Giulianova. Ultim’ora Ruzzo Reti. Sospensione servizio idrico nella parte alta e Annunziata.
: Sospensione servizio idrico a Giulianova Alta e nel Quartiere Annunziata.
Si comunica che, a causa di una improvvisa impennata di consumi si stanno verificando delle criticità nell’ approvigionamento idrico della fascia costiera.
Per una migliore distribuzione della risorsa idrica è programmata nel pomeriggio odierno una sospensione del servizio nei seguenti orari e zone:
-in viale dello Splendore, via della Rocca Corso Garibaldi e piazza Buozzi e tutte le vie annesse e comunicanti sino alle ore 15.00 alle 18.00 circa.
– via Gramsci e Quartiere Annunziata dalle 21.00 sino a domattina.
Giulianova. Comitato festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Portosalvo: solidarietà per i feriti dai fuochi d’artificio
COMUNICATO UFFICIALE
Il parroco don Ennio Lucantoni e il Comitato dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Portosalvo in Giulianova Lido, esprimono rammarico e solidarietà per quanti sono rimasti feriti, anche se in modo leggero, nella esecuzione dei fuochi d’artificio sul mare, domenica 10 agosto 2014, che avrebbero dovuto concludere gioiosamente una settimana mariana ricca di eventi culturali e religiosi di grande edificazione del nostro popolo.
Giulianova Lido, 11 agosto 2014
Il parroco don Ennio Lucantoni
Comitato festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Portosalvo
Giulianova. I numeri vincenti della lotteria di beneficenza Maria SS.ma del Portosalvo.
ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA biglietto da € 2,50
1° premio (4° estratto): autovettura “FORD FIESTA PLUS” – 3P – 1.2 benz. – 60 cv, 3643
2° premio (3° estratto): APPLE “iPPHONE 5C 16 Gb”, 7854
3° premio (2° estratto): BICICLETTA DONNA modello CITY 28 6V – Nuzzi, 7479
4° premio (1° estratto): LAMPADA DA TAVOLO Costanzina con paralume in policarbonato luceplan 7552
Giulianova. Terza “fatica” editoriale del Prof. Gianfranco Garosi, “Medici-letterati abruzzesi nella storia della medicina”.
E’ appena uscito il nuovo libro di GIANFRANCO GAROSI, un piccolo capolavoro, come sempre, del nostro caro amico appassionato di storia sanitaria e medica…
MEDICI-LETTERATI ABRUZZESI NELLA STORIA DELLA MEDICINA, questo il titolo di un volume realizzato in copertina rigida, carta avoriata di pregio, rilegatura artigianale, illustrazioni con veline protettive, risguardi e capitelli fine art… insomma un vero libro-gioiello!
Si legge in quarta di copertina:
“In una narrazione piana e avvincente, Gianfranco Garosi ci restituisce, sottolineando gli aspetti diaristici e aneddotici, i percorsi bio-bibliografici di alcuni medici abruzzesi vissuti in epoche lontane. Il libro è un riconoscente tributo nei confronti di quanti al valore professionale seppero associare la passione per le lettere, per la filosofia, perfino, a volte, per le Muse, concorrendo al progresso della scienza nella direzione di un nuovo umanesimo”.
