Asili nido, scuole dell’infanzia, elementari e medie riapriranno il 17 settembre. La vicesindaco: “Scelta dovuta per uniformare l’avvio dell’anno scolastico in relazione alla conclusione dei lavori sui vari plessi”.

Sarà il 17 settembre il giorno in cui riapriranno a Giulianova gli asili
nido, le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie. Lo ha
dichiarato la vicesindaco con delega alla Pubblica istruzione Nausicaa
Cameli oggi, 29 agosto, al termine dell’incontro tenutosi in Comune
con le due dirigenti scolastiche Carmen Di Odoardo e Angela Pallini
presenti anche l’assessore ai Lavori pubblici Gian Luigi Core nonché i
funzionari comunali Fabrizio Iacovoni e Anna Breggia.

Nausicaa Cameli

“Si tratta – dichiara la vicesindaco Cameli – di una scelta
conseguente alla comunicazione da parte dell’ufficio tecnico comunale
relativa alla conclusione dei lavori in corso sugli edifici scolastici e
quindi assunta per uniformare l’avvio dell’anno scolastico tenuto
appunto conto delle diverse date di ultimazione dei lavori riguardanti
l’adeguamento e la messa a norma dei sistemi antincendio. Gli
interventi sulla scuola dell’infanzia di bivio Bellocchio e sulla
Bindi, sede centrale e succursale all’Annunziata,termineranno infatti
l’11 settembre; quelli sul nido Arcobaleno finiranno il giorno dopo
mentre i lavori sulla scuola dell’infanzia di via Mattarella e sulla
primaria Braga di via Simoncini il 15 settembre. Per cui”, conclude
Nausicaa Cameli, “con lo scopo di evitare riaperture a singhiozzo, e
per avere un’organizzazione unitaria di tutti i servizi annessi, è stato
concordato insieme alle dirigenti scolastiche e alla responsabile
dell’asilo nido di fissare il 17 settembre come data comune per la
riapertura delle scuole giuliesi”.




Giulianova. EX SADAM E DINTORNI: LA STORIA INFINITA DI UNA RIGENERAZIONE URBANA POSSIBILE GIÀ VENTI ANNI FA, MA ANCORA AL PALO.

 

Dopo anni è tornato d’attualità il tema del Piano di recupero dell’ex SADAM,  la cui proprietà ha presentato una richiesta di variante parziale al progetto già approvato nel 2010 in Consiglio Comunale. Ci sono state alcune prese di posizione e richieste di discussione pubblica.

Il consigliere comunale ed ex sindaco Franco Arboretti
Foto Archivio. Il consigliere comunale ed ex sindaco Franco Arboretti

Siamo, ovviamente, favorevoli agli strumenti dell’urbanistica partecipata, specialmente quando si tratta di scelte su grandi aree da cui può dipendere la qualità urbana cittadina, tuttavia va detto che la riflessione ed il dibattito su questa rilevante area del centro cittadino sono iniziati parecchi anni fa e di essi occorre tener conto in questo giusto ritorno di attenzione.

Il destino urbanistico dell’ex SADAM è stato segnato nel 2010 quando si stravolse, con una variante specifica, l’indirizzo urbanistico del PRG del ’94 divenuto operativo nel ’98.Quel PRG prevedeva il recupero e la riqualificazione di tutta l’area industriale dismessa e la realizzazione di un parco pubblico sull’area del cosiddetto “cannocchiale verde” (tra il lungomare e via Trieste) con un indirizzo progettuale di alta qualità urbana, fortemente equo, in grado di incentivare i proprietari e nel contempo di tutelare gli interessi generali di Giulianova (per approfondimenti alleghiamo i nostri comunicati del 2008 link 1 –  link 2).

