San Benedetto del Tronto. Carlo Cambi e Petra Carsetti: doppio appuntamento con il “Gusto”

Carlo Cambi e Petra Carsetti: doppio appuntamento con il “Gusto”

“Incontri con il Gusto” torna anche questo mese e sta volta fa il bis con un doppio appuntamento, ospiti della rassegna la celebre coppia di scrittori, Carlo Cambi e Petra Carsetti. Il rendez-vous è per giovedì 28 aprile alle ore 20.00, presso l’hotel “Calabresi”.

5° appuntamento per “Incontri con il Gusto”, la rassegna enogastronomia e culturale che vede libri, autori e narrativa protagonisti… in tavola. Questo mese la manifestazione prende due piccioni con una fava e presenta la celebre coppia Carlo Cambi e Petra Carsetti. I noti scrittori introdurranno rispettivamente, “Le ricette d’oro delle migliori osterie e trattorie” e “La cucina delle Marche”.
Carlo Cambi, toscano di nascita, cultura e formazione, è ritenuto uno dei più autorevoli giornalisti enogastronomi d’Italia. Ha scritto per oltre venti anni per «la Repubblica». Nel 1997 ha fondato «I Viaggi di Repubblica», primo e unico settimanale di turismo e di cultura del territorio d’Italia, che ha diretto per 8 anni. Attualmente è docente di Teorie e politiche del turismo all’Università di Macerata, città dove vive e lavora. Ha molti incarichi scientifici e accademici ma sperimenta sul campo le sue teorie sul turismo e sull’enogastronomia come Presidente della Strada del Vino Terre di Arezzo. Con Il Gambero Rozzo, un libro scritto dai lettori e per i lettori, affiancato con successo da Le ricette e i vini del Gambero Rozzo e da Gli agriturismi del Gambero Rozzo, ha imposto un nuovo modo di recensire i ristoranti d’Italia e ha fondato una minima scuola di cultura enogastronomica a Macerata.
Petra Carsetti, maceratese DOC, durante gli studi di medicina ha coltivato la sua vera passione: l’enogastronomia. Ha studiato con alcuni dei maggiori chef della Regione Marche e di tutta Italia, ha partecipato a numerosi stage di formazione sulla cultura del vino spaziando dalla Napa Valley a Bordeaux, dall’Australia alla Franciacorta, da Montalcino alla Nuova Zelanda. La sua attività editoriale l’ha portata a collaborare con numerose testate nonché alla stesura di autorevoli guide enogastronomiche. Dal 2010 ha una rubrica fissa di enogastronomia sull’inserto “LiberoGusto” del quotidiano «Libero».

Le ricette d’oro delle migliori osterie e trattorie
Oltre 1600 ricette della cucina tradizionale e territoriale italiana. Una sorta di enciclopedia dei nostri sapori che è anche un viaggio alla ricerca delle nostre più autentiche radici. È dai tempi di Pellegrino Artusi, della sua La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, che non veniva proposta una codificazione completa delle nostre prassi culinarie. È una corposa rappresentazione dell’Italia “a la carte”, di regione in regione.

La cucina delle Marche
Brodetti, vincisgrassi, maccheroncini di Campofilone, arrosti morti, preparazioni in potacchio: Petra Carsetti, da anni coautrice con Carlo Cambi del bestseller il Mangiarozzo, ha intrapreso un viaggio tra i profumi e i sapori delle terre marchigiane per compilare un ricettario completo e accurato, che ha lo spessore della ricerca, la praticità del ricettario e il fascino del romanzo.

Special guest della serata il ristorante “Cibo” di San Benedetto del Tronto.
Il gustoso appuntamento è per giovedì 28 aprile 2011 alle ore 20.00, presso l’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto. Ideatori e complici della rassegna come sempre il “Cocalo’s Club, “La Bibliofila”, l’azienda vitivinicola “Ciù Ciù” e l’ “Hotel Calabresi”.
La serata avrà un costo di 15 euro e comprenderà, l’aperitivo di presentazione, l’introduzione ai libri degli autori e la cena in compagnia della celebra coppia.
Per info e prenotazioni
www.cocalosclub.it
Libreria “La Bibliofila”
Tel 0735587513.




