A Tortoreto la cena degli auguri della delegazione di Teramo dell’Accademia Italiana della Cucina

Celebrata ieri a Tortoreto, nella splendida cornice di Villa San Marco, la cena degli auguri della delegazione di Teramo dell’Accademia Italiana della Cucina (AIC). Il delegato Claudio D’Archivio ha voluto porgere a tutti i presenti un graditissimo cadeau rappresentato da una manifattura in ceramica di Castelli sollecitando la massima attenzione nei confronti della capitale abruzzese della ceramica, che ancora patisce le conseguenze degli eventi sismici. «È nostro dovere – ha affermato il dott. D’Archivio – sostenere in ogni modo Castelli e i ceramicisti che vi operano affinché le illustri tradizioni delle quali è depositaria non vadano perdute. Per cui invito a visitare Castelli, che in questo periodo è davvero affascinante, e il suo museo delle ceramiche con il nuovo, recente allestimento». La cena è stata intervallata dagli interventi dell’accademico e giornalista Sandro Galantini che ha illustrato, avvalendosi di un ricco corredo di immagini, i rituali di alcuni luoghi d’Abruzzo in prossimità del Santo Natale leggendo inoltre brani letterari di autori abruzzesi.




Venerdì, 20 dicembre, ore 18:30, Sala Buozzi, Giulianova Alta. “L’arte della seduzione: lettere d’amore di Gabriele D’ Annunzio”. Recital letterario organizzato dall’ associazione culturale “Obiettivo Giulia_Nova” con il patrocinio del Comune di Giulianova.

Si terrà venerdì prossimo, 20 dicembre, alle 18:30, in sala Buozzi, il recital “L’arte della seduzione: lettere d’amore di Gabriele D’Annunzio”. L’iniziativa è promossa, con il patrocinio del Comune di Giulianova, dall’ associazione culturale “Obiettivo Giulia_Nova”.

Introdotti dalla scrittrice Paola Sorge, leggeranno passi dell’epistolario dannunziano Sara Palladini e Daniele Di Massimantonio. A rendere più suggestivo l’incontro, il flauto traverso di Stefania Scalzi.

Ingresso libero.




Anche nel teramano presentazioni di “Skramp Jack e la Bussola del Natale”, il nuovo libro dello scrittore Pietro Albì. Primo appuntamento il 21 dicembre a Morro d’Oro

Pietro Albì

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TERAMO. È nelle librerie dal 15 novembre “Skramp Jack e la Bussola del Natale” (uovonero), il nuovo libro dello scrittore di origini teramane Pietro Albino Di Pasquale, in arte Pietro Albì. Un lavoro illustrato da Stefano Tamburrini che consente di celebrare il Natale in maniera meno convenzionale. Protagonisti della storia sono gli Skramp, acerrimi nemici degli Elfi e portatori di incubi ai bambini cattivi. Il libro – ricco di inventiva, giochi di parole e gag divertenti – dopo essere stato presentato in molte località italiane come Roma e Milano, approda in Abruzzo per una serie di appuntamenti dal 21 dicembre quando l’autore sarà a Morro D’Oro alle 17 nella Sala Museo, per l’occasione presenterà anche il suo precedente lavoro “Farfariel, Il libro di Micù” (uovonero). Altre presentazioni di Skramp sono in programma, sempre alle 18,30, il 3 gennaio a Pescara Colli nella libreria Sparks and Wonders, il giorno successivo ci sarà una presentazione con un laboratorio nella struttura Godere Agricolo a Campli e il 5 gennaio il lavoro sarà presentato nel Bar Re nero Caffè di Notaresco.

