Il 15 novembre alle ore 17.30 presso la sala “Iacobucci” del Club Alpino Italiano – L’Aquila, Via Sassa 34 – verrà presentato il libro di Antonio Massena MEMORABILIA -Teatro L’Uovo, metamorfosi di un impegno artistico, sociale e civile.
Teatro L’Uovo, metamorfosi di un impegno artistico, sociale e civile
ad Antonio Massena
presentazione Lucio Argano
editor Chiara Spaziani
edizione Titivillus Mostre Editoria / Teatrino dei Fondi
numero 155, Collana Altre Visioni, pp. 312
Il 15 novembre alle ore 17.30 presso la sala “Iacobucci” del Club Alpino Italiano – L’Aquila, Via Sassa 34 – verrà presentato il libro di Antonio Massena MEMORABILIA –Teatro L’Uovo, metamorfosi di un impegno artistico, sociale e civile. Colloquieranno con l’autore Ugo Marinucci, Presidente della Sezione CAI L’Aquila, Vincenzo Brancadoro, Vicepresidente e il Consigliere Corrado Marsili.
Il volume traccia il percorso del Teatro Stabile di Innovazione L’Uovo, a partire dalla data della sua costituzione nel 1978 a L’Aquila, grazie allo sguardo attento di Antonio Massena, uno dei fondatori dello stesso teatro e direttore fino al 2014.
L’autore ci conduce dentro il sistema teatrale, analizzando il panorama territoriale e politico, svelandoci il progetto culturale e artistico alla base de L’Uovo, esempio di ricerca, sperimentazione e creazione.
“Questo racconto” – scrive l’autore Antonio Massena – “oltre a voler essere la memoria di un progetto culturale e artistico che ha attraversato trentasette anni, è anche l’intreccio di più storie e momenti di una città che, dal 1978 a oggi, ha vissuto profondi e radicali mutamenti sociali, culturali e industriali. Storie di persone, di luoghi, di attività e realtà che hanno modificato il volto e il tessuto umano dell’Aquila. È la testimonianza della vita e dell’amore profusi per un’impresa che è giusto rimanga indelebile nel tempo, una testimonianza scevra da ideologismi. Ed è la storia di persone che, con esperienze diverse ma formazione culturale, sociale e politica sortita dalle stesse radici, hanno saputo creare dal nulla un progetto che nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento nazionale e non solo: il Teatro L’Uovo”.
Così scrive Lucio Argano nella presentazione: “Il libro ci conduce per mano dentro la società teatrale con pienezza, utilizzando ciò che la rappresenta meglio: i nomi e cognomi delle persone che a un certo punto mescolano le loro esistenze in scelte di vita e in incroci generando realtà poliedriche e alchemiche. È la genesi di teatri, gruppi, associazioni del nostro bellissimo teatro.”
ANTONIO MASSENA
Antonio Massena è uno dei fondatori del Teatro Stabile di Innovazione L’Uovo che ha diretto fino al 2014. Oltre ad essere scenografo per molteplici allestimenti teatrali si è anche occupato della progettazione di alcune sale teatrali e fra queste il Teatro San Filippo. Ha ideato, coordinato e diretto numerosi progetti artistici nazionali e internazionali, fra i quali: I Cantieri dell’Immaginario, Backstage on stage, Archeo.S, La Bottega delle voci – Centro di Produzione teatrale II, Leonardo da Vinci II. È consulente di numerose imprese ed enti nazionali dello spettacolo dal vivo operanti nei settori del teatro, della musica, della danza e del circo contemporaneo. Dal 2008 al 2016 è stato Presidente dell’Associazione Nazionale dei Teatri d’Arte Contemporanea aderente all’AGIS. È stato consulente del Comune dell’Aquila per il progetto Restart – “Sviluppo delle potenzialità culturali per l’attrattività turistica del cratere” Programma CIPE 2016-2020. È stato Presidente della Commissione Teatro del Ministero della Cultura fino al 31 dicembre 2023.
Da sempre uomo di montagna, Istruttore del Club Alpino Italiano, Accompagnatore di Media Montagna. Ha sempre profuso le sue energie, le sue competenze culturali e capacità manageriali a vantaggio del CAI, di cui attualmente è Presidente di CAI Cultura.
