Giulianova. UNA SAGACE CIVETTA

 

di Lucia Denise Marcone

La civetta comune – Athene noctua Foto di Walter De Berardinis

 

 

 

Una divertente vignetta che mi è capitato di leggere diceva più o meno così:

“Maestro, insegnami, cosa ha ispirato il vostro bisogno di aiutare il prossimo”

Il maestro attento e serissimo risponde: ”Constatare che ogni felice in più è un rompi  in meno”.

Basterebbe questo scopo ad ispirare una “vita buona” e a rispettare il prossimo come avrebbe detto Socrate, filosofo ateniese, uno che con le elucubrazioni ci faceva colazione.  Basti citare alcune delle sue massime per capire che era un genio assoluto. Per principiare cito questa:  “ Sposati ! se trovi una brava moglie sarai felice; se ne trovi una cattiva, sarai filosofo.”  Io direi che possa valere anche al contrario, che ne dite ?

Mi è sempre piaciuto Socrate, noto per l’affermazione “So di non sapere” e per le idee “rivoluzionarie” donate al pensiero filosofico universale e alla cultura greca e poi per trasmissione a quella latina e a quella occidentale.

Il suo contributo più importante è stato il metodo d’indagine noto come “la maieutica” socratica, per questo viene ritenuto il padre fondatore della filosofia.

Maieutica significa “arte praticata dalla levatrice” (l’ostetrica); egli con una geniale analogia attribuisce al maestro una funzione “maieutica”, con la cui affermazione intende che non si possa insegnare niente a nessuno ma si possa solo tirar fuori ciò che ciascuno ha in se.

Mi direte che se uno ha una testa vuota, hai voglia per il maestro a sperare … e in parte è così ma non per i motivi che supponete.

Socrate era un maestro molto ironico, carismatico e paziente, dunque le sue lezioni si svolgevano sotto forma di “dialogo” e l’allievo era incoraggiato a tirar fuori i propri pensieri, assolutamente personali e a differenza del metodo consueto che li obbligava a subire le lunghe lezioni di retorica, diritto e persuasione, Socrate li incoraggiava a rispondere alle sue domande, ad interloquire in  un serrato dialogo e al termine venivano alla luce le piccole verità (come una nascita).  Pertanto dobbiamo attribuire a Socrate il merito di aver posto in luce uno dei compiti più importanti dell’insegnamento per cui insegnare non è imprimere conoscenze ma aiutare gli studenti a sviluppare le proprie competenze a partire dai dati conoscitivi, attraverso le abilità pratiche.

Molti ritengono, dunque, che anche la filosofia, saggiamente usata, possa diventare uno strumento terapeutico e di coaching per la sua capacità di “generare le verità interiori”.

La sua battaglia fu contro “ i sofisti”,  i saccenti dell’epoca (che a quanto pare non mancano mai) che facevano sfoggio della loro presunta “verità” con il popolo credulone, mentre Socrate andava sostenendo che la verità assoluta non esiste in quanto: “… la vera saggezza sta in colui che sa di non sapere, perché chi sa pensa di sapere più dell’altro che pensa di sapere” ecc ecc…. Il significato di questo paradosso è quello di voler dimostrare che, partendo dall’ammissione della propria “ignoranza” intesa come conoscenza non definitiva, si possa entrare in uno stato emotivo che induce ad acquisire conoscenze che a quel punto sarebbero reali e non illusorie.

Capisco che star dietro ad un filosofo sia più o meno come guidare una moto su un sentiero di montagna, impervio, ma volendo portare a casa un concetto, riassumerei parafrasando: “se sai di non sapere è meglio”.

La storia finisce tristemente e pensare che egli stesso lo aveva detto: …Sii più saggio degli altri, se riesci; ma non andare mai a dirglielo” e Socrate finisce per essere condannato per “empietà”, anzi accetta il proprio destino con coraggio, rifiutandosi di rinnegare le proprie idee e bevendo la cicuta. Fu il primo grande martire della cultura ma il suo errore di valutazione ha consentito a tutti noi di   “ non temere le idee”, anzi ricercarle con il lume della ragione.

