Giulianova. Domani al Kursaal Giornata di studio e formazione su: “L’incidente e la strada. Analisi, soccorso, responsabilità e ripristino”.
Si terrà domani, venerdì 9 maggio, con inizio alle ore 9:30 al Kursaal la Giornata di studio e formazione su “L’incidente e la strada. Analisi, soccorso, responsabilità e ripristino”.
Dopo i saluti delle autorità, moderati da Sandro Galantini prenderanno la parola il dirigente della Sezione Polizia Stradale di Teramo Lara Panella, il responsabile dell’Ufficio Infortunistica della Polizia Stradale di Teramo Antonio Bernardi ed il responsabile della società Pissta (Pronto Intervento, Sicurezza Stradale, Tutela Ambientale) Alessio Procida.
L’iniziativa, patrocinata dall’Amministrazione comunale, intende rafforzare la sinergia tra i soggetti impegnati nelle varie fasi di soccorso con relativa simulazione di rilievo. Verrà inoltre presentato un laboratorio di sicurezza stradale per la formazione dei bambini e ragazzi nelle scuole.
Giulianova. Associazione Socio Culturale “OLTRE L’ATTIMO nel nome di Lorenzo”: spettacolo teatrale della compagnia ” I ROTTAMATTI “
L’associazione socio-culturale “Oltre l’Attimo”nel nome di Lorenzo”, dopo la numerosa e sentita partecipazione del 9 maggio dell’anno scorso (data del compleanno di Lorenzo), presenta una nuova serata dedicata a Lorenzo Di Egidio.
La serata di Venerdì 09 Maggio 2014 presso la suggestiva e meravigliosa cornice di Piazza Buozzi, in pieno Centro Storico a Giulianova, ospiterà alle ore 20:30 l’Orchestra “Lorenzo Di Egidio” della Scuola Secondaria di P. Grado “R. Pagliaccetti” la cui musica fungerà da colonna sonora ad “attimi di ricordi” su Lorenzo.
Alle ore 21:00 seguirà lo spettacolo teatrale della compagnia ” I ROTTAMATTI ” con la loro commedia brillante in due atti: “MASSOR ARVE’ MICCHEL”, in puro dialetto giuliese.
Il desiderio di questa serata è quello di ricordare Lorenzo Di Egidio insieme a tutti coloro che lo hanno conosciuto e di coinvolgere tutti gli spettatori in uno dei grandi progetti dell’Associazione “Oltre l’Attimo”-nel nome di Lorenzo: quello di devolvere l’incasso della vendita dei biglietti per la costruzione di una scuola composta da due aule in Etiopia. Progetto avanzato a Marzo in sede della presentazione ufficiale della associazione stessa e realizzato in collaborazione con “I fiori del bene” fondazione di Chieti che da anni opera in questa zona dell’Africa.
I biglietti potranno essere acquistati in prevendita presso il Bar della Cupola, il Bar Asso di Picche, Zeta, Le Delizie al prezzo di 5 Euro.
Giulianova lì 07-05-2014
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Rita Chiappini
Giulianova. Le consultazioni elettorali del 25 maggio viste dalla matita del DISTE per giulianovanews.it
Giulianova. Gianluca Antelli: Rimango sorpreso dall’intervento di Emidio Calvarese della lista “Centro Civico Giuliese”
Rimango sorpreso dall’intervento di Emidio Calvarese della lista “Centro Civico Giuliese” che ha voluto inserire forzatamente dentro una sciocca polemica il compianto Peppino Laudadio che per anni è stato illustre presidente dell’Ente Porto e uomo di spicco della Democrazia Cristiana giuliese. Come avrei potuto offendere una persona che tra l’altro non ha possibilità di difendersi? Chi ha voluto capire, ha capito benissimo. Solo lei architetto Calvarese si è lasciato prendere la mano in un impeto di considerazioni in libera uscita. Comprendo che l’estensore del comunicato, in cerca di marginale visibilità, non abbia forse utili argomenti per partecipare alla locale campagna elettorale, ma tirare in ballo addirittura una persona non più tra noi per organizzare una scomposta disputa appare davvero grottesco. Con tutta probabilità, se ancora in vita, Peppino Laudadio avrebbe redarguito e tirate le orecchie all’architetto Emidio Calvarese per essere passato con un triplo salto mortale carpiato tra le schiere della sinistra al servizio dell’attuale sindaco facente funzione che ha in mente, ma solo in mente, di cantierare non meglio identificate opere pubbliche. Ricordo molto chiaramente che nel 2009 Peppino Laudadio, responsabile dell’Udc, era nel centrodestra insieme a te caro architetto Emidio Calvarese. Bandiere al vento! Probabilmente sarai stato folgorato sulla via di Damasco come Paolo di Tarso o forse “altro”, ma il tempo è signore ed alla lunga sapremo il perché della repentina scelta di campo. Potrebbe valere in questo caso il detto latino “excusatio non petita, accusatio manifesta”?
