Giulianova (TE). Vita da Gigolò………passando per Giulianova.

Vita da Gigolò

di Carina Spurio

Elena è un’amica. E’ simpatica. Ricordo il nostro incontro al mare, sulla costa adriatica, entrambe eravamo prossime agli esami di maturità. Io, introversa a cerebrale, sempre intenta a scrivere pagine fitte di appunti, lei prorompente e solare con la malattia dello shopping. Ai tempi del nostro incontro frequentavo l’Istituto Magistrale G.Milli di Teramo. Geograficamente parlando conoscevo solo Via Carducci e il lungomare di Giulianova Lido. Elena arrivava ogni estate dalla capitale. Mi era sembrata la ragazza meno rompiscatole che io avessi mai conosciuto. Alta un metro e ottanta, mediterranea nelle forme e nei colori, logorroica, con un sorriso dilatato e bianchissimo. Per i miei gusti era troppo vivace, aveva sempre qualcosa da proporre e la mia proverbiale pigrizia reagiva poco elegantemente ai suoi assalti. Il binomio appena descritto non era dei più felici, ma si sa, le compensazioni in un rapporto d’amicizia crea sodalizi inossidabili. Trascorrere del tempo con Elena era sempre un piacere. Il suo più grande pregio era quello di non creare mai problemi. Ho sempre pensato a lei come “il corpo”,  a me come “la mente”. Quello che poi ha fatto nella vita è stato sempre in relazione al corpo. Elena adorava ballare,  i beauty center, i massaggi, sebbene quello che ci divideva “ancora” era il rapporto disinvolto che riusciva ad instaurare con gli uomini. L’estate scorsa Elena mi telefona. Non ci vedevamo da oltre dieci anni. Era raggiante. Mi comunica che di recente ha incontrato un uomo straordinario e senza preamboli mi dice che devo assolutamente conoscerlo. Un uomo straordinario, affascinante, galante, perfetto. Mi chiedo in quale universo parallelo si sia recata per trovare un simile esemplare maschile! Intanto le sue parole corrono come un fiume in piena. Mi racconta di essere stanca di storie sbagliate, troppe volte era finita in situazioni complicate costellate da “ex mogli” ed “ex fidanzate” e che ad un certo punto aveva avuto bisogno di un’ inversione di tendenza, di prendere una decisione e di qualcuno che le avrebbe cambiato la vita. Molte sono le donne che usano questa frase: “cerco qualcuno che mi cambi la vita!” come  se avessero bisogno di un complementare dotato di telecomando e che pigiando i tasti, iniziasse come per magia a dare una realtà alla loro vita. Durante la conversazione telefonica ho evitato commenti inopportuni, decidendo all’improvviso che avrei accettato il suo invito e avrei conosciuto l’alieno perfetto. Prima di chiudere la conversazione le chiedo in che modo aveva conosciuto un simile fenomeno di uomo. Lei di rimando e con il candore che la caratterizza mi risponde che ha sfogliato un giornale di annunci e guardando tra quelli personali ha scelto il suo accompagnatore. Il fantastico uomo di Elena era un gigolò! Lo strepitoso gigolò si era poi innamorato di lei. Se c’è cupido di mezzo è bene non fare battute infelici, mi sono detta! Intanto la situazione si era fatta notevolmente comica. La mia testa aveva iniziato a vagare. Magari indossa camicie satinate di Armani come Richard Gere in American Gigolò, mi sono detta, mentre Elena continuava a parlare parlare, sottolineando che la storia proseguiva da oltre un mese. Insomma, lui era assolutamente fantastico ed io, dovevo conoscerlo. Pochi giorni dopo, mi ritrovo in un elegante bar di Giulianova Lido. Dopo alcuni minuti arriva Elena con il suo accompagnatore-fidanzato che vive a San Benedetto del Tronto. Alto, moro, prestante, occhi blu notte. Lui le cede il passo come scortandola. Sorride. Accidenti è troppo, troppo di tutto! Troppo bello, troppo elegante, con un completo grigio scuro come fosse pronto per una sfilata di Armani, appunto. Le scarpe, eleganti e lucide, sembrano quelle che si vedono solo in fotografia. Lo osservo come un uomo guarda una donna. Rabbrividisco al pensiero. La pantera del sesso intanto le offre la sedia, io sorrido ad Elena e Alessandro. Alessandro, un bel nome lo ammetto, anche abusato se vogliamo, che gli legittima il lato di conquistatore del suo omonimo passato alla storia. Si siedono. Elena è emozionata, lui sembra a suo agio. Come in un vecchio film lui le sfila il giubbino di pelle nera e le scosta la sedia. La conversazione è molto frivola, si parla del più e del meno, in fondo l’annuncio parlava chiaro: 1.86, fisico prestante,moro, occhi blu, non c’era scritto “intellettuale”! Alessandro ha delle mani curate, affusolate. Lo osservo spudoratamente. Il suo sguardo si concentra sulla cameriera in arrivo come a perforarla, chiede se in quel bar hanno qualcosa di originale e di molto piccante, magari una cioccolata densa con peperoncino. Non comprendo se sia per provocazione o se gli serve per “lavoro”. Continuo ad evitare battute e considerazioni banali ma non resisto e gli chiedo di cosa si occupa. Mi risponde che fa lo psicanalista e automaticamente le sue labbra si schiudono mostrando una dentatura perfetta. <<Ascolto!>> precisa. <<Non faccio altro che ascoltare!>> ribadisce.  Come una primadonna si lamenta del superlavoro, spesso è costretto a staccare i telefonini per riposare di notte. Ne ha tre. Non riesco a non tentare un’intervista, è più forte di me, tanto che le mie domande partono a raffica …

