Atri. MUSIC FOR LIFE – LA MANIFESTAZIONE FINALE DEL PROGETTO MUSICALE INTERNAZIONALE DEL POLO LICEALE “L. ILLUMINATI”
*******
ATRI. Nel Polo Liceale “L. Illuminati”, diretto dal professor Adriano Forcella, venerdì 27 settembre 2024 si è svolta la manifestazione finale del Progetto “Music for Life”, coordinato dalla docente Rita Guardiani. La scuola, costantemente impegnata nella promozione dell’internazionalizzazione del curricolo, nell’ambito della rete European School Network (ESN), ha accolto dal 23 al 27 settembre 2024, 17 studenti e 1 insegnante di cinque delegazioni, provenienti da Ungheria, Romania, Turchia, Portogallo e Finlandia. Gli allievi, ospitati dai discenti dell’istituto scolastico atriano, hanno partecipato ai laboratori musicali e di sviluppo delle competenze trasversali previsti dal progetto. Nel corso dei laboratori di musica d’insieme, condotti dal docente Benedetto Libbi e dall’ex-alunno Riccardo Liberatore, studente al Conservatorio, gli allievi hanno preparato brani per coro ed ensemble strumentali, affrontando le tematiche della cittadinanza attiva e dell’educazione emotiva. L’activity manager statunitense Dorian Persaud ha inoltre promosso giochi rompighiaccio, esperienze di team building e analisi di testi musicali per favorire l’interazione di squadra e la produzione di podcast in lingua inglese. In orario extracurricolare sono state realizzate visite sul territorio e un viaggio d’istruzione a Roma, con l’importante finalità di promozione del patrimonio storico e culturale locale.
In apertura della manifestazione finale il Dirigente Scolastico Adriano Forcella e il Sindaco della Città Ducale Piergiorgio Ferretti hanno salutato i presenti. Il Dirigente Scolastico ha sottolineato l’importanza della dimensione interculturale nel percorso di studio personale e nella formazione di futuro cittadino in uno scenario sempre più internazionale; tali esperienze aiutano i giovani studenti ad acquisire competenze importanti per affrontare positivamente la complessità della vita. Il Sindaco Piergiorgio Ferretti si è complimentato con gli istituti scolastici partecipanti per l’alta valenza formativa dell’iniziativa, in quanto la musica rappresenta uno strumento fondamentale per lo sviluppo integrale degli allievi, che supera barriere culturali e linguistiche, consentendo l’espressione e la comprensione di emozioni complesse. Successivamente alunni stranieri e italiani si sono esibiti in performance strumentali e canore, con il vivace coinvolgimento del pubblico, rappresentato dagli allievi delle classi quarte e quinte dell’istituto, e l’utilizzo del linguaggio universale della musica. Al termine dello spettacolo, le attività sono proseguite nella struttura GAL Terre d’Abruzzo, con un laboratorio di presentazione dei cibi locali, atto a favorire la creazione di uno spazio comune e la valorizzazione degli usi e costumi dei singoli paesi europei aderenti alla rete European School Network. Al successo dell’iniziativa hanno contribuito il coordinamento esperto della docente referente Rita Guardiani e la collaborazione dei docenti Antonella Marchiselli, Annalisa Libbi e Gaetanina Da Fermo. Con un’offerta formativa ricca di iniziative internazionali, il “Polo Liceale L. Illuminati” si conferma scuola per una didattica innovativa, orientata all’interculturalismo.
A GOFFREDO PALMERINI E GIUSEPPE DI FRANCO IL BOOK FOR PEACE INTERNATIONAL AWARD 2024
ROMA – Conferito al giornalista e scrittore Goffredo Palmerini e al presidente del Centro Studi Federico II Giuseppe Di
Franco il prestigioso riconoscimento BOOK for PEACE International Award 2024, promosso in collaborazione con
l’UNESCO e con il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA). Ne ha dato comunicazione ai due insigniti il
presidente di Book for Peace (https://www.booksforpeace.org), prof. Antonio Imeneo, annunciando peraltro che la
consegna del Premio avverrà nel corso di un evento culturale in corso di programmazione e di cui sarà data notizia non
appena definiti luogo e data.
