IL PARCO: UN BENE COLLETTIVO DA CONOSCERE E DA DIFENDERE
Invito per un incontro pubblico con i cittadini dell’area protetta
Teramo, martedì 26 novembre, ore 18, Sala San Carlo del Museo Archeologico
Assergi 20/11/2013 – Per il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Arturo Diaconale, la pubblicazione di documenti amministrativi dell’Ente da parte del mensile teramano “Per Te”, è un fatto non soltanto in sé scorretto ma anche lesivo nei confronti di impiegati, tecnici e maestranze, che quotidianamente affrontano con professionalità, serietà e passione il loro lavoro di conservazione della biodiversità, di salvaguardia degli equilibri naturali, di difesa del territorio dalle speculazioni di ogni genere e a sostegno alle attività umane sostenibili.
La scorrettezza consiste nella pubblicazione in maniera parziale di atti riservati che, proprio per la loro parzialità, costituiscono un’oggettiva lesione dell’immagine dell’Ente e che si riferiscono ad un’ispezione ministeriale che rientra nella prassi normale degli organi di controllo degli Enti Parco italiani, i cui atti amministrativi si svolgono sotto il più stretto ed assiduo controllo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed oggi, in regime di spending review, sotto quello della Corte dei Conti. Di conseguenza, gli Enti esaminati forniscono, secondo le procedure previste, le relative contro-deduzioni, nella piena osservanza delle normative di riferimento.
Ciò si inquadra, ad ogni buon conto, in un decennio di attività intensa, qualificata e talmente positiva da far sì che lo stesso Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sia guardato a livello nazionale, come un modello di buone pratiche. Basti pensare ai sette progetti Life in corso, all’incremento lavorativo di tanti professionisti selezionati attraverso procedure pubbliche, al consolidamento dei presidi agroalimentari, alle opere di ingegneria naturalistica, al processo partecipativo con le comunità locali che, avviato con l’obiettivo della mitigazione del conflitto con le attività zootecniche, si va consolidando quale metodo di governo del territorio. Ancora, si pensi all’assistenza agli agricoltori per la salvaguardia delle colture tradizionali, al sostegno a società consortili per il contenimento del cinghiale, al rilancio turistico culturale di aree di alto pregio naturalistico, di concerto con le istituzioni locali.
«Come giornalista – sottolinea Diaconale – rifiuto l’idea di querelare un giornalista, ma la pubblicazione di una normale attività ispettiva richiede una risposta chiarificatrice all’insegna della massima trasparenza. Per tale ragione l’Ente Parco promuoverà a Teramo, martedì 26 novembre, presso la sala San Carlo del Museo Archeologico, alle ore 18, un incontro pubblico, al quale sono vivamente invitati gli Organi di stampa, gli Amministratori, i Politici ma, soprattutto i cittadini del Parco, che desideriamo incontrare secondo le modalità che contraddistinguono l’operato di questo Ente, al fine di un confronto sereno, trasparente e intellettualmente onesto. E’ chiaro – continua Diaconale – che all’incontro desideriamo partecipi il Direttore Antonio D’Amore, che ha firmato l’articolo in questione».