In che modo le tue clienti ti rintracciano per incontrarti?

Annunci. Sui quotidiani, sulle riviste femminili.

L’annuncio è curato da te?

Il testo sì. La frase deve essere accattivante in modo da attirare l’attenzione perché di annunci ce ne sono troppi.

Come hai iniziato?

Avevo 20 anni, un bel fisico, una bella faccia e tanta voglia di sfondare nel mondo della moda.

Poi…

Qualche foto e un amico che mi ha procurato la prima sfilata. Così sono entrato nei locali giusti. Nel mondo della moda non è facile affermarsi e un amico mi ha spiegato che la mia avvenenza poteva essere usata in un altro modo. Un modo più redditizio. Mi ha presentato una signora, questa mi ha fatto conoscere una sua amica. Tutto il resto è venuto di conseguenza …

Hai abbandonato la moda per fare l’accompagnatore?

No. Qualche sfilata continuo a farla.

Parliamo di cose “pratiche” quanto costa incontrarti?

Mai meno di 400 euro. Alcuni incontri che si sono protratti per più tempo anche 600.

Ti hanno mai cercato gli uomini?

No, niente uomini solo donne.

Hai mai avuto una defaillance?

Le donne che mi hanno cercato per una sera, lo hanno fatto anche successivamente. Mi dicono che sono bravo. Cero, inutile nascondere che è faticoso, a volte ti capita la tipa che alle cinque del mattino vuole ancora parlare o far l’amore. Ci sono i giorni in cui sono stanco, ma non ho mai deluso nessuna.

Quante volte incontri la stessa donna?

Dieci incontri e poi basta, altrimenti le cose si possono complicare nel caso in cui si affeziona o si innamora.

Come si svolge una tua giornata tipo?

La mattina dormo. Prima di mezzogiorno non mi sveglio mai. Se vuoi fare questo lavoro devi essere in forma e quindi è d’obbligo frequentare la palestra per almeno 4 giorni a settimana, poi ci sono i contatti da movimentare, la serate nei locali e quindi trascorro molto tempo al telefono.

Che tipo di serate?

Spettacoli nei locali. Spogliarelli.

Elena?

Di lei mi sono innamorato, succede a tutti prima o poi?

E adesso cosa succederà fra voi?

Vorrei sposarla a Las Vegas , in quella città il matrimonio è rapido e molto divertente, eviteremo così il ritmo frenetico dei preparativi. Gradirei un matrimonio sbrigativo e allo stesso tempo fantastico ed emozionante.

Pensi di fare questa vita per sempre?

Da qualche anno sogno di trasferirmi in un’isola. Vorrei gestire un locale all’estero. Forse i tempi non sono maturi ma quando il denaro che avrò messo da parte mi sembrerà sufficiente dirò addio all’Italia.

