Giulianova. Il 14 marzo riunione a Giulianova del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

 

 

Il sindaco Francesco Mastromauro lo aveva annunciato l’8 ottobre 2013, quando il prefetto di Teramo Valter Crudo, raccogliendo la richiesta del primo cittadino, aveva garantito come la prossima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si sarebbe tenuta a Giulianova.

Ringrazio il prefetto per aver accolto la mia richiesta. Giulianova, dopo quella del 25 ottobre 2010, ospiterà dunque, per la seconda volta, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che – dichiara Mastromauro – consentirà di radiografare le criticità presenti e di approntare un sistema integrato di sicurezza teso alla gestione unitaria e condivisa delle questioni riguardanti l’ordine e la sicurezza pubblica nel territorio. E ciò in un momento in cui, come indicano i recentissimi dati Istat rielaborati e diffusi  dall’Assiv-Confindustria, il senso di insicurezza delle famiglie abruzzesi è aumentato nel 2013 dell’8,5%. E’ una percezione da tenere in grande considerazione e a cui corrisponde, come logica conseguenza, una sempre più forte domanda, da parte dei cittadini, di presenza di forze dell’ordine nel territorio. Ne sono esempio – prosegue il sindaco –  le recenti assemblee dei Comitati di quartiere “Centro Storico” e “Frazioni”, tenutesi rispettivamente il 9 gennaio e il 7 febbraio scorsi, dove la principale questione all’ordine del giorno verteva proprio sulla sicurezza. Pertanto nella riunione del 14 marzo, alla quale come di consueto parteciperanno i responsabili provinciali delle forze dell’ordine insieme con i sindaci delle località costiere del Teramano e del capoluogo di provincia”, conclude il primo cittadino, “si avrà anche modo di affrontare la questione relativa al piano di riduzione dei presidi di polizia approntato dal Viminale. Contro il quale, e ne sono lieto, si sta ampliando il fronte dei “no”.

 

 




Teramo. VIAGGIAVA SU MOTORINO RUBATO. LA SCOPERTA A SEGUITO DI UN INCIDENTE STRADALE.

 

 

 

La Polizia Stradale di Teramo, chiamata per rilevare un sinistro stradale, scopre che il motociclo coinvolto nel sinistro è oggetto di ricerca per furto.

 

E’ questo l’epilogo che ha visto coinvolto M.A., di anni 24 di Torricella Sicura, che nelle prime ore di domenica 9 marzo, da solo, terminava la sua corsa con il motociclo contro il parapetto del ponte San Gabriele di Teramo.

 

Il giovane è stato soccorso ed è stato ricoverato presso l’ospedale civile di Teramo per le ferite riportate.

 

In merito al furto del motociclo, denunciato in Teramo il 22 novembre 2013, sono in corso indagini.

 

Denunciato all’Autorità Giudiziaria per ricettazione e guida senza patente: guidava con patente revocata dal 2010!

 

Teramo, 11 marzo 2014




Abruzzo. Molochio, come è lunga la vita! Ricercatore torna dagli Usa in Calabria, terra dei genitori, per scoprire la “dieta” della longevità

 

 

di Domenico Logozzo  *

 

 

REGGIO CALABRIA – Molochio, il paese in provincia di Reggio Calabria dove è lunga la vita, è diventato famoso nel mondo. Un ultracentenario, un giovane docente universitario originario dello stesso villaggio aspro montano (oggi affermato ricercatore negli Usa) e l’Università della Calabria sono i protagonisti d’uno dei più importanti studi mondiali sulla longevità. Televisioni, radio e giornali europei ed americani hanno parlato in questi giorni del nonnino della Calabria, Salvatore Caruso, che  a novembre compirà 109 anni. Rappresenta uno dei casi più rari di “lunga vita in buona salute”, che la comunità scientifica internazionale da tempo sta studiando. L’attenzione viene posta sull’importanza della dieta povera di proteine. La ricerca è coordinata dal prof. Valter Longo dell’University of Southern California di Los Angeles, che lavora in collaborazione con il gruppo di genetica dell’invecchiamento e della longevità dell’Università della Calabria diretto dal prof. Giuseppe Passarino.