Mi piace ricordare Socrate in questi giorni in cui è stata salvata una civetta da sicura morte. La civetta, per la sua capacità di vedere al buio fu scelta dalla Dea Athena come simbolo sacro e per estensione viene collegata alla filosofia.

Dicevamo che Socrate, uomo pio e saggio, ha pagato con la vita per qualcosa che era l’altra faccia della verità, che non è la menzogna, altrimenti egli avrebbe usato le armi della confutazione e della “reductio ad absurdum” per smontare le menzogne.

Vi racconto un paio di aneddoti per farvi capire di cosa si parla.

 

Durante una cena, alcuni genitori si lamentavano dello scarso rendimento dei figli a scuola e s’interrogavano su come fare a indurli a studiare. C’era tanta preoccupazione nei loro volti e temevano che non avrebbero fatto l’università, che non avrebbero avuto una vita serena con un lavoro redditizio e il tenore di vita alto ecc ecc. allora io gli ho chiesto: “Dunque, ditemi, pensate che lo studio sia necessario per il lavoro e per la realizzazione?” “ e loro: “ che domanda poni? Certo? Perché non è stato così per te ? per noi? Per tanti ? È tramite lo studio che siamo riusciti a crearci un’indipendenza, nelle professioni, nelle attività commerciali, artigianali, come cittadini e come genitori? Non credi ?”.                   “E’ evidente” rispondo “lo studio è uno strumento utile e non potrei pensare ad una vita senza studio”. “Aspetta” risponde uno dei papà presenti“ io ho avuto i miei genitori che non hanno studiato, eppure sono passati dalla terra al commercio, garantendoci tutto il necessario e facendoci crescere felici; non sono d’accordo con voi!”. Ne nasce una discussione infervorata e a quel punto dico che forse la “verità” è che non esiste una verità sullo studio perché l’elemento determinante nella riuscita si trova altrove. “ Fui incalzata: “Qual l’elemento determinante?”. Prendiamo tutte le storie, di tutti i tempi, di tutte le famiglie e vediamo qual è l’elemento in comune: si tratta certo di una cosa ovvia ma non banale, ed è la motivazione. Tuttavia si tende sempre a collegare lo studio a obiettivi materiali o a bisogni essenziali, non considerando che alla maggior parte degli adolescente, dei primi importa poco e i secondi vengono soddisfatti dai genitori, dunque cosa resta per motivare allo studio uno studente?.

Basta entrare nella loro mente per capire che essi vivono per condividere, dimostrare, entrare in relazione, essere accettati, partecipare, contribuire, crescere e in definitiva sentirsi felici.

Molti insuccessi scolastici sono figli del “protocollo prestazionale” o di un “rating di performance” indotto da una cultura industriale e non in sintonia con il mondo emotivo dei ragazzi.

Essi vogliono sentirsi degli sperimentatori, degli eroi, degli innovatori, dei sognatori a seconda del carattere che hanno.

Se riuscissimo a partire dalla domanda “Cosa provi nel fare questa cosa? Cosa dovrebbe cambiare perché ti diventasse piacevole?” e ancora “di cosa avresti bisogno per ottenere il risultato sperato?”, anzicchè un banale “devi studiare” o un ancor più  riprovevole “solo se studierai ti comprerò ciò che desideri, ti farò uscire ecc. ecc..”.

L’altro esempio è relativo ad un evento in cui ho visto quel cervello vuoto di cui parlavamo.

Un’auto che tenta di uscire dal parcheggio adagio perché c’era un cane sdraiato, lasciato incustodito dal suo padrone che stava conversando con la commessa del negozio. All’improvviso il signore esce di corsa con lo sguardo terrorizzato convinto che la signora avesse travolto il molosso. L’espressione del signore era realmente impaurita ma io ci ho letto altro, la convinzione che potesse esistere un essere umano che di proposito uccida il suo cane, in una parola quell’uomo è schiavo della sua paura e non fatico a credere che provi paura nel perdere la moglie (anche se si occupa di altre) o di perdere i soldi (sarà avaro) o di perdere la stima degli altri (sarà ipocrita o sleale) o di farsi dominare dalla famiglia (sarà il bancomat familiare) o di placare quella paura assecondando sempre gli altri. Insomma la sua paura lo ha preso per mano dall’infanzia e non l’ha più lasciato.

