Giulianova. La Giplast Group aderisce a ELITE per entrare in BORSA ITALIANA
Eccellenza teramana selezionata per far parte del programma “Elite” di Borsa Italiana, un progetto pensato per accompagnare le piccole e medie imprese verso un salto qualitativo e dimensionale.
Il gruppo Giplast, leader italiano nella produzione di bordi in ABS e PVC per l’industria del mobile, con sedi produttive in Abruzzo ed Emilia Romagna, mercoledì 7 maggio u.s. è stata presentata alla platea di Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari, insieme ad altre 27 società italiane ammesse al programma ELITE. (elite.borsaitaliana.it)
ELITE si rivolge alle migliori aziende italiane, con un fatturato superiore a 15 milioni di euro e un tasso di crescita annuo, al momento dell’ammissione, del 15%. Con partner istituzionali come il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Confindustria, Abi, Bocconi e Academy, ELITE vuole offrire a queste realtà aziendali una piattaforma di strumenti e servizi per reperire capitali e cogliere nuove opportunità di visibilità e networking, facilitando la crescita e l’avvicinamento culturale delle imprese ai mercati finanziari.
Attualmente sono 150 le aziende che fanno parte della piattaforma ELITE, rappresentano le eccellenze della PMI Italiana e coprono diversi settori: software e servizi informatici, ingegneria industriale, moda e alimentari. Oltre a Giplast Group le altre società entrate nel circuito ELITE sono: Il Gufo, Calligaris, Bauli, Ducati energia, solo per citarne alcune.
L’ambizioso processo di sviluppo e di crescita di Giplast Group, inizia nel 1997 quando si specializza nella produzione di Bordo Piatto in ABS e diventa top player italiano. Nel giugno 2013 si trasforma in S.p.A. ed acquista la totalità del capitale di Flexibord S.p.A., suo principale competitor italiano. Con questa acquisizione la Giplast Group diventa prima azienda Italiana e consolida la sua posizione tra le prime 6 in Europa. La forte predisposizione all’export e la continua ricerca di nuovi mercati, conduce Giplast Group verso il programma ELITE, valido strumento per accrescere la visibilità sui mercati internazionali e in particolare in quelli emergenti come la Russia ed il Brasile nuovi paesi target per lo sviluppo dell’azienda.
Come afferma il Presidente Giuseppe Marozzi, patron della Giplast Group : “La partecipazione al programma ELITE costituisce per la nostraazienda, il primo passo per l’ingresso in BORSA ITALIANA. Ritengo che l’adesione ad ELITE realizzi il piano di sviluppo avviato nel 1997 e perfezionato nel 2013 con l’ingresso della VERTIS sgr, fondo di private equity, nel capitale aziendale”. “La professionalità, l’innovazione e la qualità dei nostri prodotti, sono gli elementi che ogni giorno ci fanno meritare la fiducia delle persone e delle imprese che si affidano a noi. Con ELITE vogliamo accrescere questa fiducia, rafforzando la formazione delle risorse umane, sviluppando nuovi processi di apprendimento organizzativo, incrementando la crescita globale del valore dell’impresa. Continua il Presidente, “questo vuole essere un volano per creare nuove opportunità di crescita sul territorio, accelerare l’innovazione industriale, incrementando la competitività della nostra Regione, favorendo la distribuzione del benessere.”
Roseto degli Abruzzi. Lutto in redazione, muore Cesare Temperini
Roseto degli Abruzzi (TE), 13 maggio 2014, ieri sera, intorno alle 21,30, presso la propria abitazione in località Campo a Mare di Roseto, è deceduto per emorragia celebrale, Cesare Temperini, 40enne, cugino carnale della moglie del nostro direttore Walter De Berardinis. Nonostante siano partiti subito i soccorsi dei sanitari di turno del 118, il giovane rosetano, è giunto cadavere all’Ospedale Civile Maria Santissima dello Splendore di Giulianova, in attesa del nullaosta delle autorità competenti, la salma è stata composta nell’obitorio. La famiglia Temperini è molto conosciuta a Roseto e nella vallata del Vomano, visto che il padre e i due figli gestiscono la storica macelleria a Campo a Mare di Roseto. Cesare lascia i genitori, Flaviano (Nino) e Giacinta, ed il fratello minore, Sandro. I funerali, con ogni probabilità, si terranno nella giornata di domani nella nuova chiesa di Campo a Mare di Roseto.
