Teramo. Edificio scolastico “Delfico” – il Prefetto: “Gli studenti e le loro famiglie hanno bisogno di risposte chiare e immediate. Le attività didattiche non dovranno fermarsi”
IL PREFETTO CONVOCA UN TAVOLO
Alla luce dei recenti e noti accadimenti che hanno riguardato l’edificio che ospita il Convitto
Nazionale Melchiorre Delfico e il Liceo Classico di Teramo, il Prefetto Fabrizio Stelo ha
ritenuto necessario convocare il Presidente della Provincia e il Sindaco di Teramo insieme
ai Dirigenti scolastici, all’Ufficio territoriale scolastico e a tutti gli altri Enti che a vario
titolo potranno e dovranno contribuire nel trovare una soluzione rapida e idonea alle
necessità didattiche degli studenti. La riunione si terrà il prossimo lunedì 7 ottobre presso il
Palazzo di Governo.
“Importante che le decisioni che riguardano il futuro degli studenti vengano valutate e
assunte nelle opportune sedi istituzionali. La Prefettura si rende come sempre disponibile
a offrire un tavolo di confronto fra tutti gli interlocutori coinvolti”.
OMAGGIO A SPOLETO 2024: LA CAREZZA DI LUCREZIA. L’artista Gino Meddi vince con il dipinto ispirato alla poesia “Spoleto ritrovata” di Liliana Biondi
di Anna Manna *
SPOLETO – Nell’ambito del progetto I GRANDI DIALOGHI NEL WEB – POESIA E PITTURA, si sta svolgendo ormai da un anno, con vari eventi, l’Omaggio a Spoleto. I pittori hanno dipinto sui versi di quattro poeti: Anna Manna, Sandro Costanzi, Liliana Biondi, Mario Narducci. I vincitori per i dipinti ispirati dai versi di Anna Manna e Sandro Costanzi sono già stati annunciati in estate. Al terzo incontro “Poeti e Pittori per l’Omaggio a Spoleto” scocca la scintilla della questione femminile in un clima fino ad ora riservato solo alle emozioni ed ai ricordi musicali. L’occasione è la poesia della poetessa aquilana LILIANA BIONDI, docente universitaria, saggista, vivacissima nell’attività letteraria di diffusione della cultura e presente in molte giurie dei più importanti premi letterari italiani ed abruzzesi.
All’invito a dipingere sui versi della poetessa aquilana hanno risposto con slancio le pittrici ed i pittori di Spoleto. La vittoria è andata all’artista GINO MEDDI, titolo dell’opera: La Femme Fatale, olio e acrilico su tela 50×70 – anno 2024. Il dipinto, ispirato dalla poesia “Spoleto ritrovata” vergata da Liliana Biondi, rappresenta Lucrezia Borgia nel periodo in cui ha soggiornato presso la Rocca Albornoz, nel 1499, come Governatrice delDucato di Spoleto. Il secondo posto, ex aequo, è delle artiste NATALIA GERMANI e ROMINA HYKA. Il Premio Speciale fuori concorso è attribuito a MARIA GIOVANNA NARDUCCI, laureata presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e docente di Storia dell’arte presso il Liceo Scientifico “Andrea Bafile” dell’Aquila.
Con la sua poesia LILIANA BIONDI ha introdotto con i versi il ricordo di un personaggio, Lucrezia Borgia, legata a Spoleto. Così aveva scritto la poetessa Liliana Biondi, nota saggista, all’invito di Anna Manna a scrivere versi per Spoleto: “Grazie, Anna carissima, per avermi dato più possibilità di tornare nella bella Spoleto, di cui avevo romantici ricordi giovanili. E grazie per il tuo invito: nella mia poesia ho voluto, tra l’altro, esaltare la bella Lucrezia Borgia, figlia di papa, sposa a 12 anni e duchessa di Spoleto e Foligno, che proprio a Spoleto dette alla luce il figlio Rodrigo, passata nei secoli come una peccatrice, e alla quale la storia recente sta rendendo onore e gloria per la sua saggezza, intelligenza e fede. L’arte parla con voce personale e universale: la voce del singolo artista, raccolta e condivisa, diventa voce universale. Poesia e pittura, sorelle sin dai tempi di Simonide, sono interpreti con-cordi, ma non meno personali e non meno universali, tante sono le interpretazioni che a catena cultori e artisti avvicendano nel tempo, rimodellandole e riplasmandole eternamente secondo canoni di bellezza anch’essi in continuo mutamento.”