L’apprendimento si recupera con la motivazione, la paura è il rigor mortis.

Ecco queste sono le teste vuote che nessun maestro riuscirà a fertilizzare.

(C) Lucia Denise Marcone

 




Giulianova. Gruppo di lavoro sull’ospedale. Il sindaco scrive nuovamente al governatore chiedendogli di fissare la date della seconda riunione.

Il sindaco Francesco Mastromauro aveva già formalmente chiesto, il 28
luglio scorso, al governatore Luciano D’Alfonso di fissare una data
per il secondo incontro del Gruppo di lavoro sull’ospedale dopo il
primo avutosi il 7 luglio nella sede pescarese della Regione. Una
richiesta rimasta però senza riscontro nonostante lo stesso presidente
della Regione proprio in occasione della riunione del 7 luglio avesse
espresso l’intenzione di tornare ad incontrare il sindaco e la
“squadra” del Gruppo di lavoro prima del 31 luglio. Per questo
il primo cittadino proprio oggi, 4 settembre, è tornato a sollecitare
D’Alfonso affinché fissi la data per il secondo incontro.




Giulianova. Il Comune si costituirà parte civile nel processo relativo all’operazione “Castrum”. 

Il Comune si costituirà parte civile nel processo relativo
all’operazione “Castrum”. Oggi, 4 settembre, la Giunta ha
infatti autorizzato il sindaco a rilasciare la relativa procura
all’avvocato Michele Del Vecchio dell’Avvocatura Civica per
formalizzare la costituzione di parte civile. “Questa Amministrazione
– dichiara il sindaco Francesco Mastromauro – sarà parte civile nel
processo che verrà celebrato non perché qualcuno lo abbia chiesto ma in
quanto è un atto dovuto giacché è parte lesa. Sin dall’inizio ho
detto, ripetendolo più volte, che si tratta di una vicenda triste e
dolorosa per la città. Aggiungendo però, sulla scorta delle dichiarazioni
rilasciate dal procuratore della Repubblica, che tanto il sindaco quanto
gli amministratori sono estranei a quanto accaduto. Come peraltro
dimostrato dal rinvio a giudizio nel quale non compare il nome né del
sottoscritto né degli assessori ma al contrario il Comune è individuato,
come già sottolineato, parte lesa. E però tutti coloro che di questa
vicenda hanno parlato e più spesso sparlato, prospettando responsabilità
da parte nostra che non esistono e sfruttandola a fini propagandistici,
forse persino con disappunto hanno dovuto prendere atto che nessun
addebito ci è stato mosso. Però se ne sono guardati bene dal
sottolinearlo”.

Francesco Mastromauro




Giulianova. Un rally per rilanciare il turismo nei paesi colpiti dal sisma

 

Un viaggio di due giorni, in programma il 9 e 10 settembre prossimi, lungo le strade più suggestive del Parco Gran Sasso e Monti della Laga per essere vicini ai luoghi  feriti dagli ultimi terremoti. L’iniziativa, presentata questa mattina al Circolo Nautico di Giulianova, è del Porsche Club Abruzzo Molise, che ha organizzato il “1° Porsche Rally Interclub dei Parchi d’Abruzzo” nell’ambito del progetto “Viaggio nel cuore dell’Italia”

LOGO RALLY DEI PARCHI Porsche

 

Il Porsche Club Abruzzo Molise ha organizzato, per il 9 e 10 settembre prossimi, un viaggio di due giorni attraverso il Parco Gran Sasso e Monti della Laga allo scopo di rivitalizzare le zone colpite dal recente sisma. Si tratta del 1° “Porsche Rally Interclub dei Parchi d’Abruzzo”, un’iniziativa nata per onorare la campagna nazionale “Viaggio nel cuore dell’Italia” e che è stata illustrata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa al Circolo Nautico “ Vincenzo Migliori” di Giulianova.