“A Goffredo Palmerini, in considerazione delle sue eccezionali capacità professionali e delle sue elevate qualità umane,
per la sua preziosa opera a favore della Pace e dei Diritti Umani, per l'importante opera di promozione culturale e
giornalistica”, questa la motivazione data dalla Commissione del Premio per il riconoscimento allo scrittore abruzzese,
giornalista internazionale. La Commissione ha così motivato il conferimento al Presidente del Centro Studi Federico II,
istituzione internazionale con sede a Palermo e rappresentanze a Roma, New York e Bordeaux: “A Giuseppe Di Franco,
in considerazione delle sue eccezionali capacità professionali e delle sue elevate qualità umane, per la preziosa opera a
favore della Pace e dei Diritti Umani, per l'importante lavoro svolto dal prestigioso Centro Studi Federico II”.
BOOK for PEACE è un progetto nato su iniziativa di un gruppo di associazioni internazionali che promuovono la Pace,
la difesa dei Diritti Umani, il dialogo interculturale e la diversità delle espressioni culturali, secondo la Convenzione
dell’Unesco. “Book for Peace promuove tali valori universali con un’intensa campagna di iniziative sociali, culturali,
solidali e sportive, sia in Italia che all’estero, valorizzando i libri e più in generale le Personalità che, con le loro attività
promuovono la Pace”, chiarisce il fondatore e Presidente Antonio Imeneo che, con un lavoro assiduo e appassionato
gira il mondo in lungo e largo con un unico obiettivo: promuovere la cultura e il dialogo fra i popoli.
Otto, finora, le edizioni svolte da BOOK for PEACE dal 2017, nel corso delle quali, tra la costellazione di iniziative, il
Premio internazionale, tributato a Personalità che onorano e promuovono i valori fondanti dell’associazione.
Nell’edizione 2024 il Book for Peace International Award è stato consegnato a Maki Mandela-Amuah, il 18 luglio
scorso, nella giornata internazionale dedicata a Nelson Mandela, in una cerimonia tenuta nel Salone d’onore del CONI.
Figlia di Nelson Mandela, una delle attiviste per l'uguaglianza e l’inclusione più famose al mondo, Maki Mandela
continua a seguire le orme del suo grande padre. Il 4 settembre, nella sede di rappresentanza del Parlamento Europeo
a Roma, nell’ambito del convegno “Lo Spazio, lo Sport, la Disabilità per l’inclusione e l’aggregazione”, il Premio
Internazionale BOOKS for PEACE alla Carriera è stato inoltre tributato all’Ing. Giuliano Berretta, già Presidente di
EUTELSAT e Direttore Generale ESA.
BOOKS for PEACE ha anche premiato il Parco Archeologico di Pompei e la Reggia di Caserta. Il 31 maggio il Parco
Archeologico, nella persona del Direttore degli Scavi Gabriel Johannes Zuchtriegel, e il Sindaco di Pompei Carmine
Lo Sapio hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento per il 2024. Il 19 luglio è stata la Reggia di Caserta a ricevere il
premio, consegnato alla Direttrice Tiziana Maffei, un riconoscimento all’Arte, alla Cultura, alla Storia, all’Architettura. La
Reggia di Caserta è una residenza reale appartenuta ai Borbone delle Due Sicilie. Voluta dal re Carlo di Borbone, la
costruzione ebbe inizio il 20 gennaio 1752 su progetto di Luigi Vanvitelli. Completata nel 1845, con il suo enorme
Parco oggi Museo verde, la Reggia è un gioiello di architettura e arte e rappresenta uno dei più importanti monumenti
italiani. Dal 1997 è riconosciuta dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.
Illustri personalità sono presenti nell’Albo d’Oro del Premio BOOKS for PEACE. Solo per menzionarne alcune, insignite
nelle edizioni più recenti: il Premio Nobel per la Pace Denis Mukwebe, la Vicepresidente del Parlamento Europeo on.
Pina Picierno, l’Ambasciatore Gaetano Cortese, il soprano e attrice Katia Ricciarelli, il giornalista e direttore agenzia
AGC già ufficiale GdF Antonio Albanese, l’Ambasciatore d’Italia all’OSCE di Vienna Stefano Baldi, Claudio Atzori di
Medici per l’Africa CUAMM, la scrittrice ucraina Oksana S. Zabuzko, il diplomatico e Pro-Rettore della Mediterranean
University of Albania Arben Cici, il soprano Martina Bortolotti von Haderburg, il giornalista sportivo Giampiero
Galeazzi, il conduttore televisivo Paolo Bonolis, ed altri ancora.