Giulianova, lì 07 maggio 2014
Gianluca Antelli
Giulianova. Scrittura che passione! Il romanzo fantasy “Il vaso di Pandora” presentato al pubblico delle scuole secondarie sabato 10 maggio, alle ore 10.00, presso la Sala Buozzi di Giulianova.
Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi”
Il giovane scrittore Marco Esposito racconta agli studenti giuliesi il suo sogno nel cassetto: scrivere un romanzo a soli quattordici anni, un sogno che si è concretizzato con la pubblicazione del libro “Il vaso di Pandora” nel 2012.
La Biblioteca Civica Bindi, in collaborazione con la Cooperativa Il Volo e la Artemia Edizioni, ha voluto offrire agli studenti degli Istituti Secondari di primo grado del Comune l’occasione di incontrare il giovanissimo autore teramano, oggi sedicenne, per parlare della passione per la scrittura e la lettura che sono alla base della sua esperienza, esprimere le loro curiosità, riflettere insieme sui loro desideri.
Per la Biblioteca Civica Bindi, che persegue con le sue iniziative l’obiettivo di promuovere la cultura della lettura e la conoscenza delle migliori produzioni letterarie del nostro territorio, l’appuntamento costituisce una nuova occasione, al di fuori dei propri spazi, di incontrare il mondo
della scuola e le nuove generazioni di lettori.
Direzione Biblioteca Bindi Cooperativa Il Volo
Giulianova. Lista civica “CENTRO CIVICO GIULIESE”: Con riferimento alle dichiarazioni rese dal candidato sindaco Dott. Antelli, abbiamo desiderio di segnalare quanto segue.
Posto che ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, è necessario, però, che vengano utilizzati termini appropriati.
Dare del “trombato politico” a chi si è adoperato per costruire un importante polo economico della città (ci riferiamo al porto), non è cosa apprezzabile.
Occorre rilevare che sul porto di Giulianova, nel corso degli anni, sono pervenuti finanziamenti molto importanti.
Ed in ciò pare il caso ricordare il compianto Peppino Laudadio, primo ed indimenticato Presidente, che tanto si adoperò per lo sviluppo della pesca e del turismo.
Proprio in questo senso, non ci pare corretto e giusto l’utilizzo di certi epiteti nei confronti di chi non può più difendersi.
Nella vita, prima che nella politica, bisogna dimostrare di sapere valere.
Peppino Laudadio è stato un fulgido esempio per l’intera città.
Altri devono ancora dimostrarlo.
Giulianova. Antelli: stanchi e vessati da una politica ancestrale.
, caratterizzata da giochi di palazzo e ‘inciuci’ di corte,
per la cittadinanza giuliese si profila ora l’opportunità giusta di scegliere e voltare pagina per un
serio e reale cambiamento.
Il candidato sindaco, Gianluca Antelli, assieme a tutti i candidati delle
due liste civiche a suo sostegno – Giulianova Rinasce per il cambiamento e Forza Giulianova per
Antelli Sindaco – slegate da qualsiasi appoggio e compromesso-partitico, si presentano in una sala
convegni del Grand Hotel Don Juan gremita di persone. Massiccia infatti è stata la partecipazione
della cittadinanza, che con le sue oltre ottocento presenze, ha generato un vero e proprio “bagno di
folla” intorno al candidato sindaco e alle sue liste, dimostrando di riuscire ancora a credere in un
cambiamento per la propria città. La folta adesione popolare ha generato emozione nei candidati
che si presentavano alla competizione elettorale, creando un tangibile e coinvolgente entusiasmo. Il
leitmotiv di ogni singolo aspirante consigliere, tutti appartenenti alla società civile, motivati ed
accomunati dallo scopo di restituire dignità e progresso alla loro amata città, è stato quello di
ribadire, forte e chiaro, il proprio rifiuto ai simboli partitici, soprattutto verso coloro che hanno
avallato spesso scelte clientelari, privilegiando solo pochi prediletti e trascinando così nel baratro la
cittadina giuliese. Il cambiamento concreto non passa attraverso i compromessi, o il mero voto a
movimenti di protesta, ma per far sì che esso avvenga, è necessaria una rottura radicale e decisiva
con il passato. A seguito dell’intervento del sindaco di Roseto degli Abruzzi, Ennio Pavone, che, con
la sua diretta esperienza, ha testimoniato come grazie all’impegno e alla moderazione, è stato
possibile rompere una continuità politica che perdurava nella sua città da ben 37 anni, il candidato
alla carica di sindaco di Giulianova, Gianluca Antelli non risparmia stoccate a destra e a manca nei
confronti dell’amministrazione comunale e anche di una opposizione spesso rivelatasi fallimentare.
