Giulianova. Il Liceo Statale “Marie Curie” incontri gli autori della casa editrice “De Felice”

Durante l’Assemblea del 27 aprile, dalle 10 alle 12, si è svolto l’incontro tra gli studenti del Liceo Statale “Marie Curie” di Giulianova e alcuni autori della casa editrice Di Felice di Martinsicuro, coordinato dalla prof.ssa Claudia Calvarese. Un’idea costruttiva e propositiva quella di dedicare alcune ore dell’Assemblea di Istituto degli studenti, alla scoperta e alla conoscenza di autori del territorio abruzzese e marchigiano. L’incontro si è svolto nella biblioteca dell’istituto alla presenza di numerosi studenti attenti e interessati. Sono intervenute Anacleta Camaioni (di Villa Rosa) con il suo libro di racconti “Il mio Dio”, Annalisa Frontalini (di San Benedetto del Tronto) con la raccolta di poesie “Dentro la pausa di una musica jazz” e Giuseppina Michini con la silloge “Due solchi paralleli”, l’editrice Valeria Di Felice ha guidato una riflessione insieme agli studenti sul significato della parola poetica anche in rapporto alla musica e all’arte. Molta attenzione è stata posta al tema dell’eros e del rispetto del corpo, nelle sue varie declinazioni, in relazione alle vicende amorose e ai rapporti interpersonali.

Liceo Statale “Marie Curie” di Giulianova

Liceo Statale “Marie Curie” di Giulianova

Liceo Statale “Marie Curie” di Giulianova




Giulianova. Invito del Sindaco alla presentazione delle candidature per l’elezione dei delegati al Comitato di Quartiere Lido “Domenico Di Silvestro”.

Candidature entro e non oltre le ore 12 dell’11
giugno prossimo e seggi aperti il 23 giugno.

FOTO ARCHIVIO. Spiaggia libera a misura di disabile Giulianova Mare

Tutti i cittadini residenti nel Lido sono invitati alla presentazione delle
candidature per l’elezione dei delegati del Comitato di quartiere Lido
“Domenico Di Silvestro”. Dovranno essere eletti da un minimo di 6 a un
massimo di 10 componenti più il presidente. Gli appositi moduli per la
sottoscrizione delle candidature sono disponibili presso l’ufficio
Segreteria Generale del Comune oltre che sul sito istituzionale
(www.comune.giulianova.te.it).
Pena esclusione della candidatura, le domande devono essere presentate
utilizzando il modulo prestabilito. Le elezioni si svolgeranno durante
l’intera giornata del prossimo 23 giugno con apertura del seggio alle ore
8 e chiusura delle votazioni alle ore 22. Subito dopo si apriranno le
operazioni di scrutinio. Le candidature dovranno essere presentate
perentoriamente entro le ore 12 dell’ 11 giugno prossimo.




Progetto Hi-Storia Labs Giulianova. Il 20 aprile presentazione delle realizzazioni e premio ai partecipanti.

Il prossimo 20 aprile, alle ore 17.30, nella Cripta della Chiesa di San
Flaviano verranno presentati i monumenti giuliesi stampati in 3D e si
procederà alla premiazione dei bambini e ragazzi coinvolti in Hi-Storia
Labs Giulianova, il primo laboratorio di stampa 3D dedicato al Centro
Storico.

San Flaviano (Foto De Berardinis)
San Flaviano (Foto De Berardinis)