LUCIO ARGANO
esperto di progettazione culturale, dirige l’area Cultura e Turismo di PTSCLAS S.p.A. ed è project manager di Rome City of Film città creativa Unesco. Presidente del Consiglio Superiore dello Spettacolo del MiBACT, insegna management culturale presso l’Università Roma Tre, l’Università Cattolica di Milano e Brescia, l’Università di Genova, la Luiss Business School. È stato Presidente della Commissione Teatro del MiBACT, Direttore Generale della Fondazione Cinema per Roma, Project Manager di Perugia 2019, Consulente di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, Direttore Organizzativo del Festival Romaeuropa e del Teatro Popolare di Roma.
L’AVIS Comunale di Atri “G. Di Giancroce” presenta il nuovo spot realizzato con gli studenti del Polo Liceale “L.Illuminati di Atri” e diretto dal regista Maurizio Forcella.
ATRI – Venerdì 15 Novembre a partire dalle ore 10, presso il teatro Comunale di Atri (TE) la sezione “G. Di Giancroce” dell’Associazione Volontari Italiani di Sangue, con il patrocinio del Comune di Atri, presenta l’ultima produzione realizzata nell’ambito del progetto “Uno Spot per la Vita”.
Gli studenti del Polo Liceale “L. Illuminati” di Atri, guidati dal pluripremiato regista atriano Maurizio Forcella, nel corso dell’anno scolastico 2023-2024, hanno realizzato – in modo professionale – uno spot per diffondere l’invito a donare sangue: risorsa preziosa per salvare le vite di tante persone che devono affrontare situazioni di emergenza sanitaria.I ragazzi, grazie al finanziamento interamente sostenuto dall’AVIS atriana, hanno così avuto la preziosa occasione di studiare, capire e vivere le dinamiche di un set di produzione audiovisiva, animato da cameraman, attori professionisti, addetti alle riprese e al montaggio.
Nel corso dell’evento, in prima assoluta, dunque sarà presentato a tutta la comunità il risultato di questo percorso.
Il progetto è nato otto anni fa come concorso rivolto agli alunni delle scuole del territorio per avvicinare i più giovani, donatori di domani, al mondo della donazione di sangue. In questi anni, rispondendo all’invito della sezione AVIS di Atri, centinaia di ragazzi si sono confrontati con il delicato tema della salute e della solidarietà, trasformandosi in regista e realizzando, da autodidatti, spot attraverso i quali invitare coetanei e non alla donazione di sangue. In questa ultima edizione la comunale atriana ha voluto sperimentare nuovi percorsi e proporre un corso teorico-pratico sulla realizzazione di prodotti audiovisivi al fine di trasformare un momento di riflessione collettiva sul valore della solidarietà, in occasione per acquisire nuove competenze e realizzare un prodotto professionale.
“Dialogare con i più giovani è da sempre una priorità per il mondo AVIS. La nostra sezione comunale investe importanti risorse per trasmettere loro un importante messaggio di solidarietà e condurli in una dimensione fatta di amore e attenzione all’atro. Abbiamo cercato di scegliere dei linguaggi a loro più vicini come quello degli audiovisivi – spiega la presidente della sezione AVIS di Atri Cosetta Italiani – “Siamo contenti di aver raggiunto i cuori di numerosi studenti che, grazie anche alle nostre iniziative, oggi sono diventati donatori. Ci stiamo adoperando per trovare dei canali di diffusione di questo spot al fine di rendere merito al lavoro degli studenti e raggiungere nuovi donatori di sangue.”
Commenta il regista Maurizio Forcella – “Questo è un progetto a cui tengo molto, siamo entrati con la macchina del cinema tra i banchi di scuola e abbiamo acceso nei ragazzi un piccolo lume che spero porti dei buoni risultati futuri. Abbiamo ricordato alle nuove generazioni l’importanza dell’alfabetizzazione mediatica e lo abbiamo fatto attraverso valori fondamentali come la donazione e l’attenzione all’altro. ”
Sabato 23 novembre, alle ore 18 nell’Auditorium “Aldo Moro” di Casalduni (Benevento), si terrà la presentazione di “Eventi risorgimentali in provincia di Teramo dopo il 1860”, il nuovo libro dello storico atriano Giancarlo Prosperi.
Porgeranno i saluti Nicola Bove, presidente onorario della Pro Loco di
Casalduni, e Renzo Mazzeo, presidente provinciale U.N.P.L.I di
Benevento.
L’evento editoriale è stato organizzato con il patrocinio
dell’amministrazione comunale di Casalduni.
Giancarlo Prosperi, laureato in Sociologia e successivamente in
Pedagogia presso l’Università degli Studi di Urbino, è autore di oltre
venti opere tra volumi, saggi storici e socio-pedagogici ed
attualmente insegna nella scuola secondaria.