Elena ci lascia soli. Provvede a saldare il conto. Ci alziamo contemporaneamente dal tavolo del bar. Alessandro attende Elena con il suo giubbino di pelle tra le mani, la aiuta ad indossarlo. Le sue dita affusolate afferrano i tre telefonini spenti per l’occasione, li mette in tasca.  Arriviamo ai saluti. L’aperitivo è stato diverso, indubbiamente. La pantera del sesso ha le idee chiare, riassumo all’istante. Li osservo andar via, che non siano questi i nuovi uomini?

Carina Spurio




Giulianova. G REVOLUTION FASHION & MUSIC IL MAXI STORE raddoppia

..Tutto ebbe inizio da un’idea radiofonica che poi portò alla creazione di Dama Group e di un piccolo store, un’unione spasmodica di Fashion e Musica…ORA…nemmeno ad un anno dalla sua nascita, lo store si trasforma camaleonticamente, per proporvi tantissime novità moda. G REVOLUTION FASHION & MUSIC IL MAXI STORE STA ARRIVANDO…
…OGNI CREAZIONE HA LA SUA NATURALE EVOLUZIONE… INAUGURAZIONE DEL MAXI STORE G REVOLUTION SABATO 4 DICEMBRE DALLE 16 IN POI..LUNGOMARE ZARA 29-33 GIULIANOVA LIDO

COLONNA SONORA EVENTO “ADIEMUS” G REVOLUTION VERSION DI MATTEO COMPAGNONI

G REVOLUTION MAXI STORE ABBIGLIAMENTO UOMO-DONNA, ACCESSORI MODA, GIOIELLI ED OROLOGI

I NOSTRI MARCHI: TOKIDOKI, FIX DESIGN con ATARI, HELLO KITTY OH MY GOD ( ACCESSORI MINNIE, WINNIE THE POOH, SETTE NANI, ORSETTI DEL CUORE), L’ERA GLACIALE 3, CHUPA CHUPS, WONDER WOMAN, AMERICAN FRESHMAN, FORMICA ATOMICA, TOMORROW CAMICE JEANS MAMMUUT, STAFF, FREE JOY, TOG’S, NEIL KATTER, FRANKIE GARAGE, JOE RIVETTO, ITALIAN JOB, ANNA GERY, CRISTIES ALTA MODA, INTIMO DACTH…ACCESSORI: GIOIELLI NALì, LE FILLE DES FLEUR, MISS MISS, DG…OROLOGI e GIOIELLI VERSUS VERSACE; MOSCHINO E BLUMARINE…OROLOGI HIP HOP, CHAPò TIME

PROSSIMAMENTE RIVENDITORE DEGLI OROLOGI DG.

…LA RIVOLUZIONE CONTINUA




Giulianova. Pesca: Federpesca vuole ringraziare l’Ente Porto nella qualità del Dr Pierangelo Guidobaldi per la sua puntualità dimostrata per gli accordi presi per il mondo peschereccio giuliese

Mentre per un verso siamo fermi ad aspettare che le nostre richieste per i corsi d’acqua vengano accolti per risolvere  i problemi esistenti dall’altro canto Federpesca vuole ringraziare l’Ente Porto nella qualità del Dr Pierangelo Guidobaldi per la sua puntualità dimostrata per gli accordi presi per il mondo peschereccio giuliese e contestualmente al demanio marittimo regionale , si vuole precisare che finalmente si avrà una situazione equa per tutti, per le varie realtà presenti sul territorio una parte rappresentata dalla piccola pesca e dal diportismo dove alla prima verranno assegnati i pontili galleggianti di 60 metri antirisacca cosi da delimitare per sempre i vari spazi fra pesca e diportismo a quest’ultimo verrà assegnata la banchina di riva che potrà essere utilizzata per manifestazioni e feste.

