Giulianova. Edilizia sanitaria. L’assessore regionale Paolucci annuncia la firma del contratto di programma con il ministero per la costruzione di cinque nuovi ospedali. Ma Giulianova non c’è.

Il sindaco Mastromauro:
“Inaccettabile esclusione che cozza contro la delibera regionale del 15
novembre 2016 e gli impegni del governatore D’Alfonso”.

DELIBERA GIUNTA REGIONALE N. 742 DEL 15 NOVEMBRE 2016

“Ma cos’è, il gioco dell’Oca?”. Sbotta così il sindaco Francesco
Mastromauro alla notizia che l’assessore regionale alla Sanità Silvio
Paolucci si appresterebbe a firmare l’accordo di programma per la
costruzione di cinque nuovi ospedali a Vasto, Lanciano, Sulmona, Avezzano
e Teramo oltre alla ristrutturazione del nosocomio di Penne.
“Mi sembra infatti – dice il sindaco – che con noi si voglia giocare,
riservandoci la casella in cui si paga la posta per tornare
all’inizio. Ma questo è un gioco che i 150 mila abitanti serviti dal
Maria Ss.ma dello Splendore non gradiscono proprio. Siamo stanchi di
venire continuamente presi in giro. Questa esclusione è inaccettabile,
tanto più che cozza contro la delibera regionale n. 742 del 15 novembre
2016 nella quale, relativamente al programma straordinario di investimenti
in edilizia sanitaria, veniva confermata la realizzazione del nuovo


ospedale giuliese insieme con quelli di Avezzano, Lanciano, Sulmona e
Vasto, oltre alla ristrutturazione del presidio ospedaliero di Penne. E si
ricorderà che fu grazie a quella che la stampa definì la mia alzata di
scudi se l’assessore Paolucci il precedente 10 novembre,
nell’incontro urgente da me chiesto ed ottenuto, assunse
l’impegno, poi mantenuto, di modificare l’originaria formulazione
della delibera reinserendo appunto l’ospedale di Giulianova che era
stato escluso”.
Il sindaco ricorda poi le rassicurazioni date dal governatore Luciano
D’Alfonso nell’incontro tenutosi in Comune il 20 maggio scorso.
“Il presidente D’Alfonso in quella occasione disse chiaro e tondo che
i soldi per il nuovo ospedale ci sono. Semmai si trattava di organizzare
un tavolo di confronto tra Regione Abruzzo, Asl Teramo, Comune di
Giulianova e associazioni del territorio per definirne i criteri di
realizzazione. Come è noto il Gruppo di lavoro è stato costituito e al
primo incontro in Regione, avutosi il 7 luglio scorso, ne seguirà tra
qualche giorno un secondo. E’ dai tempi dell’allora governatore
Gianni Chiodi che porto avanti la battaglia per l’ospedale. Ci sono
stati consigli comunali, prese di posizione, promesse puntualmente
disattese. Eppure abbiamo sempre, dico sempre, mantenuto fede ai nostri
impegni con grande sollecitudine e serietà. Nel 2010 ci fu chiesto, ed era
assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni, di indicare l’area per la
realizzazione del nuovo ospedale. Lo facemmo l’8 settembre 2011,
individuando l’area in via Cupa e provvedendo al cambio di
destinazione d’uso. E fummo i primi ad approntare quanto occorreva e a
trasmetterlo sollecitamente alla ASL. Da allora assistiamo a questi
ignobili tira-e-molla ai nostri danni. Ospedale si, Ospedale no, Ospedale
forse. Pretendiamo serietà e che non si giochi sulla salute. La parola
data deve essere rispettata. Per cui – conclude Mastromauro – invito
l’assessore Paolucci, prima di fare affermazioni in palese contrasto
con gli atti deliberativi approvati dalla Giunta regionale di cui egli fa
parte, di chiedere la modifica della delibera regionale n. 742 del 15
novembre 2016, ricordo votata all’unanimità dal presidente
D’Alfonso, dal vice Lolli e dagli assessori Di Matteo, Gerosolimo,
Pepe, Sclocco e dallo stesso Paolucci, nella quale è ribadito come i nuovi
ospedali da realizzare in Abruzzo siano quelli di Giulianova, Avezzano,
Lanciano, Sulmona e Vasto”.

ALLEGATO: Delibera Giunta regionale n. 742 del 15 novembre 2016,




Giulianova. Flaviano Di Donato: un giuliese nell’esercito degli Stati Uniti d’America durante la 1° Guerra Mondiale.

Giulianova.Ripropongo quest’articolo sul giuliese Flaviano Di Donato perchè questa sera, nella piazza del comune di Roseto degli Abruzzi, riceverò la segnalazione di merito per le ricerche sui caduti abruzzesi nella Grande Guerra. L’articolo che qui ripropongo è stato già pubblicato sul numero 35 della rivista storica “Madonna dello Splendore” curata dalla collega Cinzia Falini. Ringrazio l’ideatore, Enrico Trubiano; l’associazione culturale Obiettivo comune, presieduta da Alfonso Montese e la giuria del premio Vivi l’Abruzzo”, per la segnalazione di merito del premio intitolato a Luigi Braccili, persona che ho conosciuto nella sua attività professionale proprio a Giulianova. Ho tratto molto dal suo libro “Figli d’Abruzzo” e dalla sua rubrica mensile del giornale “Eco di San Gabriele”, tanto che scrisse un profilo di un figlio d’Abruzzo emigrato a Tokyo, mio fratello Chef, Arino De Berardinis. Proprio da Cologna paese è nata la motivazione della ristampa del libro “Quando c’era la guerra” edito dalla casa editrice Artemia Nova di Mosciano Sant’Angelo diretta da Maria Teresa Orsini, dove ci sono le foto e le ricerche sulla famiglia De Berardinis che viveva all’inizio del ‘900 proprio a Cologna. Da quest’ultimo lavoro ho deciso di approfondire un filone poco indagato dalla storiografia locale, i caduti abruzzesi della 1° guerra mondiale.

Walter De Berardinis

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I guerrieri vittoriosi prima vincono e poi vanno in guerra,

mentre i guerrieri sconfitti prima vanno in guerra e poi cercano di vincere.