Ha collaborato per diversi anni alla cattedra di sociologia della
politica presso l’Università di Teramo occupandosi di studi
risorgimentali. Numerosi i premi e i riconoscimenti per la sua
attività di ricerca. È insignito dell’“Aquila d’Oro Crociata al
Merito” dai Corpi Sanitari Internazionali “Croce Rossa Garibaldina”.
CALENDARIO “PRATI DI TIVO”: IL DECENNALE LA PRESENTAZIONE. SABATO 16 NOVEMBRE ORE 18.30 AUDITORIUM SANTA MARIA BITETTO, TERAMO
“GiocaCultura” a Giulianova domenica 17 novembre con il laboratorio “Autunno ad acquerello” in Pinacoteca civica “Vincenzo Bindi”.
In programma, domenica 17 novembre, un nuovo appuntamento di “GiocaCultura”, la serie di laboratori ricreativi per piccoli realizzata dal Polo Museale Civico e dalla Biblioteca comunale “Vincenzo Bindi” di Giulianova.
I partecipanti dai 5 agli 11 anni continueranno a divertirsi nella cornice dei luoghi della cultura della città e lo faranno con il laboratorio “Autunno ad acquerello”, sperimentando così la tecnica prediletta dai paesaggisti dell’Ottocento napoletano della Pinacoteca casa museo “Vincenzo Bindi”.
Dalle 16.30, infatti, i giovani artisti saranno accompagnati alla scoperta delle opere degli artisti della Scuola di Posillipo, da cui prenderanno spunto per realizzare un quadretto su carta a tema autunnale.
La partecipazione al laboratorio ha un costo singolo di 10 euro e deve essere prenotata entro venerdì 15 novembre al numero 0858021290 o scrivendo a museicivici@comune.giulianova.te.it.
Si ricorda inoltre che la Pinacoteca Civica casa museo “Vincenzo Bindi” è aperta alle visite il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.
“Torquato Tasso e l’Abruzzo” alla De Luca di Chieti
Matteo Auciello.
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Una delle novità di questa serie è la collaborazione con la Scuola Macondo di Pescara, fondata dallo stesso scrittore e sceneggiatore Peppe Millanta, gestita da Elisa Quinto con la collaborazione di Sara Caramanico.
Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo , mail info@ianieriedizioni.it .
Teramo. “Tracce di emozioni”, la mostra dell’artista Mirta Maranca. Martedi , 12 Novembre, dalle ore 17, nelle Sale Espositive di Via Nicola Palma.
La pittrice Mirta Maranca inaugurerà una sua mostra personale dal titolo .
Apertura dal 12 al 23 Novembre. Tutti i giorni dalle ore 16.00 alle 20.00.
Gli argomenti trattati dalla pittrice egrafica Mirta Maranca ,spaziano dalla mitologia greca all’Africa, a popolazioni dell’Abruzzo ,alle danze nel mondo , alle attività umane , a vari ritratti e a alla natura.
Il critico d’arte Francesco Gallo dice: “ Mirta Maranca contamina la sua pittura con le suggestioni di tanti linguaggi espressivi mostrando una saldezza che è pari all’elasticità .
Il fondo classico le appartiene stabilmente dandole caratteristiche particolari,infatti la calligrafia pittorica di Mirta Maranca testimonia diun lavoro di pulizia della suapittura che va verso l’essenzialità , la rarefazione del segnoe la purezza del colore .
Il critico d’arte Giuseppe Bacci ha sottolineato come le sue opere mostrino uno spaccato di vita umana espressa con accesi colori in cui lo sguardo si posa curioso su riti e danze cosicchè nei suoi quadri si possono ammirare donne che volteggiano in antichi passi di danza tramandatici da una cultura millenaria .
Leo Strozzieri aggiunge : sono opere le sue eseguite per istoriare il suo ed il nostro inconscio .
Una pittura austera che nulla concede al sentimento o alle tentazioni decorative .
Organizzazione e presentazione a cura dell’Associazione culturale Teramo Nostra di Sandro Melarangelo e Piero Chiarini .Patrocinata dal Comune di Teramo. Sarà presente il sindaco di Teramo :Gianguido D’Alberto .
OGGI PARLIAMO DI NARRATIVA PER RAGAZZI, DA QUEST’ANNO LA SEZIONE HA LA PRESIDENZA DI: SONIA GIOVANNETTI
Sonia Giovannetti è poetessa, scrittrice e critica letteraria. Fa parte di molte associazioni promotrici di arte e letteratura, è membro e Presidente di Giuria a Premi letterari. È presente in diverse Riviste letterarie ed è collaboratrice del Blog “Alla volta di Leucade” di Nazario Pardini.