Milano. “PER NON DIMENTICARE” Resistenza antifascista e Nonviolenza

“PER NON DIMENTICARE”

Resistenza antifascista e Nonviolenza

Venerdì 29 Aprile 2011 ore 21.00- AUDITORIUM Nova Milanese (MB)

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA PRATI – DESIO (MONZA e BRIANZA)

presenta

Ezio Meroni, docente, scrittore, autore del libro “Angela: una storia d’amore nella guerra partigiana”

Alfonso Navarra, scrittore, giornalista, Coordinamento Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari

Enrico Peyretti, docente, storico, Centro Studi Sereno Regis

Laura Tussi, docente, giornalista, promotrice del Progetto “PER NON DIMENTICARE”

Con il patrocinio:

Città di Nova Milanese

Comune di CesateMedaglia d’argento al Valore Civile

Comune di Cormano

Città di Varedo

Città di Bresso

Città di Cinisello Balsamo (Milano)

Comune di Sinalunga (Siena)- Assessorato alla Memoria

In collaborazione con:

ANPI, ANED, APEI, ARCINOVA, CAMPAGNA DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE SPESE MILITARI, CASA DELLA CULTURA-Milano, CENTRO STUDI SERENO REGIS-Torino, CENTRO INTERDISCIPLINARE DI SCIENZE PER LA PACE-UNIVERSITÀ DI PISA, FLC-CGIL, DIFESA AMBIENTE, EMERGENCY, FONDAZIONE GIANFRANCESCO SERIO, IL DIALOGO.org, ISTITUTO PEDAGOGICO DELLA RESISTENZA, OSSERVATORIO NAZIONALE ED EUROPEO PER IL RISPETTO DELLE PARI OPPORTUNITA’- ONERPO, PEACELINK, RETE ANTIFASCISTA NORD OVEST MILANO, TEATRO DELLA COOPERATIVA, LAVORATORI LARES METALLI PREZIOSI….e tanti altri.

http://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=8268

Venerdì 29 Aprile 2011 ore 21.00- AUDITORIUM Nova Milanese (MB)

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA PRATI – DESIO (MONZA e BRIANZA)

presenta

Ezio Meroni, docente, scrittore, autore del libro “Angela: una storia d’amore nella guerra partigiana”

Alfonso Navarra, scrittore, giornalista, Coordinamento Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari

Enrico Peyretti, docente, storico, Centro Studi Sereno Regis

Laura Tussi, docente, giornalista, promotrice del Progetto “PER NON DIMENTICARE”

Con il patrocinio:

Città di Nova Milanese

Comune di CesateMedaglia d’argento al Valore Civile

Comune di Cormano

Città di Varedo

Città di Bresso

Città di Cinisello Balsamo (Milano)

Comune di Sinalunga (Siena)- Assessorato alla Memoria

In collaborazione con:

ANPI, ANED, APEI, ARCINOVA, CAMPAGNA DI OBIEZIONE DI COSCIENZA ALLE SPESE MILITARI, CASA DELLA CULTURA-Milano, CENTRO STUDI SERENO REGIS-Torino, CENTRO INTERDISCIPLINARE DI SCIENZE PER LA PACE-UNIVERSITÀ DI PISA, FLC-CGIL, DIFESA AMBIENTE, EMERGENCY, FONDAZIONE GIANFRANCESCO SERIO, IL DIALOGO.org, ISTITUTO PEDAGOGICO DELLA RESISTENZA, OSSERVATORIO NAZIONALE ED EUROPEO PER IL RISPETTO DELLE PARI OPPORTUNITA’- ONERPO, PEACELINK, RETE ANTIFASCISTA NORD OVEST MILANO, TEATRO DELLA COOPERATIVA, LAVORATORI LARES METALLI PREZIOSI….e tanti altri.

http://www.peacelink.it/calendario/event.php?id=8268




TV. Giancarlo Alfani e il Nuovo Kabala protagonisti della tredicesima puntata di Jazz Convention on TV. Da giovedì 28 aprile 2011 su TV6 e Jazz Convention. www.jazzconvention.net; www.tvsei.it

Giancarlo Alfani e il Nuovo Kabala protagonisti della tredicesima puntata di Jazz Convention on TV.
Da giovedì 28 aprile 2011 su TV6 e Jazz Convention.
www.jazzconvention.net; www.tvsei.it

La tredicesima puntata di Jazz Convention on TV è dedicata all’Associazione Nuovo Kabala. La puntata in onda da giovedì 28 aprile 2011, alle 23, alterna infatti l’intervista realizzata con Giancarlo Alfani, presidente dell’associazione, e le immagini del concerto tenuto dal trio di Massimo Moriconi.