Sun Tzu, L’arte della guerra

Flaviano Di Donato, 58° fanteria americana

 

 

di Walter De Berardinis

 

Dopo oltre 100 anni dallo scoppio della prima guerra mondiale (1914-1918) e mentre conducevo le ricerche sui caduti giuliesi (ad oggi 120 nominativi censiti) poi pubblicati a corredo della ristampa del libro del giornalista giuliese Francesco Manocchia Quando c’era la guerra (edizioni Artemia di Mosciano Sant’Angelo), ho avuto modo di approfondire la vicenda del caduto Flaviano Di Donato che, oltre ad non avere un proprio foglio matricolare, compariva solo sulle liste di leva del Comune di Giulianova, nell’elenco marmorizzato posizionato sulla facciata del duomo di San Flaviano e nel famoso Albo d’Oro dei caduti della 1a guerra mondiale come soldato nel corpo di spedizione americano.

Cimitero di Mose, dove fu sepolto per l’ultima volta prima di tornare a Giulianova

Flaviano Di Donato nacque a Giulianova il 13 febbraio 1892, alle ore 21.15, in una casa in via per Mosciano (località Colledoro), figlio di Domenico (1861-1933), bracciante e Pasqua Ottavianelli (1861-1944) anche lei bracciante (poi nella sentenza del Tribunale di Teramo 26 ottobre 1915 e con la rettifica in Comune del 30 ottobre 1915, cambierà in Anna Ottaviani/o). Nel 1888 nacque Biagio, Splendora (1890-1979), Francesco (1894-1969), Amalia (1895, che sposerà Nicola Borghese il 6 febbraio 1919), nel 1901 Rosaria, Alessandro (1904-1973), Addolorata (1899-1918, morta per la spagnola a 18anni), Loreta 1907 e Maria di cui non è stato possibile reperire la data esatta di nascita; il giovane Flaviano con i fratelli e le sorelle aiutavano la famiglia nei campi.

Rientro della bara

Il 16 aprile 1912, a seguito della segnalazione nella lista leva della classe 1892, veniva sottoposto a visita medica presso il distretto militare di Teramo. I medici militari, che trascrissero erroneamente la sua nascita nel mese di aprile, lo descrissero come piccolo di statura (151 cm e torace 0.81), capelli lisci e castani, naso aquilino e storto, mento piccolo, occhi castani, colorito pallido, dentatura sana, segni particolari piccole cicatrici sulla fronte e analfabeta. A ragione della sua bassa statura fu riformato.

Libro d’oro USA dei caduti della 1° guerra mondiale

Nel settembre del 1913, insieme ad altri suoi amici giuliesi, decise di espatriare per tentare la fortuna in Nord America; partì alla volta di Napoli per imbarcarsi tra i 2.354 passeggeri (300 in prima e seconda classe e circa 2000 in terza), sulla nave Prinzess Irene della società tedesca North German Lloyd società/Sud-deutscher Lloyd degli armatori fratelli Leupold di Genova. Il suo numero passeggeri sarà il 100752050148, settore 243 e cuccetta 28.

Il suo nominativo nel libro d’oro USA dei caduti della 1° guerra mondiale

Il 25 settembre 1913 sbarcò ad Ellis Island, nella baia di New York.

Una triste vicenda coinvolse il fratello maggiore Biagio che il 21 maggio 1915 partì, dalla sede di pace di Ascoli Piceno, per il fronte arruolato nel 17° fanteria della brigata Acqui. Il 7 giugno la brigata era sul fiume Isonzo sul ponte di Pieris per arrivare a Turriaco. All’altezza dell’altopiano carsico iniziarono i combattimenti (25 maggio-26 giugno) che portarono alla conquista del paese di San Pietro d’Isonzo, con un bilancio di 400 soldati tra feriti e morti. Successivamente il 17° partecipò alla conquista di Cave di Selz e Vermegliano; durante la seconda battaglia dell’Isonzo (18 luglio-3 agosto), Biagio venne ferito alla coscia destra e riportò anche la rottura del femore. Ricoverato a villa Prister, località San Egidio, nell’ospedaletto da campo del VII corpo d’armata n. 93, morì il 25 luglio 1915 a soli 27 anni; fu il cappellano militare don Vincenzo Calcagni, della diocesi di Ripatransone, a dare l’estrema sepoltura nel cimitero degli Eroi di Aquileia a ridosso della famosa basilica di Santa Maria Assunta.

Logo del 58° reggimento fanteria USA nella 1° guerra mondiale

Intanto a Teramo Flaviano, il 3 agosto 1915, fu nuovamente chiamato a visita medica e risultò renitente alla leva perché all’estero; richiamato per la seduta straordinaria del 29 giugno 1916 fu segnalato al tribunale militare per non essersi presentato a visita di leva.

Devastazioni tedesche in Francia nella 1 G.M. (C) Walter De Berardinis

A New York, il nostro concittadino aveva una stanza in un angusta casa a due passi del fiume Harlem, nell’omonimo quartiere di Manhattan. In vista dell’entrata in guerra, nel maggio 1917, il Congresso americano varò la legge Selective Service/Draft act con lo scopo di arruolare coattamente tutti i maschi dai 18 ai 45 anni d’età, tramite un’apposita e rigida selezione.

Distretto militare Teramo (C) Walter De Berardinis

Non sappiamo se Di Donato fu costretto o si presentò volontariamente beneficiando del fatto che era stata promessa la regolarizzazione agli emigranti che si fossero presentati spontaneamente presso gli uffici governativi sparsi per la nazione. Non sappiamo neanche cosa gli impedì il ritorno in patria come avvenne per tantissimi italiani richiamati anche da oltre oceano ad arruolarsi nell’esercito italiano; furono forse motivi economici o forse contribuì donando derrate alimentari per i suoi connazionali al fronte come chiedeva un manifesto dell’epoca con il volto del re d’Italia affisso in tutti gli uffici, luoghi di lavoro e circoli ricreativi degli italiani all’estero: “l’Italia ha bisogno di carne, frumento, grasso e zucchero. Mangiate poco di questo cibo perché deve andare al nostro popolo, e le truppe d’Italia. Firmato Amministrazione dei cibi Stati Uniti”.

