Giulianova. La scrittrice e poetessa Giuliana Sanvitale riceve una pergamena dell’amministrazione comunale per la sua prolifica produzione letteraria.

Domenica, 15 ottobre, Sala Buozzi. L’assessore Paolo Giorgini consegna una pergamena alla professoressa Giuliana Sanvitale in segno di stima e riconoscenza per la sua ricca produzione letteraria. Nel pomeriggio di domenica scorsa, in sala Buozzi, l’ assessore alla Cultura Paolo Giorgini ha omaggiato la poetessa e scrittrice giuliese Giuliana Sanvitale con una pergamena a lei dedicata dall’ Amministrazione Comunale. L’iniziativa, promossa dall’Ingortp-Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, rappresentata dal giornalista Walter De Berardinis, è stata organizzata per rendere il doveroso tributo alla carriera letteraria della professoressa, figlia del sottufficiale Lamberto Sanvitale, morto nella fase finale della Seconda Guerra Mondiale. E’ seguito all’introduzione di De Berardinis, l’ intervento critico della professoressa Eleonora Cruciani e del professor Giancarlo Prosperi. Il pomeriggio ha visto inoltre gli affettuosi contributi di alcuni amici, profondi conoscitori delle pagine dell’autrice.

La giuliese Giuliana Sanvitale è laureata in Lettere presso l’Università di Urbino con una tesi su Salvatore Di Giacomo e la poesia napoletana, sotto il rettorato del Magnifico Rettore Carlo Bo,

ha insegnato per un quarantennio presso vari ordini di scuole.

Si è cimentata nella stesura di recensioni, prefazioni a raccolte poetiche, relazioni, ha tenuto brevi conferenze e curato Laboratori di Poesia

Un suo adattamento dell’Epistolario di Leopardi è agli atti presso il Centro Nazionale di Studi Leopardiano di Recanati.

Ha vinto, a livello nazionale e internazionale, 26 primi premi, sia per la poesia che per la narrativa, numerosi secondi e terzi premi, medaglie d’oro, d’argento, medaglia del Presidente della Repubblica, premi speciali della giuria e menzioni d’onore.

Ha preso parte a convegni sulla Poesia (Università Montaliana) presso la Camera dei Deputati

Sue opere sono inserite in numerose antologie e riviste letterarie fra le più prestigiose d’Italia.

I varie città è stata insignita con premi a Teramo, Trapani, Como, Basilea, Lecce, Chieti e Parma

Le pubblicazioni:

Nel 2004 ha editato il romanzo autobiografico I cibi della memoria con Media Edizioni

Nel 2003 Acquaria per la Stamperia dell’Arancio

Nel gennaio 2008 ha pubblicato il libro di poesie Treno in corsa – Treno in sosta per la casa editrice Andromeda

Nel dicembre 2009 ha editato presso la casa editrice Ricerche & Redazioni il romanzo Angeli

Schegge di vita, raccolta di racconti brevi presso l’editrice Duende nel maggio 2011.

Rosa, romanzo pubblicato da Duende ed. nel marzo 2012.

Oltre le nuvole duende 2013

Tesse Penelope parole, raccolta poetica, pubblicata da Duende nel gennaio 2014.

America e altri racconti, raccolta di racconti pubblicata presso Duende ed. nel gennaio 2015.

Come naufrago, prose e poesie pubblicato da Duende ed. nel giugno 2016.

Più in là l’approdo, raccolta poetica presso Duende ed. giugno 2018

Ucciderti non è crudele, dedicato al ricordo di Monia, 2020.

Diaspro e melograno poesie Duende ed. 2020.

Il flusso della vita romanzo Duende ed 2021.

Carezze e graffi nel 2022 per Duende

Tra Serio e Faceto Duende 2023

“Socio Onorario degli Scrittori Italiani”. Nel 2018 ha ricevuto un Premio speciale alla Cultura a Parma. Nel 2011 è stata scelta da Elio Pecora per essere inserita in una Antologia fra i più prestigiosi poeti italiani. Dal 2013 al 2018 compreso è stata Presidente di giuria nel concorso poetico in memoria di Gaetano De Annuntiis. Dal 2022 è Presidente di giuria nel Concorso poetico “Parole D’Archivio”.




Mosciano Sant’Angelo. L’artista Lucio Monaco alla 50° edizione del Premio Sulmona – rassegna internazionale d’arte contemporanea.

L’artista Lucio Monaco, da 9 anni, partecipa al Premio Sulmona. Quest’anno la sua opera è dedicata al giornalista Marco Travaglio.

Lucio Monaco è un  pittore nato nel 1957 a Mosciano Sant’Angelo dove vive e lavora.