L’approvazione in Consiglio Comunale di quel Piano di Recupero (in attuazione del PRUSST approvato dalla Giunta Cameli nel 2001), in variante al PRG, fu voluta dalla maggioranza del Mastromauro 1, fu appoggiata da alcuni esponenti della minoranza e vide la sola opposizione del Cittadino Governante che aveva già presentato un’Osservazione  nel 2008(link 3) quando ancora non era presente in Consiglio Comunale, e che prima della deliberazione consiliare di approvazione si impegnò, in Consiglio Comunale ed in città in una forte battaglia civile a favore degli interessi generali e per l’urbanistica partecipata (link 4).

Tra le varie iniziative promosse dal Cittadino Governante fu significativa, per la grande partecipazione, la raccolta di oltre 3000 firme a difesa del parco sul “cannocchiale verde” (alleghiamo petizione link 5)consegnata in Comune al termine di un corteo (clicca qui e guarda il filmato) ma ignorata dall’Amministrazione comunale.

I contenuti della variante voluta dalla Giunta Mastromauro e approvati dalla sua maggioranza in Consiglio Comunale nel 2010 sono sintetizzati in un nostro comunicato dell’epoca (link 6).

Torniamo all’oggi. Intanto prendiamo atto con soddisfazione che il grattacielo di 50 metri (da noi fortemente contrastato per il grave impatto sulla vista del Gran Sasso dalla passeggiata del molo sud (alleghiamo simulazione link 7) non sarà più realizzato, perché evidentemente nemmeno il mercato edilizio lo considera appetibile. Poi sugli altri contenuti della variante parziale richiesta dalla proprietà riteniamo senz’altro necessari i passaggi in Commissione urbanistica ed in Consiglio per valutare, documentazione alla mano, se si tratta veramente di modifiche migliorative per gli interessi generali.

Auspichiamo, altresì, che questo specifico tema venga trattato con gli strumenti dell’urbanistica partecipata, come richiesto dai Comitati di quartiere, anche per valutare se, nonostante tutto, possano ancora essere individuate le strade per l’ottenimento del grande parco urbano sull’area del “cannocchiale verde” che accrescerebbe di molto la vivibilità e la qualità turistica di Giulianova.

 

Giulianova 29.08.2018

 

IL CITTADINO GOVERNANTE

associazione di cultura politica




Scuola di Colleranesco. Al via la ripresa dei lavori.

Semaforo verde per la ripresa dei lavori di adeguamento sismico relativi
all’edificio scolastico di Colleranesco. È stato infatti sottoscritto

Foto Archivio Scuola di Colleranesco

oggi, 28 agosto, il verbale di ripresa dei lavori che, pur avviati il 12
marzo scorso per un importo di 855.000 euro e condotti con sollecitudine,
vennero interrotti il 29 maggio seguente dal direttore dei lavori ing.
Paolo Nepa per la necessità di redigere una perizia di variante tecnica e
strutturale, non prevista né prevedibile perché emersa in corso d’opera.
“Di conseguenza – ricordano il sindaco Francesco Mastromauro e
l’assessore ai Lavori Pubblici Gian Luigi Core -sia Nepa che il
progettista, l’ingegner Mario Malatesta, dovettero approntare tutta la
documentazione necessaria per la richiesta di una nuova autorizzazione
sismica da parte del Genio Civile di Teramo, necessaria per la
prosecuzione dei lavori. Con l’autorizzazione finalmente rilasciata
dal Genio Civile, abbiamo quindi potuto far riprendere i lavori
finalizzati ad innalzare considerevolmente il grado di resistenza sismica
del plesso portandolo ad 1 dall’attuale 0,053, motivo della decisione,
presa nel febbraio 2017, di chiudere la scuola proprio per tutelare
l’incolumità fisica di chi ne usufruiva”




I Comitati di Quartiere Annunziata e Lido chiedono risposte all’amministrazione sull’area ex-Sadam

GIULIANOVA – Il Comitato Quartiere Annunziata unito con il Comitato Lido, a seguito del dibattito che si è aperto fra l’Amministrazione Comunale ed i partiti politici sulle questioni relative all’area dell’ex Sadam, in rappresentanza delle rispettive collettività di Quartiere e nello spirito collaborativo con l’Amministrazione. Vista l’importanza del destino di quell’area per l’intera comunità e collettività giuliese, che su tali tematiche non sono mai state interpellate per esprimersi in merito e dato che esiste una proposta di variante di piano sulla sua sistemazione da portare all’approvazione dei competenti organi decisionali del Comune dalla proprietà e ritenuta migliorativa per il  Comune, il Sindaco ed i tecnici comunali.