In pochi versi con la poesia di LILIANA BIONDI la questione femminile entra nel dibattito! Non era facile , bisogna riconoscere, rendere in pittura il concetto che esprime la poetessa e che apre il discorso sulla rivalutazione storica della figura di Lucrezia Borgia. Il dipinto vincitore ci è riuscito perfettamente. Da seduttrice peccaminosa Lucrezia diventa Magistra di arte e cultura. Il suo viso, al centro del quadro, sembra accarezzare e abbracciare il paesaggio. Domina quasi Spoleto, ma con grande compostezza ed armonia, sembra illuminare la città.
Annota la Presidente di giuria EUGENIA SERAFINI: “Lucrezia Borgia era biondissima e aveva i capelli ricci, tanto che un pasticcere, in suo onore, fece una torta con decorazioni che ne ricordano lo splendore dei capelli e a Ferrara questa torta è rimasta come tradizione.” Una giovane donna bella, affascinante ma libertina, peccaminosa, negativa insomma. Il pittore attraverso il viso di Lucrezia, rivisitato e rinnovato, ci racconta dunque un giudizio diverso sulla donna più famosa dei Borgia. Un giudizio che corregge la malvagità dell’epoca estremamente maschilista, che bollava come strega peccaminosa “la donna” intelligente e colta.
Gino Meddi ha colto perfettamente il messaggio della poesia. L’incontro artistico tra il poeta ed il pittore è riuscito perfettamente. Al centro di questa votazione, nel singolare concorso pittorico, c’è stata dunque la figura di una donna che può divenire una rappresentazione dei tempi ostili verso la figura della donna che, oggi, vira invece verso una figura di Domina di arti e cultura. I capelli raccolti con compostezza incorniciano un volto benevolo, quasi materno.
Da una docente universitaria, saggista penetrante e colta, come LILIANA BIONDI, non poteva venire stimolo artistico più valido e stimolante. L’Omaggio a Spoleto 2024 ha fatto sbocciare un dialogo artistico di capacità analitiche non percorse prima. Così il dialogo artistico diventa quasi un approfondimento della Memoria profonda del luogo, un’indagine conoscitiva del territorio e della sua Storia. La cerimonia di premiazione per tutti i pittori vincitori si svolgerà a Spoleto il 1° novembre 2024 in orario pomeridiano, presso la galleria LA BOTTEGA DELL’ARTE di Katy Laudicina, in Corso Mazzini 55.
*ideatrice ed organizzatrice dell’Omaggio a Spoleto
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LILIANA BIONDI è nata a L’Aquila nel 1950. Laureatasi con lode a 22 anni, presso l’Università degli Studi dell’Aquila, vi ha poi svolto attività di ricerca e di docenza per 42 anni, dapprima assegnista di letteratura italiana, quindi come ricercatrice e docente di Critica letteraria e Letterature comparate. È stata inoltre docente incaricata di Italiano all’Isef di Cassino fino al 1998; e di Sociologia dei fatti religiosi presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Spes et Ratio” dell’Aquila fino al 2024. Le sue ricerche spaziano dal Trecento alla letteratura contemporanea. Oltre alle monografie su Ludovico Antonio Antinori, Ignazio Silone e Laudomia Bonanni, e a molteplici curatele, le sue numerose pubblicazioni sono presenti in volumi miscellanei, atti di convegno e riviste nazionali ed internazionali. Le due più recenti sono edite sulla rivista «Tempo Presente», Roma, agosto 2024. È inoltre prefatrice e presentatrice di numerosi testi di poesia, di prosa, di teatro.