Teramo. Fondazione Tercas: interessante incontro formativo dal titolo: “La Salute Mentale in infanzia ed adolescenza tra vecchie e nuove emergenze”
PENSIERI IN RICORDO DELL’ON. ROMEO RICCIUTI
Apprendo con tristezza e commozione la notizia della scomparsa dell’on. Romeo Ricciuti, il cui impegno per L’Aquila e per l’Abruzzo è stato pieno, infaticabile e prezioso fino ai tempi recenti, quando le condizioni di salute gliel’hanno consentito. La memoria mi riporta subito agli anni Settanta, quando già al vertice dei Coldiretti provinciale dell’Aquila iniziò la sua lunga esperienza politica eletto al Consiglio Regionale nella prima legislatura e nelle due successive, diventando Presidente della Regione e aprendo una straordinaria stagione di progettazione e sviluppo dell’Abruzzo come poche altre, come pure una significativa attività di relazioni con le comunità degli abruzzesi all’estero.
Furono gli anni del grande avanzamento dell’Abruzzo in tutti i settori, grazie anche alla capacità di quella classe politica nelle Istituzioni di pensare e progettare il futuro, potendosi giovare d’avere al Governo del Paese e dell’Europa figure come Lorenzo Natali e Remo Gaspari, tra gli altri, e in Parlamento figure di grande valore, nella maggioranza come nell’opposizione. Lasciata la Regione, poi anche in Parlamento e nel Governo, due volte Sottosegretario di Stato furono per l’on. Ricciuti i luoghi della sua impareggiabile attenzione per l’Abruzzo e per la sua città capoluogo.
Personalmente del suo impegno porto un ricordo vivido e una testimonianza, come della sua determinazione e dell’attenzione verso il presente e il futuro della gente d’Abruzzo. Una politica, quella di quegli anni, che sapeva fortemente competere e confrontarsi, da sponde spesso contrapposte, ma che sapeva anche dialogare sulle grandi questioni nell’interesse generale.
Lasciato nella prima metà degli anni ’90 l’impegno diretto nelle Istituzioni, l’on. Ricciuti ha sempre continuato a sostenere con appassionata dedizione e con la sua notevole esperienza l’impegno delle varie amministrazioni pubbliche per opere ed iniziative destinate alla crescita della città capoluogo e della regione. Un impegno che trovò modo di esprimersi al meglio anche dopo il 6 aprile 2009.
Con gratitudine ed emozione esprimo questi modesti pensieri in ricordo dell’on. Ricciuti, dei comuni valori politici condivisi nella Democrazia Cristiana, come talvolta anche nella diversità delle posizioni – a me e ad altri della mia generazione è capitato, sempre conservando il reciproco rispetto – nella dialettica interna di quel grande partito che per quasi 50 anni ha governato l’Italia e larga parte delle Istituzioni.
L’Aquila e l’Abruzzo dell’on. Ricciuti conserveranno memoria del suo impegno politico da Parlamentare, uomo di Governo, Amministratore regionale, e come uomo pubblico fortemente attento e disponibile verso la gente d’Abruzzo. Un esempio di altri tempi della Politica, che aveva la capacità di saper trovare anche le ragioni che uniscono e non solo quelle che dividono, per il Bene comune. Alla famiglia dell’on. Ricciuti, alla signora Eleonora e ai figli Luca e Paola va la mia affettuosa vicinanza.
L’AQUILA PRESENTE A GUBBIO AL FESTIVAL DEL MEDIOEVO
L’AQUILA – Anche L’Aquila protagonista al Festival del Medioevo di Gubbio. Non solo il libro Il primo Giubileo della Storia” (One Group Edizioni) del giornalista e scrittore aquilano Angelo De Nicola avrà uno spazio nel Festival (domenica 29 settembre) ma la One Group Edizioni sarà presente con uno stand nella “Fiera del Libro” della manifestazione, che quest’anno festeggia il decennale.
La conferenza di Angelo De Nicola è prevista per le ore 11 di domenica 29 settembre nella Sala Azzurra del centro Santo Spirito, nel cuore storico di Gubbio, quando saranno presentati grandi saggi storici all’interno del Focus “La storia da sfogliare”.
