Giulianova. Chiudono gli ombrelloni e cade sui volti abbronzati un velo di tristezza.

 

Non e’ facile accettare la fine di un momento magico che ti fa dimenticare,anche se per poco,
le brutture della vita. Nascono amori giovanili,si rinnovano amicizie che
per il resto dell’anno sonoCortesia Jonata Di Pietro Giulianova
 altrove,eppoi finalmente il piacere di lasciarsi un po’ andare a tavola,il piacere di mettere da parte i tristi momenti in
cui la squadra del cuore non ha avuto fortuna e il piacere di avere
vicini tutti i membri della famiglia che lavorano altrove.
Quando ero ragazzo,a Giulianova,le vacanze duravano per tante famiglie
anche due mesi:lei e i figli prima,poi arrivava lui,bianco come la neve,stanco ma pronto a diventare… Nettuno almeno per un mese.
Pesce fresco che in citta’ sognavi,frutta raccolta ieri per il pranzo di oggi,
il sollievo di una pennichella pomeridiana e poi il gelato alle cinque prima della cena.Era,ammettiamolo,un mondo semplice pero’ piu’ tranquillo.Quando
arrivava il momento di chiudere gli ombrelloni la gente se ne andava con il sorriso sul volto.Erano stati giorni stupendi.
Oggi forse non e’ esattamente la stessa cosa.Ma la colpa non e’ di
chi desidera riposare e divertirsi.I colpevoli sono nascosti nei veleni che
sono giunti a noi con la cosiddetta “modernita’”,tanto desiderata da chi
 vuole dimenticare  il triste passato. Ed e’ qui l’errore di noi uomini:non avremo mai un futuro gioioso se nel contempo dimentichiamo il nostro passato.
Benny Manocchia



USA. Avevo visto giusto

Strano mestiere quello del giornalista. Ti scervelli per cercare di mettere assieme la “notizia del

giorno” ma il giorno dopo i lettori ti attaccano,te ne dicono quattro,  e tu zitto. Pero’,di tanto in tanto,
avverti una sensazione di…  orgoglio allorche’ scopri che avevi visto giusto,ci avevi azzeccato per una data storia.
Tempo fa avevo scritto che Laura  Boldrini insisteva un po’ troppo sui migranti, Bisognava
accettarli,aiutarli a una migliore vita,trattarli con amore.La signora Boldrini ne parlava apertamente ogni volta che qualcuno osava dire:non siamo nella posizione ideale per aiutare i migranti,avendo noi,in Italia,una barca di problemi, uno piu’ serio dell’altro. Avevo scritto che quella inspiegabile ostinazione
sul soggetto migranti aveva  una spiegazione.I comunisti – avevo scritto – sperano di ottenere un
giorno il voto degli africani giunti in Italia senza passaporto,senza permesso,senza una lira,senza un contatto.Siete qui – diranno i comunisti – perche’ siamo stati noi a volervi,a combattere per voi.
Qualcuno mi disse che mi sbagliavo,dopotutto dovranno passare molti anni prima che i bimbi africani diventassero grandi abbastanza per votare, mi spiegarono.
Ma ecco che oggi Laura Boldrini chiama il ius soli, che indica l’acquisizione (non facilmente spiegabile) della cittadinanza non soltanto dei bambini,subito,come fanno per esempio negli Stati Uniti,ma anche dei maggiorenni, come non fanno in nessuna parte,che io sappia.
“Nuovi” italiani con cittadinanza rapida   acquisita grazie al buon cuore della sinistra.
Insomma,cari lettori,stanno creando tutto questo chiasso,stanno mutilando intere regioni d’Italia, stanno soffiando sulla fiamma  della ribellione per essere sicuri che fra non molto vinceranno le elezioni una volta per sempre,o comunque per tanti anni.
E allora,per una volta,permettetemi di scriverlo: lo avevo detto che era questo il motivo della grancassa
a favore dei migranti.E chiedo subito scusa se dico che stavolta i commenti negativi di qualcuno proprio non mi interessano.
Benny Manocchia



