USA. Benvenuta estate giuliese

Riprende vita la   spiaggia di Giulianova. Le ruspe staranno raschiando la sabbia per riportarla al sole,o per rimuovere oggetti  che vanno gettati via. Intanto la spiaggia e’ stata pulita a dovere,come prova l,eccellente posizione di alcune spiagge del nostro Adriatico nella corsa alle spiagge d’oro.  Tornano alla mente i ricordi piu’ intimi della mia  spiaggia   giorni dopo il letargo invernale. Un uomo in pantaloni lunghi seguito da un cane che non trova pace,tra l’acqua e la sabbia e poi di nuovo in acqua; non e’ al guinzaglio e fino a quando non lo sara’ puo’ fare tutto quello che vuole. Un bimbo con  la nonna a fianco,tenta di riempire il secchiello nuovo.

Il giornalista Benny a casa dal fratello, il giornalista Franco Manocchia

Fra

non molto la spiaggia,la stupenda spiaggia d’oro del mio paese, sara’ piena di turisti. Le narici sono gia’ piene degli odori che i cuochi stanno preparando in cucina,ci sara’ pesce fritto per tutti, cosi’ come spaghetti alla chitarra,  qui in America ne parlano ogni volta che tornano in patria dall’Abruzzo.
Godetevi il nostto sole,il nostro make,i nostri cibi’;  soprattutto la nostra gente,qualche volta un po’ musona,ma semore pronta ad aiutare, come pochi fanno. E se non mi credete,fate subito la vostra
prenotazione in uno dei signorili hotel lungo la spiaggia.



USA. Un 22 aprile indimenticabile

Di Benny Manocchia

L’ultima fatica editoriale di Benny Manocchia, Cronache Americane

Non dimenticherò’ mai i giorni della Festa dello Splendore. Erano momenti duri,durante la guerra,con i nazisti in casa che si comportavano da padroni Ma noi ragazzi si pensava ad altro,dal mattino in chiesa e poi a colazione ( quando ci invitavano)coi frati francescani e poi a calciare un;po’ il pallone. Sara’ perche’ da giovani tutti i giorni sono pieni di sole,di musica,di fiori. Ma la musica era vera:almeno due volte al giorno,camminando su e giu’ con la banda;( vorrei ricordare i

nomi delle tante  che abbiamo visto) e poi a sera ascoltando le opere ,le classiche opere italiane (con il signor Giovanni prigitt che fischiava il motivo in maniera perfetta. Una volta,,confesso, io e un mio caro amico entrammo nel monastero dei frati,quello attaccato alla chiesa della Madonna dello Splendore e…be’,era di prima mattina e scorgemmo i tini dei frati pieni colmi di vini eccezionail.Ne assaggiammo… un po’ e a casa si accorsero che ero un po’,come si dice,

brillo e…potete immaginare.
Qaunti piccoli ricordi stupendi.Che  cosa darei  per poterli rivivere oggi,nella mia giglie!



USA. Benny Manocchia: la dura vita del direttore di una testata giornalistica

Hanno paragonato il direttore di un giornale a un netturbino. Come? Si’,si’: ogni giorno deve raccogliere con una enorme ramazza, notizie da tutte le parti del mondo,lamentele di chi ha

benny a casa dal fratello Franco Manocchia

subito offese sul giornale,mamme che hanno “le piu’ belle ragazze del mondo” e vorrebbero
foto delle loro figlie su carta stampata (oggi anche ,e soprattutto,sul web). Per non parlare del
collaboratore  che crede di essere il nuovo Montanelli o Buzzati o Hemingway ed e’ infuriato
perche’ il direttore  non ha dato la necessaria importanza al suo lavoro. Ci sono,poi, gli
annunci ufficiali dei  politici che pretendono vedere i loro concetti,le loro proposte apparire
sul giornale, come si trattasse di nuovi comandamenti oltre i famosi dieci…
Non e’ assolutamente facile fare il direttore di un quotidiano. Lo hanno detto e ridetto a
San Francisco,durante una tavola rotonda di un  gruppo di capi, decisi a mettere in evidenza
il loro lavoro quotidiano. Si sono presi un paio di ore di “riposo”,anche per frustare un po’ i giovani che chiamano redattori ma che vorrebbero essere direttori. No,non e’ facile “fare” il direttore. Anche  perche ‘ il piu’ delle volte i direttori devono vedersela con gli editori,chi insomma ha versato un grosso capitale per creare  una nuova testata. Con loro i direttori non
devono preoccuparsi di questioni puramente giornalistiche; con  loro devono parlare di spese ,di copie vendute,non  piu’ netturbini ma ragionieri. Dura, faticosa vita di chi dirige una
pubblicazione. E se non bastasse tutto questo,c’e’ sempre all’angolo la possibilita’ di una
querela. Molto meglio,naturalmente,degli attentati di chi non ama i netturbini al servizio
dei lettori.