«Da dieci anni perseguiamo l’obiettivo di dare al Festival una dimensione sempre più europea e internazionale, offrendo un’esperienza di altissimo livello culturale e di grande valore scientifico. Anche quest’anno, siamo certi di regalare al nostro pubblico momenti indimenticabili, continuando a nutrire la curiosità e l’amore per la storia», ha dichiarato l’ideatore e direttore del Festival del Medioevo, Federico Fioravanti.
Alessandro Barbero, Francesco Guccini, Franco Cardini, Dario Fabbri, Carlo Lucarelli, Maria Giuseppina Muzzarelli, Claudio Strinati, Matteo Saudino e tanti altri storici, scrittori, scienziati, filosofi, architetti e giornalisti compongono il ricco programma della decima edizione del Festival del Medioevo, diventato in questi dieci anni il più importante evento di divulgazione culturale sull’Età di mezzo grazie alle sue lezioni coinvolgenti di alto valore scientifico, unite a rievocazioni di grande qualità.
La One Group Edizioni parteciperà con un proprio stand alla Fiera del libro medievale, l’evento editoriale che arricchisce ogni anno le lezioni di storia di tutti i giorni del Festival per offrire migliaia di opportunità di approfondimento con tutto quello che c’è da leggere sul Medioevo: dai grandi classici alle novità editoriali.
Il link al programma completo del Festival:
ROSETO DEGLI ABRUZZI. IL GUSCIO: APERTURA NUOVO SPORTELLO
IL PARADOSSO DELLA SOLITUDINE: SENTIRSI SOLI TRA LA FOLLA Dr. Krishan Chand Sethi *
La solitudine non è semplicemente l'assenza di compagnia fisica. È un'esperienza complessa,
profondamente personale e spesso fraintesa. Essere soli viene spesso visto come la radice della
solitudine, ma è il sentirsi soli anche quando si è circondati da persone che rappresenta un paradosso più
profondo e doloroso. Questa disconnessione emotiva mette in evidenza l'essenza di cosa significhi essere
umani e perché abbiamo bisogno fondamentalmente di identità, riconoscimento e relazioni significative.
Al centro, la solitudine tra la folla è una forma di isolamento sociale che va oltre la vicinanza fisica. Tocca i
bisogni più profondi del cuore, quali appartenenza, comprensione e connessione emotiva. Si può essere
circondati da amici, familiari e colleghi, ma provare comunque un senso profondo di solitudine se mancano
veri legami emotivi con loro. Questo tipo di disconnessione suggerisce che la solitudine più dolorosa non si
trova nella solitudine fisica, ma nell'assenza di supporto e comprensione emotiva, anche tra molti.
Il bisogno umano di Connessione Emotiva
Gli esseri umani sono per natura esseri sociali. Fin dalla nascita cerchiamo connessioni, non solo per
sopravvivere ma anche per il benessere emotivo. Il dolore del sentirsi soli tra la folla evidenzia una
disconnessione fondamentale tra il nostro ambiente sociale e i nostri bisogni emotivi. Quando ci sentiamo
invisibili o inascoltati da coloro che ci circondano, può portare a una sorta di solitudine esistenziale, che
mette in discussione il nostro stesso valore personale.
Questa forma di solitudine mette alla prova la nostra capacità di formare legami sociali significativi. Non è
sufficiente essere circondati da persone; abbiamo bisogno di una vera compagnia, ossia di relazioni in cui
ci sentiamo apprezzati, compresi e riconosciuti per chi siamo veramente. Il paradosso sorge quando siamo
circondati dagli altri, eppure ci sentiamo completamente isolati, come se i nostri bisogni emotivi fossero
invisibili a chi ci sta intorno.
Il ruolo dell'Intelligenza Emotiva
La solitudine in mezzo alla folla spesso indica una mancanza di intelligenza emotiva, sia a livello
personale che nel nostro ambiente sociale. L'intelligenza emotiva ci permette di empatizzare, connetterci e
costruire relazioni più profonde. Ci aiuta anche a navigare nelle complessità delle interazioni umane.
Quando l'intelligenza emotiva manca, la comunicazione vacilla e la nostra capacità di connetterci con gli
altri a un livello significativo si riduce.
Quando ciò accade, non importa quante persone siano fisicamente intorno a noi, possiamo comunque
sentirci isolati. L'assenza di vera comunicazione, comprensione ed empatia crea un divario che la sola
vicinanza fisica non può colmare. Ecco perché ci si può sentire profondamente soli anche in compagnia di
altri, perché non è la presenza fisica che conta, ma quella emotiva.