Un ruolo importante viene dimostrato dal mondo dei pescherecci a cui toccherà la restante parte ove si potranno effettuare le varie operazioni con le reti, i cavi e come ribadito dall’ente porto si avrà anche un dispositivo importante per allungare i cavi in tutta sicurezza , dopo tutte queste sinfonie per le orecchie di chi aspettava questi risultati , arriva però il momento delle richieste urgenti:

Federpesca e Co.Ge.Vo. chiedono aiuto al sindaco Mastromauro per una maggior pressione sulla realizzazione necessaria del corridoio di pesca nel Parco del Cerrano per la difesa della propria economia cittadina, dagli ultimi eventi si evince che nel Comune di Pineto il sindaco Monticelli chiede al suo assessore Gatti aiuto per costruire posti di lavoro per la sua popolazione istituendo uno sportello di FRONT LINE LAVORO mentre dall’altra partesi sta ancora aspettando la realizzazione del corridoio di pesca che porta lavoro ai pescherecci giuliesi e non solo.

Siccome si aspetta da tempo Squeo afferma che se i tempi si allungheranno i marittimi giuliesi saranno costretti ad andare a chiedere posti di lavoro al Comune di Pineto presso il bellissimo sportello Front Line Lavoro, pertanto sia il presidente Di Mattia del Cogevo che Squeo di Federpesca chiedono al sindaco  giuliese e alla giunta comunale la tutela del proprio lavoro che incrementa la redditività cittadina e il  sostegno della loro causa e cioè “realizzazione del corridoio di pesca “ al più presto.

FEDERPESCA                                                                                                      COGEVO

WALTER SQUEO                                                                                        GIOVANNI DI MATTIA




Giulianova. Depuratore Salinello. Richiesta di incontro urgente da parte dei sindaci di Giulianova e Tortoreto.

Depuratore Salinello. Richiesta di incontro urgente da parte dei sindaci di Giulianova e Tortoreto.

Un incontro urgente per affrontare e risolvere definitivamente la questione relativa all’ampliamento del depuratore di Tortoreto-Giulianova Nord. E’ la richiesta inviata stamane al presidente del Ruzzo Giacomo Di Pietro da parte del sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro e del primo cittadino di Tortoreto Generoso Monti.




Giulianova. Cirsu. Avviso pubblico per la nomina dei componenti del CdA e del Presidente.

Cirsu. Avviso pubblico per la nomina dei componenti del CdA e del Presidente.

E’ stata indetta una selezione pubblica per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione del CIRSU e per la contestuale scelta, tra i nominati, del Presidente dello stesso CdA.

Gli interessati dovranno presentare la proposta di candidatura indirizzandola alla società CIRSU, località Casette di Grasciano, 64024 Grasciano (TE), con apposita domanda che dovrà pervenire entro e non oltre le ore 10 di giovedì 2 dicembre prossimo venturo. Alla domanda, il candidato dovrà allegare il proprio curriculum con indicazione dei titoli di studio e dei seguenti requisiti:

a) comprovata competenza in campo gestionale e amministrativo per studi compiuti o per funzioni svolte presso Enti, aziende pubbliche o private;

b) competenze ed esperienze in campo ambientale.

Gli aspiranti dovranno essere in possesso dei requisiti di compatibilità ed eleggibilità alla carica di consigliere comunale e non trovarsi in una delle ipotesi di incompatibilità di cui al codice civile, alle norme speciali in materia, con particolare riferimento a quanto previsto dal D.lgs 267/00 e s.m.i. e dall’art. 8 DPR n. 168 del 7/09/2010.

Altre indicazioni sul sito istituzionale del Comune di Giulianova (www.comune.giulianova.te.it).




Giulianova. La “Leggenda Valacca” su YouTube

Si tratta, ovviamente, della elaborazione in chiave contemporanea di Antonio Buonomo

Braga – Buonomo – LEGGENDA VALACCA




Giulianova. DISASTRI DIPENDE DA TE PORTARE SUL BANCO DEGLI IMPUTATI IL SINDACO e/o I SINDACI CHE NON HANNO VARATO IL PIANO COMUNALE DI EMERGENZA, TESTANDOLO SECONDO IL METODO AUGUSTUS.

DISASTRI

DIPENDE DA TE PORTARE SUL BANCO DEGLI IMPUTATI IL SINDACO e/o I SINDACI

CHE NON HANNO VARATO IL PIANO COMUNALE DI EMERGENZA,

TESTANDOLO SECONDO IL METODO AUGUSTUS.

