Montepagano. Lettera aperta di ringraziamento della prof.ssa olandese Sophie Josephus Jitta alla Sig.ra Annamaria Rapagnà dell’Associazione Culturale Vecchio Borgo

Amsterdam, 10/05/2023

GENTILISSIMA SIGNORA ANNA MARIA

La voglio ringraziare di cuore per avermi accolto nel museo da lei curato.
L’ho trovato un museo interessantissimo pieno di oggetti che non si usano più ma per questo hanno il loro valore storico.
Peccato che il comune (i comuni del territorio non sono interessati) e una cosa che capita anche qui in Olanda gli interessi dei giovani  non sono i nostri. Pazienza.
Sono stata accolta da tutti come se fossi una principessa. In realtà sono una donna la cui madre durante la seconda guerra mondiale nascose degli ebrei  fra cui l’uomo che nel 1946 sarebbe diventato mio padre preciso che mia madre era cattolica e i suoi gesti sono stati riconosciuti postumamente da Israele. Walter de Berardinis 3 anni fa ha pubblicato nel proprio giornale la storia di mia madre scritta da me. Ecco come ho conosciuto il mio caro amico Walter! Come anche ho conosciuto Enzo Rapagnà e lei; Signora Anna Maria. Fin stato un piacere averla conosciuta.
Di nuovo, grazie infinite! Spero di poterla rivedere, quando farò di nuovo una visita alla vostra bellissima terra!
Tanti cari saluti,
                                                               Sophie Jitta (olandese di Amsterdam)



IL MONDO CHE VA. Intervista all’autore Goffredo Palmerini

 

 

di Domenico Logozzo *

 

Il mondo che va – scrive l’editore – è un libro che fa posto a tutte le generazioni,intreccia voci e avvenimenti tra passato e futuro,tra storie di rinascita e speranza”.Facendo seguito al grande successo della “prima” a L’Aquila,il dodicesimo lavoro letterario dell’affermato giornalista e scrittore Goffredo Palmerini,verrà presentato in primavera in un tour italiano. Il volume di 355 pagine (One Group Edizioni) è dedicato a Papa Francesco che “dopo Celestino V ha fatto a L’Aquila il dono più grande” partecipando il 28 agosto dello scorso anno all’apertura della Porta Santa, nella Perdonanza n.728.Spiega l’autore:”Il titolo scelto da Francesca Pompa esprime l’ottimismo dei giorni e degli anni che abbiamo davanti,il desiderio e la responsabilità di portare ciascuno il proprio contributo per renderli migliori, la consapevolezza che la qualità del futuro risiede anche nelle nostre mani”.

 

E allora cosa fare e come agire concretamente?chiediamo a Palmerini.

 

Evito di aprire un approfondimento che richiederebbe un’ampia trattazione. Posso invece rispondere, in breve, che ciascuno può contribuire a migliorare il tempo che viviamo e quello che abbiamo davanti. Come cittadini abbiamo un riferimento affidabile e sicuro nella nostra Carta costituzionale, scritta dai nostri Padri costituenti dopo le rovine della guerra e della dittatura fascista, in quei valori fondanti richiamati nei primi 11 articoli, in particolare, e negli altri 128. Dovrebbe essere la bussola per tutti gli italiani. In sintesi, richiamerei in ciascun cittadino l’esigenza e il dovere della partecipazione nell’ambito della comunità di cui si è parte. L’altro elemento fondamentale è che ciascuno, in ogni occupazione della propria vita, faccia al meglio il proprio dovere, con passione e senso della comunità. Il richiamo ai nostri diritti non dovrebbe mai essere disgiunto dall’esercitazione piena dei nostri doveri.

 

Guardando con ottimismo al futuro,ritorniamo al “mondo che va” e alle “mille voci ed agli altrettanti volti dei tanti argomenti trattati”,chiedendo a Palmerini quali sono state le linee guida che hanno caratterizzato la sua opera.