Il Nuovo Kabala riprende il testimone lasciato dallo storico club pescarese – il Kabala, appunto – e rilancia in maniera associativa e aperta le attività della scena jazzistica pescarese. Giancarlo Alfani, presidente dell’associazione, espone le motivazioni che hanno fatto nascere il progetto, all’indomani della demolizione del vecchio club, e le linee guida del Nuovo Kabala.

Nella rassegna di concerti proposti al pubblico nella primavera 2011, il Nuovo Kabala ha presentato musicisti residenti e nazionali – nella puntata di Jazz Convention on TV si potranno vedere le immagini del concerto di Massimo Moriconi – e si impegna in un progetto ambizioso ricreare a Pescara un jazz club, dopo la lunga e storica esperienza del Kabala e le stagioni del Marni Jazz Club, e, più in generale, offrire un luogo a musicisti ed appassionati dove offrire e condividere progetti musicali.

Jazz Convention on TV torna con un formato completamente rinnovato: al centro di ogni puntata i protagonisti del jazz italiano, una veste grafica ricca di colori e di movimenti, studiata appositamente intorno agli ospiti della trasmissione, alle loro parole e alle immagini della loro musica.

Il programma viene trasmesso, con cadenza bisettimanale, su TV6 News e sul Canale 910 della piattaforma SKY giovedì alle 23 per essere, poi, proposto anche sul web, in streaming, sul sito di TV6 (www.tvsei.it) e in podcast sul canale youtube di TV6 (www.youtube.com/tvsei) e sulla home page di Jazz Convention.

Jazz Convention on TV viene trasmesso in replica su TV6 On Air il venerdì alle 1.00, alle ore 12.45 e alle 18.30, il sabato alle ore 23.30 (questa replica viene ripresa anche dal Canale 910 della piattaforma SKY), il martedì alle 1.00.

Il programma è realizzato dal team di Jazz Convention on TV, composto da Alberto Lattanzi, Fabio Ciminiera, Gregg Novales, Marco Di Battista e Ottavio Saia.




Giulianova. Eventi nel Circolo virtuoso Il nome della Rosa Giulianova Alta, Via Gramsci 46/a

Circolo virtuoso Il nome della Rosa
Giulianova Alta, Via Gramsci 46/a

Info Line 338/9727534

Controlla tutte le news sul nostro sito
http://www.ilnomedellarosa.com/

Sempre sorriso
Chico, Lucrezia, Marisa, Paolo, Rosa & Roberto

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Venerdì 29 aprile ORE 21,30
VITA D’ARTISTA
“IL TEATRO E’ UN’ARMA”
Incontro con:
Elio FORCELLA – Scrittore, Autore teatrale, Regista teatrale

A cura di:
Luca MAGGITTI

Scrittore, Autore teatrale, Regista teatrale.
Nato nel 1953 ad Atri (Te) dove ha compiuto i suoi studi giovanili.
Successivamente ha approfondito quelli più specificamente artistici e si è laureato presso l’Università di Teramo (marzo 2010) nel Corso di Laurea di Scienza della Comunicazione Artistica e Multimediale con la tesi su Bertolt Brecht (Il teatro un’arma contro il Nazismo)…

http://www.ilnomedellarosa.com/schedanews.php?id=590

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Sabato 30 aprile ORE 21,30
READING
MUSICA & POESIA
“A|R|K”:
Tutte le domanda avranno risposta

A cura di:
Noam ARP – Voce recitante, musiche

PAESAGGI SONORI
NAUFRAGI NARRATIVI
ISTANTANEE POETICHE
RIVOLUZIONI ILLOCUTORIE
DILUVI UNIVERSALI
TUTTE LE DOMANDE AVRANNO UNA RISPOSTA!

http://www.ilnomedellarosa.com/schedanews.php?id=597

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On line le foto della mostra
“IL RESPIRO DELLA TERRA”
Cristian PALMIERI