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“C’è una pazzia dello scrivere che si ha dentro, una pazzia, furiosa ma non è per questo che si è pazzi. Anzi” con queste parole Margherite Duras testimonia, in modo diretto, che è il demone che abita gli scrittori a muovere la loro penna, così come per altri “pazzi” a riempire di armoniosa bellezza il pentagramma e a plasmare e colorare lo spazio.
Per chi si occupa di poesia, come nel mio caso, niente è più vero di questa affermazione, se si prende in considerazione la presenza incombente del mistero che muove la poesia a prodursi in noi e a cui, quasi inconsapevolmente, prestiamo il nostro vocabolario. Da qui l’azzardo oltre il limen, oltre la siepe che delimita il confine del nostro essere, laddove l’immaginazione diventa il luogo in cui tutto è possibile. Il poeta sa leggere questo mistero, lo attraversa e ben pochi arrivano come lui a saper guardare oltre i confini del presente per scorgervi il futuro, per indovinarne i tratti dagli indizi che l’umanità gli fornisce.
Questo svelamento del mistero, questa “pazzia”, per dirla con Duras, avviene quando si oltrepassano i limiti della ragione e si riesce ad alimentare la piccola fiammella della creatività, della curiosità, dell’esplorazione di noi stessi, di tutto quello che ci permette di togliere la maschera che ci imponiamo tutti i giorni, quella dei nostri ruoli – sociali, professionali, familiari – per indossarne una più autentica, che ci rappresenti appieno, e che può essere un aiuto a vivere meglio, a coltivare leggerezza e ironia quel tanto che serve per sorridere alla vita e perfino, talvolta, per farcela amare.
Insomma, un po’ di quella “Follia” decantata da Erasmo da Rotterdam, più di 500 anni fa, nel suo celebre “Elogio”, con quella dea che irradiava luce e calore, suggerendoci di non prenderci troppo sul serio e di liberare invece la nostra più autentica identità. Un po’ come fanno gli artisti, genialmente sovversivi per vocazione, e i poeti appunto, che più di altri si pongono in ascolto della parte più vera del loro essere, incuranti degli effetti spesso dirompenti del loro dire, e ne fanno dono. La poesia, l’arte, abita nella follia, che è il luogo di ciò che è oscuro e a cui si dà voce, in un moto spontaneo dell’anima. La poesia e l’arte hanno la stessa matrice, rappresentano un volo, un’elevatezza, un’ascesa per superare i limiti del visibile. Essere folli significa essere creativi, ed essere creativi significa essere liberi. Liberi di dirsi e di “fare”, perché la poesia è proprio un “fare”, che corrisponde a un “sentire”, è un operare su se stessi e sull’altro. Il poeta, infine, è colui che ha lo sguardo sull’uomo, sulla condizione umana e sui suoi sentimenti.
È salvezza e ancora. È quella voce che richiama alla bellezza del vivere, alla cura della parola che la esprime e che ha anche il compito di dare suono e voce a chi non ha voce, a chi è sfruttato, a chi sente l’ingiustizia. Una manifestazione creativa, la poesia, dell’interiorità dell’uomo che ha lo scopo di dare forma alle sue emozioni e che, al tempo stesso, risana il tempo dell’uomo riavvicinandolo alla sua umanità. Un io amico, dunque, un tempo “ritrovato”, direbbe Proust, in un’epoca che non sembra assecondare questa dimensione, ossessionati come siamo dalla velocità, dall’efficienza e dalla tecnologia, fattori forse vantaggiosi del vivere odierno, ma che sottraggono tempo all’ascolto della nostra e dell’altrui interiorità.
Domenica 10 novembre, gli appuntamenti di Ianieri edizioni al Fla
Sempre alle ore 19.00 nella Sala Video, Luciano Di Tizio in dialogo con la giornalista Alessandra Renzetti presenta La giustizia del Duce, il Fascismo al potere tra violenze, sottovalutazioni e connivenza (Ianieri): una visione a tutto campo nella quale il delitto (dopo 100 anni) e il processo Matteotti conservano un ruolo centrale, ma col discorso allargato ad altri vergognosi processi farsa e anche a vicende diverse nelle quali magistrati con la schiena dritta hanno difeso la Giustizia a dispetto delle pressioni del regim