Ex Sadam

Fusaro – Corini

Il Consiglio Comunale ha approvato e reso esecutivo il più avanzato regolamento sulla democrazia partecipativa d’Abruzzo, per cui il dibattito pubblico e il coinvolgimento dei cittadini dovrebbe essere garanzia di democrazia, proponiamo quanto seguito:

1)      che sull’ area Sadam sia eccessivo affermare che tutto sia stato già deciso e che nulla ci sia da discutere. La proposta di variante dovrebbe essere oggetto, quanto meno, prima della sua definitiva approvazione dagli organi competenti, di un dibattito pubblico secondo le forme e le modalità partecipative previste dal Regolamento Comunale sulla Democrazia Partecipativa;

2)      prendiamo atto sulla positività della proposta di variante data pubblicamente dall’Ammistrazione e tecnici, ma proprio per questo non c’è motivo alcuno di evitare il confronto con i cittadini con l’ illustrazione e il dibattito pubblico;

3)      si propone che l’Amministrazione, per quanto di competenza, ai sensi del vigente regolamento sulla Democrazia Partecipativa, attivi al più presto ogni strumento previsto per promuovere il massimo della partecipazione dei cittadini, e che il Sindaco convochi al più presto un forum cittadino, come già in altre occasioni è stato giustamente convocato, o in alternativa, una pubblica assemblea come mensilmente, per regolamento, dal Sindaco dovrebbe essere convocata;

4)      noi in rappresentanza dei rispettivi quartieri Annunziata e Lido ci riserviamo di attivare e realizzare ogni attività e ogni strumento previsto dal Regolamento, per promuovere, sulla questione ogni  iniziativa volta alla partecipazione dei cittadini.

Al Presidente della  Consulta della Democrazia Partecipativa facciamo un esplicita richiesta perché al più presto sia convocata una riunione pubblica congiunta dei due Comitati al fine di avviare un programma comune di coinvolgimento dei cittadini sull’area ex Sadam.

il Presidente del Comitato di Quartiere Annunziata Antonio Fusrao

il Presidente del Comitato di Quartiere Lido Grazia Corini




Giulianova. Polilli: LETTERA APERTA AL SINDACO di GIULIANOVA MASTROMAURO

di Orlando Polilli Giulianova

Orlando Polilli

In questi giorni è apparsa sulla Stampa la notizia che partiranno i lavori per un nuovo spazio teatrale a Giulianova (area ex SADAM), che può risolvere una carenza di spazi culturali mancanti già da molto tempo.

Qualche anno fa, proprio nella nostra città, mi sono occupato per lavoro di Cinema e di Teatro – ed ho avuto l’onore e l’onere di essere Assessore lavorando insieme a Lei nella giunta presieduta dall’allora Sindaco Ruffini.

A seguito del lavoro svolto e della passione che ho sempre coltivato per queste attività culturali, Sindaco Mastromauro, mi permetto di dare qualche spunto che prego di valutare con l’unico obiettivo di stimolare una riflessione su cosa il nostro territorio può proporre in termini di “offerta culturale”.

primo: Un Teatro che possa essere punto di riferimento per i Paesi della la costa e limitrofi (es.Comune di: Mosciano S.A.-Alba Adriatica-Tortoreto-Bellante-Notaresco ecc.,) in una logica sistemica e di collaborazione tra varie realtà; che coinvolga tutta la costa teramana e non solo, sarebbe una realtà sorprendente.

Mettere insieme soggetti eterogenei tra loro: operatori culturali, musicisti, artisti lirici, piccole compagnie teatrali e dialettali locali, che troverebbero la loro dimensione in uno “SPAZIO TEATRO”, per le prove (es.il mai dimenticato Al Brek, Furio Di Teodoro,Mario Cicioni,ecc.) che potrebbe davvero fare da volano e consentire a certe realtà di professionalizzarsi.