Le fofo rimaranno in esposizione sino al 20 maggio

http://www.ilnomedellarosa.com/dettFoto.php?id=94

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Il nome della Rosa aderisce e promuove
CAMPAGNA REFERENDARIA “L’ACQUA NON SI VENDE”

Il 12-13 Giugno Sì vota

Lo scorso 26 marzo, da Piazza San Giovanni, 300.000 persone hanno lanciato ufficialmente l’ultima fase della campagna referendaria, quella che ci porterà fino al voto ai referendum del 12 e 13 Giugno…

http://www.ilnomedellarosa.com/schedanews.php?id=586

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Teramo. MAGGIO FEST XX EDIZIONE, Teramo 3 – 27 maggio 2011

MAGGIO FEST

XX  EDIZIONE

Teramo 3 – 27  maggio 2011

Mercoledì 27 Aprile, alle ore 11, nella Sala Consiliare del Comune di Teramo, si terrà la Conferenza Stampa di presentazione della XX edizione di Maggiofest, festival di Cinema Danza Teatro Musica Letteratura Mostre, organizzato dall’Associazione Culturale Spazio Tre.

Il programma sarà illustrato dal Presidente dell’Associazione Carla Piantieri e dal Direttore Artistico Silvio Araclio.

Interverranno il Sindaco Maurizio Brucchi e l’Assessore comunale agli eventi e manifestazioni Guido Campana.

Info:

Spazio Tre – tel./fax 0861- 247547 – Via Cona, 101 – 64100 Teramo (Te)

www.maggiofesteggiante.it  

www.spaziotre.info

spaziotre.spaziotre@tin.it

http://www.facebook.com/home.php?#!/pages/SPAZIO-TRE-ASSOCIAZIONE-CULTURALE/119872264694459?ref=ss




Teramo. Aspettando il Primo Maggio e dei prossimi appuntamenti dell’associazione


BM idea by Big Match

ricorda

Presentazione alla stampa di


Martedì 26 ore 11.00_ via Stazio 45

Certi della vostra presenza porgiamo cordiali saluti



Associazione culturale Big Match_ BM idea

Via Stazio 45, 64100, Teramo
www.bmidea.it



Roseto degli Abruzzi. Siamo arrivati al quinto appuntamento con la buona musica e il jazz , Venerdì 29 Aprile al Bar Sportivo di Roseto degli Abruzzi, con il concerto del JANO QUARTET .

“JOHN & JAZZ 2011 BEFORE DINNER – TRIBUTE TO LELIO LUTTAZZI”

Siamo arrivati al quinto appuntamento con la buona musica e il jazz , Venerdì 29 Aprile al Bar Sportivo di Roseto degli Abruzzi, con il concerto del JANO QUARTET .

Alex PAOLINI
Alex PAOLINI

Anche in questo quinto incontro il set avrà la stessa impostazione delle altre quattro serate, ma cambia nuovamente il sound .

“ JANO QUARTET è un gruppo di jazz elettroacustico che ha realizzato il suo primo cd intitolato “NAKED THINGS”.

Emiliano D'AURIA
Emiliano D'AURIA

I musicisti sono Emiliano D’AURIA al Pianoforte , Gianluca CAPORALE al sax , Amin ZARRINCHANG al Contrabbasso e Alex PAOLINI alla batteria .

Le sensazioni che il disco dei JANO QUARTET trasmette fanno pensare a reportage elettroacustici, costruiti con suoni freschi ed attuali per chi ama un jazz che sa affacciarsi fuori di sé stesso.

I quattro musicisti hanno maturato ciascuno un bagaglio di esperienze diverse dal jazz al funk dalla sinfonica al rock, ma si amalgamano bene all’interno di un progetto dall’impronta chiara ed interessante.

Gianluca CAPORALE
Gianluca CAPORALE

In “NAKED THINGS” vengono presentati brani originali suonati con il linguaggio jazz a fare da punto di partenza, ma non da gabbia accademica .

Il viaggio musicale intrapreso ricerca l’autenticità espressiva dei materiali sonori, liberi  da ogni pregiudizio e lasciati interagire nella sintonia d’improvvisazione del quartetto.

Il risultato è fresco e convincente , e suona attuale ed europeo nelle sue raffinatezze.