L’iniziativa, avviata il 7 gennaio scorso in collaborazione tra
l’associazione “Riqua” ed il Polo Museale Civico con inserimento nel
Programma GiuliaEventi Natale 2017, ha consentito la fabbricazione
digitale e lo studio del patrimonio culturale cittadino attraverso una
forma di laboratorio che viene già realizzata nei progetti di Alternanza
Scuola-Lavoro presso il Liceo scientifico “Curie”, curati da
Hi-Storia e dalla direzione dei Musei Civici giuliesi.
Gli studenti hanno così imparato ad usare i software di modellazione per
riprodurre il Centro storico utilizzando la stampante 3D per realizzare i
prodotti finali con l’acquisizione di una particolare conoscenza del
ricco corredo monumentale, artistico e più in generale culturale presente
nella parte antica della città.
Già nel 2016, grazie a questo progetto, sempre gli studenti del Liceo
“Curie” avevano realizzato una audioguida interattiva ed un modellino in
scala del duomo di San Flaviano consentendo a Hi-Storia Labs Giulianova di
venire scelto tra i 4 progetti innovativi di alternanza scuola-lavoro
dall’Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo con l’assegnazione della
“Maker of Merit”, uno dei premi dalla giuria del “Maker Faire
Rome”.




Giulianova. Il 21 aprile Convegno in Sala “Buozzi” su “Giulianova e la Polizia nella Grande guerra” con la commemorazione della guardia di città Francesco Paolo Rossi.

In occasione dei cento anni dalla conclusione della Prima guerra mondiale
(1918-2018), l’Amministrazione comunale e la delegazione provinciale
dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle reali tombe
del Pantheon, la più antica associazione combattentistica e d’arma
italiana ed Ente morale posto sotto la vigilanza del Ministero della
Difesa, hanno organizzato per sabato 21 aprile, nella Sala “Buozzi” con
inizio alle ore 10.30, il convegno “Giulianova e la Polizia nella Grande
guerra”.

Guardie di Città

Moderati da Walter De Berardinis, giornalista e commissario provinciale
dell’Istituto per la Guardia d’Onore al Pantheon che illustrerà la
figura di Francesco Paolo Rossi, facendo seguito ai saluti istituzionali
del sindaco Francesco Mastromauro, della direttrice dell’Archivio di
Stato di Teramo Carmela Di Giovannantonio, del presidente del Comitato
Festeggiamenti Madonna dello Splendore Luigi Martinelli e del Questore
della provincia di Teramo Enrico De Simone, prenderanno la parola gli
storici Sandro Galantini (“Giulianova nella Grande guerra”) e Giulio
Quintavalli (“La Polizia dall’Italia liberale alla Grande guerra”)
nonché Gabriele Barcaroli, direttore dello Studio Investigativo Gamma
Investigazioni che relazionerà su “L’investigazione nell’era
moderna”.
Il convegno, inserito nel cartellone eventi per i festeggiamenti alla
Madonna dello Splendore, verrà anticipato alle ore 10 dal raduno sul
Belvedere delle autorità civili e militari con le associazioni
combattentistiche e d’arma che quindi muoveranno in corteo lungo Corso
Garibaldi, accompagnati dalla Fanfara dei Bersaglieri “Scattini” di
Bergamo, per raggiungere la Sala Buozzi dove si procederà alla cerimonia
di scoprimento della targa, destinata ad essere collocata all’ingresso
principale del Cimitero, in ricordo di Francesco Paolo Rossi.
Nato a Giulianova il 20 febbraio 1879 ed arruolatosi nel Corpo delle
Guardie di Città, oggi Polizia di Stato, Francesco Paoli Rossi nel 1912
venne insignito di un encomio solenne per l’attività di servizio
svolta a Verona dove era stato assegnato sin dal 1907. Proprio nella città
scaligera, durante la Prima guerra mondiale realtà particolarmente
impegnativa per l’attività d’istituto del Corpo delle Guardie di
Città essendo un importante centro logistico a causa del panificio
militare della Santa Marta, dell’ospedale militare, del vecchio
arsenale austriaco e di due stazioni ferroviarie da cui potevano partire i
convogli di truppe e vettovagliamenti verso il fronte orientale, il
poliziotto giuliese si sarebbe spento il 18 ottobre 1918 a causa della
mortale pandemia influenzale nota come “spagnola”.
La manifestazione, alla quale parteciperà una classe del locale Liceo
Scientifico “M. Curie”, gode anche del patrocinio delle città di Verona e
Campobasso, quest’ultima località d’origine della famiglia di
Francesco Paolo Rossi.