 

”Siamo tutti molto orgogliosi di nonno Salvatore”, afferma il prof. Longo, che “per una sorprendente coincidenza – ci dice Grazia Franco, nuora dell’ultracentenario – è tornato proprio a Molochio, il paese dal quale sono emigrati a Genova i suoi genitori e vivono i suoi zii e i suoi cugini, per approfondire gli studi avviati negli Stati Uniti”. Il prof. Longo è un altro dei brillanti cervelli italiani molto apprezzati all’estero. Con grande soddisfazione sottolinea: ”La ricerca è stata divulgata dal prestigioso Los Angeles Times, dalle principali televisioni americane FOX e ABC, dal Guardian in Inghilterra e dal Washington Post. In America c’è tanta attenzione per questi studi, a tutti i livelli.  Anche Obama ha certamente saputo  di nonno Salvatore Caruso e del primato di longevità degli abitanti di Molochio”.

100Il prof. Longo è un italiano di successo negli Stati Uniti. Meritocrazia riconosciuta. ”Sono nato a Genova – dice – e ho finito le scuole secondarie a Chicago dove a 16 anni mi sono trasferito attratto dalla musica jazz. Mi sono laureato in biochimica all’Universita del Texas, e ho ottenuto il PhD da UCLA (Los Angeles) dove ho frequentato un master in Patologia. Ho poi fatto un post-dottorato in neurobiology alla University of Southern California, dove adesso sono professore di gerontologia e scienze biologiche e Direttore dell’Istituto di Longevità, uno dei principali centri di ricerca sull’ invecchiamento al mondo”.

Nello studio pubblicato di recente, c’è il suggerimento esplicito di “abbassare l’assunzione giornaliera di tutte le proteine, ma soprattutto le proteine di origine animale”. Il prof. Longo ha citato i longevi del paese dei genitori: ”Molti abitanti  hanno mantenuto l’abitudine a consumare pasti con un basso contenuto di proteine, privilegiando una dieta a base vegetale”. L’attenzione maggiore ora viene posta su Salvatore Caruso. La nuora di Caruso, l’insegnante Grazia Franco, ci dice che il prof. Longo “ogni anno viene a trovarlo“. Parlano a lungo e l’arzillo vecchietto dimostra grande vitalità. ”Io suono la chitarra e lui canta le canzoni di un tempo. E’ la foto che conservo con maggiore affetto”, ricorda lo studioso che ha suggerito ai familiari del nonnino di “arricchire la dieta con proteine, poiché essendo anziano ne ha maggiormente  bisogno”. La nuora: “Il prof. Longo l’ha visto più dimagrito a causa anche di una infezione al ginocchio. Ma mi ha detto che vivrà ancora”.

Professore, allora ha  scoperto  il segreto che allunga la vita agli abitanti di Molochio?

 

Forse nonno Salvatore il segreto di lunga vita lo sapeva già prima di noi. Ho fatto il giro del mondo per trovare i segreti dell’invecchiamento per poi scoprire che il “mistero” era nel paesino dove passavo le mie estati da bambino. Forse sto esagerando, ma è sorprendente come la dieta dei nonni calabresi si allinea agli studi molecolari, genetici e di nutrizione che facciamo da 20 anni.

 

Pensa di ritornare ancora in Calabria e approfondire la ricerca?

 

Certamente. C’è un preciso impegno anche da parte delle università italianeVengo ogni anno e da qualche tempo sto collaborando con Giuseppe Passarino dell’Università della Calabria e Mario Mirisola dell’Universita di Palermo, proprio per questo scopo.

 

In base ai risultati finora acquisiti quali consigli si sente di dare per poter vivere meglio?

 

Adottare la dieta che Salvatore e i molochiesi o molochiari (come si dice lì) hanno seguito per la maggior parte della vita:  basso apporto di proteine e la dieta a base di fagiolini verdi, olive e pane integrale. Quando poi vanno a vivere con i figli, perché  diventati troppo vecchi per poter stare da soli, debbono essere aumentate le proteine principalmente da fonti vegetali.

