Teramo. La Provincia saluta con affetto Rosanna Di Liberatore

Teramo 11 agosto 2017. Questa mattina è scomparsa Rosanna Di Liberatore, assessore alla Cultura, al sociale e alle politiche giovanili nella Giunta guidata dal compianto Ernino D’Agostino (2004-2009).

Rosanna Di Liberatore

Insegnante di lungo corso di Storia e Filosofia del Liceo Curie,  la Di Liberatore ha ricoperto il ruolo di segretaria dei Democratici di Sinistra di Giulianova, prima di essere eletta come consigliere e assessore alla Provincia di Teramo.

Il presidente Renzo Di Sabatino, questa mattina, si è recato alla camera ardente dove è presente anche il Gonfalone dell’ente. “Una persona ricordata da tutti con affetto, amorevole e sempre pronta a dedicarsi con impegno alle cause sociali. Il suo pensiero era rivolto alle giovani generazioni e per loro, in Provincia, ha davvero fatto molto”.

Il concerto di Paolo Conte e quello di Lou Reed al Comunale di Teramo organizzato insieme a Emiliano Di Serafino, le “Spiagge blu in concerto” tante le manifestazioni e gli spettacoli di qualità che portano la sua firma e che furono realizzati grazie al suo impegno.




PRC . LA CULTURA A GIULIANOVA: ALTRO CHE IL DESERTO DEL GOBI…

Giulianova li, 08 Agosto 2017

Oggetto:Comunicato Stampa

PRC Abruzzo

PRC Abruzzo

Non proprio azzeccatissima, poi, la scelta di tener chiusi i musei (eccettuando fulminee aperture serali della Cappella De Bartolomei, ed escludendo naturalmente da questa analisi il dinamico Museo d’Arte dello Splendore), prediligendo delle visite guidate del centro storico che, nonostante la bravura delle persone coinvolte, risultano essere poco frequentate, nonché canoniche e rigorosamente stantie per via dell’impostazione che “dall’alto” gli si è voluto dare.


In conclusione: a Giulianova vi è un calendario eventi, ma non vi sono EVENTI; vi è un polo museale civico, ma i musei sono sostanzialmente chiusi; vi è, del suddetto polo museale, un direttore tecnico-scientifico, ma non vi è una Commissione Tecnico-Scientifica… Bizzarro, no?
Ebbene, si ha come l’impressione, ribadiamo, d’esser finiti nel mezzo di un vasto deserto, e che le piccole oasi istituzionali qua e là disseminate non siano altro che meri miraggi, evanescente autocompiacimento… e Mastromauro, la sua giunta ed i fidi collaboratori: pessimi beduini!!!

Partito della Rifondazione Comunista

Circolo “Pasquale Di Massimantonio” Giulianova




Giulianova. PINI E PASSERELLE: UNA BUONA AMMINISTRAZIONE NON RIPIANTEREBBE I PINI IN VIALE ORSINI  E ABBATTEREBBE LE PASSERELLE  IN CEMENTO DI VIALE DI VITTORIO

 

La manutenzione ordinaria e straordinaria è un capitolo decisivo per avere una città decorosa e funzionale. Andrebbe finanziata adeguatamente ogni anno ed effettuata tempestivamente e costantemente. Se così fosse – ad esempio – la città avrebbe visto risolto già da molti anni il grave problema delle radici dei pini in Viale Orsini e in  tutte le altre strade ancora  interessate.

Il Cittadino Governante

Oggi, però, su due sorprendenti dichiarazioni dell’amministrazione comunale vorremmo dire la nostra:

1)     DI NUOVO PINI IN VIALE ORSINI. Lungo il viale sono stati abbattuti 6 pini durante gli ultimi lavori, altri ne mancano da tempo. Non c’è dubbio che gli alberi mancanti, in quello che è uno dei più bei boulevards cittadini, andrebbero rapidamente rimpiazzati, ma è irragionevole dire che la Soprintendenza impone di nuovo i pini. Circa 20 anni fa furono effettuati i precedenti lavori sulle radici di Viale Orsini ma già dopo alcuni anni il problema delle radici cominciò a ripresentarsi, aggravandosi progressivamente nel tempo. Quindi dov’è la ratio nel ripiantare i pini sul ciglio delle strade? Alla Soprintendenza va detto che il Comune si farà consigliare da un botanico paesaggista  – come si sarebbe dovuto fare anche per la mortificata Piazza della Libertà – per scegliere essenze alternative adatte al viale per foggia e portamento e che non creino problemi con le radici. Ciò che conta, ai fini paesaggistici,  è che nel tempo si mantenga la struttura del bel viale alberato. I pini andrebbero piantati nelle pinete e nei parchi (al posto dei chioschi con basamento in cemento armato).

