Italia–Croazia: al via il nuovo progetto Blueslinks

Il Flag Costa dei Trabocchi tra i partner dell’iniziativa a sostegno dell’innovazione e del miglioramento delle competenze professionali nei settori della blue economy

 

C’è anche il Flag Costa dei Trabocchi tra gli 8 partner del nuovo progetto “Blueslinks”, acronimo di Blue Economy New Skills, finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia. L’iniziativa, partita ufficialmente nei giorni scorsi con il primo meeting a Cesenatico, avrà una durata di 30 mesi per concludersi a settembre del 2026. Obiettivo del progetto è quello di promuovere processi di innovazione e specializzazione smart nei settori della blue economy con azioni volte a individuare i bisogni emergenti, migliorare l’innovazione e il rapporto con la ricerca nelle aziende target – quali l’acquacoltura, la pesca artigianale, il pescaturismo e la nautica – e favorire l’incontro tra domanda e offerta tra PMI e persone in cerca di lavoro nella blue economy.

Il progetto Blueslinks intende, quindi, affrontare alcune delle problematiche riscontrate dalle imprese nei settori tradizionali della blue economy come la necessità di innovazione, il sostegno allo sviluppo di nuove competenze e professionalità, una maggiore collaborazione tra università, ricerca e imprese, obiettivi da raggiungere attraverso una complessa serie di azioni.

Le fasi iniziali prevedono la costituzione di un “Innovation Hub Network” nei settori della blue economy e delle opere marittime, attività di indagine e analisi dei bisogni e scambio di buone pratiche ed esperienze innovative delle piccole e medie imprese anche attraverso la creazione di focus group. Tali attività sono propedeutiche all’individuazione di un piano d’azione che porterà alla realizzazione di attività informative e di supporto alle imprese per favorire percorsi innovativi di sviluppo. Per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, verranno realizzati anche eventi come l’attivazione di un punto informativo, l’organizzazione di hackathon e di career day.

Nel corso del progetto sono previste anche azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento rivolte alle scuole e alle giovani generazioni, attraverso sessioni informative e visite di studio.

Il partenariato è composto da 8 partner italiani e croati: per la parte italiana, Delta 2000 Agenzia di Sviluppo Locale (capofila), Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani, Confcooperative Veneto, Flag Costa dei Trabocchi e Università del Salento e, per la parte croata, l’Università di Dubrovnik, l’Agenzia per lo Sviluppo della Contea di Zara Zadra Nova e l’Associazione Argonauta. Il budget totale del progetto è di 1.702.334 euro, di cui 1.361.867 euro finanziati dal FESR attraverso il Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg Italia-Croazia.

«Siamo estremamente soddisfatti di essere tra i protagonisti di questo nuovo progetto che, dopo gli ottimi risultati della precedente esperienza con il progetto “Sushi Drop”, vede il nostro Flag confrontarsi ancora una volta con un qualificato partenariato italo-croato», commenta il presidente del Flag Costa dei Trabocchi, Franco Ricci. «I diversi settori della blue economy, a cominciare proprio dalla pesca e dall’acquacultura, passando per l’ittiturismo e la nautica in generale, nel nostro territorio, hanno grandi potenzialità che vanno però sviluppate nel modo giusto. C’è bisogno di formazione per sviluppare competenze e professionalità, così come è necessario creare una rete virtuosa tra tutti gli attori, pubblici e privati, per poi incentivare l’incontro tra la domanda e l’offerta. Solo in questo modo possiamo perseguire da un lato l’obiettivo di innalzare i livelli di innovazione e competitività delle nostre piccole e medie imprese, dall’altro quello di accrescere l’occupazione, soprattutto per i nostri giovani».  




Coltura Politica, NOS-NOI: la piccola, grande rivoluzione è iniziata.

Un gruppo di ragazze e ragazzi, sostenuto da donne e uomini che ne hanno condiviso l’impegno per una svolta bella e fresca nella politica giuliese, ha raggiunto un risultato straordinario, per certi aspetti inatteso nelle proporzioni in cui si è manifestato, che tuttavia rappresenta soltanto l’inizio di un nuovo e più entusiasmante percorso.

