Torrevecchia Teatina. XXIII edizione “Lettera d’Amore”: De Berardinis ritira il premio e ricorda la ricercatrice storica Francesca Cappella.

Torrevecchia Teatina. Ieri sera, il ricercatore storico Walter De Berardinis, nel ritirare l’encomio della XXIII edizione del Premio Lettera d’Amore, per aver raccontato la storia d’amore della coppia tedesca internata a Civitella del Tronto, ha incontrato la sorella di Francesca Cappella autrice di un corposo lavoro sugli ebrei internati in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale e censiti nel Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici (CISE) dove la ricercatrice della Scuola Normale Superiore di Pisa aveva iniziato questo importante studio. Il testo segnalato trae origine dalla vicenda tragica della coppia tedesca perseguitata prima dal nazismo in Germania e poi dal fascismo in Italia: lei morta a Giulianova per malattia e lui scomparso nel campo di concentramento di Mauthausen, entrambi nel 1945. Per arrivare alla ricostruzione storica della vicenda, ha consultato il censimento del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici (CISE) dove la ricercatrice della Scuola Normale Superiore di Pisa, la termolese Francesca Cappella, aveva censito la Wagner accanto al marito Hain. Purtroppo anche la studiosa era scomparsa per un male incurabile nella notte del 20 ottobre 2010 e successivamente, i familiari, gli avevano dedicato un libro di favole dal titolo “I Girasoli di Frà” nel 2017. Il riemergere dell’intera vicenda si deve anche all’apporto storico di Giuseppe Graziani, autore di una ricerca sui campi d’internamento di Civitella del Tronto, al ritrovamento della borsa originale (contenente tutti i documenti della coppia) da parte di Guido Scesi, curatore del Museo NINA Civitella del Tronto (custode perenne della stessa) e alle importanti informazioni scientifiche di due brillanti ricercatori storici del nostro Abruzzo: Giuseppe Lorentini e Costantino Di Sante . A Nicole Cappella va il ringraziamento personale di De Berardinis per aver presenziato e accettato i fiori di Girasole, ma soprattutto per aver regalato uno dei suoi ultimi lavori pubblicati prima della scomparsa e raccolti nel ” Dialoghi con il Presidente – allievi ed ex allievi delle Scuole d’eccellenza pisane a colloquio con Carlo Azeglio Ciampi” edito nel 2008. “…quando arrivò la primavera tutti seminarono i loro semi e dopo poco tempo la città si colorò di mille e mille girasoli: i girasoli di Fra’”. La serata è stata condotta magistralmente dal giornalista della Rai Abruzzo, Nino Germano ed affiancato dagli attori Antonella De Collibus e Alessio Tessitore. La giuria era composta da: Arnaldo Colsanti (Presidente), Tonita Di Nisio, Massimo Pamio, Lucilla Sergiacomo, Giuseppina Verdoliva. Ospite d’onore della serata l’attore e doppiatore abruzzese, Roberto Pedicini.




L’abruzzese Matteo Farge raggiunge per la seconda volta la finale del prestigioso Premio “Fabrizio De André”

 

L’abruzzese Matteo Farge è di nuovo in finale al prestigioso Premio Fabrizio De André per la poesia.

Organizzato da Icompany, SIAE e dalla Fondazione Fabrizio De Andrè, questo ambito premio rappresenta uno dei riconoscimenti più prestigiosi in Italia.

Il Premio Fabrizio De Andrè, presieduto da Dori Ghezzi, celebre compagna dell’artista scomparso, è un riconoscimento letterario annuale che attrae l’interesse di migliaia di autori da tutta Italia.

La sezione dedicata alla poesia, curata dal rinomato poeta Vincenzo Costantino Cinaski, è particolarmente ambita per la sua attenzione verso la creatività e l’originalità delle opere in gara.

Con il suo “esistenzialismo confessionale ed ermetico” espresso attraverso parole semplici ma incisive, l’abruzzese “Farge” ha mostrato ancora una volta una voce originale nel panorama letterario contemporaneo.

La sua ripetuta presenza nella finale testimonia la genuinità dei versi e l’esigenza di portare avanti una nuova comunicazione poetica, rappresentando con fierezza l’Abruzzo in uno delle più noti riconoscimenti letterari nazionali.