Dopo aver frequentato il Liceo artistico San Berardo di Teramo si trasferisce in Lombardia per motivi di lavoro ed inizia a prendere lezioni di figura dal vero dai Maestri Comaschi. La sua ricerca,mostra qualche riferimento alla Pop Art Americana;ha però un’evoluzione molto personale ,che rende immediatamente identificabili le sue opere. Le sue ultime apparizioni : 57° Biennale di Venezia padiglione Molise; Premio Sulmona XLI, Premio Sulmona XLIII , Premio Sulmona XLIV su invito; fiera di Amsterdam in Olanda; mostra d’arte Internazionale museo Baia Mare in Romania; collettiva Pop Art Internazionale Bahrein-Dubai negli Emirati Arabi.




Poesia: “Il Sogno”

 

Il sogno

Ho sognato un mondo, senza frontiere, senza confini e pieno di grande umanità,

vedevo i fratelli spostarsi da un paese all’altro liberamente, trovando porti e porte aperte e ospitalità.

Ho sognato un mondo, dove le risorse e i frutti della terra, venivano distribuiti equamente,

vedevo i fratelli che avevano tutti da bere e mangiare, che vivevano nella normalità serenamente.

Ho sognato un mondo, dove praticavano i veri valori umani, l’amore, l’onestà, la pace e la sincerità,

vedevo i fratelli liberi di dire, basta strumenti di morte e si misero a produrre strumenti di vita per tutta la comunità.

Ho sognato un mondo, bello, il cielo e la terra, con tanti fantastici e incantevoli colori,

vedevo le magnifiche diversità e qualità, dei fratelli convivere insieme e orgogliosi da farsi gli onori.

Ho sognato un mondo, pieno di umiltà, di verità, di bene e di molta bontà,

vedevo i fratelli felici, vivere nella semplicità, condivisione e nella solidarietà.

Ho sognato un mondo, pieno di infinite varietà e bellezze della natura dell’ambiente da rispettare,

vedevo i fratelli godere delle meraviglie delle tante forme di vita sulla terra, erano amate.

Ho sognato un mondo, dove si diffuse  una luce speciale, illuminò le persone e si misero a sognare,

vedevo i fratelli vivere come se i loro sogni fossero diventati realtà, in un mondo più giusto da ammirare.

Ho sognato un mondo, dove veniva rispettata la dignità di ogni persona, pieno di cultura civile sociale e ambientale,

vedevo i fratelli vivere uniti, con gioia, si sentivano tutti cittadini di questo magnifico mondo e ideale.

 

Ho sognato un mondo, dove cera luce, pace, etica, utopia, partecipazione e responsabilità,

il sogno globale era diventato realtà, dove veniva  salvata la vita, la cultura, la società, l’ambiente, la civiltà e l’umanità.

 

 

Francesco Lena 

24060 Cenate Sopra ( Bergamo ) 




Editoria: riflessioni su “Di-versi i miei pensieri Riflessioni Poetiche” di Gianluigi Chiaserotti

 

di Maria Teresa Di Leo, pp. 91, Il Cielo Capovolto Edizioni, 2023

di Gianluigi Chiaserotti

Dopo “Sottosopra Racconti Intimi” (2022), la docente aquilana Maria Teresa Di Leo ci intrattiene con “Di-versi i miei pensieri” una serie di riflessioni poetiche come è riportato nel sottotitolo.

Il titolo del libro è ripreso da quello della prima parte.

Infatti quest’opera poetico-letteraria, oserei scrivere, è divisa in sei parti (“Di-versi i miei pensieri”, appunto; “Natura, fonte d’ispirazione”, “Dalla Sacra Bibbia”, “Tutto il bene dell’amore”, “Il senso del tempo” e “Se scoppiasse una guerra?”) più due considerazioni finali dedicate alla sua città L’Aquila ed a Madrid, meta recente di un suo viaggio.

Sono considerazioni che appaiono alla Di Leo come in un sogno, e come in un sogno lei le ha messe per iscritto.

Confermo sicuramente quanto ho scritto nella recensione di “Sottosopra Racconti Intimi”:

«Come è giustamente riportato nella quarta di copertina “Sottosopra si riassume tra pagine di diario, pensieri, preoccupazioni e dubbi di una dall’anima sensibile ed empatica […].».

Anche in questa nuova pubblicazione di Maria Teresa, e con vera originalità, il filo conduttore si articola in svariati quadri, che potrebbero tranquillamente essere ciascuno una narrazione a sé stante.