Ma da un ascolto attento emerge anche un sapiente gioco di intrecci nell’improvvisazione con folate di inquietudine e di attesa.

Che si equilibrano con intermezzi incisivi e mai banali , i timbri acustici degli strumenti tracciano linee melodiche ben definite dentro nuvole di elettronica mai soffocante; l’improvvisazione non è mai auto-referenziale, ma si apre creando ulteriori spazi al progetto originale .               Pierpaolo MARINI

29 Aprile 2011 Ore 20,00

” JANO QUARTET ”              Emiliano           D’AURIA                               Pianoforte

Gianluca           CAPORALE                           Sassofoni

Amin                ZARRINCHANG                   Contrabbasso

Alex                 PAOLINI                               Batteria

INFO MAIL               : bluetrainmanagement@libero.it

INFO PHONE            : + 39 340 8626 223

INDIRIZZO                : Bar Sportivo, Via Nazionale 242, 64026 ROSETO DEGLI ABRUZZI TE




San Benedetto del Tronto torna nuovamente ad essere la capitale dell’arte e dell’antiquariato

San Benedetto del Tronto torna nuovamente ad essere la capitale dell’arte e dell’antiquariato con l’edizione 2011 del grande mercato “L’Antico e le Palme” che si terrà lungo la passeggiata di viale Buozzi nei mesi di aprile, giugno e agosto. Quest’anno il tema della manifestazione è dedicato al vintage, con il coinvolgimento di un’accurata selezione di espositori del settore americano ed europeo datato anni ’40-’50-’60-’70.

Ricco, infatti, il calendario delle novità: per la giornata inaugurale di sabato 23 aprile, dalle 17.30 alle 19.30 e dalle 21.00 alle 22.00, all’interno della rotonda Giorgini ci sarà musica jazz anni ‘50 per tutti gli appassionati. Mentre per tutte e tre le giornate saranno in mostra originali Cadillac anni ’50 del collezionista Enzo de Simone di Milano, esposte a San Benedetto del Tronto per la prima volta.

Un’altra grande novità di questa edizione è l’esposizione di bici del Novecento dal titolo “Bbicibbellabbici” organizzata dall’associazione M.A.N.U. di San Benedetto del Tronto, esposte all’interno della rotondina della passeggiata di viale Buozzi.

Inoltre, l’appuntamento con l’antiquariato si rinnova con la partecipazione di espositori provenienti dall’Italia e dall’estero con una proposta sempre più prestigiosa, con gioielli, mobili, ceramica, quadri, argenti dal 1500 al Novecento.

Orario manifestazione: dalle 10 alle 23 per l’edizione di aprile, dalle 17 alle 24 per le edizioni di giugno e agosto. Per informazioni: Gianni Brandozzi 0736 256956, info@osteriamuseo.it, www.lanticoelepalme.it.




Teramo. L’associazione culturale BM idea by Big Match presenta alla stampa Aspettando il Primo Maggio (VII edizione) & le prossime iniziative culturali

L’associazione culturale BM idea by Big Match

presenta alla stampa

Aspettando il Primo Maggio (VII edizione)

&

le prossime iniziative culturali

Martedì 26 Aprile ore 11.00_Sede di BM idea (Via Stazio 45)

Martedì 26 Aprile alle 11.00 presso la sede di via Stazio, lo staff di BM idea presenterà alla stampa tutte le novità della settima edizione di Aspettando il Primo Maggio e le future iniziative programmate dall’associazione che coinvolgeranno l’attualità, l’arte contemporanea e la musica.

Il direttivo dell’associazione comunicherà, inoltre, ai giornalisti presenti un resoconto dell’annualità 2010.

Certi della vostra preziosa presenza porgiamo cordiali saluti e auguriamo buona Pasqua.


