Giulianova. Covid-19: 9 nuovi contagi e 4 guariti

Covid-19

Dati Covid aggiornati al 26/07/2021 Il Comune di Giulianova diffonde i nuovi dati sui cittadini giuliesi positivi al Covid-19, contenuti nelle ultime comunicazioni fornite dal Siesp della Asl di Teramo. Dal 20 al 26 luglio si registrano in città: – 9 nuovi contagi – 4 nuovi guariti (totale guariti 1395) – Totale attualmente positivi 20 (di cui 1 ricoverato) – Totale deceduti seconda ondata 42 – Totale contagiati nella seconda ondata 1457 In allegato il grafico relativo all’andamento dei contagi.




Giovedì 29 Luglio, fischio di partenza per “Giulia Express”, il bus panoramico che attraversa e racconta Giulianova.

 

 

L’ultima decade di luglio regala a Giulianova un’attesa novità. E’ pronto infatti a partire il servizio che consentirà di attraversare i quartieri a bordo di un Bus panoramico, ascoltando nel mentre curiosità e notizie storiche sulla città. In due parole, si tratta di “Giulia Express”, ovvero lo strumento messo in campo dall’amministrazione comunale per assicurare ai turisti e residenti, un percorso “informativo” e divertente nel perimetro urbano. “Giulia Express” partirà giovedì prossimo, 29 Luglio, con partenza davanti il palazzo Kursaal. L’itinerario prevede l’ingresso in porto, quindi la percorrenza dei lungomari Spalato e Rodi. Attraversato il quartiere Annunziata e superata la chiesa di Santa Maria a Mare, Giulia Express sosterà in piazza Belvedere, dove i passeggeri potranno scendere e ammirare il panorama. Il percorso proseguirà in corso Garibaldi, con sosta, senza discesa, in corrispondenza del duomo di San Flaviano. Quindi, oltrepassato viale dello Splendore con le sue belle case d’epoca, si potrà visitare il santuario di Maria Santissima dello Splendore. L’ultimo tratto del ritorno al punto di partenza  è rappresentato dal lungomare monumentale. Il viaggio inaugurale, destinato agli operatori di tutti i mezzi di informazione, è previsto per mercoledì 28 Luglio alle 19.30. « Questa di Giulia Express – spiega l’assessore al Turismo Marco Di Carlo – è un’iniziativa, condivisa con le consulte del Commercio e del Turismo, che rappresenta l’attuazione del piano di marketing strategico per la promozione delle bellezze cittadine; sara’ la stessa Giulia a raccontarle con l’obiettivo di riuscire a trasmettere un’esperienza  emozionale a tutti coloro che scelgono la nostra citta’ come meta delle loro vacanze conservando un ricordo indimenticabile di questi luoghi; saranno infatti proprio loro attraverso il passaparola a rafforzare la promozione della citta’. La migliore pubblicità, per Giulianova, è Giulianova stessa. La sua bellezza, resa accessibile, alimenta da sé il desiderio di tornare.




Numeri incoraggianti per la tre giorni del camper vaccinale della Asl: somministrate 698 dosi ed effettuati 107 tamponi.

Camper

Camper

Bilancio più che positivo per il servizio di vaccinazione “itinerante” organizzato dalla Asl di Teramo. Il camper vaccinale messo a disposizione dei comuni costieri, ha sostato a Giulianova da venerdì a domenica, sotto la pineta di via Quarnaro, dando la possibilità a giuliesi e turisti di accedere alle somministrazioni. « In tre giorni – rende noto il vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali Lidia Albani – sono state vaccinate 698 persone ed effettuati 107 tamponi. Si tratta di numeri confortanti, che danno il giusto merito all’iniziativa della Asl ed incoraggiano la comunità, specie in un periodo estremamente critico come quello attuale. Dinanzi alla prospettiva di un balzo in avanti dei contagi, le vaccinazioni, insieme alle ordinarie misure preventive, restano l’unica arma per un contenimento efficace della pandemia. Il nostro ringraziamento va all’ Azienda sanitaria e, ancora una volta, ai volontari di Protezione Civile e Croce Rossa che, in maniera inappuntabile, hanno allestito l’area medica e assistito l’utenza ».




