Giulianova. Il Cittadino Governante: IL BLU OCCORRE SAPERLO MERITARE

 
Adesso che la bandiera blu è irrimediabilmente perduta, e ci auguriamo solo per quest’anno, amministrazione e opposizioni scoprono, con colpevolissimo ritardo, la priorità assoluta di preservare il territorio.
Quando le avvisaglie di quanto accaduto oggi già si manifestavano chiaramente, a tutela di quel patrimonio insostituibile che per Giulianova rappresentano le acque marine  si alzava infatti solo la voce de “Il Cittadino Governante”. Sulla necessità di azioni costanti ed incisive per garantire la qualità dei fiumi e conseguentemente  quella del nostro mare, avemmo modo di avanzare una proposta preventiva già nell’ormai lontano 2007, sotto forma di osservazione al Piano Demaniale Marittimo. Con la consueta miopia, una maggioranza della quale, ricordiamo, facevano parte sia Francesco Mastromauro che Laura Ciafardoni la bocciò, e nessuno, all’epoca, ebbe la sensibilità o il coraggio politico di abbracciare e sostenere quelle posizioni.
Lo stesso accadde sette anni dopo, nel 2014, quando la medesima osservazione venne prima esclusa, scorrettamente, dal dibattimento sulla variante al Piano Demaniale Marittimo e successivamente bocciata, allorché  il nostro capogruppo la ripropose come emendamento. In quelle poche righe, che riportiamo di seguito, era contenuta la definizione di quelle azioni di tutela e salvaguardia sulle quali oggi in molti tentano di piantare, senza alcun titolo, la loro bandiera.
Art. 4 – PROTEZIONE DELLE AREE DEMANIALI • Dopo il primo comma aggiungere il nuovo comma: “Al fine di permettere la piena balneabilità del mare e di garantire l’acqua marina pulita e non inquinata, il Comune eserciterà costantemente un’azione tesa a:
1) a far funzionare perfettamente i propri depuratori e a far eliminare ogni sversamento nelle acque del proprio territorio.
2) a profondere il massimo impegno in ambito provinciale e regionale, in sinergia con gli altri Comuni locali interessati, per raggiungere e mantenere l’obiettivo della pulizia e del disinquinamento dei fiumi Salinello e Tordino.
e successivamente aggiungere questo ulteriore comma: “Il Comune provvederà, di concerto con gli ent



Giulianova. La Giplast Group aderisce a ELITE per entrare in BORSA ITALIANA


 

Eccellenza teramana selezionata per far parte del programma “Elite” di Borsa Italiana, un progetto pensato per accompagnare le piccole e medie imprese verso un salto qualitativo e dimensionale.

 

Il gruppo Giplast, leader italiano nella produzione di bordi in ABS e PVC  per l’industria del mobile, con sedi produttive in Abruzzo ed Emilia Romagna, mercoledì 7 maggio u.s. è stata presentata alla platea di Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari, insieme ad altre 27 società italiane ammesse al programma ELITE. (elite.borsaitaliana.it)

 

ELITE si rivolge alle migliori aziende italiane, con un fatturato superiore a 15 milioni di euro e un tasso di crescita annuo, al momento dell’ammissione, del 15%. Con partner istituzionali come il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Confindustria, Abi, Bocconi e Academy, ELITE vuole offrire a queste realtà aziendali una piattaforma di strumenti e servizi per reperire capitali e cogliere nuove opportunità di visibilità e networking, facilitando la crescita e l’avvicinamento culturale delle imprese ai mercati finanziari.

 

Attualmente sono 150 le aziende che fanno parte della piattaforma ELITE, rappresentano le eccellenze della PMI Italiana e coprono diversi settori: software e servizi informatici, ingegneria industriale, moda e alimentari. Oltre a Giplast Group le altre società entrate nel circuito  ELITE sono: Il Gufo, Calligaris, Bauli, Ducati energia, solo per citarne alcune.

