Giulianova. Riaperto da oggi al pubblico il parcheggio di via XXIV Maggio. L’assessore Francioni: “Un’opera che restituisce dignità ad uno snodo nevralgico”.

Parcheggio zona Carabinieri

Parcheggio zona Carabinieri

Parcheggio zona Carabinieri

Dalla mattina di oggi, 12 agosto, è aperto al pubblico, dunque pienamente fruibile, il parcheggio di via XXIV Maggio, prospiciente la sede della Compagnia dei Carabinieri di Giulianova. Si tratta di un’area di sosta non a pagamento e che include stalli riservati al personale in servizio nella vicina caserma.

“I lavori sono iniziati lo scorso settembre – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Matteo Francioni -, al termine di un iter curato dal mio predecessore, l’ingegner Giampiero Di Candido. Di circa 150.000 euro l’importo dell’ intervento, che ha riguardato la sostituzione delle caditoie e il rifacimento del manto d’asfalto. Sono stati inoltre rimossi i pilastrini di cemento presenti tra gli stalli e sostituita l’ intera segnaletica.

L’ opera, attesissima, ha riportato dignità in uno snodo nevralgico su cui insistono la caserma dei carabinieri e numerose attività, e dove gli spazi di parcheggio erano oggettivamente insufficienti.”




BOMBA (Chieti). Happening di arte relazionale con l’artista Anna Seccia dal titolo “ Tracce di identità territoriale”. 14 agosto, ore 18

BOMBA. Happening di arte relazionale con l’artista Anna Seccia dal titolo “ Tracce di identità territoriale”

L’Associazione Vacanze Abruzzo Natura APS in collaborazione con gli Stati generali delle donne con il Patrocinio del Comune di Bomba promuove, una iniziativa di sensibilizzazione, promozione e valorizzazione della cultura e delle identità locali. L’ evento si prefigge due finalità:

  1. A) Lasciare traccia di un passato vitale, significativo, propositivo di personaggi che hanno segnato una presenza storica nella comunità Bombese.
  2. B) Un confronto generazionale, di presenza, radicalità sul territorio. Una connessione tra diverse forme di vita, che come l’albero della vita, ha radici profonde e crescendo si arricchisce di tanti frutti.

L’evento, tra le tante attività di intrattenimento dei turisti e cittadini Bombesi, è stato inserito nel calendario “Agosto Bombese” promosso dal Comune di Bomba. L’Associazione Van, da tempo impegnata nella valorizzazione del territorio propone la realizzazione di una performance artistica dal titolo: “Tracce di identità territoriale” un Happening di arte relazionale con l’artista Anna Seccia in piazza G.Matteotti di Bomba il 14 Agosto 2024 dalle ore 18.00 a cui farà seguito una iniziativa gastronomica di degustazione di fritti Bombesi “Lu Scartocce”.

L’evento prevede il coinvolgimento di tutti i cittadini di diverse generazioni e con esperienze sociali e culturali diverse che potranno lasciare le loro “IMPRONTE” su una tela che diventerà un’opera d’arte grazie all’artista esperta in arte collettiva partecipata. Tutto ciò rientra nel più ampio progetto di arte relazionale di Anna Seccia che fin dalla metà degli anni Novanta porta avanti questo lavoro finalizzato alla realizzazione di esperienze collettiva di condivisione artistica capaci di “curare” le divisioni sociali mettendo in condivisione persone di varia estrazione sociale. Un’opera che abbatta le barriere portando con sé un messaggio di pace e unità nel segno dell’arte e della bellezza. Durante la performance ci saranno letture a tema, e della musica d’accompagnamento con al violoncello  il musicista Vladimir Bogdanovic. L’Opera d’arte verrà donata al Comune a testimonianza di un percorso condiviso di scambio culturale e di un progresso sociale e culturale in evoluzione.