USA. Benny Manocchia: dove si incontreranno Trump e Kim?

Due le domande che si sentono ripetere a Washington. Una e’: si terra’ veramente l’incontro tra Trump e  Kim? Se lo chiedono proprio le persone piu’ vicine al presidente degli Stati Uniti.

L’altra domanda e’: dove si terra’ l’incontro tra i due capi di stato? Nessuno si pronuncia in merito,
perche’ in effetti non si sa nulla di ufficiale,nonostante il fatto che il meeting dovrebbe avvenire
entro ilmese di maggio.La CIA,guidata da Mike Pompeo, si affida al no comment di rito.

Benny Manocchia con Lillian Gordy Carter, mamma del Presidente USA Jimmy Carter

Si sa

che Kim ha chiesto un  incontro a sei: Corea del Nord,USA, Cina,Russia,Giappone,Corea del Sud. Ma dove? Ci sono suggerimenti da molte parti. Quale sarebbe la localita adatta per questo
incontro? Hanno detto: le Nazioni Unite. Washington.La zona demilitarizzata (DMZ) tra le due
Coree. Hanno anche suggerito Stoccolma. Panmunjom.Pyeongchang. Ginevra.Perfino Ulaan Baatar,in Mongolia. Un giornale ha chiesto ai suoi lettori dove vorrebbero che il meeting si svolgesse. Molte le risposte analoghe: Mar a Lago,la residenza estiva in Florida di Trump,dove il capo cinese
Xi trascorse alcuni giorni in  piena  tranquillita’.C’e’ stata un’ ultima proposta di un americano: dovrebbero incontrarsi su una nave,al largo… Ma non
e’ stato chiaro se  si trattava di una proposta seria o di un invito di natura…maligna.
.




USA. Le pagelle di Juventus – Real Madrid di Benny Manocchia

I giornalisti, Lino e Benny Manocchia 31 maggio del 1964

Preparazione fisica

Juventus 5                        Real Madrid  10
Forte presenza in campo
Juventus 4                        Real Madrid 10
Controllo palla
Juventus 6                      Real Madrid 10
Superiorita’ atletica
Juventus 7                      Real Madrid 10
Inistenza con palla al piede
Juventus 4                       Real Madrid 10
Difesa
Juventus 7                      Real Madrid 10
Attacco
Juventus 5                      Real Madrid 10
Correttezza in campo
Juventus 9                       Real Madrid 10
CT
Juventus 5                      Real Madrid 10
Migliori in  campo
Juventus nessuno                 Real Mdrid  tutti
Arbitro
due-tre errori pacchiani



USA. Benny Manocchia: giro d’Europa da sogno (in bici)

Certe idee.presentate come geniali, spesso sono accettate come pazze. Possiamo rivelarvi i dettagli di tale idea,che manco a dirlo, proviene dagli Stati Uniti. Stavolta,pero’,con l’America ci sono ricchi uomini d’affare francesi e tedeschi. Vediamo di che si tratta. Da una riunione tenuta finora segreta, e’ venuta fuori la proposta di un Giro d’Europa. Non meravigliatevi. Forse che il giro d’Italia non partira’ da Israele? Che il tour de France non scatto’ dalla Germania? E la Vuelta spagnola dalla Francia? Che vuol dire? Vuol dire,secondo i signori che hanno proposto

Archivio Benny Manocchia giornalista e Sammy Davis Jr. (Harlem, 8 dicembre 1925 – Beverly Hills, 16 maggio 1990) è stato un ballerino, cantante, vibrafonista, batterista, attore e comico statunitense.