Probabilmente il suo nome comparve nel famoso poster-propaganda dal titolo 2285 New Yorkers volunteered in one week-Is your name on this list? che invitava gli emigranti ad andare a combattere per gli USA o su quello dal titolo Americans all! Victory Liberty Loan con i nomi di altri italiani.

Flaviano Di Donato si registrò all’ufficio locale di reclutamento il 28 aprile 1918, dichiarando come domicilio il numero 172 alla 3a Avenue di New York e come indirizzo di riserva, in caso di decesso, il civico 3939 della 172a Est Avenue dove viveva Nicola Merola, sua carissima amica di origini inglesi probabile per via del nome anglosassone al femminile.

Il 15 maggio 1917, Flaviano Di Donato, viene inquadrato nel 58° reggimento fanteria degli Stati Uniti D’America con la matricola 2791726/7 (58th Infantry Regiment US Army) a Gettysburg in Pennsylvania nella quarta divisione di fanteria.

Flaviano Di Donato sull’Albo d’Oro dell’ITALIA

Nell’aprile 1918 terminò la fase di addestramento a  Camp Greene, nella Carolina del Nord. Sotto la guida del generale americano John Joseph Pershing (chiamato Black Jack, Laclede, 13 settembre 1860-Washington, 15 luglio 1948) e con le Forze di Spedizione Americana (L’American Expeditionary Forces-AEF), contingente militare dell’esercito degli Stati Uniti d’America a sostegno delle forze della Triplice Intesa (Francia, Inghilterra e Russia) dopo la dichiarazione di guerra statunitense all’Impero tedesco il 6 aprile 1917, Di Donato partecipò alla 1a guerra mondiale.

Nel maggio 1918 il reggimento si trasferì in Inghilterra con la RMS Moldavia, piroscafo passeggeri trasformato in incrociatore mercantile armato che fu affondato il 23 maggio dello stesso anno nel canale della Manica dal sottomarino tedesco SM UB-57.

Successivamente il contingente, attraversato il canale della Manica, sbarcò a Calais in Francia, era il 9 giugno 1918. Unitosi con il suo reggimento alla 164a divisione di fanteria francese partecipò alla controffensiva di Aisne-Marne dal 18 luglio al 6 agosto 1918. Poi partecipò alla battaglia di Saint-Mihiel tra il 12 e il 19 settembre per sfondare le linee tedesche ed arrivare a Metz; questa fu la prima battaglia i cui gli americani operarono in autonomia senza il coinvolgimento diretto dei francesi.

La battaglia finale che portò alla resa dei tedeschi fu quella della Mosa-Argonne dal 26 settembre  all’11 novembre 1918 e nota come la battaglia della Foresta delle Argonne lungo tutto il fronte occidentale. Il bilancio fu pesantissimo e tra i 26.277 morti perse la vita anche il giuliese Flaviano Di Donato, morto il 7 ottobre 1918 nel pieno della seconda fase (4-28 ottobre) della battaglia.

La battaglia della Foresta delle Argonne è stata ben rappresentata nel film Il battaglione perduto diretto da Russell Mulcahy e interpretato da Rick Schroder e Phil Mckee uscito nelle sale nel 2001. Successivamente alla sua morte, il suo battaglione di fanteria sfondarono le difese tedesche (Linea Hindenburg) conclusasi con la Battaglia di Montfaucon in cui il suo Reggimento occupò le città di Moselkern e Coblenza, nella regione della Renania in Germania.

Flaviano Di Donato fu colpito sul mento da una mitragliatrice tedesca e, ferito, non fu in grado di raggiungere un luogo sicuro per essere soccorso; fu sepolto temporaneamente nel cimitero di Fays che oggi è un comune francese di 252 abitanti situato nel dipartimento dei Vosgi nella regione della Lorena. La prima sepoltura ufficiale fu a Brieulles-sur-Meuse, comune nel Mosa, sempre nella Lorena, nel nord-est francese, con il nome di Floriano Didinato (matricola 2791726, tomba n. 2 fila A3). Brieulles-sur-Meuse oggi è un cimitero nazionale francese, sistemato nel 1920, contiene un gran numero di tombe francesi e alleate.

Successivamente la salma fu spostata nel cimitero americano Romagne-sous-Montfaucon, comune francese del dipartimento Mosa-Lorena (area 97, fila 68/2, tomba 1232), questa volta con il nome di Florianno DiDonato. Romagne-sous-Montfaucon è il cimitero militare americano più grande d’Europa (superficie di 52 ettari) e vi riposano i resti di 14.246 soldati.

Le difficoltà che i familiari di Flaviano Di Donato dovettero superare per individuare la sepoltura non furono poche: diverse furono le trascrizioni del nome, dallo sbarco negli USA all’arruolamento; dall’approdo in Inghilterra passando per la Francia ed infine la riesumazione del corpo con diversi nominativi: Floriano Di’ Donato; Florianno DiDonato;  Floriano DiDinato.

Il 18 giugno 1920, nel tardo pomeriggio, il papà Domenico si recò presso l’ufficio di stato civile di Giulianova e consegnò la lettera inviata dal governo americano al ministero della guerra italiano dove venne comunicato la morte ufficiale del giovane giuliese, l’iter per la comunicazione in Italia era iniziata già il 17 marzo ma solo il 5 giugno il ministero della Guerra disponeva delle traduzioni.  Il 12 novembre 1921 avvenne la comunicazione ufficiale della morte, di Flaviano al padre Domenico alla presenza dell’allora sindaco Giuseppe De Bartolomei e del responsabile dello stato civile Giacinto Testoni. Il 31 agosto 1922 il capo scorta, Joseph Peters, del convoglio americano che stava girando l’Italia per riconsegnare le salme degli italiani morti con la divisa americana (American Graves Registratio Service convoy to italy) , consegno le spoglie (solo per chi ne aveva fatto espressa domanda) alla famiglia con la bandiera americana con il nome di Florianno DIDONATO al numero di matricola 2791726 dati trascritti nell’albo d’oro dei caduti americani della prima guerra mondiale e custodito oggi nella biblioteca nazionale del Congresso Americano; lo stesso giorno furono fatti i solenni funerali all’interno del cimitero di Giulianova e la salma, con tutti gli onori militari, fu deposta nella piccola cappella nella zona nord-est del cimitero di Giulianova (oggi parte antica), vicino alla cappella di famiglia dei Sechini, dove era sepolto il prete dell’Annunziata don Concezio Sechini prozio da parte materna dello scrivente (il viale centrale che va verso nord) .