Editoria. C’E’ UN ALTRO ABRUZZO FUORI DELL’ABRUZZO

 

 

di Goffredo Palmerini

 

 

C’è un altro Abruzzo fuori dall’Abruzzo, più grande di quello dentro i confini. Le stime più attendibili l’attestano certamente al di sopra del milione e trecentomila, dunque più degli abruzzesi che vivono nella regione. Gente che ha conosciuto, insieme agli italiani delle altre regioni, la più grande diaspora della storia dell’umanità. Perché tale è stata l’emigrazione italiana dall’Unità d’Italia, nel 1861, fino agli anni Settanta del secolo scorso, quando le uscite migratorie dal Paese andarono affievolendosi nei numeri. Complessivamente erano usciti dall’Italia, in poco più d’un secolo, quasi 30 milioni di emigrati, sparsi in ogni angolo del mondo. Argentina, Brasile, Stati Uniti le rotte principali oltreoceano della prima grande emigrazione. Poi, nel secondo dopoguerra, ad esse s’aggiunsero Venezuela, Canada, Australia ed altri Paesi, e quindi l’Europa, con Svizzera, Francia, Belgio, Gran Bretagna e Germania. In numeri sensibilmente inferiori l’emigrazione italiana s’indirizzò anche nel continente africano, in Sud Africa, ma anche nei paesi del Maghreb che affacciano sul Mediterraneo. Negli anni recenti, con la crisi economica del 2007 che ha colpito particolarmente le economie dell’Occidente e sensibilmente l’Italia, con una disoccupazione che tocca precipuamente i giovani, è ripresa nel nostro Paese l’emigrazione, certamente di altro genere rispetto a quella storica, e tuttavia in termini crescenti fino ai 150mila esodi l’anno. Questo fenomeno, diretto in nord America, Europa e Australia, ha preso anche le vie dell’Est, particolarmente in Cina e nei Paesi della penisola arabica (Emirati, Arabia Saudita).

 

Un fenomeno rilevante, dal punto di vista politico economico e sociale, storicamente trascurato e politicamente talvolta pressoché rimosso. La nostra Storia nazionale dedica all’emigrazione italiana un’attenzione minima, residuale. Sui testi scolastici è del tutto assente o, se presente, relegata in poche pagine marginali. C’è dunque assoluta necessità, se l’Italia vuole davvero conoscere e riconoscere l’altra Italia – che conta 80 milioni d’italiani nel mondo delle varie generazioni dell’emigrazione – che la storia della nostra emigrazione entri finalmente nella Storia d’Italia, con tutta la rilevanza che le compete, con il suo significato politico e sociale, con la sua dimensione economica e culturale. La storia dell’emigrazione deve dunque entrare nei programmi delle scuole italiane, nei piani di studio delle nostre università.

 

Sarà bene che le Istituzioni considerino quest’altra Italia, ben più grande di quella dentro i confini, come una parte assai importante per la cultura italiana, per la diffusione della nostra lingua, per la promozione dello stile e del gusto italiano che accompagna il made in Italy, per le opportunità in campo economico che una così grande e preziosa risorsa di autentici ambasciatori, quali sono i nostri connazionali nel mondo, può rappresentare in un mercato globale. Giova ricordare a classi dirigenti sovente poco attente all’attualità della nostra emigrazione, ancora giudicata secondo triti stereotipi piuttosto che nella realtà, come gli italiani all’estero hanno conquistato rispetto e prestigio occupando posizioni di rilevanza nelle università, nell’economia, nella ricerca, nell’imprenditoria, nell’arte, persino nei Parlamenti e nei Governi dei Paesi di accoglienza. Ecco, quando l’Italia sarà finalmente capace di riconoscere l’altra Italia in tutto il suo valore, un’altra storia potrà riguardare il nostro Paese, in termini di presenza culturale nel mondo e finanche di peso politico nello scacchiere mondiale, contando 140 milioni d’italiani, di cui 60 dentro i confini e gli altri nel mondo.