Associazione culturale Big Match_ BM idea

Via Stazio 45, 64100, Teramo
www.bmidea.it



Guardando oltre Contro la dispersione, ritrovare per ritrovarsi…

Guardando oltre

Contro la dispersione, ritrovare per ritrovarsi…

di Maurilio Assenza *

Tanti temi sono entrati nel linguaggio dell’azienda scuola che, una volta, insieme alla famiglia e alla parrocchia veniva chiamata – con un termine comunque anch’esso brutto – “agenzia educativa”. Tra questi temi vi è la “dispersione scolastica”. Tema che subito, come tanti altri (dall’orientamento allo sviluppo delle eccellenze), viene trattato con dati quantitativi, monitoraggi, progetti, strategie. Nelle parrocchie il tema diventa “l’abbandono del dopocresima”. Nelle famiglie si misura la portata della crisi in maniera più integrale: se la questione è grave, diventa “disagio giovanile”, diversamente non sussiste nemmeno il problema, tanto è diventato ovvio non “ritrovarsi” più. Nelle progettazioni sociali, entrano altri temi, come la «prevenzione» o «la riduzione del danno», ma anche il PEI, il “progetto educativo personalizzato”, che in altri termini ti ritrovi anche a scuola. Veniamo avvolti da un giro di parole, da un intreccio di linguaggi tecnici per non dire apertamente e concretamente che noi, molte persone le perdiamo, che le perdiamo di vista ma soprattutto le perdiamo come persone – ragazzi e giovani – che pure ci sarebbero affidati perché genitori, insegnanti, catechisti, parroci, operatori sociali…

Assegnando i vescovi italiani a questo decennio il tema dell’educare alla “vita buona e bella del Vangelo” propongono a tutti un orizzonte che porta in altra direzione: nella direzione della cura, dell’attenzione a tutti ma anche ad ognuno, come quella che la Bibbia racconta da parte di Dio, che già il Deuteronomio presenta come il Dio che educa il suo popolo, anzitutto cercandolo, quindi custodendolo, nutrendolo, portandolo in alto come su ali d’aquila. Mi fermerei anzitutto sul primo verbo di questa cura educativa – «ritrovare» – perché mi sembra aiuti a focalizzare uno sguardo oltre l’attuale perdita di tante persone a noi affidate. Passo fondamentale per evitare che l’educazione diventi un ulteriore tema che si aggiunge e non invece, come dovrebbe e potrebbe accadere, lo snodo che – mentre dice la radicalità della crisi attuale – indica anche la radicalità e l’effettiva possibilità di una via d’uscita vera.

Fermandosi, per aiutare a rendere evolutivo l’esistere

Per ritrovare occorre anzitutto fermarsi. Solo se ci si ferma, ci si renderà conto che siamo in presenza di un tempo che ci sta divorando, di modelli e di stili leggeri e tesi all’inconsistenza – base utile a manipolazioni e seduzioni di qualsiasi genere – che esercitano una dittatura sul ritmo delle giornate e sulle abitudini come non accaduto precedentemente. Solo se ci si ferma, ci si accorgerà anche che molti discorsi sono datati perché fermi alla lotta contro il moralismo, mentre il vero problema è se c’è ancora un interrogativo etico, poiché l’anima è stata svuotata più di quanto non pensassimo. Solo se ci si ferma, ci si renderà conto che la sfida che si apre è reale. E costringe ad essere integrali, radicali, coraggiosi. Non trascurando la responsabilità di non far mancare le cose più preziose, da parte di quanti custodiscono una tradizione o dei valori e di dedicare a questo compito, concentrando su questo le maggiori e migliori energie, oltre ogni attivismo ma anche oltre ogni facile disquisizione sugli impliciti. Don Puglisi l’aveva intuito: siamo in tempi di grave rischio, e il dramma più grande è che quando qualcuno si lancia nel vuoto non trova una mano pronta ad afferrarlo.