Il ritorno in D del Real Giulianova. Il sindaco e la vice si complimentano con la dirigenza e con i giocatori.

 

Giulianova Calcio . Foto Mauro Piunti

Esultano anche il sindaco Francesco Mastromauro e la vice con delega allo
Sport Nausicaa Cameli per la vittoria sul Montorio conseguita dal Real
Giulianova nella partita disputata ieri al “Rubens Fadini” che ha permesso
alla formazione giallorossa di vincere con due giornate di anticipo il
Campionato di Eccellenza facendo così ritorno in Serie D.
Il sindaco e la vice hanno pertanto voluto affidare ad una nota ufficiale,
inviata alla dirigenza della società e per essa ai giocatori, il
compiacimento per il magnifico risultato sportivo peraltro impreziosito
dalla conquista della Coppa Italia Eccellenza.
“Non v’è dubbio – scrivono Mastromauro e Cameli – come il Real
Giulianova nel corso dell’intero Campionato abbia dato persuasive
prove di grande capacità organizzativa, di forte coesione e di spirito di
gruppo, conferendo alla formazione quel quid pluris che non a caso ha
consentito di conseguire il risultato straordinario che è motivo di gioia
e di orgoglio nostro personale come della collettività intera”.




Giulianova. Il 20 aprile alle 18.30 presentazione nella Cripta di San Flaviano del 37° numero dell’annuario “La Madonna dello Splendore”.

Venerdì 20 aprile, alle ore 18.30, si terrà presso la cripta della chiesa
di San Flaviano la presentazione del 37° numero dell’annuario “La
Madonna dello Splendore”.

COPERTINA ANNUARIO 2018 MADONNA DELLO SPLENDORE

L’annuario, particolarmente denso di contributi storici relativi a
Giulianova ed al suo territorio, reca anche interventi di letteratura,
saggi artistici ed un ricco corredo fotografico anche d’epoca,
connotandosi pertanto come uno straordinario contenitore culturale. Questo
numero presenta, in particolare, un’ampia sezione relativa
all’illustre intellettuale giuliese Vincenzo Bindi in occasione dei
novant’anni dalla sua scomparsa.
Alla presentazione, coordinata da Cinzia Falini, dopo i saluti del sindaco
Francesco Mastromauro e del presidente del Comitato festeggiamenti Luigi
Martinelli, interverranno il parroco di San Flaviano, don Enzo Manes,
Marialuisa De Santis, Carla Ortolani, Ottavio Di Stanislao, Sergio Di
Diodoro, la stessa Cinzia Falini, Sandro Galantini, Sirio Maria Pomante e
Dante Di Pompeo.




Giulianova. Quarto container pronto a partire per il Senegal pieno di aiuti umanitari Quest’anno il Colibrì ha avuto in donazione anche una ambulanza e un ecografo

 