il progetto,che il ciclismo oggi e’ pronto per un giro d’Europa (che poi e’ il continente  dove questo sport e’ piu’ frequentato e seguito). Un giro di due mesi,forse,con molti giorni di riposo.
Con arrivi (ove possibile) negli stadi,con pubblico di 60 mila afecionados, che pagheranno il biglietto. Con squadre ciclistiche  di 12/15 atleti.
Con donne incluse nel serpentone di forse 400 corridori. E, dulcis in fundo,con un premio al vincitore assoluto di un milione di dollari (ma forse di piu’). Radio e tv  al seguito pagheranno  per la licenza. Citta’ prescelte per le tappe  verseranno un “contributo” (l’hanno definito cosi’) per aiutare
nelle grosse spese totali. C’e’ dell’altro,ma i tre magi di questa idea lasciano aperto il campo ad ulteriori suggerimenti. Certo non sara’ facile scegliere i giorni per la lunga corsa.Dove il sole brucera’ i
giovani in bici, qualche giorno dopo potrebbe anche esserci la neve. I poliziotti che seguono la gara saranno  presi dalle nazioni coinvolte? E poi  le tappe saranno di almeno 200 km l’una? Sarebbe
una super maratona in bici  che potrebbe eliminare  la meta’ dei gareggianti. Una idea cosi’ richiederebbe mesi di preparazione e di lavoro diplomatico per convincere  gli Stati a prendervi
parte.Ogni tanto,pero,  sognare fa bene.



USA. Benny Manocchia: gioie e dolori delle auto

Per anni,ogni anno,quando scrivevo per Gente Motori, ho seguito l’International Car Shlow, al Javits Center di Manhattan. Spesso si

trattava di ripetizione del prodotto,con qualche novita’ dal mondo dell’auto. Eppure per otto giorni
il salone era visitato da centinaia di migliaia di amanti delle quattro ruote, sin dalla prima mostra nel 1900.Quest’anno dal 30 marzo all’8 aprile.Ci saranno centinaia di auto di una novantina di espositori. L’ingresso: venti dollari
per gli adulti,sette per i ragazzi.
Ma passiamo dalle cifre all’inesauribile amore (forse passione) degli americani per le auto.
Un professore dell’Universita’ della Virginia, Alison Booth, proprio in questi giorni ha messo in dubbio il vecchio
detto del matrimonio americano-auto. Semmai,ha detto l’insegnante, si tratta di desideri collegati
con altri motivi. L’americano ama soltanto il dollaro,comunque volete vederla,ha spiegato
 il professore  universitario  Le auto sono dollari che le persone spendono per acquistarle,

L’ultima fatica editoriale di Benny Manocchia, Cronache Americane

vuotando i loro risparmi o ficcandosi in una palude di pagamenti mensili. E’ vero. Tuttavia
le auto oggi sono realmente una necessita’. Ma non e’ tutto  sempre chiaro. In fondo sono due
i gruppi di uomini e donne che acquistano auto. Uno che ha bisogno dell’automobile perche’ deve andare a lavorare spesso molte miglia da casa. La donna deve andare a fare la spesa e  con
l’autobus e’spesso impossibile. Insomma,l’auto per chi ne ha veramente  bisogno. L’altro gruppo segue il mondo dell’ automobnle per vanteria,;per fare sbruffonate, perche’ vuole mostrare chi e’,quanto ha e il tipo di auto che  puo’ permettersi. A pensarci bene,non e’ forse cosi’ in gran parte del mondo?  Per esempio in Italia…
Benny Manocchia




USA. Benny Manocchia: una transumanza immateriale per l’umanità

“Aprile andiamo e’ tempo di migrare”. Parafrasando l’immortale poesia del nostro Gabriele d’Annunzio,possiamo parlare della transumanza in Abruzzo,che  ne e’ la capofila, seguita dalla Grecia e Austria. Come un po’ tutti sanno, la transumanza e’ la migrazione stagionale delle

greggi,delle mandrie e dei pastori che si spostano da pascoli situati in zone collinari o montane

benny a casa dal fratello Franco Manocchia

(nella stagione estiva) verso quelli delle pianure (nella stagione invernale) seguendo le vie
naturali di tratturi. Virgilio,nelle Georgiche, descrisse pastori che conducevano greggi di pecore
in pascoli molto distanti fra loro.Sin da ragzzo sentivo  parlare di questa benedetta transumanza e,con mio fatello Franco,andavamo a vedere i greggi e i pastori transitare lentamente in certe parti della costa,
vicino casa nostra. La parola transumanza,quando si e’ bambini, puo’ fare paura oppure creare certe belle  sensazioni nella mente. Bene. Ora l’Italia( se permettete con un po’ di ritardo )ha presentato all’Unesco di Parigi
la candidatura della nostra transumanza come patrimonio  immateriale,insomma che non si puo’ toccare con  mano. E proprio perche’ sara’ un  patrimonio immateriale, l’Italia,penso, non ne ricavera’
molto. E Dio sa quanto la nostra regione abbia bisogno di  essere riconosciuta,o conosciuta.