 

Questa risposta va in continuità alla precedente. Oggi siamo assillati dalle cose che non vanno come dovrebbero andare. L’informazione ne dà conto quotidianamente. Eppure c’è una parte della nostra comunità, locale e nazionale, che opera al meglio, il più delle volte senza fare notizia. Ci stiamo abituando a società distorte dove il Bene non fa notizia, o la fa raramente. Eppure se riusciamo a crescere e progredire lo si deve all’opera silenziosa di questa parte di comunità del nostro Paese. E’ “il mondo che va”, che lavora, opera e si impegna, per sé e per gli altri, senza esternazioni e clamori, quasi a prescindere da tutto il resto. Ecco, questo libro e tutti i miei libri raccontano questa parte d’Italia e di italiani, dentro i confini e anche oltre i confini, rivolgendo lo sguardo a quegli 80 milioni di connazionali emigrati che vivono in ogni angolo del pianeta, avvertendo in maniera più forte di noi il “dovere” di essere buoni cittadini nei Paesi dove vivono, nel contempo sentendo fortemente un altro dovere morale: quello di rendere onore all’Italia. Raccontando queste storie di vita, ordinarie o straordinarie, belle e intense, ricche di valori, mi piace immaginare d’essere utile a dar voce, volti ed esemplarità all’Italia che va avanti. E’ un modo di esercitare l’ottimismo a prescindere, fondando la fiducia e la speranza del futuro su quanto di positivo ogni giorno siamo capaci di esprimere, grazie ai valori civili e morali che alimentano la nostra quotidianità. E questa narrazione riguarda ogni scala di grandezza, dall’ordinario all’eccellenza, purché ciascuno si realizzi nella pienezza dei propri talenti, mai conservati sotto la terra, ma messi a frutto al meglio, come nel messaggio evangelico.

 

Chi e come ha inciso maggiormente nel miglioramento della realtà abruzzese e di quella italiana?

 

Avrei qualche difficoltà a dare una risposta netta, perché nella politica attualestento a riconoscere personalità che hanno una visione del Paese di lungo respiro. Tutto si consuma nella ricerca del consenso immediato, la classe dirigente è assillata dai sondaggi del giorno dopo. Non vedo statisti che guardano alle generazioni future per fare le loro scelte. Nella situazione che vive il Paese oggi occorrerebbe una classe politica con il medesimo spirito di quella d’inizio anni Cinquanta che ricostruì l’Italia dalle macerie materiali della guerra e dalle macerie morali della dittatura fascista, dopo aver riscattato l’Italia con la lotta di Liberazione. In appena 15 anni quella classe politica – anche se ideologicamente molto contrapposta, ma unita negli ideali di fondo sanciti nella Costituzione – seppe fare dell’Italia la settima potenza industriale del mondo. Nel primo mezzo secolo di democrazia repubblicana, pur con tutti i limiti dei partiti al governo e all’opposizione, l’Italia è cresciuta e ha conosciuto un costante sviluppo, come l’ha conosciuto l’Abruzzo diventato la prima regione del Mezzogiorno per dati economici e sociali. Poi, dopo la fine della cosiddetta prima Repubblica, è iniziata una transizione che ancora non trova il suo sbocco in una democrazia davvero matura, dove nascono come funghi i partiti personali e il legame tra Paese reale e Paese legale è sempre più distante, l’esercizio della partecipazione e del voto sono in crisi e cresce l’astensionismo. C’è davvero urgenza che i cittadini si riapproprino dei loro diritti di partecipazione. Dare deleghe in bianco alla classe politica ha portato all’attuale situazione di degrado, dove demagogia e facili slogan allontanano i cittadini che non vedono affrontati e avviati a soluzione i problemi strutturali del Paese e la via dell’emigrazione è ripresa, specie per i giovani che non vedono per loro un futuro a portata di mano.

 

Nella presentazione il famoso giornalista, poeta e scrittore aquilano Mario Narducci osserva: “Palmerini non si accontenta di “riportare o narrare”.Scrive invece per “dire” cose che altrimenti resterebbero sconosciute ai più perché date per scontate mentre scontate non sono”. E ha ragione.Viviamo in un’epoca in cui si corre molto e si riflette poco.Palmerini esemplarmente, con i suoi scritti, fa capire che bisogna cercare di trovare una soluzione positiva. “La sua personale scelta di campo –sottolinea Narducci–lo porta quotidianamente,anche nella vita privata,a stare con gli ultimi e in particolare con un mondo,quello dell’emigrazione,la cui storia,vestita di fame e di tragedie,ha segnato il nostro passato,mentre inorgoglisce il presente per le figure di connazionali all’estero che, attraverso una personale affermazione,hanno contribuito spesso in maniera determinante a fare grande il Paese che li ospita”.

 

Palmerini quale è la vicenda che secondo lei merita una menzione particolare?