GIULIANOVA – Un carico davvero prezioso di grandi aiuti umanitari quello del quarto container che l’associazione “Colibrì Onlus” di Giulianova, insieme ai suoi instancabili volontari, ha preparato lunedì 16 aprile per inviare a Sindia, in Senegal< Quest’anno siamo riusciti a fare ancora di più grazie alla donazione della Asl di Avezzano – Sulmona-L’Aquila che ci ha donato una ambulanza ed un ecografo – racconta Ambra Di Pietro presidente del Colibrì– un carico importantissimo perché grazie ad esso, per la prima volta nel villaggio di Sindia, le donne potranno monitorare in sicurezza le loro gravidanze. Con il nostro aiuti siamo riusciti a creare un ambiente più idoneo all’interno del presidio ospedaliero già esistente ed ogni anno lo arricchiamo con nuova attrezzatura. Voglio specificare che tutte le donazioni che abbiamo ricevuto dalla Asl sono pezzi ed attrezzature dismesse e non più idonee per la nostra sanità ma, per gli abitanti di questo villaggio africano, sono oro perché questi dispositivi, lì, salvano la vita. Ricordiamo che grazie ai partecipanti dell’ultima cena di beneficenza “Io faccio la mia Parte”, siamo riusciti a finanziare la spedizione di questo container. Inoltre siamo felici che quest’anno ci sia stata una grande partecipazione da parte della Città di Giulianova, delle nostre scuole e dei comitati di quartiere per la causa, questo ci ripaga di tutto il lavoro svolto in questi anni. Infatti, grazie al loro contribuito, con il container porteremo tanta attrezzatura per la scuola, materiale sanitario, giochi didattici in francese, abiti, scarpe, biciclette e tutto ciò che privati ed aziende ci hanno donato>.

<Quest’anno per questione di spazio abbiamo dovuto prendere un hc, il massimo che si può ottenere in ambito di container – spiega Egidio Casati del Colibrì Onlus – e quest’anno abbiamo scelto un viaggio diverso per spedire questo container, un percorso da Salerno a Dakar da fare in dodici giorni con arrivo previsto nei primi giorni di maggio ed in quei giorni noi saremo in Senegal per lo sdoganamento e la consegna diretta agli abitanti di Sindia. >




Giulianova. Presentazione libro “Febbraio 1929 L’ULTIMA ASCENSIONE di Mario Cambi e Paolo Emilio Cichetti” dell’autore Pasquale Iannetti

Venerdì 8 giugno sala Bruno Buozzi a Giulianova alta ore 18,00.

L’eroico tentativo di due giovani alpinisti  e la straordinaria avventura per la loro salvezza

 

Nel febbraio1929 una grave tragedia colpì il piccolo mondo dell’alpinismo. Due giovani, soci della SUCAI di Roma (la sottosezione Universitaria del CAI), Mario Cambi e Paolo Emilio Cichetti, tentarono la prima salita invernale del Corno Piccolo lungo la cresta Sud-Sud-Est per la via Chiaraviglio – Berthelet.
Bloccati a poca distanza dalla cima, dal freddo intenso e dalle proibitive condizioni della neve, particolarmente abbondanti quell’anno, tornarono al rifugio Garibaldi per il Passo del Cannone dove rimasero bloccati dalla tormenta senza l’adeguato equipaggiamento, al freddo, semi assiderati e senza viveri.

Dopo tre giorni di maltempo, durante i quali cadde un’enorme quantità di neve, ridotti allo stremo, i due tentarono una disperata discesa in direzione del paese di Pietracamela ma persero la vita per sfinimento e per assideramento.

Paolo Emilio Cichetti e Mario Cambi partivano in treno da Roma il 7 febbraio perfettamente equipaggiati ed abbondantemente provvisti di viveri, comunicando ai parenti e agli amici più stretti, la loro intenzione di fermarsi per diversi giorni sul Gran Sasso per compiervi la prima salita invernale della cresta Sud del Corno Piccolo. A conclusione sarebbero tornati a Pietracamela e poi a Teramo dove avrebbero festeggiato il carnevale in compagnia delle rispettive fidanzate: Bianca e Stefania Nardi.

La sera del 7 febbraio pernottarono nell’albergo di Assergi, condotto dalla famiglia Acitelli ed al mattino del giorno 8, lasciando inspiegabilmente gli sci ad Assergi, iniziarono la marcia verso il Garibaldi attraverso il Passo della Portella. Alcuni alpinisti, che si erano recati colà per assistere alla messa in suffragio della compianta Guida Giovanni Acitelli, li videro arrampicarsi per l’erta faticosa. Infine essi scomparvero in lontananza. Il tempo si mantenne incerto nei giorni 9 e 10 e divenne pessimo l’11 e seguenti.

