“ABCiao abecedario italiano” : il primo albo illustrato per bambini a conquistare il FLA. Domenica 10 Novembre a Pescara ABCiao apre le porte del FLA all’infanzia con letture animate e laboratori per bambini




“La vita è un flusso di parole” al Fla, dopo un grande dolore ecco il potere dell’ottimismo di Ida Santilli

di Drakon edizioni.

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La vera casa di Ida Santilli è il mondo, infatti sin da piccola desiderava viaggiare e solo da grande ha realizzato il suo sogno girando per tutta l’Italia, l’Europa, l’Africa e l’America, perché sostiene che i luoghi della Terra hanno una grande magia e le loro vibrazioni chiamano l’uomo.

L’autrice riesce a trasferire al lettore sia contenuti scientifici basilari e innovativi, sia consigli ed esercizi pratici che, attraverso “flussi di parole”, aiutano ad elevare l’energia e quindi il benessere di ognuno.

La vita, quindi, può cambiare in meglio, se vengono consegnati alla realtà, i propri sogni. Crederci è essenziale. Realizzarli può essere speciale.

La Santilli è anche Life coach, Counselor, Doctor clown e volontaria della Croce Rossa: tante sono le attività che coltiva nella vita e sono proprio quegli interessi che rappresentano concretamente la trasformazione dei suoi sogni, poiché crede nelle possibilità e ha profonda fiducia della realizzazione.

Il dolore per la perdita di un figlio di 32 anni l’ha portata a sviluppare una grande sensibilità e ad amare l’energia dell’Universo che contiene la parte invisibile della vita, sentendosi particolarmente in sintonia con essa.

Dialogano con l’autrice Annalisa Potenza, Giulia Madonna e Giulia Di Giampaolo.

L’evento è ad ingresso gratuito.




Giulianova. “Il Continente più freddo.” Gli alunni della scuola media “Pagliaccetti” si collegano con la stazione “Concordia” situata nel cuore dell’Antartide.

 

L’incontro è stato un’occasione unica per gli studenti di entrare in contatto con scienziati impegnati
in ricerche di grande rilevanza per lo studio del cambiamento climatico e delle condizioni di vita
estreme.
L’obiettivo principale del collegamento è stato quello di avvicinare i giovani alunni alla scienza,
stimolandoli a riflettere su tematiche ambientali attraverso il racconto diretto di chi vive e lavora in
uno degli ambienti più ostili del pianeta.
In collegamento dalla base italo-francese, l’ing. Marco Buttu, dell’Istituto Nazionale di
Astrofisica, ha condiviso la sua esperienza quotidiana in Antartide, spiegando come vengono
affrontate le rigide temperature, l'isolamento e la gestione delle risorse in un contesto così
particolare.
Marco Buttu ha risposto alle numerose domande dei ragazzi, che si sono mostrati molto interessati
riguardo alle scoperte scientifiche realizzate e alle sfide della vita polare.
La prof.ssa Renata Di Gioacchino, organizzatrice dell'evento, ha commentato: “Sono felice di
aver potuto offrire ai ragazzi questa opportunità. Il collegamento con la stazione Concordia ha
permesso loro di conoscere da vicino la scienza applicata in contesti estremi e ha stimolato la loro
curiosità e voglia di apprendere. È’ importante che capiscano quanto la ricerca scientifica sia
cruciale per il futuro del pianeta”.
La dirigente scolastica, Cristina Di Sabatino, ha aggiunto: “Si è trattato di un’esperienza formativa
di grande valore. I ragazzi hanno avuto la possibilità di esplorare una realtà lontana e sconosciuta,
apprendendo direttamente dalla testimonianza degli scienziati. Sono sicura che eventi come
questo possano stimolare la loro passione per la conoscenza e il rispetto per l’ambiente”.
Le domande degli studenti si sono concentrate principalmente sulle difficoltà della vita quotidiana
in Antartide: “Come ci si sente a vivere per mesi lontani dagli affetti?”,
“Come gestite eventuali emergenze sanitarie?”, “Quali strumenti usate per le vostre ricerche?”,
“Come sono le temperature dentro la Stazione?”.
Le risposte degli scienziati hanno affascinato il giovane pubblico, che ha appreso come la vita e la
scienza convivono in un ambiente così estremo.
All’evento, a testimoniare l’importanza dell’iniziativa, ha partecipato anche l’assessore alla
Pubblica Istruzione del Comune di Giulianova, Lidia Albani, che si è complimentata per il valore
dell’iniziativa e per l’opportunità data ai ragazzi.