 

Tra la ricchezza di storie di vita che il corposo volume tratteggia, vorrei citare il ricordo che ho scritto qualche giorno dopo l’inattesa scomparsa, il 25 marzo 2022 a Sulmona, di Mario Setta, comune nostro amico. Di lui ho voluto richiamare il valore della sua testimonianza, resa per un’intera vita, dapprima come sacerdote operaio tra gli operai, poi come docente, finissimo storico e testimone di libertà.Lo consideravo come un fratello maggiore, data la frequenza delle nostre corrispondenze, tra i nostri rari incontri, perché per alcuni anni ho curato la diffusione dei suoi articoli sulla rete dei miei contatti stampa in Italia e all’estero. Nella sua mitezza, nel rigore morale, nella sua franchezza e nella ricchezza interiore, che sfociava in una cultura rilevante e mai sussiegosa, ho trovato per anni rifugio e motivo di confronto. Ne ho stimato l’apertura al dialogo e la fecondità di grandi valori universali, che Mario declinava con la semplicità del suo tratto, con la sua modestia e il suo garbo, con la chiarezza evangelica del “sì sì, no no” senza indulgere a compromessi. Suoi punti di riferimento erano il filosofo gesuita Pierre Teilhard de Chardin, don Primo Mazzolari, don Giovanni Minzoni e don Lorenzo Milani, il priore di Barbiana del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita: tutti autentici testimoni di fede, di valori civili e di libertà. Rilevante di Mario Setta storico l’impegno nel valorizzare la Resistenza umanitaria in Abruzzo, approdato nella realizzazione del Sentiero della Libertà qualetestimonianza del rilevante contributo degli Abruzzesi nella lotta di Liberazione dal nazifascismo e nella riconquista della libertà. Vorrei anchesottolineare l’amore che Mario Setta nutriva per Celestino V, per la sua vita “rivoluzionaria” e la Perdonanza. Come peraltro ammirava il suo gesto della rinuncia alla tiara papale. Sulle dimissioni di papa Celestino Setta ha scritto pagine di forte significato, dove egli rimarca il coraggio profetico nel distaccarsi dal potere, per tornare ad essere l’umile eremita. Non sono certo io la persona più adeguata ad illuminare in pieno di Mario Setta il valore della testimonianza resa in vita. Tuttavia ho segnalato l’apprezzamento per l’onestà della sua continua ricerca e riflettuto sulla sincerità della sua vicinanza all’uomo, sull’autenticità dei valori morali che hanno indirizzato la sua esistenza, sulla trasparenza e sul disinteresse delle sue scelte, sulla libertà da ogni condizionamento di potere.

 

Un libro-documento.La definizione nella presentazione è della giornalista,scrittrice e poetessa Patrizia Tocci.Un invito alla lettura che condividiamo pienamente “a chi per il piacere di leggere, documentarsi e vorrà avere conto di questi anni,difficili e duri,in cui la scrittura è stata conforto e barra dritta per navigazione in acque molto incerte”.

Palmerini quanta attenzione c’è stata finora per “Il mondo che va”?

 

Devo dire che già nelle anticipazioni dell’uscita c’è stato molto interesse, poi nelle presentazioni del libro e soprattutto nelle numerose recensioni uscite finora, assai lusinghiere. Poi c’è l’attenzione che, non so quanto meritatamente, la stampa in Italia e all’estero riserva ai miei libri. Sono peraltro molto grato a Mario Narducci e Patrizia Tocci che con i loro scritti, molto attenti e intensi, hanno certamente dato un valore aggiunto al volume, prezioso anche nella veste grafica dovuta all’eccellenza professionale dell’editore One Group. 

 

Tutte le biblioteche delle scuole abruzzesi, e non solo,dovrebbero dotarsi di opere letterarie e di approfondimento storico, economico e sociale come “Il mondo che va”.

Palmerini ha in programma anche incontri con gli studenti?

 

Ho avuto molti impegni in questi mesi del 2023, ma colgo ogni occasione come buona per parlare del fenomeno migratorio italiano, in conferenze ed incontri, sia in Italia che all’estero. Spesso ci sono giovani e mi fa piacere che siano vivamente interessati alla conoscenza dell’emigrazione italiana, la più grande diaspora della storia che ha visto uscire dall’Italia 30 milioni di connazionali in poco più di u secolo, diventati un’altra Italia nel mondo con 80 milioni di oriundi. Avverto però che c’è tanto da fare nelle scuole e nelle università. Forse è il caso di raccogliere lo stimolo della sua domanda, con un ciclo di incontri da convenire con le dirigenze scolastiche degli istituti superiori nel prossimo anno scolastico.