 

Al Washington Post il ricercatore ha detto: ”Fa bene mangiare seguendo gli insegnamenti dei nostri nonni”. National Geographic, un po’ di tempo fa, aveva pubblicato la “ricetta” dell’ultracentenario: “No Bacco, no tabacco, no Venere”. E aveva aggiunto di  “ essere cresciuto più che altro mangiando fichi e fagioli e di non aver quasi mai mangiato carne rossa”. L’autorevole rivista scientifica sottolineava: ”Salvatore Caruso cammina senza aiuto, non porta occhiali, recita Dante ad alta voce e canta con i nipotini. I suoi ricordi più lontani sono legati agli ulivi che crescono sui terreni della sua famiglia, a Molochio (Calabria). Oggi le olive si raccolgono con l’aiuto di reti, non più a mano come una volta; ma Salvatore non ha mai mancato, in tutto il corso della sua vita, di partecipare alla raccolta e alla produzione dell’olio”. Lucidissimo. All’ora di pranzo eccolo con  forchetta  e coltello che affetta un pomodoro nel piatto che tiene saldamente sulle ginocchia. Prepara l’insalata. Che poi mangia di gusto. Gli ottimi prodotti della terra. Scrive libri, guarda la tv senza occhiali, legge i giornali. Ci mostra la bella foto tra gli ulivi pubblicata da National Geographic. Osserva il presente e pensa al futuro. E’ molto preoccupato per la crisi occupazionale che colpisce soprattutto i giovani. Suggerisce soluzioni immediate per la salvaguardia dell’ambiente e della salute: ”Basta con le industrie, perché generano veleni e provocano malattie mortali. Si ritorni al passato, riscoprendo l’agricoltura e le vecchie botteghe artigiane. La scuola è importante: più cultura e maggiore formazione“. La saggezza del nonnino che si avvia verso i 109 anni è “un patrimonio straordinario”, affermano con orgoglio i nipoti Salvatore e Giovanni. ”Rottamare” è un termine che non si addice proprio all’ultracentenario. Il primo ad esserne convinto è il figlio Ottavio:n”Mio padre ha una inimmaginabile lucidità e forza di volontà”.

 

Ma ritorniamo al prof. Longo. Il  mondo scientifico come giudica i risultati dei suoi studi?

 

Il mondo scientifico bene, quelli che amano o vendono carne e formaggi meno bene, anche se non stiamo dicendo che bisogna eliminarli. Come ho detto a molti giornalisti, non stiamo cercando di proibire carne e formaggi, stiamo cercando di aiutare la gente a vivere più a lungo e più sani, come Caruso, e questo richiede un ritorno alla dieta di Caruso e in più dei digiuni brevi, periodici, come quelli che la chiesa ha richiesto per oltre mille anni.

 

Cosa risponde a chi pone  interrogativi sul lavoro che state portando avanti?

 

Bisogna usare innanzitutto un approccio multi-disciplinare che include studi di base, epidemiologici, clinici dei centenari. Occorre leggere tutti gli studi e non solo l’ultimo, il nostro, prima di porre interrogativi. Gli italiani stanno raggiungendo gli americani per quello che si riferisce ai casi di cancro, malattie cardiovascolari e diabete. E questo perché mangiano sempre più proteine (carne, formaggi,ecc.). E si vive di meno.

        

Molochio rappresenta ancora una felice eccezione?

 

Sì. Ha fatto registrare la percentuale di centenari tra le più alte al mondo. Ricordo  quando otto anni fa mio zio Salvatore Morabito, mi disse: ”U ragioniere  (così in paese tutti chiamano Salvatore Caruso), ha compiuto 100 anni”. La cosa mi fece piacere, perché lo conoscevo molto bene e da bambino giocavo vicino a casa sua. L’anno dopo mio zio mi annunciò: ”I centenari sono 2 ”. Ritorno l’estate successiva e sempre mio zio: ”Valter, i centenari sono saliti 3”. Passa un altro anno: ”I centenari sono 4 “. Una situazione veramente rara”.

 

Da non crederci. Ma soprattutto da studiare. Lei, esperto della materia, non si è fatto scappare l’occasione per capire il fenomeno.

 

Certo, capire. Anche se ai più appariva incredibile una cosa del genere. Le racconto questo episodio. Ero in Ecuador con i giornalisti di National Geographic e della televisione franco-tedesca ARTE, che stavano seguendo la nostra ricerca sulla longevità. A loro ho rivolto questo invito: ”Volete veramente visitare uno dei posti dove c’è il più alto numero di centenari al mondo? Dovete andare nel  paesino dei miei genitori, a Molochio, in Calabria”. Mi guardarono  con molta diffidenza. Tre mesi dopo ricevetti una telefonata da Steve Hall di National Geographic.”Avevi ragione – mi disse  -, sono a Molochio e abbiamo appena intervistato 4 centenari”. Qualche mese più tardi la stessa cosa fecero i francesi. Girarono il documentario “I segreti della longevità”,  con le immagini e la dieta di Molochio. Un filmato che ebbe molto successo. Venne trasmesso dalle televisioni di tutta Europa.