Occorre fermarsi per essere mano che sanno certo abbracciare e accarezzare, ma anche afferrare. «Buona parte dei giovani si è staccata dalle antiche sicurezze e, facendo salti mortali, tende le braccia in avanti in cerca di chi li accolga. Se due mani invocanti non trovano le due mani pronte ad afferrarle, il trapezista si schianta a terra. Per questo il nostro tempo è anche impegnativo: perché le comunità ecclesiale, civile, educativa hanno i loro ritmi e i loro problemi da risolvere, c’è il grosso rischio che i giovani non trovino le mani pronte ad afferrarli e ad accoglierli. Non c’è più tempo da perdere, c’è il pericolo che i giovani si sfracellino». Sarà allora opportuno che degli adulti che sanno fermarsi, che scelgono di fermarsi, si ritrovino e si aiutino a riprendere la via della formazione e della disciplina senza i quali non aiuteremo le nuove generazioni a ritrovarsi. Contrastando, come scrive Giovanni Salonia, la «tendenza diffusa nel sociale come nella scuola, nei media come nella politica, alla semplificazione e alla provvisorietà, al fare (comunque e in qualsiasi modo) più che al creare, al dire (qualunque cosa) più che al pensare, al fatto più che al senso». Aiutando i ragazzi e i giovani a ritrovarsi, anche loro fermandosi per dare consistenza alla crescita: «Il rilievo della vita e della soggettività, l’attenzione all’alterità nel suo puro esserci, – scrive ancora Salonia -pone oggi la questione fondamentale di un vivere spinto fino ai margini dell’inconsapevolezza e del non sapere, come se non si riconoscesse che esiste una formazione, una sorta di competenza alla soggettività, necessaria perché il soggetto sia. Il semplice esistere, in altre parole, reclama un evolutivo ‘saper esistere’, perché l’esserci non resti bloccato in un’immagine, esaltante certo, ma senza corpo e senza storia».

Con energia, se necessario correggendo….

Un secondo elemento ritengo importante perché il rapporto educativo diventi un ritrovare che aiuti a ritrovarsi, lo ritrovo nel coraggio di sollecitare a ri-prendere in mano la propria vita e, poiché ritroviamo facilmente quanti ci vengono affidati continuamente sull’orlo di precipizi, anche il coraggio di correggere, di far rientrare in se stessi prima che sia tardi. Potendo contare in questo – come ebbe a dire anni fa il card. Martini nella sua lettera pastorale dedicata all’educazione – in una alleato eccezionale, in un modello unico: in Dio, e nella sua modalità di educare. In modo particolare, scriveva Martini, in lui ritroviamo «una caratteristica che sembra essere un po’ scomparsa dalla riflessione pedagogica corrente, almeno nella pratica quotidiana. La indicherei così: Dio nella storia di salvezza si mostra un educatore “energico”. Non molle o accondiscendente, non rassegnato o fatalista, ma impegnato, deciso, capace anche di rimproverare». Ritrovare veramente oggi comporta aiutare a ritrovare la rotta o, a volte, a correggere la rotta. La Bibbia da questo punto di vista conosce la correzione e il rimprovero da parte di Dio verso i singoli ma anche verso la comunità.

Fino all’ultimo libro del Nuovo Testamento, l’Apocalisse, in cui il rimprovero è alla comunità che perde slancio e, per il nostro tema potremmo dire, perde quella forza educativa necessaria in tempi di crisi. Soprattutto alla Chiesa di Laodicea viene rimproverata la tiepidezza, che tante volte ritorna in tante dismissioni educative del nostro tempo. Ma anche viene mostrata la motivazione ultima del rimprovero, come leggiamo al capitolo 3, v. 19: «Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo». La radice da cui nasce il rimprovero è dunque l’amore: io tutti quelli che amo li rimprovero! Commenta Martini: «Oggi, non sarà forse uno scarso amore a creare una certa ritrosia al rimprovero? Quando si ama poco non si sa rimproverare davvero: ci si lamenta, si diviene pungenti, si punisce col silenzio o con la recriminazione astiosa o rassegnata. Ma il rimprovero diretto, franco, preciso non emerge, perché il cuore è fiacco, oppure gravato lui stesso da sensi di colpa». Il vero rimprovero, peraltro, non è mai il semplice buttare in faccia le colpe, quasi scaricandosi di un peso, ma quando è motivato dall’amore diventa impegno a smascherare le false certezze, smontare le ragioni fasulle, contestare le legittimazioni improprie che stanno dietro ai comportamenti sbagliati. Occorrono molto amore, molta intelligenza, anche molta riflessione per giungere a un rimprovero che abbia il calore e la forza persuasiva e insieme l’umiltà che lo rendono un aiuto alla crescita.