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L’ambizioso processo di sviluppo e di crescita di Giplast Group, inizia nel 1997 quando si specializza nella produzione di Bordo Piatto in ABS e diventa top player italiano. Nel giugno 2013 si trasforma in S.p.A. ed acquista la totalità del capitale di Flexibord S.p.A., suo principale competitor italiano. Con questa acquisizione la Giplast Group diventa prima azienda Italiana e consolida la sua posizione tra le prime 6 in Europa. La forte predisposizione all’export e la continua  ricerca di nuovi mercati, conduce Giplast Group verso il programma ELITE, valido strumento per accrescere la visibilità sui mercati internazionali e in particolare in quelli  emergenti come la Russia ed il Brasile nuovi paesi target per lo sviluppo dell’azienda.

 

Come afferma il Presidente Giuseppe Marozzi, patron della Giplast Group : “La partecipazione al programma ELITE costituisce per la nostraazienda, il primo passo per l’ingresso in BORSA ITALIANA. Ritengo che l’adesione ad ELITE realizzi il piano di sviluppo avviato nel 1997 e perfezionato nel 2013 con l’ingresso della VERTIS sgr, fondo di private equity, nel capitale aziendale”. La professionalità, l’innovazione e la qualità dei nostri prodotti, sono gli elementi che ogni giorno ci fanno meritare la fiducia delle persone e delle imprese che si affidano a noi. Con ELITE vogliamo accrescere questa fiducia, rafforzando la formazione delle risorse umane, sviluppando nuovi processi di apprendimento organizzativo, incrementando la crescita globale del valore dell’impresa. Continua il Presidente, “questo vuole essere un volano per creare nuove opportunità di crescita sul territorio, accelerare l’innovazione industriale, incrementando la competitività della nostra Regione, favorendo la distribuzione del benessere.”

 

 




Roseto degli Abruzzi. Lutto in redazione, muore Cesare Temperini

Roseto degli Abruzzi (TE), 13 maggio 2014, ieri sera, intorno alle 21,30, presso la propria abitazione in località Campo a Mare di Roseto, è deceduto per emorragia celebrale, Cesare Temperini, 40enne, cugino carnale della moglie del nostro direttore Walter De Berardinis. Nonostante siano partiti subito i soccorsi dei sanitari di turno del 118, il giovane rosetano, è giunto cadavere all’Ospedale Civile Maria Santissima dello Splendore di Giulianova, in attesa del nullaosta delle autorità competenti, la salma è stata composta nell’obitorio. La famiglia Temperini è molto conosciuta a Roseto e nella vallata del Vomano, visto che il padre e i due figli gestiscono la storica macelleria a Campo a Mare di Roseto. Cesare lascia i genitori, Flaviano (Nino) e Giacinta, ed il fratello minore, Sandro. I funerali, con ogni probabilità, si terranno nella giornata di domani nella nuova chiesa di Campo a Mare di Roseto.

 

Alla famiglia Temperini e al nostro direttore, le condoglianze di tutta la redazione.

 

La testata, in segno di lutto, si ferma per un giorno. Le pubblicazioni riprenderanno regolarmente mercoledì.

 

 

 

La redazione de

www.giulianovanews.it




Canzano si racconta in una mostra a Palazzo De Berardinis

 

 

Sabato 17 maggio 2014, alle ore 18, nel Palazzo De Berardinis di Canzano, sarà inaugurata la mostra “Canzano si racconta. Documenti, storie e immagini delle famiglie di Canzano dal XVII secolo”.

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Ritratto della famiglia De Martinis a Canzano all interno di Palazzo De Martinis nei primi anni 20

 

La storia di Canzano può essere ripercorsa anche attraverso la storia delle famiglie, notabili e rurali, di professionisti e di contadini, che nei secoli hanno regolato l’economia e la vita politica, condizionato i mestieri e le attività, dettato lo sviluppo urbanistico e determinato l’evoluzione sociale e culturale del paese.

 

La mostra, a cura di Giovanna Marinelli, Stefano Saverioni e Gianfranco Spitilli e promossa in occasione del restauro dei sotterranei di Palazzo De Berardinis – Le Sale delle Volte – si concentra per un verso su alcune delle famiglie più antiche che hanno segnato la storia di Canzano a partire dal XVII secolo, ancora presenti in paese con alcuni degli ultimi eredi.

