioni e dei media (il superamento degli stereotipi del giornalismo sportivo è uno dei temi della Carta) con un convegno organizzato dalla Consigliera di Parità, Anna Pompili di concerto con la Provincia, il Coni e la Uisp, che si svolgerà sabato prossimo– 7 SETTEMBRE A PARIRE DALLE ORE 11 – nella Sala Polifunzionale di via Comi a Teramo.
A sottolineare i “numeri” e quindi il valore delle donne sportive abruzzesi anche una mostra che racconta la storia delle supercampionesse degli ultimi dieci anni. La mostra sarà esposta nella Sala Polifunzionale e poi in Piazza Martiri.
Ospite dell’iniziativa Valentina Vezzali, campionessa olimpica nella scherma e parlamentare, invitata dalle istituzioni teramane per gli eventi di Sport sotto le stelle e per fare da testimonial dei valori della Carta; la affiancherà la teramana Eleonora Corona, medaglia di bronzo ai mondiali di atletica leggera luglio 2013 alla quale l’Amministrazione provinciale consegnerà una targa di riconoscimento.
La Carta è stata elaborata dalla Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) in collaborazione con altri partner internazionali nell’ambito del progetto “Olympia: equal opportunities via and within sport” ed è rivolta a tutti gli operatori sportivi, organizzazioni, federazioni, tifosi, autorità e istituzioni, affinché siano incentivate azioni e campagne a favore delle pari opportunità fra uomini e donne nello sport.
Ad adottare la Carta, primo in Abruzzo, è stato il Comune di Teramo subito seguito da quello di Giulianova ma, come rileva Anna Pompili: “sono tante le amministrazioni comunali che stanno chiamando per seguirne l’esempio: un bel segnale di sensibilità. Il convegno sarà l’occasione per presentare la Carta europea e per parlare di soluzioni concrete, di strumenti e strutture che gli enti locali, insieme all’associazionismo sportivo, possono mettere in campo, aderendo alle indicazioni della risoluzione europea, per favorire lo sviluppo dello sport al femminile”.
La prima risoluzione europea risale al 1985 ed evidenziava una grave disparità numerica tra uomini e donne nel mondo dello sport sottolineando la necessità di rimuovere le enormi barriere culturali che impedivano il reale coinvolgimento delle donne.
“A distanza di quasi 30 anni, nonostante i progressi e l’incremento della partecipazione femminile al mondo dello sport, permangono delle enormi differenze in termini di pari opportunità – spiega la Consigliera di Parità, Anna Pompili – sia per quanto riguarda il coinvolgimento delle donne in ruoli e posizioni di vertice e leadership all’interno di enti, federazioni e società sportive, sia per la persistenza di stereotipi di genere nella stessa pratica sportiva. Istituzioni, organizzazioni sportive, tecnici e giornalisti, tutti vengono chiamati ad una riflessione per superare queste barriere culturali che hanno stratificato comportamenti sbagliati non solo nei confronti delle donne ma del diverso in senso molto ampio in un ambiente che risente di un impronta maschilista più che maschile. ”.
Ecco perché, la Uisp ha messo a punto una nuova “Carta Europea dei Diritti delle Donne nello Sport”; il documento dell’ ’85 è stato rivisitato e aggiornato con una particolare attenzione al superamento di tutte le forme di discriminazione. La Carta è articolata in capitoli tematici: la pratica dello sport; la “leadership”; il mondo dell’educazione; ricerca e comunità scientifiche; donne, sport e media; spettatori e tifosi.
Questo schema viene ripercorso nel convegno promosso dalla Consigliera di Parità della Provincia con gli interventi di Fiammetta Ricci, docente dell’Università di Teramo e membro della Commissione Pari Opportunità che si occuperà di “sport e leadership”; Cristina Di Domenico, presidente della Cooperativa Sirena che affronterà i temi legati allo sport in età adulta; della giornalista Pina Manente che racconterà il rapporto fra il giornalismo sportivo e le atlete.
Sono previsti, inoltre, gli interventi di Emanuela Clayseet membro del Consiglio Nazionale UISP e del presidente regionale del Coni, Enzo Imbastaro ci sarà anche il delegato provinciale Canaletti. A condurre il convegno una giornalista sportiva, Anja Cantagalli.
Ad aprire i lavori il presidente della Regione, Gianni Chiodi e il presidente dell’ente, Valter Catarra. Sono previsti i saluti del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi; dell’assessore Regionale alla Sport Carlo Masci; dell’assessore teramano Guido Campana e del vicepresidente della Provincia, Renato Rasicci e naturalmente della presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità, Desireè Del Giovine.
I fondamenti della Carta
Pratica dello sport: ognuno ha il diritto di praticare sport in ambienti sani che garantiscano la dignità umana. Donne e uomini di età differenti e diverse provenienze sociali e culturali devono avere le stesse opportunità di praticare sport.
Leadership: donne e uomini devono avere le stesse opportunità di partecipare ai processi decisionali a tutti i livelli e nell’intero sistema sportivo; devono essere rappresentati in maniera equa nei diversi organismi dirigenziali e in tutte le posizioni di potere.
Educazione e sport: donne e uomini di qualunque età devono avere lo stesso diritto di praticare diversi sport e sviluppare competenze nel campo dello studio dello sport. Entrambi i sessi devono essere in grado di sviluppare il proprio impegno sportivo lungo tutto l’arco della vita. Gli insegnanti di educazione fisica, gli allenatori e altre figure professionali che lavorano all’interno di diverse agenzie formative devono avere coscienza delle discriminazioni di genere nello sport e devono adottare e implementare i principi dell’uguaglianza di genere.
Ricerca e comunità scientifiche: donne e uomini devono avere le stesse opportunità di diventare membri delle comunità scientifiche e influenzare teorie, metodi e sistemi di ricerca. Donne e uomini devono avere un uguale trattamento a tutti i livelli e in ogni campo delle scienze sportive.
Donne sport e media: i mass media hanno un rande impatto sullo sviluppo culturale dell’Unione europea e devono essere i primi ad abbracciare i principi e i valori delle politiche di genere, nonché la priorità e le raccomandazioni presentate in questa Carta.
Spettatori e tifosi: le donne devono avere le stesse opportunità degli uomini di esprimere la propria passione sportiva da tifose e partecipare come membri di un gruppo ultras. Il tifo femminile deve essere rispettato e le donne devono avere l’opportunità di ricoprire ruoli dirigenziali nei gruppi e di non essere considerate semplici spettatrici.
Teramo 5 settembre 2013