Contrasto alla violenza sulle donne: domani “Bastarde senza gloria” a Vasto. Cambio location per Pescara, lo spettacolo sarà al Sant’Andrea

La donna in fabbrica: madre, moglie, amante, lesbica o straniera, non smette di essere donna con tutta la sua complessità e fragilità ma indossando sempre la sua fiera ironia. Si scaglia come un felino, ride di sé stessa, ferisce per sbaglio, uccide se necessario ma rinasce come una fenice, anche a costo di perdere.

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Atri. Nuovo asilo nido a Fontanelle, affidati i lavori

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ATRI. Lo scorso 25 ottobre sono stati affidati i lavori, per un importo complessivo di 720 mila euro, per la costruzione del nuovo asilo nido di Fontanelle di Atri. L’intervento prevede la demolizione del fabbricato che attualmente è sede della Scuola dell’Infanzia di Fontanelle e la successiva costruzione di un nuovo asilo nido, dimensionato per ospitare 30 bambini. L’operazione nasce dall’esigenza di creare una struttura moderna e funzionale, capace di rispondere alle attuali esigenze educative, normative e di sostenibilità ambientale.

“Siamo molto orgogliosi di questa opera, molto attesa dalla comunità – dichiara il Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti – il progetto sarà caratterizzato da una distribuzione interna funzionale, con particolare attenzione all’illuminazione naturale, alla sicurezza e all’accessibilità per tutti i bambini, inclusi quelli con disabilità. L’area esterna sarà progettata per includere spazi verdi, giardini didattici e aree gioco attrezzate, al fine di favorire il contatto con la natura e lo sviluppo psicomotorio dei bambini. L’intervento complessivo si propone di creare un asilo nido innovativo, sicuro, sostenibile e perfettamente inserito nel contesto urbano e paesaggistico”.




Lara Molino e Le Cantatrici d’Abruzzo, fuori il 27 novembre: “Mataléne”. Il nuovo singolo su Spotify, YouTube e tutte le piattaforme digitali

 

Uscirà il prossimo 27 novembre 2024 il nuovo singolo della cantautrice abruzzese Lara Molino, il titolo è “Mataléne”.

 

È un canto del lavoro della tradizione popolare abruzzese (titolo originale “So jute a fa la jerve a lu cannete”) che la stessa Molino ha voluto completamente rivisitare.

Questo brano è dedicato in particolare alle due nonne di Lara: Maria e Vitalina, grandi lavoratrici e donne instancabili e la sua uscita cade con l’anno del Turismo delle Radici, indetto dal Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale che ha visto la stessa regione abruzzese protagonista su più fronti.

 

Numerose sono le soddisfazioni per la Molino in questo 2024 in cui ha da poco ritirato il premio il Serpente d’oro durante la Notte dei Serpenti a Pescara, manifestazione del Direttore artistico, il Maestro Enrico Melozzi o l’invito a cantare in Belgio, a Marcinelle.

 

Tra gli impegni dell’artista di San Salvo non manca mai quello di studiare, fare ricerca continua, sulla storia abruzzese, sul dialetto e la musica popolare. Oltre a comporre nuove canzoni e scrivere nuovi spettacoli musicali, prosegue con le attività dell’Associazione Culturale Nonsolomusica, fondata nel 2002. Grazie ai corsi di musica organizzati dall’associazione, concerti musicali, saggi di musica, incisione di CD, formazione di cori, tante edizioni di San Salvo Musica Festival, di Spazio Cant’autori, come la stessa Molino ammette, ha avuto la possibilità di conoscere tante persone, tanti musicisti ed “ho cercato – spiega – di realizzare ogni anno nuove e belle iniziative per seminare cultura nel territorio. Da qualche anno ci occupiamo anche di Musicoterapia e dunque ci dedichiamo anche a progetti speciali che prevedono sensibilità e preparazione.

Amo stare con i ragazzi, ma anche con gli anziani, ci sono persone stupende che ho conosciuto e mi è capitato tante volte, durante il lavoro, di provare forti emozioni”.