Questo nuovo Teatro dovrebbe essere funzionale e pratico. Se si riuscisse a creare una sinergia tra le realtà politiche e produttive del territorio, sarebbe possibile avviare un percorso del genere, senza gravare sulla cittadinanza. Allo stesso tempo, una simile prospettiva avrebbe il vantaggio di garantire a Giulianova un’ulteriore chance per arricchire un’offerta culturale più soddisfacente”.

secondo: Dalla sua intervista leggo che è riuscito a strappare 24 date per anno , presumo servano a far arrivare nella nostra Giulianova alcuni artisti di fama Nazionale che adesso, non essendoci una struttura idonea,troviamo solo rarissimamaente sul nostro territorio Questo creerebbe fermento e ci sarebbe un beneficio generale determinato dai grandi eventi, che comunque rispondono a logiche commerciali. Per quanto sopra le chiedo uno sforzo ulteriore per strappare alla proprietà quante più date possibili, magari coinvolgendola come Sponsor primario, perché l’ampliamento del calendario date, con richieste numerose, porterebbe ad avere attività spalmate su tutto l’anno.

Infine terzoNon ho presunzione, questi consigli possono anche avere vari difetti e vanno ben studiati per poter essere realizzati ma l’idea in sé mi sembra sana. Dispazi per la cultura non ce ne sono mai abbastanza, c’è quindi la necessità di dare la possibilità ai talenti Giuliesi di frequentarlo e di praticarlo e di poter esprimersi come è possibile solo in un TEATRO.

Questa è una necessità un bisogno vero, per questi motivi il mio augurio e la mia speranza per il bene della città di Giulianova è che questo progetto del nuovo TEATRO vada a buon fine.

Sindaco Mastromauro come ben sà dove manca la CULTURA divampa l’incendio dell’arroganza, della intolleranza, del razzismo e della xenofobia.

Con stima




Giulianova. No a turisti e residenti in bikini o a torso nudo lontano dalle spiagge. Sanzioni fino a 500 euro.

Ordinanza a tutela del bon ton: no a turisti e residenti in bikini o a
torso nudo lontano dalle spiagge. Sanzioni fino a 500 euro.

Mare Spiaggia Giulianova Lido

Girare per la città in costume da bagno lontano dalle spiagge costerà fino
a 500 euro. La lotta ai turisti (ma anche ai residenti)
“indecorosi” è fissata nell’ordinanza n. 367 del 23 agosto
firmata dalla vicesindaco Nausicaa Cameli e che ricalca analoghe ordinanze
già adottate dai comuni di note località marittime, da Riccione a
Sorrento, da Rapallo a Ventotene a Capri, che nel corso degli anni hanno
deciso di limitare un fenomeno sul quale da sempre si discute.
L’ordinanza vieta sul territorio comunale giuliese di circolare o
sostare su tutte le strade, vie, viali e piazze cittadine e in tutti gli
altri luoghi pubblici, esercizi pubblici o mezzi pubblici in costume da
bagno o a torso nudo, con la sola esclusione delle aree adibite alla
balneazione. I trasgressori saranno soggetti al pagamento di una sanzione
pecuniaria da 25 a 500 euro ai sensi dell’art. 7 bis del D.Lgs. n.
267/2000, TUEL.
“È davvero triste – dichiara la vicesindaco Cameli – dover ricorrere
ad un’ordinanza per imporre regole elementari di decoro e di rispetto
verso gli altri che dovrebbero appartenere al patrimonio personale di
ognuno, turista o residente che sia. Purtroppo anche standard minimi di
buona educazione vengono puntualmente disattesi, e ne abbiamo avuto
testimonianze eloquenti suscitando giuste riprovazioni. Ecco dunque la
necessità di questo provvedimento che peraltro si aggiunge ad altri
egualmente finalizzati a garantire decoro e rispetto per gli altri secondo
regole comportamentali che, per quanto basiche e ragionevoli, pur tuttavia
vengono disattese fortunatamente da una minoranza di persone”




Giulianova. Linea Retta attacca il Sindaco sull’Area ex Sadam: la FIDEIUSSIONE!