La cerimonia di premiazione si tiene annualmente a Roma nell’Auditorium Parco della Musica.

 

I Finalisti: Dora Addeo(Viterbo),”frammenti di felicità”;Matilde Maria Campisi(Napoli), “la fame dei corpi”, Silvia Ciurli(Livorno), “sulla bocca di tutti”; Marinella Cossu(Gorizia), “le fronti delle donne“; Roberta De Falco(Napoli), “un segreto”, Giulia Guarnaccia(Milano), “un decalogo”, Pietro Nicolaucich(Udine), “Mediterraneo”; Alessia Peduto(Latina), “13 aprile 2015”; Giacomo Pozzi(Imola), “monete 4-11-2019“; Marco Soneghet(Treviso),”Posso?”; Barbara Soulart(Padova), “Se tutto ciò che vedi”Matteo Di Fabio (FARGE)(L’Aquila), “dispiace più a me”;.

 

 




Segnalazione della Giuria della XXIII edizione del Premio Lettera d’Amore al giuliese De Berardinis per la storia della coppia tedesca internata a Civitella del Tronto

A Torrevecchia Teatina verrà ricordata la tedesca Margarete Wagner e la termolese Francesca Capella

Giulianova. Con un testo dedicato alla cattolica tedesca Margarete Wagner, poi morta a Giulianova durante la Seconda Guerra Mondiale e alla ricercatrice universitaria termolese Francesca Capella, anche lei scomparsa prematuramente nel 2010, autrice del censimento della Wagner insieme all’ebreo tedesco Ignaz Hain, il ricercatore storico Walter De Berardinis si è aggiudicato la segnalazione della giuria della XXIII edizione del Premio Lettera d’Amore di Torrevecchia Teatina (CH). La premiazione si svolgerà martedì 8 agosto, alle ore 21, presso il Parco della Gioventù “San Karol” del Palazzo Valignani. Il testo segnalato trae origine dalla vicenda tragica della coppia tedesca perseguitata prima dal nazismo in Germania e poi dal fascismo in Italia: lei morta a Giulianova per malattia e lui scomparso nel campo di concentramento di Mauthausen, entrambi nel 1945. Il ricercatore De Berardinis, per arrivare alla ricostruzione storica della vicenda, ha consultato il censimento del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici (CISE) dove la ricercatrice della Scuola Normale Superiore di Pisa, la termolese Francesca Cappella, aveva censito la Wagner accanto al marito Hain. Purtroppo anche la studiosa era scomparsa per un male incurabile nella notte del 20 ottobre 2010 e successivamente, i familiari, gli avevano dedicato un libro di favole dal titolo “I Girasoli di Frà” nel 2017. L’intera vicenda si deve anche all’apporto storico di Giuseppe Graziani, autore di una ricerca sui campi d’internamento di Civitella del Tronto e al ritrovamento della borsa originale (contenente tutti i documenti della coppia) da parte di Guido Scesi, curatore del Museo “Nina” di Civitella e custode perenne della stessa.




Silvi Alta. Stare a tavola vintage, apertura sabato 12 agosto, ore 21,30 presso la casa Canonica della Parrocchia SS. Salvatore.




TORREVECCHIA TEATINA. ENTRA NEL VIVO IL FESTIVAL DELLA XXIII EDIZIONE LETTERA D’AMORE, EVENTI DAL 6 AL 9 AGOSTO

 

IL 6 AGOSTO A TORREVECCHIA TEATINA RICONOSCIMENTI AGLI USCITANORD E A LUIGI D’AGNESE

IL 7 AGOSTO DON ALDO BUONAIUTO PREMIO ALLA BONTA’ E UN FILM DI EDOARDO WINSPEARE

L’8 AGOSTO CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLA XXIII EDIZIONE DEL PREMIO CON ROBERTO PEDICINI

Domenica 6 agosto alle ore 20 presso il PalazzoValignani cerimonia di premiazioneriservata agli studenti delle scuole, giuria formata da Anna Crisante, Monica Ferri, Maria Cristina Esposito, Giovanna Tacconelli, Barbara Verì.Nel corso della manifestazione l’assegnazione del Trofeo della Lettera d’Amore all’etnomusicologo Luigi D’Agnese e alla band degli Uscitanord che saranno consegnati da Domenico Di Virgilio e dal chitarrista Lorenzo Di Marcoberardino e dalla cantante Marcella Di Pasquale.