“Se quegli elfacci di Babbo Natale (quelli che consegnano regali ai bambini buoni) – si legge nelle note di presentazione del libro – non fossero poi così buoni? E se gli Skramp (quelli che consegnano incubi ai bambini malvagi) non fossero così cattivi come li hanno sempre raccontati? Jack è stanco di consegnare incubi, e ha in mente un piano per cambiare tutto. Ma dovrà fare i conti con Babbo Natale e con un’elfa imprevista che sconvolgerà tutto. Non importa se ti senti più Elfo o Skramp, quello che conta è lasciarsi trasportare dall’avventura insieme a Jack lungo “La via dei Giocattoli” alla ricerca della vera essenza del Natale. Skramp Jack e la Bussola del Natale è anche un audiolibro, realizzato in co-edizione con Emons e letto dall’autore, che con grande maestrìa interpreta i vari personaggi, le loro voci e le sfumature del linguaggio. Un romanzo che Pietro Albì ha in programma di portare nelle scuole, in un viaggio alla scoperta delle creature della tradizione, rivisitate in modo originale”. Il libro fa parte della collana I Geodi sonori, ed è ascoltabile dall’app tramite un QRcode inserito nel libro cartaceo.

Pietro Albì è lo pseudonimo di Pietro Albino Di Pasquale, sceneggiatore nato a Canzano nel 1979. Dopo gli studi nella libera scuola di Cinema all’Azzurro Scipioni di Silvano Agosti a Roma, scrive testi teatrali e per la televisione, lavora alle sceneggiature di cortometraggi, documentari e lungometraggi quali: L’uomo Fiammifero, Into Paradiso, Mozzarella Stories, Limen, Buoni a Nulla, San Valentino Stories. Ha diretto Nei Tuoi Occhi, in cui si mette nei panni di chi vede diversamente. Nel 2018 uovonero ha pubblicato il suo primo romanzo, “Farfariel. Il Libro di Micù”.  Come se non bastasse ogni tanto si innamora e scrive anche delle fiabe. Oggi vive tra 4 regioni al centro dell’Italia con gli Skramp e anche per questo si diverte un sacco.

Stefano Tamburrini è illustratore e pittore: porta avanti da numerosi anni la sua particolare ricerca intorno al ritratto. Ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero, le sue illustrazioni sono comparse in svariati libri. È inoltre uno dei tre esseri umani ad aver visto la cucina degli Skramp. Gran Buio gli ha addirittura consegnato un premio per il ritratto di Sottiletta.

“Sono molto felice – dichiara Albì – di poter presentare questo mio nuovo lavoro in Abruzzo, la terra dove sono nato e dove ho collezionato ricordi utili anche per la mia produzione. Sarà molto bello poter parlare degli Skramp e spero ci siano molti bambini nelle presentazioni. Ringrazio tutti coloro che hanno accolto questo lavoro e che ci ospiteranno per le presentazioni, grazie alla uovonero per il supporto e la fiducia e al mio compagno di viaggio Stefano Tamburrini, senza il suo talento questo lavoro non ci sarebbe stato”. 




Mosciano Sant’Angelo. Associazione Arma Aeronautica – sez. Teramo-Giulianova “M.B.V.M. Ernesto Marinucci”: Sentita e partecipata la Santa Messa in onore della Beata Vergine Lauretana, patrona degli aeronauti.

Nella chiesa della Madonna degli Angeli di Mosciano Sant’Angelo la partecipazione anche del Comune

Mosciano Sant’Angelo. L’Associazione Arma Aeronautica, sezione Teramo-Giulianova “Medaglia di Bronzo al Valor Militare Ernesto Marinucci”, in una sentita e partecipata santa messa, ha onorato la Beata Vergine Lauretana (patrona degli aeronauti) nella Chiesa della Madonna degli Angeli nel Convento Santi Sette Fratelli. Dopo la liturgia del Rev.mo Sac. Vincenzino Andrenacci. Il Presidente provinciale dell’associazione, Cav. Gabriele Barcaroli, ha ringraziato tutti i soci per l’attività svolta nel corso del 2024 e salutato le autorità rappresentate dal Sindaco di Mosciano, Giuliano Galiffi e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Katia Andrenacci; dal S.Ten GArs dell’Aeronautica Militare, Simone Pistilli e la delegazione della Protezione Civile di Mosciano. Successivamente, durante il pranzo sociale, sono state rinnovate le iscrizioni per il prossimo anno e presentate le attività per il 2025: il 28 marzo anniversario della fondazione dell’Arma Aeronautica, cerimonia per ricordare un aviere di Tortoreto internato in un lager tedesco e un viaggio al Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle (zona Lago di Bracciano). Ben 4 moscianesi perirono nell’ultimo conflitto mondiale con la divisa dell’arma azzurra: Alessandro Campeti con la 84° Sq. Caccia; Emidio Iobbi all’aeroporto di Valona; Ernesto Marinucci con il 283° Sq. Bomb. e Alfonso Toscani con 243° Sq. Bomb..