 

Ci sono vari elementi nuovi in questa pubblicazione: l’artista infatti pur realizzando una sua personalissima versione, ha scelto di interpretare una canzone non composta in prima persona; “canto per la prima volta insieme ad altre voci femminili, un gruppo vocale, denominato ‘Le Cantatrici d’Abruzzo’ che, voglio sottolineare, nascono in questa occasione, grazie a Mataléne; è una canzone cantata, suonata e arrangiata da sole donne e non è presente il suono della chitarra come in tutti gli altri brani da me composti; è pubblicata in un giorno speciale quello del mio compleanno” – anticipa.

 

“L’idea di registrare ‘Mataléne’ – spiega Lara Molino – mi è venuta una sera durante delle prove musicali con una collega, Maria Aurelia Del Casale. Lei ha iniziato a suonare una particolare ritmica col suo tamburo ed io ho iniziato ad improvvisare con la voce. Mi sono subito accorta che era successo qualcosa di speciale. Qualche settimana più tardi ho avuto l’opportunità di fare ascoltare questa canzone, ancora in fase embrionale, ad un grande artista e Maestro di tammorra, Luca Rossi che mi ha esortato ad andare avanti e registrare: così è nata ‘Mataléne’.

 

Questo singolo è stato registrato tra l’Abruzzo e la Toscana, un matrimonio che vede la nascita di questo nuovo progetto al femminile ossia Le Cantatrici d’Abruzzo con la stessa Molino ed inoltre Maria Aurelia Del Casale che ha suonato anche le percussioni, Emanuela Molino e Carla Magnoni: un progetto in divenire, infatti sono previsti nuovi ingressi e nuove collaborazioni.

 

“Sono fiera di questo lavoro che segna l’inizio di un percorso nuovo. Sto preparando infatti un importante spettacolo teatrale e musicale che spero venga accolto e supportato come merita. Da mesi sto componendo nuovi brani, scrivendo monologhi e dialoghi da interpretare: è un periodo molto bello, di intensa ricerca e studio” – conclude l’artista abruzzese.

 

 

Credits del nuovo singolo

Voce solista: Lara Molino

Percussioni: Maria Aurelia Del Casale

Voci: Carla Magnoni, Maria Aurelia Del Casale, Emanuela Molino

Arrangiamenti, Produzione Artistica: Carla Magnoni

Produzione esecutiva: Lara Molino e Ass. Culturale “Nonsolomusica” (San Salvo – CH)

Recording : Francesco Apolloni presso P.I.M.S. Studio di Vasto (CH)

Mixering e Mastering: Carla Magnoni presso Il Pollaio Music Studio di Chiusi (SI)

 

Dal 27 novembre, “Mataléne” è presente su tutte le piattaforme digitali, come Spotify, ITunes, Deezer, ecc. ed anche in formato video su YouTube.

 

 

Lara Molino

Cantautrice, musicoterapista, educatrice musicale nel suo Abruzzo, è una delle musiciste abruzzesi più attive, autrice di oltre duecento canzoni, di quattro album e di due recitals. A tredici anni inizia a suonare la chitarra e si scopre immediatamente autrice, tanto da ottenere importanti riconoscimenti, sin da adolescente, alle varie rassegne a cui partecipa con le sue canzoni.

Grazie alla frequentazione della Hope Music School di Roma, Lara si confronta con musicisti prestigiosi quali Mario Lavezzi, Maurizio Fabrizio, e Oscar Prudente, così viene notata e intraprende la sua prima attività concertistica. Tra le varie e importanti esperienze sono da segnalare l’apertura del concerto teatino di Gianni Morandi nel 2009, la collaborazione con il violinista Michele Gazich, il premio speciale al “Festival della Canzone Dialettale d’Autore” di Ospedaletti, assegnatole da Giorgio Calabrese in persona, presidente della giuria, il premio internazionale Dean

Martin. Figura tanto canonica quanto anomala di cantautrice, impegnata nel sociale e nel volontariato, Lara Molino scrive i suoi testi in italiano e in dialetto abruzzese, e si accompagna con chitarra e armonica a bocca. La sua prolifica vena creativa si è espressa negli anni attraverso le numerose canzoni ma anche in quattro album: Tra le mie braccia (2006), Il mio angolo di cielo (2009 – prodotto da Massimo Varini), Fòrte e gendìle (2017 – prodotto da Michele Gazich), Amoremé (2022 – prodotto da Carla Magnoni). È autrice di due recitals: “Grazie, Scusa, Permesso” e “La terra è di chi la canta”.

