Torna il Premio Eccellenze di Casa Nostra a Pescara il 22 maggio 2023

 

Lunedì 22 maggio  dalle ore 15,30, nella prestigiosa sala consiliare del comune di Pescara, Elena Costa presenta la kermesse per la consegna dei Premi “Eccellenze di Casa Nostra”.La manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale Italia è…,è patrocinata dal comune di Pescara, dalla provincia,dell’alto patrocinio della regione Abruzzo e dall’Associazione Editori Abruzzesi.

I premi sono rappresentati da prestigiose pergamene firmate dall’assessore alle attività produttive della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario, dal presidente della provincia Ottavio De Martinis, dal presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli, dal sindacoCarlo Mascie dall’associazione Culturale Italia è…

Tante le aziende premiate in questa edizione,artigiani che con il loro prodotto hanno conquistato le più belle vetrine dell’Abruzzo edi tutta lapenisola italiana, commercianti che con la loro cordialità e simpatia, uniti alla professionalità e un servizio eccellente hanno conquistato la loro clientela. Ma anche attività legate al settore eno-gastronomico e agro-alimentareche con i loro prodotti sono sempre più presenti sulla tavola di chi ama le cose buone e genuine, conquistando i palati di un pubblico raffinato ed esigente.

I vincitori di questa edizione sono:

EliteTartufi, azienda agricola CasaleNico,Da Santino Salumi, La Cremeria di Massimina Bucciarelli, az.agr. Moffa Myriam, ristoranteLa Cantina degli antichi Mestieri, il Norcino salumi, Bocconotteria di Castel Frentano,Apicoltura Di Martino, Pierangelo Olgiati produzione e diffusione pasta all’uovo,caseificioIl Castellino, L-ABliquori alle erbe, SEducerela Baita di Montagna in città, Caseificio Ruffini,Azienda Agricola Giuseppe Simigliani,Toco Caffè, Di Donatoconfetteria ecioccolateria-attività storica-,Ilfarro Filosinidi qualità,Terra dei Briganti,Mangalarga Marchador,Apicoltura Gabriele Di Giuseppe, Birrificio Quattro Venti.

Premio ad alcune attività storiche, commerciali e di servizio: De Zelisarredamenti, Over Shop, Alchimia Beauty eSPA,Istituto di Moda Burgo,Punto Garden,Autoscuola Vestina,

Inquesto contesto, ogni anno, vengono premiatipersonaggi di alto profilo culturale, sociale e professionale. Persone che si sono contraddistinte per la loro operosità, nel corso dell’anno.Premio Speciale al professore Vincenzo Salini,specialista in ortopedia e medicina dello sport, primario dell’unità IRCCSospedaleSan Raffaeledi Milano,al dottor Loris Di Giovannistorico, saggista, consigliere di gestione nella Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino.Alla dottoressa Francesca D’Addario farmacista,da sempre attiva nel sociale, in piena pandemia ha affrontato in prima persona il servizio domiciliare ai bisognosi.Al dottor Leo Strozzieri critico internazionale d’artee appassionato artista contemporaneo.ALorella Capriotti dell’unitàoperativachirurgia vascolare (diretta dal dottor Antonio Antico), sempre in prima linea durante il Covid-19con grande professionalità.

A Wally Bonvicini in perenne lotta contro l’usurae gli ultimivessatidallebanche.Al prof. Fausto Ruscittidaquarant’annidocente pressoil Liceo Scientificodi Sulmona e da sempre, innamoratodella terra,creatore di molte attività di successo, tra le quali, An.Sa.Pe e Terrantica.Da quest’anno, l’associazione Italia è unita alla commissione esaminatrice, ha istituito, in ambito nazionale, anche un “Premio Speciale alla Memoria” che andrà a Salvatore Canu (classe 1924 – Matricola 16025), Combattente per l’Unità d’Italia 1943/1945, per le sue virtù morali e militari.

Durante la Kermessesaranno donati prodotti forniti dalle aziende presenti edalcune opere del criticod’artee artista Leo Strozzieri.

Al timone, come sempre, la dinamica giornalista Elena Costa, presidente degli Editori d’Abruzzo, sempre attenta nella disquisizione degli eventi, coadiuvata da Pino Costa, Paolo Garrisi, Rosalia Ballacchino e Giulia Garrisi.