 

Queste modeste annotazioni di ordine generale valgono altrettanto per l’Abruzzo, dentro e fuori i confini. Negli ultimi anni, sebbene permangano ancora preoccupanti lacune di conoscenza del fenomeno migratorio, anche a livello istituzionale, va tuttavia crescendo una consapevolezza matura di cosa abbia rappresentato e rappresenti l’emigrazione abruzzese. Allo scopo generale, e a quello dell’Abruzzo in particolare, hanno valso certamente pubblicazioni e saggi sull’emigrazione, un fenomeno che man mano va illuminandosi di attenzione. E di sorprese. Alle trattazioni degli studiosi per fortuna si è andata aggiungendo man mano una pubblicistica che affida riflessioni, analisi e annotazioni alle pagine dei giornali su carta come pure al grande mondo della stampa on line, più pervasiva e meglio presente perché liberamente attingibile nel web da ogni angolo del pianeta.

 

A queste importanti risorse della comunicazione della conoscenza da tempo si va affiancando un’editoria più particolare, che alla trattazione del fenomeno in generale, sul piano sociologico e culturale, preferisce una narrazione diversa, perfino più efficace ed intrigante. L’emigrazione abruzzese viene raccontata, infatti, attraverso un ricco caleidoscopio di esistenze, di storie vissute, di esperienze esplorate. E di pregiudizi sconfitti con l’esempio e la virtù, con il talento e l’intraprendenza, con il coraggio e il valore. Uomini e donne abruzzesi in terra straniera così hanno saputo guadagnarsi la stima e la considerazione nei Paesi d’accoglienza, grazie a testimonianze di vita specchiate ed esemplari, conquistando con la serietà, l’ingegno e la creatività posizioni di rilievo.

 

Di quest’altro Abruzzo, attraverso il racconto di storie vissute, di persone autentiche, da molti anni parla Dom Serafini, con la puntualità dei suoi articoli sulla stampa abruzzese e sulla stampa italiana all’estero, con la qualità dei suoi libri. Come questo suo libro, per il quale voglio esprimere alcune conclusive osservazioni. L’Autore ha il merito, per il tramite di queste cento storie di valenti abruzzesi – che si aggiungono alle altre già raccontate e che sperabilmente continuerà a raccontare – di continuare a costruire il grande mosaico dell’emigrazione partita dall’Abruzzo. C’è tutto l’Abruzzo dei luoghi d’origine, di ogni angolo e di ogni provincia, e c’è davvero tutto il mondo – dagli Usa alla Cina, dall’Algeria al Cile, dall’Argentina al Canada, dall’Australia al Guatemala, al Giappone, al Perù, al Venezuela, a tutti i Paesi della nostra Europa) dove questi nostri corregionali hanno saputo esprimere all’eccellenza le loro qualità e il loro valore.

 

E’ uno straordinario patrimonio di uomini e donne che rendono onore all’Italia e all’Abruzzo, terra natale dove affondano le loro radici, dove s’ispirano le loro emozioni, dove traggono l’eredità culturale, dove ripongono l’amore per secolari tradizioni e le nostre ricchezze artistiche e ambientali. Di questo retaggio hanno una sana fierezza, un orgoglio denso di antichi valori, specchio della millenaria civiltà delle genti d’Abruzzo. Della loro terra, dei borghi e delle città che la costellano, dello straordinario scrigno di meraviglie d’arte e architetture, della cangiante armonia che dalle alte vette del Gran Sasso, del Sirente e della Maiella, scende alle rigogliose colline fino allo splendore del mare, i nostri abruzzesi nel mondo sono profondamente innamorati. E la straordinaria bellezza del nostro Abruzzo la raccontano, in tutta la sua suggestione, laddove loro vivono. Altro che le stantie campagne di promozione turistica che talvolta fa la nostra Regione. I nostri abruzzesi nel mondo sono gli ambasciatori e i migliori promoter delle meraviglie dell’Abruzzo. Il lettore se ne renderà conto leggendo queste storie. Ne avvertirà il senso e l’anima stessa di quest’altro Abruzzo, illuminato di sapienza, di talento e di valori.

 

 




“Nuovi Orizzonti della Sinistra” (NOS – NOI) 48 DENUNCE La destra reagisce così, manifestando tutta la sua debolezza e disperazione.