Sono appunto impressioni e pensieri molto sentiti, molto vissuti, ricchi di particolari, di stili e scelte di vita, che permettono al lettore di essere partecipe alle ansie ed alle aspettative della Di Leo.

Meglio di qualsivoglia recensione, l’Autrice nella sua “Introduzione” ci espone, con uno stile fluido e lineare, l’intera pubblicazione.

Molto originale è la parte “Dalla Sacra Bibbia”, ricca di note esplicative. Si capta molto la fede dell’Autrice.

E nuovamente si giunge al capitolo “E se scoppiasse la guerra?” ed è storia purtroppo recente, che Maria Teresa Di Leo critica ed analizza al meglio, con lo sfondo e la paura di una III Guerra Mondiale sicuramente atomica.

Dei tanti pensieri, mi hanno molto colpito quelli dedicati a due grandi persone della vita dell’Autrice: la mamma (Rina) ed il papà (Antonio), i quali con il loro amore, i loro sacrifici hanno educato alla vita, alla solidarietà, all’unione famigliare Maria Teresa ed i suoi due fratelli e quindi di riflesso gli ottimi nipoti.

Comunque ringraziamo la De Leo per aver avuto il coraggio di porre per iscritto ancora una volta la sua vita, le sue impressioni, le sue speranze di moglie, madre ed ottima docente.

Ed è sicuramente la continuazione di una proficua carriera di scrittrice, di narratrice e di vera osservatrice della nostra Società.




La Città di Giulianova omaggia la poetessa e scrittrice giuliese Giuliana Sanvitale. Domenica, 15 ottobre, ore 17, sala comunale “Bruno Buozzi”

 

 

 

Domenica 15 ottobre, alle ore 17, nella sala comunale “Bruno Buozzi”, la Città di Giulianova omaggerà la poetessa e scrittrice giuliese Giuliana Sanvitale. Introduce e colloquia con la scrittrice il giornalista Walter De Berardinis ed interverranno, con un breve commento critico, alcuni amici conoscitori delle pagine scritte dell’autrice. Un rappresentante dell’amministrazione comunale porterà i saluti istituzionali.

Laureata in Lettere presso l’Università di Urbino con una tesi su Salvatore Di Giacomo e la poesia napoletana, sotto il rettorato del Magnifico Rettore Carlo Bo, ha insegnato per un quarantennio presso vari ordini di scuole. Si è cimentata nella stesura di recensioni, prefazioni a raccolte poetiche, relazioni, ha tenuto brevi conferenze e curato Laboratori di Poesia nelle scuole e corsi di aggiornamento sull’Ermeneutica. Un suo adattamento dell’Epistolario di Leopardi è agli atti presso il Centro Nazionale di Studi Leopardiano di Recanati. Ha vinto, a livello nazionale e internazionale, ventisei primi premi, sia per la poesia che per la narrativa, numerosi secondi e terzi premi, medaglie d’oro, d’argento, medaglia del Presidente della Repubblica, premi speciali della giuria, menzioni d’onore. Ha preso parte a convegni sulla Poesia (Università Montaliana) presso la Camera dei Deputati, letture pubbliche dei suoi libri ed è spesso citata e intervistata su riviste culturali e antologie. Sue opere sono inserite in numerose antologie e riviste letterarie fra le più prestigiose d’Italia. Nel 2018 ha ricevuto un Premio speciale alla Cultura a Parma. Dal 2013 al 2018 compreso è stata Presidente di giuria nel concorso poetico in memoria di Gaetano De Annuntiis. È stata premiata dalle Poste italiane nel concorso “Una penna in rosa” ed è stata scelta tra le 8 donne eccellenti per “L’orgoglio delle donne” della provincia di Teramo. Nel settembre 2021 ha ricevuto il Premio alla cultura Abruzzo in Poesia città di Chieti. Nel 2022 è Presidente di giuria del Concorso poetico “Parole D’Archivio”. Tra serio e faceto è l’ultima fatica editoriale edita con la Duende di Giulianova.

 




Ventotene e Casoli: una storia comune di buone pratiche della memoria

 

Casoli.In un’epoca in cui la comprensione del passato è essenziale per affrontare le sfide del presente, due luoghi in Italia, Ventotene e Casoli, stanno emergendo come esempi emblematici di come la storia possa essere preservata e trasmessa alle future generazioni.