I candidati delle liste di Coltura Politica e di NOS-NOI, insieme al candidato sindaco Daniele Di Massimantonio, esprimono un sentimento di profonda gratitudine alle elettrici e agli elettori di Giulianova per la fiducia ed il sostegno che hanno voluto riservare loro. Alessia Mazzagufo e Daniele Di Massimantonio, eletti in Consiglio comunale, onoreranno con impegno, onestà, entusiasmo, limpidezza, apertura al coinvolgimento dei cittadini, il gravoso ed importante compito loro assegnato dagli elettori.

L’intera comunità di Coltura Politica e di NOS-NOI augura al sindaco Costantini buon lavoro, nell’auspicio che sia orientato al benessere e nell’interesse di tutti i giuliesi, ed esprime un sincero sentimento di vicinanza alla candidata del PD Alessandra Matone, che è restata in ballo fino alla fine per la titolarità di un seggio consiliare.

Coltura Politica e NOS-NOI, insieme ai consiglieri comunali Daniele Di Massimantonio  e Alessia Mazzagufo sono stati nel corso della campagna elettorale e saranno per il prossimo futuro i portatori di un modello di politica non solo integralmente alternativo alle destre, ma anche diverso e innovativo rispetto a quello proposto dall’altro pezzo dell’area progressista.

I criteri fondamentali che ispireranno l’azione politica di questa comunità di ragazze e ragazzi saranno il coinvolgimento e la partecipazione.

Coinvolgimento dei cittadini, perché lo sviluppo della città deve essere un processo da condurre accompagnati dalle donne e dagli uomini di Giulianova, per comprenderne le esigenze, gli interessi, le aspettative. I quartieri dovranno essere i punti di forza di una città organicamente intesa.  Non più periferie “esistenziali”, ma centri di una città policentrica.

Partecipazione dei cittadini, perché i processi decisionali non siano lasciati nelle mani di pochi detentori delle leve di potere, ma siano l’esito vincolante del confronto costante e produttivo con la comunità dei residenti.

Coltura Politica, NOS-NOI, Daniele e Alessia sono la finestra aperta delle istituzioni sulla città. Sono la voce dei cittadini, sono l’aria fresca e pulita che spazzerà via le liturgie stantie e polverose di una politica che ha estromesso da ogni decisione i cittadini.




CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA PER SABATO 29 GIUGNO, ORE 9:30, NELLA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI GIULIANOVA

Giulianova. Il Sindaco Jwan Costantini ha convocato per sabato prossimo, 29 giugno, alle ore 9.30, nella sala consiliare del municipio di Giulianova, la conferenza stampa di presentazione della nuova giunta.

 




La Guardia di Finanza di Teramo sceglie Giulianova e festeggia il 250esimo della fondazione del Corpo nel suggestivo scenario del porto. Presenti alla cerimonia, ieri sera, il Sindaco Jwan Costantini ed i vertici militari, civili e religiosi della Provincia. VIDEO

 

E’ stata una cerimonia sentita e molto partecipata, quella che ieri sera, alle 19, si è tenuta sulla banchina di riva del porto per celebrare il 250esimo anniversario della fondazione del Corpo Guardia di Finanza.

L’evento ha avuto momenti toccanti ed ha efficacemente sottolineato la delicatezza delle mansioni, l’impegno profuso ed i risultati ottenuti sul territorio dagli uomini delle Fiamme Gialle .
Erano presenti, per la GdF, il Comandante Provinciale di Teramo Colonnello Fabrizio Chirico, il Comandante della Compagnia di Giulianova Capitano Domenico Massimiliano Cerra, il Capitano Aniello Iovino, Comandante della Sezione Tutela Finanza Pubblica del Nucleo PEF di Teramo,
il Tenente Colonnello Alessandro Giacovelli, Comandante del Nucleo PEF di Teramo, il Tenente Vincenzo Scarpone, Comandante della Sezione Operativa Volante della Compagnia di Giulianova. Hanno partecipato, inoltre, il Tenente di Vascello Alessio Fiorentino, Comandante della Guardia Costiera di Giulianova, il Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo ed il Vicario Alberto Di Gaetano, il Questore di Teramo Carmine Soriente, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo Colonnello Pasquale Saccone, il Vescovo di Teramo-Atri Monsignor Lorenzo Leuzzi, il cappellano militare don Antonio Zimbone. Tra le autorità civili, il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il Presidente della Provincia Camillo D’ Angelo, il consigliere comunale Paolo Bonaduce, numerosi sindaci del teramano, i vertici dell’ Ente Porto.
Il Sindaco Costantini ha ringraziato la Guardia di Finanza di Teramo per aver premiato Giulianova ed il suo porto facendo sì che fossero loro ad ospitare i festeggiamenti per un anniversario prestigioso, punto fermo di una storia decennale costellata di straordinari risultati e segnato dal quotidiano impegno a tutela della legalità.

