Cultura & Società

‘Suggestioni da Villa Adriana’ per i 200 anni del Liceo Classico ‘Melchiorre Delfico’ L’artista teramano Marco Divitini in mostra dal 13 al 22 febbraio

 

 

Liceo classico ‘Melchiorre Delfico’ di Teramo e Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio insieme per celebrare Villa Adriana.

A rendere possibile questo connubio gli scatti dell’artista teramano Marco Divitini, che dal 13 al 22 febbraio esporrà alcuni fra i suoi più preziosi scatti nella prestigiosa aula magna del convitto nazionale Delfico.

Protagonista delle sue fotografie, appunto, uno dei siti più suggestivi del Bel Paese, Villa Adriana (Tivoli), con i suoi scorci, i suoi elementi architettonici, i suoi enigmi.

La mostra, organizzata in occasione dei 200 anni dalla nascita del liceo classico teramano, si concentra sulla possibilità di ‘vedere oltre il visibile’ grazie alla tecnica dell’infrarosso, che ha reso Marco Divitini famoso oltre i confini regionali.

Grazie alla fotografia a raggi infrarossi, l’artista è riuscito infatti a immortalare la bellezza ‘invisibile’ della natura della villa romana, facendo godere dell’irripetibile esperienza di percepire per una volta le cose oltre ciò che i ‘ricettori’ umani consentono solitamente di individuare.

L’obiettivo, come spiega lo stesso maestro, è quello di rendere onore a un patrimonio storico e culturale che ha avuto un’enorme influenza su tutta l’arte e l’architettura dal Rinascimento in poi. Un’idea che ha subito incontrato gli umori del liceo classico ‘Delfico’, che ha dunque scelto le tecniche del fotografo teramano per celebrare degnamente i 200 anni dalla nascita della prestigiosa scuola.

La mostra, visitabile gratuitamente, è stata resa possibile anche grazie alla concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza per i Beni Archelogici del Lazio – Roma, che ha gradito gli scatti del fotografo teramano, tanto da consentirne la futura pubblicazione sul sito ufficiale di Villa Adriana.

Una conferma del talento di Marco Divitini che, dopo aver portato in alto il nome dell’Abruzzo nelle sue recenti mostre siciliane, torna nella sua città per onorare una delle più importanti istituzioni storiche teramane.

 

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