USA. Benny Manocchia: parlano di armi atomiche strategiche come si trattasse di uova di Pasqua ……….

………….nascoste nel giardino, che i bambini devono scovare. Spiegheremo piu’ avanti il perche’ di questo paragone.

Archivio Benny Manocchia giornalista e Sammy Davis Jr. (Harlem, 8 dicembre 1925 – Beverly Hills, 16 maggio 1990) è stato un ballerino, cantante, vibrafonista, batterista, attore e comico statunitense.

Le armi tattiche sono l’infernale richiesta delle grosse industrie interessate allo sviluppo atomico;
ma i governi,come sempre,sono in prima fila. La Russia di Putin afferma che ne ha pronte dio
solo sa quante. L’America di Trump assicura che ne ha a bizzeffe nei rifugi sotterranei. Ma per farne cosa? La spiegazione (piu’ o meno cretina) e’ questa: le bombette atomiche saranno piazzate (o forse nascoste,appunto come le uova di Pasqua)un po’ dappertutto: nei boschi, nei
canaloni tra due valli, nelle spiagge,perfino in mezzo alla strada. Cosi’,in caso di guerra,attenti
a come e  dove vi muovete,se non volete saltare in aria con l’atomica trasportabile.Naturalmente si riferiscono a Russia e Stati Uniti,perche’ gli altri Paesi non possono permettersi l’enorme spesa per preparare le uova…atomiche. Giunge alla mente un episodio di un uomo che attacca   con un coltello in mano,  un  altro uomo apparentemente disarmato.E invece no L’uomo disarmato ha una
pistola sotto la giacca,la  tira fuori,  spara un colpo e  buonanotte all’uomo con il coltello in mano. Portiamo
il concetto di questo episodio nella realta’ subdola della vita. Alla bombetta seminascosta l’avversario usera’ prontamente l’atomica “vera”,quella che squaglia una citta’ in pochi minuti.
Sara’ ancora,e sempre, l’impietosa capacita’ di distruggere il mondo con vere atomiche
a bloccare le grandi guerre. Ma fino a quando?



USA. Benny Manocchia: come succede in qualsiasi parte del mondo, chi perde dice sempre peste e corna di chi vince.

L’ultima fatica editoriale di Benny Manocchia, Cronache Americane

Piu’ che seri efficaci attacchi, sono piccoli conati di odio,  amare riflessioni su quanto poteva essere e invece non e’ stato. Naturalmente la colpa e’ sempre di qjuel fortunato vincitore,che ne ha combinate dii cotte e di crude per riuscire a vincere. Mai che il perdente ammetta di avere sbagliato,di avere imboccato una strada storta. E’ un  po’ come tornare bambini e  si
racconta al padre o alla madre il  motivo del guaio  combinato,
  Subito  il ragazzo mette le mani avanti e spiega che e’ stato l’altro a creare il guaio, a imbrogliare,mentire. Resta ,comunque,per tornare nella politica,resta il fatto che c’e’ un vincitore e chi ha perso la lotta deve aspettare il prossimo turno per cercare di vincre, a sua volta.
Comunque  e’ proprio in politica dove attaccare il nemico puo’ dare risultati. In Italia la terza
Repubblica ricorda tanto la prima. Non credo che occorra rimettere sul piatto i dettagli.
Dicevo all’inizio: in ogni parte del mondo il perdente attacca  il vincitore. Negli Stati Uniti c’e’
l’esempio classico: La signora Clinton ha perduto le elezioni presidenziali. Ebbene due ore dopo l’annuncio
Hillary  ha iniziato a piangere a destra e  a sinistra; ,prima contro Trump,aiutato dai russi a vincere
(nessuno ha mai spiegato come),poi contro Obama,che non avrebbe fatto quello che lei aveva chieto,poi perfino le donne americane,che in parte l’hanno tradita Ha scritto un  libro che e’ tutta una
accusa contro tutti; oggi,gira il mondo (perfino in India) per dire che: credetemi,,ho vinto IO. Quando si
sveglierà’ , Hillary capirà’ che qualcun’altro ha vinto le elezioni….