 

 

 




Teramo. Venerdì, 28 Giugno, ore 18,00, nei locali della Sala delle conferenze del Conservatorio “Gaetano Braga” (C.so S. Giorgio, 14), verrà presentato il volume di Enzo Fimiani, “Un’idea di Matteotti. Un secolo dopo” (Bologna, Marietti1820, 2024). Dialogheranno con l’Autore Egidio Marinaro e Luigi Ponziani.

Venerdì 28 Giugno, alle ore 18,00, nei locali della Sala delle conferenze del Conservatorio “Gaetano Braga” di Teramo (C.so S. Giorgio, 14), verrà presentato il volume di Enzo Fimiani, Un’idea di Matteotti. Un secolo dopo (Bologna, Marietti1820, 2024). Dialogheranno con l’Autore Egidio Marinaro e Luigi Ponziani.

A un secolo dall’assassinio per mano fascista di Giacomo Matteotti, Enzo Fimiani, Professore associato di Storia Contemporanea all’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e membro del Direttivo nazionale della Società italiana per lo studio della storia contemporanea, ripercorre in questo libro la tragica vicenda di uno dei delitti più simbolici del Novecento italiano non per offrirne un racconto dettagliato già oggetto di importanti studi, quanto per dipanare i percorsi memoriali che da un secolo a questa parte si sono accumulati su di esso. Ne sortisce un quadro nel quale la figura di Matteotti ,pure assurta a icona del Novecento, continua a interrogare, al di là delle appartenenze, la coscienza civile di tutti gli italiani.




Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA). Regione Abruzzo ignora richiamo del Ministero dell’Ambiente e mantiene delega ai Comuni. UNITEL: stralciare modifica alla legge sul governo del territorio o rischio procedura di infrazione.

 

 

La valutazione di Incidenza (VINCA) è il procedimento, di carattere preventivo, al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano, programma, progetto, intervento od attività che possa avere incidenze significative su un sito, o proposto sito, della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso.

 

Il punto 1.9 della Linee Guida nazionali per la VIncA,  sul tema dell’individuazione delle autorità competenti per la VIncA, riportano che “ Seppure tali deleghe non possono essere normate a livello statale, è  necessario che le Amministrazioni regionali provvedano ad una verifica sulle competenze attribuite a Strutture non adeguate, come alcuni Comuni, e individuino specifici Uffici regionali, territoriali o, preferibilmente, gli Enti Gestori dei siti o delle aree protette, che possono disporre di maggiori conoscenze specifiche e tecnico-scientifiche”.

 

La Regione Abruzzo, con L.R. 12 dicembre 2003, n. 26, ha trasferito ai Comuni le competenze relative alla VINCA per tutti i piani non ricompresi tra quelli indicati nel comma 1 dell’art. 1 della L.R. 13 febbraio 2003, n. 2 oltre ai piani agricoli e faunistico-venatori, senza alcuna verifica, delle effettive capacità degli enti comunali di poter gestire procedure complesse e specialistiche, che richiedono figure professionali che spesso, se non sempre, i Comuni non hanno nei loro organici.

 

Tale situazione, insieme ad altre inadempienze sull’applicazione da parte del Governo italiano e delle Regioni, delle direttive europee 3/92/CE e 147/09/CE, ha portato, nel 2014, all’aertura di una procedura di pre-infraszione epr il nostro Paese da parte dell’Unione Europea. L’Italia, con le linee guida nazionali sopra citate, nel 2019 ha cercato di porre rimedio alle pesanti carenze normative nazionali e regionali  e la Regione Abruzzo, con la LR 7/2020, entrata in vigore il 12 marzo 2020, ha dovuto, suo malgrado, fa ritornare alla competenza regionale la procedura di VINCA, subordinando però tale fatto all’effettivo adeguamento della dotazione di personale del dipartimento competente (da operare secondo la legge entro 90 giorni dall’entrata in vigore).