 

*già Caporedattore centrale TGR Rai




Una magnifica cornice di pubblico e il prestigio degli insigniti incoronano di successo la XIV edizione del Premio Nazionale Pratola

29 maggio 2023

 

di Goffredo Palmerini

L’AQUILA – La grande sala del Cinema Igioland di Corfinio (L’Aquila), nel pomeriggio di sabato 27 maggio, non è riuscita a contenere in tutti gli ordini di posti la magnifica cornice di pubblico,in parte è restata in piedi pur di assistere alla cerimonia di premiazione della XIV edizione del Premio Nazionale Pratola. Un evento ormai di rilevanza nazionale, organizzato alla perfezione dall’Associazione Futile Utileguidata da Pierpaolo ed Ennio Bellucci. Lo hanno sottolineato nei loro saluti d’apertura Antonella Di Nino, sindaco di Pratola Peligna, Angelo Caruso, presidente della Provincia dell’Aquila, la consigliera regionale Antonietta La Porta e in chiusura il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Numerose le autorità civili e militari intervenute, presente all’evento anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, che ha inserito l’evento nell’ambito dei crediti formativi.

La cerimonia, iniziata alle 17:15 e condotta dal giornalista Enrico Giancarli con il giusto governo dei tempi, in un’ora e mezza haproposto notevoli spunti d’interesse e procurato buone dosi d’emozione con le motivazioni dei riconoscimenti e le dichiarazione delle Personalità premiate. Aperta dalla splendida voce della soprano Chiara Tarquini e accompagnata dagli intriganti brani della Little Swing Band, sestetto di autentici virtuosi, la manifestazione ha colto subito l’anima del pubblico con la prima consegna del riconoscimento, relativo alla SezionePace e Solidarietà, conferito all’AssociazioneMAMA SOFIA e alla sua infaticabile Presidente,ZAKIA SEDDIKI, vedova dell’AmbasciatoreLUCA ATTANASIO, barbaramente ucciso due anni fa in Congo mentre era in missione per conto dello Stato italiano.

Nata come associazione umanitaria nel 2017 a Kinshasa, capitale del Congo, per iniziativa dell’Ambasciatore d’Italia Luca Attanasioe di sua moglie ZakiaSeddiki, nel 2021 Mama Sofiaè stata costituita come Fondazione italiana. Da allora è impegnata in iniziative umanitarie rivolte all’infanzia e a sopperire alle condizioni di disagio, avviandonel Paesenumerosi progetti in ambito sociale e sanitario. Attualmenteè impegnata su scala più vasta per la tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici dei minori e dei giovani socialmente ed economicamente svantaggiati. Intensa la testimonianza resa da ZakiaSeddiki Attanasio, che ha motivato le attività di Mama Sofia come il miglior modo per ricordare l’AmbasciatoreAttanasio e onorarne la memoria.

E’ seguita la consegna del premio per la SezioneImpegno Civile, conferito al Generale di Corpo d’Armata con Incarichi Speciali, FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO. Impossibilitato per motivi di servizio a presenziare l’evento, è stato comunque presente con un videomessaggio nel quale ha richiamato il suo impegno come Commissario della Campagna nazionale di vaccinazione contro la pandemia e ha voluto dedicare il riconoscimento all’intera catena dei collaboratori sanitari e del volontariato che in tutta Italia hanno accompagnato l’impegnativa opera anti Covid, un modello esemplare che tutto il mondo ci ha riconosciuto. Per la Sezione Musica il premio è stato conferito al M° PACO SUAREZ, compositore e direttore d’orchestra, noto in tutta Europa per il suo estro, la creatività e la sua indiscussa bravura. Nell’imminenza d’un intervento chirurgico Paco Suarez non è potuto venire dalla Spagna a ritirare il riconoscimento, che è stato consegnato al M° Santino Spinelli, amico e partner di Suarez in tante manifestazioni internazionali sulla cultura Rom.