Rosaria Nelli

 




INNO DEGLI AQUILOTTI DEL GRAN SASSO DI PIETRACAMELA

 

 

La storia dell’alpinismo abruzzese ebbe un forte impulso con la nascita del gruppo “Gli Aquilotti del Gran Sasso di Pietracamela (TE)”, fondato nel 1925 dal Dott. Ernesto Sivitilli (1902-1940), Accademico del CAI, prima dei più noti e celeberrimi “Scoiattoli” di Cortina d’Ampezzo (1939) e dei ”Ragni” di Lecco (1946) e fu il primo a nascere in Italia.

 

https://www.youtube.com/watch?v=7Ld2gHkzSKo

 

L’associazione  alpinistica dei mitici Aquilotti del Gran Sasso fu fondata da Ernesto Sivitilli nel 1925 a Pietracamela (TE), anche se le attività di alpinismo e di sport invernali svolte del gruppo erano iniziate nel 1923, tant’è che il 29 dicembre 2023, nella piazza del borgo di Pietracamela, nella festa del centenario, è stato inaugurato un magnifico monumento bronzeo dedicato agli audaci alpinisti pretatoli. I giovani montanari esplorarono tutti i versanti del Corno Piccolo, del Corno Grande, di Pizzo Intermesoli, del Monte Camicia e di altri vertici del Gran Sasso, aprendo molte vie con difficoltà sempre crescenti che sono diventate vie di arrampicata classiche. Le immagini del video, oltre a raffigurare alcuni Aquilotti storici, mostrano il Gran Sasso visto da tantissime angolazioni spettacolari.

Insieme al sodalizio alpino abruzzese nacque anche l’ “Inno degli Aquilotti del Gran Sasso di Pietracamela”, con versi scritti dallo stesso Sivitilli, fondatore dell’associazione e, mancando la linea melodica del componimento, è stato chiesto al M° Camillo Berardi di comporla. Rispetto al testo originale, formato da tre strofe seguite tutte dal ritornello, è stato aggiunto un quarto ritornello, ponendolo prima della 1^ strofa, per rendere più vivace l’inizio del canto.

Il ritornello è impostato su un tempo di marcia marcato e brioso e la strofa presenta un cambiamento di tempo, assimilabile a quello di un “Valzer” solenne, più adatto per descrivere le maestose e severe vette del Gran Sasso che incutono rispetto.

Il brano è eseguito dalla “Corale di Tornimparte” (AQ), diretta dal M° Mario Santucci che ha sempre fornito una forte testimonianza di canti della montagna e contributi incisivi per la crescita dei territori montani, conservandone il senso dell’identità e valorizzando le risorse che la montagna è in grado di offrire.

 

INNO DEGLI AQUILOTTI DEL GRAN SASSO

DI  PIETRACAMELA

 

Versi di Ernesto SIVITILLI                       

Musica di Camillo BERARDI

 

Sempre l’Aquila Reale                             Sempre l’Aquila Reale 

ci accompagna nel cammino                 ci accompagna nel cammino

e quand’essa batte l’ale                         e quand’essa batte l’ale

noi gridiam: Per te << Hurrà >>!          noi gridiam: Per te << Hurrà >>!

 

   Superbo Monte eccelso                          Atavici  richiami

   o Vetta del Gran Sasso                          ci spingono sul Monte

   su te volgiamo il passo                          di ogni dolcezza fonte

   con foga e con ardor.                            dator di ogni virtù.

   Spingendoci sui picchi                           Sgorgan dal cuor che esulta

   con animo e fierezza                              pensieri forti, arditi:

   la nostra giovinezza                               i nostri non son miti

   sorride e freme in cor.                           son palpiti d’amor.

 

Sempre l’Aquila Reale                            Sempre l’Aquila Reale 

ci accompagna nel cammino                ci accompagna nel cammino

e quand’essa batte l’ale                        e quand’essa batte l’ale

noi gridiam: Per te << Hurrà >>!         noi gridiam: Per te << Hurrà >>!

 

    Qual bianca erta barriera

    si aderge il Piccol Corno

    di dritte torri adorno

    fasciato di mister.

    Con l’ugne e con la corda

    pareti fascinose

    o balze paurose

    noi vi conquisterem.