 

I 90 giorni sono abbondantemente passati e della riorganizzazione degli uffici regionali non si è avuta notizia, tant’è che, su sollecitazione della “Stazione Ornitologica Abruzzese” il Ministero dell’Ambiente, con nota del 8 agosto 2023, ha aspramente rimproverato la Regione Abruzzo, intimando alla stessa di dare “completa attuazione all’art. 1 della L.r. 7/2020 con il completo previsto trasferimento delle competenze sulla VIncA alla struttura regionale dedicata”, pena il possibile avvio della procedura di infrazione da parte dellUnione Europea.

 

Il richiamo del Ministero sembrava aver dato i suo frutti quando, con l’approvazione della L.R. 58 del dicembre 2023, la Regione, all’art. 23, stabiliva la sua competenza per la valutazione di incidenza sugli atti di pianificazione e programmazione territoriale, urbanistica e di settore e loro varianti, e sugli interventi o progetti, di rilevanza regionale, provinciale o comunale, che interessino siti di importanza comunitaria, istituiti o proposti, zone speciali di conservazione e zone di protezione speciale, lasciando facoltà ai soli Comuni capoluogo di provincia di esercitare le competenze in merito alla VINCA su interventi, progetti e attività di rispettiva competenza.

 

Ma, improvvisamente, spunta una proposta di legge regionale, che verrà discussa dalle Commissioni Bilancio, Territorio e Sanità, dove si cambiano le carte in tavola e si ribadisce che “Rimangono ferme ed efficaci le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 della legge regionale 2 marzo 2020, n. 7 (Disposizioni in materia di valutazione di incidenza emodifiche alla legge regionale 3 marzo 1999, n. 11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112: Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali)) nonché gli atti di attuazione eventualmente assunti dalla Giunta regionale”, tornando, quindi, all’antico, e cioè alla competenza dei Comuni, piccoli e grandi, in attesa che la Regione “adegui la dotazione organica della struttura regionale di supporto all’Autorita’ regionale competente per la valutazione d’incidenza al fine di assicurare lo svolgimento delle funzioni di cui alla presente legge”.

 

Un’attesa che, visto che la norma originaria è entrata in vigore a giugno 2020, dura ormai da quattro anni!!!

 

Assistiamo, purtroppo, da anni – dichiara l’UNITEL, Unione Nazionale Italia dei Tecnici degli Enti Locali, sezione Abruzzo – qualunque sia il “colore” politico delle Giunte Regionali, ad un proliferare di leggi che, in nome di una presunta leale collaborazioni tra Enti, scaricano sui Comuni competenze a non finire, incuranti del fatto che le strutture tecniche e amministrative comunali sono ormai al collasso, con personale ridotto all’osso e carenza di comptenze e professionalità specifiche”.

 

“Il caso VINCA – continua l’Unione dei tecnici degli Enti Locali – è l’ennesimo episodio che conferma come la Regione Abruzzo consideri i Comuni come Enti subordinati, e non come strutture amministrative con una loro autonomia, come previsto dalla Carta Costituzionale. Sulla VINCA ben due sentenze TAR hanno evidenziato come le strutture comunali non abbiano competenze specialistiche in grado di portare avanti valutazioni, come quella di incidenza, che necessitano di studi ambientali, biologici, agronomici, forestali, chimico-fisici, che un Comune non può eseguire se non avvalendosi di personale esterno, con gravi ripercusioni organizzative ed economiche sulle strutture comunali, già in crisi per il costante aggravio di compiti e compentenze riversato su di essi da norme statali e regionali”.

 

“Chiediamo quindi – sottolinea UNITEL – che sia stralciata la modifica prevista e che la Regione mantenga le competenze in materia di VINCA, come correttamente previsto dall’art. 23 della LR 58/2023, eliminando anche la possibilità che i Comuni capoluogo possano effettuare tali valutazioni, che devono rimanere esclusivamente in capo alle strutture regionali. Se in quattro anni la Regione Abruzzo, che ha al suo attivo quasi 1.500 dipendenti, non è riuscita ad organizzare gli Uffici competenti in materia, come può un Comune medio abruzzese, con al suo attivo uno o due tecnici, spesso dipolomati, portare avanti una materia così complessa?”

 

Ricordiamo alla Regione – conclude l’associazione – che la leale collaborazione presuppone reciprocità, e non norme calate dall’alto, spesso neanche comunicate agli Enti interessati, che devono quotidianamente spulciare circolari e norme per trovare novità legislative che assegnano nuove competenze o cambiano le carte in tavola. I Comuni e le Province sono disponibili al confronto, a patto che sia realmente leale, e alla pari”.

