Giulianova. Sabato 9 Novembre, nella Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi”, Claudia Lanteri ospite di Quid con il suo romanzo d’esordio.

Sabato prossimo, 9 novembre, alle 18.30, l’associazione culturale Quid ospiterà nella cornice della Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi” di Giulianova la scrittrice Claudia Lanteri con il suo romanzo d’esordio “L’isola e il tempo”, edito da Einaudi per la collana Unici.

Il romanzo, che colpisce per la maturità e l’originalità di stile e di linguaggio, così come per la storia ed i personaggi che lo popolano, richiama la tradizione del Novecento italiano, quella di Elsa Morante, Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello. Di questo e di molto altro si parlerà durante l’incontro, moderato da Maria Rosaria Vitalone. Le letture di alcuni brani tratti dal libro sono affidate a Rita Chiappini.

Claudia Lanteri, palermitana, si é occupata di marketing e comunicazione. Ora, oltre a scrivere, è una libraia. Prima di questo romanzo ha pubblicato racconti su varie riviste quali Snaporaz, Malgrado le Mosche, Micorrize.




Sabato 9 Novembre, convegno in sala Buozzi “Gli Acquaviva d’Aragona tra Abruzzo e Puglia. Fonti e prospettive di ricerca” organizzato dalla Deputazione abruzzese di Storia Patria e dalla Società di Storia Patria per la Puglia.

La Deputazione abruzzese di Storia Patria e la Società di Storia Patria per la Puglia con il patrocinio dei Comuni di Atri e di Giulianova, organizzano per sabato 9 novembre 2024 il Convegno di studi “Gli Acquaviva d’Aragona tra Abruzzo e Puglia. Fonti e prospettive di ricerca”.

Alla prima parte dei lavori, che si svolgerà in mattinata ad Atri, seguirà un sessione pomeridiana, dalle 15:30 alle 18:30, in sala Bruno Buozzi.

Porteranno i saluti istituzionali il Sindaco Jwan Costantini, l’assessore alla Cultura Nausicaa Cameli, il direttore della Biblioteca e dei Musei civici Sirio Maria Pomante. Interverranno Berardo Pio dell’Università “Alma Mater” di Bologna con “Il medioevo acquaviano nei manoscritti di Nicola Sorricchio”, Ottavio Di Stanislao, direttore dell’Istituto abruzzese di ricerca storiche per la provincia di Teramo con “Testimonianze acquaviviane a Giulianova”, Sandro Galantini dell’Istituto abruzzese di ricerche storiche con “Gli Acquaviva d’Aragona e i Cappuccini di Giulianova”. Le conclusioni sono affidate a Roberto Ricci, Vice Presidente della Deputazione abruzzese di Storia Patria.

Il convegno, che vede per la prima volta insieme in Abruzzo le due istituzioni culturali, si pone l’obiettivo di valorizzare le diverse fonti storiche e documentarie degli Acquaviva d’Aragona con un apposito progetto culturale sostenuto dalla Unione europea.

La Deputazione abruzzese di Storia Patria e la Società di storia Patria per la Puglia auspicano la collaborazione delle altre città e comunità acquaviviane, abruzzesi e pugliesi, per un sempre più ampio e qualificato progetto europeo di promozione culturale dell’ area adriatica.




Visita del Governatore del Distretto 2090 ai Rotary Club del Teramano

 

La necessaria crescita di “capitale” della Rotary Foundation attraverso le donazioni per assicurare finanziamenti più corposi ai progetti dei Club, l’importanza della partecipazione del Rotary al primo G7 sulla disabilità che si è svolto ad Assisi, l’attenzione alle nuove generazioni con valutazione della possibile apertura di un Club Interact territoriale, la cura dell’effettivo, e la “magia del Rotary” sinonimo di impatto e di portata delle iniziative che stanno mettendo in campo i Club della Provincia di Teramo, con i Presidenti Paolo Brizzi, di R.C. Teramo, Camillo Arceri, di R.C. Teramo Est, Raffele Pomella, di R.C. Teramo Nord Centenarioe Giuseppe Gabrielli,di R.C. Hatriaticum Piceno Roseto. Questi i principali temi toccati nel corso della visita del Governatore del Distretto 2090 Massimo De Liberato, accompagnato dall’Assistente Gaetano Ricciardi, ai Rotary Club del Teramano. Un incontro che si è svolto nei giorni scorsi in un clima di grande cordialità e massima attenzione, alle esigenze rappresentate, ed apertura da parte del Distretto per il sostegno ai progetti, promossi dai Club e quali definiti “importanti e di ampia portata in sinergica collaborazione con le Istituzioni”, contributo alla crescita territoriale. L’evento è stato arricchito dall’ingresso di una nuova socia Giuseppina Di Massimo, nel Club Teramo Est, e ufficializzazione del nuovo socio Pino Rainone, nel Club Teramo Nord Centenario.