Teramo. ASL: al “Mazzini” donazione di organi nella notte. Equipe da Napoli per il fegato , da Padova per il cuore e dall’Aquila per reni e cornee.

 

Donazione di organi nella notte al Mazzini. Si tratta di un 53enne che a bordo della sua moto il 4 agosto scorso è stato coinvolto in un incidente stradale a Martinsicuro. L’uomo è arrivato in condizioni gravissime al Mazzini con un politrauma. In particolare è stato anche operato dai neurochirurghi, in un estremo tentativo di salvargli la vita, ma il quadro clinico è via via peggiorato sempre più.

L’uomo aveva dato in vita l’assenso alla donazione in occasione del rinnovo della carta di identità in Comune,  era infatti  già da tempo donatore di sangue con forte senso di solidarietà e propensione all’aiuto del prossimo. Anche i suoi familiari hanno condiviso con convinzione lo spirito donativo.

E’ partita dunque tutta la macchina organizzativa per procedere alla donazione: sabato la morte è stata accertata con criteri neurologici da un collegio medico che ha svolto un periodo di osservazione di 6 ore. Ottenuto il nulla osta dalla procura, la rodata organizzazione del Coordinamento trapianti locale, regionale e nazionale si è così messa in moto e all’ospedale di Teramo sono arrivate equipe da Napoli per il fegato , da Padova per il cuore e dall’Aquila per reni e cornee. Le operazioni di prelievo si sono concluse da poco.

“Estremi gesti d’amore come quello che è avvenuto stanotte  danno prova di grande solidarietà e generosità sia del donatore, molto impegnato nel sociale in vita, che dei suoi familiari”, commenta il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia, “ un ringraziamento va a loro e al nostro personale di tutti i reparti ospedalieri coinvolti nel processo donativo e al 118 Abruzzo  che si sono fortemente impegnati perche tutta la procedura andasse a buon fine”.

 




La Gran Dama e custode delle chiavi della Città sarà Milena Miconi. L’attrice romana parteciperà alla XXI edizione del Palio del Barone

La protagonista assoluta della XXI edizione del Palio del Barone di Tortoreto sarà l’attrice, showgirl e modella, Milena Miconi. La Miconi vestirà per la prima volta gli abiti della Gran Dama e custode delle chiavi della città e sfilerà venerdì 16 agosto, ore 20,30, nel cuore del centro storico, insieme alla coppia dei Baroni. L’attrice romana, dopo la vestizione, uscirà dalla villa storica della famiglia “Mascitti” con le chiavi della città tra le sue braccia materne e gentili. Dopo aver studiato recitazione, negli anni novanta, esordisce come modella e attrice di fotoromanzi. In televisione ha partecipato alle serie televisive e fiction come: Don Matteo, Tequila & Bonetti, Carabinieri, Edda, San Pietro, Una famiglia in giallo, Gente di mare, Terapia d’urgenza. In teatro, tra le innumerevoli partecipazioni con note compagnie teatrali, spicca la sua presenza con il Bagaglino guidata dal regista Pier Francesco Pingitore e Mario Castellacci con gli spettacoli “La casa delle beffe”, “BuFFFoni” e “Piacioni, Burini & Cocottes”. Anche al cinema, dagli anni ’90, è stata protagonista in diversi ruoli: Finalmente soli, Fuochi d’artificio, Il sottile fascino del peccato, Un piccolo cambio di programma, La strada di Paolo, Divino, 100 metri dal paradiso, Miss Wolf and the Lamb, Il disordine del cuore, Babbo Natale non viene da Nord, Felicissime condoglianze e Amici per la pelle. Questo è il secondo anno consecutivo che il patron del Palio Ennio Guercioni e il suo staff scelgono come testimonial un personaggio noto al grande pubblico. L’edizione scorsa, la XX, ad indossare l’antico abito e ricoprire il prestigioso ruolo fu l’attrice e conduttrice televisiva Manila Nazzaro.