“A MARGINE E OLTRE”, il cantastorie molisano Antonio Mastrogiorgio si racconta col suo nuovo libro di poesie, stornelli e canzoni: le date delle prime presentazioni.

Si presenta così Antonio: «Mi chiamo Antonio Mastrogiorgio, sono nato nel 1986, da tanti anni sono attivo come cantastorie, cantautore e poeta di paese. Adoro le pompe di benzina dismesse, l’odore dei frantoi, le coppie di poiane in volo, le mitologie locali, i tarocchi e le storie dei vecchi… Da sempre mi sono dedicato a raccontare il territorio e la provincia (anche quella dell’anima, come la chiamo io) con un piglio tragicomico e fuori dai luoghi comuni. In più di 10 anni di attività ho prodotto due dischi e alcune colonne sonore, mi sono esibito in centinaia di spettacoli in Italia (con La Suonata Balorda e da solo), ho pubblicato poesie e raccontato in tanti modi il Molise, le aree interne e molte realtà marginali.»La dotta prefazione al volume è firmata da Luigi Pece. Di seguito un illuminante stralcio:

«… Dei piccoli classici, in musica, prosa e poesia, che descrivono la precaria condizione dei nostri paesi, il nostro stato disagiato in essi, la accorante e decadente condizione, per usare degli eufemismi, del nostro territorio, che lui, altrettanto eufemisticamente, temo, definisce “la provincia dell’anima”. Nessuno come lui, innovativo nel cogliere il perpetuo, originale nel descrivere il notorio, diverso da tutti nel dipingere il sempre uguale, modernissimo nel cantare l’antico, sintetico nello spremere lampi riassuntivi dell’indescrivibile, immutato ma collabente, pericolante mondo che ci circonda; immagini lapidarie delle quali noi paesani ben cogliamo il senso, e il peso.




La Deputazione abruzzese di Storia Patria e la Società di Storia Patria per la Puglia con il patrocinio dei Comuni di Atri e di Giulianova, organizzano per sabato 9 novembre 2024 il Convegno di studi

Gli Acquaviva d’Aragona tra Abruzzo e Puglia. Fonti e prospettive di ricerca.

L’incontro si svolgerà in Atri, presso il palazzo ducale, dalle ore 9,30 alle 12,30, con i saluti di Piergiorgio Ferretti, Sindaco della città, di Domenico Felicione, Vice Sindaco e assessore alla cultura e di Fabrizio Marinelli Presidente della Deputazione abruzzese di Storia Patria. Seguiranno gli interventi di Michele Forte, Castello di Marchione – Conversano con “Una memoria viva. Il Principe Fabio Tomacelli Filomarino ultimo duca d’Atri, di Nardò e Conte di Conversano”, segue Antonio Fanizzi della Società di Storia Patria per la Puglia con “L’archivio degli Acquaviva d’Aragona e le altre casate nobiliari di famiglia nel regno di Napoli”, Alessandro Massacesi della Deputazione abruzzese di Storia Patria con “Gli Acquaviva d’Aragona: dalla “damnatio” memorie alla “commemoratio”, Roberto Ricci Vice Presidente della Deputazione abruzzese di Storia Patria con “Gli Acquaviva d’Aragona, un progetto di ricerca in Europa: Italia, Spagna, Francia”.

Il convegno proseguirà nel pomeriggio a  Giulianova, dalla ore 15,30 alle 18,30 presso la sala “Bruno Buozzi” con i saluti di Iwan Costantini Sindaco della città, Nausicaa Cameli assessora alla cultura, Sirio Maria Pomante direttore del polo museale civico e della biblioteca “V. Bindi” seguiranno gli interventi di Berardo Pio dell’Università “Alma Mater” di Bologna  con  “Il medioevo acquaviano nei manoscritti di Nicola Sorricchio”, Ottavio Di Stanislao, direttore dell’Istituto abruzzese di ricerca storiche – Teramo con “Testimonianze acquaviviane a Giulianova”, Sandro Galantini dell’Istituto abruzzese di ricerche storiche – Teramo con “Gli Acquaviva d’Aragona e i Cappuccini di Giulianova”. Le conclusioni saranno affidate a Roberto Ricci, Vice Presidente della Deputazione abruzzese di Storia Patria.