 

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“Donne vittime di violenza, femminicidi, tratta” le iniziative della Commissione Pari Opportunità, i dati della Fenice e Casa Maia

Teramo 22 novembre 2024. Il bilancio delle morti, in calo dell’11% rispetto al 2023 è comunque tragico; oltre 90 casi, 77 le donne uccise da partner o comunque da familiari. Cambia anche l’età delle vittime dei femminicidi: circa una vittima su cinque nel 2024, è over 70, uccise tutte dai mariti dopo matrimoni lunghi 40 o 50 anni. Questi i dati nazionali che registrano anche un aumento delle donne che si rivolgono ai Centri.  Sono in aumento anche quelle che si rivolgono al Centro La Fenice della Provincia, un dato che ha diverse letture e che ha comunque una valenza positiva in quanto l’intervento e il supporto delle professioniste dell’antiviolenza (avvocata, assistente sociale, psicologa) sono spesso l’unico argine ad un tragico epilogo: aiutando le donne a denunciare, a trovare un lavoro se occorre, a salvaguardare i minori. Dove occorre c’è la possibilità di essere ospitati dalla casa famiglia dell’Ente, Casa Maia.

Con la Commissione pari opportunità della Provincia di Teramo, questa mattina, sono stati presentati i dati che riguardano i quattro sportelli del Centro La Fenice e le iniziative organizzate in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere.

Donne vittime. Di violenza domestica, di femminicidi, di tratta. Oggi il nostro pensiero è tutto per loro” questo il filo rosso che lega l’iniziativa che, come racconta la presidente, Erika Angelini, vedrà le donne della CPO varcare la soglia del carcere circondariale di Teramo nel pomeriggio del 25 novembre. Una iniziativa costruita in collaborazione la direttrice della casa Circondariale Lucia Avantaggio (vedi  dichirazioni video).

“Un momento d’ascolto e di vicinanza a donne con un vissuto difficile – ha spiegato la presidente Angelini da poco insediata insieme alla nuova Commissione nominata meno di un mese fa – entriamo in punta di piedi ringraziando la direzione della Casa Circondariale che si è mostrata molto sensibile al tema portando un piccolo dono alle carcerate. Grazie alla collaborazione offerta in modo gratuito da altre donne, parrucchiere ed estetiste, passeremo qualche ora con loro regaleremo qualche ora di normalità. Con le associazioni dedicate stiamo anche organizzando una iniziativa a favore delle donne vittime di tratta”.

Il punto sui dati del Centro La Fenice e di Casa Maia è stato rappresentato dall’avvocato del Centro, Michela Manente. Da gennaio 2024, sono 70 le donne che hanno fatto accesso al Centro Antiviolenza. Solo il 30% è di nazionalità straniera; nel  70% dei casi si tratta di donne italiane. La maggior parte ha figli minori, l’accesso avviene tramite il 1522 o il wapp del Centro 0861 029 009  o i servizi sociali e i legali di fiducia.

A queste si aggiungono le donne inviate in CODICE ROSSO dalle Forze dell’Ordine su indicazione del Pm: si tratta donne che hanno già denunciato e che vengono ospitate nella casa rifugio: dieci di queste sono state accolte con i figli minori. In un caso ha trovato rifugio un intero nucleo familiare.

La Casa può accogliere fino a a tre nuclei familiari in emergenza per 90 giorni e eventualmente per altri 90 giorni. La presa in carico comporta il supporto psicologico, l’orientamento al lavoro (la maggior parte di loro non ha un impiego), l’attivazione di tirocini formativi finalizzati alla stabilizzazione economica della donna; infine laddove si rende necessario anche un supporto economico con il rimborso di spese necessarie. Le donne prese in carico del Centro e di Casa Maia possono richiedere il Reddito di libertà erogato dall’INPS: 400 euro al mese.

Nel corso della conferenza hanno portato il loro contributo raccontando le esperienze nello specifico professionale il Sostituto procuratore del Tribunale di Teramo, Enrica Medori; Luana Strippoli, capo gabinetto della Prefettura; Marica Zicolillo della Questura.Presenti le componenti della CPO e le consigliere provinciali Libera D’Amelio e Maria Grazia Cianella; l’incontro è stato moderato da Tania Bonnici Castelli.