Dall’8 al 12 febbraio del 1929 furono scritte di pugno da Cichetti le note drammatiche del medesimo e di Mario Cambi che precedettero la loro fine. Il corpo di Paolo Emilio Cichetti fu rinvenuto il 18 febbraio a 3 chilometri da Pietracamela dalle squadre del soccorso guidate da Ernesto Sivitilli.

Le ricerche di Mario Cambi si spostarono in alto; il 23 febbraio il rifugio Garibaldi fu raggiunto da un gruppo di giovani della SUCAI di Roma, Giovanni Enriques, Edoardo Amaldi, Ninetta De Angelis e Giancarlo Canavesio, amici dei due sfortunati alpinisti e subito dopo dalla guida Luigi Paglialonga di Pietracamela.

Dal 9 marzo al 24 aprile si susseguirono nel registro del rifugio Garibaldi le firme del cap. Mulattieri, quelle frequenti del tenente Enrico Silvestri, campione militare olimpionico di sci, e dei numerosi alpini del 3° reggimento di stanza a Pietracamela. Il corpo di Mario Cambi, già composta amorevolmente dal compagno, fu ritrovata il 25 aprile presso la riva del Rio Arno in località Peschio Ricciuto.

Pasquale Iannetti

 

dalla Prefazione di Vincenzo Cerulli Irelli

L’autore di questo libro, uno dei principali protagonisti dell’alpinismo sul Gran Sasso degli ultimi decenni, è un uomo che vive di un amore immenso per la montagna, infatti, essa è la sua casa, tanto che le cose, gli uomini, le avventure e tutto ciò che la riguarda sono al centro dei suoi pensieri, dei suoi affetti. E così, dopo aver percorso tante volte la Val Maone ed essersi fermato, pensoso e un po’ commosso, davanti ai piccoli monumenti di Mario Cambi e di Paolo Cichetti, avvolti nel verde e protetti dall’ombra dei faggi, trova un giorno pubblicate su una rivista, alcune righe del libro del Garibaldi scritte da Cichetti sugli ultimi istanti prima di lasciare il rifugio, viene preso dal desiderio di rivivere quella tragica vicenda, di ricostruire la vita dei due alpinisti e di capire perchè la morte nella quale quella vita, ricca di eventi, di passioni, di amori, doveva spegnersi.
Il libro si svolge su più cerchi concentrici. Anzitutto c’è l’avventura, mossa dalla passione dei protagonisti, quella stessa passione che fa superare ogni sacrificio, come partire da Assergi a piedi, col tempo incerto che volge al peggio, d’inverno (quello terribile  del 1929) verso il Corno Piccolo, tentare in invernale la Chiaraviglio e, fermati dalla tormenta, scendere al Garibaldi, trovare il rifugio aperto alla tormenta del tutto privo degli attrezzi più elementari (la pala!), essere costretti a lasciarlo, ormai privi di viveri, scendere in Val Maone verso Pietracamela, non poterla raggiungere, stremati dal freddo, dalla neve, dalla stanchezza che spezza il cuore.