USA. Il turismo italiano in declino

Un giornale italiano ha definito il turismo italiano di quest’anno “una nave a picco”,come una specie di requiem aeternam per le anime che hanno sofferto nel guazzabuglio di errori e arroganza dove naviga appunto il turismo di casa nostra.Si cita,con rammarico,il paragone tra il 1950 e oggi.Nel ’50 arrivava in Italia

1 turista internazionale su 5;oggi 1 su 23.Che cosa e’ cambiato? O forse dovremmo chiederci:chi e’ cambiato?
Voi che ne dite?Naturalmente ci sono le solite scuse:la crisi,i costi,l’euro.Ma soltanto in Italia? Tutti questi
problemi non esistono forse anche nelle nazioni interessate ogni anno al turismo di massa? Eppure quelle
nazioni non soffrono,vanno avanti con un ottimo turismo fatto di accoglienza,buon cibo,cortesia verso chi
porta denari al  loro paese.
Leggo, di tanto in tanto,le proteste degli americani che sono stati in Italia:ci trattano molto male,sono scorbutici,scostumati,arroganti,bugiardi e spesso anche ladri perche’ chiedono 500 quando dovrebbero essere 200.Non si lamentano per il cibo,eccezionale,per il Colosseo o Firenze intera.Pero’ qualcuno fa notare che agli Uffizi di Venezia hanno dovuto attendere quasi due ore in fila per entrare. Oppure  rimane sconcertato per il nostro ineguagliabile rito tribale del coperto o anche per i costi molto alti rispetto ai costi delle altre nazioni immerse nel turismo per la sopravvivenza. Se a tutto questo aggiungete la paura per i furti,gli scippi, i vu cumpra’ che oggi mi dicono sono diventati  devi cumpra’, potete capire perche’ il turismo di casa nostra va a picco.Non cercate scuse.
Le cose purtroppo vanno cosi’.
Pero’ cercate di ricordare quel vecchio proverbio che  dice:contenti voi…
Benny Manocchia



USA. I migranti e il Bel Paese

L’Unione Europea  ha imposto una condizione all’Italia che prevede l’invio nella penisola di commissioni internazionali per

cercare centri di smistamento dove i migranti dovranno restare fino all’accertamento dell’identita’.Come dire:di voi non ci fidiamo,penseremo noi ad accertare l’identita’ di chi entra in Italia.E poi,fatti gli accertamenti,l’UE decidera’ come distribuire il numero dei migranti in Europa.Una domanda viene subito in  mente:perche’ questi accertamenti soltanto in Italia?
Il problema dei migranti che giungono quotidianamente in Italia e’ veramente un problema.Grosso.
Migrante e’ chi si sposta verso nuove sedi.La nuova sede per molte nazioni africane e’ definitivamente
l’Italia.In Italia c’e’ chi dice che vengono da noi perche’ e’ la nazione piu’ vicina all’Africa.La distanza tra Libia e Malta e’ di 355 km.La distanza tra Libia e Sicilia e di 1254 km.Chiudiamo questo punto.
Ma allora qual’e’ il motivo per cui l’Europa vuole che una gran massa di africani venga in Italia? Perche’ gli italiani sono “i piu’ buoni del Continente”? Perche’ l’Italia e’ ricca e ha bisogno di operai?
Perche’ noi siamo cattolici e non possiano chiudere la porta in faccia a chi segue Allah?O forse perche’ siamo i :”caconi” d’Europa e le altre nazioni ci fanno la pipi’ addosso?Chi scrive  lascio’ l’Italia
alla volta degli Stati Uniti:erano gli anni Cinquanta e l’Italia si trovava in pessime condizioni.Nazioni come l’America,con terreno a disposizione del popolo nove volte piu’ vasto dell’Italia,chiedevano gente da tutte le parti del mondo.Lavoro per tutti,senza tante chiacchiere.Tanto e’ vero che furono proprio gli emigranti a fare l’America di oggi.Per andare in USA dovetti andare  al consolato americano, fui sottoposto a una intervista un po’ cocente ,provare con documenti italiani che non ero un gangster o qualcosa del genere,provare che ero in salute e poi provare che in America avrei trovato qualcuno pronto ad assicurare  che la mia presenza non avrebbe creato problemi allo Stato.E come me milioni di altri italiani.Ora ditemi voi: perche’ l’Italia oggi dovrebbe aprire le porte ai cosiddetti migranti? Siamo in crisi economica,pieni di debiti,in continue lotte politiche  che minano la nostra piccola penisola,non c’e’ lavoro per milioni di italiani ed ecco che l’Italia apre le sue porte a centinaia di migliaia di stranieri.Se tutto questo non e’ abbastanza “strano”, vuol dire che in Italia siete tutti impazziti.
Ma che cosa ci importa delle condizioni imposte dall’UE.I migranti vengono dalla Somalia,Siria,Eritrea,dalla Nigeria,Mali,Gambia,Pakistan,Senegal,Bangladesh.Tutti verso casa nostra.
E qualcuno in Italia dice:non siete cristiani se li rifiutate.Ma dovreste ricordare a questa gente che non
 si tratta di rifiutarli: in Italia siete obbligati  a riceverli.
E che Dio vi aiuti!
Benny Manocchia