 

 

 




Evento benefico a Spoltore, la SOMS ospita i Kiev Virtuosi

 

Sabato 20 maggio, alle ore 21.00 presso la SOMS Società Operaia Mutuo Soccorso – Spoltore (Pe) con la presentazione di Serena Zitti, con l’Accademia degli Insepolti, l’Associazione Cinqueborghi ed ASI, Associazioni Sportive Sociali Italiane, arriva il violoncellista e direttore d’orchestra, nominato ai Grammy, Dimitry Yablonsky, il quale è stato direttore principale dei Solisti di Kiev per 3 anni prima di decidere di organizzare un’orchestra rinnovata, i Kiev Virtuosi. L’evento è a scopo benefico ed il costo del biglietto è di 5,00€.

 

Il presidente della Soms di Spoltore, Luigi Spina, li accoglie anche in ricordo dei propri avi materni vissuti ed Odessa ed a Kerc e coinvolti nella Tragedia degli Italiani di Crimea (anni 1917 / 1942) e come interviene: “invito tutta la cittadinanza a partecipare perchè il prestigio della serata nel borgo si accompagna all’importanza benefica dell’evento”.

 

Tutti i musicisti sono stati scelti con cura per unirsi a questo ensemble esclusivo e il successo immediato è stato evidente. Tutti i concerti a Kiev hanno sempre registrato il tutto esaurito.

 

I musicisti dei Virtuosi di Kiev sono alcuni dei migliori musicisti da camera e solisti professionisti e si sono esibiti in tutto il mondo, da Parigi al Giappone e da Londra a San Francisco, oltre a numerosi paesi del Sud America e dell’Australia. Oltre all’intensa attività come orchestra da camera, i Virtuosi di Kiev sono anche un’orchestra sinfonica molto richiesta per progetti speciali.

 

Nell’estate 2016, l’orchestra da camera dei Virtuosi di Kiev e l’orchestra sinfonica dei Virtuosi di Kiev erano entrambe residenti al Gabala Music Festival in Azerbaigian e hanno tenuto insieme tournée in Italia, Francia, Spagna e Svizzera. Una rassegna sinfonica con importanti solisti è stata organizzata al Teatro Nazionale Ivan Franko di Kiev, con grande accoglienza da parte del pubblico e della critica specializzata.

 

I Kiev Virtuosi si esibiscono e fanno tournée in tutto il mondo e stanno iniziando un programma discografico molto vasto e intenso per la Naxos Records, con le sinfonie da camera tra gli altri di Shostakovich e Silvestrov, per cui sono stati nominati ai Grammy Edizione 2018 per la categoria “Contemporary”.

 

Dal 2022, sono residenti al Teatro Marrucino di Chieti, grazie al supporto del Comune stesso a causa della guerra. Nel 2023 è prevista un’intensa tournée.

 

Info e contatti: pagina Facebook @somsspoltore




Giulianova. Conclusa con successo, sabato scorso, la rassegna culturale “ Parole in circolo”. Il fotoreporter Tony Gentile ha raccontato i suoi 30 anni di scatti nel mondo.

Si è conclusa sabato 13 maggio 2023, al Palazzo Kursaal di Giulianova, la seconda edizione della rassegna culturale “Parole in Circolo”, organizzata dall’associazione “Forum Artis Cultura in Movimento” in collaborazione con la Biblioteca “Vincenzo Bindi” ed il patrocinio della Città di Giulianova. All’evento hanno partecipato l’ assessore alla Cultura del Comune di Giulianova, Paolo Giorgini, il Prefetto di Teramo, dottor Fabrizio Stelo, il Tenente Colonnello Carmelo Grasso, Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Teramo; il Commissario Valentina Lollobattista, dirigente della Polizia stradale di Teramo. Ospite d’eccezione, il fotogiornalista internazionale Tony Gentile, autore di scatti significativi, fra cui la famosa fotografia che ritrae, in un sorriso amicale, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia nel 1992. Tutti, nel mondo, conoscono la foto che è diventata icona pop, veicolo di un messaggio importante nella storia contemporanea del nostro Paese, emblema della lotta alla mafia, all’omertà, all’illegalità. Di contro, simbolo di giustizia e impegno per la costruzione di un mondo migliore. A dialogare con Tony Gentile è stata la giornalista Alessandra Angelucci, curatrice della rassegna, che ha ripercorso, fra immagini e parole, i trent’anni di carriera professionale dell’autore attraverso l’opera “Sicilia 1992. Luce e Memoria” (Silvana Editoriale), impreziosito dalla prefazione di Ferdinando Scianna e un’intervista all’autore a firma di Carlo Sala. Solitudine, sguardi, folla, festa, dolore, resistenza, 1992: sono questi i temi messi in luce dagli scatti di Gentile, per una Palermo in cui lui è nato e che ha sottolineato essere cambiata molto, in meglio, dagli anni delle faide mafiose in cui si moriva per strada ogni giorno. L’evento si è concluso con la proiezione del video documentario “From my Window”, realizzato da Gentile nel 2020, durante i primi mesi del lockdown, imposto dalla pandemia da Covid-19: un affaccio dalla finestra trasformatosi in affaccio sul mondo.




