Teramo e Provincia

Val Vibrata. Alba Dorata: PUNTUALE L’ALLUVIONE

PUNTUALE L’ALLUVIONE

La mano dell’uomo non è estranea a questa catastrofe. Bisogna imparare a rispettare il creato, le sue leggi e i suoi ritmi. Far tesoro della storia che gli eventi ci stanno consegnando“, ha detto il vescovo di Tempio Ampurias, mons. Giovanni Sanguineti, all’omelia del funerale di Francesco Mazzoccu e del figlioletto Enrico, Anna Ragnedda, Patrizia Corona e sua figlia Morgana Giagoni, Maria Massa, deceduti a seguito del disastro di Olbia.


Bruttissimo a dirlo, ma corrispondente alla realtà, le parole “Io lo avevo detto”. Da anni mi impegno affinché le Istituzioni pongano in essere lavori risolutivi in merito alle alluvioni. Sempre senza alcun risultato. Anche a voler considerare il dissesto idrogeologico che oggi “imperversa” in Italia, anche a voler considerare la tipologia dei fenomeni delle piogge violente, la mancata coltivazione dei terreni come una volta, l’abbandono delle nostre montagne ecc. NULLA giustifica lavori non adeguati ed inutili, ma profumatamente pagati (con soldi pubblici).

L’arginare i nostri Fiumi ed i nostri Torrenti, sicuramente non comporterà l’immediata cessazione delle morti dovute al maltempo, ma sicuramente le ridurrebbe drasticamente.

A chi ancora non vuole credere alle mie parole, lo invito a percorrere la superstrada tra Mosciano Sant’Angelo e Teramo, quella il cui ponte per Bellante è franato per intenderci. In direzione Teramo, alla vostra destra, noterete come una centrale di fotovoltaico, costruito originariamente non sull’argine, oggi ha degli appoggi “sospesi” sul Tordino. Continuando la percorrenza, ad un certo punto noterete, sempre sulla destra, una serie di case a schiera e, proprio sotto di loro, l’argine protetto dai gabbioni. Lì il Tordino non ha potuto arrecare danno, ma, è sufficiente che andiate poco avanti che, come suo solito, il Tordino sta erodendo l’argine. Da notare che i gabbioni di cui ho appena parlato, effettivamente, per svolgere al meglio la loro funzione, dovrebbero essere un po’ più lunghi, ma già così proteggono a sufficienza. Anche i gabbioni sul Vibrata, posti a protezione della curva sotto il depuratore di Nereto, pur se “corti”, e posti già in curva, stanno proteggendo lo stesso argine, a danno della sponda di fronte, che ne è sprovvista, del Comune di Sant’Omero (dov’erano gli Amministratori di Sant’Omero quando Nereto costruiva quei gabbioni?).

Nel frattempo il ponte sul Vibrata, quello dell’Ascolana, è chiuso. Ruspe (di chi? Pagate con quali soldi?) stanno ammucchiando breccia a “protezione” del metanodotto, già chiuso, o ridotto di portata, per sicurezza … breccia che alla prima pioggia il Vibrata si mangerà senza problemi …. nel frattempo pensano a fare un bando per i Cani del canile di Alba Adriatica …

Il Salinello? Il Borsacchio? Il Vomano? La Sardegna? La Calabria? Sarà, sicuramente, economicamente più vantaggioso (per chi?) intervenire con opere inutili, con buona pace degli alluvionati e dei morti, invece che intervenire una volta SOLA!!! Fra qualche tempo avremmo notizia di autentici “sciacalli”, senza volontà di offendere i veri Sciacalli, che conversando tra loro, in merito ai lavori che andranno a realizzare per ripristinare i danni delle alluvioni, ridono dei morti?

L’ho già scritto, qui lo ripeto perché ci credo, DIO non voglia che l’Abruzzo, o la Val Vibrata, come qualunque altro Paese della nostra Italia, debba piangere dei morti a causa delle omissioni di chi deve intervenire e non lo fa, o se lo fa, con lavori perfettamente inutili per lo scopo … tanto loro abitano lontano dall’alluvione …

Senza animosità, ma per spirito di giustizia e di rispetto per i morti ed i danneggiati, si chiede alla Magistratura una condanna per disastro colposo nei confronti dei veri responsabili. Sentenza di giustizia e rispetto per le famiglie colpite in ogni modo, anche con lutti, e di ammonimento per il futuro.

Stefano Flajani

Segretario Cantone Abruzzo

Portavoce unico per tutte le sezioni dell’Abruzzo -Referente per il centro Italia

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