Alla presentazione sono intervenuti: il presidente del Porsche Club Abruzzo Molise Giorgio Di Felice, il sindaco di Giulianova Francesco MastromauroGiancarlo Zappacosta responsabile Dipartimento Turismo della Regione Abruzzo e il consigliere regionale Luciano Monticelli.

Conferenza stampa Porsche Abruzzo

Per questa prima edizione il numero di partecipanti è stato fissato a 50 equipaggi, la maggior parte proveniente da regioni limitrofe all’Abruzzo.  L’intenzione del Porsche Club Abruzzo Molise è tuttavia quella di rendere la manifestazione un appuntamento annuale ampliando il numero di adesioni ed invitando tutti i Porsche Club italiani e stranieri alla scoperta della regione, in particolare delle sue bellezze naturalistiche e della cucina tradizionale.

 

Ecco il programma: si parte la mattina di sabato 9 settembre dall’Aquila, direzione Capannelle, per giungere fino a Campotosto dove saranno effettuate  due prove di regolarità. Intermezzo con assaggio di prodotti locali e, subito dopo, si prosegue nuovo percorso attraverso la Strada dei Parchi con sosta colazione al ristorante “ La Rocchetta” . Nel pomeriggio gli equipaggi eseguiranno un primo “controllo timbro” a Torricella Sicura ed un altro a Teramo, davanti alla sede dell’ACI.  Dopo una breve sosta  nella centralissima piazza Martiri della Libertà, si riparte alla volta di  Giulianova dove, all’Hotel Cristallo, si potrà gustare una tipica cena a base di pesce dell’Adriatico e si pernotterà.

 

Domenica 10 settembre, invece, è prevista la partenza alla volta di Campo Imperatore  per raggiungere  Capestrano dove è in programma una colazione nell’antico convento di San Francesco.

Il  Porsche Club Abruzzo Molise  si impegna anche a realizzare un filmato e un calendario con le migliori foto delle due giornate dal titolo“ Porsche nel cuore d’Abruzzo “. Materiale che sarà distribuito ai club europei allo scopo di incentivare il turismo nella regione verde d’Europa.

Il “Porsche Rally Interclub dei Parchi d’Abruzzo” ha ricevuto il patrocinio della Regione Abruzzo, dei Comuni di Teramo, Giulianova, Campotosto e Capestrano, dell’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga e dell’Automobile Club di Teramo.

1° Porsche Rally Turistico Interclub Parchi d’Abruzzo

                                              Programma

Sabato 9 Settembre 2017

Ore  9,30 :  L’Aquila incontro al casello dell’autostrada A24 (L’Aquila Ovest) e partenza degli equipaggi. Direzione: Passo delle Capannelle, Campotosto e Ponte a Stecche

Ore   10,15 :  Giro del lago con 2 prove di regolarità

– 1° Prova  Ponte a Stecche  à diga Poggio Cancelli  (Aperitivo con assaggio di prodotti tipici) 

– 2° Prova Poggio Cancelli à Mascioni;

 

Ore 12  : Raggruppamento  di  7-8 equipaggi per volta, con apripista Club Abruzzo e partenza a gruppi distanziati  di  5 minuti su  SS80 direzione Teramo. Sosta  al Ristorante “La Rocchetta”  dove si potrà gustare un tipico pasto della tradizione abruzzese

Ore  15,30 : Si riprende il tragitto su Strada dei Parchi,  controllo a timbro a Torricella Sicura e si raggiunge Teramo. Controllo a timbro davanti alla sede dell’Automobile Club di Teramo in Corso Cerulli (l’Aci per l’occasione farà dono di  alcuni gadget agli equipaggi) e sosta a Piazza Martiri per un gelato

Ore 17,30: Arrivo a Giulianova, Hotel Cristallo, Lungomare Zara, e cena a base di pesce dell’Adriatico con pernottamento

           

Domenica 10 settembre 2017

Ore 9:   Partenza da Giulianova, direzione superstrada Teramo, traforo  del Gran Sasso fino  ad Assergi,  Fonte Cerreto e Campo Imperatore dove si effettuerà una  sosta  con assaggio di prodotti tipici. Subito dopo si riprenderà il percorso attraversando Castel del Monte, Calascio  fino a Capestrano                