A Fano Adriano la mostra omaggio a Maria Pia Nisii

Sabato 7 dicembre, alle ore 17:30, presso la Sala Officine del Gran Sasso di Fano Adriano, sarà inaugurata la mostra “Colori dell’Anima, Trame di Vita: omaggio a Maria Pia Nisii”, un evento che celebra l’arte, la vita e la profonda connessione tra l’artista e la sua terra natale.
Curata da Roberto Durigon, e realizzata grazie a Cooperativa Fanesia, questa esposizione rappresenta un viaggio nel mondo pittorico di Maria Pia Nisii, una pittrice autodidatta che ha saputo trasformare ogni pennellata in poesia visiva. Le sue opere, intrise di colore e passione, ci accompagnano in un universo sospeso tra il reale e il fantastico, tra paesaggi sognanti e figure intrise di una storia intima e universale.
Roberto Durigon descrive così il lavoro dell’artista: “In un tripudio di colori, come un arcobaleno sbocciato nel cuore di Fano, le opere di Maria Pia Nisii ci conducono in un viaggio onirico, dove il reale e il fantastico si intrecciano in un abbraccio appassionato. La sua arte non ha bisogno di maestri, perché ogni tela è il palcoscenico dove la sua anima danza libera.”
Maria Pia Nisii, nata a Fano Adriano nel 1931, ha affrontato una vita segnata da sfide personali che hanno alimentato il suo straordinario immaginario. La malattia che l’ha colpita nell’infanzia ha stimolato la sua creatività, portandola a esprimersi attraverso il disegno e la pittura. La sua produzione artistica, radicata nei paesaggi e nei volti dell’Abruzzo, è arricchita da esperienze culturali che spaziano dall’ambiente parigino degli anni ’60 alla vivace scena artistica romana.
Ogni quadro della Nisii è un caleidoscopio di emozioni: dai toni della terra ai blu profondi che invitano alla riflessione. Come sottolinea Sara Regimenti, “Mariapia Nisii nasce pittrice. I suoi toni caldi e la composizione plastica dei paesaggi ci sorprendono con figure pensose, immerse in un istante eterno di sospensione, capace di donare pace e cura alle nostre ansie quotidiane.”
In mostra spicca un’opera dedicata a Teresa Patella, simbolo della memoria collettiva fanese, e la maestosità del Gran Sasso, che si erge come fondale naturale di un racconto fatto di amore per la natura e per le radici.




Teramo. Editoria: presentato il catalogo della mostra “Teramo a Tavola. Una cucina italiana”, allestita nell’Archivio di Stato dal 24 giugno al 20 settembre 2024, pubblicato da Allemandi Torino.

 

Il catalogo della mostra Teramo a Tavola. Una Cucina Italiana, curato da Fernando Filipponi, ricercatore al Museo del Louvre, e Massimo Montanari, docente dell’Università di Bologna, è il risultato del progetto omonimo di ricerca. Tra i contributi è compreso il saggio di Luciana D’Annunzio, già Funzionario archivista presso l’Archivio di Stato di Teramo dal titolo Le fontid’archivio per una storia dell’alimentazione a Teramo, che ha collaborato all’iniziativa con un’approfondita indagine presso archivi pubblici, privati e biblioteche con l’obiettivo di reperire documenti, in particolare inediti,per corredare la mostra che includeva opere d’arte e utensili da cucina. L’indagine archivistica ha offerto un notevole quanto interessante esito. Gli atti rispecchiano cronologicamente tutto quanto accade nella città di Teramo a partire dal XIII secolo con i Fondi pergamenacei sino alla documentazione della prima metà del XX secolo attraverso un percorso tra atti amministrativi di natura politica, economico-finanziaria, sociale, atti giudiziari e notarili, archivi di famiglie, di persone e di enti conl’aggiuntadell’Archivio storico del comune di Teramo depositato nel 2012 nell’Archivio di Stato di Teramo. È emersa una narrazione storica che collega il cibo ai mutamenti sociali, economici e culturali. Il cibo, protagonista della vita materiale, si trasforma con l’evolversi dell’economia e della società, mescolando tradizione e innovazione. Lusso e miseria, stabilità e cambiamento convivono, e l’alimentazione diventa un linguaggio per comprendere potere, mobilità sociale, produzione e condizioni di vita. Attraverso il cibo si possono leggere le relazioni sociali e le influenze culturali di ogni civiltà Questo lavoro rappresenta la prima pubblicazione scientifica sulla gastronomia teramana, proiettando l’evento a livello nazionale. La cucina racconta il passato e il presente: dagli ingredienti alle influenze culturali, dal benessere o povertà dei contesti sociali alle tradizioni e innovazioni. La storia del cibo si rivela, così, una storia culturale per eccellenza.