Un anno felice lo prepari quando, se vedi o ascolti di un disastro (terremoto, incendio, alluvione, frana, incidente chimico, blocco della viabilità, blocco dei trasporti, blocco della vita civica, ecc…) domanda o fai domandare:

il Sindaco, il cui territorio è coinvolto da uno di questi eventi, ha adottato il Piano Comunale di Emergenza, testandolo secondo il METODO AUGUSTUS?

In parole povere, oltre alla carta per scriverci sopra il piano, il sindaco ha messo in campo le necessarie e tempestive improvvise esercitazioni per verificare se i dati e gli interventi corrispondono alle aspettative?

Per capire cosa si intende per esercitazioni improvvise consigliamo di vedere il film VOLO 232 ATTERRAGGIO DI EMERGENZA http://www.movieplayer.it/film/7158/volo-232-atterraggio-di-emergenza/ .

Un film che sconfessa le esercitazioni di scena e illustra le esercitazioni utili, quelle che soccorrono e supportano nel modo migliore i cittadini investiti da un disastro.

Se il sindaco non risponde, aprite il sito internet del Comune per verificare se almeno esiste una traccia del suddetto piano, chi ne sono i responsabili e quali sono le loro e-mail.

Ricordati che la Legge e le indicazioni utili ai sindaci sono a loro disposizione dal lontano 1992 ma se il cittadino non interviene avrà sempre la spada di Damocle sulla sua testa.

Verifica inoltre se i residenti, ben sapendo di NON essere stati coinvolti in esercitazioni improvvise di Protezione Civile, hanno inviato un esposto al Sindaco e alla Procura della Repubblica.

Controlla se il tuo Comune ha messo nel sito internet  le varie cartine per  mostrare come comportarsi in emergenza. Se ci sono in video le aree e i comportamenti da adottare in ogni specifica emergenza. Inserimenti affinché il cittadino abbia anche un’idea visiva e non solo un’idea “da cartina”.

Se non ci sono significa che è il sindaco contribuisce a far tralasciare al cittadino la percezione e consapevolezza del pericolo, impedendogli di organizzarsi ed essere consapevole anche di come agire in emergenza.

Al contrario, è semplice ed economico far partecipe il cittadino organizzando da parte del Sindaco almeno 2 incontri mensili affinché l’Assessore preposto illustri tutti i rischi e pericoli, attivando approfondimenti, recependo modifiche o critiche ai piani già presenti.

Ultima considerazione: perché a pagare i danni di tali omissioni devono essere sempre i cittadini italiani con collette o con tasse straordinarie?

I temi citati sono già stati ampiamente trattati in speciali dossier. Per leggerli basta aprire www.incamper.org selezionando in particolare i numeri 128, 130 e 131.

A leggervi, Pier Luigi Ciolli

Firenze 21 novembre 2010

Al Sig. Sindaco

Avv.F. Mastromauro

Comune di Giulianova

Interrogazione a risposta scritta e verbale

Oggetto : Piano Comunale di Emergenza

SPERIAMO CHE NON ACCADA MAI NULLA..

Dal Programma di Giulianova 2020 del Sindaco Mastromauro una delle priorità da realizzare entro un anno dall’insediamento vi è un Piano Comunale di Emergenza che si rende indispensabile per poter gestire delle situazioni di catastrofe che potrebbero sempre verificarsi senza preavviso alcuno (come avvenuto a L’Aquila col terremoto o qualche anno fa con l’alluvione di Tortoreto o alla stazione di Livorno col deragliamento del treno).

In caso di catastrofe il ruolo del Sindaco è di enorme responsabilità ma prima che questa accada (e ci auguriamo non accada mai) occorre mettere tutte le pedine al posto giusto, formare personale e predisporre mezzi logistici adatti a gestire le situazioni che potrebbero ragionevolmente verificarsi nel nostro territorio comunale.

Si legge nel sito della Protezione Civile Nazionale:

“..In ragione della normativa statale e regionale vigente (Legge n. 225/92 e Legge Regionale n.9/2000) per il corretto espletamento delle responsabilità ad esso affidate, ogni Sindaco ha il-dovere di dotarsi di una struttura operativa in grado di assisterlo nelle fasi preventive ed organizzative del sistema comunale di protezione civile nonché nelle fasi operative volte al superamento dell’emergenza.