Antelli pone l’accento sull’incoerenza di molti, sia di quegli “uomini che si sentono tali solo con un
simbolo alle loro spalle”, sia nei confronti del sindaco uscente, che, solo pochi mesi fa,
abbandonava l’amministrazione della nostra cittadina per correre verso un percorso regionale, e
poco dopo, “riprendeva il comando”, forse sfiduciato dalle prospettive della sua “carriera” politica. Il
programma, approfonditamente illustrato dal candidato Antelli, prevede dieci punti programmatici,
fra cui il rilancio del turismo attraverso la destagionalizzazione dell’offerta turistica e l’eliminazione
dei parcheggi a pagamento, incrementando inoltre i collegamenti tra paese e litorale ed estendendo
a tutta la cittadina il servizio di wifi gratuito; migliorare i servizi al cittadino, informatizzando la
macchina amministrativa e rendendo possibile la realizzazione di una vera amministrazione
pubblica al servizio del cittadino e non il contrario, anche con la creazione di un app mobile; aprire
la gestione delle attività portuali ai privati per valorizzare una grande risorsa come il porto e la
pesca, superando l’attuale impianto consortile dell’Ente Porto, e poi ancora forte attenzione alla
manutenzione e alla pulizia cittadina, promuovere una specifica variante al PRG per rispondere alle
istanze di retrocessione delle aree edificabili.
Infine un messaggio ai giovani giuliesi “Non accontentatevi e non pensate che il massimo che vi
possa essere offerto sia una mancia, magari con qualche voucher da trecento euro per qualche mese.
Esprimete il vostro volto guardando oltre e puntando su una Città che sia capace di rimettere in
moto l’economia generale. Allora si che si potrà generare benessere e lavoro.
Non è tempo di aspettare, occorre darsi da fare per riprenderci un futuro che ci appartiene!”
Giulianova. Gente in Comune: messa in sicurezza Via Veneto sia priorità.
Nella nottata di ieri è franato parte del versante che interessa il lato ovest di Via Veneto, la strada che mette in comunicazione Giulianova Lido con l’Ospedale e con l’importante zona della città dove sono situate scuole e servizi vari. Nella tarda mattinata la viabilità è stata ripristinata ma il problema della via, da sempre interessata da fenomeni di dissesto idrogeologico, sembra non avere soluzione. O meglio, la soluzione sarebbe contenuta in un progetto comunale, dall’importo di svariate centinaia di migliaia di euro, opera per il momento non realizzabile per mancanza di fondi, come dichiarato dall’amministrazione a seguito di un’interrogazione del consigliere Flaviano Poliandri, che chiedeva di realizzare un marciapiede, ad ovest della via, proprio nella parte interessata dalla frana, con opere di consolidamento del versante.
Condividendo le richieste del consigliere Poliandri l’associazione Gente in Comune evidenzia come, in attesa di opere più consistenti, si potrebbe tamponare la situazione con interventi, probabilmente anche risolutivi per alcuni tratti, di ingegneria naturalistica, usando palificate vive e stuoie geotessili, che permetterebbero, con l’impianto e la crescita di idonea vegetazione, di evitare i fenomeni franosi in diversi tratti. Occorre, inoltre, ripristinare il corretto smaltimento delle acque piovane, evitando il loro percolamento verso valle, con conseguente aumento del dissesto della parte di collina che guarda verso est.
Via Veneto, sottolinea Gente in Comune, è un’importante arteria di collegamento tra Lido e città alta, in quanto è utilizzata anche dai mezzi dei soccorso per recarsi all’ospedale, nonché dai mezzi dell’ARPA e da studenti e lavoratori che si recano nelle scuole e negli uffici del Paese. La sua messa in sicurezza deve essere una priorità per la prossima amministrazione, utilizzando tutti i mezzi tecnici a disposizione e chiedendo finanziamenti alla prossima Giunta regionale per sistemare, una volta per tutte, una parte del territorio di importanza sovracomunale.
Teramo. La XXIII edizione del Maggio Fest apre con la sezione Cinema: l’appuntamento è per Martedì 6 Maggio
con
la personale di GIANNI GATTI.L’incontro con il regista e la proiezione dei suoi lavori si terrà presso la Multisala Smeraldo ore 21. Il regista Gianni Gatti sarà introdotto dal critico Leonardo Persia.
Il secondo appuntamento è per Giovedì 8 maggio a partire dalle 17,30,sempre presso la Multisala Smeraldo: si continua col cinema di Stefano Odoardi, che sarà presente in sala insieme all’attrice Angélique Cavallari e il produttore Gianluca Stuard.
Chiuderà la sezione VideA – videomakers abruzzesi, in cartellone Martedi 13 Maggio alle 21 presso la Sala San Carlo del Museo Archeologico: saranno proiettati i lavori di Claudio Romano, John Mauro Capece e Betty L’Innocente; gli autori saranno presenti in sala.