Il convegno che vede per la prima volta insieme in Abruzzo i due sodalizi culturali segue il protocollo di intesa siglato nel 2023 e sviluppa l’analogo convegno svoltosi nel castello di Marchione di Conversano, sabato 24 maggio 2024. L’incontro si pone l’obiettivo di riunire e valorizzare le diverse fonti storiche e documentarie degli Acquaviva d’Aragona duchi di Atri e Conti di Conversano in età moderna con un apposito progetto culturale sostenuto dalla Unione europea.

La Deputazione abruzzese di Storia Patria insieme alla Società di storia Patria per la Puglia nel riaffermare la nuova intesa tra i due sodalizi, auspicano la collaborazione delle altre città e comunità acquaviviane dell’Abruzzo e della Puglia per un sempre più ampio e qualificato progetto europeo di valorizzazione dell’area Adriatica.




Il 90enne de Benis al Fla con il suo “Sole oscuro” per Drakon edizioni

Remo Deconte, ottantenne che decide di non cedere al suo imminente declino, incontra la giovane Martina al parco di Villa Borghese. La ragazza ama e dipinge gli acquerelli. È bellissima, ma la poliomielite avuta da bambina le ha menomato una gamba.

domenica 10 novembre alle ore 18.00 presso Sala Unione – Nuovo Spazio Fla a piazza Unione. Dialoga con de Benis, la giornalista Alessandra Renzetti.

Deconte ha un tormento che lo perseguita da anni: da ragazzo rifiutò la compagnia di Elena, una ragazzina graziosa ma disabile, claudicante. Seppe poi che la bellissima Elena, ormai donna, sola e senza amore, aveva posto fine alle sue sofferenze con l’estremo gesto del suicidio.

Martina, per il vecchio Deconte, diventa la gioia delle sue giornate, la sua rinascita spirituale, la possibilità di rimediare in qualche modo alla sua infamia di giovane immaturo, la sua catarsi. Quella straordinaria e dolce intesa che si stabilisce tra “nonno e nipote” ridarà a Martina la dignità che la disabilità le aveva sottratto e riuscirà a realizzare anche il progetto per lei più grande e profondo.

Bruno de Benis viveva a Roma e, incuriosito dai nomi delle vie, cercava notizie su quei personaggi scritti sui muri.

Non aveva nemmeno il vocabolario, e le parole le rubava ascoltando i discorsi dei grandi quando parlavano di guerra o di politica. Crescendo riuscì sempre meglio a incasellare parole e saperi, finché una gentile professoressa gli rivelò del suo talento nella scrittura che sarebbe stato bene coltivare.

E così fu. Finalmente nel ‘71, a Melbourne, vide la luce “Il Complotto”, il suo primo romanzo. Ne seguirono tanti altri, compreso questo che hai tra le mani.

Evento gratuito fino ad esaurimento posti.




Il Touring Club Italiano presenta Mappe, la rivista libro di geografie e storie su coordinate inusuali

Domenica 10 novembre al FLA – Festival di Libri e Altre cose la presentazione del terzo numero dedicato a Spaghetti

 

Milano, 8 novembre 2024 – Il Touring Club Italiano lancia Mappe, libro con la scansione di una rivista e rivista con l’eleganza di un libro, per dare voce all’idea di disegnare territori immaginari intorno a un tema diverso ogni numero, ogni tre mesi, mescolando diversi generi – riflessioni, reportage, racconti, graphic novel – e linguaggi, perché diversi sono i paesaggi che incontra il viaggiatore.

Domenica 10 novembre alle 17 alla XXII edizione del FLA- Festival di Libri e Altre cose a Pescara, presso la Sala Manthonè – Nuovo Spazio Fla,  Ottavio Di Brizzi, Direttore Editoriale di Touring Club Italiano, presenta il terzo numero di Mappe, dedicato a Spaghetti con il giornalista e scrittore Antonio Pascale.