Questa la prefazione a firma dello storico Sandro Galantini:
“Com’è possibile arguire dal suo denso epistolario, ancora nel 1926, cioè due anni prima che la morte lo ghermisse, lo storico Vincenzo Bindi, il più eminente tra gli intellettuali di Giulianova attivi tra Otto e Novecento e tra i maggiori d’Abruzzo, stava attendendo ad uno studio di ampio respiro sui medici-letterati della sua regione. Un argomento senz’altro intrigante e, allora, poco o punto investigato almeno alle latitudini abruzzesi, per quanto fosse ben nota la fascinazione
verso le lettere da parte di chi era avvezzo all’ars medica. «La coltura delle Lettere – sosteneva d’altronde Giovanni- Antonio Danelli nel 1844 – non soltanto sviluppa lo spirito del medico, ma gli dà più di destrezza». In ogni caso «tra medicina e letteratura corse sempre amicizia», come affermava senza indugio alcuno il conte Carlo Alberto Pisani Dossi, diplomatico di vaglia ma soprattutto scrittore acuto e non convenzionale, nella sua opera Ritratti umani dal calamajo di un mèdico pubblicata nel 1874. Rimasto incompiuto, il manoscritto del Bindi con le sue schede per gran parte solo abbozzate, è stato sottratto dal cubo d’ombra in cui era dirupato ed esaminato con attenzione da Gianfranco Garosi, già primario di ortopedia e da tempo ricercatore di storia della medicina. Nasce così, in un atto di riverenza nei confronti del Bindi non rimasto però mera laudatio, il primo atto d’impulso che ha poi, mercé indagini ostinatamente meticolose, dato origine a questo Medici-letterati abruzzesi nella storia della medicina. Un volume, al tempo stesso colto e divulgativo, che restituisce, in maniera né casuale né episodica, non soltanto i percorsi biografici ma anche gli aspetti per così dire «minori», quasi diaristici e aneddotici, dei trentanove medici abruzzesi – da Domenico Abbate a Tito Livio De Sanctis – che dall’XI secolo agli ultimi anni dell’Ottocento non vollero sottrarsi al fascino delle humanae litterae. Oggetto privilegiato d’indagine, insomma, è quella sorta di «territorio» situato al confine tra scienza e letteratura che, tra l’altro, richiama la storia culturale di un Abruzzo permeabile alle coevi correnti di pensiero e non sordo alle istanze più scaltrite, essendo davvero nutrita la serie di protagonisti dell’ars medica i quali, tesaurizzando la lezione ciceroniana (Omnes artes, quae ad humanitatem pertinent, habent quoddam commune vinculum et quasi cognazione quadam inter se continentur), dimostrarono come tra i saperi non esistessero alte e invalicabili barriere bensì ampie e proficue interrelazioni. Anche per questo Garosi, che dal 2008 ha firmato per Ricerche&Redazioni tre densi ed apprezzati volumi sulle vicende – per gran parte ignorate – dell’ospedale di Giulianova dall’età medioevale ai giorni nostri sempre procedendo in parallelo con l’evoluzione delle tecniche d’intervento medico-chirurgiche, può essere considerato, et pour cause, non solo uno dei più sensibili e attenti studiosi abruzzesi di storia della medicina, ma anche tra gli epigoni di una tradizione culturale che, tutta percorsa da una forte tensione morale, per nostra fortuna sembra ancora emanciparsi dagli algidi territori signoreggiati da saperi sempre più specialistici e settoriali. E difatti, come sembra suggerire l’Autore stesso nelle sue espressioni simpaticamente corrosive che sono peraltro la cifra caratterizzante di un dettato limpido che meditatamente nulla vuol concedere ad inutili preziosità erudite, lo sviluppo della scienza e della tecnologia potrebbe essere una manchevole tela senza guardare all’uomo nella sua globalità di essere vivente. La stimolante indagine di Gianfranco Garosi, quindi, è senz’altro una sorta di Pantheon consacrato al genio, al talento ed al valore di quella pleiade di abruzzesi, noti o del tutto sconosciuti, che alla valentia professionale in campo medico unirono la passione per le Muse. Ma è anche, direi, un riconoscente tributo nei confronti di quanti, nati all’ombra del Gran Sasso o della Maiella, concorsero alla crescita del sapere in direzione di un nuovo umanesimo, non rinunciando comunque all’apporto della loro ricchezza più intima: l’umanità”.