Studiosa da lunghi anni di Ignazio Silone e di Laudomia Bonanni, è dal 1990 membro del Direttivo del Centro Studi Ignazio Silone di Pescina, e dal 1994 è membro della Giuria del Premio Internazionale Ignazio Silone istituito dalla Regione Abruzzo, giunto quest’anno alla XXVII edizione. Dal 2007 è membro della Giuria del Premio Letterario Internazionale di poesia L’Aquila-Bper intitolato a Laudonia Bonanni. Presiede inoltre, sin dalla prima edizione nel 2003, la Giuria del Premio Letterario Nazionale “Cavallari di Pizzoli” giunta alla XIX edizione. È stata ed è inoltre membro di giuria di numerosi premi letterari italiani, tra cui il Flaiano di Pescara, La Lunaria di Civitella del Tronto, Poesia versante di Falconara Marittima. Socia da anni della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, è stata Presidente del Comitato Aquilano della Società Dante Alighieri e Presidente del Soroptimist International Club dell’Aquila; è socia della storica Società Aquilana dei Concerti Barattelli e per anni è stata componente del suo Consiglio d’Amministrazione.
Approdata alla poesia nel 2000, per caso e quasi per gioco, ma sempre stimata, le sue poesie sono pubblicate su Calendart (dal 2018 al 2014), e su diversi periodici culturali e di poesia dal 2002 a tutt’oggi. Attrice dilettante di teatro dialettale, da sei anni è autrice di testi in dialetto aquilano, in poesia e in prosa, che recita con altri, nel fortunato Festival tutto aquilano di “Sant’Agnese” o delle “Malelingue”. Nel 2008 è stata insignita dell’Onorificenza di Commendatore dell’ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” e nel 2022 le è stata conferita la Cittadinanza onoraria dal Comune di Pescina. Gli sono stati conferiti: nel 2003, il Premio “Vern’aprile” di Teramo per la Critica Letteraria Abruzzese; nel 2018, il Premio “Europa Cultura 2018” per la Critica, presieduto da Corrado Calabrò, e la Menzione d’onore per merito di studio dal Comune di Pescina; nel 2019 il Premio per la saggistica “Vendemmia letteraria Spoleto”, presieduto da Anna Manna; nel 2022, a Roma, il Premio d’Eccellenza “Città del Galateo-Antonio De Ferraris” per la critica letteraria. Figura tra le 3000 Beatrici d’Italia: le donne che contano davvero, in «Luna», Milano-Ginevra, Class Editori, ottobre 2002.
Sequestro edificio scolastico “Melchiorre Delfico” Teramo. UNITEL: “L’edilizia scolastica diventi una priorità di Governo e Regioni. Subito un piano scuola nazionale”
Teramo, 05/10/2024
“Il sequestro dell’edificio che ospita il Convitto ed il Liceo Classico di Teramo, riporta all’attenzione pubblica il tema della sicurezza delle strutture scolastiche, riaccesosi dopo gli eventi sismici del 2016 e, purtroppo, caduto nel dimenticatoio troppo presto”
Lo ricorda l’Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali, che, per voce del presidente della sezione Abruzzo, Arch. Raffaele Di Marcello, aggiunge “i bassi indici di vulnerabilità sismica di molti edifici scolastici, costruiti diversi decenni addietro, con materiali e tecniche che, oggi, non permettono il raggiungimento degli standard previsti dalle normative vigenti se non con costosi interventi, spesso non totalmente risolutivi”.
“Infatti – sottolinea il presidente regionale UNITEL –la vulnerabilità sismicaè la predisposizione di una costruzione a subire danneggiamenti e crolli e la sua valutazione si presta a non poche discrezionalità che portano ad orientare gli interventi migliorativi che, spesso, non permettono di raggiungere il massimo grado di sicurezza previsto dalle norme vigenti al momento delle verifiche”.