Dal 5 al 8 ottobre, l’isola di Ventotene è stata teatro di un corso di formazione per docenti, un’occasione per immergersi nella storia del confino politico durante il regime fascista. Questa storia è stata recentemente rivisitata e approfondita attraverso un corso di formazione che ha esplorato il sistema concentrazionario fascista e le politiche repressive dell’epoca che si è svolto Il corso, organizzato da enti di rilievo come l‘ISTORECO(Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia), www.viaggidellamemoria.it e il Centro di ricerca e documentazione sul confino politico e la detenzione delle isole di Ventotene e Santo Stefano, ha offerto ai partecipanti una panoramica dettagliata di questo periodo oscuro della storia italiana. Anthony Santilli, referente del Centro di ricerca e documentazione, ha sottolineato l’importanza di questi incontri, affermando: “La narrazione delle esperienze che hanno portato alla realizzazione dei memoriali è essenziale per la formazione e la consapevolezza storica e partecipativa.” Infatti proprio a Ventotene qualche giorno fa è stato inaugurato il Memoriale del confino, una parete lunga 14 metri e alta due, dove sono apposti i nomi degli oltre 2000 confinati su questa isola durante il fascismo.

Parallelamente, nel cuore dell’Abruzzo, Casoli emerge come un altro luogo di memoria significativo. La Piazza della Memoria di Casoli serve come tributo a coloro che sono stati internati nel campo di concentramento fascista durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo memoriale, che ha ricevuto ampio riconoscimento, è il risultato della meticolosa ricerca storica condotta da Giuseppe Lorentini, dottorando dell’Università degli Studi del Molise e responsabile del Centro di documentazione on linewww.campocasoli.org, e del progetto architettonico dell’architetto Giuseppe Fortunato. Basandosi su un’analisi documentale accurata, il design del memoriale ha cercato di “materializzare” la storia attraverso 218 incisioni, rappresentando le vite che hanno segnato quel luogo. L’Amministrazione comunale di Casoli ha svolto un ruolo fondamentale in questo processo. Non solo ha sostenuto attivamente il progetto, ma ha anche riconosciuto l’importanza di preservare e valorizzare la memoria storica.

Il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, ha espresso il suo orgoglio per l’iniziativa a Ventotene: “Casoli ha saputo mettere in luce la propria storia attraverso un’opera di grande impatto. Questa è la testimonianza del nostro impegno per la valorizzazione della memoria storica, e siamo onorati di collaborare con il Centro di ricerca e documentazione di Ventotene in questo percorso di conservazione e formazione.”

Il lavoro di ricerca e documentazione sul campo di Casoli, unito alla creazione del centro di documentazione online, rappresenta un modello di buone pratiche di fare memoria. Queste iniziative non solo conservano la storia, ma servono anche come strumenti educativi, promuovendo la formazione e la consapevolezza storica.

La collaborazione tra Ventotene e Casoli dimostra come la condivisione di esperienze e conoscenze possa creare una rete di memoria, garantendo che le lezioni del passato siano trasmesse alle future generazioni. Questa rete, che unisce luoghi e storie diverse, è un esempio di come la memoria possa diventare un ponte tra passato e futuro, tra ricerca storica e formazione.

 

 




Pescara. Presentazione del catalogo di Giovanni Carbone e Leo Strozzieri “Panismo a quattro mani”




BELLANTE. CONFERENZA “ALLA RISCOPERTA DELL’ESSENZA DELLA MONETA”. UNA LIBERA CONVERSAZIONE A 360 GRADI SULL’ AUTENTICO PENSIERO MONETARIO DI DON GIACINTO.

L’Associazione culturale Nuove Sintesi – in occasione del CENTENARIO DELLA NASCITA DI GIACINTO AURITI – invita alla Conferenza “ALLA RISCOPERTA DELL’ESSENZA DELLA MONETA”. UNA LIBERA CONVERSAZIONE A 360 GRADI SULL’ AUTENTICO PENSIERO MONETARIO DI DON GIACINTO.

L’evento avrà luogo sabato 14 ottobre 2023 a Bellante paese (TE), con inizio ore 17.30, presso la Biblioteca Comunale sita in Piazza Mazzini.
Conduce: Ugo Di Nicola (della Scuola di Studi Giuridici e Monetari “Giacinto Auriti”).
La presentazione sarà a cura di Edoardo De Santis (Nuove Sintesi).
Nota introduttiva:

“Benchè decine e decine di migliaia  di persone abbiano letto e/o ascoltato le parole di Giacinto Auriti, si contano purtroppo sulle dita di due mani quelle che realmente hanno potuto cogliere il nucleo duro, l’essenza dell’insegnamento auritiano sulla moneta. Scopo immediato della conversazione è appunto scoprire perchè ciò è avvenuto e, in particolare, offrire degli spunti per distinguere – nel pensiero del professore – ciò che è secondario o ornamentale. Ma non è tutto. Occorrerà anche stare in guardia da qualche scritto che porta la firma Giacinto Auriti, ma appartiene a lui soltanto in parte. Soprattutto occorrerà riportare piano piano alla luce i veri tesori del pensiero auritiano: tesori che, sebbene risultino stampati a pieni caratteri nei suoi preziosi scritti, sono così grandi che nessuno li vede, e giacciono sepolti e dimenticati tra quelle pagine”.