 

Adesso state cercando altri riscontri scientifici.

 

Con Mirisola e Passarino vogliamo capire se è effettivamente la “dieta di Molochio”  che rende gli abitanti di questo paese così longevi ed anche sani. Devo dire che siamo già a buon punto. Sappiamo da anni che i giapponesi, con bassi livelli di cancro alla prostata e alla mammella, una volta trasferiti negli USA si ammalano così come gli americani. Adesso, lo stesso succederebbe se si trasferissero in Italia. E questa per me è una cosa triste causata in parte da chi guarda solo una parte della ricerca e arriva a conclusioni costruite sulla sabbia.

 

In effetti, come il prof. Longo ha spiegato al  Washington Post, non solo molti americani di mezza età ma un numero crescente di persone in tutto il mondo, mangiano proteine due volte e talvolta tre volte più  del necessario, in prevalenza quelle provenienti da animali, piuttosto che alimenti vegetali come noci, semi e legumi. Perciò ha affermato che “sarebbe meglio seguire la raccomandazione di consumare circa 0,8 grammi di proteine per chilogrammo di peso corporeo ogni giorno”.

 

In Italia la ricerca non viene aiutata come sarebbe stato opportuno. E’ importante che gli studiosi vengano dotati dei mezzi idonei per far bene il loro lavoro. In America è così, vero prof. Longo?

 

Si qui è cosi. Ma facciamo molti studi anche in Italia dove la bravura dei ricercatori spesso controbilancia la carenza di fondi e di mezzi.

 

Pensa che in Italia avrebbe avuto le stesse opportunità di ricerca e di insegnamento universitario che ha avuto Oltre Oceano?

 

Quasi impossibile. L’America è sempre l’America, ma l’Italia potrebbe essere l’America se gli italiani volessero e si mettessero d’accordo per farlo.

 

Quali consigli si sente di dare ai giovani ricercatori italiani?

 

Fate ricerca, bene e molta, durante gli anni dell’università. Andate fuori dall’Italia, dopo la laurea ,per fare ricerca nelle migliori realtà del mondo. Poi, se si creeranno le condizioni favorevoli, potrete sempre tornare in Italia. Ma intanto siete in possesso di una solida preparazione che potete ben mettere a frutto.

 

 

*già Capo redattore del TGR centrale RAI

 

 

 

 

 




Mosciano Sant’Angelo. Vigili e forestali scoprono discarica lungo il Tordino, il pm convalida sequestro. Il sindaco Di Marcello: “Siamo sulla buona strada per scoprire i responsabili”

 

La polizia locale e gli agenti del corpo forestale dello Stato avevano scoperto una discarica abusiva fatta di materiali di vario genere, (alcuni sono anche rifiuti speciali) lungo le sponde del Tordino nella zona industriale di contrada Mulinetto a Mosciano Sant’Angelo . Il rapporto, dopo il sequestro, era stato rimesso alla procura di Teramo ed il pm, Greta Aloisi, ha convalidato il sequestro penale operato dai forestali. Ora sono partiti gli accertamenti per individuare i responsabili. E la pista battuta dalla polizia giudiziaria sembra essere quella giusta. “Abbiamo elementi utili per risalire al presunto autore dello scarico di rifiuti – dicono il sindaco Orazio Di Marcello ed il comandante della polizia locale, il tenente Enio De Benedictis. Non abbassiamo la guardia sui controlli ambientali del territorio che proseguono visto il fenomeno dello scarico abusivo dei rifiuti”. Qualora ci saranno elementi certi di responsabilità si procederà alla denuncia penale nel frattempo il sito sarà bonificato dal Comune che potrebbe, successivamente, procedere all’addebito dei costi all’autore.