Ancora un tragico episodio. Sappiamo che tra la fine del 1943 e l’inizio del 1944, Giulianova fu martoriata dai pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale ad opera degli angloamericani; in uno dei bombardamenti una bomba cadde tra la cappella dei Sechini e dei Di Donato, distruggendo tutto. Il giorno seguente, i familiari e le autorità dell’epoca si recarono sul luogo del bombardamento e si accorso che ignoti avevano rubato la cassettina di ferro che conteneva le spoglie del giovane militare. Dopo il danno la beffa, questo in sintesi la vicenda rocambolesca del corpo del povero soldato, prima seppellito in tre campi militari in Francia; poi disseppellito e portato in Italia ed sfortuna volle che proprio i figli di quei ragazzi che combatterono con Di Donato con i bombardieri centrarono la sua sepoltura. Alla fine della guerra, i familiari fecero edificare una nuova cappella di famiglia sempre nella stessa zona, su una parete di essa ci sono le foto dei due fratelli, Biagio e Flaviano, morti per lo stesso ideale di patria ma soldati di due eserciti diversi.

Alla luce di quanto riportato con le mie ricerche, sarebbe il caso di intitolare una via o/e ricordare anche con una lapide questo giuliese che si distinse nella prima guerra mondiale pagando con la vita per un esercito che non era suo; inoltre è stato l’unico giuliese che contemporaneamente è citato nell’albo doro dei caduti della grande guerra italiano e americano.

 

Bibliografia essenziale

 

William Mitchell Haulsee, Frank George Howe e Alfred Cyril Doyle, Soldiers of the Great War, Soldiers record publishing association, USA 1920; Gary D. Sheffield, Storia fotografica della prima guerra mondiale, Vallardi, Lainate 1992;

Jay Murray Winter, Il mondo in guerra. Prima guerra mondiale, Selezione dal Reader’s Digest, Milano 1996;

Andrew A. Wiest, La grande guerra. La drammatica storia della prima guerra mondiale, Hobby & Work, Milano 2003; AA.VV., Militaria – storie, battaglie e armate (25 volumi), Il Giornale, Milano 2006;

Silvia Pattarini, Biglietto di terza classe, 0111 edizioni, Cocquio Trevisago (VA), 2013;

Linda Barrett Osborne – Paolo Battaglia, Trovare l’America. Storia illustrata degli italo americani nelle collezioni della Library of Congress, Anniversarybooks, Modena 2013; AA.VV., Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo, Società editrice romana, Roma 2014;

Gustavo Corni – Enzo Fimiani, Dizionario della grande guerra, Textus edizioni, L’Aquila 2015; Francesco Manocchia, Quando c’era la guerra, ristampa Artemia edizioni, Mosciano 2015; Giuseppe Merlini, Dopo il radioso maggio. San Benedetto del Tronto e la “Grande Guerra”, Tipografia Fast Edit, Acquaviva Picena 2015;

Gianni Palitta, La grande guerra 1914-1918, EmmeKlibri, Milano 2015.

 

Archivi:

Ufficio Anagrafe Comune di Giulianova;  Archivio di Stato di Teramo; Parrocchia di San Flaviano Nara (National Archives and Records Administration)

Sitografia:

www.benning.army.mil, www.archive.org, www.history.army.mil, www.quartermaster.army.mil, www.theshipslist.com, www.libertyellisfoundation.org,  www.lagrandeguerra.info, www.storiaememoriadibologna.it, www.frontedelpiave.info, www.itinerarigrandeguerra.it

Filmografia:

Orizzonti di gloria, Metro Goldwyn Mayer, 1957;

La battaglia delle aquile, Cine Artists Pictures, 1976;

Il battaglione perduto, Twentieth (20th) Century Fox Film Corporation, 2001;

La grande guerra (23 vhs), Hobby & Work, 2002;

Giovani aquile, Electric Entertainment, 2006;

Paolo Rumiz racconta la grande guerra (10 dvd), La Repubblica, 2015;

Grande guerra 100 anni dopo (20 dvd), Corriere della sera, 2015.

 

Ringraziamenti particolari a

Jason Clingerman, del NARA; Martha Sell, del ABMC; il personale dell’anagrafe del comune di Giulianova e dell’Archivio di Stato di Teramo; Don Domenico Panetta e Carlo Pandoli della Parrocchia di San Flaviano; Adina Di Donato, nipote.

 




Giulianova. Sicurezza pubblica. Sino al 10 agosto, dalle ore 19 alle 3 divieto di vendita di bevande in bottiglie di vetro o lattine fuori dei locali nel corso dello svolgimento delle manifestazioni pubbliche.

In base all’ordinanza n. 349 del 12 luglio, pubblicata nell’Albo
pretorio on-line (www.comune.giulianova.te.it), sino al 10 agosto sarà
vietato, dalle ore 19 alle 3, vendere, somministrare o cedere a terzi, a
qualunque titolo, bevande in bottiglie e/o bicchieri di vetro ma anche in
contenitori di latta fuori dei locali pubblici, su aree pubbliche e su
quelle private ad uso pubblico in occasione delle manifestazioni e degli
eventi programmati o comunque autorizzati dal Comune per una fascia di 200
metri circostanti le aree in cui si tengono eventi e manifestazioni.
Il divieto non si applica a quelle manifestazioni che hanno lo scopo di
favorire il prodotto locale tramite degustazione e limitatamente a
quest’ultima solo se promossa dall’organizzazione.
Il divieto, a salvaguardia della pubblica sicurezza, recepisce le
indicazioni organizzative e i provvedimenti emersi nel corso della
riunione del Tavolo tecnico tenutosi nella Questura di Teramo lo scorso 11
luglio.