Alla famiglia Temperini e al nostro direttore, le condoglianze di tutta la redazione.
La testata, in segno di lutto, si ferma per un giorno. Le pubblicazioni riprenderanno regolarmente mercoledì.
La redazione de
Canzano si racconta in una mostra a Palazzo De Berardinis
Sabato 17 maggio 2014, alle ore 18, nel Palazzo De Berardinis di Canzano, sarà inaugurata la mostra “Canzano si racconta. Documenti, storie e immagini delle famiglie di Canzano dal XVII secolo”.
La storia di Canzano può essere ripercorsa anche attraverso la storia delle famiglie, notabili e rurali, di professionisti e di contadini, che nei secoli hanno regolato l’economia e la vita politica, condizionato i mestieri e le attività, dettato lo sviluppo urbanistico e determinato l’evoluzione sociale e culturale del paese.
La mostra, a cura di Giovanna Marinelli, Stefano Saverioni e Gianfranco Spitilli e promossa in occasione del restauro dei sotterranei di Palazzo De Berardinis – Le Sale delle Volte – si concentra per un verso su alcune delle famiglie più antiche che hanno segnato la storia di Canzano a partire dal XVII secolo, ancora presenti in paese con alcuni degli ultimi eredi.
In ciascuna sono ancora presenti canonici e pievani, militari e patrioti, magistrati e notai, farmacisti, medici, geodeti, amministratori; personalità di spicco, autorevoli e spesso autoritarie, in grado di condizionare la vita della comunità.
Ad esse sono state dedicate – al primo piano e nelle Sale delle Volte del Palazzo – un ricordo, ripercorrendone la storia o proponendo dei documenti di particolare interesse accompagnati da foto degli album di famiglia.
Per questo periodo storico, si può fare riferimento anche ad una importante documentazione (catasti, atti notarili, registri parrocchiali, ecc.), in parte nota e in parte recentemente ritrovata grazie al lavoro di recupero e conservazione promosso dal Comune di Canzano e alla generosità dei discendenti, che hanno dato accesso ai loro archivi privati.
Per l’altro verso, la mostra propone i primi risultati di una ricerca sulle fonti orali, basata sulla raccolta di testimonianze presso gli attuali abitanti, completando così il quadro della documentazione con materiali multimediali audiovisivi, sonori e fotografici, o con documenti cartacei più recenti, ma non meno importanti per la definizione di un quadro complessivo che includa anche le vicende del XX secolo, denso di radicali trasformazioni socio-economiche.
Scopriamo così nelle Sale delle Volte, nel seminterrato del Palazzo, un universo di famiglie rurali, disseminate nelle contrade e nelle case sparse, che hanno costruito nei secoli l’articolata storia quotidiana del territorio attraverso le loro competenze artigianali e agricole, le usanze, i saperi e i sistemi di pensiero, spesso antagonisti, più frequentemente complementari a quelli delle famiglie padronali dalle quali dipendevano.
La mostra è il frutto della partecipazione convinta di tanti cittadini che hanno risposto all’invito dell’Amministrazione Comunale contribuendo a fare dell’iniziativa un momento importante nel processo di ricostruzione dell’identità storico-sociale di Canzano.
“Canzano si racconta” si propone, dunque, come un percorso narrativo propedeutico all’allestimento di un “Museo dei saperi familiari” che, accanto alla documentazione d’archivio (Primo piano e Sale delle Volte), consenta di esporre, negli spazi ampi e suggestivi di Palazzo De Berardinis, le testimonianze e gli oggetti di famiglia tramite installazioni multimediali e un uso evocativo della rappresentazione fotografica, ma anche di mostrare l’impegno costante e attuale dell’Associazione “Ars et Labor” per tramandare l’arte del ricamo alle nuove generazioni (Piano terra).