… e ricostruire tempi e luoghi educativi

Occorre altresì, per ritrovare mani forti che sostengano veramente, insieme all’energia e alla correzione quello sfondo paterno/materno, quella capacità di verità senza i quali si resta privi di forza ma anche di affetti veri: «Ritrovare la passione della verità – scrive Massimo Cacciari – significa ritrovare un orizzonte di senso, un padre/madre nell’amore, un grembo, una custodia, in cui ritrovarci tutti più fratelli, più umani, più vicini, anche nella nostra infinita fragilità e debolezza». Per questo occorre rendere veramente educativi i luoghi ordinari della vita. Iniziando dalla famiglia, che solo in questo cercare responsabile potrà coltivare relazioni sane e forme d’uomo significative. I genitori allora sapranno consegnarsi ai figli con serietà e gratuità, offrendo quelle tracce corporee necessarie per far crescere uomini capaci di stare in piedi, senza fuggire la terra, e di incontrare l’altro, senza fuggire l’alterità. Per questo è importante insegnare, con l’esempio e la parola, la sintassi della vita nell’orizzonte dell’interezza («età, sapienza e grazia»), accompagnando le nuove generazioni a scoprire (e riscoprendo gli adulti per primi) le verità iscritte nei vari tempi della vita. Vigilando con fiducia e aiutando quelle purificazioni che fanno crescere, confidando nella forza dell’amore.

Accanto alla famiglia si colloca la scuola. Oggi attaccata nella sua identità di luogo formativo, con forti tendenze a renderla azienda, a scomporre il sapere tra moduli e progetti. Con insane parole d’ordine (flessibilità, informatizzazione…). In questo contesto, la scuola potrà ancora formare uomini saldi e polifonici solo se gli insegnanti (e accanto a loro genitori responsabili) sapranno, per un sussulto di dignità, resistere alle mode dominanti e continuare l’alta tradizione della ‘paideia’ (greca e umanistica) che si sviluppa nella fatica e bellezza dell’architettura disciplinare del sapere. Per essere, come scrivono alcuni insegnanti, «un luogo – fisico e non virtuale – in cui uomini in carne e ossa, pur diversi per storia ed età, parlano, dialogano, si confrontano, non in maniera generica e casuale, bensì collocando creativamente il loro rapporto dentro l’alveo della cultura, ovvero della grande tradizione occidentale (e non), della sua storia, delle sue conquiste di civiltà, dei suoi drammi e dei suoi conflitti, delle sue eccezionali intuizioni e delle sue scoperte esaltanti. Dove relazione e cultura si incontrano connessi secondo delicati equilibri che fanno dell’educazione un tempo diverso da ogni altro kairòs dell’esistenza».

E, tra case degli uomini e luoghi della cultura, la parrocchia. Essa saprà accompagnare con verità la formazione degli uomini, e formare discepoli del Signore, nella misura in cui sarà evitata la dispersione in mille riti e attività, si offrirà ciò che è essenziale, si  resterà accanto alla vita di tutti con amicizia. Nella consapevolezza che non è la  stessa cosa una formazione fondata sulle devozioni e una formazione fondata su Parola, Eucaristia, fraternità, poveri. Con ministeri improntati a magnanimità e sapienza, capaci di irradiare il vangelo. Donando all’uomo in crescita il cantus firmus della fede. Si tratta di tempi e luoghi educativi che siamo chiamati a curare prima e più di tutto il resto, perché quanti ritroviamo, possano ritrovarsi, e quindi poter diventare uomini, veri uomini. Questa mi appare la sfida che ci attende nei prossimi anni, questi mi sembrano alcuni tra i passi essenziali per ricominciare ad educare, questi penso siano i veri problemi su cui soffermarci e le mete per cui spendere le migliori energie…

* Maurilio Assenza è docente di Storia e Filosofia nel Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Modica. Direttore della Caritas diocesana di Noto, è anche presidente della Fondazione Madre Teresa di Calcutta e membro del Consiglio direttivo della Fondazione San Corrado. E’ responsabile della Casa don Puglisi di Modica, in cui si accolgono mamme e bambini attraverso un ambiente educativo e percorsi di autonomia nel segno della relazione. Ha curato gli Atti del secondo Sinodo diocesano di Noto e pubblicato “Come un roveto ardente” (edizioni Piemme), “Ricollocarci nel Vangelo” (edizioni Qiqajon) e – insieme ad altri – “Lo sguardo dal basso” (EdiArgo) e “Ai piedi della loro crescita” (edizioni il Pozzo di Giacobbe).