Il contrasto tra Solitudine e Isolamento
Esiste una sottile ma importante distinzione tra essere soli e sentirsi soli. La solitudine può essere
un'esperienza pacifica e rigenerante. Ci permette di riflettere, ricaricarci e riconnetterci con noi stessi. Al
contrario, l’isolamento – soprattutto quando vissuto in mezzo agli altri – è emotivamente estenuante. La
differenza fondamentale sta nel nostro stato emotivo. La solitudine è scelta, mentre l’isolamento è subìto.
La solitudine ci permette di godere della nostra compagnia, ma l’isolamento in mezzo alla folla sottolinea il
nostro bisogno di connessioni significative che mancano.
Nella solitudine possiamo trovare chiarezza, pace e conforto. Nell’isolamento, specialmente in un gruppo,
ci troviamo a desiderare quelle stesse connessioni che mancano, rendendo l'esperienza ancora più
dolorosa. Ci ricorda il bisogno umano non solo di compagnia fisica, ma di relazioni che nutrano l'anima.
La Solitudine Emotiva: la lotta nascosta
La solitudine emotiva è forse la forma più estenuante di solitudine. Non si tratta del numero di persone
intorno a noi, ma della profondità della connessione che sentiamo – o meglio, che non sentiamo – con loro.
Quando ci manca una vera compagnia, i nostri bisogni emotivi rimangono insoddisfatti, lasciandoci sentire
isolati e incompresi.
Questo tipo di solitudine può sorgere in tutti gli aspetti della vita – al lavoro, nelle amicizie, nei rapporti
familiari -. Suggerisce una mancanza di realizzazione emotiva, dove nonostante la presenza di persone,
non sentiamo il supporto o la comprensione che desideriamo. Questo vuoto emotivo è ciò che rende la
solitudine in mezzo alla folla così faticosa. Amplifica il nostro senso di isolamento, ricordandoci le
connessioni che ci mancano, piuttosto che quelle che abbiamo.
L'importanza delle vere Amicizie
Questo paradosso della solitudine sottolinea l'importanza delle vere amicizie. Le interazioni superficiali, o le
relazioni basate sulla convenienza o sui guadagni materiali, non possono colmare il vuoto emotivo che la
solitudine crea. Le vere amicizie, d'altra parte, offrono nutrimento emotivo. Forniscono un senso di
appartenenza, comprensione e supporto che va oltre la semplice presenza fisica.
Senza questi veri legami, rischiamo di sperimentare una solitudine più profonda e più significativa, che non
può essere colmata semplicemente dalla presenza fisica delle persone, ma solo da vere amicizie che
nutrono l'anima. Sono questi legami genuini che danno significato alla vita e ci aiutano a sentirci veramente
connessi in un mondo che può spesso sembrare isolante.
*Poeta, scrittore, artista, studioso di Interazioni umane e Benessere emotivo
THE PARADOX OF LONELINESS: OVERCOMING A SENSE OF DEMEURANCE
Loneliness is therefore not the lack of someone’s physical presence. And the process of grieving is quite a
complicated one, which is very individual and often mistaken for something it is not. It is generally a notion
that being lonely is caused by being alone but contrary to this, the worst form of loneliness is being lonely in
a crowd. This detachment underlines that we are but humans, and why we require identity,
acknowledgement and companionship.
In its true sense, loneliness in a crowd holds definition of a state of social exclusion that seems to be way
beyond the physical context. It speaks of the need that resides deeply within the human soul—need for
acceptance, for compassion and for fondness. Even if you are accompanied with friends, families, and co-
workers, still you will feel lonely if you do not have close and intimate relationships with them. Such
emotional detachment only points to one truth: one may search for solace in isolation; but the bitterest
loneliness is born of lack of emotional communion even in the crowd.
The role of human beings in relation to the necessity of social well-being or affection.
Human is a social animal. From the time we are born we strive for attachment not only for the need to
survive but for the need to have our attachments needs met. The experience of being lonely in a crowd
indicates a gap between people’s sociological reality and their subjective experiences. This is epitomized
by the type of loneliness that stems from feeling invisible, and unheard by people around, and this kind of
loneliness puts to question our very existence.
This kind of loneliness poses a great challenge to individuals in as much as relating to other people is
concerned. The problem is not being lonely – the problem is being lonely in a world full of people and
relationships with are others don’t see us, understand us, or acknowledge the real us. The ‘voice’ of
loneliness appears when we are with people, but one can remain all alone as if no one can hear or see a
man’s pain.