Ore 13,30 : Colazione al Convento di San Francesco in Capestrano




Giulianova. Il sindaco smentisce decisamente quanto sostenuto oggi sul quotidiano “Il Centro”: “Corso Garibaldi Ztl per decisione della maggioranza? Una bufala. Quando il giornalismo non è informazione ma invenzione…”

Il sindaco Francesco Mastromauro interviene decisamente per smentire quanto
pubblicato da Alfonso Aloisi oggi, 5 settembre, nella pagina di Giulianova
del quotidiano “Il Centro” in cui si afferma che Corso Garibaldi
sarà trasformato in Ztl, cioé Zona a Traffico Limitato, come deciso
nell’ultima riunione di maggioranza.

Foto Archivio giulianovanews.it Corso Garibaldi sotto la neve

“Ci risiamo. Dopo l’articolo del 10 giugno in cui, trasformandosi
in oracolo, dava per certa l’assunzione di Milena Coccia quale
dirigente dell’Area tecnica, il corrispondente locale del quotidiano
Il Centro Alfonso Aloisi stavolta inventa di sana pianta una riunione di
maggioranza che avrebbe deciso la trasformazione in Ztl di Corso
Garibaldi. Lo dissi tre mesi fa e lo ribadisco: il giornalismo è una
professione seria e penso che debba essere svolta evitando la
disinformazione più pacchiana, i voli pindarici e presunte capacità
oracolari. Qui siamo infatti al cospetto – prosegue il sindaco – di una
vera e propria bufala spacciata per scoop.

Foto Archivio Giulianovanews.it C.so Garibaldi Palazzo RE durante una manifestazione

Insomma, quando il giornalismo
non è informazione ma invenzione. Evidentemente l’informatore del
signor Aloisi avrà riferito male oppure lo stesso giornalista avrà capito
fischi per fiaschi. Sta di fatto che nell’ultima riunione di
maggioranza, tenutasi il 31 agosto, ho comunicato ai presenti quanto
proporrò per il Consiglio comunale del 29 settembre prossimo. E cioè
l’applicazione dell’avanzo straordinario di amministrazione da
destinare, in via prioritaria, per eliminare, come proposto
dall’assessore ai Lavori pubblici Gian Luigi Core, le famigerate
passerelle aree delle case popolari di via Di Vittorio, per ripiantumare
le palme nel Lungomare Monumentale e per mettere in sicurezza alcune
strade e vie cittadine tra quelle più ammalorate. Riguardo
quest’ultimo aspetto”, dice ancora il primo cittadino, “ho
chiesto all’assessore Core di predisporre uno studio di fattibilità
per gli interventi da effettuare su Corso Garibaldi sotto il profilo della
sicurezza della circolazione manutenendo i tratti dissestati. Tutto qui.
Ecco perché dico che sarà stato frettoloso l’informatore di Aloisi, o
quest’ultimo ad aver frainteso. Guardandosi bene però
dall’approfondire.

A sinistra il negozio in Corso Garibaldi, 82 a Giulianova alta, di Marceliano De Angelis e Domenica Meo, nonni materni di Maria Sechini. Archivio Famiglie De Berardinis / Sechini

Come invece credo ogni giornalista che abbia
seriamente a cuore la sua professione dovrebbe fare. D’altronde –
conclude Mastromauro – sarebbe stato assurdo pensare di non coinvolgere la
cittadinanza, come invece siamo abituati a fare, in una questione così
importante. Per cui se e quando si affronterà la questione della chiusura
al traffico di Corso Garibaldi, sarà nostra cura coinvolgere la
cittadinanza in una apposita assemblea pubblica”.




Giulianova. Laura Ciafardoni: chiedo l’impegno della Giunta e Comune nel valutare soluzioni e risolvere situazioni lavorative rimaste in sospeso.