RIFIUTI SISA

 




Teramo. Unioncamere: vale 8 miliardi di euro l’oro venduto in tempo di crisi da 17 milioni di italiani ai compro-oro. “Camere di commercio pronte al contrasto dell’illegalità”

 

 “200 tonnellate d’oro pari a circa 8 miliardi di euro. E’ questa la stima approssimativa del valore dell’oro da recupero che 17 milioni di italiani, in tempo di crisi, hanno venduto ai compro-oro”. Sono le cifre riferite dal presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, alla Commissione Industria del Senato, presieduta da Massimo Mucchetti, nel corso dell’audizione sui disegni di legge riguardanti il Mercato dell’oro e dei materiali gemmologici.

 

L’esplosione dei compro-oro – ha chiarito Dardanello – è un fenomeno di nascita recente e per questo non ancora ben identificato al quale il sistema camerale ritiene si dedichino circa 12mila attività.  La notevole offerta di metallo prezioso, proveniente dal 28% circa degli italiani, ha avuto la conseguenza di dare grande impulso al loro giro d’affari, tanto da rendere l’Italia un paese esportatore di oro pur non avendo miniere aurifere.

 

“Si tratta però – ha sottolineato il presidente di Unioncamere – di un tipo di attività da tenere sotto osservazione, perché può nascondere casi di ricettazione, di riciclaggio, di economia illegale. Le Camere di commercio, che già svolgono funzioni di vigilanza e controllo sul settore dei metalli preziosi, sono disponibili ad operare per rendere trasparente il mercato dei compro oro e per dare a consumatori e forze dell’ordine gli elementi utili per il contrasto a fenomeni deviati”.

 

“Da parte nostra”  – dichiara Giampiero Sardi, Segretario Generale della Camera di Commercio di Teramo – , “saranno garantiti  il massimo impegno e azioni di sensibilizzazione  a tutela delle imprese operanti nel territorio della provincia di Teramo”.




Giulianova. Calcio: le foto della partita Giulianova-Vis Pesaro (2-1) di Mauro Piunti per giulianovanews.it

Le foto della partita, il link

http://www.flickr.com/photos/mauro_p/sets/72157642111388265/show/with/13041974045/

 

LINK

http://www.flickr.com/photos/mauro_p/sets/72157642111388265/show/with/13041974045/

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Roseto degli Abruzzi. GRANDE SUCCESSO PER LA 3° EDIZIONE DEL PREMIO DONNA “CITTA’ DI ROSETO”

 

 

Grande partecipazione per una serata che ha visto premiare tre donne che hanno fatto tanto per Roseto e la sua gente

 

Grande successo per la serata di gala della 3° Edizione del Premio Donna “Città di Roseto” che si è tenuta, lo scorso 8 marzo, presso i locali del ristorante “Al focolare di Bacco” alla presenza di quasi 400 persone. La serata, come da copione, ha visto un giusto mix tra la celebrazione del premio, ideato ed organizzato dall’Amministrazione comunale rosetana, e la cena di beneficenza, splendidamente allestita assieme alle associazione ASD Pattinaggio Roseto e Abruzzo Amore Onlus.

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A ricevere il Premio Donna 2014 sono state, in rigoroso ordine alfabetico, Anita Di Giuseppe, atleta, docente, preside e deputato, per “le sue capacità professionali e doti umane che l’hanno resa sempre protagonista”; Dorina Di Marco, ballerina e grande insegnante di danza, “per la leggerezza del passo, l’eleganza del movimento, sintesi delle sue doti artistiche”; Liliana Di Tecco, una vita spesa nel sociale, al fianco dei più bisognosi, “per la sensibilità e la nobiltà d’animo dispensate con amore”. A consegnare i riconoscimenti il sindaco di Roseto degli Abruzzi, Enio Pavone, il vice-sindaco e assessore alla cultura ed al turismo, Maristella Urbini, ed il presidente del Consiglio comunale, Nicola Di Marco.

 

E’ stata veramente una splendida serata, con tanta partecipazione ed una grande attenzione al ruolo della donna – ha commentato il primo cittadino, Enio Pavone – è stato un vero piacere consegnare tali riconoscimenti a queste tre signore che tanto hanno fatto, e tanto continueranno a fare, per la nostra città”. Il sindaco ha poi voluto ringraziare la presidente dell’Asd Pattinaggio Roseto, Gabriella Felicioni, e tutto il suo staff per il grande lavoro svolto, oltre ovviamente agli amici dell’Abruzzo Amore Onlus che ancora una volta, con la loro instancabile attività, hanno dimostrato il valore e l’importanza che la solidarietà riveste in questa città. “Il mio augurio è che, questo splendido premio, possa proseguire per tanti anni e diventare sempre più parte integrante della nostra città”.