 

2)     LE PASSERELLE IN CEMENTO DI VIALE DI VITTORIO POTREBBERO NON ESSERE ABBATTUTE. Da tanti anni proponiamo di abbattere le passerelle sopraelevate in cemento armato che opprimono Viale Di Vittorio. Oggi apprendiamo che l’assessore preposto ne disporrà l’abbattimento solo se risulteranno non stabili. Noi insistiamo nel dire che quell’inutile cemento armato va abbattuto comunque, per eliminare il forte impatto visivo e ridare luce a quel tratto di viale, magari rinfoltendo il verde nell’area spartitraffico centrale.

 

Giulianova 4 agosto 2017

IL CITTADINO GOVERNANTE

associazione di cultura politica




Giulianova. Oggi, in Sala “Buozzi”, incontro sul patrimonio edilizio storico minore.

E’ dedicato al patrimonio edilizio storico minore l’incontro di
sabato 5 agosto, alle ore 18.30 in Sala “Buozzi”, organizzato
Polo Museale Civico in collaborazione con la Soprintendenza ABAP
dell’Abruzzo e Italia Nostra onlus – CR Abruzzo per rimettere al
centro delle strategie regionali la salvaguardia e la valorizzazione della
stratificazione architettonica e culturale, spesso lontana dai riflettori
e dalle grandi operazioni di marketing.

torre cinquecentesca di Giulianova. FOTO GIANCARLO MALANDRA

All’incontro, moderato dal direttore tecnico-scientifico del Polo
Museale Civico Sirio Maria Pomante, prenderanno la parola gli architetti
Piero Ferretti di Italia Nostra Abruzzo, Massimo Palladini, vicepresidente
della sezione interregionale Abruzzo- Molise dell’Istituto Nazionale di
Urbanistica e della sezione pescarese di Italia Nostra nonché Roberto
Orsatti della Soprintendenza A.B.A.P. dell’Abruzzo.
L’iniziativa del 5 agosto, che comporterà l’acquisizione di 3
crediti formativi per gli architetti, è inserita nell’ambito di
“Abruzzo Contemporaneo luoghi d’arte 2017”.




Giulianova. Annullata la Notte della Taranta e rimandato al 22 ottobre il Gran Galà dell’Operetta.

Annullata in accordo con gli organizzatori la Notte della Taranta che
doveva tenersi il 5 e 6 agosto nel parco “Tiberio Orsini” nel
quartiere Annunziata. Il Gran Galà dell’Operetta, prevista in piazza
Buozzi per il 7 agosto, su richiesta degli organizzatori è rimandato al 22
ottobre.

Evento Annullato




Giulianova. Scuole superiori. Chiude l’IPSIA per bassi coefficienti sismici e problemi strutturali. Restano aperti ITI, che accoglierà 6 classi dell’IPSIA, “Crocetti” e Scientifico.

C’era l’assessore ai Lavori pubblici Gian Luigi Core a
rappresentare il Comune nell’incontro tenutosi in Provincia oggi, 4
agosto, relativamente alla situazione degli istituti d’istruzione
superiore.

