si svolgerà a Giulianova (TE) il 14/12/2013 ore 9,30 presso il Kursaal (vedi allegato). Si tratta del Primo Forum sul microcredito e imprenditoria femminile a cui parteciperà l’ON. Mario Baccini Presidente dell’ente nazionale per il Microcredito.
Nel mondo in via di sviluppo, Muhammad Yunus e Hernando de Soto sono considerati alla stregua di santi. Nel 2006 Yunus e la microbanca bengalese Grameen da lui fondata ricevettero il premio Nobel per la pace per la loro attività d’avanguardia nel settore del microcredito, uno strumento ideato per offrire prestiti di modesta entità ai più indigenti. Di recente il presidente degli Stati Uniti Barack Obama gli ha appuntato al petto la medaglia presidenziale della Libertà, la massima onorificenza civile americana, esaltando Yunus per «aver aperto nuove strade alla creatività e aver ispirato milioni di persone in tutto il mondo, incoraggiandole a immaginare di poter mettere a frutto le proprie potenzialità». Il pensiero di Yunus era: «La mia mente non riesce a pensare in un modo complicato». Così ha iniziato la sua conferenza il professor Muhammad Yunus, guru del microcredito, Nobel per la pace nel 2006, al “Social Business Symposium” che si è svolto recentemente a Bangkok. «Ogni problema complicato può essere risolto riducendolo ai minimi termini». Nel suo modello di sviluppo “anticapitalistico” sostiene che le crisi vengono dalla stessa radice perchè si pensa che fare il denaro è l’unico scopo. Seguendo un modello altruistico le crisi si prevengono. È come investire sulla ricerca medica per prevenire le malattie anziché per curarle». Inoltre occorre investire sull’innovazione per sostenere la crescita. Questa è la più profonda lezione di Yunus: «La creatività umana non ha limiti. È solo questione di come l’applichiamo». È così che si possono trovare «soluzioni semplici per un mondo complesso».
Il 94% dei destinatari dei fondi del Microcredito sono le donne, perché nei Paesi in via di sviluppo sono la paret più consistente della popolazione. Viene da citare L’impatto di questa iniziativa nei villaggi è forte: sta risolvendo i problemi di povertà estrema, di discriminazione, di oppressione e di marginalizzazione delle donne: si cura di più l’igiene personale e familiare, le donne si sottopongono a più frequenti visite pre e post-parto, fanno vaccinare i figli, assicurano l’istruzione dei bambini e contribuiscono alle spese alimentari della famiglia.
L’Italia è il paese che in Europa ha tra i più alti tassi di esclusione finanziaria: anche tra i lavoratori dipendenti il 10% non ha un conto bancario. La legge ha almeno riconosciuto l’importanza dei “servizi ausiliari di assistenza”. E’ indispensabile, quindi, l’ascolto delle persone in difficoltà per aiutarle ad uscire dalla crisi ed entrare in una condizione economica sostenibile e dignitosa e accompagnandole alla nascita di nuove attività economiche.