Lle schede dei registi e dei loro lavori:
CINEMA
Maggio Italiano∙ Cinema d’autore
GIANNI GATTI
Martedì 6 maggio
Multisala Smeraldo
Ore 21,00
Gianni Gatti (Pescara, 1966) è laureato in Storia del Cinema presso la Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Firenze e diplomato in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Ha lavorato come sceneggiatore per il cinema (Afa Film, Cosmo produzioni, 13 Dicembre, Eskimo, Combo film) e per la televisione (Un posto al sole, Vivere, Agrodolce, I Liceali 3).
Le sue sceneggiature di lungometraggio e cortometraggio hanno vinto numerosi premi tra cui: il Premio del pubblico ad Arcipelago 1996 (36, via Manthoné); “Premio Alberto Moravia” 1995 (Patty e Jim). “Premio Sacher” 2003 (Baci da Varsavia). “Premio Luigi Bandera” Busto Arsizio Film Festival, 2005 (Gramatica); Borsa di sostegno allo sviluppo 2008 al “30° Festival Cineméd di Montpellier (Gli Uraniani).
Il suo terzo cortometraggio Offerte Speciali è stato selezionato a più di cinquanta festival nel mondo e ha vinto numerosi premi.
Filmografia:
MA CHE MUSICA (What Kind of Music) – 13min. DVCam. 2000
VILLAGE PEOPLE, Docufiction – 15’/DV. Co-diretto con: Q. Allan Brocka, Liz Gill. 2004
Regia: Antonio Cecchi, Gianni Gatti Sceneggiatura: Gianni Gatti Fotografia: Francesca Aceto, Manuela Caloisi Montaggio: Renata Salvatore, Sara Pazienti, Deborah Longini Musica: Fabrizio Guerrieri Produttore esecutivo: Steven Nathanson Produzione: Provincia di Teramo Anno: 1999 Durata: 13’
Interpreti: Daniele De Patre, Annalisa Di Francesco, Maria Rosaria Olori, Sandra Poli, Monica Cervini, Angelo Petrone
Costretto a scegliere tra gli allenamenti di pallone e quelli delle majorettes, il piccolo Filippo opta per la più glamour delle attività extra-scolastiche.
NAUFRAGHI
Regia: Federica Pontremoli Sceneggiatura: Federica Pontremoli Fotografia: Antonio Grambone Montaggio: Alessio Doglione Produzione: Antonio Cecchi, Gianni Gatti, Federica Pontremoli (La Casa Gramatica), Roberto Gambacorta (Riverfilm) – Anno: 2004 Durata: 13’
Interpreti: Nicola Pistoia, Corinna Lo Castro, Giuseppe Antignati, Marina Viro
Un attimo di distrazione, un cane scappa e l’amore naufraga. La vita è una continua sorpresa, tanto vale cogliere le occasioni e brindare al futuro!
OFFERTE SPECIALI
Regia: Gianni Gatti Sceneggiatura: Antonio Cecchi, Gianni Gatti Fotografia: Antonio Grambone Montaggio: Simona Paggi Produzione: : Antonio Cecchi, Gianni Gatti, Federica Pontremoli (La Casa Gramatica), Roberto Gambacorta (Riverfilm) Anno: 2005 Durata: 8’
Interpreti: Antonio Cecchi, Sandra Poli, Marta Zoffoli, Titus Mendi
In un supermercato, in pieno ferragosto, un’ondata di offerte speciali solletica i consumatori. Ma per uno di loro, una trans timida e dimessa, sta per accadere qualcosa che va al di là di ogni immaginazione…
GLI URANIANI
Regia: Gianni Gatti Sceneggiatura: Antonio Cecchi, Gianni Gatti Fotografia: Antonio Grambone Montaggio: Simona Paggi Musica: Pasquale Catalano Produzione: Dario Formisano (Eskimo), Flavia Parnasi (Combo Produzioni) con la collaborazione del MIBAC e della Regione Lazio Anno: 2013 Durata: 25’
Interpreti: Sandra Ceccarelli, Pippo Delbono, Nina Torresi, Michele Di Siena
Una nota attrice degli anni ‘30 va a curarsi l’artrite nervosa in una spiaggia poco frequentata al riparo dalla fama e dalla notorietà ma soprattutto dall’ansia che le provoca l’inespresso rapporto amoroso che la lega alla sua dama di compagnia. L’arrivo di un eccentrico pittore farà luce sulla natura del sentimento che lega le due donne.
Note sul film:
GLI URANIANI esplora il tema dell’omosessualità in un’epoca in cui non solo non esisteva un’identità omosessuale ma nemmeno un termine per definire tale condizione umana, negata oltre che dalla lingua, dal cinema, dalla letteratura. Ma non dalla vita vera…
GLI URANIANI racconta una storia tragicamente contemporanea. Una storia “all’ordine del giorno” eppure accaduta in un tempo lontano, raccontata con lo stile e i mezzi di quel tempo. Una storia tuttavia che mai, in quel medesimo tempo, avrebbe potuto essere così rappresentata. Non un divertissement nostalgico o un esercizio di stile, ma un cortocircuito poetico/politico, specchio di quel corpo a corpo combattuto nel corso del secolo scorso tra negazione e accettazione dell’omosessualità.