Se l’anno scorso il Comitato organizzatore, per l’assegnazione dei Trofei “Premio lettera d’amore”, si era concentrato sulla sintassi e semantica del corpo, conferendo riconoscimenti a personalità del mondo della danza, per l’anno 2023 si è concentrato sulla relazione tra musica e amore, tra suono e voce, individuando artisti che si sono espressi, nella loro ricerca, in tale direzione.

Per Luigi D’Agnese, etnomusicologo, studioso della tarantella montemaranese, il rapporto tra musica e amore è passione… In un’aria popolare locale: Sulillo mio (canto d’amore) raccolto e registrato sul campo tanti anni fa, in due strofe, si riporta una riflessione: “Sulillo mio ‘otta a calane, sulillo mio ‘otta a calane vuoi vagliò… Porta ‘sta lettera, portala a ninno mio, porta ‘sta lettera portala a ninno mio, vuoi vagliò…” (Sole mio, tramonta, Sole mio, tramonta o ragazzo/Porta questa lettera, portala al mio innamorato, porta questa lettera, portala al mio innamorato o ragazzo/…)In questi pochi versi del canto, si evince l’amore sconfinato tra giovani, la nota interessante è che – in questo caso – è la ragazza la scrivente, che lavora, perché il canto si eseguiva durante la mietitura.

L’amore è la cifra stilistica della musica degli Uscitanorde il rapporto con ne deriva non è inteso soltanto nel suo significato più semplice, come una dedica di un innamorato alla persona amata, ma viene esplorato nel senso più puro e sincero del termine, così come ci ricorda la stessa definizione data da Emily Dickinson “Che l’amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore”.

Lunedì 7 agosto alle ore 18 presso il Palazzo Valignaniprima edizione del Premio Lettera d’Amore “alla Bontà” promosso con i catechisti della parrocchia di San Rocco, giuria presieduta da Don Nico Santilli, cui seguirà alle 21 la proiezione del film “La vita in comune”, all’aperto. I riconoscimenti andranno a:Don Aldo Buonaiuto, Luca Fortunato, Andrea Rubino, Elia Pegollo, Edoardo Winspeare. Ad assegnare loro i trofei: Don Nico, parroco di San Rocco, il Sindaco di Chieti Diego Ferrara, il Sindaco di Torrevecchia Teatina Francesco Seccia, l’Assessore Pino Lamonaca, Erica Toto presidente ANFFAS, Gianluca Marchesani dell’AVIS, Marialaura Di Loreto del Centro antiviolenza, il medico oncologo Domenico Genovesi, Massimo Montebello (presidente C.R.I. Chieti), l’interprete Antonella Perlino, Ennio Mincone, Miriana Giardinelli, Denis Iezzi, Antonio Latino, Luca Magnacca.

Alle 21 sarà proiettato il film di Edoardo Winspeare, La vita in comune, selezionato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti, vincitoredel Premio CICAE.

Martedì 8 agosto alle 21 nel parco “San Karol” del Palazzo Valignani, si svolgerà la cerimonia di premiazione della XXIII edizione del “Premio Lettera d’Amore”, nel corso della quale saranno assegnati riconoscimenti a Roberto Pedicini, doppiatore, attore, conduttore radiofonico e televisivo; alla orchestra Diolovuoleband, un gruppo musicale diretto dal pugliese Pax Minuto, ispirato dal messaggio evangelico di Don Tonino Bello, che con il CD “Periferie” ha avuto 20 milioni di visualizzazioni, composto da 20 elementi di tutt’Italia; Marzo Moresco, pianista, compositore e direttore d’orchestra, con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Filarmonica marchigiana, l’Orchestra sinfonica di sanremo, l’Orchestra della stagione Lirica teramana, l’Orchestra del teatro Marrucino, Taipei Century ChamberSolists, Plovdiv State orchestra, l’Orchestra dell’Accademia Musicale Pescarese. Dal 2018 è Direttore residente dell’Orchestra sinfonica Abruzzese. Numerose le sue registrazioni, per la ABC Classic Australiana, per la Dynamics una monografia su Hindemit, per la Brilliant Classic l’integrale delle romanze da camera di Tosti; Mattia Serra, professore al dipartimento di fisica dell’Università della California, di san Diego, Schmitt Science Fellow all’Università di Harvard, membro del comitato direttivo dell’UCSD Center for Astrophysics and Space sciencesExoplanet, collabora con il Serra Group con cui sviluppa metodi e modelli matematici basati sui dati per studiare sistemi biologici e fisici complessi, per lo più definiti attraverso serie di dati dinamici sperimentali. Questi sistemi sono tipicamente non lineari, multi-scala e caotici, e richiedono quindi nuove idee per 1) scoprire al meglio i meccanismi causali sottostanti dalla loro impronta sui dati, e 2) prevedere il loro comportamento dai processi di guida essenziali; Pasquale D’Allevo,CEO della Ompa, detentrice di brevetti unici al mondo.