USA. Donald Trump, la “pancia” degli americani

Nelle prime schermaglie pubbliche, Donald Trump sta facendo piazza  pulita dei suoi colleghi repubblicani.Lo ammette Fox News,lo ammettono i piu’ importanti nomi del partito, cominciano ad ammetterlo gli elettori americani.

Dall’altra sponda Hillary Clinton naviga in brutte acque e molti
democratici  affermano che la signora Clinton non riuscira’ ad essere eletta candidata del suo partito per le elezioni
presidenziali.Al punto che il vicepresidente Biden ha fatto intendere che entrera’ nella lotta cercando “di battere tutti”.
Sull ingresso in campo di Biden parleremo in altra occasione. Oggi interessa capire perche’ Trump e’ primo nella lista dei repubblicani papabili.
Certo lo aiuta moltissimo il fatto che dice le cose come sono,senza tante chiacchiere inutili.E dice esattamente tutto quanto una grossa fetta di americani vuole sentire:ridare credito agli USA,abbassare l’enorme debito nazionale,controllare l’afflusso di stranieri,dare lavoro agli americani prima di tutto.
Tutto questo lo aiuta moltissimo,dicevamo. C’e’ un altro punto,pero’,che bisogna tenere in mente.Gli americani sono stufi di Obama,delle sue ideologie,dei suoi raggiri,delle sciocchezze che dice cercando di “impaurire” Putin,delle promesse non mantenute,dell’aumento di tasse e la lista potrebbe andare avanti. Lo strano (conviene dirlo) e’ che perfino i neri d’America,che hanno votato per Obama due volte, non credono piu’ in lui e si staccano dai democratici.
Se i neri decidessero di non votare per i democratici,l’ingresso nella Casa Bianca dei repubblicani sarebbe assicurato.
Ora Trump deve accettare il suggerimento del suo staff:non prendere di petto i “colored” di questa nazione,lasciali stare e tutto andra’ per il verso giusto.
Chissa’ se Trump,l’uomo “dalla lingua facile”, obbedira’ stavolta i suoi
uomini.
Benny Manocchia



USA. La vicenda dei Marò segna il tempo della decadenza di un popolo

Caro Direttore, sono profondamento deluso. Nemmeno un lettore (dico uno) del nostro giornale ha

