Atri. “La tavola bella”, sabato 8 giugno, ore 10




TERAMO. VENERDÌ, 7 GIUGNO, IL ROTARY CLUB TERAMO E L’ISTITUTO “ALESSANDRINI MARINO” INAUGURERANNO IL MURALES DEL DI EDOARDO (DODO) ETTORRE.

Venerdì 7 giugno 2024, alle ore 11:30, il Rotary Club Teramo e l’Istituto di Istruzione Superiore “Alessandrini-Marino” inaugureranno il murales realizzato da Edoardo Ettorre, alla presenza della presidente del Club Gabriella Lucidi Pressanti, della dirigente scolastica Maria Letizia Fatigati, dell’artista e delle Autorità. L’evento si svolgerà a Teramo presso la sede dell’Istituto in via San Marino n. 12. Edoardo Ettorre si dedica ad una ricerca prevalentemente pittorica saltando, a piedi uniti, da piccoli quadri a grandi murales. Dipinge, servendosi di tecniche diverse, immagini familiari catturate tutti giorni dai nostri sguardi, ora attenti ora distratti come, ad esempio, una cameriera al telefono o un’istantanea di una serata fra amici. La sua poetica si concentra sul rapporto tra individuo e società, sugli aspetti del mondo “preconfezionato” in cui viviamo. Interrogandosi su queste tematiche porta lo spettatore a riflettere, utilizzando spesso i toni del sarcasmo. Il murales è stato realizzato dall’artista con il coinvolgimento sinergico e costruttivo di tutte le componenti della comunità scolastica (dirigente scolastica, personale docente e ATA, studenti, genitori). Questa una breve descrizione dell’opera: <>. Il murales è stato commissionato dal Rotary Club Teramo e donato all’Istituto “AlessandriniMarino”. La presidente Lucidi Pressanti sottolinea che <>. La dirigente scolastica Fatigati dichiara: <>. La mattinata sarà allietata dalla cover band Ivan Graziani “Dr. Jekyll & Mr. Hyde” e da Roppoppò il cantastorie. A




Giulianova. Omaggio a Gaetano Braga promosso dal Rotary Club Teramo.

, ., . Serata di musica e cultura, sabato 8 giugno, a palazzo Kursaal. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Giulianova, promossa dal Rotary Club e curata dall’avvocato Gianfranco Cocciolito, rientra nella Stagione Concertistica de I Sinfonici. Eseguiranno brani di Gaetano Braga Antonio D’Antonio al violoncello e Sergio Piccone Stella al pianoforte. Inizio ore 18:30. Ingresso libero.




“Grazia” (pag. 251, Orizzonte Milton, 2024) è un romanzo della scrittrice abruzzese e già docente di lettere Giulia Alberico.