L’Autore
Gianfranco Garosi (Siena, 1930), Medico Ortopedico, ha svolto prevalentemente l’attività professionale presso l’Ospedale di Giulianova come Primario del Reparto di Ortopedia. Per Ricerche&Redazioni ha scritto Storia dell’Ospedale di Giulianova, 2008, L’Ospedale di San Flaviano. La medicina e la chirurgia di quei secoli bui, 2009, L’Ospedale di San Rocco nella Storia della Medicina (1500-1800), 2012
GIANFRANCO GAROSI
MEDICI-LETTERATI ABRUZZESI NELLA STORIA DELLA MEDICINA
Teramo, Ricerche&Redazioni, 2014
ISBN 978-88-88925-70-7
L’Aquila. Ma che è ‘stu scontentu, commovente brano aquilano. Foto di Luciano Dionisi
un commovente brano aquilano:
Ma che è ‘stu scontentu
Versi di Maria Luisa Frasca
Musica e armonizzazione di Camillo Berardi
Il componimento aquilano è risultato vincitore del 1° Premio assoluto per la Canzone Dialettale Abruzzese al Concorso “Vernaprile 2006” organizzato dalla “SMS Fratellanza Artigiana” di Teramo con la seguente motivazione: “L’opera è valida, originale con il rispetto degli antichi stilemi e si presenta come un lavoro molto raffinato nel quale la tradizione è giocata con classe”.
“Questo canto aquilano esprime la struggente malinconia di chi – sentendosi dotato di una grande apertura d’ali – non ha trovato spazio nel piccolo mondo soffocante in cui la sorte lo ha costretto a vivere. Non gli resta che evadere nel sogno”.
In occasione della Cerimonia di Premiazione, è stato richiesto al musicista Camillo Berardi di presentare al pubblico e alle autorità presenti il canto vincitore. Il M° Berardi, fuori programma, e arricchendo il prestigio della manifestazione, ha corrisposto alla richiesta del Comitato Organizzatore, offrendo l’esecuzione del brano affidata alle voci del soprano Adele Ciavola e del contralto Valentina Bruno accompagnate con la tastiera dallo stesso Berardi.
Le 3 foto allegate, inerenti all’argomento del componimento, sono di Luciano Dionisi
Ecco il link per visualizzare il filmato del canto:
http://www.youtube.com/watch?v=UYQXRryOUBA
MA CHE E’ ‘STU SCONTENTU
Questo canto aquilano esprime la struggente malinconia di chi – sentendosi dotato di una grande apertura d’ali – non ha trovato spazio nel piccolo mondo soffocante in cui la sorte lo ha costretto a vivere. Non gli resta che evadere nel sogno.
versi di Maria Luisa Frasca
musica e armonizzazione di Camillo Berardi
MA CHE E’ ‘STU SCONTENTU
Versi di Maria Luisa Frasca Musica di Camillo Berardi
Ma che è tuttu questu scontentu ?
Pecchè sbatto contr’a ‘nu muru ?
Ju tempu s’ha fattu cchiù lentu
ju celu s’ha fattu cchiù scuru.
‘Na vote me credea
che se potea spazia’.
Ju munnu me ss’è fattu troppo strittu,
ji’ quasci non ci pozzo rispira’.
Me pare ch’è come ‘na fame
me pare ch’è come ‘na sete.
Ma a mmi’ no’ me sazia lo pane.
Che pena le pene segrete…
‘Na vote me credea
che se potea spazia’.
Ju munnu me ss’è fattu troppo strittu,
ji’ quasci non ci pozzo rispira’.
Redengo la vita a ju sognu
mo’ che la speranza è finita.
Ccusci’ no’ me pare ch’ è pocu
lo pocu che me dà la vita.
E pure se mme pare
che non se po’ spazia’,
ju munnu me llo faccio meno strittu,
forse ccusci’ ce rrescio a rispira’.
CHE COS’E’ QUESTO ETERNO SCONTENTO
(traduzione in lingua)
Che cos’è questo eterno disagio?
Perché [ad ogni passo] urto contro un muro?
[Per me] il tempo è diventato più lento
il cielo si è fatto più scuro.