 

Tobia De Nigris, sindaco di Canzano dal 1879 al 1885 e dal 1887 al 1907
Tobia De Nigris, sindaco di Canzano dal 1879 al 1885 e dal 1887 al 1907

In ciascuna sono ancora presenti canonici e pievani, militari e patrioti, magistrati e notai, farmacisti, medici, geodeti, amministratori; personalità di spicco, autorevoli e spesso autoritarie, in grado di condizionare la vita della comunità.

 

Ad esse sono state dedicate – al primo piano e nelle Sale delle Volte del Palazzo – un ricordo, ripercorrendone la storia o proponendo dei documenti di particolare interesse accompagnati da foto degli album di famiglia.

 

Per questo periodo storico, si può fare riferimento anche ad una importante documentazione (catasti, atti notarili, registri parrocchiali, ecc.), in parte nota e in parte recentemente ritrovata grazie al lavoro di recupero e conservazione promosso dal Comune di Canzano e alla generosità dei discendenti, che hanno dato accesso ai loro archivi privati.

 

Per l’altro verso, la mostra propone i primi risultati di una ricerca sulle fonti orali, basata sulla raccolta di testimonianze presso gli attuali abitanti, completando così il quadro della documentazione con materiali multimediali audiovisivi, sonori e fotografici, o con documenti cartacei più recenti, ma non meno importanti per la definizione di un quadro complessivo che includa anche le vicende del XX secolo, denso di radicali trasformazioni socio-economiche.

 

La famiglia De Berardinis
La famiglia De Berardinis

Scopriamo così nelle Sale delle Volte, nel seminterrato del Palazzo, un universo di famiglie rurali, disseminate nelle contrade e nelle case sparse, che hanno costruito nei secoli l’articolata storia quotidiana del territorio attraverso le loro competenze artigianali e agricole, le usanze, i saperi e i sistemi di pensiero, spesso antagonisti, più frequentemente complementari a quelli delle famiglie padronali dalle quali dipendevano.

 

La mostra è il frutto della partecipazione convinta di tanti cittadini che hanno risposto all’invito dell’Amministrazione Comunale contribuendo a fare dell’iniziativa un momento importante nel processo di ricostruzione dell’identità storico-sociale di Canzano.

Matrimonio contadino nel 1923_ Angela Michini e Vincenzo Marsilii
Matrimonio contadino nel 1923_ Angela Michini e Vincenzo Marsilii

 

“Canzano si racconta” si propone, dunque, come un percorso narrativo propedeutico all’allestimento di un “Museo dei saperi familiari” che, accanto alla documentazione d’archivio (Primo piano e Sale delle Volte), consenta di esporre, negli spazi ampi e suggestivi di Palazzo De Berardinis, le testimonianze e gli oggetti di famiglia tramite installazioni multimediali e un uso evocativo della rappresentazione fotografica, ma anche di mostrare l’impegno costante e attuale dell’Associazione “Ars et Labor” per tramandare l’arte del ricamo alle nuove generazioni (Piano terra).

 

La mostra – promossa dal Comune di Canzano e dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Archivio di Stato di Teramo in collaborazione Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo – è stata realizzata dall’Associazione Bambun e da PTS Art’s Factory, con il contributo della Fondazione Tercas.

 

La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta al pubblico tutti i sabato e domenica fino al 28 settembre 2014.

 

 

Storia di Canzano

 

Canzano ha una storia fatta di feudi, feudatari e famiglie a cominciare da Mattaleone che nel 1150 ottiene da Ruggero il Normanno, fondatore del Regno di Napoli, Canzano, feudo di “tre militi” (ogni “milite” contava 24 famigie). Ma si potrebbe partire da più lontano, dalla famiglia romana degli Attii che ha dato – sembra – il nome al paese (“ Campus Attianus”) e proseguire con i potenti feudatari dei secoli XII – XIV. Dell’incastellamento medievale di Canzano sono ancora oggi visibili i resti della fortificazione muraria voluta dagli Acquaviva di Atri nel corso del XIV secolo e il Torrione del XV secolo.