 

 

Allegato: nota Ministero Ambiente a Regione

 

UNITEL sezione Abruzzo

Il presidente Arch. Raffaele Di Marcello

347 6869537

 

I consiglieri

Arch. Simona Di Crescenzo

Ing. Mario Crivelli

Geom. Salvatore Di Bacco




Approvata la legge sul Terzo Settore

Dopo l’approvazione, ieri, in Senato è diventato legge il Ddl in tema di Terzo Settore e politiche sociali. La nuova legge è ricca di innovazioni per il Terzo Settore e, oltre a una semplificazione normativa e di attuazione del Codice del 2017, contiene una precisa attenzione per la specificità di enti e sodalizi che rappresentano il cuore dell’associazionismo e del mondo della solidarietà. Tra questi rientrano (grazie al Ministro della Difesa Crosetto, che se ne è assunto la copertura finanziaria, all’impegno del viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci, del Ministro per i rapporto col Parlamento Luca Ciriani del Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Walter Rizzetto) le Associazioni d’arma, come è appunto l’Associazione Nazionale Alpini.

L’ANA è, infatti, un punto di riferimento per il mondo del volontariato, sia per dimensioni (con tredicimila uomini perfettamente formati della Protezione Civile, sempre tra i primi a muovere, e con il suo Ospedale da campo aerotrasportabile, il più grande tra quelli non militari in Europa), sia per qualità e tipicità dell’operato: operato che si traduce ogni anno in 2,3 milioni di ore di lavoro totalmente volontario prestate dai soci, per un controvalore di oltre 60 milioni di euro.

Gli effetti più visibili sono gli interventi sul territorio nazionale e non solo nelle zone colpite da calamità naturali: ovunque negli ultimi cinquant’anni l’Ana ha realizzato e ancora sta realizzando a decine edifici che hanno ospitato le famiglie rimaste senza casa e, soprattutto, strutture destinate all’uso collettivo, come centri polifunzionali, scuole, ecc.

L’Associazione Nazionale Alpini impiega al meglio a fini di solidarietà, intesa nel senso più ampio del termine, la sua natura di organizzazione numericamente imponente con 320mila soci e, soprattutto, capillare, grazie ai suoi oltre 4.300 Gruppi presenti in larga parte del territorio nazionale.

E lo fa, come detto, sostenendo anche finanziariamente varie realtà (sia collaborando direttamente coi propri soci, sia veicolandone il messaggio) solidali e meritorie importanti che operano nel Paese, come Banco Farmaceutico, Banco Alimentare, Isa, Rondine, Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma, Airc, Ail, Fondazione Veronesi e la splendida realtà della Fondazione don Carlo Gnocchi.

Per questo siamo convinti che l’inclusione nel Terzo settore di una realtà come la nostra sia stata una scelta oculata e lungimirante, perché garantisce spessore e solidità all’universo del volontariato, inteso nel senso più puro del termine.

Sebastiano Favero
Presidente Associazione Nazionale Alpini




28 GIUGNO, ORE 21 | VILLA FILIANI | PINETO. LA PINETA SECOLARE – La cattedrale arborea di Pineto tra storia e natura  di Adriano De Ascentiis (Ricerche&Redazioni, Teramo 2024)



Si terrà venerdì 28 giugno alle ore 21 a Pineto, nei giardini retrostanti Villa Filiani, la presentazione del volume del naturalista Adriano De Ascentiis dal titolo “La Pineta secolare. La cattedrale arborea di Pineto tra storia e natura” (Ricerche&Redazioni 2024). Il volume, con un ricco corredo di immagini e documenti d’epoca, ripercorre la nascita e l’evoluzione storica di uno dei monumenti arborei più importanti della costa italiana, la pineta costiera di Pineto.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Alberto Dell’Orletta, interverranno insieme all’autore l’agronomo Beatrice Marucci e l’architetto Fabio Vallarola. A moderare l’incontro il giornalista Umberto Braccili.