Un tempo ho creduto
di poter farmi largo [nel mondo]
ma il mio mondo è diventato troppo stretto
[tanto] che quasi mi sento soffocare.
Mi pare sia come una fame
mi pare sia come una sete
ma non c’è pane che mi possa saziare.
Che pena le pene segrete…
Un tempo ho creduto
di poter farmi largo [nel mondo]
ma il mio mondo è diventato troppo stretto
[tanto] che quasi mi sento soffocare.
Faccio rivivere la mia [vecchia] abitudine di sognare
or che la speranza è finita.
Così non mi par che sia poco
quel poco che mi offre la vita.
E anche se mi sembra
di non riuscire a librarmi,
mi costruisco un mondo meno angusto
nel quale, forse, riuscirò a respirare.
N.B. Le parentesi quadrate contengono parole che non figurano nel testo, ma sono << effettivamente >> nel senso della frase.
Alba Adriatica. “La scultura” del regista Mauro John Capece, è stato selezionato alla 37a edizione del Festival de Films du Monde di Montréal
Il lungometraggio ‘La scultura’ del regista albense Mauro John Capece è stato selezionato per la 37a edizione del Festival de Films du Monde di Montréal che si svolgerà dal 21 agosto al 1° settembre.
Si tratta di un prestigioso riconoscimento per un film low budget ed indipendente.
Il Film porta avanti una tesi precisa: l’Arte che si prostituisce, muore.
Le vicende del film traggono spunto da un percorso esistenziale inversamente proporzionale che i due protagonisti della vicenda, Mosè e Korinne, compiono nel momento in cui le loro vite si incrociano. Mosè è uno scultore dal grande talento che, pur essendo assorbito dalla propria arte, sperimenta ogni giorno quanto sia difficile sopravvivere da artista in Italia. Protagonisti della pellicola sono Corinna Coroneo ( Korinne) e Adrien Liss ( Mosè). Tra gli altri attori ricordiamo Pierpaolo Capovilla (leader del Teatro Degli Orrori), Flavio Sciolè (artista contemporaneo), Kyrahm (artista contemporaneo), Gabriele Silvestrini.
Le sculture sono di Dino Di Berardino. La fotografia è di Marco Fracassa.
Mauro John Capece, il regista de La Scultura dirige da due decadi. Ha girato un lungometraggio,
“Alieno, Uomo del futuro” e diversi documentari. Questa è la sua opera prima. Regista, esperto nei
processi di produzione e del flusso di lavoro dei principali segnali, realizza e produce lungometraggi di finzione, documentari nonché spot pubblicitari. I suoi film sono stati selezionati presso importanti rassegne nazionali e internazionali.
Villa Rosa di Martinsicuro. 9° cronoregata battelli a 3 remi, foto di Mauro Piunti
1° turno mattina del 10 agosto 2014. Località Villa Rosa di Martinsicuro – TE
Classifica ufficiale finale 9° cronoregata di battelli a 3 remi:
Femminile: 1 Nuova Rosa 2 Campo Casone
Maschile: 1 Nuova Rosa 2 Campo Casone 3 Tronto
Giulianova. Chiusura della Festa dedicata alla Madonna del PortoSalvo con la processione sul mare.