 

Come ogni anni la celebrazione del Premio Donna si è confermato un momento veramente toccante – ha dichiarato il vice-sindaco ed assessore alla cultura ed al turismo, Maristella Urbini – vedere queste donne, sentire il loro attaccamento a questa città, la loro grande voglia di fare, mi ha riempito di gioia ed il mio augurio è che, il loro esempio, sproni le giovani generazioni a seguire le loro orme”.

 

La serata di beneficenza ha permesso di raccogliere importanti fondi che, come già anticipato, serviranno a “mettere in tavola” il pranzo di Pasqua per i più bisognosi ed a dare una mano al Banco Alimentare di Roseto degli Abruzzi.

 

Roseto 09/03/2014

 




Giulianova. La GAGLIOTI GIULIANOVA vince al PalaCastrum, secco 3 a 0 contro il GSD Pratola ‘78

 

Vola la Gaglioti Ricambi Industriali Giulianova che stordisce con un secco tre a zero il GSD Pratola ‘78 nella gara casalinga di sabato 8 marzo 2014 al PalaCastrum, confermando il primo posto in classifica a 40 punti (7 di distacco da Comind Cepagatti).

Si è vista una bella pallavolo con la squadra giuliese che, in un’ora circa di gioco, ha dato spettacolo proponendo varie soluzioni sul versante offensivo, giocando con un’ottima ricezione ed una eccellente attività di muro e difesa ed uscendo alla fine tra gli applausi scroscianti degli spettatori che hanno gremito gli spalti. La gara non e’ mai stata in discussione come testimoniano i parziali dei tre set (25-19/25-22/25-19).

 

A fine partita Coach Andrea D’Andrea, ha dichiarato: “Bene muro e difesa, a tratti quasi perfetti, ottimi al servizio anche se con qualche errore giustificabile. Non ci esaltiamo con la vittoria e confidiamo in una crescita anche esterna della squadra per un campionato che è ancora tutto da giocare. La seconda fase è, infatti,  ormai alle porte e ben presto incontreremo compagini importanti e atleticamente valide”.

 

GAGLIOTI RICAMBI INDUSTRIALI GIULIANOVA – GSD PRATOLA ‘78 3-0 (25-19. 25-22. 25-19)
ARBITRO: Lozzi Leo di Tortoreto. SECONDO: Maccioni Flavio di Tortoreto.

 




Teramo. 8 Marzo : Diritto alla vita….. Apre ‘Maia” casa – rifugio per le donne vittime di violenza

 

 

 

 

La struttura realizzata  con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità

 

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‘Maia’ è una casa-rifugio per donne vittime di violenza. E’ la seconda struttura abruzzese (la prima è in provincia dell’Aquila) ma la prima a nascere da un ampio partnerariato interprovinciale con un progetto finanziato (nel 2012) dal Dipartimento per le Pari Opportunità (400 mila euro). Tante le donne delle istituzioni e quelle del privato sociale che, questa mattina, hanno voluto partecipare alla “inaugurazione virtuale” di casa Maia il cui luogo, per ragioni di sicurezza, non viene rivelato.

 

Del progetto è capofila la Provincia di Teramo (coordinatrice Roberta Pellegrino di Ananke Onlus) che ha lavorato insieme al Comune di Teramo, al Comune di Pescara, al Comune di Chieti, all’Associazione Ananke Onlus e alla Cooperativa sociale Alpha.

 

Alla presentazione, oltre al presidente Valter Catarra,  al vicepresidente Renato Rasicci e all’assessore comunale Giorgio D’Ignazio erano presenti Emilia De Matteo (assessore alle Politiche sociali e alla Pari opportunità della Provincia di Chieti); Letizia Marinelli (consigliera di parità della Regione Abruzzo); Anna Pompili (consigliera di parità della Provincia di Teramo); Mirella Marchese (Assessore del Comune di Teramo); Nausicaa Cameli (assessore politiche sociali del Comune di Giulianova); Desireè Del Giovine presidente della CPO provinciale.