La Pinacoteca Civica Casa Museo “Vincenzo Bindi” di Giulianova nel circuito della ” XIII Giornata Nazionale dell’ Associazione dimore storiche italiane”. Domenica prossima, tutte le sale espositive saranno aperte al pubblico.

Domenica prossima, 21 maggio, in occasione della Giornata Nazionale dell’ Adsi (Associazione dimore storiche italiane) 2023, sarà possibile visitare, in gruppi di massino 15 visitatori, tutte le sale espositive della Pinacoteca Civica Casa Museo “Vincenzo Bindi” di Giulianova. La visita, guidata, sarà a cura del Polo Museale Civico e potrà essere effettuata, su prenotazione, alle 11 e alle 16.30. Il costo è quello del biglietto unico del Polo Museale (intero 3 euro, ridotto 2 euro). Prenotazioni alla mail museicivici@comune.giulianova.te.it o telefonando allo 085 8021290. Riaperta al pubblico il 18 luglio 2021 dopo 17 anni di chiusura e dopo puntuali interventi di restauro degli ambienti, delle opere e degli arredi partiti nel 2019, la Pinacoteca e Casa Museo, cuore del Polo Museale Civico di Giulianova, lasciata al Comune di Giulianova da Vincenzo Bindi alla sua morte nel 1928, è uno dei musei più prestigiosi d’Abruzzo e del Meridione. Autentica dimora storica, è stata in parte ricostruita proprio come appariva quando Vincenzo Bindi, sua moglie Rosa Carelli, e gli amici artisti e intellettuali frequentavano le sue sale. La raccolta spazia su più di tre secoli di pittura napoletana, meridionale e abruzzese: dal Sei-Settecento di Jusepe de Ribera, Luca Giordano e Francesco Solimena, al Paesaggio napoletano dell’Ottocento e della Scuola di Posillipo, da Giacinto Gigante, Teodoro Duclère, Eduardo Dalbono, Raffaele e Gonsalvo Carelli, fino agli abruzzesi Filippo e Nicola Palizzi, Teofilo Patini, Francesco Paolo Michetti, Raffaello Pagliaccetti, Costantino Barbella, Gennaro Della Monica e Pasquale Celommi. Gli ambienti ospitano inoltre alcune opere di scultura, arredi di pregio, tendaggi antichi e la collezione ceramica con pezzi di maioliche dal Settecento fino all’Otto-Novecento della Ginori di Doccia e di Castelli d’Abruzzo. Bindi, vero e proprio fondatore della storia dell’arte abruzzese, rivive nella sua casa e attraverso le sue raccolte artistiche e bibliografiche, conservate anche nella Biblioteca civica a lui dedicata. Un testamento di vita e di ricordi, un patrimonio da custodire e comunicare.