Domenica 10 agosto
Ore 8,30 Arrivo e giro per le vie della città della BANDA DI MOSCIANO SANT’ANGELO Ore 16,30 A partire dalla chiesa di S. Pietro Apostolo PROCESSIONE SUL MARE Ore 19,00 Sulla banchina di riva S. MESSA celebrata da S. E. Mons. Michele Seccia Vescovo di Teramo-Atri Ore 21,00 Al termine della processione: S. MESSA nella chiesa della Natività di M. V. Ore 21,30 In p.zza Dalmazia: DIK DIK in concerto Ore 23,00 In p.zza Dalmazia ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA biglietto € 2,50
1° premio (4° estratto): autovettura “FORD FIESTA PLUS” – 3P – 1.2 benz. – 60 cv
2° premio (3° estratto): APPLE “iPPHONE 5C 16 Gb”
3° premio (2° estratto): BICICLETTA DONNA modello CITY 28 6V – Nuzzi
4° premio (1° estratto): LAMPADA DA TAVOLO Costanzina con paralume in policarbonato luceplan Ore 23,30 In p.zza Dalmazia ESTRAZIONE DELLA TOMBOLA biglietto € 2,50
– 1^ Tombola: € 750 – 2^ Tombola: € 500
Subito dopo GRANDIOSO SPETTACOLO PIROTECNICO SUL MARE eseguito da Pirotecnica Cav. Costantini Pace & Figli di Pratola Peligna.
allestita in piazza Dalmazia una Pesca di beneficenza
Le vie principali del lido saranno artisticamente illuminate dalla ditta “Luminarie Canella” di Mosciano Sant’Angelo
Giulianova. Vince l’imbarcazione “Scricchiola” la GARA VELICA – 13° Trofeo “MADONNA DEL PORTOSALVO”
Giulianova. Ieri, 9 agosto 2014, nelle acque antistanti la spiaggia di Giulianova, si è svolta come consuetudine la passeggiata “regata” in onore della festività della Madonna del Porto Salvo. Netta vittoria di “ categoria” dell’ imbarcazione “ SCRICCHIOLA “, con al timone Marco Spinozzi , prodiere Michele Di Pasquale , omone-ballast Mario Tentarelli e l’armatore tattico Biagio Cialini. La premiazione è avvenuta alla presenza del Parroco Don Ennio Lucantoni; del presidente della sez.. Lega Navale Italiana sezione di Giulianova, Dario Cianci e dell’Assessore Comunale, Nello Di Giacinto .
Tortoreto (TE). Palio del Barone: inaugurazione con sfilata del corteo storico per le vie del lido e presentazione del “drappo” realizzato dall’artista Gabriele Scartozzi di San Benedetto del Tronto.
Palio del Barone XIV edizione – Tortoreto (TE), 11 e 16 agosto 2014
Rievocazione Storica Medievale
Inaugurazione con sfilata del corteo storico per le vie del lido
Presentazione del “drappo” realizzato dall’artista Gabriele Scartozzi di San Benedetto del Tronto.
Tortoreto. Lunedì 11 agosto, al Lido di Tortoreto, dalle ore 21,30, ci sarà la serata inaugurale con la presentazione della XIV edizione del Palio del Barone con la sfilata in abiti rigorosamente storici. Il corteo sarà guidato dal Barone (impersonato da Luigi Ripani di Tortoreto) e dalla Baronessa (impersonata da Manuela Romani, anche lei di Tortoreto), insieme alla sua corte: dame, cavalieri, armigeri, arcieri e giullari, accompagnati dallo squillo delle chiarine e dal suono dei tamburi- Il lungo corteo sfilerà per le vie del lido: da Piazza Matteotti percorrerà Via Oberdan, Via Trieste, Lungomare Sirena con arrivo alla Rotonda Carducci dove ci sarà la benedizione del drappo, simbolo della vittoria, del prestigio e della supremazia e che ogni anno viene realizzato da un artista. Per la quattordicesima edizione, il drappo, è stato realizzato dall’artista Gabriele Scartozzi (vive e lavora a San Benedetto del Tronto). Poi, l’atto solenne della benedizione del drappo, impartita da Padre Gregorio e la consegna dei doni della terra alla Chiesa, come ringraziamento al Signore. A seguire, l’annuncio del notaio a ricordare al popolo tutto che il 16 agosto ci sarà la grande festa a Tortoreto alto. La serata continuerà con gli spettacoli medievali: trampolieri, giocolieri, fachiri di arte circense e gli sbandieratori della scuola di Fermo. La serata sarà condotta dal giornalista Paolo Sinibaldi. Manifestazione con ingresso libero.