La vicenda si rappresenta ai nostri occhi nella sua drammaticità; come fatto dovuto a sfortunate circostanze che spezzano l’ardimento degli uomini e che rendono loro irraggiungibile la meta alpinistica. Ma la loro avventura è parte della storia dell’alpinismo, soprattutto del primo, quello dei tempi eroici, delle prime ascensioni, dell’apertura delle prime vie, della scoperta dello sci alpinismo (questa pazza idea di salire con gli sci per conquistare con la fatica il piacere della discesa!), delle poche attrezzature, delle impervie vie d’accesso, dell’ assenza di posti di sosta e di ristoro (c’era solo il Garibaldi, del tutto carente, nella catena del Gran Sasso!).
E qui, il secondo cerchio della narrazione: la storia dell’alpinismo della quale i due giovani sono protagonisti (e di loro vengono narrate le altre imprese, quelle felici e fortunate) insieme a tanti altri protagonisti del nostro territorio, di qua e di là dal Monte. Particolarmente caro ci è il racconto dei primi alpinisti di Pietracamela, alcuni dei quali abbiamo conosciuto ormai anziani ma ancora vigorosi e del carissimo Lino D’Angelo, allora bambino di sette anni, che ricordava ancora la tragedia, lo stupore e la commozione della comunità che, una volta conosciuta la sciagura,  avviava i primi, difficilissimi soccorsi.
Ma anche alpinisti di fuori, di altre parti d’Italia vengono attratti da questa straordinaria montagna. E tra questi, il lettore trova con sorpresa grandi personaggi della nostra storia scientifica e intellettuale, i fisici di Via Panisperna, essi stessi coinvolti nel dramma e partecipi dei soccorsi. Un’immagine dell’alpinismo che si accompagna alla scienza, come a completare, attraverso lo sforzo fisico e la gioia della conquista, lo sforzo della mente che tenta nuove vie del sapere.
C’è un terzo cerchio della narrazione, quello degli affetti e dell’amore: le fidanzate che attendono a Teramo, nel calore di dolci vite familiari, la città che sta vivendo il carnevale, le ragazze che si preparano per la festa del giovedì grasso, una festa che non arriverà mai, sepolta nella neve di Val Maone. L’autore scava nei ricordi, negli oggetti (l’anello!), nei sentimenti che affiorano dalle vecchie testimonianze. La morte qui risalta in tutta la sua inspiegabile assurdità, nel momento in cui viene confrontata alla vita che è in moto, che attende e, all’improvviso, viene spezzata.
Un quarto cerchio della narrazione è quello della società dell’epoca, nella quale i due giovani protagonisti, i loro genitori e le loro famiglie, sono inseriti con piena partecipazione. L’immagine della società nell’atmosfera del fascismo, che oggi ci sembra tanto lontana, qui compare, e viene rappresentata in quegli aspetti che restano positivi, lo sport, il coraggio giovanile, il gusto dell’avventura ed il piacere di osare oltre i propri limiti. Al di là della retorica dei discorsi, c’è qualcosa di vivo e di vero, qualcosa che si rende concreto nella vita e nella morte di Mario e di Paolo.
Credo che dobbiamo essere grati a Pasqualino Iannetti per questo paziente appassionato e lungo lavoro di ricerca, che apre una ricca veduta su un’epoca che non dobbiamo dimenticare, su vicende che costituiscono l’anima stessa della nostra montagna.