Il prof. Benji Hain sulle tracce del passaggio del prozio a Giulianova, Tossicia e Civitella del Tronto. Il pronipote dell’ebreo tedesco Ignaz Hain, il prof. Benji Hain, sarà in Abruzzo dall’8 all’11 agosto per conoscere i luoghi di detenzione del familiare durante l’internamento fascista in Italia

Giulianova. Walter De Berardinis, autore della scoperta della storia tra l’ebreo tedesco Ignaz Hain e la cattolica tedesca Margarete Wagner, guiderà la famiglia Hain alla riscoperta dei luoghi dove fu internato il prozio Ignaz Hain dal settembre 1940 – mese di cattura a Milano da parte della polizia italiana – al maggio 1943 quando fu catturato dai tedeschi a Civitella del Tronto e deportato prima a Fossoli (Carpi), ad Auschwitz ed infine a Mauthausen dove morirà l’8 marzo 1945. Pochi giorni prima del 9 marzo 2020, quando in Italia fu adottata la misura di emergenza per contrastare la diffusione del virus Covid-19, il direttore del “Museo Nina” di Civitella del Tronto Guido Scesi e lo storico Giuseppe Graziani, ritrovarono la borsa della Wagner consegnandola a De Berardinis per approfondire la storia di quel carteggio. La famiglia Hain, nei giorni di permanenza in provincia di Teramo, incontrerà anche gli amministratori dei tre comuni teramani.

Il prof. Benji Hain, avvocato di New York, ha fatto ritorno in Israele nella città di Ra’anana a nord di Tel Aviv nel 2000, dove è stato prima consulente per “Israel Aerospace Industries LTD” e poi direttore dello sviluppo per “Kfar Tikva”. Nel 2014, Benji e la sua famiglia sono tornati negli Stati Uniti, dove è diventato direttore della “SAR-Salanter Akiba Riverdale Academy di New York” fino al 2016, quando si è trasferito a Boston (Massachusetts) per diventare prima direttore e poi preside della scuola media e superiore alla Maimonides School di Brookline, dove ha anche insegnato storia ebraica. Come preside presso la “AMHSI- Alexander Muss High School in Israele, Benji collabora con gli studenti, insegnanti, genitori, scuole diurne, infermieri e consulenti di orientamento per garantire il benessere accademico, sociale ed emotivo degli studenti all’estero.

La Storia della Coppia

Margarete Wagner, cattolica, era nata a Francoforte sul Meno il 30 luglio 1907 da Heinrich Karl Wagner e Crescentia Petzenhauser, era la 4° figlia di 6 (2 maschi e 4 femmine). Durante l’ascesa di Hitler al potere si era fidanzata con un giovane procuratore legale, Ignaz Hain, ebreo, nato a Ulmach il 29 giugno 1902, da Moses Hain e Pauline Schuster (anche lui figlio di 6), tutti residenti a Fulda. Con le leggi razziali, la giovane coppia, si trasferisce in Italia a Milano il 17 marzo 1937, in Via Felice Casati, 13, quartiere Lazzaretto (zona giardini pubblici Montanelli); l’8 maggio in Via Padova, 33 a Milano e subito dopo a Corso Buenos Aires, 18, per l’arrivo della compagna Margarete e fino all’arresto di lui nell’agosto del 1940. A settembre, Hain, verrà trasferito nel campo d’internamento di Tossicia (Teramo) e successivamente a Civitella del Tronto (Teramo), dove verrà raggiunto, in stato di libertà, dalla giovane compagna Margarete. Nel maggio 1944, Ignaz insieme ad un centinaio di ebrei, verrà prelevato dai tedeschi e condotto nel campo di smistamento di Fossoli (Carpi) – Modena. Il 16 agosto 1944 verrà deportato ad Auschwitz e poi il 25 gennaio 1945 a Mauthausen, dove muore l’8 marzo 1945. La moglie, rimasta bloccata a Civitella del Tronto, per i noti eventi bellici in Italia e Germania, morirà per malattia nell’ospedale di Giulianova il 14 gennaio 1945. Dal 2020, anno della scoperta della borsa e della storia della coppia, De Berardinis sta continuando a cercare ulteriori documenti in archivi nazionali ed esteri come Israele, USA e Germania.