Per la SezioneSport sono stati premiati il campione olimpionico di bob a 2 ANTONIO TARTAGLIA,vincitore della medaglia d’oro in coppia conGüntherHubera Nagano (Giappone). Abruzzesedi Casalbordino, da qualche anno è tornato a vivere con la famiglia nel paese d’origine,anchecon il proposito d’impegnarsi in progetti di sviluppo in seno alla sua comunità. Altro riconoscimento è stato conferito alla campionessa di atleticaGAIA SABBATINI, anche lei abruzzese, che in un videomessaggio ha espresso gratitudine e soddisfazione, rinviando a successiva occasione il ritiro del premio, impedita da impegni di preparazione per un’importante gara. Identico motivo ha riguardato il tennista abruzzeseLORENZO MUSETTI, astro nascente del circuito mondiale ATP, già in partenza per Parigi per partecipare al torneo internazionale Roland Garros.

In grande smalto la Sezione Giornalismo, con il premio consegnato a personalità di primo piano della televisione e della carta stampata. ALDO CAZZULLO, giornalista e scrittore tra i più autorevoli del panorama italiano, ha sottolineato l’onore di ricevere il riconoscimento parlando dell’Abruzzo, una regione che conosceva poco, prima d’essersene interessato quando da giornalista seguiva la presidenza Ciampi. E Carlo Azeglio Ciampi amava l’Abruzzo e la sua gente – giovane ufficiale,fu accolto e ospitato a Scannodopo l’8 settembre 1943 epoiaiutato a raggiungere attraverso i sentieri della Maiella le truppe Alleate oltre la linea Gustav -. E ancor più nel 2009 quando il giornalista seguì il terremoto dell’Aquila, ammirando la dignità e la compostezza della popolazione così duramente segnata dal sisma.

E’ stata poi la volta di STEFANIA BATTISTINI, inviata speciale del Tg1 Rai, impegnata in Ucraina. Ha affidato ad un videomessaggio il ringraziamento per il premio a lei conferito che in altro momento ritirerà, nell’impossibilità d’essere presente perché impegnata a documentare quella terribile guerrache oppone il popolo ucraino alla Russia che ha invaso il paese. C’è stata quindi la consegna del premio aFRANCESCO GIORGINO, giornalista Rai e docente universitario, per molti anni caporedattore del Tg1, da qualche giorno nominato direttore dell’Ufficio Studi Rai. Giorgino, da par suo,ha evidenziato la rilevanza del mezzo televisivo e l’esigenza, per l’azienda di Stato, d’essere sempre al passo con l’innovazione nel mondo dell’informazione econ i mutamenti del linguaggio televisivo come dei sistemi diffusi della comunicazione, per assolvere al meglio al dovere di servizio pubblico da parte diuna grande azienda qual è la Rai. Infine la consegna del premio aMARIA ANTONIETTA SPADORCIA, vicedirettore del Tg2 Rai. Tutto familiare per lei, abruzzese di Sulmona. Un riconoscimento che onora non solo lei, ma la terra peligna e la sua gente.

Per SezioneSolidarietàl’assegnazione del Premio è stata tributata a Mons.MICHELE FUSCO, Vescovo di Sulmona-Valva, quale riconoscimento per come il presule interpreta la sua missione pastorale, tra la gente, dalla parte degli ultimi, degli esclusi e dei più bisognosi. A loro, agli ultimi, egli ha voluto rivolgere la sua attenzione, ricordando l’opera di don Lorenzo Milani nel centenario della nascita, per l’autenticità della testimonianza che il priore di Barbianaha lasciato all’Italia. Ha quindi voluto dedicare ilriconoscimento a tutti i collaboratori che nella diocesi lo accompagnano nell’opera pastorale.

Per la Sezione Economia e Lavoro il riconoscimento è statotributato aSERENELLA PIZZOFERRATO, dirigente Consob, che proprio a Pratola Pelignaè nata. Nel ringraziare, l’insignita del premio ha incentrato il suo intervento sul legame che la unisce alla terra d’origine, alla comunità di Pratola, per quanto ormai da molti anni lei viva a Roma (dove dirige l’Ufficio di Segreteria tecnica dell’Arbitro delle controversie finanziarie della Consob, ndr). Ha voluto perciò dedicare alla gente peligna, ai valori di tenacia e spirito di sacrificio tramandati dalle generazioni precedenti, il premio conferitole, quale condivisione proprio di quei valori che hanno ispirato la sua condotta di vita.