Emotional Intelligence: Its Definition, Importance and its Use
It is not only one’s personal deficiency that makes one feel lonely despite the presence of people around
but also a failure of society or people around one to display elementary emotions intelligence. Emotional
intelligence enables us to understand and appreciate or even know and relate with people at a deeper
level. It allows us to also deal with human behavior another thing that it has helped with is relating to
counterpart. Indeed, it’s a known fact that when people lack emotional intelligence, they experience poor
communication, thus, a lack of connection with people.
This, in turn, means that even when there are many people around us, we may not necessarily feel the
need of the company of at least one other person. This means that when people are merely physically
close to one another, there is no chance for them to find that connection is indeed not enough to make
people close, since often the gap resulting from the lack of genuine communication and comprehension
cannot be crossed by simply being in the same room. This is why one can feel deeply lonely in company
because in fact it isn’t the bodies proximity which counts, but emotional proximity.
The distinguishing of solitude and loneliness has been described as follows:
While those two terms often may seem identical, there is a certain difference between being alone and
being lonely. In the right sense, solitude may be an enriching way of experiencing the environment since
there are times when quiet is golden. It makes it possible for us to pause, to rest, and to rejuvenate, within
one’s own self. Here, loneliness – and especially when experienced in the company of the others – is tiring
emotionally. The difference is in terms of the feelings that we harbour concerning such matters. This is the
reason why solitude is more desirable than loneliness, which is forced upon people. Being alone enables
one to be comfortable with him or herself, but being alone while surrounded by people defines the desire of
having companionship even where none exists.
In the case of loneliness organizations offer a chance to find answers, harmony and comfort. In loneliness,
one tends, for instance, to get into a group with expectations of companionship only to find that some of the
people are as lonely as you are missing the company that is not there. It translates to the need man has not
only to be touched but to be touchable, to have contact that is real not virtual or imposed.
Emotional Loneliness: This lecture is titled “The Hidden Struggle,”
Emotional loneliness is possibly the most tiring type of loneliness that anyone can experience. This is not
about the amount of people around us that we are having issues connecting with or not connecting with at
all. In our day to day lives, if we do not find genuine friends to share our feelings with, our emotional outlet
does not get replenished, which makes us feel lonely.
This sort of loneliness can occur in any sphere of life; at the workplace, in friendships, in a family. It hints on
emotional vacuum, where even though there are people in ones society, there is no warm embrace or
someone who understands one’s predicament. That is what makes loneliness in a crowd so tiring and
frustrating because all those people around are indifferent to everything that happens. Instead of enhancing
our feeling of connectedness, it intensifies our feeling of loneliness, as it constantly reminds of relations we
have lost.
Of course, what all these imply is the importance of real friendships that one can never easily bid farewell.
This has the paradox of loneliness, which gives a true value to real friends. In other words, ordinary
interpersonal contacts or interactions, often referred to as exogamic relationships that are shared on the
premise of convenience or on the basis of barter of some material benefits, are incapable of satisfying the
need for companionship that loneliness helps to evoke. Whereas, real friendships provide the emotional
support. Besides mere physical presence, they give one the feeling of belonging and understanding as well
as support.
Without these real connections we can be lonely even being in the company of many people at a funeral,
party or work place. It will be useful to have measured interactions that do not only occupy the space we
live in but are also meaningful. These are the authentic relationships that add value to life and make us feel
connected in the society that many a times feels lonely.
Conclusion
The following paradox of loneliness, which translates to being lonely in a throng of people, make people
understand and appreciate the importance of interpersonal relationships and connections. Though it’s
desirable to have other people around; it is more desirable to be noticed, recognized, and appreciated. The
type of loneliness that one gets when emotionally lonely is one of the worst painful feelings one can
undergo and the only way to deal with it is through the acquisition of meaningful relationships that enrich
the soul. If we do not have these connections we may remain lonely even if we are with people, thus
making it even harder to seek internal calm.
In the modern world with screen-based interactions boasting of their importance more than heartfelt
connections, the complicated task is to create healthy connections that would provide the emotional
support and recognition that we need. Then we can truly connect the loneliness with that true
companionship that provides not only the sustenance but the nourishment of a person and his soul as well.