Nel rispetto della consuetudine la visita è proseguita con l’incontro con il Prefetto Fabrizio Stelo, e a seguire con il Sindaco Gianguido D’Alberto, con il Vescovo della Diocesi Teramo-Atri Mon. Lorenzo Leuzzi e con il Magnifico Rettore UNITE uscente Dino Mastrocola. Filo comune degli incontri la promozione di service di utilità a favore del Territorio, contemperata dall’importante esigenza di una stretta collaborazione programmatica, tra Istituzioni territoriali e Rotary; assicurata dal Governatore Massimo De Liberato attraverso i Club della Provincia e testimoniata fattibile dagli stessi rappresentanti istituzionali e clericale. Particolare attenzione all’elevazione culturale e alla possibile facilitazione di una prospettiva futura a beneficio dei Giovani, è stata promossa da Sua Eccellenza Mon. Lorenzo Leuzzi, notoriamente sensibile alle problematiche giovanili.

I Presidenti dei quattro Club Paolo Brizzi, Camillo Arcieri, Raffaele Pomella e Giuseppe Gabrielli, hanno illustrato alle Istituzioni l’azione territoriale del Rotary, con le attività progettuali in corso.

“Orgoglioso di constatare la congiunzione e l’operatività dei Club della Provincia di Teramo, foriera di progettualità di ampia portata che sarà realizzata in sinergia con le Istituzioni – ha detto De Liberato a conclusione” quale apporto fattivo in continuità riconosciuto dalle Istituzioni e dallo stesso Distretto.




Premio Letterario Nazionale “Luigi D’Amico – Parrozzo”: a Pescara la cerimonia di premiazione dell’edizione 2024. Ospite d’eccezione, Lina Palmerini, giornalista de Il Sole 24 Ore

 

Pescara – È stata la giornalista Lina Palmerini, l’ospite d’onore della settima edizione del Premio letterario nazionale “Luigi D’Amico – Parrozzo”, che si è concluso domenica 27 ottobre, a Pescara.

All’interno del locale storico Ritrovo del Parrozzo, Lina Palmerini, editorialista e quirinalista de Il Sole 24 Ore, ha intrattenuto la platea con il suo intervento ricco di spunti politici e giornalistici, toccando temi di stretta attualità tra cui il rapporto con i media e l’intelligenza artificiale. La Palmerini, aquilana di nascita, oltre a una firma importante della carta stampata, da anni è anche volto noto della televisione, grazie alle ospitate ricorrenti nel talk show politico Otto e mezzo, in onda su La7.

Tante le personalità di spicco che hanno preso parte all’evento: oltre alla Palmerini, premiata in qualità di “Identità culturale del nostro tempo”, sono intervenuti il sindaco di Pescara, Carlo Masci, (il Premio è realizzato con il patrocinio del Comune di Pescara), l’assessore comunale alla Cultura, Maria Rita Carota, lo scrittore e presidente di giuria, Giovanni D’Alessandro, la scrittrice Paola Di Biase D’Ilio, ideatrice del concorso insieme a Pierluigi Francini, storico imprenditore pescarese, titolare dell’azienda D’Amico Parrozzo.

Un successo annunciato per questa settima edizione, che ha raccolto oltre 150 volumi di saggistica e poesia, arrivati da tutta Italia. A comporre la giuria del Premio, il presidente D’Alessandro e le docenti Paola Di Biase D’Ilio, Diomira Mambella e Rossella Vlahov.