Qualche considerazione conclusiva. La manifestazione ha confermato la sua grande presa sul territorio, ma soprattutto l’interesse e il prestigio che ormai l’accompagna hanno da tempo travalicato l’Abruzzo facendola assurgere sempre più ad evento di grande respiro e di rilevanza nazionale. Un’occasione annuale, peraltro, in grado d’essere vetrina d’eccellenza posta all’attenzione delle insigni personalità alle quali nel corso degli anni il Premio è stato tributato. E gli insigniti del 2023 certamente vanno a consolidare ed impreziosire il cospicuo Albo d’Oro del Premio Nazionale Pratola che nelle precedenti edizioni ha visto tributare il riconoscimento, tra le altre, a personalità di rilievo qualiSergio Zavoli, Gianni Letta, Ferruccio De Bortoli, Federico Buffa, Gian Antonio Stella, Oliviero Beha, Enrico Mentana, Marcello Sorgi, Luciano Fontana, Antonio Padellaro, MoniOvadia, Lina Palmerini, Alessandro De Angelis, Giuseppe Guastella, Angelo Figorilli, Adriano Buzzetti Colella, Enzo Romeo, Lino Guanciale, Myrta Merlino, Gabriele Gravina, Giorgio Pasotti, Edoardo Siravo, Maurizio Gentile, HafezHaidar, Arrigo Sacchi, Luigi Di Biagio, Roberto Di Jullo, Santino Spinelli, Davide Cavuti, Giovanni Legninie anche chi scrive, solo per ricordarne alcuni. Appuntamento dunque al prossimo anno, per la XV edizione.




Teatro in scena a Martinsicuro con Oggiteatro Academy.

Giovedì 1 giugno alle 21 00 e domenica 4 giugno alle 18 30 presso la sala consiliare di Martinsicuro con il patrocinio dell’Ente, gli allievi della scuola di recitazione” Oggiteatro Academy “diretta da Sara Palladini e Maierli Spaconi,portano in scena due spettacoli teatrali:”Pinocchio…il talent” e “C’era una volta …cento storie “. Si tratta di due performance con una sceneggiatura originale scritta dalla regista e attrice Sara Palladini nella quale convengono linguaggi artistici ed espressivi diversi: recitazione, danza e canto. Gli attori che saliranno sul palco vanno dai 4 ai 14 anni di età. La scuola Oggiteatro Academy ha ben 40 allievi e le docenti Sara e Maierli organizzano corsi di recitazione e dizione per tutte le fasce di età oltre ai numerosi laboratori attivi presso le scuole di ogni ordine e grado.




ARTISTI ABRUZZESI A STOCCOLMA: Massimo Di Febo e Ergilia (Edit) Di Teodoro, testo critico di Leo Strozzieri.

Titolo dell’opera dell’artista EDIT L’AMORE RIBALTA LA LINEA DEL TEMPO di edit-Ergilia Di Teodoro, opera all’interno del catalogo della mostra presso la Alviks Bibliotek a Stoccolma maggio 2023

Nota non solo per essere la capitale della Norvegia, quanto piuttosto per essere sede  dell’Accademia che annualmente assegna i Premi Nobel, la città di Stoccolma ospita in questi giorni una mostra di artisti  italiani promossa da  Italiarts  di Giancarlo e Morgan Caneva.  A redigere il testo critico in catalogo è stato chiamato il critico abruzzese Leo Strozzieri che ha voluto coinvolgere nella prestigiosa esposizione due importanti artisti della nostra regione, e precisamente Massimo Di Febo e l’architetto Ergilia Di Teodoro. Mentre il primo da sempre porta avanti una ricerca nel campo della figurazione incentrata sul tema femminile, Ergilia Di Teodoro, in arte Edit, ha al suo attivo una complessa evoluzione poetica sì da essere ormai una delle voci più autorevoli a livello nazionale entro il perimetro delle neoavanguardie. Dopo una iniziale fase di Computer Art e un’escursione nello spazialismo,  Edit è approdata al recupero di valori estetici e formali con accentuazioni espressionistiche con le quali magistralmente ha interpretato grandi opere letterarie a cominciare da quella memorabile de La figlia di Iorio, dramma pastorale dannunziano.  Lo stesso Strozzieri, con un evidente richiamo al Futurismo di cui è stato attento studioso, espone due ceramiche a freddo dall’accentuato dinamismo strutturale. A lui poi il 17 giugno prossimo il Museo Archeologico di Cividale del Friuli diretto con lungimirante apertura alla contemporaneità da Angela Borzacconi, dedicherà un omaggio con la presentazione del volume Panismo a quattro mani che documenta opere eseguite appunto a quattro mani con l’artista e poetessa friulana Giovanna Carbone esperta di tecniche collagistiche.