Il festival prosegue con uno spettacolo teatrale il 9 agosto, “Ars omnia vincit”, da un’idea di Daniela Ricciardi, con la regia di Fabio Di Cocco, la partecipazione degli allievi dei corsi tenuti da Maria Letizia Triozzi, Maurizio Chiavaroli, e uno spettacolo di danza il 10 agosto, a cura della palestra Mille Figure, che si terranno nel Parco san Karol alle 21,il 12 finissage della mostra d’arte.

 




Giulianova. Verso una Giustizia Giusta: evento annullato.




Giulianova- Convegno “Le tre famiglie filosofiche dell’Italia del dopoguerra: cattolici, laici e marxisti”. 3° colloquio giuliese su Armando Carlini in onore di Padre Luigi Del Vecchio

Giovedì, 3 agosto, ore 18, ingresso libero, Santuario della Madonna dello Splendore

L’evento sarà preceduto dalla Santa Messa in ricordo del giornalista Francesco De Lucia (1935 – 2022).

Giulianova. Giovedì, 3 Agosto, dalle ore 18.00, presso il Santuario della Madonna dello Splendore (Viale dello Splendore, 112 – Giulianova Alta), si terrà un convegno di primaria rilevanza: “Le tre famiglie filosofiche dell’Italia del dopoguerra: cattolici, laici e marxisti – Terzo Colloquio Giuliese su Armando Carlini in onore di Padre Luigi Del Vecchio”. Ideato e promosso, a tre anni di distanza dal precedente, da Paolo De Lucia, docente all’Università di Genova. Il Colloquio di quest’anno intende onorare, nella figura di Padre Luigi Del Vecchio, che il 1° Giugno ha compiuto 83 anni, l’eminente religioso cappuccino, poeta, storico, teologo e filosofo, che ha reso possibile la valorizzazione del pensiero del filosofo spiritualista di Armando Carlini in chiave di una ripresa della riflessione filosofica cristiana. L’evento, coordinato da Michele Di Febo, vedrà la presenza di: Paolo Martocchia, giornalista e saggista; Paolo De Lucia, docente universitario; Giuseppe Di Cesare, avvocato e docente; Padre Luigi Del Vecchio, religioso cappuccino; Matteo Iammarino, docente e teologo. Prima dell’inizio dei lavori, lo stesso Padre Luigi, celebrerà una Messa in suffragio di Francesco De Lucia, giornalista e scrittore abruzzese (Giulianova, 1935 – Teramo, 2022). Dopo la funzione religiosa, 18 inizierà il convegno nella sala conferenze dell’ex Museo d’Arte dello Splendore.

 




Il Premio Giuseppe Zilli si conferma riferimento per il giornalismo di qualità

FANO ADRIANO – Lo scenario è quello incantevole dell’Eremo dell’Annunziata a Fano Adriano (Teramo)che si erge su un promontorio dominando la vallata sottostante, un colpo d’occhio affascinante per i 150 spettatori che ieri hanno occupato tutti i posti disponibili per la Cerimonia conclusiva del Premio Giuseppe Zilli per il giornalismo giunto alla sua seconda edizione.