Proprietari e coloni_Maurizio De Berardinis e la famiglia Pompetti, anni  50 del Novecento
Proprietari e coloni_Maurizio De Berardinis e la famiglia Pompetti, anni 50 del Novecento

Nel XVI secolo Canzano passa dagli Acquaviva agli Alarcon y Mendoza , nominati marchesi della Valle siciliana da Carlo V. Fino alla metà del XVIII secolo il dominio spagnolo e quello degli Acquaviva  su Canzano si alternano sulla base di un compromesso spesso violato.

Nel ‘700 emergono numerose famiglie aristocratiche e di professionisti: dai Della Noce e dagli Scosta fino gli Spinozzi e ai Mezzaporta, ai Taraschi, ai De Martinis, ai De Nigris, ai De Berardinis, ai Leopardi e molte altre che scriveranno la storia del paese dal XVIII secolo in poi.

La rivoluzione francese e l’occupazione napoleonica (1806 – 1815) portano a Canzano non solo un vento di libertà, ma soprattutto la liberazione dall’oppressione fiscale ed economica derivante dagli antichi privilegi feudali. Dal 1816  ritornano i Borboni e Canzano segue le vicende del Regno delle Due Sicilie fino al 1860 quando aderisce al Regno d’Italia con manifestazioni contrastanti che sfociano anche in violenze e vandalismi. Nel 1868 il censimento contò a Canzano 1646 abitanti; all’inizio del XX secolo Canzano ne conta 2179.

Con l’Unità d’Italia si avvia una progressiva trasformazione urbanistica, economica e della stessa società civile, ma Canzano conserva ancora oggi un forte legame con le proprie tradizioni e la propria storia, avendo saputo assorbire e fare proprie con saggezza antica e fertile creatività le tante influenze culturali subite nei secoli.

 

 

Info

Tel. 0861- 555128

areacontabile@comune.canzano.te.it

Beatrice e Giuseppe De Nigris
Beatrice e Giuseppe De Nigris

 




Giulianova. E’ morto Pasquale Mattiucci, antifascista, partigiano ed ex consigliere comunale con il Sindaco Romolo Trifoni. Un socialista ante litteram

Si è spento serenamente nella sua abitazione di Giulianova, a 92 anni, Pasquale Mattiucci. Personaggio conosciutissimo e molto apprezzato in città, Pasquale Mattiucci, nato il 2 ottobre 1921, si era formato nella Scuola Industriale di Giulianova. Poco più che ventenne, era stato protagonista, durante l’occupazione tedesca, di un’ azione da cosiddetto “partigiano individuale”: aveva infatti sottratto ai tedeschi, unitamente a Dante D’Annunzio, Finuccio Giordani ed altri, un camion militare. Fu parte attiva nella Resistenza essendo documentata la sua militanza nella formazione partigiana “Giuliese Garibaldi” posta sotto il comando dell’avvocato Riccardo Cerulli e che operò prevalentemente nella zona di Colleranesco con il capobanda Donato Falà.

pasquale mattiucci

Combattivo militante socialista, Pasquale Mattiucci, tornato a Giulianova dopo un brevissimo periodo di docenza nelle scuole superiori del Veronese, ebbe un ruolo rilevante nelle vicende politiche della sua città: ricoprì infatti la carica di consigliere per il PSI durante il sindacato di Romolo Trifoni e fu anche membro della Commissione Urbanistica del Comune. Ne piangono la scomparsa i nipoti Giuseppe e Francesco con le rispettive mogli Annarita e Luigina, e i bisnipoti Andrea, Alessandro ed Alessandra Mattiucci, e Patrizia e Sandro Galantini. I funerali si terranno domani, martedì 13 maggio, alle ore 10 nella chiesa di S. Giuseppe a Colleranesco.