GLI URANIANI è girato in costume, in bianco e nero, nel formato cinematografico degli anni Trenta (1.33:1), con l’obiettivo di riprodurre, se pur attraverso l’uso delle moderne tecnologie digitali, la “pasta” visiva (e sonora) delle pellicole dell’epoca.
Coadiuvato da un prestigioso team creativo che ha generosamente sostenuto il progetto, il regista si è ispirato ai film dell’epoca e ricreato la rilevante atmosfera dei set di quei film, del bianco e nero, della composizione dell’immagine e delle luci, dei costumi, del trucco, delle acconciature, del montaggio, delle musiche, del suono. Gli attori si sono spinti ad utilizzare una lingua e dei dialoghi molto codificati, conferendovi l’autenticità del cinema cui fanno riferimento.
È il primo “episodio” di un film lungometraggio in cinque parti diretto dallo stesso regista. I successivi episodi de GLI URANIANI saranno ambientati nel 1958 (# 2), nel 1979 (# 3), nel 1993 (# 4) e nel 2000 (# 5). Altrettante storie che incrociano il tema dell’omosessualità e della sua negazione/accettazione sociale. Messe in scena nel rispetto, per ciascuna ambientazione temporale, dello stile cinematografico dell’epoca ma con protagonisti che il cinema di quell’epoca, tranne rare eccezioni, evitava di raccontare.
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CINEMA
VideA Videomakers abruzzesi
Martedì 13 maggio
Sala San Carlo- Museo Archeologico
Ore 21,00
MINIMAL CINEMA è un duo di filmaker costituito da CLAUDIO ROMANO e BETTY L’INNOCENTE. Realizzano film, documentari e video musicali. La loro concezione di cinema si ispira alla famosa frase “less is more”, pronunciata dall’architetto Mies Van der Rohe. Cinema minimale a fronte di un’insaziabile passione cinefila che li ha portati a conoscere e studiare di tutto, comprese letteratura, arte e musica colta. Le loro opere sono state ospitate più volte a New Orleans, dove la serie di cortometraggi “Human Beings” viene proiettata alla Press Street’s Antenna Gallery ed è in cartellone per tre mesi al Contemporary Art Center. Si muovono agilmente tra fotografia, video e sceneggiatura, sempre con la stessa passione e lo stesso rigore.
MAURO JOHN CAPECE (San Benedetto del Tronto, 1974) Regista, esperto in produzioni digitali, pioniere nel fare cinema e nel finanziare film in modo innovativo. Realizza e produce lungometraggi e documentari, videoclip musicali, live musicali, spot, cortometraggi e produzioni televisive. I suoi film, tra cui “Alieno-L’uomo del futuro”, “Colori” e “Il sopranista”, sono stati selezionati presso importanti rassegne nazionali e internazionali. Ha ottenuto premi in festival quali “Short Film Festival” di Macerata (2004), “Bizzarro Film Festival” di Ferrara (2004), “Nettuno Film Festival” (2005), “New York Indipendent Film Festival” (205), “Valsusa Film Festival” (2010), “Valdarno Cinema Fedic” (2012).
Il documentario racconta la straordinaria vita di Anton Perich, croato di adozione newyorchese, artista a tutto tondo, non che inventore della Painting Machine, la prima macchina al mondo in grado di dipingere, di cui Warhol si dichiarò geloso, e che è considerata il primo prototipo di stampante a getto d’inchiostro e plotter. Trasferitosi dalla Parigi dei Letteristi a New York incontra all’inizio degli anni ’70 Warhol che gli chiede di diventare fotografo per la sua rivista Interview Magazine, e comincia così tra i due una collaborazione che dura per alcuni anni.
IL POETA
Regia: Mauro John Capece Anno: 2012 Durata: 18’
Un cortometraggio sull’arte umiliata nella contemporaneità. Il Poeta vive, lavora, si innamora e, soprattutto, scrive le sue meravigliose poesie. Che lavoro fa per sopravvivere? Come è organizzata la sua vita e, soprattutto, cosa prova?