Il Maestro Luisella Chiarini e la Tromba del Cinema Nello Salza tornano a Nereto con“Cinema Concerto”

Sabato 10 agosto il tradizionale appuntamento con il Concerto dell’Estate Neretese al Teatro “B.Brecht” con le più belle colonne sonore del cinema italiano.

Nereto-La diciannovesima edizione del Concerto dell’Estate Neretese 2024 organizzata e diretta dal Maestro Luisella Chiarini sarà ancora una volta una serata all’insegna della grande Musica con “Cinema Concerto- le più belle colonne sonore del cinema italiano” e vedrà il graditissimo ritorno sul palco del Teatro all’aperto “B.Brecht” del Maestro Nello Salza, definito universalmente dalla critica “la Tromba del Cinema”. Artista di caratura internazionaleche ha calcato i palchi di tutti i continenti, il Maestro Salza è stato protagonista la scorsa estate di un “Omaggio a Morricone”sempre diretto dalla Chiarini, che ha visto proprio a Nereto un Teatro “B.Brecht” sold out, riscuotendo un successo strepitoso da parte di tutti. Ricordiamo cheha collaborato con il Maestro Ennio Morricone per ben 35 anni, oltre ad aver lavorato anche con i Maestri Piovani, Trovajoli, Bacalov e molti altri, incidendo in tutto circa 400 colonne sonore. Sua la tromba protagonista nelle partiture di  numerosi film come “ C’era una volta in America”, “La Leggenda del Pianista sull’ Oceano”, “Nuovo Cinema Paradiso”,  “La Piovra”, “Il Postino”, “la Vita è Bella”.Sul palco salirà l’Orchestra da Camera “Benedetto Marcello” di Teramo insieme al trio composto da Vincenzo Romano al Pianoforte, Tastiere e arrangiamenti, David Medina al Basso e Gianfranco Romano alla Batteria. “Sono rimasta piacevolmente stupita – dichiara il Maestro Chiarini –dal numero di persone, concittadini e non, che durante l’anno mi ha fermato per complimentarsi con la scelta di portare un artista straordinario come Nello Salza a Nereto e chiedendo il suo ritorno per un nuovo concerto. Il sold out dello scorso anno, trai i neretesi e i numerosi turisti che dalla costa arrivano per il tradizionale appuntamento musicale, mi ha davvero commosso. Il Sindaco stesso Daniele Laurenzi insieme all’assessore alla cultura Fiorella Iachini che ringrazio per l’impegno e il sostegno a questo nuovo progetto, ha confermato la volontà di voler continuare sulla scia della scorsa estate con un concerto dal sapore cinematografico con il Maestro Salza. Grazie poi alla collaborazione conl’Associazione Musicale “Alma 21” e ovviamente al prezioso supporto della Fondazione Tercas tutto questo è stato possibile. Ringrazio inoltre sentitamente e soprattutto il Maestro e amico Nello Salza per la disponibilità, artista che conosco da molti anni e con cui ho già condiviso collaborazioni importanti, da Bari a Pescara. Riportarloa Nereto è dunque una grande emozionee sento già l’attesa e l’affetto per il nostro “Cinema Concerto”. Sarà un nuovo eintenso viaggio musicale tra le note di compositori come Piovani, Piccioni, Bacalov, Rota e lo stesso Morricone che non può mai mancare. La serata saràimpreziosita da racconti e piccoli aneddoti personali che lo stesso Salza donerà alla nostra comunità, tra storia e un pizzico di ironia. Appuntamento aSabato 10 Agosto al Teatro all’aperto “B.Brecht” di Nereto alle ore 21.15.Ingresso libero.




L’ABRUZZESE SANDRO GALANTINI E IL SARDO MICHELE GARAU VINCONO LA XXIV EDIZIONE DEL PREMIO LETTERA D’AMORE

 

Saranno un abruzzese e un sardo a salire sul podio più alto della XXIV Edizione del Premio Lettera d’Amore patrocinato dal Comune di Torrevecchia Teatina, dalla Regione Abruzzoe dal Museo della Lettera d’Amore.