La redazione si unisce al lutto che ha colpito la famiglia Mattiucci e al collega Sandro Galantini per la scomparsa di una grande personalità giuliese. Anche il nostro direttore, Walter De Berardinis, rinnova le condoglianze al collega Sandro, nel ricordo dell’antica amicizia che c’era con suo padre Carlo, amico e collega di tante battaglie politiche e sindacali per la nostra Giulianova.

La redazione de giulianovanews.it




Giulianova. Laura Ciafardoni (FI-NCD-UDC-PG): caro Sindaco, il 25 maggio siano i cittadini giuliesi a consegnarle “la Bandiera Nera”.

“I regali del Sindaco e dell’Amministrazione non erano finiti”?!

Altro che ultimo regalo del Sindaco Mastromauro, questa Amministrazione verrà ricordata come quella che è riuscita ad aumentare le tasse più di ogni altro e a perdere pezzi importanti per la città.. L’amministrazione che ha tassato maggiormente le attività economiche: Imprese, commercianti, attività turistiche, balneatori, gli unici in grado di riattivare l’occupazione. Pensavamo potesse bastare… invece l’Amministrazione Comunale ha voluto esagerare… Dopo la Chiusura del Tribunale, la Chiusura dell’ Università e la mancata salvezza degli Uffici del Giudice di Pace… Oggi l’addio alla Bandiera Blu… Già Dieci mesi fa, in un documento a firma di Progresso Giuliese – ricordano Laura Ciafardoni e Massimo Maddaloni, – dichiarammo la nostra preoccupazione per alcuni risultati delle analisi da parte di Goletta Verde… e chiedemmo quali interventi urgenti intendesse proporre l’Amministrazione Comunale per superare questa grave situazione dello stato di salute del nostro mare, tenendo conto dei problemi inerenti i canali a mare, il depuratore -, ma nessuna risposta sino ad oggi. Dopo dieci mesi di lavoro incessante… di “semina” da parte dell’Amministrazione Mastromauro, ecco un altro frutto da raccogliere – tuona Forza Italia e Nuovo Centro Destra-UDC: Giulianova dice addio alla Bandiera Blu!!! Risuonano ancora le parole del giugno 2013 e le affermazioni del Sindaco Mastromauro” in risposta al nostro documento – continua Laura Ciafardoni-: “Solo Giulianova può vantare Bandiera Blu, Bandiera Verde e 3 Vele di Legambiente…” attribuendo chiaramente a se stesso ed alla Sua Amministrazione tutti i meriti per i riconoscimenti assegnati “frutto di un lavoro costante e tenace che questa Amministrazione ha condotto negli anni.. un gioco di squadra che ha visto e vede come attori amministratori e cittadini ”. Ed ancora quelle di Forcellese : “E’ dunque un premio ai nostri sforzi… questi riconoscimenti sono la risposta più efficace e concreta a tutti coloro che, dimostrando di non amare la città in cui pure vivono, ormai si sono dedicati anima e corpo solo alla critica strumentale ed accidiosa”…”. Oggi come allora, l’unico comunicato da inviare alla stampa, sarebbe quello contenente le dimissioni immediate del Sindaco, dell’ Assessore al Turismo Forcellese e dell’ Assessore all’Ambiente Filipponi che invece si ripresentano alla Città con Giulianova 2020, fieri di tutti gli insuccessi collezionati in questi 5 anni. “ Prima di vantarsi delle tante bandiere ottenute, concludono Forza Italia, Nuovo Centro Destra-UDC e gli amici di Progresso Giuliese, bisognava lavorare davvero per il bene della città e risolvere tutte le criticità, al fine di evitare risultati tanto negativi … Ora a quest’Amministrazione, ci auguriamo che il 25 maggio siano i cittadini giuliesi a consegnare “la Bandiera Nera”.



Editoria. Teramo e i suoi personaggi nel libro del giornalista Maurizio di Biagio, edito da Artemia

 

“ALL’OMBRA DEL CAMPANILE” GALLERIA DI PERSONAGGI TERAMANI

La presentazione giovedì 15 maggio, ore 17:30, presso la Sala San Carlo

Locandina Di Biagio

Un omaggio alla teramanità. Un testo che scava nel profondo, nel tessuto sociale e culturale di un’intera cittadina, riportando alla luce aneddoti dimenticati, storie e volti offuscati dallo scorrere del tempo.