 

«Un viaggio nella geografia del gusto per questa terza navigazione di Mappe dopo Confini Isole piccole, seguendo un filo giallo lungo le vie della pasta – spiega Ottavio Di Brizzi, direttore editoriale TCI. Con una segnaletica generosa di nomi e suoni, siano vermicelli, tajarin o fidelini, lamian o somen, reshteh, japchae o dangmyeon…e in­croci tra storia gastronomica, politiche del cibo, gestione pubblica delle emozioni e privata delle relazioni, governo dei corpi. La cucina è fatta di ricette articolate che combinano ingredienti più o meno semplici: se una mappa è una ricetta che combina punti isolati in percorsi di senso – e Mappe un gioco­so esercizio di decostruzione –, si proverà qui a delineare un territorio che dice tanto o trop­po di noi, e molto o tutto del mondo intorno a noi. La tavola è un formidabile strumento di costruzione delle identità, campo di battaglia tra saperi e piaceri: i limiti della cucina sono dettati da una tensione dentro/fuori, biologia e cultura, una demarcazione che rassicura ed esclude. Le tolleranze alimentari come forme di metabolismo culturale».

Con il terzo numero di Mappe, libro con la scansione di una rivista e rivista con l’eleganza di un libro, il Touring Club Italiano torna a disegnare territori immaginari intorno a un tema diverso ogni numero, ogni tre mesi, mescolando diversi generi – riflessioni, reportage, racconti, graphic novel – e linguaggi, perché diversi sono i paesaggi che incontra il viaggiatore. Il risultato è un palinsesto di testi, immagini, disegni, cartine pensato per creare suggestioni, non suggerire destinazioni. Mappe è una rivistalibro che informa, diletta e crea immaginari. Disegnata dallo Studio XxY è anche un bell’oggetto da sfogliare, leggere, conservare e collezionare.

Tante e originali le storie da cui è composto questo numero, partendo dall’inizio con miti e leggende che li circondano raccontati dal professore di scienze alimentari Alberto Grandi agli infiniti formati, ciascuno in grado di raccontare un pezzo di Italia come descrive Massimo Montanari, alle tecniche imprescindibili per raccoglierli nei rebbi di cui Gianfranco Marrone sottolinea l’innato talento tutto italiano. Nel nuovo numero di Mappe non mancano i racconti autoriali con interventi di Valeria Parrella, Sandro Bonvissuto, Valerio Millefoglie, reportage in luoghi più o meno lontani come la Tunisia e l’Asia Centrale, e i fumetti di Yocci e di Marco Tabilio.

Mappe è un trimestrale in vendita in libreria a 19,50 euro (scontato per gli iscritti TCI su touringclubstore.com e nei Punti Touring).




“Un telegramma è una cosa viva”, Franca Minnucci al Fla di Pescara

Franca Minnucci

I telegrammi sono 825: un lavoro complesso di non semplice lettura, senza punteggiatura, commentati da Franca Minnucci che si è avvalsa dei giornali dell’epoca e dei numerosi carteggi che fanno riferimento al suo rapporto col Poeta.

Partendo, quindi, dalle notizie provenienti dalle precedenti pubblicazioni, contestualizzando per quanto possibile i messaggi telegrafici, ha dato alle stampe questo lavoro che si occupa – sempre seguendo pedissequamente i telegrammi – dei rapporti tra la Duse e d’Annunzio durante gli anni della loro relazione, nel periodo del distacco e infine, della riconciliazione dopo diciotto anni.

Il primo telegramma è datato 17 gennaio 1896, l’ultimo il 24 dicembre 1923. Il libro si chiude, ovviamente, con un ariferimento all’ultima tournée della Duse in America, dove si spense per una infezione polmonare.

Questo libro non solo aggiunge un altro importante tassello alla conoscenza del rapporto tra i due artisti, ma è uno strumento indispensabile ai biografi sia di d’Annunzio e sia della Duse, poiché, tenuto conto che entrambi erano restii a datare le lettere, i telegrammi sono indispensabili per ricostruire le varie tappe della loro vita.