Teresa Sacchi Notte, la pittrice ritrovata

 

Di Walter De Berardinis

Giulianova. La vita ci riserva sempre delle strane ed incredibili coincidenze. Recentemente, tramite la nipote del Prefetto emerito di Teramo Elmo Bracali (Pistoia, 25 febbraio 1888 – Serravalle Pistoiese (PT), 15 febbraio 1975; Prefetto emerito a Teramo dal 16 giugno 1943 al 25 ottobre 1943), la prof.ssa Donatella Bracali mi ha incaricato di cercare l’origine e l’autrice del quadro dove veniva raffigurato il nonno. Purtroppo, nonostante nel mare magnum di internet, di questa pittrice ho trovato ben poco. I vari motori di ricerca riportano che è stata la sorella del famoso pittore Emilio Notte (Ceglie Messapica (BR), 30 gennaio 1891 – Napoli, 7 luglio 1982, esponente del movimento futurista) e molte sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private italiane ed estere. Teresa era figlia di Giovanni, un funzionario di stato di Marostica e Lucinda Chiumenti Fincati, originaria di Vicenza. Per i tanti spostamenti del padre (prestò servizio a Ceglie, Lagonegro, Bovino, Sant’Angelo dei Lombardi ed altre città italiane), la pittrice, nasce a Serino (Avellino) il 27 febbraio 1896. All’età di 11 anni arriva a Prato, probabilmente dove la famiglia trova una maggiore stabilità e il fratello maggiore frequenta l’Accademia di belle arti di Firenze. Infatti, come autodidatta, esordisce nel 1920 a Venezia alla “Ca’ Pesaro” – Galleria Internazionale d’Arte Moderna. Intanto diventa socia de “La Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente” di Milano e della Federazione degli Artisti Indipendenti Italiani di Roma ed a honorem, nell’Unione professionisti e artisti del Sindacato belle arti di Modena.

Partecipò alla VI mostra regionale d’arte di Bologna (1953), XXIX Triennale d’Arte di Modena (1953), VI Esposizione Nazionale d’Arte “Biennale di Brera” e della “Permanente” a Milano (1953), Premio Città di San Donà (1953), mostra provinciale d’Arte Contemporanea di Treviso (1953), Biennale d’Arte Triveneta di Padova (1953), VI Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia” (1954), Mostra Annuale del Sindacato delle Belle Arti di Modena (1954), Quadriennale di Roma e i Premi di Francavilla al Mare, Macerata, Bari, Trento, Strà, Suzzara ed altre città. Di lei hanno parlato, scritto e recensito: Sergio Samek Ludovici, docente, bibliotecario e presidente dell’AIB; il notissimo pittore Giorgio de Chirico; i giornalisti Silvio Branzi, Severo Boschi, Mario Fantuzzo e Federico Castellani; i pittori e critici d’arte come: Anacleto Margotti e Nino Corrado Corazza; il famoso scrittore Giovanni Comisso, con cui ebbe degli scambi epistolari nello stesso periodo che conobbe il giurista e Sindaco di Firenze, Giorgio La Pira; Giorgio Zamberlan, antiquario e critico veneto; Mario Rimoldi, allora Sindaco di Cortina d’Ampezzo e apprezzato collezionista. Oltre a dipingere i paesaggi e scorci italiani, raffigurò molti personaggi pubblici come: Alcide De Gasperi che inaugurò, nel 1947 a Treviso (poi replicata nel 1950), la sua personale e seguì una lettera di complimenti vergata a mano direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; poi il Presidente della Repubblica Italiana Antonio Segni, del soprano Gianna Pederzini, dell’attore Francesco “Cesco” Baseggio, ed anche quello dell’allora Prefetto di Treviso Elmo Bracali (in carica dal  10 ottobre 1946 al 19 ottobre 1950), ritratto dalla Sacchi Notte nel 1947. Di lei non è stato possibile reperire una foto o un suo autoritratto, ma con questo articolo vogliamo stuzzicare gli appassionati di pittura, collezionisti o galleristi,  a trovare ulteriori notizie su questa figura femminile caduta nell’oblio. Morirà nel 1974 ad Avellino. Sarebbe auspicabile che quel ritratto ad olio torni nella sua sede naturale, cioè il Palazzo del Governo a Teramo.

Walter De Berardinis

Nota: desidero ringraziare la famiglia Bracali per avermi dato in comodato d’uso il quadro e le biblioteche italiane per avermi fornito dettagliate notizie: la Quadriennale di Roma, la “Poletti” di Modena, la diocesana del seminario vescovile di Treviso e la Biblioteca Comunale Centrale – Palazzo Sormani di Milano.




Giulianova. Aspettando il Festival: concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato

 

Venerdì 19 maggio grande anteprima della XXIII edizione del Festival Internazionale di Bande Musicali & Majorettes con il concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato.