Ordinanza N. 349

 

Nell’ordinanza si dispone altresì l’obbligo di posizionare idonei
contenitori per il deposito dei bicchieri di plastica ed altro, che non
dovranno essere abbandonati sul suolo pubblico o aperto al pubblico, e
l’obbligo, esteso agli organizzatori di eventi e manifestazioni, di
effettuare prima della chiusura serale dell’attività un’accurata
pulizia degli spazi antistanti (inclusi strada e marciapiedi) delle aree
utilizzate per gli allestimenti esterni con tavoli e sedie, rispettando le
regole per il conferimento dei rifiuti secondo la raccolta differenziata.
In caso di inottemperanza, ai trasgressori saranno applicate le previste
sanzioni amministrative salvo che il fatto non costituisca più grave
reato.

Sala consiliare del Comune di Giulianova




Un piano di riqualificazione della rete ospedaliera abruzzese teso verso  l’eccellenza.

La riqualificazione della rete ospedaliera abruzzese è senza dubbio la
necessità primaria per fare in modo che la sanità nella nostra regione
volga finalmente verso la piena eccellenza.

Logo Movimento 5 Stelle

Da troppo tempo la classe politica continua a tergiversare in maniera
stucchevole e fallimentare su questo decisivo argomento sacrificando la
salute dei cittadini sugli altari delle speculazioni elettoralistiche e
campanilistiche.
Il momento storico che stiamo vivendo è più che maturo per fare scelte
coraggiose e improcrastinabili basate sulla lungimiranza e sul buon
senso e non più sulle prossime elezioni!!!
La salute dei cittadini deve uscire per sempre dalla logica perversa che
vede le strutture sanitarie abruzzesi fatte per chi ci specula e per chi
ci lavora piuttosto che per le persone malate o da assistere.
Da questo punto di vista, purtroppo, continuano le interpretazioni
fantasiose, solo per usare un eufemismo, della classe politica circa il
riordino in questione.
La scelta politica di lasciare aperti in provincia di Teramo 3 dei 4
ospedali di base previsti in tutta la regione penalizza pesantemente la
possibilità di avere un altro ospedale di 1° livello rischiando di
compromettere definitivamente la qualità sanitaria del territorio.

Necessario, allora, rivedere nel suo complesso il piano di riordino
ospedaliero, per quanto concerne le province di L’Aquila e Teramo,
partendo dall’ottimo lavoro svolto sino ad adesso dal gruppo di lavoro
per l’ospedale di Giulianova, presieduto dal sindaco Mastromauro, e da
due dati principali:

– La decisione della regione Abruzzo di accorpare da un punto di vista
sanitario le provincie di Pescara con Chieti e di L’Aquila con Teramo.
– Il decreto Lorenzin che, oltre a stabilire il numero di posti letto e
a regolamentare il numero degli accessi necessari affinché un reparto o
un servizio rimanga aperto, prevede che in una regione vi siano 1
ospedale di 2° livello ad altissima specializzazione (HUB) ogni 600.000
abitanti e 1 ospedale di 1° livello a specializzazione standard (STROKE)
ogni 300.000 abitanti.

Detto ciò e così come già avvenuto per quelli di Chieti e Pescara, è
necessario che anche nella macro-area L’Aquila-Teramo si arrivi subito
ad una costituzione di un presidio ospedaliero di 2° livello attraverso
l’interconnessione degli attuali nosocomi di L’Aquila e Teramo e
l’implementazione di un presidio di 1° livello a Giulianova con
Sant’Omero ospedale di base e quello di Atri riconvertito in ospedale di
riabilitazione pubblica così come già stabilito per quello di Popoli.
In questo modo, le due macro aree individuate dalla regione Abruzzo su
base provinciale avrebbero entrambe un ospedale di 2° livello
(Chieti-Pescara e L’Aquila-Teramo) e due ospedali di 1° livello secondo
i requisiti previsti dal citato decreto Lorenzin (Lanciano, Vasto,
Avezzano e Giulianova).
Una soluzione, questa, logica, complessa ma assolutamente possibile ed
ineccepibile che speriamo incontri i favori degli organismi preposti e,
finalmente, della politica sin dal prossimo incontro che avremo sulla
questione con la regione Abruzzo.

Picchini Ginesio, consulente presso il gruppo di lavoro per l’ospedale
di Giulianova per il M5S




Giulianova. Dopo la Bandiera Blu, la Bandiera Verde e l’inserimento nel circuito Borghi Storici Marinari d’Italia, Giulianova, unica città abruzzese, conquista anche il riconoscimento Spighe Verdi.

Dopo la Bandiera Blu, tornata sventolare a distanza di tre anni
sull’intero litorale, la riconferma della Bandiera Verde e

l’ex assessore Grimi e l’attuale assessore al Turismo Fabrice Ruffini con il riconoscimento Spighe Verdi

l’inserimento nel circuito Borghi Storici Marinari d’Italia,
Giulianova conquista anche il riconoscimento Spighe Verdi assegnato dalla
FEE, la Foundation for Environmental Education, per lo sviluppo rurale
sostenibile ed il paesaggio. A ritirare il premio a Roma, nella sede del
ministero dell’Ambiente, dalle mani del presidente della FEE Italia
Claudio Mazza, è stato il neo assessore al Turismo Fabrice Ruffini,
affiancato nell’occasione dal suo predecessore Gian Luca Grimi,
attualmente consulente personale del sindaco per le politiche turistiche.
“E’ grande la nostra gioia – dichiara l’assessore Fabrice Ruffini –
per questo riconoscimento, tanto più che è l’unico assegnato ad una
località abruzzese. E pertanto proprio grazie a Giulianova l’Abruzzo è
stata inserita come ‘new entry’ tra le 11 regioni che
quest’anno possono vantare almeno una località insignita della Spiga
Verde. E’ opportuno sottolineare che la certificazione e il marchio
Spiga Verde si ottengono solo al termine di un iter, teso a valutare la
rispondenza a criteri e contenuti di sostenibilità ambientale, condotto da
un gruppo di lavoro formato da vari attori istituzionali: ministeri delle
Politiche Agricole e dei Beni Culturali, Comando Unità Tutela Forestale
dell’Arma dei Carabinieri, Ispra e Cnr. Insomma, una verifica attante,
puntuale e rigorosa”.
“Le Spighe Verdi, conferite a solo 27 località italiane, la Bandiera Blu,
una delle 163 assegnate quest’anno, la Bandiera Verde, che ci conferma
tra le 134 migliori spiagge d’Italia per le famiglie con bambini,
nonché l’inserimento nel circuito Borghi Storici Marinari
d’Italia”, dichiara da parte sua il sindaco Francesco Mastromauro,
“confermano come questa meravigliosa città, Giulianova, costituisca una
realtà territoriale veramente dotata di molteplici ricchezze: ambiente,
natura, agricoltura, paesaggio, mare. E ad avvincerle, come ci è stato
riconosciuto autorevolmente, è la sostenibilità. E ciò nel 2017,
dichiarato dall’Onu anno internazionale del turismo sostenibile.
Naturalmente questa messe di riconoscimenti non è casuale. Si deve infatti
ad un lavoro paziente, meticoloso e rigoroso di una squadra bella ed
affiatata. E in proposito desidero ringraziare l’ex assessore al
Turismo Grimi e l’attuale delegato Fabrice Ruffini, il prof.
Forcellese come pure il personale degli uffici. Il lavoro di squadra,
l’ho sempre detto, premia sempre”.