Teresa, da tempo, aveva deciso di non tornare più nella casa materna, ma purtroppo la notizia della scomparsa della madre Grazia, la costringono a tornare in Abruzzo nella città natale e soprattutto nella grande casa materna.
Teresa quindi vi ritorna e nelle due settimane che vi resterà sarà un ricordo giornaliero di un tempo e di un periodo che la donna ha voluto lasciarsi alle spalle.
Il rapporto con la madre non era stato mai ottimo.
Grazia era una donna affascinante, ingombrante, piena di sé e sempre intrisa di un profumo che lasciasse il segno del suo passaggio: il Mitsouko di Guerlain.
Tutto il romanzo, scritto in una prosa ed in una forma uniche nel loro genere per precisione e la maniacale ricerca di parole adeguate a situazioni, a particolari, ad oggetti descritti e ad altro, è un alternarsi del presente e questo, come in un flashback, riporta Teresa nel passato della nonna, della madre e di lei bambina.
Scrive l’Autrice: «[…] Cenarono e poteva parere una serata tranquilla se Teresa non avesse tenuto in petto quel sentimento non proprio di dolore, piuttosto una specie di pena, per quel che non era stato il suo rapporto con la madre. […]».
In questo alternarsi tra passato e presente sono ben inserite vicende storiche dell’Abruzzo, come la battaglia c. d. “dell’Aterno” del 1566 tra gli ottomani e l’esercito del Regno di Napoli, in cui gli orientali tentarono un assalto della nostra Penisola dalla zona del Mare Adriatico che si estende da Pescara (l’antica Piscara) e fino a Termoli (l’antica Termele).
È l’anno in cui ascese anche al trono di San Pietro, il domenicano Antonio Michele Ghisleri (nato nel 1504), che assunse il nome di Pio V (1566-1572), ispiratore poi della grande vittoria cristiana il 7 ottobre 1571 a Lepanto.
Gli ottomani furono respinti e soprattutto non riuscirono a prendere le Isole Tremiti.
Quindi la storia recente della II Guerra Mondiale con l’uscita di scena del Re a Pescara e l’ira tedesca per il tradimento subito e l’aver raso al suolo intere cittadine marine, come Francavilla al Mare.
Teresa, mettendo a posto e riponendo tante suppellettili ed oggetti materni, scopre come era la madre, ma soprattutto un giallo finale che non svelo.
La descrizione di tutta la casa e degli oggetti ricorda moltissimo la medesima che troviamo in quel capolavoro di narrativa, di storia che è “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
È un libro che si legge tutto di un fiato e che fa vivere, ed al meglio, i luoghi abruzzesi descritti.
Per chi scrive è un ritorno alle sue origini, quando, da bambino/adolescente, trascorreva l’intera estate a Francavilla al Mare ed al Caffè Sirena (p. 65).
Anche Teresa riscopre sé stessa, riscopre la sua famiglia, riscopre le scelte della famiglia, ma soprattutto riscopre la mamma Grazia, che, come ho detto, ha sempre sentito assente.
È scritto giustamente nella seconda di copertina:
«[…] Tra ricordi che riaffiorano impetuosi e verità nascoste (leggi quasi un giallo finale n. d. A.), a ricomporsi sarà un nuovo disegno che la porterà (leggi Teresa n. d. A.) a comprendere molte verità su sua madre, a riscoprirla in una nuova luce e a potersi riconciliare con la sua figura.», e nella quarta:
«Teresa sentì da un suo luogo profondo e vivo una bolla piena di vento e luce e non poté fare altro che assistere alla sua risalita. Era ancora uno smottamento del dolore. Tenuto fino ad allora a bada. Tutto il dolore per la perdita della madre s’era risvegliato su quella terrazza dell’Hotel Levante ed era incredibilmente facile farlo emergere e farci i conti.»
Grazie, GL




Giovedì, 6 giugno, presentazione del musical ‘Sister Act’ degli studenti del Liceo ‘M. Curie’ di Giulianova

Giulianova

Giovedì 6 giugno 2024 alle ore 21 presso il Centro Polifunzionale ‘I Pioppi’ di Giulianova Lido, verrà presentato il musical ‘Sister Act’ dagli studenti del Liceo ‘M. Curie’ di Giulianova, organizzato e diretto dalla professoressa Antonietta Delle Monache.
L’iniziativa, che rientra nel Progetto Scolastico ‘English on stage’, ha coinvolto più di 30 ragazzi di varie classi (dalla prima alla quinta) che, con partecipazione ed entusiasmo, si sono cimentati nella recitazione, nel canto, nel ballo e nella scenografia.
Uno spettacolo basato sul film cult ‘Sister Act’, in cui gli studenti hanno memorizzato il copione in lingua inglese, si sono messi in gioco con il canto e con il ballo, superando imbarazzi e timidezze, ma soprattutto hanno stabilito tra loro relazioni positive di confronto e fiducia reciproca.
Un evento assolutamente da non perdere!
Ingresso libero