Scuola Pagliacetti Giulianova
FOTO ARCHIVIO Scuola Pagliacetti Giulianova

Dall’incontro, in cui sono stati resi noti gli indici di vulnerabili
sismica degli edifici, è risultato come l’IPSIA di Giulianova, il cui
edificio in via Gramsci accoglie 120 studenti, non solo abbia un basso
coefficiente sotto il profilo della vulnerabilità sismica ma presenti
anche, come per l’attiguo edificio della media
“Pagliaccetti”, problemi di carattere strutturale.
“Per cui bene ha fatto il sindaco Francesco Mastromauro – dichiara
l’assessore Core – a disporne la chiusura il 1 febbraio essendo 0,01,
quindi molto basso, l’indicatore di vulnerabilità sismica certificato
dai tecnici comunali. Ma il sindaco è andato addirittura oltre in quanto,
dimostrando grandissima attenzione ed una solerzia davvero encomiabile, ha
voluto anche conoscere la condizione della “Pagliaccetti” sotto
il profilo strutturale e statico. Ed è noto come i risultati
cristallizzati nella relazione dell’ingegnere incaricato Marco
Trifoni, abbiano evidenziato grosse criticità sotto questo profilo. Da cui
la sua richiesta, datata 28 giugno, al presidente della Provincia Renzo Di
Sabatino, di un incontro per conoscere la situazione del vicino plesso
dell’IPSIA, struttura di competenza provinciale collegata con un ponte
alla “Pagliaccetti”, con la quale il sindaco si faceva
interprete delle giuste preoccupazioni di genitori ed alunni. Ed oggi,
appunto, abbiamo verificato come il sindaco, attivatosi con grande
anticipo, aveva visto giusto”.
Sempre relativamente a Giulianova, rimarranno invece aperti, ragguaglia
l’assessore Core, il “Crocetti”, che presenta indici
elevati, tra 0,57 e 0,95, l’ITI, con indici tra 0,2 e 0,53 e sul cui
edificio verranno effettuati interventi che entro l’11 settembre
consentiranno di recuperare undici aule, nonché lo Scientifico
“Curie”, il cui indice è di 0,25 ma che l’Amministrazione
provinciale ha ritenuto sufficiente avendo disposto la chiusura solo degli
edifici scolastici con coefficiente inferiore allo 0,20.




Associazione  Scuole  Sicure  Abruzzo  Italia: la ricostruzione è importante ma la prevenzione lo è ancora di più.

Associazione  Scuole  Sicure  Abruzzo  Italia

 

 

Scuola Edmondo De Amicis di Giulianova – Foto Walter De Berardinis In ristrutturazione

 

Nata inizialmente come comitato spontaneo di genitori, l’Associazione Scuole Sicure Abruzzo Italia, ufficialmente costituita a marzo 2017 e senza alcuna appartenenza o velleità politiche, è divenuta in breve portavoce del tema della sicurezza nelle scuole, argomento tornato in tempi recenti prepotentemente alla ribalta.

L’Associazione, inizialmente pensata a carattere regionale, è oggi una realtà in forte crescita che abbraccia diverse altre realtà regionali e che persegue con determinazione lo scopo di assicurare a bambini e ragazzi il diritto allo studio senza alcun rischio.

L’Associazione si prefigge pertanto di raggiungere l’ambizioso obiettivo della messa in sicurezza delle scuole attraverso una serie di passi, primo dei quali è quello della sensibilizzazione e della conoscenza dello stato attuale in cui versano gli edifici scolastici di ogni ordine e grado.

Un’informazione trasparente e corretta è fondamentale per abbattere i muri dell’ignoranza e dell’indifferenza ed è la base da cui partire per consentire una riflessione serena e propositiva alle istituzioni che hanno l’obbligo e la responsabilità di garantire il diritto allo studio in sicurezza.

Anche il nostro Presidente della Repubblica, Mattarella, venuto a conoscenza della nostra esistenza, ha tenuto a mostrarci la sua solidarietà con preghiera di rimanere informato sulle nostre attività ed iniziative.

L’Abruzzo è una regione splendida, il cuore verde dell’Europa, e questo cuore negli ultimi anni ha sofferto molto a causa della latitanza delle istituzioni, pagando con troppe vite la superficialità di quanti non hanno dato il giusto peso al rischio sismico e al dissesto idrogeologico, sottovalutando le forze della natura. È per questo che vogliamo che l’Abruzzo diventi il modello a cui ispirarsi, una regione in cui le istituzioni dialogano con le associazioni per raggiungere un obiettivo comune, la prima regione ad adeguare ogni edificio scolastico, perché la ricostruzione è importante ma la prevenzione lo è ancora di più.

Noi non lasceremo la nostra terra ma lotteremo per essa!

Qui ci sono le nostre radici, qui sono nati i nostri figli, qui vogliamo restare! Sereni, liberi, sicuri!

 

 

La situazione delle nostre Province è la seguente:

 

TERAMO

La città di Teramo ha 33 scuole comunali di cui solo 5 con indice superiore a 0,65 e 6 con indice sotto lo 0,2. Ci sono 3 progetti non confermati per l’eventuale spostamento dei ragazzi che frequentano le scuole meno sicure: il nuovo stadio a San Nicolò, il nuovo polo alla D’Alessandro, l’Università.

Teramo necessità di uffici preposti alla progettazione, alla partecipazione ai bandi, alla richiesta di fondi e finanziamenti, in trasparenza con chiarezza riguardo le tempistiche ed i costi.