Non è un caso se il libro scritto dal giornalista Maurizio Di Biagio ed edito dall’Artemia, s’intitola “All’Ombra del Campanile” galleria di personaggi teramani. Il testo, infatti, vuole essere una dedica alla città di Teramo e ai personaggi che, con il loro vissuto, l’hanno caratterizzata.

L’evento di presentazione non poteva che tenersi nel cuore della cittadina teramana, a due passi dal Duomo, all’interno della Sala San Carlo del museo civico “F. Savini”, il prossimo 15 maggio, alle ore 17:30.

La serata evento, alla presenza dell’autore, sarà guidata dallo scrittore e giornalista teramano Elso Simone Serpentini, anche lui tra i protagonisti raccontati nel libro.

Nel corso della presentazione, moderata dalla giornalista Roberta Di Sante, interverrà il Presidente dell’Associazione “Teramo Nostra” Piero Chiarini.

Divertente e, al contempo, suggestivo sarà vedere cimentarsi, alcuni dei personaggi che potrete “incontrare” sfogliando le pagine del libro nato dalla penna di Maurizio Di Biagio, con la lettura scenica di alcuni stralci del testo a loro dedicati.

Le serata sarà allietata dalle note del maestro Franco Di Donatantonio, mentre sullo sfondo potrete ammirare le simpatiche vignette che ritraggono i protagonisti, realizzate dalla matita dell’autore.

 “All’Ombra del Campanile” è come un quadro che ridefinisce i suoi contorni, come un dipinto che torna a colorarsi di tinte calde e forti. Come un pittore, l’autore schizza a memoria volti e figure di uomini e donne, più o meno noti, per poi perfezionarne il tratteggio, fino a rendere al lettore il ritratto completo.

Ripercorrendo le vie di Teramo, i suoi luoghi più comuni, attraversandone i vicoli, entrando nei palazzi, Maurizio Di Biagio esplora e riporta alla mente del lettore ogni angolo di questa cittadina, a volte troppo indifferente perfino verso sé e i suoi abitanti.

Seguendo le tracce del vissuto dei suoi personaggi più rappresentativi, rievocato nella mente dell’autore, Maurizio Di Biagio restituisce al lettore, con semplicità ed immediatezza, uno spaccato di vita vissuta, ammantato dal ricordo e dalla dimenticanza.

 

 

Roberta Di Sante




Giulianova. COMITATO QUARTIERE CENTRO STORICO: vince il logo/disegno di Francesca Di Emidio.

Nella giornata odierna, Domenica 11 Maggio, si è svolto il “CONCORSO DI IDEE” proposto dal Comitato di Quartiere Centro Storico per la determinazione del Logo Ufficiale del Comitato stesso.

Sono state presentate diverse opere presso la Cripta di San Flaviano e dopo una regolare votazione dei cittadini del Centro Storico, è stata scelta l’opera artistica che rappresenterà ufficialmente il Comitato.

La vincitrice del Concorso è una giovanissima cittadina del Quartiere :

Francesca Di Emidio, che con il suo disegno ha saputo cogliere in maniera semplice, diretta e significativa tutto quello che rappresenta il Quartiere Centro Storico.

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Logo Comitato Centro Storico Giulianova

Si ringraziano tutti i partecipanti, e i residenti che sono venuti e hanno votato.

 

Il Presidente Comitato Quartiere Centro Storico

ANNA BRACA

 

Segreteria – Add. Uff. Stampa

Rita Chiappini

 

Giulianova lì 11-05-2014




Giulianova. Guardia Costiera: sanzionati due ristoratori per frode nell’esercizio del commercio

GUARDIA COSTIERA: CONTINUANO I CONTROLLI A TAPPETO SULLA PESCA. OPERAZIONE “POLMAR DUE”

 

 

La Direzione Marittima di Pescara ha coordinato, tra il 17 e il 30 Aprile, un’operazione complessa di Polizia Marittima denominata  “ Polmar Due “ durante la quale sono stati effettuati accurati controlli sulla filiera della pesca su tutto il territorio di giurisdizione. Dai controlli in mare alle unità da pesca, alle verifiche nei punti di sbarco, nei mercati ittici e nei centri di distribuzione, con una attenzione particolare alle pescherie ed ai punti di ristorazione, senza escludere nessuna delle fasi della commercializzazione del prodotto ittico, con il fine preminente della tutela del consumatore e della tutela di specie protette .