Si apprende dalla stampa che il Sindaco di Giulianova avrebbe pronte 48 querele per altrettanti cittadini colpevoli, a dire del primo cittadino, di averlo diffamato con commenti, ritenuti “feroci”, riferiti al video che lo ritraeva sogghignante alle battute “ironiche” di Sgarbi.

Il sindaco di una città è il sindaco di “tutta la città”. La rappresenta per intero, ne interpreta i bisogni, le esigenze. Riesce a coglierne le profonde articolazioni, le sfumature, le diversità. La governa in ragione del mandato elettorale ottenuto, prestando, tuttavia, attenzione ed ascolto a tutti.

Questo Sindaco, “che ha carpito in maniera fraudolenta voti ai cittadini”, come dimostrato dal noto miserabile voltafaccia compiuto, è riuscito nello straordinario risultato di alzare barriere fra sé, la sua amministrazione e la città.

E’ incapace di comprenderla, tantomeno di ascoltarla. Interpreta ogni voce di dissenso e di critica, come un attacco personale a cui reagire con violenza, utilizzando il tipico armamentario lessicale e comportamentale della destra estrema: “denigrazione, delegittimazione, intimidazione”.

Le 48 querele annunciate fanno parte del medesimo registro e perseguono il medesimo obiettivo: “INTIMIDIRE”chi osa esprimere dissenso, invitarlo al silenzio, collocarlo nella innocua posizione di soggezione. Insomma, le 48 querele costituiscono l’ulteriore esempio di come la destra estrema concepisce il governo di un territorio: “potere intoccabile e insindacabile”

48 denunce a dimostrazione della debolezza e della disperazione del Sindaco, un uomo vittima di se stesso e del suo farneticante delirio di onnipotenza, che stride pesantemente con la nobiltà della funzione istituzionale che i cittadini, pur frodati, gli hanno attribuito.

“Nuovi Orizzonti della Sinistra” (NOS – NOI) esprime solidarietà e la vicinanza nei confronti dei cittadini che NON sono proni alle offese del Sindaco, ma hanno la testa alta e dissentono come è giusto fare.

Ovviamente, nessuno si farà intimidire ed il dissenso rispetto alla peggior amministrazione comunale della storia repubblicana di Giulianova continuerà a crescere ed a manifestarsi nelle forme che la Costituzione consente.

Così come si affermerà e crescerà in città un’alternativa che sarà in grado di restituire a Giulianova un governo all’altezza della sua gloriosa storia democratica e progressista.

I promotori




ATTIVITA’ DI CONTROLLO AMBIENTALE: SANZIONI E DENUNCE PER SCARICI DOMESTICI ABUSIVI E DEPOSITO INCONTROLLATO DI RIFIUTI

Si sono da poco concluse le attività di accertamento di alcuni illeciti in materia ambientale constatati dal personale del Nucleo Operativo Polizia Ambientale della Guardia Costiera giuliese, sotto il coordinamento del Centro di Controllo Ambiente Marino della Direzione Marittima di Pescara.

A seguito di un’intesa attività ispettiva iniziata prima dell’inizio della stagione balneare, i militari della Guardia Costiera di Giulianova supportati dal personale tecnico dell’Arta Abruzzo – Distretto Provinciale di Teramo e da personale specialistico della Società Ruzzo Reti, hanno condotto diverse attività di ispezione, che hanno portato alla luce scarichi domestici non autorizzati che confluivano direttamente in mare ovvero in corpi idrici sfocianti sempre lungo la costa ed un deposito incontrollato di rifiuti.

Nel dettaglio, è stato constatato ed accertato nel Comune di Roseto degli Abruzzi, a seguito di segnalazioni e verifiche accurate, che in una palazzina di 20 unità abitative, 6 di quest’ultime non erano allacciate alla pubblica fognatura, e quindi scaricavano i reflui domestici direttamente all’interno del canale delle acque bianche per poi sfociare in mare, senza ovviamente alcun filtro ovvero alcun tipo di trattamento delle stesse.

Nel Comune di Corropoli, invece, veniva constatata la presenza di un’autocarrozzeria che, all’interno del proprio piazzale, deteneva in maniera incontrollata materiali sparsi e depositati su un terreno non impermeabilizzato completamente esposti agli agenti atmosferici e pericolosi per l’ambiente circostante.