Riceviamo dal gruppo consiliare Linea Retta

 

Area ex Sadam: la FIDEIUSSIONE!
Era l’1 ottobre 2012 quando il Sindaco Mastromauro, con la sua squadra d’attacco
(V., M., I.) declamava di aver “ottenuto dalla proprietà (Giulianova Sky Line) l’impegno
alla eliminazione della barriera perimetrale (su Via Trieste) affinché chiunque,
passando, possa costantemente vedere la trasformazione in atto, seguire gli
interventi passo passo, rendersi insomma conto di come muta quello che per tanti
anni è stato un ricettacolo di rifiuti, un bivacco, un luogo popolato da ratti e serpenti”.
xxxxxxxx!
Il Sindaco Mastromauro, in sintesi, erroneamente intendeva rendere l’area ex Sadam
una parte del palcoscenico della sua buona amministrazione.
Constatando che l’area in questione permaneva “un ricettacolo di rifiuti, un bivacco,
un luogo popolato da ratti e serpenti”, il 3 febbraio 2016, come gruppo consiliare,
protocollavamo un’interrogazione urgente, con la quale, facendo riferimento alla
delibera di Giunta municipale n. 188 del 20.10.2014, chiedevamo di conoscere se le
opere in esso concordate fossero state rispettate dal “Soggetto attuatore” (Giulianova
Sky Line), cui competeva il complessivo ed oneroso impegno economico.
In particolare, chiedevamo se fossero state compiute o, almeno, fossero in fase
progettuale:
1)- la realizzazione della nuova condotta raccolta acque piovane su Via Sardegna
(scadenza entro 120 giorni dall’approvazione del progetto, importo stimato euro
120.000,00);
2)- la realizzazione di collettore che dal Bivio Bellocchio convoglia le acque nere
provenienti dal paese alla condotta di mandata al nuovo depuratore (scadenza
31.12.2015, importo stimato euro 155.500,24);
3)- il potenziamento della condotta idrica di uscita dal serbatoio di Via Montello fino
alla Strada Statale 16 (scadenza 31.12.2015, importo stimato 120.578,90);
4)- la riqualificazione e l’ammodernamento Via Trieste e Via Sardegna – 1° stralcio
sistemazione raccolta acque piovane e marciapiedi (scadenza 30.6.2016, importo
presunto euro 269.122,99);
5)- l’intervento di collegamento tra la rete idrica di Via Turati con quella di Via Trieste,
in corrispondenza di Via Salerno (scadenza 31.12.2016, importo presunto euro
125.196,32).
Chiedevamo, infine, di sapere se, nel caso in cui si fosse in presenza di chiari
inadempimento, l’amministrazione avesse intenzione di prendere provvedimenti, con
quali modalità e con quale tempistica.
Tali erano gli obblighi indicati dalla Giunta municipale con la delibera n. 188 del
20.10.2014, a modifica della convenzione del 4.4.2012, e tali obblighi venivano
convenzionalmente assunti dalla “Giulianova Sky Line” con la sottoscrizione dell’atto
pubblico del 28.10.2014.
Nel corso del Consiglio comunale del 22.3.2016, deputato alla discussione
dell’interrogazione, la giovane assess
V’è l’art. 9, il quale individua gli “Impegni del Soggetto Attuatore” (150 mq. di locale a
favore del Comune; recupero dell’edificio di “archeologia industriale”, quale centro di
attrazione e vitalizzazione dei principali spazi pubblici adiacenti; teatro da 400 posti a
“sedere” (termine prettamente eufemistico) o, al suo posto, una tensostruttura per
“soli” tre anni.
xxxxxxxx!
V’è l’art. 11, il quale prevede una polizza fideiussoria della durata di dieci anni a far
tempo dal 13.3.2012 per l’importo garantito di euro 2.833.805,00, “pari al 100% del
costo presunto delle opere di cui agli artt. 2 e 9”. “Tale garanzia fideiussoria prevede
espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione di cui all’art. 1944
codice civile”, nel senso che il denaro poteva esser chiesto direttamente alla
compagnia garante.
V’è, da ultimo, l’art. 12, qui trasposto per ogni miglior intelligenza: “Inadempimento –
Per l’inosservanza degli obblighi di esecuzione delle opere stabilite nella presente
Convenzione, il Comune di Giulianova avrà il diritto di eseguire in via surrogatoria a
propria cura ed a spese del Soggetto Attuatore le opere non eseguite o eseguite in
modo difforme dalle prescrizioni del progetto esecutivo ed avrà il diritto di richiedere
al fideiussore il pagamento a proprio favore dell’importo garantito nei limiti della spesa
necessaria per l’esecuzione delle opere di cui sopra. Il Comune dovrà avvisare per
iscritto il Soggetto Attuatore circa l’inadempimento e dare un termine di 120 giorni per
eseguire e/o conformare le opere realizzate al progetto esecutivo medesimo.
Nel caso in cui dovessero scadere i termini previsti per la realizzazione delle opere, il
Comune dovrà procedere alla messa in mora del Soggetto Attuatore, comunicando a
questi le specifiche contestazioni e concedendo allo stesso Soggetto Attuatore un
termine non superiore a 180 giorni per il ripristino e/o completamento delle opere.
Trascorso inutilmente tale termine …., il Comune è autorizzato a procedere alla
escussione della fideiussione rilasciata. Il fideiussore è tenuto a soddisfare
l’obbligazione effettuando il pagamento al Comune di Giulianova …”.
Si tranquillizzino Gabriele Filipponi e Valerio Rosci, ciascuno per la parte di proprio
interesse. Il Sindaco Mastromauro neppure provi a raggiungere nuovi accordi,
differenti da quelli già presenti, con colui che risulti proprietario dell’area ex Sadam.
Attivi, prima, la polizza fideiussoria e dia, a Giulianova, la fruibilità di quelle importanti
opere ad oggi non realizzate.
Non continui a cavalcare quel gioco di annientamento di Giulianova iniziato dal nostro
caro Claudio Ruffini. Non ci provi!
Alla fine del mandato, lasci che sia la futura compagine amministrativa a scegliere la
destinazione urbanistica dell’area.
Con la speranza che Lei, Signor Sindaco, risponda personalmente e non deleghi
qualche scrivano in scadenza.