Il Premio, nato per iniziativa dell’Associazione Premio Giuseppe Zilli, diretto da Simone Gambacorta, grazie alla sinergia tra Comune di Fano Adriano e Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e con il sostegno del Consorzio Bim Teramo, della Regione Abruzzo, della Camera di Commercio del Gran Sasso e della Provincia di Teramo, si conferma appuntamento di pregio nel calendario culturale della regione.

A condurre la serata Arianna Ciampoli, noto volto televisivo madrina della cerimonia dalla sua prima edizione, mentre gli intermezzi musicali sono stati affidati al pianista e compositore Arturo Valiante.

La giuria, presieduta da Marcello Sorgi e composta da Simone Gambacorta, Antimo Amore, Stefano Pallotta, Angela Ciano, Andrea Lombardinilo e Lucilla Sergiacomo ha indicato i vincitori che hanno dunque ricevuto i riconoscimenti di questa seconda edizione:

Maria Teresa Meli, Corriere della Sera (giornalismo cartaceo), Gianluca Nicoletti, Radio24 (per il giornalismo radiofonico), Adam Hanzelewicz, Ansa (giornalismo web cartaceo), Isabella Romano, TG1 (giornalismo televisivo), Renato Minore, premio alla carriera.

La cerimonia di Premiazione è stata preceduta da una partecipata tavola rotonda sul tema “Il ruolo del giornalista nella società contemporanea tra diritti emergenti e regole deontologiche” in cui sono intervenuti i vincitori del Premio, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, il direttore del Premio, Simone Gambacorta e Marcello Sorgi, giornalista. Tra gli ospiti presenti, anche il direttore di Famiglia Cristiana, don Stefano Stimamiglio e l’amministratore delegato Luciano Regolo, la direttrice generale dei Musei d’Abruzzo Federica Zalabra, la consigliera regionale Simona Cardinali, il presidente del BIM Teramo Marco Di Nicola,

 

 

 

 

 

DICHIARAZIONI

Luigi Servi, sindaco di Fano Adriano “Il Premio è un evento importantissimo per la nostra comunità, un fiore all’occhiello di cui Fano Adriano è fiera e che è reso possibile grazie al lavoro intenso di una squadra competente e di tutta l’Amministrazione comunale che ringrazio. Lavoriamo tutti perché ogni anno questo momento cresca in visibilità e qualità per il bene del territorio.”

Stefano Pallotta, presidente Odg Abruzzo “Il Premio Giuseppe Zilli ha un merito intrinseco dato dall’universo valoriale che porta con sé, fatto di etica e onestà intellettuale, valori fondanti il mestiere di giornalista che Giuseppe Zilli ha incarnato in vita e che ancora oggi accompagnano il suo nome e ciò che nel suo nome viene fatto.”

Simone Gambacorta, direttore del Premio Giuseppe Zilli”Ho tre motivi di gioia. Il primo è che tutti insieme abbiamo fatto esistere una realtà che fino a due anni fa non esisteva. Il secondo è che abbiamo contribuito a far conoscere o a far riscoprire il senso del giornalismo di Giuseppe Zilli, basato su una lettura critica della società e sul dialogo. Un giornalismo non di giudizio né di pregiudizio, ma di ascolto e approfondimento. Il terzo motivo di gioia è che abbiamo fatto tutto questo attraverso un progetto culturale declinato come premio e già ben posizionato nella sua riconoscibilità. Tutto questo grazie a un importante lavoro di gruppo”.

Marcello Sorgi, presidente della giuria “Penso che la giuria abbia fatto un buon lavoro premiando dei giornalisti che, ognuno a suo modo e ognuno nel proprio settore, hanno portato avanti un giornalismo di frontiera, che è ciò che Giuseppe Zilli ha fatto con grande capacità alla guida di Famiglia Cristiana. Questo premio ha il merito di veicolare valori importanti e stimolare riflessioni necessarie sul presente e il futuro della professione giornalistica.”

 

MOTIVAZIONI PREMI

Maria Teresa Meli – Giornalismo cartaceo

Nel lavoro di Maria Teresa Meli, l’analisi della politica italiana diviene esercizio serrato di una penentrante e lucidissima disamina critica incentrata sul primato dei valori della democrazia e della Costituzione.