QUI MATERIALE VIDEO E FOTOGRAFICO

https://cloud.provincia.teramo.it/index.php/s/c8wCGMeWBbQK88x




GDF ROAN PESCARA: INAUGURATA LA NUOVA CASERMA SEDE DELLA SEZIONE AEREA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI PESCARA

Il 22 novembre, alla presenza del Comandante Regionale Abruzzo, Gen. B. Germano Caramignoli, è stata celebrata la solenne cerimonia di inaugurazione della nuova caserma, sede della Sezione Aerea di Pescara. Il nuovo edificio, situato all’interno del sedime aeroportuale dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo “Pasquale Liberi”, è una struttura moderna, efficiente e all’avanguardia, parte di un più ampio progetto volto a razionalizzare ed ammodernare il patrimonio immobiliare in uso al Corpo.

La caserma è intitolata al Capitano pilota Paolo Mancini, già Comandante della Sezione Aerea di Pescara dal 12 aprile 1983 al 29 settembre 1985, che il 31 gennaio del 1987 trovò la morte a soli 29 anni, insieme al Brigadiere pilota Francesco Picena, a seguito di un incidente di volo nelle acque del basso Adriatico, durante una missione di perlustrazione costiera per il contrasto del contrabbando.

Alla cerimonia, che ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, militari e religiose, hanno presenziato il Presidente della Regione Abruzzo, dott. Marco Marsilio, i Prefetti di Pescara e L’Aquila, Flavio Ferdani e Giancarlo Di Vincenzo e l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pescara, Avv. Adelchi Sulpizio in rappresentanza del Sindaco Carlo Masci.

Dopo la benedizione della caserma impartita dal Vescovo di Pescara, S.E. Reverendissima Monsignor Tommaso Valentinetti, accompagnato dal Cappellano militare del Comando Regionale Abruzzo, Don. Stefano Aita, la madrina della cerimonia, Signora Concetta Piliero, consorte del compianto Ufficiale, ha proceduto al tradizionale taglio inaugurale del nastro tricolore.

Nel suo intervento di saluto, il Comandante Regionale, nel porre in risalto la ricorrenza del 70° anniversario di istituzione del Servizio Aereo, ha evidenziato come la sinergia tra le componenti di terra, cielo e mare della Guardia di Finanza sia essenziale per permettere al Corpo di assolvere pienamente le proprie funzioni istituzionali. I Reparti aerei e navali svolgono infatti una irrinunciabile e quotidiana azione di servizio a presidio della sicurezza economica e finanziaria del Paese e dell’Unione Europea, anche alla luce della riforma operata con il Decreto legislativo n.177 del 2016, che ha attribuito alla Guardia di Finanza la specialità della sicurezza del mare e il ruolo di unica forza di polizia operante in questo ambito.

La cerimonia si è conclusa con una visita dei locali della nuova struttura e dell’hangar da parte delle Autorità e degli ospiti intervenuti, cui ha fatto seguito il tradizionale brindisi augurale.




GDF ROAN PESCARA: EQUIPAGGIO DI UNA VEDETTA DEL CORPO SEQUESTRA TONNO ROSSO OGGETTO DI PESCA DI FRODO.

 

Nell’ambito di una distinta operazione di Polizia del Mare, le Fiamme Gialle hanno fermato un gommone impegnato nella pesca sportiva a largo di Roseto degli Abruzzi. L’atteggiamento del proprietario, visibilmente agitato, ha insospettito i finanzieri, che hanno trovato abilmente occultato un esemplare di tonno rosso, una specie protetta dalla normativa comunitaria e nazionale, la cui pesca sportiva è attualmente vietata.

Il responsabile è stato sanzionato con una sanzione che va da € 1.333 ad € 4.000 ed il pescato, insieme all’attrezzatura utilizzata, è stato sequestrato. Dopo un’ispezione da parte del veterinario della ASL, il tonno, di grandi dimensioni, è stato accertato idoneo al consumo umano e successivamente donato in beneficenza ad una associazione caritatevole pescarese.

La pesca di frodo rappresenta un illecito sempre più diffuso lungo le coste italiane, in particolare in Abruzzo, dove soggetti provenienti da altre regioni spesso operano. Questo fenomeno suggerisce l’esistenza di organizzazioni più ampie, dedite al mercato nero, che contribuiscono anche all’evasione fiscale.