ritenuto opportuno esprimere il proprio parere sulla situazione dei due maro’italiani in India.Come se i
due marinai non contassero nulla,se le loro famiglie non contassero nulla.Abbiamo concittadini,caro Direttore,che se ne fregano di cose che pure sono molto importanti,come lo e’ l’affetto e l’amore per la
madre.
C’e’ chi dice che i giuliesi sono introversi,chi dice che sono abulici,disinteressati,chi dice che sono
menefreghisti o addirittura retrogradi. Personalmente credo che i giuliesi non sono affatto come li descrivono le malelingue. Invece sono convinto che i giuliesi siano stati cotti,a fuoco lento,dalla dannata politica.Quella stessa politica che in una democrazia e’ regolata,anzi creata dal popolo.Politica deriva dal greco polis,ossia citta’, che rappresenta comunione di intenti.Ma oggi questa parola vuol dire altre cose,prima tra tutte “come dividere un popolo,anzi intere famiglie”.Perche’ dico questo? Perche’ per tre anni e mezzo l’Italia intera ha dimostrato di fregarsene dei due marinai  che pure  rappresentavano la nostra Patria.Un menefreghismo ben studiato – per motivi che non conviene spiegare qui  – appunto dai politici,anzi diciamolo pure, dai  politicanti interessati a provare qualcosa che
sfugge al cittadino.E va bene.
Noi non speravamo
caro Direttore di assistere a un nazionalismo alla francese..Aspettavamo invece un segno di democrazia espresso in modo chiaro e apolitico con pareri e suggerimenti dei lettori.Questo menefreghismo si riflettera’ purtroppo sull’educazione e sul comportamento dei figli e dei nipoti.
Benny Manocchia



USA. Gli italiani amano i loro Marò detenuti in India?

Tra poco – si spera – avremo la decisione pro o contro i due maro’ italiani,Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che per tre anni e mezzo hanno atteso una decisione della Corte dell’India dopo essere stati arrestati

per avere “assassinato due pescatori indiani”,secondo l’accusa di New Dehli. Non credo sia necessario descrivere l’intera faccendo giacche’ sono convinto che gli italiani hanno seguito il caso passo passo.
Ora ad Amburgo un Tribunale internazionale sta ascoltando i rapporti italiano ed indiano per arrivare a una decisione in tempo rapido.Trattasi dell’Itlos,tribunale internazionale del diritto del mare.La decisione di Amburgo non potra’ essere contestata dalle due nazioni.Ma,cari lettori,questa potrebbe essere la vera “bomba” del caso:la decisione finale spettera’ al tribunale penale de L’Aja,che dara’    il verdetto finale entro due anni…
“Assassini” dicono gli avvocati indiani. “Esclusiva competenza giuridica del nostro Paese” la risposta dell’Italia.
Sono scattati i pronostici, le previsioni degli italiani che vivono negli Stati Uniti.
E in Italia?Non abbiamo notato molto “calore” dei nostri cittadini verso l’intera vicenda.
E i giuliesi? Cosa prevedono i giuliesi? Lo chiedo ai lettori di Giulianova news.Fateci sentire il  vostro parere,commento o pronostico.Non ho il
minimo dubbio che vi tirerete indietro.
Benny Manocchia



USA. Il declino della Colonia “Rosa Maltoni Mussolini”

Quando eravamo ragazzi facevamo la corsa lungo il bagnasciuga dal Venere fino alla colonia marina Rosa Maltoni. All’arrivo c’era sempre qualcuno che ci dava una frutta,caramelle,cose cosi’. Ripreso il fiato via di nuovo verso il Venere.

Negli anni mi dicevano che la gestione passava da un ente all’altro:
dall’Enam alla Inpdap e poi all’Inps,senza che nessuno si decidesse a trovare una soluzione per curarsi dell’edificio storico.
Nel settembre del 2013 il sindaco Francesco Mastromauro,dopo un incontro con i dirigenti dell’Inps,annuncio’ la trasformazione in un polo di

Cortesia Jonata Di Pietro di Giulianova

rilevanza nazionale con funzione sociale.Perfetto.
Oggi,pero’,mi comunicano da Giulianova (con le lacrime agli occhi) che
Rosa Maltoni naviga in condizioni di degrado,addirittura usato come luogo per messe nere con riferimento a  Satana.
Cari giuliesi: non e’ arrivata l’ora di vergognarsi un po’?
Benny Manocchia
italianinusa55@gmail.com

Jonata Di Pietro, cortesia- 

COLONIA MARINA ROSA MALTONI MUSSOLINI. IMPONENTE STRUTTURA PROGETTATA NEL 1934 DALL’ E.N.A.M. (a cui appartiene tuttora). ULTIMATA NEL 1936 COSTITUI’ UNA FRA LE MAGGIORI COLONIE ITALIANE DI QUEL PERIODO.UN VERO GIOIELLO PER GIULIANOVA. OGGI IN UNO STATO DI ABBANDONO TOTALE (un vero peccato!!!).