Gruppo consiliare Linea Retta
Alberto Di Giulio Fabrizio Retko




Giulianova. Polizia Ferroviaria: ritrovate 15 bici rubate

POLIZIA FERROVIARIA: RITROVATE BICICLETTE RUBATE

Una delle bici riconsegnate

 

 

Personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Giulianova, a seguito di attività investigativa, è riuscito a recuperare 15 biciclette oggetto di furto in varie località della costa.

 

Otto di esse sono state già riconsegnate ai legittimi proprietari.

 

Tra questi, una famiglia di cittadini tedeschi in vacanza a Giulianova a cui sono state restituite ben tre bici da bambino che erano state sottratte il giorno dopo l’arrivo nella città rivierasca e che hanno riportato il sorriso nei bimbi privati dell’importante mezzo sia di gioco, che di spostamento.

 

Una signora di Giulianova ieri mattina ha tenuto a ringraziare personalmente i poliziotti della Polfer portando loro dei “pasticcini”, esternando la propria gioia perché la bicicletta rinvenuta era utilizzata dal proprio figlio per raggiungere il posto di lavoro,  in un noto albergo di Giulianova.

 

Chi fosse interessato al riconoscimento di biciclette rubate potrà contattare l’Ufficio Polfer al numero 085-8003198.

 

 

 

Teramo, 23 agosto 2018.