Attraverso il dialogo costruttivo con le Amministrazioni, il Comitato di Teramo ha ottenuto le verifiche di vulnerabilità, la Protezione civile nelle scuole, la collaborazione gratuita con progettisti, tecnici e professionisti e proseguirà imperterrita esercitando il necessario controllo e la condivisione di idee e progetti.

Campli ha ottenuto il via libera alla costruzione del nuovo polo scolastico.

Atri non ha ancora risposte chiare alle molte domande poste.

Il Comune di Montorio ha ottenuto un finanziamento circa 4 milioni di Euro per la costruzione di un nuovo polo scolastico.

La frazione Nerito di Crognaleto ha recentemente inaugurato una scuola costruita in tempi record grazie ad una donazione del colosso svedese Ikea.

Nel Comune di Isola del Gran Sasso a breve inizieranno i lavori di costruzione di una scuola finanziata dalla Croce Rossa che sarà energeticamente autosufficiente ed innovativa.

Per le scuole presenti nella vallata del Vomano, al problema di vulnerabilità sismica si aggiunge l’aspetto legato al dissesto idrogeologico ed alle alluvioni, per affrontare i quali sarà necessario un cambiamento di mentalità che può partire solo dal dialogo con le istituzioni che si renderanno disponibili.

La costa teramana non ha subito danni strettamente legati al sisma. Se da un lato questo aspetto è positivo, dall’altro ciò ha indotto a pensare che le verifiche di vulnerabilità sismica non sono così indispensabili. Purtroppo i dati emersi dalle verifiche comunque effettuate, ad esempio alla scuola media Pagliaccetti di Giulianova, indicano che i problemi di sicurezza degli edifici scolastici esistono indipendentemente dal pericolo associato ad eventi sismici e sono relativi alla vetustà delle strutture, ai materiali scadenti o deteriorati utilizzati, al rischio incendio, alluvionale o idrogeologico sottovalutati. Proprio per tale motivo, il tema della sicurezza a 360 gradi deve essere una priorità per ogni Amministrazione e Dirigenza scolastica.

 

 

L’AQUILA

Dopo l’evento sismico del 6 aprile 2009, gli edifici scolastici aquilani hanno subito la cosiddetta “ricostruzione leggera”, cioè un ripristino dei danni da sisma con rafforzamento locale, senza miglioramento sismico né tantomeno adeguamento alle norme antisismiche.

Attualmente le scuole lesionate dal terremoto del 2009 e non riparabili sono state ricollocate tutte in MUSP (moduli a uso scolastico provvisorio) e nessuna di esse è stata ricostruita nel proprio sito né altrove.

Delle scuole di proprietà comunale (materne, elementari e medie) non si conoscono ancora gli indici di vulnerabilità, in quanto le verifiche non sono state portate a termine. Gli studi sugli istituti di istruzione superiore, di pertinenza della Provincia, sono stati completati nel 2013 e tutti e 4 presentano indici estremamente bassi, inferiori allo 0,3. Eppure sono stati effettuati lavori di riparazione dei danni del terremoto per un costo complessivo di 21 milioni di Euro, che non hanno portato alcuna sicurezza agli edifici scolastici ma che, di fatto, hanno escluso gli edifici scolastici aquilani da ulteriori Interventi.

Emblematico è il caso dell’Istituto Cotugno che raggruppa più istituti superiori per un totale di circa 1.200 studenti. Oltre ad avere un indice insoddisfacente, presenta anche delle debolezze dal punto di vista dei carichi verticali e delle sollecitazioni statiche. Per tale motivo (in base alla circolare della Protezione civile sulla gestione degli esiti delle verifiche del 4 novembre 2010, alle Norme Tecniche di Costruzione DM 14 gennaio 2008, e alla circolare esplicativa n. 617 del 2 febbraio 2009), l’edificio non può essere utilizzato ma si devono immediatamente attivare opportune cautele e provvedimenti. Su questo presupposto è stato inoltrato, e fortunatamente accolto, un ricorso al Tar contro la scelta di mantenere questo edificio all’uso scolastico. È stata concessa la sospensiva ma rimane il problema di dove ricollocare un istituto di tale capienza.