USA. La “nostra” Giulianova

La signora Gabriella Lattanzi mi scrive:”E’ facile per lei parlare bene

della nostra Giulianova,avere bei ricordi di una volta.Se lei vivesse qui
non parlerebbe cosi…”.
Gentile signora Lattanzi: James Barrie ha espresso cosi’ il suo pensiero sui ricordi:”Dio ci ha dato i ricordi
in modo che potessimo avere le rose di giugno nel mese di dicembre”. Lei sbaglia – mi perdoni – allorche’ pensa che il mio passato (anzi quello di tantissima gente) a Giulianova fu pieno di rose. Non conosco la sua eta’,ma se e’ giovane,come penso, chieda agli anziani e si faccia dire come era la nostra vita negli anni
del dopoguerra.Se vivessi oggi nel paese dove sono nato, probabilmente mi lamenterei di meno e apprezzerei
a viva voce tutto quanto abbiamo vicino al Torrione, o lungo la via che porta allo Splendore; affacciandomi sul
belvedere che strabilia i turisti e rifocillandomi del pesce fritto,occupando tutto il tempo possibile sdraiato sulla nostra sabbia dorata e ricordando i bombardamenti sulle nostre case,i tedeschi che minavano il porto,i ponti,ed entravano di forza nelle nostre case mentre anche dal cielo  piovevano bombe che uccidevano.
Signora Lattanzi,le cose vanno un po’ male anche a Gilianova.Ma le malattie non vanno lasciate al destino.Cerchiamo di svegliarci e di “assalire” la crisi di oggi con tutte le nostre forze.Vedra’ che le rose
appariranno anche a dicembre…
Benny Manocchia
benny manocchia
italianinusa55@gmail.com
)



USA. Quella volta al Kursaal con i big della televisione italiana.

Ero tornato a casa per una meritata vacanza ma subito la Rai Pescara mi chiese di preparare qualche servizio “estivo”.Il dottor Nicola Garribba (un vero gentiluomo nel suo lavoro) mi disse che al Kursaal di Giulianova c’erano Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.”Vai e intervistali”, mi ordino’.Forse trascurando che una sera dopo (se ricordo bene) Rita Pavone si sarebbe esibita nel giardino del Kursaal.Ero tornato per riposare,eppure mi chiedevano di lavorare.Pero’ con Franco e Ciccio mi accorsi subito che non si trattava di lavoro.Fu una simpatica

Kursaal lido, cortesia Jonata Di Pietro – Giulianova Cartoline d’Epoca

oretta con caffe’ e battute  che in America non mi capitava spesso di sentire.
Andai anche per Rita.Questo granello di pepe faceva impazzire le folle giovanili.Alla fine dello show le dissero che c’era uno della Rai che voleva parlarle.Lei non si fece attendere.Ritornarono nella mia mente le interviste con le star americane.Davanti a un microfono a un fotografo a una macchina da ripresa,attori,attrici,cantanti non si tirano mai indietro.E cosi’ arriva la signorina Pavone e si siede sulle mie gambe (lo giuro,fu proprio cosi’).Niente di strano,lei forse era stanca,io ero quasi inchiodato sulla sedia di paglia dura…

Cortesia Jonata Di Pietro

Fu cosi’ che da reporter sciocco mi permisi di dirle:senti Rita,ti chiedero’ questo…per impostare un certo servizio e tu mi dirai…Non l’avrei mai dovuto fare.La cantante si alzo’ di scatto: no,disse irata,tu fai le domande e io rispondo,capito? Certo che capii:avevo a che fare con una artista di rispetto,una che poteva diventare grande.E cosi’ e’ stato.
Perdonatemi se mi sono permesso di ricordare per iscritto certe situazioni che non dimentichero’ mai.

Cortesia Jonata Di Pietro

Benny Manocchia