AL SINDACO FRANCESCO MASTROMAURO

AL VICE SINDACO NAUSICAA CAMELI

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

       

Parco Franchi

                                                   

 

    ORDINE DEL GIORNO

 

Il sottoscritto Capogruppo Comunale Laura Ciafardoni  ha per anni sostenuto e portato all’attenzione del Consiglio Comunale questioni inerenti le situazioni lavorative di ex LSU, ex dipendenti della Giulianova Patrimonio e soggetti detentori di “borse-lavoro”, sempre più spesso dimenticati.

Laura Ciafardoni
Laura Ciafardoni

Gli interrogativi posti a sostegno dei precedenti ordini del Giorno appaiono  oggi ancora attuali.

Come è possibile non attivarsi per tutelare tutti i lavoratori e salvaguardare le loro posizioni?

Come non rendersi conto che il Comune di Giulianova ha negli anni collezionato innumerevoli questioni irrisolte?

A tali interrogativi vanno necessariamente aggiunte riflessioni inerenti lo stato di abbandono dei parchi comunali, delle vie cittadine e a volte le carenze di organico all’interno di uffici comunali. 

Tutte realtà che dovrebbero andare nella stessa direzione: trovare una soluzione adeguata per ridare dignità alle persone e alla nostra città.

Ecco allora che un post firmato e pubblicato su una pagina di facebook – da una turista in vacanza a Giulianova-, riesce a “smuovere tante coscienze di cittadini solidali” e  a riportare alla ribalta un argomento sempre attuale.

La “Sig.ra dai capelli scuri” che rappresenta a fianco delle critiche mosse sulla nostra città “una cosa buona di Giulianova”, che pulisce una parte di parco “come fosse casa sua, nonostante la poca civiltà di chi lo utilizza”…

Va in tal senso ricordato che la lavoratrice in questione, (come anche altri presenti all’interno del Comune di Giulianova), presta la sua attività (su interessamento del Vice Sindaco), per conto di una cooperativa attraverso progetti di inclusione sociale.

Le ore e il riconoscimento economico davvero irrisorio non consentirebbero alcun risultato evidente: solo la passione, l’impegno, la dedizione e l’amore per la propria città permettono di lavorare ben oltre le poche ore riconosciute.

Ma tali situazioni non possono e non devono passare inosservate.

Sono i cittadini che in coro lo chiedono.

“Speriamo che chi di dovere noti tutto questo e le faccia un contratto di lavoro serio. Lei se lo merita.”… “Tutto ciò dev’essere notato e ricompensato”… Anche quando prestava servizio al cimitero puliva tutto con grande accuratezza”.

E l’Amministrazione comunale non può continuare a non rispondere ai cittadini.        

Alla luce di quanto esposto, si chiede nuovamente con il presente Ordine del Giorno da inserire urgentemente al prossimo Consiglio Comunale, quanto segue:

 

  • Impegnare la Giunta e l’Amministrazione Comunale a trovare immediatamente una soluzione che possa salvaguardare e tutelare la lavoratrice in questione attraverso un contratto dignitoso per lei e per la salvaguardia della nostra città;

 

  • Impegnare la Giunta e l’Amministrazione Comunale a valutare e trovare altrettante soluzioni ad altre eventuali situazioni lavorative rimaste in sospeso.

 

 

Giulianova 01.09.2017

 

 

        Laura Ciafardoni 

                     (Capogruppo Consiglio Comunale)




Giulianova. SETTEMBRE… ANDIAMO! Una nuova collaboratrice con giulianovanews.it

Giulianova. Dal primo settembre, la prof.ssa Lucia Denise Marcone, docente, formatrice e giornalista, inizierà una collaborazione con la nostra testata, soprattutto per parlare dell’universo femminile. Nata e vissuta a Roma. Vive in perenne divenire tra Roma e Giulianova, spesso sogna Milano, le Canarie, Miami, Dubai, Montecarlo, proprio in quest’ordine …… ma poi resta sempre a Giulianova. Cura molto l’intelletto: legge, studia (tanto), multidisciplinarmente e litigare con le I.T.C. E’ una mamma innamorata, definita da molti una mamma “amore e timore”. Ama tantissimo lo sport, welness, bioalimentazione e all’occorrenza vaffa rapido. La sua Mission? Contribuire nel mondo per migliorare le cose e a forte rischio di cause perse.  E’ docente di materie letterarie e storia c/o I.I.S. Crocetti Cerulli di Giulianova; docente formatrice in ambito Comunicazione e Digital Marketing c/o I.T.S. moda Pescara; docente a contratto in ambito Marketing  c/o Università telematica UNICUSANO e giornalista iscritta all’ordine nazionale dei giornalisti del Lazio dal 6 luglio 1994. Benvenuta Lucia!!!