“Edifici storici realizzati in muratura – evidenzia l’Arch. Di Marcello – ma anche strutture in calcestruzzo armato realizzate decenni addietro, potrebbero risultare non più idonei ad ospitare funzioni scolastiche, avendo indici bassissimi, molto al di sotto di quello minimo di sicurezza che, secondo le Norme tecniche delle costruzioni del 2018, è pari a 0, 6 nel caso di “miglioramento” di edifici storici e 0,8 in caso di “adeguamento” degli altri edifici scolastici esistenti, considerato che, in una sentenza del 2018 la Cassazione penale ha indicato come inadeguato anche un indice pari a 0,985, disponendo la chiusura di una scuola”.
Tanti sono i fattori che possono portare alla scelta di agire su strutture esistenti o di realizzare nuovi edifici, demolendo e ricostruendo, o di delocalizzare le strutture scolastiche in veri e propri campus, e non attengono solo la sicurezza strutturale degli edifici, ma anche ragioni sociali, economiche, trasportistiche, ecc. – ricorda l’UNITEL.
“È però importante – conclude l’associazione che raggruppa i tecnici degli Enti locali – che, in Italia si attui, subito, un programma straordinario di riqualificazione e ricostruzione degli edifici scolastici di ogni ordine e grado, tenendo conto delle reali esigenze dei territori (il calo demografico è una realtà inoppugnabile), della necessaria flessibilità di utilizzazione degli edifici (che possono assumere anche funzioni di centri civici utilizzabili non solo a fini didattici) e delle esigenze sociali delle comunità. Un piano scuola che dia non solo le necessarie risorse economiche ma anche solide norme e linee guida che permettano di ottimizzare tempi e risorse, senza attendere nuove tragedie che, sull’onda dell’emergenza, portino a scelte, o a non-scelte, inadeguate”.
Teramo. Csm, consulenze gratuite per la Giornata mondiale della salute mentale
In occasione della Giornata mondiale per la salute mentale del 10 ottobre, il Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Teramo organizza una giornata dedicata all’informazione e alla promozione del benessere mentale. La Giornata, celebrata per la prima volta il 10 ottobre 1992, è promossa dalla World Federation of Mental Health – Federazione Mondiale della Salute Mentale – e supportata dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Il tema della Giornata è “Make mental health & well-being for all a global priority”–“Rendi la salute mentale e il benessere per tutti una priorità globale”, #WorldMentalHealthDay.
L’obiettivo è sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche.
Il Csm di Teramo incontra la cittadinanza, previa prenotazione, il 10 ottobre nei locali siti in contrada Casalena, Padiglione 1.Verranno offerti gratuitamente colloqui informativi, valutazioni e test di screening per le più comuni forme di malessere psicologico.
Per la prenotazione sarà necessario rivolgersi al numero telefonico 0861 420515 nelle seguenti giornate ed orari: dal 7 ottobre all’8 ottobre, dalle ore 10 alle 12.
Come riportato dal sito dedicato alla Giornata, “…stigma e discriminazione continuano a essere una barriera all’inclusione sociale e all’accesso alle cure adeguate; possiamo tutti fare la nostra parte nell’aumentare la consapevolezza su quali interventi preventivi sulla salute mentale siano efficaci e la Giornata mondiale della salute mentale è un’opportunità per farlo collettivamente. Immaginiamo un mondo in cui la salute mentale sia valorizzata, promossa e protetta; dove tutti hanno pari opportunità di godere della salute mentale e di esercitare i propri diritti umani; e dove tutti possono accedere alle cure di salute mentale di cui hanno bisogno”.
Editoria. “Dimenticami dopodomani” di Andrea Di Consoli (Rubettino Editore, Roma 2024, pp. 200) è l’ultimo libro del giornalista, autore televisivo, sceneggiatore Andrea Di Consoli, conosciuto ed apprezzato per diversi programmi televisivi di grande successo.
Appena si prende in mano questo libro sicuramente non lo si sa come definirlo.
Puo’ apparire immediatamente come una serie di poesie, ma a forma di racconto o racconti in forma poetica?
Ritengo entrambi.