Inoltre, nel comune di Ancarano, i militari intervenuti hanno rilevato tre attività commerciali che sversavano i reflui dei propri scarichi domestici e di una attività ristoratrice, (tra cui detersivi, olii da cucina, grassi oleosi e acque di prima pioggia) in un canale di acque meteoriche sfociante nel fiume Tronto.

A conclusione dell’articolata attività di ispezione e di approfondimento necessaria, sono state elevate tre sanzioni amministrative da 6.000 a 60.000 ed è stata redatta ed inviata all’Autorità Giudiziaria un’annotazione per la mancanza di autorizzazione allo scarico delle acque di prima pioggia in acque superficiali, provenienti dal piazzale superiore a 1000m2.

Per tutti gli scarichi non autorizzati è stata immediatamente disposta l’interruzione degli stessi, con obbligo di allaccio alla pubblica fognatura.

La Guardia Costiera continuerà le attività di verifica ambientale sia lungo il litorale di giurisdizione sia nei Comuni dell’entroterra al fine di scongiurare e sanzionare, ove necessario, episodi di inquinamento marino e costiero, garantendo così la tutela dell’ecosistema mare e di conseguenza anche dei bagnanti che soprattutto in questo periodo estivo popolano numerosi il litorale teramano.




Giulianova. Il sindaco Jwan Costantini puntualizza sul suo ruolo nella campagna elettorale di Roseto.

Foto Archivio. Il primo cittadino, Jwan Costantini, prova il monopattino in Piazza Buozzi

« Basta critiche. Ho solo accettato di dare il mio contributo » . Il sindaco Jwan Costantini, alle luce delle recenti polemiche sollevate da ex esponenti della Lega, interviene sul suo apporto, anche mediatico, nella campagna elettorale rosetana. « Ancora una volta – commenta – l’invidia fa brutti scherzi. Il primo cittadino di Giulianova è stato chiamato a dare il suo contributo, politico e d’opinione, nei comuni dove si torna al voto. Questo, per ovvi motivi, non capita a chi, forse scontento di sè, continua ad azionare la macchina del fango. I consiglieri comunali che cercano maldestramente la ribalta non sono interpellati oggi, in rappresentanza di se stessi, e non lo sono stati quando erano nella Lega. Comprendiamo il malumore, ma lo stato di fatto non dipende da noi ».




Giulianova. Il Cittadino Governante: QUANTO PESA LA DENUNCIA DI UN SINDACO SU UN CITTADINO?

I consiglieri, Franco Arboretti e Pietro Carrozzieri

Tutti abbiamo letto delle 48 denunce che il sindaco Costantini ha esposto per commenti ritenuti “feroci”.
Se é vero che il web ha sdoganato tutte le dialettiche e che ognuno di noi può scegliere le parole da dire e soprattutto quelle da non dire, restano da capire alcune cose:
1. Possono le parole definite “feroci” essere in qualche modo “di reazione” ad un linguaggio altrettanto aggressivo e volgare?
2. Quanto è sbilanciata la posizione del cittadino comune rispetto ad un amministratore, in questo caso addirittura il sindaco, sia economicamente che socialmente e psicologicamente?
3. Come può Costantini far credere che i risarcimenti derivanti dalle querele saranno tanti e verranno “devoluti al Comune” per le opere pubbliche e il rifacimento di strade, assumendo le sembianze del benefattore del popolo e della città da un lato e minaccioso regnante dall’altro?
4. La querela può essere una risposta alla critica politica, foss’anche colorita o eccessiva?
Il primo cittadino é l’esempio.
Il primo cittadino dà l’esempio.
Se si è arrivati a questo punto, cioé a querelare, sicuramente c’è qualcosa che non va nel rapporto tra il sindaco e i cittadini. In una società democratica un sindaco dovrebbe prestare ascolto a tutte le istanze provenienti dalla città e non essere colui che intimidisce a colpi di querela.

Il Cittadino Governante




Danneggiamenti in piazza Dalmazia. Il sindaco assicura: « Sarà fatta piena luce ».