L’incedere lento e ritmato, lo scavo nelle proprie emozioni con il bisogno di una verità priva di incertezze, nel testo delgiovane ingegnere civile Michele Garau, e la nostalgia di una storia esibita con delicatezza e pudore, nel caso di Sandro Galantini, hanno convinto la giuria ad assegnare loro il primo premio del concorso più “amato” d’Italia. Seconde, Anna Tangocci, di Montecchio (Pesaro Urbino), che ha immaginato un’appassionata e straziante lettera d’una donna al suo uomo in guerra, e Luisa Bussi, di Milano ma residente a Roma, che ha espresso un’altra ardente testimonianza sull’onda di un amore finito, terzi Elena Malta, abruzzese, per una lettera d’amore alla poesia, croce e delizia del suo cuore, e Mauro Barbetti, di Osimo, che ha coniato una lettera d’amore a Cézanne.

La giuria formata da Arnaldo Colasanti, Tonita Di Nisio, Massimo Pamio, Lucilla Sergiacomo e Giuseppina Verdoliva ha inoltre inteso segnalare testi meritevoli, quelli di Lilliana Capone, Maura Carlucci, Walter Cavalieri, Francesco Celi, Bruna Cerasa, Massimo Chiacchiarelli, Alice Ciaschetti, Gabriella Cinti, Daniele Coccimiglio, Walter De Berardinis, Camilla Demuro, Francesca Di Giuseppe, Annamaria Di Lorenzo, Giulia Di Lorenzo, Sara Galli, Floriana Gatto, Antonio Giammarino, Eloisa Guarracino, Antonella Iacoli, Tiziana Iannantuoni, Corrado Sebastiano Magro, Luisa Marinelli, Edoardo Medori, Marinella Miconi, Fantino Mincone, Claudia Reghenzi, Marina Seganti, Veronica Talassi, Albert Verdese, Elisa Vettor.Numerose le lettere originali, come quella della trevigiana Elisa Vettor: “Amo tutto di te. Il colore del tuo incarnato mi ricorda la calda sabbia del deserto del Sahara e mi parla di terre lontane e inesplorate. Da quando ti ho assaporato tutte le mie barriere di diffidenza sono cadute ed ora è troppo tardi per dirti addio. Alcuni definiscono i miei gusti stravaganti, addirittura sofisticati e potresti pensare che la mia passione per te sia dettata da un semplice capriccio; il voler dimostrare di non avere gusti che si adattano alla massa. Ma credimi quando dico che hai dato un tocco speciale alla mia vita. Amo il fatto che nella composizione della tua struttura possano coesistere il giusto rapporto tra compattezza e liquidità. Ti lasci spalmare con una grazia e leggiadria che appartiene a pochi. Quel tuo sapore, poi, mi manda in estasi: un misto tra dolce e salato, che sul pianeta Terra non ha davvero eguali.L’aspetto più importante è la tua autenticità. Tutto è fornito da un solo, prezioso ingrediente: arachidi al 100%”,dedicata al burro d’arachidi, quella di Gabriella Cinti, di Jesi, dedicata a un figlio di carta, a un figlio mai nato, fatto solo di parole; o quella della veneziana Camilla Demuro che ha redatto uno scritto di una Ofelia che dall’abisso esprime gli ultimi pensieri d’amore. O infine Albert Verdese di Perugia che scrive in corsivo al nipotino: “Mio piccolo, rumoroso, pieno di gioia nipotino, rubicondo ed impaziente come un fiore di maggio; implacabile e curioso, come un fringuello, goccia di vita preziosa, costante, il nonno ti scrive. Con la stessa mano che ti scatta le foto, e con le stesse dita che hanno chiuso il fiocco dei lacci delle tue scarpe tre giorni fa”, una lettera che tutti i nonni avrebbero voluto scrivere al loro nipotino.“La lettera d’amore – osserva Massimo Pamio, direttore del museo – esprime l’intima consapevolezza di consegnarsi all’altro; è un appello, una voce che attraversa mari e monti, e perfino il muro del silenzio dei giorni. La lettera non ha un fine se non quello di recare una voce, un appello, che richiede ascolto, pace, l’intimità dell’altro, per commuoverlo. Commenta il personaggio di un romanzo di AmélieNothomb: -Che esercizio fantastico la lettera d’amore! Io che non ne avevo mai scritta una, da parte mia scoprii l’ebbrezza di comporre ad arte frasi ardenti di passione-. La scrive per conto di un amico (il riferimento a Cyrano è evidente), che grazie a lui, riceve una lettera d’amore altrettanto appassionata. Ma poi scopriranno che non è lei a scriverla, bensì la sorella… Ecco, provare a scrivere una lettera d’amore o anche d’amicizia può aprire mondi e vicende straordinarie e complicate.”