L’ I.I.S. Peano –Rosa di Nereto partecipa alle commemorazioni dell’ottantesimo anniversario della battaglia di Bosco Martese.

 

In data 24 e 25 settembre, gli studenti di alcune classi terminali dell’ I.I.S. Peano Rosa di Nereto, accompagnati dai loro docenti di Storia (proff. Addezi Igor, Di Stanislao Maria Chiara, Lupi Melissa e Martelli Monica), si sono recati nei luoghi legati alle celebrazioni degli ottanta anni dalla Battaglia di Bosco Martese, in località Ceppo di Valle Castellana. Il 24 settembre, in particolare, studenti e docenti, insieme alle autorità, hanno ricordatol’Eccidio di Sella Ciarelli,in località Paranesi, nel quale il 26 settembre 1943 persero la vita tre carabinieri ed un alpino della locale caserma, colpevoli di non aver fatto i nomi dei partigiani coinvolti nella battaglia di Bosco Martese.

L’IIS Peano-Rosa di Nereto si è distinto per l’impegno dimostrato, come hanno evidenziato anche le autorità presenti, nel ricordare questa pagina di storia locale.

 

In allegato: la prima foto è relativa alla giornata del 24 settembre, l’altra  al 25 settembre, anniversario della Battaglia di Bosco Martese, definita da Pietro Calamandrei “La prima battaglia in campo aperto della Resistenza”




NARNI. DOCUFILM SULLA STRAORDINARIA E TRAGICA VICENDA DEL DOTTOR GEPPINO MICHELETTI

L’ASSOCIAZIONE AQUILANA DE HISTORIA PRESENTA A NARNI, DURANTE UN CONVEGNO CHE SI TERRA’ L’11 OTTOBRE, A PARTIRE DALLE 16.45, PRESSO LO SPAZIO DIGIPASS, PALAZZO DEI PRIORI, UN DOCUFILM SULLA STRAORDINARIA E TRAGICA VICENDA DEL DOTTOR GEPPINO MICHELETTI, GIUNTO A NARNI DA ESULE NEL DOPOGUERRA E ANCORA OGGI PRESENTE NEL RICORDO DELLA CITTA’ UMBRA E DIQUELLA CROATA DI POLA

Con il patrocinio del Comune di Narni, del Comune di Pola e dell’associazione Italiani di Pola e Istria – Libero Comune di Polain Esilio e la partecipazione dell’Ordine dei Medici di Terni il convegno esaminerà la figura di Geppino Micheletti, medico istriano giunto esule a Narni nel dopoguerra, con la moglie Iolanda. Micheletti rappresenta una sorta di “sintesi”delle tragedie collegate al periodo del secondo conflitto mondiale. Micheletti, infatti, è stato prima vittima delle leggi razziali fasciste, chirurgo militare durante la guerra poi, fino a restare drammaticamente segnato nel difficile dopoguerra dalle drammatiche conseguenze dell’attentato di Vergarolla del 1946. Esule infine a Narni, dove resterà fino alla fine, ha cercato di fare il bene di quella comunità.  Durante i lavori, moderati dalla presidente De HistoriaNicoletta Proietti, interverranno il sindaco di Narni Lorenzo Lucarelli, il vicesindaco di Pola Bruno Cergnul, la presidente AIPI – LCPE Graziella Cazzaniga e il presidente dell’Ordine dei Medici di Terni Giuseppe Donzelli. È prevista la proiezione in anteprima nazionale di un docufilm su Geppino Micheletti, presentato lo scorso 10 giugno a Pola, realizzato dallo storico e giornalista aquilano Francesco Fagnani. Il video, con sottotitoli in inglese e in croato, vuole favorire una maggior conoscenza della complessa figura di Micheletti e, indirettamente, della città di Narni, contribuendo, nel rispetto e nella conservazione della verità storica, al superamento di divisioni vecchie di decenni. Saranno citate anche toccanti testimonianze della presenza di Micheletti a Narni. In un ideale gioco di squadra con De Historia da rimarcare il grande supporto avuto da Archeoaress.n.c., che, oltre agli spazi, ha fornito contenuti fotografici per il progetto. L’ingresso è libero.

Per informazioni eventidehistoria@gmail.com, narni@archeoares.com