Questi i vincitori dell’edizione 2024:

– Sezione Saggistica: Gianluca Galotta, Roma, docente di Filosofia e Storia, per l’opera “Paesofia” – Ed. La Scuola di Pitagora 2021 (Napoli).

– Sezione Poesia: Federica D’Amato, conservatore museale presso il Museo Paparella Treccia di Pescara, per l’opera “La montagna dell’andare” – Ed. Ianieri 2023 (Pescara).

MENZIONI

– Opera primaDiomira Gattafoni, docente di Materie letterarie e Latino presso il Liceo “G. Marconi” Pescara per il saggio “Varrone accademico e menippeo” – Ed. Prometheus 2021 (Milano).

– Educazione all’Ambiente: Italia Nostra – Sezione di Pescara.

– Cultura e territorio: Banco Alimentare Abruzzo.

– Premio Speciale della Giuria: Maestro Enea Cetrullo.




L’ Amministrazione Comunale rinnova l’iniziativa del Battesimo Civico. Tutti i neo diciottenni giuliesi riceveranno a casa una copia della Costituzione e una pergamena ricordo. L’assessore alle Politiche Giovanili Lidia Albani : “E’ un segno della presenza delle Istituzioni con l’auspicio che la responsabilità “civica” sia vissuta dai più giovani come impegno civile”.

I ragazzi nati nel 2006 e residenti a Giulianova, riceveranno nei prossimi giorni una copia della Costituzione italiana ed una pergamena ricordo. L’ Amministrazione Comunale intende rinnovare in questo modo il Battesimo Civico, iniziativa rivolta ai neo diciottenni in coincidenza con l’anno del compimento della maggiore età.

“ La Costituzione è specchio e fondamento dello Stato italiano – spiega l’assessore alle Politiche Giovanili Lidia Albani che ha promosso l’iniziativa – Il Battesimo Civico vuol essere un segno della presenza delle Istituzioni per quanti, nell’arco di questi dodici mesi, hanno tagliato un traguardo certamente significativo, con l’auspicio che la responsabilità civica sia vissuta come impegno civile, nel segno della consapevolezza del proprio essere cittadini di uno stato democratico e moderno”.




Scomparsa della signora Filomena Ferronuovo. Le condoglianze del Sindaco Jwan Costantini e dell’ Amministrazione Comunale.

Il Sindaco Jwan Costantini e l’Amministrazione Comunale porgono sentite condoglianze al Presidente della società Giulianova Calcio Alessandro Mucciconi per la perdita della mamma, signora Filomena Ferronuovo.
“In queste ore di grande dolore – afferma il Sindaco- desideriamo che giungano ad Alessandro e alla sua famiglia il nostro abbraccio affettuoso e la nostra sincera partecipazione”.




Monica Tassoni ricordata con un gesto di grande solidarietà: realizzare un pozzo d’acqua potabile a Daga, in Senegal. Il progetto della famiglia e degli amici, sposato dall’ Associazione Colibrì di Giulianova. Al via da oggi la sottoscrizione.

Parte oggi, con fiducia e grande entusiasmo, una raccolta fondi importante perché destinata ad un progetto nato da un desiderio profondo: ricordare con un gesto concreto Monica Tassoni, la giovane donna giuliese scomparsa lo scorso Primo giugno, e venire incontro al desiderio di vita della piccola comunità senegalese di Daga.
Monica era una persona dal cuore generoso, che ha sempre anteposto gli altri a se stessa. I familiari e gli amici hanno intuito da subito come, per renderle omaggio, fosse necessario un atto di vera solidarietà. Il loro desiderio è stato affidato al Colibrì, nelle persone di Ambra Di Pietro ed Egidio Casati. L’associazione ha subito sposato l’idea e promosso un progetto umanitario ricco di significati. Attraverso il Colibrì, dal 2014 operativo in Senegal, sarà infatti realizzato un pozzo per portare acqua potabile alla comunità di Daga, un villaggio rurale di 10.000 abitanti, per il 40% bambini.
“L’acqua – spiega Egidio Casati – è purtroppo, a Daga, una risorsa ancora inaccessibile. Le carenze igieniche hanno effetti devastanti sulla salute della comunità e pregiudicano la possibilità di un futuro dignitoso. Questo progetto sarà decisivo per la vita di centinaia di persone e farà sì che resti acceso per sempre il ricordo di Monica.”
“Il pozzo sarà un simbolo di vita e rinnovamento, esattamente come lei avrebbe voluto – sottolinea Ambra Di Pietro – Con circa 15.000 euro, potremo trasformare il futuro di migliaia di persone e dare un senso alla morte e al dolore.”
Ogni goccia conta. Tutti, con una donazione piccola o grande, possono contribuire a realizzare questo desiderio, facendo zampillare dal vuoto che Monica ha lasciato una preziosa corrente d’acqua, d’amore e di speranza.
Clicca su https://www.retedeldono.it/progetto/un-pozzo-daga-ogni-goccia-conta