Il Comitato aquilano pone tra i suoi obiettivi principali l’ottenimento della sostituzione edilizia (abbattimento e ricostruzione ex novo) delle scuole attualmente in uso ma con una scarsissima sicurezza sismica e la collaborazione con le amministrazioni locali che lavoreranno per accedere all’ampia offerta di fondi e finanziamenti a livello statale e ministeriale.

Nella provincia aquilana ASSAI collabora attivamente anche con altri Comuni, anche se per le aree che non fanno parte del cratere, più che di ricostruzione è necessario parlare di prevenzione, specie alla luce di ciò che gli studiosi ritengono che potrebbe accadere.

Ad Avezzano una scuola ha subito ben 3 verifiche di vulnerabilità, passando da un indice di 0,01 a 0,35. La nuova Amministrazione sembra essere più sensibile al problema della sicurezza delle scuole, e la maggior parte di esse ha avuto un miglioramento sismico dopo il 2009.

Sulmona ha indici che vanno dallo 0 allo 0.30, e che per inerzie burocratiche non sono mai state messe in sicurezza. I continui solleciti a politici ed amministratori non hanno finora prodotto risultati.

A Pratola Peligna le strutture scolastiche hanno tutte indici tra lo 0,18 e lo 0,26. Sono stati destinati 7 milioni di Euro per la realizzazione di un nuovo polo scolastico ma l’iter procede lentamente.

In controtendenza il vicino Comune di Raiano che con fondi CIPE è già riuscito a realizzare una scuola di nuova concezione con indice prossimo a 1.

 

 

PESCARA

La provincia di Pescara attualmente ha un solo Comune all’interno del cratere quindi il lavoro che verrà svolto da ASSAI sarò quello di stabilire un filo diretto con tutti gli enti preposti (Provincia, Comuni e dirigenze scolastiche), al fine di aprire un dialogo costruttivo per garantire la sicurezza di ogni luogo di aggregazione scolastica. Si partirà con le richieste di accesso agli atti, il monitoraggio delle ricostruzioni avviate ed il controllo delle progettazioni future.

Riguardo le aree interne, ASSAI ha recentemente invitato tutti i genitori della macroarea valfinovestina a partecipare attivamente alla realizzazione di strategie per il rilancio delle aree interne a partire dalle scuole. L’opinione condivisa da tutti è di costruire poli scolastici all’avanguardia sia da un punto di vista della sicurezza sia da un punto di vista dell’offerta formativa. ASSAI ci sta insegnando che annullare i confini territoriali ed aprirsi all’esterno non significa perdere la propria identità o i propri valori; significa invece fare un salto di qualità e avere la possibilità di mantenere vivi i nostri paesi ed assicurare un futuro ai nostri figli nella terra in cui sono nati e stanno crescendo.

 

 

 

CHIETI

Nell’area teatina, quasi tutti gli edifici presentano indici di vulnerabilità sismica molto bassi e criticità importanti (testati per pesi verticali e non sollecitazioni orizzontali sismiche), riconducibili al fatto che le strutture sono ante 2002, quando ancora Chieti non era considerata in zona sismica.

Il Comune ha collaborato fornendo tutti i dati relativi agli edifici scolastici, dati che risalgono a studi fatti dopo il sisma dell’Aquila. Solo 4 scuole sul territorio comunale sono state adeguate. L’intento dell’amministrazione pare essere quello di costruire nuovi poli scolastici laddove l’adeguamento risulti impossibile o troppo oneroso rispetto ad una nuova costruzione.

La Provincia ha dettagliato le criticità di ogni scuola di propria pertinenza. Gli studi sulla vulnerabilità sismica sono stati effettuati nel 2008 e anche in questo caso gli indici risultanti sono molto bassi. Le criticità sono imputabili alla vetustà degli edifici, ai successivi ampliamenti con tecniche costruttive inadeguate, alla mancanza di manutenzione per penuria di fondi. Un ulteriore problema è rappresentato in molti casi dall’impossibilità di adeguare a causa dei vincoli sugli edifici storici per i quali l’onere sarebbe eccessivo ed il risultato insoddisfacente.

 

 

 

Teramo, li 4 agosto 2017

 

Il Presidente

Leda Ragas




Giulianova. Casa in stato di abbandono, i residenti di Viale Orsini e Via Tasso protestano.