BUGNARA: INCONTRO DEDICATO ALL’ARTE CON RAFFAELE GIANNANATONIO

 
Quarto appuntamento con la Primavera dei libri a Bugnara. Presentato il volume curata dal prof. Raffaele Giannantonio e dedicato alla chiesa della Madonna del Rosario a Bugnara.
 
 
Il volume, edito nel 2000 dalla Synapsi Edizioni, rappresenta una delle poche fonti contemporanee dedicate al Chiesa di Bugnara e utili per comprenderne la bellezza, unicità e importanza nel panorama artistico abruzzese.
 
 
 
 
 
 




Verso l’evento con la Marina Militare: 23-25 giugno al porto di Giulianova. L’iniziativa, ideata e promossa dalla Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia

 

Giulianova – Poco meno di un mese all’evento che vedrà protagonista la costa teramana con l’arrivo delle navi della Marina Militare, dal 23 al 25 giugno.

L’iniziativa, ideata e promossa dalla Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, vedrà protagonisti il territorio costiero, il mare, le sue attrattive e potenzialità turistiche-commerciali.

 

Farà da cornice all’evento il porto di Giulianova.

 

La Marina Militare darà il patrocinio all’iniziativa e inoltre porterà sulla costa la Fregata Alpino di 7000 tonnellate, utilizzata per azioni militari e azioni umanitarie, e ormeggerà in porto l’imbarcazione a vela “Altair”.

Dal 23 al 25 giugno tutti potranno godere di diversi momenti di conoscenza dell’economia del mare e di intrattenimenti, in cui sarà enfatizzato il territorio anche grazie alla presenza della Marina Militare che rappresenta una eccellenza del Made in Italy riconosciuta in ambito nazionale ed internazionale.

 

Si susseguono fitti, in questi giorni, gli incontri tra le istituzioni partecipanti all’iniziativa, che la Camera di Commercio ha voluto al proprio fianco per realizzare questo evento unico nella storia della costa.

 

Nei prossimi giorni uscirà il programma definitivo che sta vedendo il coinvolgimento di tutte le istituzioni e associazioni interessate.

 

“L’evento che realizziamo con la Marina Militare -spiega la presidente dell’Ente Camerale, Antonella Ballone– è stato pensato e dedicato a tutto il nostro territorio. Ringrazio sentitamente tutte le istituzioni che stanno collaborando con noi ed in particolare il Capo di Stato Maggiore della Marina Enrico Credendino ed il Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe Berutti Bergotto.

Il nostro è, e sarà, un lavoro di squadra perché tutte le istituzioni locali hanno un solo obiettivo: enfatizzare la costa teramana, un gioiello dal punto di vista ambientale e, non secondariamente, area trainante di tutto il turismo Abruzzese. L’appuntamento di fine giugno sarà una festa per tutti, abitanti e turisti”.

 

Gli enti che partecipano al tavolo di progettazione con la Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia sono:

Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Giulianova, Comune di Roseto, Bim Teramo, ASL Teramo, Università di Teramo, Ente porto Giulianova, Guardia Costiera di Giulianova, Porto Turistico Roseto, Assonautica Teramo, Gal Terre Verdi teramane, FLAG Costa Blu, Lega Navale Giulianova, Circolo Nautico “V.Migliori”di Giulianova, IZS Teramo.




GRANDE SERATA AL FESTIVAL: CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE DELLA MARINA MILITARE – SABATO 27 MAGGIO ORE 20.45 SABATO POMERIGGIO LE BANDE ALLO STADIO FADINI

Banda della Marina Militare

 

 

Giulianova, 26 maggio 2023 – Tutto pronto per lo spettacolare evento che il Festival Internazionale di Bande Musicali & Majorettes presenterà sabato 27 maggio alle ore 20.45 in piazza Buozzi, con il concerto della Banda Musicale della Marina Militare.