Walter De Berardinis

giulianovanews.it

 

Prof.ssa Lucia Denise Marcone

 

 

 

Mi presento ai gentili lettori del quotidiano online giulianovanews.it alla vigilia di questa collaborazione editoriale nata per caso ma non casualmente. L’occasione è stata una piacevole conversazione con il fondatore di questa utile testata giuliese e la concomitanza tra l’esigenza di essere propensa a comunicare con i propri concittadini sui temi dell’istruzione e della formazione che riguardano noi tutti e il talento e il fiuto giornalistico di Walter De Berardinis nell’individuare “penne” nuove per arricchire il proprio giornale on-line.

La bellezza di fare il giornalista è proprio nella capacità di sviluppare una formamentis di estrema curiosità ed apertura verso tutto ciò che si muove intorno a noi. Questa caratteristica accomuna tutti coloro che hanno il fuoco sacro della cronaca o del commento alla cronaca che è una differente forma di comunicazione giornalistica. Io mi nutro di curiosità, l’ho incorporata dopo anni di “gavetta” nelle redazioni e l’ho applicata al mio percorso di studio, di lavoro ma anche di relazioni umane. Curiosità, riconoscimento dell’altro come persona “altra” dunque portatrice di novità e varietà. E qui si aprirebbe l’eterno dibattito se sia preferibile la tradizione o l’innovazione, se occorre cambiare o custodire e preservare l’esistente; ma su questo discorreremo in un altro articolo dedicato, anche sulla base dei suggerimenti e delle interazioni che perverranno da voi che già considero un po’ “ i miei lettori” . In questo istante, mentre scrivo penso che questa rubrica non ha ancora un nome e dunque sarebbe bello ricevere qualche suggerimento da voi.

Senza tergiversare arrivo all’argomento di oggi: l’inizio di Settembre e la riapertura delle scuole .

Da profonda appassionata di letteratura italiana mi viene in mente un autore abruzzese, un vanto di questa terra, nonché uno tra i miei preferiti: Gabriele D’annunzio.

Su di lui si è scritto e detto molto, forse è il caso in cui il gossip e il marketing hanno offuscato il talento autentico di un autore, anzicchè esaltarlo. Non si tratta di un poeta “ispirato”, bensì di un preparatissimo cultore della letteratura di stampo classico (greco-latino per intenderci, formatosi nel severo Collegio militare fondato dal canonico gesuita di cui prende il nome “Cicognini” di Prato.

Il tema del “superuomo” e della vita “magniloquente”, scelti per soddisfare il proprio ego ma anche per promuovere la propria attività, il periodo storico in cui visse, denso di luci ed ombre, hanno finito per penalizzare la sua genialità letteraria, l’arguzia, la pignoleria, l’estrosità sia espressiva che contenutistica chee metaforica.

Dunque miei cari, come i pastori abbandonano la quiete domestica dei luoghi natii dell’Abruzzo per intraprendere la transumanza e portare le greggi verso pascoli più fertili, così anche noi e i nostri giovani che iniziano la scuola, ci rimetteremo in cammino per scegliere ciascuno la propria meta e le proprie destinazioni con l’auspicio che esse siano migliorative rispetto all’oggi, anche solo di poco, che siano condivise e intessute di fiducia reciproca, che siano emozionanti perché è l’energia che muove il mondo.

Auguro a tutti un buon inizio di Settembre e mi congedo con i versi della poesia “I pastori” tratta dalla raccolta Alcyone

 

Settembre, andiamo. È tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all’Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d’acqua natia
rimanga né cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d’avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh’esso il litoral cammina
La greggia. Senza mutamento è l’aria.
Il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquio, calpestio, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?