La mostra – promossa dal Comune di Canzano e dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Archivio di Stato di Teramo in collaborazione Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo – è stata realizzata dall’Associazione Bambun e da PTS Art’s Factory, con il contributo della Fondazione Tercas.
La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta al pubblico tutti i sabato e domenica fino al 28 settembre 2014.
Storia di Canzano
Canzano ha una storia fatta di feudi, feudatari e famiglie a cominciare da Mattaleone che nel 1150 ottiene da Ruggero il Normanno, fondatore del Regno di Napoli, Canzano, feudo di “tre militi” (ogni “milite” contava 24 famigie). Ma si potrebbe partire da più lontano, dalla famiglia romana degli Attii che ha dato – sembra – il nome al paese (“ Campus Attianus”) e proseguire con i potenti feudatari dei secoli XII – XIV. Dell’incastellamento medievale di Canzano sono ancora oggi visibili i resti della fortificazione muraria voluta dagli Acquaviva di Atri nel corso del XIV secolo e il Torrione del XV secolo.
Nel XVI secolo Canzano passa dagli Acquaviva agli Alarcon y Mendoza , nominati marchesi della Valle siciliana da Carlo V. Fino alla metà del XVIII secolo il dominio spagnolo e quello degli Acquaviva su Canzano si alternano sulla base di un compromesso spesso violato.
Nel ‘700 emergono numerose famiglie aristocratiche e di professionisti: dai Della Noce e dagli Scosta fino gli Spinozzi e ai Mezzaporta, ai Taraschi, ai De Martinis, ai De Nigris, ai De Berardinis, ai Leopardi e molte altre che scriveranno la storia del paese dal XVIII secolo in poi.
La rivoluzione francese e l’occupazione napoleonica (1806 – 1815) portano a Canzano non solo un vento di libertà, ma soprattutto la liberazione dall’oppressione fiscale ed economica derivante dagli antichi privilegi feudali. Dal 1816 ritornano i Borboni e Canzano segue le vicende del Regno delle Due Sicilie fino al 1860 quando aderisce al Regno d’Italia con manifestazioni contrastanti che sfociano anche in violenze e vandalismi. Nel 1868 il censimento contò a Canzano 1646 abitanti; all’inizio del XX secolo Canzano ne conta 2179.
Con l’Unità d’Italia si avvia una progressiva trasformazione urbanistica, economica e della stessa società civile, ma Canzano conserva ancora oggi un forte legame con le proprie tradizioni e la propria storia, avendo saputo assorbire e fare proprie con saggezza antica e fertile creatività le tante influenze culturali subite nei secoli.
Info
Tel. 0861- 555128
areacontabile@comune.canzano.te.it
Giulianova. E’ morto Pasquale Mattiucci, antifascista, partigiano ed ex consigliere comunale con il Sindaco Romolo Trifoni. Un socialista ante litteram
Si è spento serenamente nella sua abitazione di Giulianova, a 92 anni, Pasquale Mattiucci. Personaggio conosciutissimo e molto apprezzato in città, Pasquale Mattiucci, nato il 2 ottobre 1921, si era formato nella Scuola Industriale di Giulianova. Poco più che ventenne, era stato protagonista, durante l’occupazione tedesca, di un’ azione da cosiddetto “partigiano individuale”: aveva infatti sottratto ai tedeschi, unitamente a Dante D’Annunzio, Finuccio Giordani ed altri, un camion militare. Fu parte attiva nella Resistenza essendo documentata la sua militanza nella formazione partigiana “Giuliese Garibaldi” posta sotto il comando dell’avvocato Riccardo Cerulli e che operò prevalentemente nella zona di Colleranesco con il capobanda Donato Falà.