Giulianova. Linea Retta sulla nuova giunta: comunque vada, a rimetterci sarà Giulianova.

 

Il caldo asfissiante induce al torpore, quasi al sonno, e qui è facile fantasticare.

La politica a Giulianova?

Il peggior Sindaco di ogni tempo, a detta dei giuliesi, giudizio che imperversa anche tra gli elettori dello stesso Mastromauro. Gli assessori andati progressivamente via dopo breve tempo per disamore o per tutelare la propria integrità giudiziaria  (l’ultima allontanata con poter d’imperio, nella precedente giunta e durante lo svolgimento di un Consiglio comunale, fu Margherita Trifoni –onore al suo merito, per aver obiettato sulle scellerate scelte di politica del territorio-).

La maggioranza?  Le prossime elezioni comunali?

Filipponi correrà da solo, solo così com’è rimasto, solo con il suo simbolo di San Giuseppe.

Vasanella (Federica) ha provato vanamente a proporsi leader del PD, cercando di imporre Rannali (Nadia) ad assessore, non riuscendoci. Ha dimostrato, comunque, (e ce ne dispiace) di essere attaccata alla poltrona provinciale. Buona fortuna.

Ruffini (i due, Fabio e Fabris) sono in Giunta, con il preciso compito di controllare Mastromauro e controllarsi a vicenda.

Degli altri (Cartone, Cameli e Canzanere) –i tre CA, come la Ford- nulla da dire, non avendo ricevuto cenno delle loro gesta.

A pensar male? Il PD con un suo candidato, Articolo 1 con un suo candidato. Il centrosinistra ridotto a brandelli.

Ed il centrodestra? Mamma mia!

Rota pronto alla carica di Sindaco. Vasanella (Paolo) (a detta di alcuni, indicato –ingiustamente- quale ammiratore di Mastromauro e D’Alfonso) pronto alla carica di Sindaco.

Non Costantini, rassicurato da Gatti (quello che vorrebbe emulare S.E. Remo Gaspari, avendo parecchi voti ma non altrettanta capacità) di piazzarlo candidato alle prossime elezioni regionali. Buona fortuna.

E noi? Siamo stati chiari nell’incontro al Circolo Nautico: i politici -presunti notabili- teramani dovranno essere distanti da Giulianova; abbiamo, da soli, la forza di eleggere un Sindaco, un consigliere provinciale (tra poco) ed un consigliere regionale. Senza i teramani!

Alla prossima elezione comunale non dovranno comparire simboli di partito, solo ed esclusivamente espressioni civiche, soprattutto volti nuovi.

Questo è il pensiero dell’Associazione di costume politico Linea Retta (chiaro, Costantini?) e del suo gruppo in Consiglio comunale.

Associazione Linea Retta                           Gruppo consiliare Linea Retta




Giulianova. Un grande successo di pubblico per le tre serate dell’associazione culturale Knà

GIULIANOVA – Il 6, il 7 e il 9 luglio, nel Parco del Quartiere Annunziata a Giulianova l’Associazione Culturale Knà, con il Patrocinio del Comune e la collaborazione dell’Istituto Comprensivo 2, ha messo in scena tre spettacoli a conclusione della stagione laboratoriale 2016/17.

Durante queste tre serate si sono esibiti, rispettivamente, i bambini della scuola elementare Braga, i ragazzi della Scuola Media Annunziata e sette allievi adulti, con un’affluenza di pubblico inaspettata e numerosa, viste le varie iniziative estive presenti sul territorio.

 porta soltanto al caos e al raggiungimento del nulla.

In quel treno tutta la speranza è tangibile e le magnifiche coreografie su basi musicali suggestive, lasciano il pubblico, ora col fiato sospeso, ora con le gambe che si muovono a ritmo di musica yiddish, a guardare incantato questi giovani corpi che ballano, cadono e si rialzano.

Malefatte” che ha visto in scena attori del Progetto Knà Adulti, ha coinvolto il pubblico in maniera piu’ diretta e sentita perché ha narrato di storie di nostri conterranei, storie che abbiamo sentito tramandare dai nostri nonni, dagli anziani, dai sopravvissuti.

Costumi, scenografia e luci ricercate nella loro semplicità, oggetti contadini usati fino a pochi decenni fa da gente modesta, utilizzati in scena come strumenti musicali a scandire il tempo.

In particolare un vecchio baule usato realmente nel viaggio della speranza da uomini, donne e bambini emigrati in America in cerca di fortuna negli anni 50.

Intonano la struggente “Nebbia alla valle” gli attori, canto antico delle raccoglitrici di olive abruzzesi. con la disinvoltura e la naturalezza dei contadini d’altri tempi.

Un plauso a tutti gli attori e agli autori dei testi e delle regie Giuliana Cianci e Francescomaria Di Bonaventura che hanno saputo farci rivivere paure, speranze, deliri, canti, gesti, riti ed usanze antiche in maniera essenziale, sobria e misurata.




Giulianova. “Giovedì in terrazza” a Palazzo Bindi. Per la serata del 13 luglio dedicata a Venanzo Crocetti la Fondazione omonima ha concesso l’opera “Il Pescatorello”.