Teramo. FRANCESCO MUSSIDA, mostra fotografica “Sotto una buona stella e altre Storie Naturali”.  Inaugurazione Sabato 15 Giugno Ore 18.00 – 21.00 SALA ESPOSITIVA Via Nicola Palma

OPHISMuseo Paleontologico e Centro Erpetologico presenta:

 

 

 

15 Giugno – 24 Giugno, 2024

Inaugurazione

Sabato 15 Giugno Ore 18.00 – 21.00

SALA ESPOSITIVA
Via Nicola Palma, 16, 64100 Teramo TE

Orari

lunedì/venerdì: 10.00-13.00 / 15.00-19.00

sabato, domenica: 10.00-13.00 / 15.00-21.30

 

Pagina web della mostra

www.francescomussida.com/storienaturali

 

 

Sotto una buona stella e altre Storie Naturaliè la prima personale di Francesco Mussida a Teramo. La mostra comprende oltre 50 stampe originali ai sali d’argento realizzate a mano con tecniche antiche e interamente analogiche.

Le stampe ai sali d’argento, come oggetto tangibile in grado di testimoniare l’incontro fra la luce e la materia, trovano una corrispondenza simbolica con fossili e impressioni di vegetali portate in esposizione da Alessandro Paterna del Museo Paleontologico e Centro Erpetologico OPHIS di Teramo.

Fotografie, fossili e impressioni sono state accostate in virtù di un’analogia che rende tutti questi oggetti ascrivibili a ciò che è in grado di testimoniare, documentare o tramandare: sono di fatto tutte tracce di qualcosa che c’è stato nel tempo e nello spazio e sono in grado di raccontare storie naturali.

Tutti gli scatti presentati in questa mostra sono stati realizzati con macchine fotografiche analogiche e le stampe ai sali d’argento sono state realizzate in camera oscura con procedimenti interamente manuali.

Lavorare in analogico significa lasciare aperta una porta allo scorrere del tempo.  Ogni caratteristica dello scatto analogico viene sublimata con il lavoro in camera oscura e diventa un indizio specifico del qui ed ora vissuto durante lo scatto, durante lo sviluppo della pellicola e infine della stampa.

La missione alla base di questa scelta è quella di preservare uno spazio naturale tra l’osservatore e il soggetto osservato, evitando qualsiasi tipo di interpretazione digitale della realtà, mantenendo sempre coinvolte variabili come la luce, il tempo e le emozioni.

Nella serata dell’inaugurazione interverranno l’assessore alla cultura del Comune di Teramo Antonio Filipponi, il direttore della riserva dei calanchi di Atri Adriano De Ascentiis, e il presidente del Centro Studi Cetacei Vincenzo Oliveri. Francesco Mussida svolgerà 2 workshop sulla fotografia analogica presso la Sala esposizioni. Le date e gli orari saranno pubblicati sulla pagina dedicata alla mostra

www.francescomussida.com/storienaturali.




Pescara. Inaugurazione della mostra fotografica “RIFLESSI FEMMINILI” del fotografo Giovanni Iovacchini.

Dettagli dell’Evento:

• Titolo: RIFLESSI FEMMINILI

• Artista: Giovanni Iovacchini

• Luogo: Porto turistico marina di Pescara agenzia ITutor

• Date: dal 8 Giugno 2024 al 22 Giugno 2024

• Orari di apertura: orari di agenzia e su appuntamento

“RIFLESSI FEMMINILI” è un’esplorazione visiva della bellezza,

della forza e della complessità dell’universo femminile. Attraverso

una serie di fotografie intense e toccanti, Giovanni Iovacchini

cattura momenti di vita quotidiana e straordinaria, mettendo in luce

la varietà delle esperienze e delle emozioni delle donne.

Le 30 immagini esposte mostrano donne di diverse età, culture e

contesti, riflettendo la diversità e l’unicità di ogni individuo.

Iovacchini, noto per il suo stile distintivo e per la sua capacità di

cogliere l’essenza dei suoi soggetti, utilizza la luce e l’ombra per

creare composizioni che sono allo stesso tempo potenti e delicate.