L’importante kermesse, giunta alla XXIII edizione, sotto l’abile guida di Mario Orsini e Gianni Tancredi, rispettivamente presidente e vice del comitato organizzatore, vivrà un’emozionante serata in Musica grazie alla prestigiosa compagine della Marina, con un programma ricco e variegato capace di deliziare i diversi palati dei generi musicali.

La Banda, composta da 102 musicisti, sotto la guida del Maestro Direttore Antonio Barbagallo, suonerà sul palco allestito in piazza Buozzi, nella parte alta di Giulianova, teatro di alcune delle esibizioni dei più importanti gruppi partecipanti.

Il complesso bandistico vanta una storia ultracentenaria risalente alla nascita dell’unità d’Italia. Il suo repertorio spazia fra i vari generi musicali, dalle pagine della tradizione bandistica italiana ed estera, alla Musica originale per banda, la Musica da film, al jazz e, non di meno, al pop – rock. Numerose le sue tournée sia in Italia che all’estero, nei più importanti palcoscenici e teatri musicali; fra i riconoscimenti più importanti che la compagine annovera nel suo palmares, quella del cavalierato di pace, ricevuto ad Assisi nel 2004.

Per l’occasione, la Banda si avvarrà della collaborazione del soprano Elena D’Angelo.

 

Non rimane che attendere l’evento che, siamo sicuri, non deluderà le aspettative del pubblico.

Come da non perdere è lo spettacolo che le bande in gara terranno nel pomeriggio di sabato 27 maggio all’interno dello stadio Fadini

 

 

 

 

 

 

 

A partire dalle 16.00, sotto l’attenta direzione di Andrea D’Erme e Monica Rizzi, bande, orchestre e gruppi coreografici di Majorette si esibiranno in formazione da parata, regalando al pubblico uno spettacolo ricco di emozione. 

 

 

Anche quest’anno la Giuria, coordinata dal maestro Renato Soglia, è presieduta da Carmine Carrisi. Ne fanno parte inoltre Antonio Barbagallo – direttore della Banda della Marina Militare Italiana, Gianluca Gardini docente al conservatorio di Rimini, Natalino Como fondatore della Amaseno Marching Band, Zelika Banovich – presidente della Majorettes Sport World Federation, Dorina Di Marco danzatrice e coreografa e il Dott. Giovanni Gasbarrini.

 

 




Polemica presentazione libro a Giulianova. Le forze antifasciste: si comunica che il sit-in convocato per oggi pomeriggio alle ore 17.00 viene revocato poiché non abbiamo l’autorizzazione della Questura.

Responsabilmente abbiamo deciso la revoca dell’iniziativa ma riteniamo grave che di fatto sia stata impedita una libera e pacifica manifestazione di cittadini.

Dal precedente comunicato stampa: https://www.giulianovanews.it/2023/05/giulianova-comunicato-forze-antifasciste-unite-su-nuove-sintesi-e-il-patrocinio-dellamministrazione-costantini/

• Cittadino Governante
• Europa Verde
• Movimento 5 Stelle
• NOS NOI – Nuovi Orizzonti della Sinistra
• Partito Democratico
• Partito Socialista Italiano
• Unione Popolare
• ANPI
• CGIL
• CISL



Editoria. Presentazione del libro “Morire per la Nato?” di Fabio Filomeni, sabato, 27 maggio, ore 17, Sala Buozzi.

Sabato prossimo, 27 maggio, con il Patrocinio del Comune di Giulianova, sarà presentato alle 17, nella Sala Buozzi di Giulianova, il libro “Morire per la Nato?” scritto dal Tenente Colonnello Fabio Filomeni, ufficiale dell’Esercito Italiano in congedo. All’evento, oltre all’autore, parteciperà il giornalista e analista militare Tiziano Ciocchetti, autore della postfazione al libro. Filomeni, oltre a spiegare le ragioni che lo hanno indotto a scrivere il suo saggio, approfondirà il contenuto del volume, con l’ausilio di proiezioni su schermo, attraverso tre fasi ben distinte: la prima consta di un breve excursus storico dalla genesi della Nato alla guerra fredda; la seconda analizza la trasformazione della Nato e l’ espansione verso Est dell’Alleanza; la terza pone sotto i riflettori le “altre” verità sulla guerra in Ucraina, a partire dagli eventi che hanno dato il via ad una lunga guerra civile nel Donbass. Per tutta la durata della presentazione Ciocchetti, analista militare con competenze di geopolitica, integrerà con preziosi contributi analitici le riflessioni dell’autore.