Non sarà trascurato nulla e la verità su quanto accaduto verrà fuori. Il sindaco Jwan Costantini intende rassicurare quanti guardano con ansia, ed una certa perplessità, ai recenti episodi che hanno procurato danni a piazza Dalmazia, inaugurata nella sua nuova veste solo il 4 Luglio scorso. « Questa amministrazione – dichiara – farà presto chiarezza, anche grazie all’ausilio del sistema di telecamere puntualmente installato, come promesso in campagna elettorale. Nulla sarà lasciato di intentato, al fine di individuare e sanzionare i responsabili. Risulta peraltro evidente che chi oggi batte il tamburo delle polemiche non sarà in questo dalla nostra parte, visto che, a leggere gli ultimi proclami, pare che le incursioni vandaliche vengano quasi auspicate. Del resto, non ci aspettiamo molto da parte di coloro che, la sicurezza, sanno invocarla solo a chiacchiere e non con la messa in campo di una strategia fattiva, come accade da due anni a questa parte » .




Giulianova nel circuito internazionale degli infioratori per l’ Anno Santo Iacobeo. Domenica 25 il Colibrì realizzerà il quadro giubilare nel piazzale del santuario della Madonna dello Splendore. Con il patrocinio del Comune, coinvolti gruppi, associazioni e cittadini.

Colibrì foto archivio

Un’infiorata straordinaria si materializzerà domenica prossima, 25 Luglio, nel piazzale antistante il santuario della Madonna dello Splendore. Sarà quella, infatti, l’infiorata promossa per celebrare l’ Anno Santo Iacobeo, che la Chiesa indice quando, come quest’anno,  il 25 Luglio, giorno della commemorazione del martirio di San Giacomo, cade di domenica. Le porte del santuario di Santiago di Compostela, aperte lo scorso dicembre da Papa Francesco, rimarranno spalancate fino al 2022, mentre in tutto il  mondo devoti e pellegrini saranno impegnati a festeggiare la ricorrenza, percorrendo il celebre cammino o dando vita a un ventaglio di iniziative. Per l’occasione, un comitato internazionale ha indetto l’ “Infiorata dell’ Anno Santo Iacobeo” e coinvolto per questo 180 squadre, chiamate a realizzare lo stesso quadro, nelle piazze di 31 nazioni. Una quarantina i comuni italiani aderenti, tra cui Giulianova, che ha visto nominato nel comitato mondiale degli infioratori il “suo” Colibrì. Il circolo, che annualmente realizza un’infiorata nella prima settimana di agosto, ha detto sì,  avvalendosi per l’evento del patrocinio del Comune di Giulianova e della collaborazione del gruppo Scout Agesci 1. Sabato prossimo, alle 18, si ritroveranno ai piedi della Via crucis monumentale di via Montello associazioni podistiche, sportive, ambientaliste, di promozione sociale, e tutti i cittadini che vorranno partecipare  ad una camminata che li condurrà al piazzale del santuario dove, alle 19, inizierà la realizzazione del disegno. In corrispondenza dei simboli stabiliti, il quadro recherà il numero dei chilometri che separano Giulianova da Santiago di Compostela. Oltre al gruppo Scout Agesci 1, hanno aderito all’iniziativa del Colibrì, Ecologica G, Conalpa, Il sole e la luna – emozioni in cammino, AndiAmo a camminare, Comitato di quartiere Annunziata, Asd Minibasket e Femminile Adriatica, Giulianova cammina e Aps Walkers, che cinque anni fa fu nominata “rappresentante della comunità giuliese in cammino” proprio alla luce dell’esperienza di Santiago. « L’amministrazione comunale – commenta l’assessore al Turismo Marco Di Carlo – è felice di partecipare ad un’iniziativa internazionale, portatrice di un messaggio cristiano e umano di spiritualità condivisa. Ringraziamo Ambra Di Pietro ed Egidio Casati perchè, anche questa volta, il Colibrì ha fatto di Giulianova un comune solidale, dove gruppi, associazioni e cittadini, dimostrano di saper fare rete per comunicare (e testimoniare) generosità e bellezza, valori alti, di cui, specie in giorni come questi, si ha particolare bisogno ».