Ed è una situazione del tutto originale.
Però alla fine della lettura, che vola, oserei dire, per la freschezza delle espressioni, per soprattutto il modo chiaro di scrivere, appare un romanzo.
Un romanzo, sentimentale e viscerale, ma certamente autobiografico dell’Autore.
L’Autore, uomo del sud [anche se per vicissitudini famigliari nato ad Uster (Svizzera tedesca)] ed ormai adulto è dilaniato (dalla seconda di copertina) da nostalgie, sensi di colpa, ma anche desideri e senza dubbio paure.
È un ricordo continuo di situazioni, persone, luoghi, l’essere padre, i figli che crescono e divengono adulti.
Il cambiare di continuo di casa.
L’arrivare per molti a fine mese.
Nel libro c’è quella “identità meridionale” cara ad Andrea Di Consoli.
E da codesta identità mi viene in mente un grande della nostra Letteratura pressocché contemporanea: Luigi Pirandello, e precisamente quello di “Uno, centomila e nessuno”. “Uno” perché ogni persona crede di essere un individuo unico con caratteristiche particolari ed una vita particolare;
“Centomila” perché l’uomo ha, dietro la maschera, tante personalità quante sono le persone che ci giudicano;
“Nessuno” perché, paradossalmente, se l’uomo ha centomila personalità diverse, invero, è come se non ne possedesse nessuna.
Andrea Di Consoli non voleva tornare a scrivere racconti poetici o poesie dopo “La navigazione del Po” (2007), ma ciò è avvenuto durante la pandemia e l’insistenza di un suo amico, lo scrittore Mario Desiati, che ha curato l’introduzione, il quale «[…] solo lui ha saputo vedere l’acqua in un pozzo che sembrava prosciugato. Come abbia fatto, non so. Ma so che di cuori nella sua stessa generazione uno scrittore ne incontra pochi: le dita di una mano sono più che sufficienti per contarli.» (dalla “Nota dell’Autore” finale).
È un libro che mi ha fatto molto pensare e ragionare sulla nostra esistenza, sulla nostra vita, sulle persone che frequentiamo, su anche selezionare le medesime.
Ogni Capitolo è sicuramente a sé stante, ma il filo logico della vita dell’Autore si capta e bene.
Scritto in uno stile lineare e ben curato, con una prosa che ti coinvolge.
In certi momenti sembra di essere nel luogo o nella situazione che il Di Consoli descrive.
«Con Dimenticami dopodomani Andrea Di Consoli ha dato ennesima prova della sua vocazione di “irregolare”, assai distante dalle mode correnti e da furbizie editoriali. Ha composto un canzoniere realistico e struggente, di grande forza espressiva, rappresentato dalla sua generazione. Un libro a cuore aperto, diretto, senza orfismi, reticenze e non detti. Duro e dolcissimo allo stesso tempo.» (dalla seconda di copertina).
Ed è quello che ho provato nel leggerlo tutto di un fiato e sicuramente da non “dimenticare dopodomani”, ma mai!
Gianluigi Chiaserotti
Il 5 ottobre a Colledara presentazione del libro di Giancarlo Prosperi sugli eventi risorgimentali dopo l’Unità d’Italia
COLLEDARA – Sabato 5 ottobre, alle ore 17.30 nella Sala consiliare del
Comune di Colledara si terrà la presentazione di “Eventi
risorgimentali in provincia di Teramo dopo il 1860”, il nuovo libro
dello storico Giancarlo Prosperi.
Dopo i saluti del sindaco Manuele Tiberii, interverranno Stefania
Pompeo dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, la docente Ivonne
Pincelli, Biagio Di Giuseppe, rappresentante dell’associazione “Il
Ponte e la Torre”, e lo studente Stefano D’Angelantonio. Intermezzi
musicali di Roppoppò il Cantastorie.