2 Giugno, l’ Amministrazione Comunale celebra il 78 esimo Anniversario della Repubblica con la tradizionale cerimonia in centro storico. Consegnati gli attestati alla memoria ed una targa di ringraziamento al giornalista Walter De Berardinis.

Con la tradizionale cerimonia in piazza Caduti 29 febbraio, l’ Amministrazione Comunale ha celebrato oggi, 2 giugno, la Festa della Repubblica nel 78esimo Anniversario della nascita. Erano presenti alle 10, presso la lapide che ricorda le vittime giuliesi della Seconda Guerra Mondiale il Sindaco Jwan Costantini, il Vice Sindaco Lidia Albani e il Presidente del Consiglio Comunale Matteo Francioni. Alla cerimonia hanno partecipato il Comandante della Compagnia Carabinieri di Giulianova Nicolò Morandi, il comandante della Guardia di Finanza di Giulianova Capitano Massimiliano Cerra, l’ Assistente di Ps della Polizia di Stato di Teramo Guido Del Bove, il Presidente dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Teramo Giuseppe Calandrini, Ottavio Di Stanislao dell’Istituto Abruzzese di ricerche Storiche, Edoarda Broccolini, Presidente dell’ANEI, le associazioni combattentistiche d’arma e volontariato. Alla deposizione della corona d’allora e agli interventi delle autorità è seguita la consegna degli attestati alla memoria. Gabriele Barcaroli, Lidia Leodori, Alberino ed Elide Giampaolo, Vincenzo Staffilano, Marilena Stacchiotti, Ornella Albanese, Claudia Tassoni e Anita Mandolese hanno ritirato i diplomi per i loro congiunti. Al termine della cerimonia, il Vice Sindaco Lidia Albani ha consegnato al coordinatore della manifestazione, il giornalista Walter De Berardinis, una targa ricordo in segno di riconoscenza per il “meticoloso, paziente e appassionato impegno di ricerca storica che ha arricchito sensibilmente il patrimonio documentale della Città di Giulianova”.

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Nello specifico hanno ritirato:

Attestati di cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto e attestato di Cavaliere di Vittorio Veneto (titoli Repubblica Italiana)

Gabriele Barcaroli (appena nominato Cavaliere della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella, ritirerà anche oggi all’Università il titolo) ha ritirato per il bisnonno, soldato Orazio Barcaroli; con lui il Consigliere comunale di Tortoreto Massimo Figliola.

L’anziana Lidia Leodori (figlia del reduce), accompagnata dalla figlia Elide Giampaolo ha ritirato per il soldato Serafino Leodori la cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto e l’attestato di Cavaliere.

Alberino Giampaolo (figlio del reduce) e la figlia Elide hanno ritirato per il soldato Antonio Giampaolo reduce della Prima Guerra Mondiale

Diplomi del Ministero della Difesa e del Comando Militare Esercito Abruzzo e Molise (Seconda Guerra Mondiale)

Per il soldato e internato Cesare Stacchiotti, il genero Vincenzo Staffilano

Per il soldato e internato Pasquale Stacchiotti, la figlia Marilena

Per il soldato, internato e deceduto nel lager Luigi Stacchiotti, la nipote Marilena

Per il soldato de Pietronatonio Albanese, la figlia Ornella

Per il soldato Gildo Tassoni, la gilia Claudia (il cerimoniere ha ricordato al pubblico la scomparsa della cara Monica)

Per il soldato Dino Mandolese originario di Mosciano, già Agente di P.S., scomparso a 103 e sepolto a Giulianova, la figlia Anita.




ANNA SECCIA: “Tracce partecipate. Donne e uomini in cammino”. Donazione dell’opera realizzata durante la performance artistica. Evento al Museo Michetti di Francavilla al Mare (CH) il 9 giugno 2024, ore 18.