Isabella Romano – Giornalismo televisivo

L’informazione televisiva del servizio pubblico trova in Isabella Romano un esempio di professionalità alta e matura. Il ritmo e la compostezza della sua conduzione sono parti di uno stile fatto di chiarezza, fluidità e piena sicurezza.

Gianluca Nicoletti – Giornalismo radiofonico

Innovatore e sperimentatore di forme e linguaggi, Gianluca Nicoletti è un osservatore del presente capace di creare sintesi di grande intelligenza tra le necessità dell’approfondimento e la schietta libertà di uno sguardo mai omologato.

Adam Hanzelewicz – Giornalismo web

Nel mondo movimentato e mosso dell’informazione online, Adam Hanzelewicz immette il filtro di una mediazione consapevole delle incalzanti tempistiche delle agenzie di stampa e delle irrinunciabil necessità della verifica.

Renato Minore – Premio alla carriera

Critico letterario, inviato, responsabile dei servizi culturali e curatore della pagina dei libri del Messaggero, Renato Minore ha raccontato la letteratura con lo stile e la competenza del poeta che ha scelto per mestiere il giornalismo.

 

 

 

 




Gli incontri del sigaro 2023. 5° Memorial Vittorio Fossataro e 3° Memorial Giuseppe Celommi: ATTILIO CAJA A ROSETO DEGLI ABRUZZI

Il coach della storica salvezza sul campo in Serie A del 2006 torna nel Lido delle Rose. Appuntamento al Lido Bellavista Mare, venerdì 28 luglio 2023 alle ore 19.

Si svolgerà venerdì 28 luglio 2023 alle ore 19, al Lido Bellavista Mare di Roseto degli Abruzzi, la 5^ edizione del Memorial Vittorio Fossataro, denominato “Gli incontri del sigaro” (il dirigente rosetano amava spesso riflettere aiutato dal fumo di un toscano).
La prima edizione del 2019 ha avuto come ospite Roberto Brunamonti, la seconda del 2020 Valerio Bianchini, la terza del 2021 Cesare Pancotto la quarta del 2022 Matteo Boniciolli e Vincenzo Di Bonaventura.
Dal 2021, purtroppo, “Gli incontri del sigaro” sono diventati anche Memorial Giuseppe Celommi, grande uomo di sport rosetano e caro amico di Vittorio, scomparso a gennaio 2021.
L’appuntamento – organizzato da Giampiero Porzio e Luca Maggitti che così intendono onorare due grandi uomini di sport – vedrà ospite dell’edizione 2023 Attilio Caja, che la prossima stagione sarà il coach della Fortitudo Bologna, in Serie A2.
Veterano della pallacanestro italiana, Caja è stato due volte miglior allenatore della Serie A (Roma 1996 e Varese 2018), ha vinto la medaglia d’Argento con l’Italia Sperimentale ai Giochi del Mediterraneo nel 1997 e la Supercoppa Italia con Roma nel 2000. Ha ricevuto la Palma d’Argento al Merito Tecnico nel 2022.
Attilio Caja, a Roseto degli Abruzzi, è soprattutto il coach che – arrivato in corsa – seppe condurre il Roseto Sharks alla storica salvezza sul campo in Serie A, nel campionato 2005/2006, nonostante una squadra ridotta ai minimi termini.
Gli speciali rapporti di amicizia fra Attilio Caja e Daniele Cimorosi, hanno portato per questa edizione allo spostamento della manifestazione dal Lido Celommi 1907 – che ha ospitato le prime 4 edizioni dell’iniziativa – al Lido Bellavista Mare.
Attilio Caja sarà intervistato dal giornalista e scrittore Luca Maggitti e risponderà alle domande dei giornalisti e degli sportivi presenti.
Il profondo legame fra il tecnico e il Lido delle Rose ha portato a questa giornata speciale.
Infatti, coach Caja ha dato agli organizzatori la propria disponibilità ad esserci, nonostante la mattina successiva dovrà essere a Bologna, per la presentazione alla stampa in qualità di nuovo allenatore della Fortitudo.
L’appuntamento – per tutti gli amanti della pallacanestro e per tutti coloro i quali hanno voluto bene a Vittorio Fossataro e Peppe Celommi – è dunque al Lido Bellavista Mare di Roseto degli Abruzzi, venerdì 28 luglio 2023 alle ore 19.