Lo annunciano con soddisfazione il presidente e il vice presidente del comitato organizzatore, Mario Orsini e Gianni Tancredi.

Sotto la guida del Maestro Direttore Maurizio Billi, considerata figura di riferimento nel panorama delle orchestre di fiati a livello internazionale, il complesso musicale ha raggiunto livelli di indiscussa qualità, testimoniata da registrazioni discografiche che hanno ottenuto unanimi consensi.

 

La Banda della Polizia di Stato, composta da 70 elementi, si esibirà nel grande palco allestito in Piazza Buozzi a Giulianova Paese, dove dal 24 al 28 maggio prossimi, si celebrerà una nuova entusiasmante avventura del Festival con i gruppi bandistici che arrivano da Messico, Giappone, Ungheria, Polonia, Portorico, Repubblica Ceca, Svizzera e naturalmente Italia.

 

Alla serata, presentata da Antonio Bernardelli, parteciperà il soprano Federica Caseti Balucani.

La Banda Musicale della Polizia di Stato, con una storia lunga 90 anni, nel suo vasto repertorio annovera pagine di autori classici accanto a composizioni originali per Orchestra di fiati di autori moderni e contemporanei come Hindemith, Schonberg, Holst, Barnes, Reed, Sparke Nel suo organico, oltre a fiati e percussioni ci sono l’arpa, i contrabbassi, il pianoforte e la chitarra.

 

La serata sarà scandita da diversi generi musicali fra cui un omaggio al maestro Ennio Morricone, legato da un particolare sentimento di affetto alla Banda della Polizia di Stato.

Mario Orsini e Gianni Tancredi esprimono profonda gratitudine al Maestro Billi e a tutti i componenti del complesso musicale che con il suo prestigio illumina il Festival Internazionale di Bande Musicali di Giulianova: “Siamo onorati di poter ospitare la banda Musicale della Polizia di Stato, che attraverso la sua musica, contribuisce ad avvicinare i cittadini al concetto di prossimità”.

 




San Gabriele. Conclusione Festa dei Popoli e Veglia Mariana Internazionale dei Popoli

È terminata con la partecipazione di diverse centinaia di giovani e famiglie, nonostante il maltempo, la Prima Festa dei Popoli tenutasi oggi al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata (Teramo) insieme alla sesta edizione della Veglia Mariana Internazionale dei Giovani nel giorno della solennità della Beata Maria Vergine di Fatima.

Dal mattino, e sino al tardo pomeriggio, ventidue stand rappresentativi di associazioni del territorio e di comunità da tutto il mondo hanno fatto conoscere ai visitatori le loro attività, le loro tradizioni e la loro cultura, in una festa di colori e suoni animata anche da cinque band musicali che si sono esibite dal vivo durante la giornata: “I tamburi di Gorée” dal Senegal, gli “Althein”, i “Ritmo do Brasil”, il “Coro Folkloristico di Picciano” e i “Venezuela Habla Cantando”.

Nel pomeriggio si è svolto un momento di preghiera anch’esso dal respiro mondiale, con la ormai tradizionale Veglia Mariana Internazionale dei Giovani. In questa sesta edizione il Santo Rosario è stato recitato dai giovani di San Gabriele insieme ad altri cinque gruppi di giovani e comunità (laiche e religiose) collegate dal Brasile, dallo Sri Lanka, dall’India, dagli Stati Uniti e dalla Repubblica Democratica del Congo. La celebrazione è stata presieduta dal pro-prefetto del Dicastero vaticano per l’evangelizzazione, l’Arcivescovo Rino Fisichella, insieme al Vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi e al Rettore del Santuario di San Gabriele Padre Dario Di Giosia. La liturgia è stata trasmessa in diretta tv sui Canali Tv6 e Super J e sulle pagine Facebook e Youtube della Diocesi di Teramo-Atri.

I pellegrini oggi in visita al Santuario hanno potuto visitare sia la cripta di San Gabriele dell’Addolorata che le reliquie di San Berardo, giunte nel pomeriggio per la prevista tappa a Isola del Gran Sasso della Peregrinatio dell’urna del Santo Patrono della Diocesi in occasione del nono centenario della sua morte.




Salò. Enrico Di Carlo presenta il libro “Il brindisi del poeta astemio” con la giornalista Claudia Farina.