Combattivo militante socialista, Pasquale Mattiucci, tornato a Giulianova dopo un brevissimo periodo di docenza nelle scuole superiori del Veronese, ebbe un ruolo rilevante nelle vicende politiche della sua città: ricoprì infatti la carica di consigliere per il PSI durante il sindacato di Romolo Trifoni e fu anche membro della Commissione Urbanistica del Comune. Ne piangono la scomparsa i nipoti Giuseppe e Francesco con le rispettive mogli Annarita e Luigina, e i bisnipoti Andrea, Alessandro ed Alessandra Mattiucci, e Patrizia e Sandro Galantini. I funerali si terranno domani, martedì 13 maggio, alle ore 10 nella chiesa di S. Giuseppe a Colleranesco.
La redazione si unisce al lutto che ha colpito la famiglia Mattiucci e al collega Sandro Galantini per la scomparsa di una grande personalità giuliese. Anche il nostro direttore, Walter De Berardinis, rinnova le condoglianze al collega Sandro, nel ricordo dell’antica amicizia che c’era con suo padre Carlo, amico e collega di tante battaglie politiche e sindacali per la nostra Giulianova.
La redazione de giulianovanews.it
Giulianova. Laura Ciafardoni (FI-NCD-UDC-PG): caro Sindaco, il 25 maggio siano i cittadini giuliesi a consegnarle “la Bandiera Nera”.
“I regali del Sindaco e dell’Amministrazione non erano finiti”?!
Editoria. Teramo e i suoi personaggi nel libro del giornalista Maurizio di Biagio, edito da Artemia
“ALL’OMBRA DEL CAMPANILE” GALLERIA DI PERSONAGGI TERAMANI
La presentazione giovedì 15 maggio, ore 17:30, presso la Sala San Carlo
Un omaggio alla teramanità. Un testo che scava nel profondo, nel tessuto sociale e culturale di un’intera cittadina, riportando alla luce aneddoti dimenticati, storie e volti offuscati dallo scorrere del tempo.
Non è un caso se il libro scritto dal giornalista Maurizio Di Biagio ed edito dall’Artemia, s’intitola “All’Ombra del Campanile” galleria di personaggi teramani. Il testo, infatti, vuole essere una dedica alla città di Teramo e ai personaggi che, con il loro vissuto, l’hanno caratterizzata.
L’evento di presentazione non poteva che tenersi nel cuore della cittadina teramana, a due passi dal Duomo, all’interno della Sala San Carlo del museo civico “F. Savini”, il prossimo 15 maggio, alle ore 17:30.
La serata evento, alla presenza dell’autore, sarà guidata dallo scrittore e giornalista teramano Elso Simone Serpentini, anche lui tra i protagonisti raccontati nel libro.
Nel corso della presentazione, moderata dalla giornalista Roberta Di Sante, interverrà il Presidente dell’Associazione “Teramo Nostra” Piero Chiarini.
Divertente e, al contempo, suggestivo sarà vedere cimentarsi, alcuni dei personaggi che potrete “incontrare” sfogliando le pagine del libro nato dalla penna di Maurizio Di Biagio, con la lettura scenica di alcuni stralci del testo a loro dedicati.
Le serata sarà allietata dalle note del maestro Franco Di Donatantonio, mentre sullo sfondo potrete ammirare le simpatiche vignette che ritraggono i protagonisti, realizzate dalla matita dell’autore.
“All’Ombra del Campanile” è come un quadro che ridefinisce i suoi contorni, come un dipinto che torna a colorarsi di tinte calde e forti. Come un pittore, l’autore schizza a memoria volti e figure di uomini e donne, più o meno noti, per poi perfezionarne il tratteggio, fino a rendere al lettore il ritratto completo.
Ripercorrendo le vie di Teramo, i suoi luoghi più comuni, attraversandone i vicoli, entrando nei palazzi, Maurizio Di Biagio esplora e riporta alla mente del lettore ogni angolo di questa cittadina, a volte troppo indifferente perfino verso sé e i suoi abitanti.
Seguendo le tracce del vissuto dei suoi personaggi più rappresentativi, rievocato nella mente dell’autore, Maurizio Di Biagio restituisce al lettore, con semplicità ed immediatezza, uno spaccato di vita vissuta, ammantato dal ricordo e dalla dimenticanza.
Roberta Di Sante
Giulianova. COMITATO QUARTIERE CENTRO STORICO: vince il logo/disegno di Francesca Di Emidio.