*Poet, Writer, Artist and Academician specialized in Human behavior and Holistic well-being
Giulia in Rosa 2024. Un convegno sulle malattie renali e una passeggiata non agonistica, nella consueta due giorni organizzata dall’ Assessorato e dalla Commissione alle Pari Opportunità, giunta quest’anno alla settima edizione.
Si tinge di rosa, a Giulianova, l’ultimo fine settimana di settembre. Torna infatti, anche quest’anno, Giulia in Rosa, la tradizionale due giorni organizzata dall’ Assessorato e dalla Commissione alle Pari Opportunità, volta alla sensibilizzazione sui temi della prevenzione, non solo femminile.
Giunta con successo alla sua settima edizione, Giulia in Rosa propone quest’anno un convegno sui problemi renali, in agenda per sabato prossimo, 28 settembre, alle 17, a palazzo Kursaal. Delle patologie che possono affliggere il sistema renale parleranno i dottori Luigi Amoroso, Lorella Stacchiotti, Annamaria D’Ostilio, Annalisa Brandi e Rita Lucidi Pressanti.
Domenica 29 settembre sarà invece la volta della passeggiata non competitiva “Il mare si tinge di rosa”, con raduno alle 9 in piazza del Mare, all’ingresso del molo nord.
Giulia in Rosa, patrocinata dal Comune di Giulianova e dalla Asl di Teramo, è sostenuta da Ecologica G, Farmacia Ielo e Studio 2000.
“ Le malattie renali sono spesso silenti – sottolinea l’ assessore Lidia Albani – Interpretarne correttamente i primi sintomi può davvero salvare la vita. La prevenzione, in questo ambito, è indispensabile”
“ E’ proprio per questo– aggiunge la Presidente della Cpo Marilena Andreani – che continuiamo a promuovere iniziative come Giulia in Rosa, curando che siano non eventi sporadici maappuntamenti fissi, consuetudini virtuose aperte a tutti”.
IL COLUMBUS INTERNATIONAL AWARD NAVIGA VERSO … MIAMI!
COLUMBUS INTERNATIONAL AWARD
V edizione
Miami Edition
9 ottobre 2024 – ore 17
Istituto Marangoni Miami – 3704 NE 2nd Ave – Miami (Florida)
IL COLUMBUS INTERNATIONAL AWARD NAVIGA VERSO … MIAMI!
Nuova rotta per il Premio delle Eccellenze. Navigheremo nelle acque dell’Oceano Atlantico del Nord con destinazione … Miami. Giunto alla quinta edizione, dopo l’ampio successo del 2024 al Senato della Repubblica in Roma, il COLUMBUS INTERNATIONAL AWARD arriva a Miami, in Florida (USA). Il premio, dedicato a personalità, aziende ed associazioni che si sono distinte, ciascuno nel proprio campo, per aver diffuso e/o tutelato la cultura italiana e l’italianità, avrà una location d’eccezione intrisa di Moda, Arte e Design, la prima università italiana in America: l’Istituto Marangoni Miami. L’appuntamento è per il prossimo 9 ottobre, alle ore 17:00.
Il Dott. Massimiliano Ferrara, ideatore, fondatore e organizzatore del premio e Presidente di Fondazione ITALY, promette una quinta edizione effervescente con importanti personalità in qualità di premiati e di ospiti. L’America con questa edizione è ormai vicina e parlerà, partendo da Cristoforo Colombo, di noi italiani, della nostra cultura e di coloro che, sparsi in vari Paesi nel mondo, ci rendono quotidianamente orgogliosi. L’evento che gode del patrocinio dell’Istituto Marangoni Miami e del Florida Atlantic University – Italian Program, è organizzato in collaborazione con Casa Italia Miami, UNITED International Media Partners e MaMa communication (braccio organizzativo e ufficio stampa di Fondazione ITALY). Un ringraziamento speciale a Augusto Cavallini e Paolo Mangia, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Casa Italia Miami, e a Hakan Baykam, CEO e Presidente dell’Istituto Marangoni Miami di Moda, Arte e Design.
Anche per questa edizione molte le adesioni da parte di importanti associazioni e realtà internazionali che hanno voluto dare il proprio contributo culturale e un appoggio morale a un convegno premio d’eccellenza.