Enrico Di Carlo

È nato a Chieti il 18 settembre 1960. Risiede a Garrufo, frazione di Sant’Omero, in provincia di Teramo. Dopo la maturità classica, si è laureato in Lettere. È Dottore di ricerca in “Lingua e letteratura delle regioni d’Italia” e ha conseguito quello in “Epistemologia dell’informatica e mutamenti sociali”. Lavora presso la biblioteca dell’Università di Teramo. In qualità di giornalista pubblicista ha collaborato e collabora con i quotidiani “Il Tempo” e “Il Centro”, con l’Agenzia Ansa e con riviste di carattere culturale. È ideatore e organizzatore di eventi culturali.

È socio della Deputazione dal 1994, e Deputato dal 2010.
I suoi studi vertono prevalentemente su Gabriele d’Annunzio e sulla cultura abruzzese Otto-Novecentesca.

È autore di monografie e saggi tra i quali:

  • Dall’Abruzzo al Vittoriale: d’Annunzio 1938-1998, Andromeda, 1998;
  • Luigi Savorini e il fondo dannunziano della biblioteca “M. Delfico” di Teramo, Deputazione Abruzzese di Storia Patria, 1999;
  • Caro Pascal: carteggio d’Annunzio-Masciantonio (1891-1922), Ianieri, 2001;
  • Gabriele d’Annunzio negli Abruzzi. Il poeta alla prima rappresentazione de “La figlia di Iorio” (Giugno 1904), Ricerche&Redazioni, 2003;
  • Bibliografia della cultura tradizionale del popolo abruzzese: 1486-2003, con Giuseppe Profeta, Deputazione Abruzzese di Storia Patria, 2005;
  • Chieti nelle fotografie della collezione Cocco, con Teresio Cocco e Fausto Eugeni, Edigrafital, 2005;
  • Mario Zuccarini. Un palco sulla città, Edigrafital-Paper’s World, 2006;
  • D’Annunzio e Filippo De Titta: Carteggio (1880-1922) e altri documenti dannunziani, Carabba, 2007;
  • Raffaele Fraticelli. Voce di popolo, presentazione di Bruno Forte, Verdone, 2009;
  • Gabriele d’Annunzio e la gastronomia abruzzese, Verdone, 2010 (2 edizioni).
  • Ha curato, inoltre, gli Atti del Convegno I cento anni de La Figlia di Iorio, Loffredo, 2005 e Gente d’Abruzzo. Dizionario biografico (10 voll.), Andromeda, 2006.

Suoi studi sono pubblicati in Fedele Romani. Tutte le opere, edizione diretta da Gianni Oliva (3 voll.) Verdone, 2010.




L’Happening-performance la “Stanza del Colore” di Anna Seccia nel “Benessere dell’Anima”, 2° Giornata nazionale del benessere

Ortona, sabato 28 maggio dalle 10,30 alle 13 al Vecchio Bosco

contrada Sant’Elena-Ortona

 

Tutto pronto per il “Benessere dell’Anima” a Ortona: domenica 28 maggio presso il Vecchio Bosco, organizzato da Samya Ilaria Di Donato, Alberto La Morgia e Jenny Paola Tacconelli

Dalle ore 9 alle 21 operatori olistici e del mondo del benessere si alterneranno tra attività di gruppo, laboratori, conferenze, trattamenti e consulenze individuali rivolte alla ricerca della bellezza, armonia e gioia della nostra anima, quale fonte primaria di felicità.

Benessere che anche l’Arte è un grado di donare quando si apre alla comunità, al desiderio di sperimentare e darsi alla vita. In tale contesto, dalle ore 10, 30 fino alle 13, si inserisce l’happening-performance di arte partecipata pittorica dell’artista Anna Seccia con la sua “Stanza del Colore”.

Un evento aperto a tutti dove non è necessario saper dipingere ma “lasciarsi andare la flusso creativo che diventa gioia” afferma Anna Seccia “un momento in cui facciamo giocare il nostro bambino interiore attraverso un’operazione artistica che diventa opera relazionale condivisa”.

Tre ore in cui i partecipanti si immergeranno in uno spazio meditativo attraverso suoni primordiali, tecniche di rilassamento e di interconnessione con gli altri per giocare con le emozioni attraverso una gestualità libera con il colore.