 

 

Evento promosso dall’Associazione Kairos, banca del tempo e dei saperiin collaborazione conStati Generali delle Donne

 

Presentazione dell’opera a cura del critico d’arteAndrea Baffoni

“Tracce partecipate. Donne e uomini in cammino” è l’opera performativa dell’artista Anna Seccia, il cui risultato finale sarà una grande tela di 2,50 x 1,60 mt che verrà donata al Comune di Francavilla nella giornata di domenica 9 giugno 2024.

L’opera è stata realizzata in occasione degli eventi patrocinati dall’amministrazione comunale per l’iniziativa “8 marzo tutto l’anno”, per affermare come: tanto le donne quanto gli uomini debbano camminare insieme per poter giungere alla parità di genere.

Dichiara l’artista Anna Seccia: “Attraverso il colore e attraverso l’arte possiamo camminare insieme per giungere a un senso di parità”.

Con questa convinzione l’artista ha indotto il pubblico ad attraversare letteralmente la tela, preliminarmente calpestando dei recipienti di colore per poi apporre l’impronta sulla superficie bianca del tessuto. Il pubblico è perciò divenuto parte dell’opera, ma su quei colori, su quelle impronte, Anna Seccia è successivamente intervenuta realizzando l’opera che verrà presentata domenica 9 giugno.

Il risultato finale è una sorta di oceano azzurro solcato da impronte coloratissime che grazie alla maestria pittorica dell’artista si stagliano sulla superficie in differenti profondità, dovuto alla particolare texture sviluppata sovrapponendo molteplici velature cromatiche. Tutta la superficie è inoltre solcata da venature bianche che da un lato richiamano le increspature dell’acqua, e dall’altro le venature delle foglie. L’effetto finale è quello di una sorta di “mare” di impronte fluttuanti, un insieme fluido e in continuo mutamento che vive nella matrice della natura in armonia.

Al centro della composizione l’artista ha poi collocato un cuore ritagliato su cartoncino, con la stessa texture della tela. In esso compaiono le foto dei partecipanti alla performance con in mezzo l’artista nell’atto di allargare le braccia in un gesto di fratellanza comune. Tale cuore verrà poi sospeso davanti alla tela evidenziando la doppia valenza dell’opera, ovvero una chiave sentimentale basata sulla condivisione e un’altra estetica fondata sulla partecipazione alla performance artistica.

Insieme all’opera, nel pomeriggio del 9 giugno, verrà proiettato il video realizzato proprio nella giornata della performance iniziale dove si vedono alcuni dei partecipanti prendere parte alla performance e sono gli stessi riportati in foto nella parte centrale della grande tela. L’intero intervento artistico di Anna Seccia verrà descritto dal critico d’arte Andrea Baffoni, che traccerà un ritratto artistico di Anna Seccia e descriverà il senso profondo dell’intero suo lavoro creativo.

 




Evento in programma il 4 giugno presso la Rappresentanza della Regione Abruzzo a Bruxelles con l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo.

 

Dal 4 giugno al 28 agosto 2024 la sede della Rappresentanza della Regione Abruzzo a Bruxelles ospiterà la Mostra personale “Rapsodikòs” dell’artista Mara Di Giammatteo.

La Mostra consta di una serie di lavori e allestimenti di arte contemporanea, realizzati attraverso l’antica arte della tessitura e del ricamo. L’artista ha voluto creare un omaggio ai componimenti della poetessa pretarola Ginevra Bartolomei (1909-2007), figura che, grazie alle sue testimonianze, orali e scritte, ha permesso di mantenere memorie dell’antica lingua di Pietracamela (TE), oggetto di studio di esperti e linguisti, non solo italiani ma anche europei, negli ultimi ottant’anni.