Giulianova. Dichiarazione del Presidente del Comitato di quartiere del lido

COMITATO DI QUARTIERE LIDO

Giulianova

 

 

A seguito di non corrette informazioni trapelate anche attraverso alcuni organi di stampa sulla presunta decadenza del Comitato di Quartiere Lido, intendo chiarire che, ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 35 del vigente regolamento comunale sulla democrazia partecipativa, dopo le dimissioni di n. 6 delegati di quartiere eletti, il Comitato resta in carica e dispiega le sue attività con i componenti non dimissionari (n. 3 componenti più il Presidente). La stessa norma, tuttavia, dispone che entro sei mesi dalle dimissioni irrevocabili e immediatamente esecutive dei sei ex delegati, devono essere rieletti i componenti mancanti. A tal proposito, si precisa che il numero minimo di delegati di quartiere perché il Comitato possa ritenersi completo è di 6, per cui sarebbe sufficiente rieleggere anche solo tre delegati, ma noi ci auguriamo che la campagna elettorale che apriremo subito dopo le ferie d’agosto porti a un consistente numero di candidati perché il nostro Quartiere possa finalmente dispiegare tutte le sue potenzialità partecipative.

Tanto chiarito, la scrivente, nell’esercizio delle sue funzioni di garanzia stabilite dal Regolamento comunale, convoca una

 

ASSEMBLEA DEI CITTADINI DEL QUARTIERE LIDO

Per il giorno 28 agosto 2018 alle ore 21,00 presso il Centro anziani di viale Orsini nord per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:

 

  1. Problematiche del Quartiere segnalate dai cittadini. Dibattito e discussione, nuove criticità e segnalazioni;
  2. Campagna elettorale di rielezione dei delegati mancanti. Programma di azione.
  3. Varie ed eventuali.

All’assemblea, in particolare per la trattazione del primo punto all’ordine del giorno, saranno invitati l’Assessore alla democrazia partecipativa, gli assessori al ramo lavori pubblici e manutenzione del Comune di Giulianova.

Giulianova 20 agosto 2018

La Presidente

Grazia Corini

 




Giulianova. Dare un altro addio allo “zuccherificio” dopo più di trent’anni? Speriamo di no

Carlo Di Marco

Professore di Diritto Pubblico Università di Teramo

L’area ex Sadam è un bene comune della collettività giuliese. Solo di essa? Se lo sostenessi avrei obliterato tutto il patrimonio materiale e immateriale che intorno a questa area ruotava nel ventennio che va dalla fine degli anni ’50 agli anni ’70 dello scorso secolo. Un’economia agricola-industriale che affiancandosi a quella marinara, siderurgica e all’incipiente economia turistica, determinava una blanda ma reale stabilità economica per un numero enorme di famiglie giuliesi e del territorio circostante, rivierasco e del vicino entroterra. Sarebbe lungo raccontare (non è questa la sede) quale e quanta cultura socio-politica si sia sprigionata (ci piacerebbe farlo) fra il crepuscolo e la fine di quella stagione di lotte operaie e popolari affinché quel patrimonio non si disperdesse ma, anche nella trasformazione, fosse valorizzato e messo a frutto. Macché? Se i propositi sono quelli di abbattere anche l’ultimo simbolo di una architettura arcaico-industriale di quel passato così ricco vuol dire che la logica del massimo profitto “costi quel che costa”, si abbatte sempre su ogni tentativo di ripartire dal passato senza dimenticarlo per proiettare il futuro.