ATTILIO CAJA
Nato a Pavia il 20 maggio 1961, Attilio Caja vanta una lunga e prolifica carriera nel campionato italiano, con più di 700 panchine in serie A. Agli inizi nella sua città natale (1992-1994), fa seguito il quinquennio con la Virtus Roma (1994-1999), dove conquista sempre i playoff, si aggiudica (1996) il titolo di allenatore dell’anno e raggiunge le semifinali di Coppa Korac. Ad una parentesi di una stagione a Pesaro (nella quale conquista i playoff e la semifinale di Coppa Italia), segue l’immediato ritorno nella Capitale, dove si aggiudica la Supercoppa, nell’anno 2000 e conquista l’accesso alla post season. Successivamente, coach Caja approda all’Olimpia Milano, conquistando ancora una volta i playoff del campionato italiano e i quarti di finale di Eurocup, per poi trasferirsi nella stagione 2004/2005 sulla panchina di Napoli e nell’annata successiva, su quella di Roseto, conquistando la salvezza. Nell’ottobre 2007 torna sulla panchina dell’Olimpia Milano, raggiungendo la semifinale scudetto. A seguire (dal 2008 al 2012) le esperienze sulle panchine di Udine, Cremona (dove conquista una difficile salvezza), Rimini e nuovamente Cremona. Nel febbraio 2015, subentra e chiude la stagione sulla panchina di Varese, conquistando la salvezza. Tornato per un anno alla Virtus Roma (2015/2016), coach Caja si trasferisce nel dicembre 2016 a Varese (per un nuovo ‘back to back’), conquistando subito un’altra, difficile salvezza, che gli vale la riconferma la stagione seguente (2017/2018), nella quale si aggiudica nuovamente il titolo di miglior allenatore della serie A. Nella stagione 2018/2019, sempre a Varese, raggiunge i playoff del campionato italiano e la semifinale della Fiba Europe Cup. Al termine del quadriennio in terra lombarda, coach Caja approda a Reggio Emilia (marzo 2021), con la quale ottiene la permanenza in serie A per poi raggiungere (stagione 2021/2022) i quarti di finale playoff e la finalissima di Fiba Europe Cup. Nell’ultima stagione sportiva (sempre in serie A), Caja approda a campionato iniziato a Scafati, vincendo il 50% delle partite giocate e guidando il Club campano fuori dalla zona retrocessione, prima di rassegnare le dimissioni (febbraio 2023) per motivi personali. Nella carriera di Attilio Caja figurano anche due esperienze in azzurro, in entrambi i casi alla guida della Nazionale Sperimentale, conquistando l’Argento nei Giochi del Mediterraneo del 1997 e ritornando, poi, in panchina, nel triennio 2013-2015.

ALBO D’ORO
2019, Lido Celommi 1907 – Roberto Brunamonti.
2020, Lido Celommi 1907 – Valerio Bianchini.
2021, Lido Celommi 1907 – Cesare Pancotto.
2022, Lido Celommi 1907 – Matteo Boniciolli, Vincenzo Di Bonaventura.

IMMAGINI ALLEGATE
Locandina della manifestazione e 2 foto di coach Attilio Caja ai tempi del Roseto Sharks, in Serie A, libere da diritti e quindi utilizzabili.




“Lo sbarco in Normandia. D-Day: il giorno più lungo”, il libro dell’ambasciatore Domenico Vecchioni a Loreto Aprutino

 

Sabato 29 luglio 2023 alle ore 18,30 al Teatro Luigi De Deo sarà presente l’autore

 

Dalle azioni di intelligence alla battaglia di Normandia, il racconto degli uomini, degli eventi e dei retroscena dell’operazione alleata che ha determinato la sconfitta del Terzo Reich: di questo si parlerà sabato 29 luglio alle ore 18,30 a Loreto Aprutino.

 

Il teatro Luigi De Deo della cittadina pescarese, infatti, alzerà il sipario sul libro “Lo sbarco in Normandia. D-Day: il giorno più lungo”(Diarkos) scritto dall’ambasciatore Domenico Vecchioni che dialogherà con la giornalista Francesca Di Giuseppe. Evento organizzato da Aladino Orani.