In particolare si ricordano le principali incombenze ascritte alle competenze e responsabilità del Sindaco:

a. Organizzare una struttura operativa comunale (tecnici comunali, volontari, imprese, ecc.) per assicurare i primi interventi di protezione civile con particolare riguardo a quelli finalizzati alla salvaguardia della vita umana;

b. Attivare, anche attraverso il Volontariato, i primi soccorsi alla popolazione e gli

interventi urgenti necessari a fronteggiare l’emergenza;

c. Fornire adeguata informazione alla cittadinanza sul grado di esposizione al rischio ed attivare opportuni sistemi di allerta;

d. Provvedere alla vigilanza sull’insorgere di situazioni di rischio idrogeologico o di altri rischi specie in presenza di ufficiali comunicazioni di allerta, adottando le necessarie azioni di salvaguardia della pubblica e privata incolumità

e. Assicurare una reperibilità finalizzata in via prioritaria alla ricezione di

comunicazioni di allerta;

f. Individuare siti sicuri da adibire al preventivo e/o temporaneo ricovero per la

popolazione esposta, attivando se del caso sgomberi preventivi..”

“Obiettivo Comune” chiede :

  1. come sta provvedendo alla realizzazione di un PIANO COMUNALE DI EMERGENZA,
  2. a chi sia stata affidata la redazione di tale PIANO,
  3. come sta rispondendo ai punti sopra elencati (dal punto a al punto f) che la Protezione Civile Nazionale indica come compiti del Sindaco

Stavolta la giunta Mastromauro, abituata a navigare a vista, dovrà necessariamente rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare poichè su questo argomento la programmazione è d’obbligo e tale PRIORITA’ non può essere più accantonata, sono in gioco le vite dei giuliesi, non cubature o concessioni edilizie o lampade votive verso le quali i nostri amministratori hanno sempre dimostrato tanta solerzia.

Caro Sindaco:

  • occorre fare un piano di PREVISIONE di eventuali catastrofi che potrebbero verificarsi sul nostro territorio sia naturali che industriali,
  • occorre fare un piano di PREVENZIONE dei rischi che il nostro territorio potrebbe correre in seguito ad eventi maggiori,
  • occorre elaborare una STRATEGIA di intervento in casi di eventi dannosi maggiori che tenga conto della LOGISTICA (uomini e mezzi) immediatamente disponibile ed operativa sul territorio e della TATTICA con la quale attivare tutta la catena dell’emergenza.

Insomma occorre avere un Piano di Emergenza così che ogni cittadino sappia dove radunarsi, a chi poter chiedere aiuto in caso di bisogno, occorre avere a cuore la propria città e la vita di tutti i cittadini qualora questi rischino di essere in pericolo…

..ma di tutto questo, a Giulianova, neanche l’ombra!!!

Obiettivo Comune

Giulianova  il 23-11-2010




Giulianova. Ruby al Novavita. Giovani Democratici: dove è finita la moralità in questo paese?

Il 2 dicembre prossimo sarà di scena nel noto locale giuliese Novavita la deriva della moralità alla quale l’attuale classe politica italiana ci ha portati.

Infatti, in tale data, il locale ospiterà la neo maggiorenne Ruby, nota per essere anche “la nipote di Moubarak”, che percepirà circa 5000 euro per essere ospite del locale per qualche ora.

Ruby Rubacuori è una ragazza che fino a ieri è passata da una comunità all’altra ed ha accumulato alle sue spalle anche tre procedimenti penali per furto. Oggi, invece, la stella di Ruby è diventata luminosa e il suo entourage dice che la neo maggiorenne di origini marocchine abbia già confermate 14-15 ospitate entro l’anno; tutto ciò grazie ai presunti rapporti con il presidente Berlusconi.

La domanda che ci facciamo è: dove è finita la moralità in questo paese?

I giovani democratici di Giulianova credono che si debba riflettere sulla paradossale situazione in cui si trova il nostro paese dove i giovani ricercatori delle università sono costretti ad emigrare all’estero per avere un giusto riconoscimento, mentre, per ottenere grossi compensi economici bisogna sfruttare vie “alternative” come quella seguita da Ruby.