Partners di questa V edizione sono NIAF – The National Italian American Foundation, NIABA – National Italian American Bar Association, l’associazione degli avvocati italo-americani, DOVE – Dove Vivo all’Estero, Istituto Diplomazia Europea e Sudamericana, DIVE – Donne Italiane che Vivono all’Estero Los Angeles, Little Studio Film, Hoboken Italian Festival e Filitalia International.
Fondazione ITALY non vivrà da sola questa avventura: l’edizione di Miami accoglierà al suo interno un premio che di certo farà parlare di sé, un premio alla sua prima edizione, così come la Miami Edition del COLUMBUS: Casa Italia Miami Award. Un premio organizzato dall’importante associazione Casa Italia Miami dedicato agli italiani residenti in Florida che, con il loro atteggiamento propositivo e la loro operosità, hanno lasciato il segno, non solo nella comunità italiana locale ma anche e in particolare in quella americana.
Fondazione ITALY e Casa Italia Miami desiderano far diventare questi Awards un appuntamento fisso nel calendario culturale annuale della città di Miami e della Florida.
Anche per questa edizione, oltre 20 i Media Partners Internazionali, tutti italofoni, che non hanno voluto far mancare il loro contributo a questo importante appuntamento legato alla cultura, all’eccellenza e al Made in Italy. Tutto è reso possibile grazie anche al fattivo aiuto di UNITED International Media Partners, Canale Internazionale di Comunicazione e Informazione, di cui fanno orgogliosamente parte: Radio WGBB Long Island (America), Il Marco Polo (Canada), Musicalissima (Argentina), Radio La Luna (Argentina), Italian’s News Radio (America), Hola mi Gente – Ciao Amici Radio Vaticana (Stato del Vaticano), Gazzetta italo brasiliana (Brasile), Christopher Magazine (America), ICN Radio New York (America), Agenzia Italia Informa, La Voce (America), La Voce d’Italia (Spagna/Venezuela), Radio Internazionale Genk (Belgio), Radio Blu Italia (Australia), Radio TV Chin (Canada), Italia Report USA (America), The Hearth of Showbusiness (America), The Wiseguyz Show (America), Allora! (Australia), Corriere Canadese (Canada), ASIB – Associazione Stampa Italiana in Brasile, Radio Italia Africa (Africa), Radio MIR (Belgio), Italian American Radio (America) e Italian’s News (America).
Un particolare e doveroso ringraziamento a coloro che hanno reso possibile tutto questo, i Support Partners della Miami Edition 2024: La Leggenda, O’Munaciello, Genesis Interiors, Casa Poles, Agostino Branca – Creazioni in ceramica e AdviceTourism. Istituzioni, Partners, Media Partners e Support Partners insieme per una più ampia comunicazione e diffusione dell’orgoglio italiano nel mondo!
Il COLUMBUS INTERNATIONAL AWARD sarà l’occasione per parlare, ancora una volta, dell’Italia, delle sue eccellenze, della nostra cultura, a 360°, della nostra unicità, del nostro talento e del bello che ci contraddistingue nel mondo. La conduzione di questa importante V edizione è affidata alle giornaliste Marilena Alescio e Erica Cunsolo.
Come ormai da tradizione i nomi della rosa dei prescelti non è ancora stata diffusa: si potranno conoscere solo nel corso dell’evento. Stessa scelta è stata adottata per il Casa Italia Miami Award. Un’importante novità, fortemente voluta dal fondatore e organizzatore, è l’istituzione di una nuova sezione premio, la Sezione Community Service. Community Service è il premio dedicato e appositamente pensato per coloro che quotidianamente si mettono a disposizione della comunità, dei più deboli e/o dei più bisognosi, di coloro che dedicano anche parte della loro vita professionale e familiare al servizio di chi, a vario titolo, chiede aiuto, un consiglio, un parere.
Le altre tre sezioni del Premio sono Amazing – riservato alle persone, Excellence – riservato alle aziende, istituzioni e associazioni, e Media Operator – riservato agli operatori della comunicazione. Al solito non mancheranno le sorprese e le emozioni. L’appuntamento è dunque per il prossimo mercoledì 9 ottobre, alle ore 17:00, presso l’Istituto Marangoni Miami, 3704 NE 2nd Ave – Miami, in Florida. L’accesso alla sala, con abbigliamento consono, è solo su invito.
COLUMBUS INTERNATIONAL AWARD e Casa Italia Miami Award potranno essere seguiti in diretta streaming sulla pagina Facebook dedicata: https://www.facebook.com/ColumbusInternationalAward.