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CINEMA
Maggio Italiano∙ Cinema d’autore
STEFANO ODOARDI
Giovedì 8 maggio
Multisala Smeraldo
ore 17,30- ore 19:00-ore 21,00
STEFANO ODOARDI
Stefano Odoardi è un filmmaker e artista visivo che vive e lavora tra l’Italia e l’Olanda. Ha realizzato diversi cortometraggi che sono stati selezionati e premiati in diversi film festival internazionali. Nel 2006 ha girato il suo primo lungometraggio in 35mm Una Ballata Bianca scritto in collaborazione con Kees Roorda (la scrittura della sceneggiatura è stata finanziata dal Dutch Film Fund). Il film è stato prodotto da Blue Door per l’Italia in co-produzione con Moskito Film, O Film, Image Grabbing e De Productie per l’Olanda. Il film ha avuto la sua prima mondiale nel 2007 nella selezione ufficiale del 36° Festival del Cinema di Rotterdam ed è stato selezionato in numerosi film festival internazionali. Ha ottenuto il premio come miglior film al 6 Tiburon International Film Festival 2007 (San Francisco, Usa), il premio come miglior film al 1 Festival del Cinema Invisibile 2008 (Como, Italia) e il premio speciale della giuria al 12 Gallio Festival del Cinema Italiano Opere Prime 2008 (Gallio, Italia). Una Ballata Bianca è stato distribuito nel Settembre 2007 in Olanda da ”Het Filmmuseum” e in Dicembre 2007 in Italia da “Blue Door”. Nel 2008 il 7 Film Festival New Era Horizons di Wroclaw (Polonia) realizza una retrospettiva dei suoi cortometraggi. Nel 2009 riceve dal Jeniou International Film Festival (Sud Corea) il premio come miglior work in progress per il suo film Mancanza-Studio. Ha diretto nel 2010 il mediometraggio Tunnel Vision (sceneggiatura di Sytske Kok), prodotto dalla Lemming Film e VPRO Television (Olanda). Il film e’ stato presentato in concorso al Nederland Film Festival 2010, al Sulmona Cinema 2010 dove ha ottenuto il premio come miglior regia e nella selezione ufficiale del prestigioso festival americano SXSW 2011 (Austin, Texas). Tunnel Vision è stato anche trasmesso dalla televisione nazionale olandese e a Febbraio 2012 ha ricevuto il premio come miglior film al Festival Visioni Italiane organizzato dalla Cineteca di Bologna. Nel 2012 ha scritto e diretto il cortometraggio La Pluie. Nel 2013 ha girato a L’Aquila Mancanza-Inferno (prima parte di una Trilogia sull’Inferno, Purgatorio, Paradiso). Il film, completato nel 2014, ha avuto la sua prima mondiale a Gennaio nella selezione ufficiale del Rotterdam International Film Festival 2014. Il suo nuovo lungometraggio Why I cannot tell you the truth è in fase di pre-produzione. Il film, scritto da Sytske Kok, e’ tratto dal libro best seller Gente come noi di Joris Luyendijk (in Italia il libro è stato pubblicato daCastelvecchi Editore) e prodotto dalla Fatt production di Hans De Weers, (Olanda). Stefano è stato uno degli 8 registi internazionali selezionati dal Binger Director’s Lab 2012 con il film ‘Why I cannot tell you the truth’. A fine Maggio 2014 il cinema Aquila di Roma dedicherà un focus sui suoi lavori all’interno del festival Contest.
FILMOGRAFIA
Nel Nostro Primo Mondo ( 16mm, colore, 1998 ), cortometraggio
Ad Occhi Chiusi (35mm, bianco e nero, 1998), cortometraggio
La terra che non è ( S8, bianco e nero, 1999 ), cortometraggio
Storia di b. ( S8 negativo, colore e bianco e nero, 2002 ), cortometraggio
La terra nel cielo ( S8 negativo, colore e bianco e nero, 2003 ), cortometraggio
Esilio della Bellezza ( S16mm, colore, 2005 ), cortometraggio
Utopia Concreta della Terra ( S8, colore, 2005 ) cortometraggio
Una Ballata Bianca (35mm, 77 min., colore, 2007) lungometraggio opera prima
Interpreti: Sanneke Bos, Serge Price, Raymond Thiry, Ergun Simsek, Johnny De Mol, Teun Kuilboer
Mira lavora come falconiera in una discarica. Con il suo uccello predatore ha la responsabilita’ di prendersi cura degli inconvenienti causati dai gabbiani. Quando il corpo di un bambino appena nato viene trovato nell’immondizia, i lavoratori della discarica hanno motivo di sospettare che Mira ne sappia qualcosa.
Premi : Miglior Regia Sulmona Cinema 2010; Miglior film Visioni Italiane 2012 (Bologna)
I film indipendenti, fuori schema, condannati a non essere mai presi in considerazione per un prime time tv, bisogna andarseli a cercare, non si trovano nel cinema sotto casa, ma nei festival o nella sale più coraggiose. Così, da oggi, per ora solo in un cinema del circuito Microcinema che si trova all’interno del Caos-Museum di Terni (Centro Arti Opificio Siri, Via Campofregoso 98), è in visione uno dei migliori lungometraggi italiani e «italieni» dell’anno, finalmente in distribuzione mirata. Si intitola Tunnel vision, è il lingua olandese, con sottotitoli italiani, ed è diretto da un cineasta e artista italiano che vive e lavora da anni a Amsterdam e che Rotterdam ha invitato per la sua opera prima, l’acido road movie sbilenco Una ballata bianca.