La Guardia di Finanza sottolinea l’importanza della tracciabilità dei prodotti ittici per garantire la tutela dei consumatori e promuovere un’economia sana, rispettando coloro che praticano la pesca in modo legittimo e professionale, con un occhio attento alla tutela dell’ambiente marino.




Festa dell’albero a Montorio al Vomano: un futuro che dà i suoi frutti.

A Montorio, nel giardino del circolo per anziani, 170 bambini, con le manine sporche di terra e gli occhi pieni di entusiasmo, hanno celebrato la Festa dell’albero insieme ai loro “nonni”, dando vita a un sogno: un frutteto didattico, un luogo dove la natura incontra la tradizione e dove le radici affondano profonde.
È stata una giornata speciale che ha visto protagonisti i più piccoli, semi del domani, apprendere dagli anziani, custodi del passato. Insieme, hanno piantato i primi sei alberi da frutto antichi: la mela gelata, la mela rosa, la mela cotogna, la mela renetta, la mela annurca

e la mela limoncella, varietà locali che raccontano storie e sapori di un tempo. Tra gli alberi, hanno trovato casa anche le talee di erbe aromatiche e piante officinali come la salvia, la lavanda e l’elicrisio, un tocco di profumo e colore che attira gli insetti impollinatori e arricchisce l’ecosistema.

Luciana Del Grande, Presidente di Rifiuti Zero Abruzzo, ha coinvolto i bambini in un viaggio nel tempo, mostrandogli i frutti antichi custoditi nei cestini, accendendo la loro curiosità e rendendoli protagonisti attivi di questo progetto educativo, che contribuirà a preservare la biodiversità e a costruire un futuro più sostenibile.
L’esperto botanico Alessandro Di Donatantonio li ha guidati passo dopo passo, insegnando loro a preparare il terreno, a scavare le buche e a mettere a dimora gli alberi. Maria Laura Frattarelli, con la sua passione contagiosa, ha seguito i bimbi nella piantumazione di erbe officinali e erbe aromatiche svelando i segreti e i rimedi naturali a base di erbe, trasmettendo ai bambini un profondo rispetto per la natura. E gli anziani, con le loro storie e i loro ricordi, hanno creato un ponte tra passato e presente, condividendo aneddoti e racconti sulle varietà di mele coltivate nei loro orti, mentre le maestre coordinavano i bambini che cantavano in cerchio una canzone per celebrare gli alberi.
Un ringraziamento speciale va al Comune di Montorio al Vomano e all’Assessore all’Ambiente Mariangela Cortellini sempre in prima linea nei temi di educazione ambientale, all’Istituto Comprensivo Montorio-Crognaleto, in particolare alle coordinatrici scolastiche Eleonora Costantini e Simona Paolini per l’ottimo coordinamento, al presidente del circolo anziani Leone Magno che ha incantato tutti con i suoi racconti, al vice presidente Adamo Di Giustino per la squisita ospitalità e per aver organizzato la merenda per i bambini, alle maestre che hanno accompagnato i bambini con entusiasmo, a Maria Laura Frattarelli per la sua preziosa collaborazione e ad Alessandro Di Donatantonio per il suo prezioso lavoro. Un ringraziamento particolare all’ex assessore Valdo Di Bonaventura presente all’evento, e naturalmente, un grazie a Rifiuti Zero Abruzzo per il suo impegno costante nella tutela dell’ambiente.
Il frutteto didattico di Montorio al Vomano è un piccolo seme che crescerà e darà i suoi frutti, non solo in termini di cibo sano, ma anche di conoscenza, consapevolezza e senso di appartenenza. È un simbolo di speranza per il futuro, un laboratorio a cielo aperto, un ponte tra passato e futuro, dove bambini e anziani, insieme, coltivano non solo piante ma anche conoscenze e valori.












Teramo. Presentazione del Catalogo della mostra “Teramo a Tavola. Una Cucina Italiana.” Lunedì, 25 novembre, ore 17:30.

la Dott.ssa Paola Di Felice, Presidente di Italia Nostra Sezione “Valerio Croce” di Teramo, presenterà il Catalogo della mostra “Teramo a Tavola. Una Cucina Italiana.“, che si terrà lunedì 25 novembre 2024, dalle ore 17:30, presso l’Auditorium di Santa Maria Bitetto, nel Centro Storico di Teramo.