La cerimonia di premiazione si svolgerà giovedì 8 agosto alle ore 21 nel Parco dei Giovani San Karol del Palazzo Valignani di Torrevecchia Teatina, alla presenza del Sindaco Francesco Seccia. Presenteranno: Nino Germano, con gli attori Antonella De Collibus e Sebastiano Nardone.

MICHELE GARAUnato in Sardegna, a Oristano, giovane ingegnere poliedrico. Nei giorni feriali uomo di scienza, in quelli festivi scrittore amante dell’introspezione, nonché del giardinaggio, della pesca subacquea e della buona cucina. Laureato con lode in Ingegneria Civile all’Università degli studi di Cagliari con una tesi che si colloca all’interno di un progetto di ricerca internazionale (coordinato dall’università Politecnica di Valencia) finalizzato allo studio dei fenomeni di collasso progressivo delle strutture e della loro relativa robustezza, con particolare riferimento alle strutture da ponte a travatura reticolare in acciaio. Tale studio, inoltre, risulta in fase di ulteriore approfondimento ai fini di pubblicazione all’interno di rivista scientifica.

SANDRO GALANTINI(Senigallia, 21 giugno 1964), storico, giornalista e saggista, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università di Urbino specializzandosi poi presso la Scuola di Applicazione Forense dell’Università di Teramo. È autore di circa cento tra volumi, saggi e contributi apparsi in opere collettanee ed in riviste scientifiche. Membro di numerosi sodalizi ed istituti di ricerca, è stato direttore responsabile del quadrimestrale di letteratura “Lìnfera” di Roma vincendo nel 2003 il premio giornalistico nazionale “G. Polidoro” per la sezione carta stampata. Nel 2013 è stato insignito del titolo di Cavaliere e quindi, nel 2019, di quello di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

 




La prof.ssa Maria Teresa Giusti a Giulianova. Presentazione dell’ultima fatica editoriale: “Relazioni pericolose: Italia fascista e Russia comunista”

Mercoledì, 7 agosto, alle ore 21,15, sulla terrazza Kursaal di Giulianova lido, la prof.ssa Maria Teresa Giusti (docente all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara) presenterà “Relazioni pericolose: Italia fascista e Russia comunista” edito dalla casa editrice bolognese Il Mulino per la collana “studi e ricerche”. La serata, presentata dal giornalista Walter De Berardinis vedrà la presenza dell’Ing. Francesco Caruso junior, nipote dell’omonimo Ten. del Btg. Alpini sciatori “Monte Cervino” deceduto il 16 gennaio 1943 a Rossosch (Russia). Lidia Albani, assessore della Città di Giulianova e Gabriele Barcaroli, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica sez. Teramo-Giulianova porteranno i saluti istituzionali. Il libro è tra i 5 finalisti al Premio Acqui Storia 2024 – 57^ edizione, sezione storico-scientifica.