In occasione del prossimo incontro di “Giovedì in terrazza”, che
verterà sullo scultore giuliese di fama internazionale Venanzo Crocetti
(1913-2003), la Fondazione omonima, presieduta da Carla Ortolani,
accogliendo l’invito dell’associazione Arts Academy e della

Pescatorello

direzione del Polo Museale Civico ha permesso che bronzo
“Pescatorello con cappello”, opera del 1935, potesse giungere
finalmente a Giulianova dove resterà per alcuni mesi a Palazzo Bindi.
L’incontro del 13 luglio, alle ore 21.30 a Palazzo Bindi su corso
Garibaldi e dal titolo “Venanzo Crocetti e Giulianova: il
Pescatorello tra memoria e nuova identità”, vedrà la partecipazione
della presidente della Fondazione e di Raffaella Morselli, storica
dell’arte, docente dell’Università degli studi di Teramo e
delegata del Magnifico Rettore alla cultura e ai rapporti con il
territorio. La serata, inoltre, nasce con l’intento di lanciare una
campagna di raccolta fondi per portare definitivamente la scultura a
Giulianova, azione nata per iniziativa dell’associazione culturale
“Arts Academy” e immediatamente accolta dal Polo Museale Civico.
“Crocetti – dichiara la presidente Ortolani – ha un legame
indissolubile con la sua città natale e le opere sacre all’interno del
Duomo di San Flaviano lo testimoniano. Oggi, Giulianova è chiamata ad
arricchirsi finalmente di un’opera laica ed eroica, il Pescatorello
con cappello che guarda al nostro Adriatico per rinnovare l’identità
culturale della sua comunità”.
“Una risposta chiara e concreta sarà quella che l’Arts Academy, con il
sostegno del Polo Museale e di tutti i giuliesi, tenterà di dare a questa
chiamata identitaria” aggiunge Pietro Costantini, presidente
dell’associazione. “Un’opera pensata, voluta e realizzata per Giulianova,
che da troppo tempo sosta lontana dalla sua terra. Una lunga storia di
trattative che, purtroppo, ad oggi non hanno ancora avuto un epilogo
positivo. La campagna di raccolta fondi che la nostra associazione
avvierà, vuole essere l’ultimo capitolo di questa vicenda, consentendo al
nostro ‘concittadino’ di tornare a casa”.
“La Fondazione, intercettando il desiderio di tanti cittadini –
commenta Sirio Maria Pomante, direttore tecnico-scientifico del Polo
Museale Civico – ha fortemente a cuore che la scultura del Pescatorello,
quasi un esile David giuliese, un contemporaneo Guerriero di Capestrano,
possa tornare a vivere a poca distanza dalla casa del Maestro,
all’ombra della Cupola, secondo la scelta felice che anni fa si fece
con l’apporto di Francesco Tentarelli, attuale dirigente regionale ai
beni culturali. L’arrivo del bronzo, peraltro, si inserisce
all’interno dell’Anno nazionale dei Borghi e del riconoscimento di
Giulianova tra i borghi storici marinari d’Italia; radici, quelle
marinare, che hanno ispirato la programmazione dei “Giovedì in
terrazza” 2017. Da parte dei Musei Civici – conclude Pomante – ci
sarà il massimo impegno per portare finalmente a casa un altro importante
obiettivo per la valorizzazione del Patrimonio culturale legato alla
nostra città”.




Giulianova. Dal 23 luglio al 12 agosto – Abruzzo Contemporaneo: mostre, convegni e incontri letterari

ABRUZZO CONTEMPORANEO 2017

Città di Giulianova TE

 

Si ripete anche quest’anno l’evento culturale Abruzzo Contemporaneo, manifestazione nata solo nel 2016 da un progetto di Barbara Birindelli e Leo De Rocco, ma che è stata in grado già nel primo anno di suscitare un vasto interesse sia nelle istituzioni sia nei cittadini delle località coinvolte. L’allora Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo, cogliendone le potenzialità e la valenza culturale, ha collaborato fin da subito a tale iniziativa sostenendola, oltre che con il patrocinio, con una partecipazione diretta.

L’evento, infatti, è basato sul connubio tra arte contemporanea e architetture di rilevante interesse, tra contenuto e contenitore in cui quest’ultimo è esso stesso opera d’arte, cornice di eccellenza alle mostre che ospita. Originale è anche la formula itinerante, ossia proporre le esposizioni sempre in luoghi diversi della cultura affiancandole ad incontri, talk e seminari, in cui vengono trattati temi che vanno dalla tutela e valorizzazione delle  emergenze culturali dell’Abruzzo alla rigenerazione urbana, dalla sostenibilità ambientale all’educazione alla lettura e fruizione del patrimonio artistico regionale, alla riscoperta delle tradizioni e dell’artigianato, fino a riflessioni più generali sull’arte contemporanea. Questi aspetti saranno illustrati da storici, critici dell’arte, studiosi di diverse discipline, funzionari della Soprintendenza e professori universitari proprio per consentire una lettura d’insieme del complesso ambito dei beni culturali.

La città scelta per l’evento di quest’anno, Giulianova, nelle diverse sedi in cui avverrano gli incontri e le mostre (Sala Buozzi, Loggiato Belvedere, Terrazza di palazzo Bindi), consentirà al pubblico dal 23 luglio al 12 agosto di approcciarsi ad una realtà urbana unica in Abruzzo, ancora poco sconosciuta, straordinario esempio di città rinascimentale, che conserva ancora oggi esempi di perfetta integrazione tra emergenze architettoniche e tessuto edilizio storico, in un coerente rapporto che spesso non si ritrova nella città moderna o nello sviluppo urbano dell’ultimo secolo.

Il lodevole progetto culturale, Abruzzo Contemporaneo, ulteriormenete arrichito di contenuti rispetto alla prima edizione, trova pertanto anche quest’anno il pieno consenso della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo, che in particolare ha lo scopo di promuovere, oltre all’attività di tutela monumentale e paesaggistica del territorio, anche iniziative volte alla valorizzazione dell’arte locale, nell’ottica di diffondere la conoscenza di un patrimonio culturale formato, oltre che da monumenti da tempo riconosciuti patrimonio della collettività, da beni paesaggistici di cui i  tessuti storici dei tanti borghi e città storiche abruzzesi sono parte integrante. E l’evento Abruzzo Contemporaneo rappresenta a pieno titolo un contributo significativo alla riscoperta di tali valori.