 

Poi “le protagoniste” del progetto Maia, le responsabili dei tre Centri antiviolenza (Maria Laura De Loreto ass. Alfha di Chieti; Roberta Pellegrino e Rita Pellegrini del centro Ananke di Pescara; Cristina di Baldassarre (Centro La Fenice di Teramo); Rita Di Berardino, psicologa, responsabile della casa, e insieme a lei, le operatrici che vi lavoreranno.

 

Casa Maia  offrirà  protezione’ alle donne vittime di violenza e ai loro figli e li affiancherà con un sostegno emotivo e pratico in un delicato momento di passaggio e di cambiamento.  “La residenza è strutturata secondo una metodologia orientata al genere che pone al centro la relazione tra donne, operatrici e vittime e lavora a rafforzare la soggettività femminile – ha spiegato Roberta Pellegrino –  per questo il personale è esclusivamente femminile, ha un’esperienza specializzata e pregressa e ha collaborato anche con i tre centri antiviolenza coinvolti: Centro Antiviolenza Ananke di Pescara, Centro Antiviolenza ‘La Fenice di Teramo’ e Centro Antiviolenza ‘Consultorio Alpha ‘ di Chieti”.

 

Il modello di lavoro, che sarà sperimentato in 20 mesi di attività, è pensato per

rafforzare l’indispensabile lavoro di e in rete tra pubblico e privato sociale e

l’accesso alla Casa avverrà tramite i tre centri antiviolenza.

 

La struttura, che dispone di 8 posti, sarà autogestita con il supporto di 6 operatrici stanziali e di 3 collaboratrici esterne:  garantirà ospitalità gratuita alle donne e i/le loro figli/e e una serie di servizi: 1)  percorsi di sostegno psico-sociale alla donna nel suo bisogno di sicurezza e protezione dall’ambiente di appartenenza, nel proprio processo decisionale, nella gestione dei rapporti familiari e nell’attivazione di una rete di supporto, nella progettazione di autonoma collocazione abitativa, nella custodia del/lle figli/e, nel consolidamento di abilità e competenze in un

progressivo percorso di graduale dimissione dai servizi (percorso di uscita); 2)  percorsi di sostegno psicologico ai/lle figli che hanno assistito alla violenza; 3)  collegamento con le strutture socio-sanitarie per interventi diagnostici e

specialistici a favore delle ospiti e dei/lle loro figli/e;  4)  sostegno alle ospiti nella gestione e per disbrigo pratiche presso Enti/Servizi.

 

Comprensibile soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente Renato Rasicci che ha seguito il progetto sin dall’inizio: “E’ un giorno importante per le donne perché colmiamo un vuoto offrendo un servizio fondamentale per le donne vittime di violenza e per i loro figli; donne che spesso non denunciano e non si rivolgono alle istituzioni per il timore del dopo, del salto nel buio. In questo caso è stata determinante le rete fra le istituzioni e il privato sociale: una formula che va sostenuta”. Gli auguri e i ringraziamenti del presidente Catarra “a tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa” ha aperto la presentazione del progetto : “non posso non sottolineare che, anche in questo caso, le Province, che si didpingono come inutili, hanno svolto un ruolo determinante”.

Emilia De Matteo, assessore alle Politiche sociali e alla Pari opportunità del Comune di Chieti ha chiosato con un appello significativo: “Questi progetti nascono con finanziamenti dedicati, ora, mi auguro che la Regione si attivi per continuare a far vivere questa esperienza e farla entrare a pieno titolo nella rete dei servizi sociali essenziali”.

Nel 1997, il Consiglio Europeo ha raccomandato che vi fosse disponibile un posto

in un centro antiviolenza, a carattere residenziale, ogni 7.500 abitanti.

Con gli avvisi emanati nell’ambito del primo Piano Nazionale Antiviolenza del

2010, sono state previste azioni specifiche per fornire alle donne e ai/lle figli/e

vittime di violenza la possibilità di trovare un rifugio ‘sicuro’. Le strutture, in futuro, dovrebbero essere finanziate dalla Regione che si è dotata di una apposita legge.

 

Teramo 8 marzo 2014

IN ALLEGATO I DATI SULLE VITTIME VIOLENZA ELABORATI DAI TRE ABRUZZESI




Giulianova. La redazione vi augura un felice 8 marzo, nel segno del rispetto di tutte le DONNE!

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