Nella giornata odierna, Domenica 11 Maggio, si è svolto il “CONCORSO DI IDEE” proposto dal Comitato di Quartiere Centro Storico per la determinazione del Logo Ufficiale del Comitato stesso.
Sono state presentate diverse opere presso la Cripta di San Flaviano e dopo una regolare votazione dei cittadini del Centro Storico, è stata scelta l’opera artistica che rappresenterà ufficialmente il Comitato.
La vincitrice del Concorso è una giovanissima cittadina del Quartiere :
Francesca Di Emidio, che con il suo disegno ha saputo cogliere in maniera semplice, diretta e significativa tutto quello che rappresenta il Quartiere Centro Storico.
Si ringraziano tutti i partecipanti, e i residenti che sono venuti e hanno votato.
Il Presidente Comitato Quartiere Centro Storico
ANNA BRACA
Segreteria – Add. Uff. Stampa
Rita Chiappini
Giulianova lì 11-05-2014
Giulianova. Guardia Costiera: sanzionati due ristoratori per frode nell’esercizio del commercio
GUARDIA COSTIERA: CONTINUANO I CONTROLLI A TAPPETO SULLA PESCA. OPERAZIONE “POLMAR DUE”
La Direzione Marittima di Pescara ha coordinato, tra il 17 e il 30 Aprile, un’operazione complessa di Polizia Marittima denominata “ Polmar Due “ durante la quale sono stati effettuati accurati controlli sulla filiera della pesca su tutto il territorio di giurisdizione. Dai controlli in mare alle unità da pesca, alle verifiche nei punti di sbarco, nei mercati ittici e nei centri di distribuzione, con una attenzione particolare alle pescherie ed ai punti di ristorazione, senza escludere nessuna delle fasi della commercializzazione del prodotto ittico, con il fine preminente della tutela del consumatore e della tutela di specie protette .
Sono state 122 le ispezioni, con 20 sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 18.000 Euro. Di particolare rilievo le operazioni condotte a Giulianova e Vasto. In particolare, nella Provincia di Teramo, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, sotto la guida del Comandante Sandro Pezzuto, ha sanzionato n. 2 ristoratori per un totale di € 2.500 di verbale amministrativo per mancanza di documentazione sulla “tracciabilità/rintracciabilità del prodotto ittico” (documentazione che consente di stabilire la storia e di seguire l’utilizzo e la provenienza del prodotto) nonché sequestrato Kg. 120 di prodotto ittico vario. Di particolare pregio è il deferimento all’Autorità Giudiziaria operato a carico di uno dei ristoratori per “frode nell’esercizio del commercio” in quanto pesce congelato veniva spacciato per fresco dal momento che nel menù non risultava esserci alcun prodotto congelato, come invece appurato dai militari operanti nel corso del controllo. L’intera operazione è stata condotta, peraltro, con l’ausilio e la collaborazione del servizio veterinario dell’ASL di Teramo. In un altro caso, è stata invece sanzionata una pescheria per la mancata registrazione sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. In totale, quindi, sono state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie per circa € 5.000, oltre al sequestro sopra citato ed alla denuncia penale per frode in commercio.
Comunque, nell’auspicio che vengano rispettate le norme a tutela di tali specie ittiche e nella consapevolezza della complessità che l’attuazione di tali norme può incontrare, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, anche attraverso gli uffici dipendenti di Martinsicuro, Tortoreto, Roseto degli Abruzzi e Silvi, sotto la guida ed il coordinamento del Comandante Sandro PEZZUTO, assicura che l’attenzione sarà mantenuta sempre alta con i controlli che continueranno anche per il prossimo futuro, garantendo la consueta disponibilità a tutta l’utenza del settore pesca per una più puntuale informazione volta a prevenire comportamenti irrispettosi delle regole.
Giulianova. Presentate le liste civili per Arboretti Sindaco: “ Il Cittadino Governante per cambiare “ e “Per Giulianova Franco Arboretti sindaco”
Franco Arboretti – candidato sindaco