L’evento editoriale è stato organizzato dal “Centro Studi Emidio ed
Ermando magazzeni” con il patrocinio del Comune di Colledara
Giancarlo Prosperi, laureato in Sociologia e successivamente in
Pedagogia presso l’Università degli Studi di Urbino, è autore di oltre
venti opere tra volumi, saggi storici e socio-pedagogici ed
attualmente insegna nella scuola secondaria.
Ha collaborato per diversi anni alla cattedra di sociologia della
politica presso l’Università di Teramo occupandosi di studi
risorgimentali. Numerosi i premi e i riconoscimenti per la sua
attività di ricerca. È insignito dell’“Aquila d’Oro Crociata al
Merito” dai Corpi Sanitari Internazionali “Croce Rossa Garibaldina”.
Al via la decima edizione del PREMIO NAZIONALE GIOVANNI GRILLO in ricordo degli Internati Militari Italiani dal titolo “Disciplina e onore per un nuovo modello di cittadinanza”. Il Link con il bando
È stato pubblicatoin questi giorni sui sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito e di Rai Scuola il bando di concorso della decima edizione del Premio Nazionale Giovanni Grillo, dedicatoalle migliaiadiInternati Militari Italianidella Seconda Guerra Mondiale, dal titolo: “Disciplina e onore per un nuovo modello di cittadinanza”
Ideato e promosso dall’omonima Fondazione, l’iniziativa si svolge in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e gode del patrocinio del Ministero della Cultura,dell’Aeronautica Militare, dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, diRai Per la Sostenibilità ESGe dellaMedia Partnership di Rai Cultura.
Scopo del concorso di quest’anno, afferma Michelina Grillo, Presidente e ideatrice del Premio,è la riflessione ispirata all’articolo 54 della Costituzione che sancisce il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. Per questa ragione, il senso della Resistenza degli Internati Militari Italiani, nel suo triplice aspetto di: “fedeltà” all’istituzione legittima, “disciplina” rafforzata dallo status militare e di “onore” inteso nella sua valenza individuale e pubblica, è un modello di obbligo primario per tutti i cittadini.
Tali valori sono prescrittivi per i dipendenti pubblici (alcuni degli studenti di oggi lo saranno senz’altro domani), ma possono, altresì, costituire una proposta di rinnovamento per un modello di cittadinanza aperto anche ai nuovi cittadini, secondo un’ottica inclusiva basata sulla prevalenza del bene comune rispetto agli interessi personali.
Le studentesse e gli studenti interessati delle scuole secondarie di primo e secondo grado dell’intero territorio nazionale sono invitati a documentarsi sulle vicende degli Internati Militari Italiani e a ricostruire in forma espositiva – argomentativa, attraverso le modalità previste attraverso le tante modalità previste (filmati, documentari, clip, racconti fotografici, testi teatrali, canzoni, poesie, ecc.), un paio di esperienze significative riferite a episodi (del tempo presente e del passato) di impegno a difesa delle Istituzioni e di fedeltà al dovere, anche a prezzo di sacrifici, morali e a volte anche materiali.
Il bando di concorso, la cui scadenza è fissata al 16 dicembre 2024, è consultabile aiseguenti
Teramo. Il Prefetto: “Continuano le ricerche di Giorgio Lanciotti grazie all’azione sinergica di tutte le specifiche professionalità coinvolte, alle quali va il ringraziamento per l’impegno e la dedizione sin qui profusi”.
DISPERSO GIORGIO LANCIOTTI – AGGIORNAMENTO SITUAZIONE
Nel pomeriggio di ieri si è tenuto in Prefettura un ulteriore punto di situazione sulle ricerche di
Giorgio Lanciotti, escursionista disperso in montagna dal pomeriggio dello scorso 21 settembre, a cui hanno
partecipato i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, del Comando dei Vigili del Fuoco, del Corpo
Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
Nel corso dell’incontro non sono emersi elementi tali da far ritenere che la persona possa trovarsi in
luogo diverso dalle zone nelle quali sin da subito si sono orientate le ricerche che, pertanto, proseguono
incessanti sul massiccio del Gran Sasso, anche tenendo conto di vari suggerimenti pervenuti in questi giorni
circa specifiche aree della montagna nelle quali concentrare le operazioni.
