Ancora un niente di fatto da parte del Consiglio Regionale abruzzese che, nemmeno nella seduta di ieri, ha nominato il Garante dei Detenuti istituito con legge regionale del 6 agosto 2011.
L’ennesimo rinvio, ha destato la dura reazione dei radicali abruzzesi, che per il tramite di Alessio Di Carlo hanno giudicato “gravemente irresponsabile il comportamento del Consiglio, considerato che da oltre 25 anni la Convenzione dell’ONU contro la tortura impone di dotarsi di tale figura e che la stessa legge regionale di due anni e mezzo fa prevedeva che nel termine di 90 giorni si sarebbe dovuti giungere alla designazione effettiva”.
“Oltre alla sistematica violazione delle leggi, comprese quelle che la stessa Regione si è data” ha aggiunto il neo segretario di Radicali Abruzzo “colpisce l’ipocrisia dimostrata dal fatto che nella stessa relazione accompagnatoria della legge istitutiva del Garante si parlava di una situazione di emergenza con 2300 detenuti e detenute a fronte di una capienza di 1600 posti distribuiti fra le 8 carceri”.
“Ancora una volta” ha concluso Di Carlo “l’illegalità e l’ipocrisia trionfano nella gestione della cosa pubblica abruzzese”.
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