Così De Ascentiis nella sua Introduzione:

«… Anche questa volta mi sono lasciato travolgere dai ricordi che fin da bambino mi legano alla pineta, a questa geometrica cattedrale verde in cui, da pinetesi, entriamo ogni volta che varchiamo i sottopassi che ci portano al mare, un colonnato naturale che sorregge un tetto verde e rigoglioso che ci trasmette serenità e protezione. Per chi come me ha avuto la fortuna di abitare a Pineto, passeggiare al seguito di parenti sotto la pineta è praticamente consuetudine quotidiana, un luogo tranquillo dove si è liberi di correre e girovagare, dove mi recavo con mia madre, mio nonno e le sorelle alla ricerca di funghi, di pinaroli e terreum che crescevano qua e là in posti che solo in pochi allora conoscevamo o sapevamo riconoscere, il luogo dove si andava a raccogliere pigne per il fuoco o per i prelibati pinoli, dove ci si rinfrescava dopo lunghe giornate passate sulla torrida sabbia, il luogo dove nascevano i primi amori sulle gelide panchine di marmo, il luogo dove, oramai adulti e genitori, portiamo i nostri figli a giocare, raccogliendo i nostri pensieri.
Ho pensato quindi che per celebrare al meglio un anniversario così importante come il centenario di una pineta, che ha permesso non solo di dare l’avvio alla nascita di una cittadina così bella e importante quale è Pineto, ma anche e soprattutto di permetterci di vivere in un luogo salubre come quello dove viviamo oggigiorno, il minimo che potessi fare era quello di scrivere la sua storia, abbellita da foto e informazioni delle persone che l’hanno vissuta nel corso di questo ultimo secolo…»

LA PINETA SECOLARE
La cattedrale arborea di Pineto tra storia e natura
di Adriano De Ascentiis
Ricerche&Redazioni, Teramo 2024
ISBN 978-88-85431-81-2
15X21 | 104 pp. | € 20




Donazione di organi, cordoglio per la scomparsa dell’operatrice sanitaria

 

Sentimenti di cordoglio, ma anche di gratitudine, alla famiglia per il nobile assenso alla donazione degli organi, quelli espressi dal direttore generale Maurizio Di Giosia, a nome di tutta l’azienda sanitaria, in relazione alla scomparsa dell’operatrice socio sanitaria deceduta per embolia polmonare massiva. “Un ringraziamento speciale va ai familiari che, in un momento di grandissimo dolore, hanno saputo con il loro gesto ridare vita ai pazienti che attendono con speranza il ritorno alla vita attraverso il trapianto”, dichiara Di Giosia, “La famiglia, dando prova di grande generosità e andando oltre l’immenso dolore, ha acconsentito alla donazione di organi e ridato così speranza a cinque dei quasi 8mila pazienti in lista d’attesa per trapianto in Italia. Una sensibilità in linea con le doti della nostra operatrice socio sanitaria, molto  apprezzata da tutti all’interno dell’azienda e anche dai pazienti stessi”. L’operatrice, peraltro, aveva iniziato anche un percorso universitario: era iscritta al primo anno del corso di laurea in Scienze infermieristiche dell’Università dell’Aquila, nella sede distaccata di Teramo.

La donazione multiorgano, la quarta dall’inizio dell’anno alla Asl di Teramo, è avvenuta l’altroieri  all’ospedale di Sant’Omero.

A conclusione delle procedure il personale sanitario del presidio vibratiano ha iniziato il prelievo multiorgano.  La complessa macchina organizzativa del processo donativo si è così messa in moto in seguito alla volontà dei familiari ed attraverso il lavoro della rete locale, regionale e nazionale si è giunti alla donazione di cuore, reni, fegato e cornee. Gli organi sono stati trapiantati nelle prossime ore in Sicilia, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio ed Abruzzo.

“Il lavoro della rete trapianti in Italia è un modello organizzativo complesso con modalità formalizzate e coordinate tra tutti i professionisti e le strutture che operano sul territorio, in tale contesto il personale del presidio ospedaliero di Sant’Omero ha lavorato in rete e senza sosta con grande impegno e anche a loro va il mio ringraziamento” conclude il direttore generale.




Le “Passeggiate per gli Abruzzi” di Ferdinand Gregorovius in Senato

 di Ferdinand Gregorovius.

Mario Ianieri.

Ferdinand Gregorovius nacque a Neidenburg, Prussia Orientale, 1821 e morì a Monaco nel 1891 fu uno storico tedesco. Vissuto a lungo in Italia è noto per le sue dotte escursioni che costituiscono ancora oggi gli scritti più affascinanti e poetici della letteratura di viaggio.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.