Le ricerche, sin dal loro inizio, non sono mai state interrotte e, quando le condizioni metereologiche
non hanno consentito il sorvolo dei mezzi aerei e i voli con droni in quota, hanno visto l’impiego di
personale da terra a quote più basse.
Continua ad essere presente il posto di comando avanzato dei Vigili del Fuoco, che coordinano le
attività, collocato nel piazzale di Prati di Tivo e attivo 24 ore su 24.
Le forze in campo sono composte da unità degli stessi Vigili del Fuoco, tra cui personale
specializzato in topografia applicata al soccorso, personale S.A.P.R. per il sistema aeromobile a pilotaggio
remoto, personale S.A.F. (Squadra Speleo Alpino Fluviale). Vi sono poi le specifiche professionalità del
Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza, oltre ai
militari dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Pietracamela. Sono inoltre impiegati mezzi aerei e unità
cinofile.
250°ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA: IL 5 OTTOBRE A TORINO, IN PIAZZA CASTELLO, RIEVOCAZIONE STORICA.
Il 5 ottobre a Torino, nella splendida cornice di Piazza Castello, nell’ambito delle celebrazioni del 250°
Anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, si terrà una rievocazione storica, con sfilata in
uniformi d’epoca sulle note della banda del Corpo.
La cerimonia avrà inizio alle ore 11.00, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze, On.
Giancarlo Giorgetti, e del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Andrea De
Gennaro.
Seguirà la visita agli stand espositivi del “Villaggio della Guardia di Finanza”, aperto sino al 6 ottobre, e
alla mostra storica a Palazzo Madama, visitabile sino al 4 novembre.
Gli allestimenti presenti nella mostra offrono ai visitatori l’opportunità di ripercorrere i momenti più
significativi della storia del Corpo, partendo dal 1774, anno di istituzione della Legione Truppe Leggere
del Regno di Sardegna, ed arrivando sino alla moderna e versatile polizia economico-finanziaria di
oggi.
L’esposizione racconta, quindi, 250 anni di storia al servizio della comunità in modo visuale, mediante
una successione di opere pittoriche, impreziosite da cimeli provenienti dal Museo Storico della
Guardia di Finanza, dai Musei Reali di Torino e dall’Archivio di Stato di Torino.
Il Villaggio, suddiviso per aree tematiche, racconta la Guardia di Finanza attraverso le testimonianze
dei propri militari, mediante la videoriproduzione delle immagini delle operazioni condotte
quotidianamente nei vari ambiti di competenza, dalla tutela dell’economia, al contrasto della
criminalità, al soccorso.
Sarà, inoltre, possibile simulare la guida dei più recenti mezzi aerei e navali grazie ai simulatori di
realtà aumentata.
Il Sindaco Jwan Costantini e l’ Amministrazione Comunale piangono la scomparsa di Gaetano Torresi. Porgendo le più sentite condoglianze alla famiglia, ricordano con rimpianto la sua straordinaria figura di professore, promotore culturale, giuliese entusiasta e generoso.
La scomparsa del professor Gaetano Torresi lascia un grande vuoto. Profondamente addolorati, e di sicuro interpretando il sentire di tantissimi cittadini giuliesi, il Sindaco Jwan Costantini e l’ Amministrazione Comunale porgono le più sentite condoglianze alla famiglia e si uniscono alla comunità in un ricordo affettuoso.
Istrionico, geniale, generosissimo sul palcoscenico e nella vita, Gaetano Torresi ha donato a Giulianova idee, proposte, intuizioni straordinarie, non solo sul piano del folklore. Fondatore e anima della Corale Braga e de I Caferza, è stato esempio di come i propri talenti, se nutriti di fantasia, umanità e sensibilità, possano diventare patrimonio comune.
L’ Amministrazione Comunale lo saluta con immenso rimpianto e assicura di farsi parte attiva, nel prossimo futuro, in ogni iniziativa che si proponga di tenerne vivi gli insegnamenti e la memoria.