Durante la presentazione verranno ricordati i 17 soldati giuliesi morti durante la campagna di guerra in Russia con il CSIR – Corpo di spedizione italiano in Russia e ARMIR-Armata italiana in Russia: Francesco Capone, Mario Capriotti, Alfonso De Ascaniis, Giuliano De Martiis, Pietro Dell’Ovo, Ottavio Di Bonaventura, Ferruccio Di Ferdinando, Guerino Felicioni, Giuseppe Lattanzi, Dino Marchetti, Antonio Mervisan, Cesare Nobili, Pasquale Pietrangeli, Giovanni Piovani, Aurelio Rosi, Giuseppe Ruggieri e Domenico Valentini.

Quali furono i rapporti che legarono l’Unione Sovietica e l’Italia fascista tra il 1924 e il 1941, anno d’inizio della campagna di Russia? A partire da fonti di archivio russe e italiane, Maria Teresa Giusti ricostruisce la storia poco conosciuta di queste relazioni, nell’intrecciarsi delle direttrici economiche e geopolitiche impostate dai governi liberali con quelle dettate dall’avvento al potere del fascismo. Mussolini dimostrò da subito interesse per la Russia con l’obiettivo di stipulare accordi commerciali per ottenere materie prime ed esportare i prodotti dell’industria italiana. Reinserire la Russia sovietica nella comunità internazionale avrebbe, inoltre, garantito un bilanciamento, a vantaggio dell’Italia, dell’influenza britannica e francese nei Balcani e nel Mediterraneo. Tra quanti agevolarono e promossero lo sviluppo di queste «relazioni pericolose» fra due totalitarismi antitetici, ma legati dal comune odio per le democrazie liberali, spiccano le figure iconiche di Italo Balbo, che al termine della trasvolata sul Mediterraneo orientale fu accolto con grandi onori a Odessa, e di Umberto Nobile, che collaborò attivamente allo sviluppo della dirigibilistica sovietica.

Maria Teresa Giusti insegna Storia sociale e Storia contemporanea nell’Università «Gabriele d’Annunzio» di Chieti-Pescara. Con il Mulino ha pubblicato anche «Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani, 1940-1945» (con Elena Aga Rossi, nuova ed. 2017), «La campagna di Russia» (2016; premio Friuli Storia) e «I prigionieri italiani in Russia» (Premio Cherasco-Storia nel 2005, nuova ed. 2019). Gli internati militari italiani: dai Balcani, in Germania e nell’URSS. 1943-1945 per Rodrigo editore, ed. 2019).




GIOVEDI’ 1 AGOSTOVITO BUCCIARELLI AL MUSEO DELLA LETTERA D’AMORE

Giovedì 1 agosto alle 21 si inaugura la mostra Come-H2Odi Vito Bucciarelli al Palazzo Valignani di Torrevecchia Teatina, nell’ambito del Festival della Lettera d’Amore organizzata dal Museo della Lettera d’Amore con il patrocinio di Regione Abruzzo e del Comune di Torrevecchia Teatina.

L’Artista esporrà opere studiate appositamente per gli spazi del Museo, e si avvarràdella forza dell’acqua, malleabile e duttile, capace di adattarsi a ogni forma, ma anche scaturente un’energia sorgiva, per recare a destinazione le lettere d’amore di Daniela Basti, Lilliana Capone, Amalia Cavorso, Barbara De Filippis, Assunta Di Cintio, Nada Di Gregorio, Loredana Di Lizio, Maria Di Mauro, Antonio Giammarino, Flora Alberta Lembo, Nicola Menna, Claudia Ruscitti, Dante Troilo.

Saranno esposte inoltre opere che, grazie al QR codecollegato al cellulare, apriranno allo spettatore le porte di un’altra dimensione. L’attrice Marta Bucciarelline leggerà i contenuti.

Seguirà alle 21 e 30 nel chiostro del Palazzo lo spettacolodel Cantiere Teatrale Adriatico “Il Signor Dell’Ebete”, regia di Milo Vallone, con la Compagnia della Memoria, libero adattamento della commedia “Monsieur de Pourceaugnac” di Molière. Ambientata in un paese del centro Italia, negli anni ’60 del secolo scorso, narra la vicenda di due giovani amanti, Egisto e Giulia, alle prese con un matrimonio combinato che cercheranno di scongiurare.