Ho iniziato con un po’ d’amarezza, ma l’obiettivo è uno sprone. In questi giorni si torna a parlare dell’area ex Sadam per via di una proposta di variante di PRG della proprietà che nei giorni scorsi sarebbe giunta al protocollo generale del Comune di Giulianova. Dalle notizie giornalistiche (ci basiamo solo su quelle) sembrerebbe che la proprietà faccia “macchiana indietro” rispetto al progetto iniziale concordato su valorizzazione del verde pubblico, realizzazione della piazza centrale e recupero dell’immobile storico/industriale, simbolo di quel “piccolo” patrimonio di cui parlavo. Il problema è che, sempre dalle notizie di stampa, di questa proposta di variante parlano i partiti. C’è chi vuole una riunione della Commissione urbanistica perché rappresentativa di tutti i partiti del Consiglio comunale, chi si orienta in maniera diversa. Insomma, la querelle sarebbe diventata occasione di attriti, discrasie e rimbrotti reciproci fra partiti della maggioranza che, da quando il Sindaco ha abbandonato il PD non fanno altro che fronteggiarsi. Non è mia intenzione entrare nel merito di questa diatriba, né di mettere in discussione la sua legittimazione, diciamo così, “democratica”. Credo, anzi, che in effetti tutto sia nella normalità delle cose. Già, in effetti chi dovrebbe parlare di queste cose se non i partiti?

Tutto vero, però a Giulianova no. Non ci siamo! La classe politica giuliese sa benissimo, avendo fatto scelte normative statutarie e regolamentari di grande rilevanza in Consiglio comunale, che a Giulianova delle scelte politiche (tutte) urbanistiche, sociali, culturali, edilizie ecc. devono poter discutere anche i cittadini a prescindere da quei dibattiti che si arzigogolano fra i partiti politici di maggioranza o di opposizione, spesso unicamente per finalità autoreferenziali e di posti di potere. La classe politica giuliese sa, quindi, che più di ogni altro comune (a Teramo, gli strumenti di partecipazione che a Giulianova esistono, ma sono spesso solo sulla carta, sono stati pretesi con una raccolta di firme referendarie) ha l’obbligo di promuovere la partecipazione popolare su tutte le scelte politiche, figuriamoci (per i motivi detti sopra) se non dovrebbe farlo sulla proposta di variante della Proprietà Sadam.

Non solo, gli strumenti normativi approvati dal Consiglio comunale per promuovere la partecipazione dei cittadini sono molteplici. Tutti fermi e inutilizzati come tesori nascosti (Forum dei cittadini, Dibattiti pubblici, Sondaggi deliberativi, referendum consultivi e propositivi, iniziative popolari ecc..). Ebbene, alcune domande le pongo a me stesso e ai soggetti sopra richiamati. Perché chi governa questa Città, oltre che discutere al proprio interno fra partiti vittime di vecchie e nuove ruggini, non promuove un Forum dei cittadini sulla proposta di variante Sadam prima ancora che inizi ogni procedimento autorizzatorio anche in fase istruttoria in Commissione urbanistica? Oppure un Sondaggio deliberativo. Oppure un Dibattito Pubblico in altre forme che veda comunque protagonisti i cittadini. Oppure un referendum consultivo. Sono tutti strumenti previsti da un regolamento comunale sulla democrazia partecipativa unico in tutto l’Abruzzo. Voluto dal Consiglio comunale giuliese, quindi da questa classe politica che approvando quel regolamento forse voleva dare prova di essere fortemente cambiata.

In realtà, volgendo uno sguardo al clima democratica giuliese, mi sembra che questa consapevolezza ce l’abbiano anche gli organismi di democrazia partecipativa esistenti nella nostra Città. Penso, ad esempio, ai Comitati di Quartiere, alla Consulta per la Democrazia partecipativa. E dunque mi chiedo: perché la Consulta della democrazia partecipativa non promuove un dibattito pubblico, una conferenza cittadina, una trasmissione in radio, che ne so..anche una semplice adunanza della Consulta su questo tema. Eppoi, perché l’unico Comitato di Quartiere interessato a questa questione non acquisisce gli atti, non promuove una pubblica assemblea convocando la Giunta comunale, non attiva esso stesso quegli strumenti di partecipazione popolare sopra descritti? Sono strumenti a disposizione di tutti i cittadini, specie del Comitato di Quartiere eletto a suffragio universale nel cui territorio sta per essere perpetrato un altro scempio: la liquidazione del bene comune immateriale giuliese costituito dalla cultura sociale e politica dell’epoca dello “zuccherificio”. Mi auguro che a tale liquidazione sia interessata solo la proprietà Sadam. Anzi ne sono convinto.