 

 

 

Disponibile sin d’ora in vendita sul sito dell’Editore Allemandi:

https://www.allemandi.com/libro/9788842226475​

e nelle prossime settimane presso le principali librerie e catene commerciali italiane.

 

 




A PINETO SERATA IN RICORDO DEI MINATORI E DELLA TRAGEDIA DI MARCINELLE: 4 DICEMBRE 2024, ALLE 20,30 NEL TEATRO POLIFUNZIONALE

 

“1946 Pineto-Atri. La partenza. Le case, le pietre e il carbone che dipingevano di nero il mondo” è questo il titolo dell’iniziativa in programma Pineto il 4 dicembre 2024, nel Teatro Polifunzionale alle 20,30, in occasione di Santa Barbara, protettrice dei Vigili del Fuoco e dei minatori. Un appuntamento per ricordare tutti coloro che anche da Pineto, Atri e da tante altre località abruzzesi partirono per lavorare nelle miniere belghe, alcuni dei quali persero la vita nella tragedia di Marcinelle. Dopo i saluti e gli interventi dei Sindaci Alberto Dell’Orletta (Pineto), Piergiorgio Ferretti (Atri) e Giorgio De Luca (Manoppello), dell’Assessora alla Cultura del Comune di Pineto, Jessica Martella, di Alfredo Moschettini della UILP, di Giuseppe Placidi, presidente ACLI regione Abruzzo e Luigi Scaccialepre Segretario SPI CGIL si assisterà alla proiezione di un documentario di Bruno Mari




“LO SPIRITUALE NELL’ARTE”, SULLE TRACCE DI KANDINSKIJ. Dal 3 al 14 dicembre, a L’Aquila, 25 opere di 25 artisti in mostra all’ex navata dell’Emiciclo

L’Aquila, Emiciclo

 

 

L’AQUILA –Sarà inaugurata martedì 3 dicembre ore 17:30 a L’Aquila, presso la ex navata dell’Emiciclosede delConsiglio Regionale d’Abruzzo, la Mostra LO SPIRITUALE NELL’ARTEUn check-up sulle sbiadite o scomparse tracce kandinskijane, affidata alla curatela del critico d’arte Antonio Gasbarrini. L’esposizione resterà aperta fino al 14 dicembre. Promossa e organizzata dall’associazione L’Aquila Made Ininsieme aOne Group, in collaborazione con MuBAqe con Angelus Novus, ha l’alto patrociniodella Regione Abruzzoedel Comune dell’Aquila.La rassegnametterà in mostra 25 opere d’arte contemporanea di 25 artisti abruzzesi:Lino Alviani, Sandro Arduini, Vito Bucciarelli, Mandra Cerrone, Fausto Cheng, Duilio Chilante, Angelo Colangelo, Lea Contestabile, Mario Costantini, Gianfranco D’Alonzo, Pasquale De Carolis, Elio Di Blasio, Ennio Di Vincenzo, Franco Fiorillo, Armando Gioia, Angiolo Mantovanelli, Albino Moro, Sergio Nannicola, Giulia Napoleone, Albano Paolinelli, Antonio Rauco, Rezakhan, Giancarlo Sciannella, Anna Seccia, Paolo Spoltore.