Ma d’altra parte anche il premier di questo paese indicò come via per avere successo quella di sposarsi con un uomo ricco o una donna ricca!

Invitiamo chi crede che non sia questa l’Italia migliore e che non siano questi gli esempi da seguire a non essere complici del degrado morale dell’Italia e quindi a non partecipare a serate dove sono ospiti ragazze che sono arrivate al successo soltanto grazie a frequentazioni con politici.

Il coordinatore dei GD Giulianova                                 Francesco Tribuiani




Giulianova. Festa di San Flaviano. Il sindaco ringrazia il Comitato.

Festa di San Flaviano. Il sindaco ringrazia il Comitato.

Per la seconda volta il solerte Comitato presieduto da Flaviano Di Giosafat, cui va il merito di aver recuperato e riportato in auge il plurisecolare culto tributato a San Flaviano, ha regalato alla nostra città momenti di vera festa collettiva con la riscoperta di alcune tradizioni locali andate perdute, proponendo al contempo, grazie ad una inedita e proficua collaborazione avviata con la Confesercenti ed il Comune di Napoli, un mercatino tipicamente partenopeo che sembra aver riscosso un buon gradimento”.

Queste le parole del sindaco Francesco Mastromauro dopo i festeggiamenti tributati al Santo Patrono che hanno, tra l’altro, ricevuto il plauso di Dino Pepe, primo cittadino di Torano Nuovo, una delle città, insieme con Basciano e Conversano, che  con Giulianova condividono il culto dedicato al Santo martire e Patriarca di Costantinopoli.

I momenti ludici e popolari”, prosegue il sindaco Mastromauro, “aggiungendosi ad occasioni anche di carattere culturale ed alle solenni celebrazioni religiose, quella del 24 novembre con il vescovo di Teramo-Atri Mons. Michele Seccia, e la solenne concelebrazione eucaristica presieduta il 21 novembre dal vescovo di Conversano Mons. Domenico Padovano, hanno permesso alla nostra comunità, come pure ai graditi ospiti che nell’occasione sono giunti nella nostra bella Giulianova, di vivere momenti gioiosi ma anche spritualmente intensi. Grazie, allora, al presidente Di Giosafat ed al comitato per questa festa che, come ha sottolineato giustamente il vescovo di Teramo nella sua omelia, oltre ai giusti e necessari momenti gioiosi, è stata anche occasione per richiamarci responsabilmente ai nostri doveri verso chi è meno fortunato e per spronarci a quella solidarietà che, come è noto, ha sempre caratterizzato la nostra gente”.




Giulianova. Obiettivo Comune: Il piano di emergenza che c’è..però ancora non c’è!

Il piano di emergenza che c’è..però ancora non c’è!

La risposta del vicesindaco Filipponi crediamo sia un offesa all’intelligenza dei giuliesi: egli afferma che il Piano di Emergenza c’è…però ancora non è terminato, quindi GIULIANOVA ANCORA NON HA UN PIANO DI EMERGENZA.

Se domani (Dio non voglia) accadesse una catastrofe? Quale sarebbe il Piano che si metterebbe in atto?

Non stiamo facendo questioni di principio ma parliamo di SICUREZZA delle nostre famiglie e delle nostre abitazioni, per cui in nome della tanto sbandierata TRASPARENZA vorremmo sapere:

1)  LA DATA entro la quale verrà portato in Consiglio detto Piano Emergenza (ricordiamo che la data prevista dal programma del Sindaco Mastromauro è stata già “sforata” di sei mesi);

2)  I NOMI degli Amministratori o di eventuali esperti che stanno lavorando attualmente alla formulazione del Piano di Emergenza (prima del Commisario era Emidio Andrenacci ma ora?);

3)  IL NOME del Dirigente Regionale di Protezione Civile che si sta occupando di aiutare la giunta comunale nella redazione del Piano.

Se il vicesindaco invece di arrampicarsi sugli specchi (dicendo che c’è un piano che invece non c’è) si mettesse a lavorare per la redazione del Piano di Emergenza allora forse i giuliesi potranno sentirsi più tranquilli di vivere in questa nostra amata cittadina.