L’intuizione concettuale dell’artista muove dall’analisi dei testi raccolti nel volumeLa lingua degna. Pietracamela e il pretarolo nei testi di Ginevra Bartolomei. Profilo linguistico, norme di lettura, antologia poetica(edito da Mnamonwww.mnamon.it/la-lingua-degna/), opera a cura di Giovanni Agresti (dir.),Silvia Pallini e Graziano Mirichigni, nipote della poetessa e custode dei suoi manoscritti e delle testimonianze video e sonore, i quali hanno condotto un attento lavoro di raccolta, trascrizione e traduzione degli oltre cento componimenti di Ginevra Bartolomei, oltre ad aver proposto un sistema di norme di trascrizione fonetica e restituito un ampio e dettagliato quadro storico e linguistico del pretarolo.

La Mostra “Rapsodikòs” si lega alla suddetta opera e trae ispirazione proprio dalla poesia e dalla voce di Ginevra Bartolomei, condensando nella materialità della tessitura il senso profondo di alcune parole scelte, che si palesano sulla tela, creata artigianalmente secondo tradizione, per tramandare rapsodicamente il valore storico, antropologico e identitario della lingua pretarola. In questo senso, il lavoro di Mara Di Giammatteo rappresenta, al pari di altre rare significative iniziative, un tentativo di sottrarre al pericolo dell’oblio la parlata pretarola e di farla conoscere anche al di fuori della piccola realtà locale, così come le poesie di Ginevra Bartolomei, elementi identitari della comunità di Pietracamela, uno dei Borghi più Belli d’Italia, incastonato nel massiccio del Gran Sasso d’Italia (1005 metri slm) e caratterizzato da notevolissime emergenze culturali.

Il 4 giugno, con l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo, si terrà l’evento di inaugurazione della Mostra “Rapsodikòs”,preceduto da una Tavola rotonda che vedrà i saluti istituzionali della Regione Abruzzo, del Sindaco di Pietracamela, Dott. Antonio Villani, la presentazione del libro La lingua “degna. Pietracamela e il pretarolo nei testi di Ginevra Bartolomei”a cura di Silvia Pallini e Graziano Mirichigni e l’intervento “La fragilità della memoria” della critica d’arte e curatrice della Mostra Maria Chiara Wang.

L’evento si concluderà con la performance musicale “SONGLINES Poetry”a cura di Exit_lab (Pat Lugo e Marco Loprieno) e con un aperitivo a cura dell’Associazione Culturale Abrussels.

La mostra sarà visitabile presso i locali della Regione Abruzzo a Bruxelles, in Avenue Louise 210, fino al 28 agosto, tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle 9:30 alle 18:30 e i venerdì dalle 9:30 alle 12:30.

L’evento, patrocinato dal Comune di Pietracamela, dalla Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia e promosso dall’Associazione LEM-Italia, si inserisce altresì nel ventaglio delle iniziative dell’Anno delle Radici italiane nel mondo istituito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con il finedi valorizzare le storie di emigrazione, sacrificio e successo degli avi degli italo-discendenti nel mondo e preservarne la memoria. Lo fa proprio omaggiando il dialetto pretarolo, estremamente connotato rispetto alla koinè dialettale abruzzese, e i componimenti di un’autrice, Ginevra Bartolomei (1909-2007), che ha accompagnato in versi (in italiano e in pretarolo) la storia di un’intera comunità di montagna, colta in alcuni snodi storici fondamentali: la vicenda migratoria (verso il Canada, in particolar modo), la trasformazione della montagna ad uso turistico, lo spopolamento e la desertificazione anche spirituale del paese, la costruzione “eroica” delle infrastrutture viarie.Oggi i manoscritti della Gina, com’era nota in seno alla comunità locale, sono editati e incorniciati da una consistente introduzione di taglio sociolinguistico e dialettologico e da un ricco apparato di note e indici (spicca in particolare il denso indice dei nomi – toponimi e antroponimi), oltre che da diversi supporti multimediali (QR-codes scannerizzabili i quali danno accesso a numerosi contenuti audiovisivi) e da arazzi artistici che rendono visiva, materica e viva la parola pretarola.