  1. D’Annunzio

 

Firmato

Lucia Denise Marcone

 

 

 




Giulianova. Appartamento Ater incendiato in Via Case Popolari

Stasera due squadre dei vigili del fuoco, una del Comando di Teramo e l’altra del distaccamento di Roseto degli Abruzzi, con l’ausilio di un’autoscala, sono intervenute a Giulianova, a seguito di un incendio di appartamento.
L’incendio si è sviluppato in un appartamento al quarto piano di un condominio ubicato in via Case Popolari, 3.

IL VIDEO Video Incendio

Video il giorno dopo l’incendio

FOTO incendio

Foto dopo l’incendio

 

In aggiornamento

Giunte sul posto le squadre hanno verificato che l’incendio aveva avvolto i locali della zona giorno, mentre il denso fumo sprigionato dalle fiamme aveva invaso e danneggiato i locali della zona notte e il vano scala.
L’appartamento, di proprietà dell’ATER, nel momento in cui si è verificato l’incendio, non era occupato dagli assegnatari.
I vigili del fuoco hanno spento rapidamente l’incendio e successivamente hanno provveduto a ventilare gli ambienti interessati dell’incendio per liberarli dai fumi che si erano sprigionato.
A seguito dell’incendio l’edificio è stato evacuato.
L’intervento è tuttora in corso




Giulianova. Festa “Beata Maria Vergine Annunziata” si svolgerà regolarmente

Voci di popolo inesatte e non veritiere sostengono che domenica 3
settembre la festa della “Beata Maria Vergine Annunziata” sarà
annullata
causa maltempo. Il comitato festeggiamenti precisa, con il presente
comunicato, che, nonostante le previsioni meteo siano incerte, TUTTO SI
SVOLGERÀ’ REGOLARMENTE è inoltre ricordiamo che la sagra del pesce è
attrezzata con una moderna tensostruttura e la santa messa in caso di
pioggia si svolgerà all’interno della chiesa di San Gabriele.

Comitato Festa S.S. Annunziata

Annunziata Giulianova




Alba Adriatica. Tutto pronto per la finalissima Mister Italia e Miss Grand Prix 2017

Cresce l’attesa ad Alba Adriatica per l’atto conclusivo dei concorsi di Mister Italia 2017 e Miss Grand Prix 2017. Questa sera, tempo permettendo, dalle 21.30 la serata di finale presentata da Jo Squillo. Saranno presenti Maddalena Corvaglia, Iago Garcia, Rocco Barocco, Alessio Mininni e tanti altri nomi del mondo dello spettacolo che hanno risposto presente all’invito del patron Claudio Marastoni, organizzatore dei due concorsi.

Miss Gran Prix e Mister Italia 2017

Nella giornata di venerdì la gradita visita al villaggio allestito sul Lungomare Marconi di Luca Onestini, Mister Italia 2013, che ha salutato i trenta finalisti e le trenta finaliste senza sottrarsi all’abbraccio del pubblico di Alba accorso in massa per un selfie o un autografo con l’attore bolognese.
“Devo tanto a questo concorso e alla Marastoni Communication – dice Onestini – ed è bello tornare qui senza la tensione del concorso, chissà magari un anno potrei fare il conduttore della finale”.
Onestini svela poi in anteprima una notizia sui suoi programmi futuri. “Farò parte del cast del Grande Fratello Vip, un’esperienza nuova che vivo come al solito con curiosità e tranquillità. Ma nel mio futuro prossimo c’è soprattutto lo studio, visto che sto completando il percorso degli studi odontoiatrici”.
Richiesto di un pronostico sulla vittoria (“non mi sbilancio, ma ho visto che sono tutti bellissimi e bellissime, ho detto loro di godersi questa esperienza e di restare sempre se stessi”), Onestini ha poi svelato il suo sogno nel cassetto: “Recitare con Al Pacino, chiedo troppo? Ok, allora mi accontento di prenderci un caffè insieme o di farmi un selfie con lui…”.