La “Stanza del Colore” è infatti una forma d’arte relazionale e partecipativa in grado di sviluppare un microcosmo in cui non esiste una solo performer ma una collettività di performer che traducono su una tela bianca tracce di colore attraverso il ritmo universale della musica. Nasce così la bellezza di una pittura scandita dal fluire del segno e del colore che esprime, attraverso il linguaggio visivo del gruppo, una coralità di intenti con una energia che narra il presente.

Attraverso una pittura intuitiva, in un processo circolare di costruzione e decostruzione del fare creativo, nell’interscambio tra dimensione visiva, forme archetipiche e stesura del colore, verra’ svelato un racconto di senso comune e di memoria in una progressiva dilatazione della fantasia

Durante la performance ad ogni partecipante della “Stanza del colore” verrà donato il “talismano della creatività”, creato appositamente dall’Artista per favorire il processo espressivo.

Il messaggio che l’artista vuole dare è “unire insieme” dove non c’è un io senza un tu.

La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria al numero 338 751 8834.

 

BIOGRAFIA

Anna Seccia, visual artist, performer, hand artist vive a Pescara e ricerca percorsi alternativi di creatività attraverso l’arte, coinvolgendo nei suoi eventi di arte partecipata pittorica con il progetto “la Stanza del colore”, persone di tutte le età.

Numerose sono le performance attuate dal 1994 ad oggi in spazi pubblici ed istituzionali con la creazione di opere di grandi dimensioni.Per citarne alcune ricordiamo:1998 Università D’Annunzio ,Pescara; 2003 Piazza S, Battista Vico Chieti; 2008 Museo Colonna Pescara; 2011 Centicolella, durante il terremoto dell’Aquila; 2012 Spazio Aurum Pescara;2013 Palazzo Merati Venezia; 2016 Liceo Classico Pescara;2019 Biblioteca Provinciale, Matera; 2023 Fondazione Gaia-Rea (Pv); e Piazza del Santuario S. Marco, Bomba(Ch)




UNA STORIA ESEMPLARE, AD AVEZZANO IL LIBRO DI COSTANTINO FELICE SUL FUCINO. L’INCONTRO PROMOSSO DA COLDIRETTI CON IL COMUNE DELL’AQUILA

 

Dalla poderosa opera di bonifica alle creazione del distretto orticolo più importante d’Italia passando per la riforma agraria e le guerre contadine. Sono i tratti più salienti della storia del Fucino, raccontati oggi pomeriggio dal professor Costantino Felice, che, nella sala Irti di Avezzano, ha ripercorso aspetti sociali, economici, culturali e politici della conca intermontana meglio conosciuta come “orto di Italia”, la cui “storia esemplare” è custodita da oggi nell’omonimo testo a firma del professore di origini vastesi.

Storico di economia tra i più conosciuti e apprezzati d’Italia, Costantino Felice, 78 anni, ha presentato il volume edito da Donzelli di fronte ad un pubblico di imprenditori, autorità e semplici cittadini nell’incontro promosso da Coldiretti L’Aquila e dal Comune di Avezzano e accreditato dall’ordine dei giornalisti. In una sala gremita e colorata dalle immancabili bandiere gialle, c’erano il sindaco Gianni di Pangrazio, lo storico dell’economia Sergio Natalia che rappresentato in sintesi i tratti più salienti della storia del Fucino, l’imprenditore Franco Paris che ha portato la sua emozionante testimonianza come coltivatore e il direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli.

“Un evento per capire, partendo dal passato, lo sviluppo del territorio più agricolo d’Abruzzo – ha detto Roselli che ha introdottO l’incontro – un territorio che conta ben 13mila ettari di terra coltivata ed è oggi un punto di riferimento economico per il sistema agroalimentare italiano”. Da qui il dipanarsi degli interventi programmati e la relazione dell’autore. Che si è soffermato sul prosciugamento e la bonifica del lago definendoli “un’opera ingegneristica di altissimo livello scientifico e tecnico, senza pari in Italia” e ha ribadito che il Fucino è stato l’epicentro della riforma agraria del 1950 e, come tale, l’area di inizio della modernizzazione agricola, della fine del latifondo e dei più alti livelli di maturità politica e sindacale. In una altre parole, una storia esemplare e ben più dinamica di quella dipinta da Ignazio Silone”.