Il film, un’altra opera di produzione olandese, racconta con le immagini almeno quanto con le parole (e non è facile trovare questa «doppia articolazione» estetica in un nostro film, anzi si diffida sempre delle opera a immagine «anarchica», vedi Io sono l’amore) la storia di Mira, una giovane e introversa ventenne che lavora in una discarica dei Paesi Bassi delle periferie estreme (ci sono anche in nord Europa, funzionano, e l’atmosfera sembra altrettanto sinistra) ed è addestratrice di falchi. Anche perché ha la responsabilità di tenere i gabbiani che svolazzano sull’immondizia sotto controllo. Ritrovato un giorno il corpo di un bambino appena nato nella discarica, la polizia indaga. I colleghi lavoratori (debosciati? scandalizzati?) della discarica hanno più di un sospetto che sia proprio di Mira quel bambino trovato senza occhi…. E si intuisce subito che è proprio lei l’infanticida, entrata in un delirio psicofisico incontrollabile, certo dopo aver subito una violenza sessuale sul lavoro. Così proprio come il falco, uccello predatore per cui ciò che non vede non esiste, Odoardi parla trasversalmente di oblio e di negazione della realtà. Certo, più o meno tutti preferiscono non vedere certe cose, o vedere solo ciò che si vuole, negando il resto. In fondo il cinema ha proprio il compito maieutico di far aprire gli occhi, è un design che trascina l’occhio proprio lì dove non vorrebbe. (Roberto Silvestri, Il Manifesto, 14/01/2011)
UNA BALLATA BIANCA
Regia: Stefano Odoardi Sceneggiatura e scenografia: Stefano Odoardi, Kees Roorda Fotografia: Tarek Montaggio: Stefano Odoardi, Tarek Musica Carlo Crivelli, Orchestra Città Aperta Produttore: Stefano Odoardi per (Blue Door soc. coop, IT) in collaborazione con: Moskito Film (NL), Image Grabbing (NL), De Productie (NL), O film (NL) Anno: 2007 Durata: 78’
In un appartamento, la vita di una coppia di anziani, marito e moglie, si svolge come un vecchio giradischi: lenta e meccanica. La donna non può vivere a lungo. Soffre di una malattia mortale.Evitano di parlarne. Sono silenziosi. Lo sono sempre stati ma ora lo sono ancora di più. Le parole non possono più esprimere significati. La presenza della morte rende importante e definitiva ogni minima interazione tra la coppia d’anziani.
Premi: Miglior film al 6° Tiburon International Film Festival 2007 (San Francisco, Usa); Miglior film al 1° Festival del Cinema Invisibile 2008 (Como, Italia); Premio speciale della giuria al 12° Gallio Festival del Cinema Italiano Opere Prime 2008 (Gallio, Italia).
Un sogno ricorrente, una vecchia casa votata al silenzio di lui e di lei, coppia senza più voce ma con una miriade di ricordi. Un confine che separa la morte dai suoi fantasmi, l’età dal suo inesorabile commiato. Se basta questo a fare di un film un ottimo film, Stefano Odoardi – regista abruzzese da anni “emigrato” in Olanda – c’è riuscito in maniera strabiliante. Giovinezza e vecchiaia si incrociano, nel passo svelto di un matrimonio che il lucernario dell’infinito svela in tutta la sua ossessiva finitudine, senza retorica e con un tocco stilistico coraggioso e singolare. La grandezza del cinema, di questo cinema, è la passione. L’immagine fissa che entra nella carne e se ne ciba, rende dolce il filosofeggiare sui grandi temi dell’esistenza, ricordando che la mirabilia sta anche, e soprattutto, in inquadrature statiche che cozzano col ticchettare del tempo. Che i simbolismi di due attori non professionisti, uniti nella vita e nella sua riproduzione cinematografica, reggano il passo a un cinema che non fa dei criteri estetici tradizionali – il bello e il brutto – la sua ragione di vita o di morte, tema tabù per il vivere occidentale. Un esperimento visivo ed evocativo come Una ballata bianca (profetico e delizioso sin dal titolo) sembra ricordarci una dimensione che da Andrei Tarkovsky a Ingmar Bergman ha sempre fatto capolino sul grande schermo, privandosi di effetti speciali e sceneggiature roboanti, lasciando sullo sfondo la complessa semplicità dell’esistenza, attraverso gli occhi di chi l’ha vissuta. Non sarà facile proporre sul mercato italiano un “prodotto” simile, un film che, invece, ha attratto frotte di spettatori in altri paesi, a partire dalla vicina Olanda – terra acquisita di Odoardi – fino al Brasile e alla Korea, dove i festival e gli spettatori, hanno compostamente lottato per dargli voce. Non sarà facile perché frutto di un linguaggio che l’industria ha voluto dimenticare, salvo riproporlo come eccezione e destinandolo per tale ragione all’oblio, o peggio all’incomprensione. Sedersi composti davanti allo schermo, per tentare di capirne le ragioni, sarebbe già un inedito e generoso passo avanti. (Pierpaolo Simone, MyMovies)