V.C.I.




Giulianova. Linea Retta: Giulianova città aperta. Ecco il quadro provvisorio delle ambizioni politico-amministrative.

 

Fratelli d’Italia, a quanto è dato sapere, correrà con un suo candidato Sindaco, con una o due liste d’appoggio. Auguri.

Linea Retta Giulianova

Forza Italia (o, meglio, quel che ne resta) pretende di essere la burattinaia del prossimo futuro politico di Giulianova. Lo dimentichi! Due peccati: uno originale e l’altro acquisito. Il primo è la perseverante vicinanza a quel Paolo Gatti, il demolitore di ogni accordo politico tra persone moderate, ossia quelle dedite alla ricerca del bene della comunità. A Teramo continua l’inguardabile commedia da lui generata. Il secondo è la dichiarata vicinanza al “Patto del Nazzareno” locale, ossia a quelle associazioni che raccolgono i neosocialisti, gli ondivaghi democristiani ed i vecchi cattocomunismi, oggi qui domani là. Quel patto è fallito a Roma, a Giulianova non avrà modo di attecchire.

Del P.D. è meglio tacere, memori della figura di bassissimo profilo intellettuale racimolata nell’ultimo Consiglio comunale. Tanto sterco in faccia al Sindaco, per poi dire che il “matrimonio”, seppur incrinato, sarebbe continuato. Lo dicemmo in tempo remoto, sono poltronisti, ma le prossime elezioni amministrative quantificheranno la loro forza, sempre più debole ed erosa dall’appoggio incondizionato dato al Sindaco despota. Giulianova muore. Loro fermi a custodire la poltrona. Candidato Sindaco del P.D. sarà un uomo o una donna? Al momento solo guerra intestina.

Il residuo della sinistra consiliare è pari pari a quella veterodemocristiana di una volta, pronta ai pomposi proclami ma colpevolmente testimone e concorrente dell’ingessatura della vita economica e culturale di Giulianova. Ad esempio, il sinistrorso Ufficio Europa (ossia quello che doveva intercettare le risorse economiche della Comunità Europea) che bilancio potrà offrirci? Il nulla assoluto! Solo il costo di un impiegato parcheggiato.

Ma qualcuno dovrà pur amministrare Giulianova.

Orbene, che dire di noi e degli altri?

Un movimento civico è in viaggio, pronto a sbocciare nel momento giusto.

Non vi sarà spazio per vecchi tromboni. I giovani “impuri” si diano un’identità propria, mostrino la resipiscenza e la loro indipendenza. Solo così potranno essere ascoltati.

Un’amenità per chiudere: un signore (che si riconoscerà in questa figura), con la sciarpa del “Giulianova Calcio” tenuta nelle mani volteggianti, nel giugno 2014 pronunciava in televisione un “alè alè alè” al momento della riconferma del Sindaco. Oggi costui rischia di essere querelato per aver diffamato il Sindaco, avendone denunciato la assoluta inconsistenza, il tradimento del programma e la mancata soluzione dei problemi quotidiani di Giulianova. Quel signore sarà, oggi, più cosciente nel momento in cui porrà il suo segno sulla scheda elettorale. Come lui, tantissimi altri delusi dall’attuale amministrazione, dal vice sindaco compreso.

E’ il nostro modo di vedere, senza offesa.

Gruppo consiliare Linea Retta

Alberto di Giulio                   Fabrizio Retko




Giulianova. 19° Festival Internazionale Bande Musicali: Oggi visita in città della delegazione della Banda Reale della Marina Militare Belga

 

 

 

Giulianova, 10 aprile 2018– La 19° edizione del Festival Internazionale di Bande musicali si annuncia piena di grandi sorprese. La prima è la presenza della Banda Reale della Marina Militare Belga che ha accettato di partecipare come Special Guest del programma che sarà presentato al pubblico dal 30 maggio al 3 giugno prossimi. E ieri mattina gli organizzatori della

La delegazione Belga insieme a Orsini_Tancredi e Ruffini

manifestazione, Mario Orsini e Gianni Tancredi, hanno accolto in città una delegazione della Banda Reale della Marina Militare Belga. A fare gli onori di casa c’era anche l’assessore alla cultura del Comune Fabrice Ruffini. Della delegazione arrivata in città facevano parte il direttore dell’Orchestra Bjorn Verschoore, il direttore artistico delle Bande Reali del Belgio Partick Desmet e il coordinatore delle Bande Kurt Maertens. “E’ un grande onore per noi poter ospitare la prestigiosa Banda Reale della Marina Militare Belga”, ha detto soddisfatto Mario Orsini, “si tratta infatti di un’orchestra di grande qualità che con i suoi concerti riesce sempre a creare momenti di grande spettacolo e magia”. Il gruppo Belga ha visitato i diversi siti dove si svolgeranno le esibizioni e ha concordato una serie di spettacoli da inserire nel variegato programma dell’intera manifestazione. Il Festival Internazionale di Bande Musicali è il più importante appuntamento italiano del genere, ed è uno dei concorsi più importanti del circuito internazionale. La manifestazione infatti ha l’importante patrocinio dell’Anbima, l’associazione nazionale delle Bande Musicali.

Info: www.bandeinternazionali.it