Giulianova. Altra segnalazione che arriva dai residenti di Viale Orsini e Via Tasso (dietro il Parco Chico Mendes) alla redazione de giulianovanews.it.. La casa (in foto) è nel completo abbandono, con la presenza di cittadini extracomunitari e anche tossicodipendenti che usano la stessa per passarci la notte. Per non parlare della situazione intorno all’abitazione con presenza di ratti e serpenti. Si chiede l’intervento immediato delle autorità competenti – riferiscono i residenti – visto che si è nel pieno della stagione turistica. Abbiamo – continuano i residenti – una situazione insostenibile, soprattutto d’estate.

giulianovanews.it

https://www.facebook.com/walter.de.berardinis/posts/10212307888166819

 

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Giulianova. Lavori ultimati e riapertura al traffico di viale Orsini. Il sindaco e l’assessore Core: “Impegno rispettato. Il prossimo intervento su via Curiel”.

 

Viale Orsini , dopo

Viale Orsini , dopo

L’assenza di condizioni meteo avverse ha permesso, come dichiarato dal sindaco Francesco Mastromauro, di rispettare i tempi previsti per stendere il manto d’asfalto sull’intero tratto di viale Orsini consentendone così la riapertura al traffico.

Da oggi, 3 agosto – dichiara il sindaco – viale Orsini è tornato pienamente transitabile. Anche questo un impegno preso e rispettato. L’intervento, uno dei più importanti ed impegnativi tra quelli programmati dall’Amministrazione per la rete viaria interna,  ha messo la parola fine ad un problema trascinatosi per anni e anni e dovuto alla presenza dei pini. Sicuramente belli ma le cui radici hanno creato, nel corso del tempo, grossi problemi, qui come in altre vie cittadine. Rammento in proposito i lavori di rifacimento per strada e marciapiedi, ultimati nel febbraio 2015 per una spesa di 100.000 euro, su via Treviso, egualmente dissestata dalle radici dei pini. Ma anche lo stato penoso in cui versava, sempre a causa delle radici dei pini, un lungo tratto del Lungomare Spalato prima del nostro intervento che ha risolto il problema con la realizzazione della nuova ciclabile, inaugurata il 3 luglio sempre del 2015“.

Viale Orsini, prima 

Soddisfazione per l’intervento è stata espressa anche dall’assessore ai Lavori pubblici Gian Luigi Core. “Niente più avvallamenti, niente più dossi. Credo davvero che sia stato fatto un ottimo lavoro anche se le operazioni hanno comportato qualche inevitabile disagio a residenti ed attività commerciali, ai quali va il nostro ringraziamento per la pazienza e le nostre scuse per le difficoltà patite. Qualcuno si è chiesto, relativamente a viale Orsini, il motivo per cui i sei pini eliminati per ragioni di sicurezza, in quanto particolarmente instabili, verranno sostituiti con essenze dello stesso tipo. Perché – prosegue Core – il viale è sottoposto a tutela da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio che ha evidenziato come i pini costituiscano parte rilevante e imprescindibile della sua caratterizzazione storico-paesaggistica. Per cui le essenze eliminate debbono essere assolutamente rimpiazzate. C’è da dire come questo intervento, iniziato lo scorso 22 maggio, farà il paio con l’altro, che prenderà avvio a fine agosto per evitare disagi a residenti e turisti, relativo alla messa in sicurezza di via Curiel, dove i problemi sono sostanzialmente identici, provvedendosi anche alla sistemazione di alcuni tratti del marciapiede di viale Orsini. Il tutto per  impegno complessivo di spesa di 400.000 euro“.

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Giulianova. Passerelle aeree case popolari di via Di Vittorio. L’assessore Core: “Dopo la relazione dell’Ufficio tecnico si deciderà cosa fare. O messa in sicurezza o abbattimento”.

Ieri, 1 agosto, è stato effettuato, su disposizioni dell’assessore ai
Lavori pubblici Gian Luigi Core, una prima ricognizione da parte di
personale dell’Ufficio tecnico comunale per avere il quadro generale
della situazione relativa alle due passerelle pedonali aeree che collegano
tra loro le palazzine popolari di via Di Vittorio.

Annunziata Giulianova

“La situazione – dice l’assessore Core – è nota da tempo. Le
passerelle, infatti, a causa dell’usura presentano alcune criticità.
Per questo ho effettuato personalmente un sopralluogo chiedendo
all’ufficio tecnico una relazione scritta che permetta di conoscere in
dettaglio le criticità esistenti per poi decidere cosa fare. Due le
opzioni: o la messa in sicurezza, oppure l’abbattimento delle
passerelle. Chiaramente solo dopo la relazione si deciderà quale azione
intraprendere”.