Teatro Immediato, prossimo appuntamento con Franco Mannella e la Compagnia dell’Aratro

 (Pe), per la regia di Franco Mannella.

 Chiara ColangeloFrancesca Marchionno, Riccardo PellegriniAlessandro Rapattoni.

Letteratura, poesia, canti della tradizione popolare e passione: questi gli ingredienti necessari per raccontare le gesta del longevo Ulivo, ossia l’elemento naturale che appartiene da sempre alla tradizione più remota e profonda dell’area Mediterranea.

Lavorando in stretta relazione con il proprio territorio, infatti, e ascoltando i suggerimenti del territorio stesso e di quanti lo vivono, non a caso Pianella è “Città dell’olio”, gli attori della Compagnia sentono il bisogno di ricordarsi da dove vengono, quali sono le loro radici, in che cosa identificarsi.

La presenza dell’ulivo nel Mediterraneo ha plasmato la vita delle persone e le loro tradizioni per secoli, rendendolo uno degli alberi più amati e venerati al mondo. D’Annunzio, Pascoli, Lorca, Neruda, Omero, sono solo alcuni dei letterati e poeti che contribuiscono alla narrazione, le loro parole si avvicendano e si accompagnano ai canti della tradizione e, attraverso le voci e i corpi degli attori, danno vita a un percorso narrativo originale e multisensoriale, che evoca un senso del sacro profondamente umano e terreno.

La scultura “Figura in Tensione” torna a Piazza Duchi d’Acquaviva ad Atri per un tributo ai Caduti in Guerra

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ATRI. Sarà nuovamente esposta nella suggestiva cornice di Piazza Duchi d’Acquaviva, ad Atri, sotto la lapide commemorativa dei Caduti in Guerra, l’opera “Figura in Tensione” del Maestro Ireneo Janni. La scultura, in bronzo realizzata con la tecnica della fusione a cera persa, rappresenta un profondo omaggio alla memoria e alla riflessione sul tema del sacrificio umano.

Quest’opera, di notevoli dimensioni (120 cm di lunghezza, 55 cm di larghezza e 170 cm di altezza), era già stata ospitata nella stessa piazza nel 2012, in occasioni della mostra antologica di Janni che l’Amministrazione Comunale organizzò alle Cisterne Romane di Palazzo Acquaviva, riscuotendo grande interesse e raccogliendo apprezzamenti per la sua potente capacità di rappresentare il delicato e intenso passaggio tra la vita e la morte. La scultura raffigura infatti una figura umana colta nel momento estremo, in una posa che suggerisce la tensione di chi cerca l’ultimo anelito di vita. Un’immagine simbolica che, sotto la lapide ai caduti, diventa espressione universale della resistenza e dell’inevitabile passaggio all’eternità. L’appuntamento per il ritorno ufficiale dell’opera è fissato per martedì 5 novembre 2024 alle ore 10 in occasione della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La cittadinanza e tutti gli amanti dell’arte sono invitati a partecipare per riscoprire insieme un capolavoro che ha segnato la storia artistica e commemorativa della nostra comunità.

            Il programma della commemorazione prevede per le ore 10 il raduno e la partenza del corteo di fronte alla Scuola Primaria di Atri, in Viale Umberto I, con le rappresentanze delle autorità civili, militari e culturali. Alle 10,15 si procederà alla deposizione della corona d’alloro in Piazza Francesco Martella, alle 10,30 la deposizione avverrà nella Cappella dei Caduti in Piazza Duchi dove alle 10,45 ci sarà la Santa Messa in onore dei caduti. Ad arricchire le celebrazioni il Complesso Bandistico di Casoli di Atri.