Sono state 122 le ispezioni, con 20 sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 18.000 Euro. Di particolare rilievo le operazioni condotte a Giulianova e Vasto. In particolare, nella Provincia di Teramo, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, sotto la guida del Comandante Sandro Pezzuto, ha sanzionato n. 2 ristoratori per un totale di  € 2.500 di verbale amministrativo per mancanza di documentazione sulla “tracciabilità/rintracciabilità del prodotto ittico” (documentazione che consente di stabilire la storia e di seguire l’utilizzo e la provenienza del prodotto) nonché sequestrato Kg. 120 di prodotto ittico vario. Di particolare pregio è il deferimento all’Autorità Giudiziaria operato a carico di uno dei ristoratori per “frode nell’esercizio del commercio” in quanto pesce congelato veniva spacciato per fresco dal momento che nel menù non risultava esserci alcun prodotto congelato, come invece appurato dai militari operanti nel corso del controllo. L’intera operazione è stata condotta, peraltro, con l’ausilio e la collaborazione del servizio veterinario dell’ASL di Teramo. In un altro caso, è stata invece sanzionata una pescheria per la mancata registrazione sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. In totale, quindi, sono state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie per circa € 5.000, oltre al sequestro sopra citato ed alla denuncia penale per frode in commercio.

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Comunque, nell’auspicio che vengano rispettate le norme a tutela di tali specie ittiche e nella consapevolezza della complessità che l’attuazione di tali norme può incontrare, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, anche attraverso gli uffici dipendenti di Martinsicuro, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi e Silvi, sotto la guida ed il coordinamento del Comandante Sandro PEZZUTO, assicura che l’attenzione sarà mantenuta sempre alta con i controlli che continueranno anche per il prossimo futuro, garantendo la consueta disponibilità a tutta l’utenza del settore pesca per una più puntuale informazione volta a prevenire comportamenti irrispettosi delle regole.




Giulianova. Presentate le liste civili per Arboretti Sindaco: “ Il Cittadino Governante per cambiare “ e “Per Giulianova Franco Arboretti sindaco”

 

Il Candidato Sindaco Franco Arboretti e tutti i componenti delle liste civili “ Il Cittadino Governante per cambiare  “ e “Per Giulianova Franco Arboretti sindaco” ringraziano i tanti cittadini che – davvero numerosi – ieri pomeriggio hanno partecipato alla presentazione dei 32 candidati alla carica di Consigliere Comunale. Donne e uomini che pur avendo storie personali e politiche diverse si sono sentiti in sintonia all’interno di un progetto che è quello espresso dal programma; persone animate da passione civile, moralità e amore per Giulianova che in questo importante appuntamento elettorale si rivolgono all’intero elettorato giuliese sulla base di una idea di Città pensata come un bene comune che si aggiunge ai beni privati di ogni cittadino o famiglia.
A concludere la serata è stato l’intervento di Franco Arboretti che ha svolto un’analisi lucida della situazione politico-amministrativa locale, ha richiamato le ragioni del giusto impegno politico e ha tracciato le linee giuda per una nuova idea di Città.
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L’intera manifestazione è stata veicolata anche attraverso la comunicazione visiva nella lingua dei segni.
“ Grazie ancora per tanta vicinanza, tante strette di mano, tanta attenzione e tanta partecipazione che lasciano sperare in un reale cambiamento nella vita pubblica locale, sì perché questa volta il cambiamento è davvero possibile, vi chiediamo di darci forza e fiducia”.

Franco Arboretti –  candidato sindaco