 

Scrive, tra l’altro, nella presentazione in catalogo il critico Antonio Gasbarrini: «A distanza di oltreun secolo dal rivoluzionario testo di Vasilij Kandinskij Dello spirituale nell’arte (1910, pubblicatodue anni dopo) che ha spalancato porte e finestre alla primaverile aria nuova ed innovativadell’Astrattismo rispetto ad una ingessata Arte accademica – già azzerata dagli Impressionisti ed incorso di sovvertimento con il Futurismo marinettiano e il Cubismo picassiano –cos’è ancora rimastoincapsulato, di quella invisibile componente spirituale (l’«anima», per dirla con V. K,) nelle operegermogliate tra un decennio e l’altro sino ai nostri giorni nel susseguirsi di un avanguardista ismo el’altro?Secondo noi, non molto.Per verificare tale pessimistico assunto, la rassegna LO SPIRITUALE NELL’ARTE – Un check-up sullesbiadite o scomparse tracce kandinskijane, in cui sono stati coinvolti artisti (anche scomparsi,grazie alla prestata collaborazione degli eredi o collezionisti) nati o attivi prevalentemente inAbruzzo, copre un arco temporale spaziante dalla seconda metà del Novecento al 2024 con opere dipittura, grafica scultura, installazione, fotografia performativa, non tralasciando, peraltro, lecontaminazioni digitali, Intelligenza Artificiale generativa compresa. […]Il sinestetico colore kandiskijano, dotato di profumo, e, in modo pregnante di suono, variabiled’intensità e collegabile uditivamente a vari strumenti musicali a seconda della loro presenza omeno nell’opera (si veda Giallo, rosso e blu del 1925, ora al parigino Centro Georges Pompidou),ha nel frattempo metamorfizzato la sua essenza corporale ed analogica, evaporando del tutto etrasmutandosi in immateriali, luminescenti pixels, via via sempre più sofisticati in termini didefinizione ottica dell’immagine visualizzabile su un dispositivo elettronico.Ma, per impattare al meglio con l’essenzaspiritualistica propugnata, in che direzione sta andandoal giorno d’oggi «il lento quasi impercettibile movimento in avanti e in alto del triangolo spirituale,un movimento che talvolta esteriormente si arresta ma continua interiormente incessante, senzainterruzioni»?Il relativo check-up effettuato con questa Rassegna, cercherà di chiarirne alcuni esiti.

 

«La Mostra “Lo Spirituale nell’Arte” –annota Goffredo Palmerini, presidente di L’Aquila Made In–vuole essere un contributo fecondo di introspezione dello Spirito nell’espressione artistica. Un intrigante viaggio nel quale si rinviene l’eco profonda delle migliori esperienze artistiche e culturali nella nostra regione, dalle rassegne aquilane Alternative Attuali, alle Biennali d’Arte Sacra di San Gabriele, agli esiti dei più affermati Premi d’arte in Abruzzo.L’esposizione vuole essere un’epifania della spiritualità nell’arte latusensu, non dunque nella declinazione strettamente religiosa, ma nella narrazione, attraverso le diverse forme, della dimensione trascendente nell’espressione artistica. Nella sua singolarità di ricerca e di linguaggi artistici, la Mostra costituisce un evento davvero unico. Un chiaro esempiodi come si possa contribuire a realizzare un progetto culturale innovativo che dispieghi contenuti ricchi di stimoli inesplorati, di suggestioni e di connessioni. Un progetto all’altezza delle sfide che L’Aquila ha davanti a sé. L’essere Capitale del Perdono e della Pace, come l’essere nel 2026 Capitale italiana della Cultura, impone alla città Capoluogo scelte conseguenti, originali per qualità ed eccellenza, in linea con la sua storia e con i valori che la connotano. In questo senso L’Aquila Made In si mette a disposizione delle Istituzioni, insieme al partner One Group, con il suo bagaglio di proposte e di creatività.»