Nata a Teramo, laureata in Filosofia e in Sociologia, con specializzazione in Psicologia dell’età evolutiva, Franca Minnucci ha insegnato negli Istituti Superiori e, sin da giovanissima, ha acquisito notorietà e fama come scrittrice e attrice. Ha recitato con i più importanti attori italiani da Mario Scaccia a Michele Placido. Operatrice culturale, realizza progetti e manifestazioni di particolare importanza. Come membro del Comitato scientifico per la cultura della Regione Abruzzo, ha ideato e curato manifestazioni, spettacoli e mostre che hanno avuto eco internazionale. Tra le sue pubblicazioni sono da segnalare il carteggio tra d’Annunzio e Sarah Bernhardt (Ianieri, 2005) e il libro Cara Cara Mamma (Ianieri, 2017). Ha pubblicato saggi con De Luca Editori e la Casa Editrice Ianieri. È presente come studiosa nei più importanti convegni e festival dannunziani. Ha curato, infatti, il carteggio fra i due artisti che ha richiesto 10 anni di studio, uscito nel 2014, per Bompiani nel saggio dal titolo Come il mare io ti parlo.




Giulianova. Sabato 9 Novembre, nella Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi”, Claudia Lanteri ospite di Quid con il suo romanzo d’esordio.

Sabato prossimo, 9 novembre, alle 18.30, l’associazione culturale Quid ospiterà nella cornice della Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi” di Giulianova la scrittrice Claudia Lanteri con il suo romanzo d’esordio “L’isola e il tempo”, edito da Einaudi per la collana Unici.

Il romanzo, che colpisce per la maturità e l’originalità di stile e di linguaggio, così come per la storia ed i personaggi che lo popolano, richiama la tradizione del Novecento italiano, quella di Elsa Morante, Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello. Di questo e di molto altro si parlerà durante l’incontro, moderato da Maria Rosaria Vitalone. Le letture di alcuni brani tratti dal libro sono affidate a Rita Chiappini.

Claudia Lanteri, palermitana, si é occupata di marketing e comunicazione. Ora, oltre a scrivere, è una libraia. Prima di questo romanzo ha pubblicato racconti su varie riviste quali Snaporaz, Malgrado le Mosche, Micorrize.




Sabato 9 Novembre, convegno in sala Buozzi “Gli Acquaviva d’Aragona tra Abruzzo e Puglia. Fonti e prospettive di ricerca” organizzato dalla Deputazione abruzzese di Storia Patria e dalla Società di Storia Patria per la Puglia.

La Deputazione abruzzese di Storia Patria e la Società di Storia Patria per la Puglia con il patrocinio dei Comuni di Atri e di Giulianova, organizzano per sabato 9 novembre 2024 il Convegno di studi “Gli Acquaviva d’Aragona tra Abruzzo e Puglia. Fonti e prospettive di ricerca”.

Alla prima parte dei lavori, che si svolgerà in mattinata ad Atri, seguirà un sessione pomeridiana, dalle 15:30 alle 18:30, in sala Bruno Buozzi.

Porteranno i saluti istituzionali il Sindaco Jwan Costantini, l’assessore alla Cultura Nausicaa Cameli, il direttore della Biblioteca e dei Musei civici Sirio Maria Pomante. Interverranno Berardo Pio dell’Università “Alma Mater” di Bologna con “Il medioevo acquaviano nei manoscritti di Nicola Sorricchio”, Ottavio Di Stanislao, direttore dell’Istituto abruzzese di ricerca storiche per la provincia di Teramo con “Testimonianze acquaviviane a Giulianova”, Sandro Galantini dell’Istituto abruzzese di ricerche storiche con “Gli Acquaviva d’Aragona e i Cappuccini di Giulianova”. Le conclusioni sono affidate a Roberto Ricci, Vice Presidente della Deputazione abruzzese di Storia Patria.

Il convegno, che vede per la prima volta insieme in Abruzzo le due istituzioni culturali, si pone l’obiettivo di valorizzare le diverse fonti storiche e documentarie degli Acquaviva d’Aragona con un apposito progetto culturale sostenuto dalla Unione europea.

La Deputazione abruzzese di Storia Patria e la Società di storia Patria per la Puglia auspicano la collaborazione delle altre città e comunità acquaviviane, abruzzesi e pugliesi, per un sempre più ampio e qualificato progetto europeo di promozione culturale dell’ area adriatica.