“La giustizia del Duce” di Luciano Di Tizio a Teramo. Venerdì, 22 novembre, ore 18.

Luigi Ponziani.

Di Tizio nel 2006 ha pubblicato un volume “La giustizia negata. Dietro le quinte del processo Matteotti” interamente dedicato a quella vicenda giudiziaria ed oggi riprende il discorso ampliandolo con uno sguardo d’insieme sugli anni nei quali il fascismo con le sue violenze ha creato un regime dittatoriale grazie a circostanze favorevoli, connivenze più o meno dichiarate e a gravi sottovalutazioni.

Una visione a tutto campo nella quale il delitto e il processo Matteotti conservano un ruolo centrale, ma col discorso allargato ad altri vergognosi processi farsa e anche a vicende diverse nelle quali magistrati con la schiena dritta hanno difeso la Giustizia a dispetto delle pressioni del regime.

Luciano Di Tizio, laureato in storia e filosofia, dopo un’esperienza da docente nei Licei, ha operato per molti anni come giornalista professionista collaborando con quotidiani, radio e tv, nazionali e locali, e infine come caposervizio de “Il Tempo” in Abruzzo. Autore di alcuni saggi storici, si è sempre occupato di ambiente con numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Nel 2022 è stato eletto presidente del WWF Italia.

Per info sui social @ianieriedizioni.




Presentazione del nuovo libro di Gianfranco Giustizieri. L’Aquila, sabato 23 novembre ore 17, presso la Libreria Colacchi

 

L’AQUILA – Sabato 23 novembre, alle ore 17, presso la Libreria Colacchi (Corso Vittorio Emanuele 5, L’Aquila), ci sarà la presentazione di“Aderenti Epurati Salvati Rinati – Fatti, personaggi e una scrittrice: Laudomia Bonanni”, il nuovo libro di Gianfranco Giustizieri per le edizioni Carabba di Lanciano.

 

Dopo i saluti di Carlo Fonzi, presidente dell’Istituto Abruzzese di Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea – IASRIC, che patrocina l’evento, interverranno Maria Rosaria La Morgia, giornalista e scrittrice,Giustino Parisse, giornalista e scrittore, e Gianni Orecchioni, presidente della Casa Editrice Carabba. Coordinerà l’incontro Fabrizio Marinelli, presidente della Deputazione Abruzzese di Stria Patria e saggista.

 

Il libro ripercorre gli anni che vanno dall’avvento del regime fascista al primo periododella Repubblica Italiana in terra d’Abruzzo,tempo contrassegnato da numerose adesioni e successivi “cambi di rotta” nella navigazione di donne e uomini all’interno della vita politicae culturale nel nostro Paese. Tutti con un’iniziale storia personale, con scelte convinte o obbligate, ideali osostanziali, opportunistiche o indifferenti, di militanza o di libertà, per l’approdo finale a nuove esistenze.

 

Tra gli altri una protagonista della vita culturale italiana – qual è stata la scrittrice Laudomia Bonanni (L’Aquila, 8 dicembre 1907 – Roma, 21 febbraio 2002)–con la necessità, non più procrastinabile, di fare chiarezza e di allontanarela disinformazione che ha contribuito in parte ad oscurarne la fama.L’autore ha rintracciato documenti, in parte inediti, in Archivi pubblici e privati, ha letto fogli di antichi giornali di cui si erano perse le tracce, ha ricostruito storie individuali e sociali, per “non colpire” ma per cercare di capire “il prima” e “il dopo” di ogni percorso e conservarne la memoria.

 

Gianfranco Giustizieri è nato a L’Aquila nel 1946. La sua vita professionale si è svoltasoprattutto all’interno delle istituzioni scolastiche. Studioso di letteratura italiana con relativoinsegnamento universitario come cultore della materia, specializzato in Riviste della prima metàdel ‘900, è autore di numerosi articoli riguardanti il patrimonio letterario abruzzese e nazionale.Tra le sue opere i quattro volumi dedicati alla scrittrice Laudomia Bonanni, di cui è riuscito arecuperare parte dell’Archivio personale e ad integrarlo con ritrovamenti e aggiornamentisuccessivi. Oltre a studi su Gabriele d’Annunzio, Pasquale Scarpitti e Pietro Zullino, è autore delromanzo storico La storia del tenente Cosimo G. e del saggio Aeroporto militare n° 452.