 

«Siamo orgogliosi di chiudere l’anno in corso, dopo il Summit “Il Perdono nutre il mondo”, con un altro appuntamento importante, comela rassegna d’arte contemporanea “Lo Spirituale nell’Arte” – scrive Francesca Pompa, presidente One Group– convinti come siamo che senzacultura non può esserci progresso.Ci stiamo affacciando in un’epoca in cui, per via delle macchine e della tecnologiaimperante, sentiamo reale il bisogno di dare un significato più profondo alla nostraesistenza. È come se avessimo necessità di recuperare lo spirituale cheabita in noi, tutto ciò che ci avvicina al significato della vita, del dolore, della gioia,dell’amore, della morte.È un valore universale che attraversa ogni nostro credo o religione. In un contesto socialeche spinge all’omologazione, a modelli preconfezionati, la spiritualità ci richiamaall’autenticità, alla capacità di comunicare con l’interiorità.Comunicare accompagna ogni nostra attività, da circa quarant’anni, anche attraverso l’editoria e, con la OneGallery, l’arte e la cultura. La comunicazione, attraverso varie forme, apre al dialogo.Insieme a L’Aquila Made In, agli Enti patrocinanti, a Mubaq e Angelus Novus perseguiamol’obiettivo comune di creare, con la nostra progettualità, proposte di partecipazione, diriflessione e di apertura al nuovo.»




Il Comune di Castelli dona a Giulianova due paia di scarpette rosse, opera del ceramista Marcello Melchiorre. La cerimonia di consegna, nel pomeriggio di ieri, 25 Novembre, in sala consiliare.

Si è concluso ieri pomeriggio, in sala consiliare, il lungo 25 Novembre dell’ Assessorato e della Commissione Pari Opportunità del Comune di Giulianova. La giornata era iniziata nelle scuole dei Comprensivi 1 e 2, con momenti di ascolto e informazione dei ragazzi svolti in collaborazione con le operatrici del centro antiviolenza “La Fenice”, le psicologhe Silvia Pasquali e Tenisia Cardamone, e l’ avvocato Michela Manente. In serata, il momento, molto atteso, della consegna di due paia di scarpette rosse, opera del maestro ceramista Marcello Melchiorre, da parte del Sindaco di Castelli Rinaldo Seca.

In sala consiliare erano presenti il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, l’ assessore alle Pari Opportunità Lidia Albani, la Commissione Pari Opportunità presieduta da Marilena Andreani.

“ Ringraziamo il Comune di Castelli nella persona del sindaco Speca – sottolinea Marilena Andreani – Le scarpette del maestro Melchiorre dimostrano come l’arte possa essere veicolo privilegiato di civiltà e potente strumento di sensibilizzazione”

“Anche quest’anno – prosegue l’ assessore Albani – l’ Assessorato e la Commissione alle Pari Opportunità, supportate dal Centro La Fenice, hanno voluto farsi portavoce di una richiesta pressante che sale dalla comunità civile e che vuole l’eliminazione di un fenomeno, quello della violenza sulle donne, diventato intollerabile, per numeri e per livello di efferatezza”.

 




Sabato 30 novembre, alle 18:30, inaugurazione della rassegna “Pensieri di luce” con la presentazione, in Sala “Buozzi”, di “Ribellarsi alla notte. Una storia di Natale”, romanzo del vaticanista di Avvenire Mimmo Muolo. Ingresso libero.

Sarà la presentazione del romanzo “Ribellarsi alla notte. Una storia di Natale”, ad inaugurare la rassegna itinerante di spiritualità “Pensieri di luce”, promossa dall’Associazione Forum Artis – Cultura in movimento. L’ appuntamento è per sabato prossimo, 30 novembre, alle 18:30, in sala Buozzi, nel centro storico di Giulianova. Alessandra Angelucci, presidente di Forum Artis, dialogherà con l’autore, il vaticanista Mimmo Muolo. “Ribellarsi alla notte” è un giallo ispirato al furto della statua di Gesù Bambino da un presepe a Firenze, un fatto realmente accaduto che diventa un viaggio esistenziale nelle ferite dell’animo umano. “Tra colpi di scena e riflessioni profonde, Mimmo Muolo ci regala una storia che unisce il mistero alla spiritualità, parlando di pace e speranza – spiega Alessandra Angelucci – Scopriremo un romanzo che va oltre le parole e tocca le corde più profonde della nostra umanità.” L’incontro, ad ingresso libero, sarà introdotto dall’Assessore alla Cultura Nausicaa Cameli.

Mimmo Muolo, vaticanista e già vicecapo della redazione romana del quotidiano “Avvenire”, ha seguito per il suo giornale i pontificati di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e ora quello di Francesco. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni di successo.