 

Presente, per i saluti istituzionali, anche il neo sindaco RenatoMariotti: “La presenza di un ambasciatore è motivo di grande orgoglio per svariate ragioni tra le quali proprio il libro: è grazie a racconti come lo Sbarco in Normadia, che comprendiamo il ruolo del passato per conoscere il presente, perché siamo qui, come ci siamo arrivati con l’Europa unita. Un evento attraverso cui, con onore, si passa da un ‘palcoscenico’ come l’ambasciata che rappresenta l’Italia nel mondo e guarda dall’estero il nostro paese, al palcoscenico del De Deo che porta a Loreto Aprutino un pubblico internazionale”.

 

“Sono felicissimo di presentare il mio libro a Loreto Aprutino – afferma l’ambasciatore DomenicoVecchioniperché mi dà modo di visitare il borgo medievale. Sono altrettanto contento e soddisfatto del coinvolgimento del sindaco e dell’amministrazione comunale. Lo sbarco in Normandia è un libro attraverso il quale, nonostante parla di una di momentistorici più noti del secondo conflitto mondiale, cerco di affrontare l’argomento in modo personale all’interno di quella che è poi la mia attività e cioè la divulgazione storica; mi piace poter condividere con il lettore le stesse sensazioni di curiosità e interesse nello scoprire avvenimenti poco noti e nel riscoprire eventi molto popolari proprio come il D-Day. Il mio obiettivo– prosegue Vecchioni – infatti è di far conoscere la storia non attraverso un testo universitario, bensì come un libro da leggere con diletto come fanno i grandi divulgatori quali Indro Montanelli. Lungi da me paragonarmi a lui, ma è certamente per me un punto di riferimento nel raccontare la storia”.

 

Si legge nella sovraccoperta del libro:

 

“Nel 1944 l’apertura del tanto atteso “fronte occidentale” era ritenuta indispensabile per allentare la pressione nazista all’Est e per avviare la liberazione dell’Europa. Fu la grande operazione Overlord, che iniziò con lo sbarco in Normandia, la più ampia e complessa iniziativa aeronavale di tutti i tempi. Niente, tuttavia, era scontato. Gli Alleati dovevano superare il Vallo atlantico, la fortificazione tedesca delle coste nordoccidentali considerata invalicabile. Il successo dell’operazione dipese soprattutto da tre fattori principali: la perfetta intesa geo-strategico-militare tra i Paesi partecipanti, lo stupefacente contributo offerto dai servizi segreti britannici e l’accurata, meticolosa preparazione militare, caratterizzata anche da esercitazioni su scala reale. Se lo sbarco non fosse riuscito, la guerra sarebbe durata ancora a lungo, e Hitler avrebbe avuto più tempo per realizzare armi di distruzione di massa, con conseguenze davvero imprevedibili. Il 6 giugno 1944 figura di conseguenza a buon titolo tra le date che hanno cambiato il corso degli eventi. Fu sulle spiagge normanne che, nel ‘giorno più lungo’, la storia decise di seguire la democrazia e la libertà, voltando le spalle all’oppressione e alla dittatura.”

 

NOTE BIOGRAFICA DELL’AUTORE

Domenico Vecchioni, diplomatico nato ad Atri nel 1945, ha ricoperto importanti incarichi alla Farnesina e all’estero.Dopo la laurea in Scienze Politiche, ha vinto il concorso di ingresso nella carriera diplomatica. Ha prestato servizio a Le Havre (consolato), a Buenos Aires (ambasciata), a Bruxelles (NATO) e a Strasburgo (Consiglio d’Europa). La sua ultima missione è stata quella di ambasciatore d’Italia a Cuba. Dopo aver lasciato il servizio attivo, si è dedicato alla divulgazione storica con particolare predilezione per le biografiche politiche e il mondo dello spionaggio. Collabora con diverse riviste di storia, in particolare Bbc History Italy e conoscerelastoria.it. E’ autore di una trentina di libri; per Diarkos ha pubblicato anche I signori della truffa. Inganni e raggiri che hanno fatto epoca (2021); Pablo Escobar. Vita, amori e morte del “re dalla cocaina” (2021) e Legione Straniera. Storia, regole e personaggi (2022).

 

Per maggiori informazioni: http://www.domenicovecchioni.it/home