La XX edizione del Salone del Restauro di Ferrara conclusasi lo scorso 23 marzo ha avuto come tema principale, e non poteva essere altrimenti, lo stato e le problematiche dei beni culturali colpiti dal sisma in Emilia lo scorso maggio.
Diversi Comuni del cosiddetto “cratere del sisma” hanno partecipato con uno spazio espositivo e con la realizzazione diimportanti convegni suscitando particolare interesse di pubblico. La loro presenza in fiera è stata importante per fare il punto sullo stato delle cose a distanza di quasi un anno dal tragico evento; dopo la fase iniziale dell’emergenza, della messa in sicurezza e della stima dei danni si è aperta ora una seconda fase, quella riguardante la ripresa, con la progettazione diinterventi su strutture educative, sostegni alle attività produttive, ai servizi sanitari, alle emergenze sociali e anche al restauro del patrimonio culturale.
In particolare il tema del restauro e della ricostruzione dei beni culturali colpiti dal sisma si sviluppa non solo sul piano strettamente tecnico ed architettonico ma anche su quello culturale e sociale. E’ infatti un fenomeno accertato il disorientamento delle popolazioni che hanno visto violati nella loro integrità o addirittura spariti i propri abituali punti di riferimento architettonici (chiese, campanili, torri): gli edifici vivono in relazione con il più esteso contesto urbano, a cui le comunità attribuiscono profondi significati.
Ed è qui che ci si inoltra nel difficile percorso della ricostruzione, da qui la delicatezza, il rigore e la massima attenzione nell’affrontare le tematiche del recupero e del restauro, obiettivo che sarà primario nella XXI edizione del Salone del Restauro di Ferrara, in programma dal 26 al 29 marzo 2014.
In un convegno di anticipazione degli eventi e argomenti che verranno trattati a Restauro, la Piattaforma Costruzioni della Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna, la Direzione Regionale del MIBAC e il Dipartimento di Architettura di Ferrara dibatteranno sull’importanza della diffusione di una cultura del restauro, che dal punto di vista architettonico sia in grado di attualizzare il bene culturale danneggiato dando ad esso nuovi significati vitali sia per l’edificio stesso sia per l’intero contesto urbano e sociale in cui è inserito. Nel caso specifico dei comuni colpiti dal sisma 2012 può risultare a tal fine estremamente utile il loro proporsi in una “Comunità dei Comuni”, che generi una comunanza di saperi conoscitivi, gestionali, tecnologici ed operativi, di metodologie di analisi e ricerca tipologica, architettonica e paesaggistica.
Quanto discusso vedrà ovviamente il suo naturale e concreto sviluppo con numerosi approfondimenti durante le quattro giornate del Salone del Restauro 2014, all’interno di un padiglione dedicato interamente al post-terremoto
Introduce e modera:Prof. Marcello Balzani, Responsabile scientifico del TekneHub, Tecnopolo Università di Ferrara, Piattaforma Costruzioni, Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna.
Intervengono: Carlo Amadori, Capo progetto Salone del Restauro di Ferrara, Arch. Carla Di Francesco, Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna – MIBAC, Prof. Riccardo Dalla Negra, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Ferrara ed un Rappresentante della Regione Emilia-Romagna.
Sono stati inoltre invitati a dare il loro contributo i Sindaci e gli Assessori di competenza di tutti i 55 Comuni cosiddetti del “cratere del sisma”