“L’esposizione di ‘Figura in Tensione’ in Piazza Duchi d’Acquaviva – dichiarano il Sindaco di Atri e il vice sindaco con delega alla Cultura, rispettivamente Piergiorgio Ferretti e Domenico Felicione – vuole essere un invito alla cittadinanza e ai visitatori a sostare in questo luogo, a guardare e a sentire con il cuore la rappresentazione di un momento che accomuna tutta l’umanità, rendendo omaggio a coloro che hanno sacrificato la propria vita per il bene comune, l’opera si inserisce nel percorso artistico del Maestro Ireneo Janni, scultore atriano di fama, la cui abilità nel modellare il bronzo ha dato vita a opere profondamente espressive e dense di significato. Con questa scultura, l’artista porta a riflettere sull’inevitabilità della fine e sul valore della memoria, particolarmente rilevante in uno spazio dedicato ai Caduti. Questa esposizione è anche un modo per valorizzare l’operato e il talento di questo grande artista atriano che ringraziamo per il suo agire e la sua disponibilità”.




Torna “Alba e Non Alba” di Luigi Di Iacovo per Ianieri Edizioni

Prima presentazione ufficiale al Fla di Pescara

Mio padre Luigi Di Iacovo nacque a Petacciato il 27 gennaio del 1925, un paese che rimase in lui per tutto l’arco della vita, nei ricordi, nei romanzi che scriverà. Nonostante le sue esperienze di docenza, condotte ovunque nel mondo, continuerà a portare con sé ogni ricordo della sua terra, della vita della sua gente: ne racconterà nei romanzi e ne farà studi e approfondimenti fino all’ultimo dei suoi giorni”.

Introduce così Giovanni Di Iacovo, scrittore, docente, già Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, il romanzo (che torna a nuova vita) di suo padre Luigi Di Iacovo e le parole del figlio oggi suonano come un dolce ricordo.

Il libro di Luigi, Alba e Non Alba in uscita per Ianieri Edizioni (collana Notturni), racconta la storia di un luogo lontano nel tempo ma non nello spazio, il Meridione.

In questo romanzo, sono narrate le vite di un tempo che furono e che oggi risuonano con una nostalgia intensa, insieme a una lingua vicina all’estinguersi. Al suo interno, i rapporti tra le persone che da quel luogo non riescono ad allontanarsi, e tra coloro che, seppure allontanatisi, vi hanno fatto ritorno o ci si sono ritrovati, come i confinati politici. Un luogo in cui è la natura, la montagna in particolare, a scandire i tempi della vita, dell’amore, anche di quello carnale, e della morte, se durante la stagione non piove. E dei segreti ivi celati, connaturati alle esistenze ristrette di quelle persone che tendono a mescolarsi creando un parentado allargato, una prossimità indesiderata eppure necessaria all’esistenza, al suo tramandarsi.

Si assiste alle gelosie create da un albero sconfinante in un territorio vicino, all’attesa spasmodica della pioggia, a conflittuali amori tra i cicli delle stagioni, tempi inesorabili come le credenze e le congiure di questo racconto corale di ciò che fu e poi mai più. Con un simbolismo recondito e con un linguaggio che fluisce tra il narrato in italiano e il parlato dialettale, le magistrali descrizioni paesaggistiche impongono il senso della natura al centro delle vicende umane.

Luigi Di Iacovo (Petacciato, 27 gennaio 1925 – Pescara, 16 aprile 2001) è stato un docente e scrittore italiano, profondamente legato alle sue radici contadine, che hanno ispirato gran parte della sua opera. Laureato in Lingue e Letterature Straniere a Napoli nel 1949, fu tra i primissimi docenti della facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pescara.

Il suo primo romanzo, Alba e Non Alba (Feltrinelli, 1962), racconta con intensità la vita rurale del Sud, ricevendo grande apprezzamento anche sulla rivista Menabò, diretta da Elio Vittorini.

Scrisse anche per l’infanzia, guadagnandosi il titolo di “Dylan Thomas del meridione” per la sua liricità. Figura riservata, Di Iacovo morì lasciando inedito il suo ultimo romanzo Il Ragno e la Candela.