 

Programma Eventi Abruzzo Contemporaneo luoghi d’arte 2017

Domenica 23 luglio ore 17.30 Apertura Mostra

Sala Buozzi

– Intro: proiezione riprese aeree della Città realizzate da Icaro Droni

Saluti: Francesco Mastromauro Sindaco

Francesco Tentarelli Dirigente Beni Culturali Regione Abruzzo

Nausicaa Cameli Vice Sindaco

Giustino Vallese Presidente dell’ordine degli Architetti Teramo

Sirio Maria Pomante Direttore tecnico-scientifico Polo Museale Civico Giulianova

– Intervento scientifico:

Aldo Giorgio Pezzi Direttore delegato della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e

Paesaggio dell’Abruzzo

Silvia Pegoraro critico d’arte

Loggiato del Belvedere

Inaugurazione mostra d’arte contemporanea con esibizione degli allievi dell’ dell’Istituto

Superiore di Studi Musicali “Luisa D’Annunzio” di Pescara.

Sabato 29 Luglio – Sala Buozzi ore 21.00

“Luoghi e genti d’Abruzzo ” a cura di arch. Maria Giulia Picchione, Dott.ssa Antonella Lopardi,

Dott.ssa Alessandra Mancinelli / edito da De Siena Editore

Maria Giulia Picchione Dirigente Ispettore Segretariato Generale del Ministero dei Beni e delle

Attività Culturali e del Turismo

Antonella Lopardi, funzionario storico dell’arte della SABAP Abruzzo

Alessandra Mancinelli, funzionaria archivista della SABAP Abruzzo

Interverranno:

Aldo Giorgio Pezzi Direttore delegato della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e

Paesaggio dell’Abruzzo

Eide Spedicato Iengo già Professore associato di Sociologia generale dell’Università

G.D’Annunzio Chieti – Pescara

Massimo Palladini Vicepresidene della sezione interregionale Abruzzo / Molise dell’Istituto

Nazionale di Urbanistica Vicepresidente della Sezione pescarese di Italia Nostra

Giovedì 3 agosto Terrazza di Palazzo Bindi ore 21.00

“Abruzzo e antichi gioielli” il corallo di Giulianova

interverranno:

Adriana Gandolfi Antropologa del Servizio Beni Culturali Regione Abruzzo

Sirio Maria Pomante Direttore tecnico-scientifico Polo Museale Civico Giulianova

Leo De Rocco blogger Abruzzo Storie e Passioni

Sabato 5 agosto Sala Buozzi ore 18.30

“ Il patrimonio edilizio storico minore : conoscerlo, salvaguardarlo”

Italia Nostra / Piero Ferretti / Massimo Palladini Vicepresidente della sezione interregionale

Abruzzo / Molise dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Vicepresidente della Sezione pescarese

di Italia Nostra

Sirio Maria Pomante.

Roberto Orsatti Soprintendenza A.B.A.P.

Francesco Tentarelli Dirigente Beni Culturali Regione Abruzzo

Modera / Sirio Maria Pomante Direttore tecnico-scientifico Polo Museale Civico Giulianova

Sabato 12 agosto – Terrazza di Palazzo Bindi ore 21.00

“Il suicidio dell’arte contemporanea”

Aldo Marroni Docente di Estetica

Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali

Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara

Concerto del Conservatorio Maria Luisa d’Annunzio Istituto di Alta Cultura di Pescara

Visite guidate : Alla scoperta dei Tesori di Giulianova a cura del Polo Museale Civico

Fotografia a cura di Gino Di Paolo

Ufficio Stampa e Comunicazione

Abruzzo Storie e Passioni blog

Orario aperture mostra: dalle 17:30 alle 23:00

 

Abruzzo Contemporaneo 2017

Con il patrocinio di

Regione Abruzzo

Città di Giulianova

Università degli Studi “G.D’Annunzio”

Con il sostegno di

Città di Giulianova – Assessorati alla Cultura e al Turismo

In collaborazione con

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo

Polo Museale Civico di Giulianova

Italia Nostra Abruzzo

Partner

Istituto Superiore di Studi Musicali “Luisa D’Annunzio” di Pescara

Icaro Droni

Abruzzo Storie e Passioni – rivista web

 

Ideatori

arch.Barbara Birindelli Via G.Bellafante 35 Francavilla al mare (CH) – e mail:barbarabirindelli@virgilio.it

Rivista web: Abruzzo Storie e Passioni Dott.Leo De Rocco – e mail: leo.derocco@virgilio.it




Manifestazione “Polvere di stelle”, in piazza Buozzi, a Giulianova alta, venerdì, sabato e domenica prossimi. Oltre 25 artisti nell’arco delle tre serate

 

 

Oltre 25 artisti si esibiranno, venerdì, sabato e domenica prossimi in piazza Buozzi, a partire dalle 21, nel cabaret e il teatro di “Polvere di stelle”, un evento organizzato da Furio di Teodoro e Mario Luciani, in arte Mario Cicioni. La manifestazione, che gode del patrocinio del Comune di Giulianova, è organizzata in collaborazione con la Croce rossa di Giulianova e, infatti, il ricavato delle tre serate andrà alla sezione giuliese della Cri. L’idea è quella di lasciare il palco ad artisti di ogni genere: cabarettisti, ballerini di danza classica, moderna e folk, poeti (ci sarà una sezione dedicata ai piccoli poeti riservata agli alunni delle scuole primarie), anche dialettali, attori. A presentare le serate saranno proprio Furio di Teodoro e Mario Cicioni, coadiuvati da Ernesto Ciafardoni, Vittorio Cartone e Francesco Giorgini (eccezionalmente sul palco ci saranno anche Massimino e Giovannino). Ospiti d’onore delle tre serate saranno “I Minnesota Jacket”, “I Caferza”, “Dedè Manini e le sue girls” e band di musica jazz, blues e rock. I costumi sono a cura di Anna mode Roma, le scenografie sono di Loredana Iannucci, mentre il coordinamento delle serate sarà affidato a Enzo Vasanella. Tutti i permessi relativi alla sicurezza sono stati rilasciati dalla commissione di vigilanza, e dunque è tutto pronto per il divertimento. Il contributo serale sarà di 10 euro mentre, per tutte e tre le serate, è possibile fare un mini abbonamento da 25 euro.