MANCANZA-INFERNO
Regia, soggetto, sceneggiatura, fotografia: Stefano Odoardi Montaggio: Gianluca Stuard Musica: Andrea Manzoli, Valentina Coladonato (soprano) Produttori: Stefano Odoardi, Gianluca Stuard Produzione: O Film, Strike fp in collaborazione con: Hatha Ciudad Onlus Anno: 2014 Durata: 71’
Interpreti: Angélique Cavallari, Luigi Fiammata, Giampiero De Santis, Piercesare Stagni, Francesca Petrozzi, Annamaria Di Gregorio, Alessandra Busilacchio, Principe Valeri, Simona Lamparelli, Syria Giuliani, Micol Califano, Fabrizio Villacroce, Francesca Spennati, Roberto Martella, Ciro Improta, Damiano Berardi, Emilio Brambilla, Luigi Di Iulio, Carolina Tosone, Francesca Sanlorenzo, Domenico Cordeschi
Una giovane donna, un angelo che indossa un lungo cappotto beige, vaga all’infinito mentre filosofeggia sulla sofferenza degli angeli. Ritrovatasi nel centro storico de L’Aquila, la città distrutta dal terremoto del 6 aprile 2009, si rende conto di come la vita non sia ancora tornata alla normalità. Cosa che le diviene evidente dalle immagini di devastazione e dalle dichiarazioni di un gruppo di dannati imprigionati nella città fatiscente.
Per bipartire natura e cultura, eternità e tempo, permanenza e impermanenza, il film utilizza differenti strumenti tecnici e linguistici. Se attorno ai dannati ruota una telecamera digitale ad alta definizione, è invece una macchina da presa in 16mm a pedinare, contemplare e ricreare lo sguardo di Angélique Cavallari. L’Angelo in impermeabile chiaro col caschetto alla Louise Brooks, però più scomposto. Seducente e stilizzato Angelo dell’imperfezione. Da un lato un’attrice professionista, alle prese con un grande classico, le Elegie duinesi (1912-1922) di Rilke, testo poetico capitale sul (non) senso della vita; dall’altro, i protagonisti presi dalla strada, chiamati a improvvisare dialoghi e monologhi non scritti. Dividere per far convergere, sintesi di antitesi. Per questa via, i versi detti dall’Angelo, sterminatore e riparatore a un tempo, Angelus Novus foriero di verità tenute a bada e luci-fero, riformulano il teatro. La scena si fa immagine pura, cinema di sguardo, lungi da convenzioni e accademismi letterari. Laddove, le testimonianze non fiction degli autentici dannati/vittime attingono al profondo (psicologico, poetico) di un documentario d’espressione, mai di mera informazione. Scisma più che sisma. Bandita infatti ogni menzione al terremoto aquilano del 2009, se non nei titoli di coda. I personaggi sono al di fuori del tempo, attori di un trauma confuso col dolore e l’orrore di vivere. Potrebbero appartenere indifferentemente a un luogo di guerra o di occupazione, di crisi economica e di sfratto, di perdita del lavoro o di un affetto. La ricostruzione a cui si allude è quella, rilkiana, di un ri-percepire diversamente le cose, all’ombra di una positività superiore. (Leonardo Persia, Rapporto Confidenziale, 26/04/2014)
Giulianova. Premiazione della III Edizione del Concorso dedicato a Filomena Delli Castelli
La Commissione Pari Opportunità del Comune di Giulianova, comunica che l’8 maggio 2014 alle ore 09,30 presso il Palazzo Kursaal di Giulianova Lido si terrà la premiazione della III Edizione del Concorso dedicato a Filomena Delli Castelli sul tema: “Stalking conoscerlo per difendersi”, al quale hanno partecipato gli studenti di tutte le Scuole Superiori del Comune di Giulianova.
L’evento ha avuto il patrocinio del Presidente della Repubblica, del Comune Giulianova, della Commissione Pari Opportunità Regione Abruzzo, della Consigliera di Parità e della Commissione Pari Opportunità Provincia di Teramo.
Nel corso della premiazione, grazie alla RAI Abruzzo, verrà proiettato un video dell’ultima intervista rilasciata dall’On. Filomena Delli Castelli. La mattinata sarà allietata dal coro della scuola IIS Crocetti-Cerulli.
Presenta la Professoressa Fiammetta Ricci docente dell’Università di Teramo