#ilcurienonsiferma…ultimo appuntamento di Open Day sabato 23 gennaio 2021

Nonostante l’impossibilità di svolgere in presenza gli Open Day, il Liceo Statale “M. Curie” non si ferma ed opta per incontri a distanza sulla piattaforma Google Hangouts Meet: sabato 23 gennaio 2021 al Liceo Curie che si distingue, da sempre, per la qualità e la ricchezza della sua offerta formativa, è in programma il terzo ed ultimo Open Day. A presentare l’Open Day virtuale alle famiglie e agli studenti delle scuole superiori di primo grado sarà, assieme ad una parte della Commissione Orientamento, la dirigente scolastica Dott.sa Silvia Recchiuti, la quale tiene a sottolineare che “il mondo ci pone davanti a grandi sfide: la complessità dei saperi, la multimedialità, il pensare in termini globali e planetari. L’educazione dei ragazzi va orientata verso queste nuove dimensioni. L’orientamento si configura come un processo cruciale nella vita di ogni studente che richiede attenzione, capacità di ascolto e attenta lettura delle proprie attese.”

I percorsi liceali offerti dal Curie sono Liceo scientifico, Liceo scientifico opzione Scienze Applicate e Liceo Linguistico arricchiti dai diversi percorsi opzionali presenti (il Liceo Matematico, il Cambridge International, il percorso nazionale di “Biologia con curvatura biomedica”) e dalle diverse curvature (informatica, biomedica, sportiva, economico-finanziaria, classica).

Per conoscere i link per accedere agli incontri e per un ulteriore approfondimento degli indirizzi di studio, dell’offerta formativa del Liceo Curie e delle molteplici attività curriculari ed extracurriculari che si svolgono nello storico istituto, sarà possibile visitare  il sito web Orientamento al Curie: (https://sites.google.com/view/orientamentoliceomariecurie/homee seguire i profili social del Liceo Curie (Facebook e Instagram).

Inoltre, il personale di Segreteria (Telefono 085 8008915 – 085 8026315 Indirizzo e-mail: teps02000n@istruzione.it) sarà a disposizione delle famiglie che intendono iscrivere i propri figli al Liceo, per offrire il necessario supporto e agevolare le operazioni di iscrizione, a partire da giovedì 7 gennaio fino a lunedì 25 gennaio 2021. 




Controlli Anti Covid da parte delle Forze dell’Ordine per il Rispetto della “Zona Arancione”.

Questore e Prefetto

Sulla base di intese emerse nel corso delle ultime sedute del Comitato provinciale per
l’ordine e la sicurezza pubblica e degli approfondimenti tecnici operati al tavolo della
Questura, sono in fase di esecuzione attenti controlli da parte delle forze dell’ordine volti
all’osservanza delle norme di comportamento previste per i territori qualificati in “area
Arancione”.
Già a decorrere dal 17 gennaio scorso, i servizi di controllo sono stati rimodulati in
relazione al nuovo livello di rischio epidemiologico in atto e secondo il criterio della
coordinata ripartizione dei servizi tra le forze di polizia e le polizie locali.
Secondo indicazioni direttamente emanate dal Ministero dell’Interno, deve essere
garantita la più scrupolosa osservanza delle prescrizioni attraverso mirati servizi di controllo
del territorio, soprattutto nelle aree urbane – specialmente quelle interessate da fenomeni di
affollamento nelle ore serali e notturne – nei luoghi di transito e lungo le principali arterie
stradali.
Come nei giorni scorsi, una particolare attenzione sarà riservata nel fine settimana al
rispetto degli orari di apertura degli esercizi commerciali e dei servizi di ristorazione e di
somministrazione di alimenti e bevande.
Inoltre, l’attività sul territorio sarà finalizzata, oltre al rispetto delle limitazioni della
mobilità, all’osservanza dell’obbligo dell’utilizzo delle mascherine e ad evitare situazioni
particolari di assembramento che, nelle ultime settimane, ha riguardato soprattutto le fasce
più giovani della popolazione.
Ufficio Stampa (0861-2591 / 259469)
In relazione ai servizi di controllo svolti nella settimana dall’11 al 17 gennaio, si
segnala che sono state controllate nel territorio provinciale n. 2856 persone: sono state
elevate 68 sanzioni, 33 delle quali sanzionate per assembramento, 10 per mancato uso della
mascherina, 25 per spostamenti non motivati.
Gli esercizi commerciali controllati sono stati 502: sono stati sanzionati 4 titolari di
attività ed è stata disposta la chiusura provvisoria per 2 attività.
“E’ questo il momento della massima responsabilità per tutti noi cittadini” ha
dichiarato il Prefetto Angelo de Prisco. “I dati epidemiologici, che per la provincia di Teramo
sembrano indicare una cauta favorevole inversione di tendenza rispetto ai mesi scorsi, ci
impongono una convinta adesione verso le limitazioni che, non sfugge a nessuno, provocano
disagio alle attività produttive e alla socialità. Ma questa è la fase decisiva, delicata e
complessa per il concomitante ritorno a scuola di gran parte degli studenti e per l’avvio del
piano vaccinale. Un calo di attenzione da parte dei cittadini e delle istituzioni rischierebbe di
vanificare tutti gli sforzi fatti finora, e questo non possiamo consentircelo. Il rispetto delle
misure di protezione suggerite dalle autorità sanitarie è l’unica strada per poter superare una
emergenza planetaria senza precedenti”.
Teramo, 21 gennaio 2021




In scadenza il bando per l’assegnazione di una borsa di studio per il Master “Democrazia Partecipata: enti locali e processi deliberativi” dell’Università degli Studi di Teramo

Sala consiliare del Comune di Giulianova foto Archivio

L’avviso è riservato a tutti gli studenti residenti a Giulianova ed in
possesso di Laurea triennale

Grazie ad una convenzione stipulata tra Il Comune di Giulianova e
l’Università degli Studi di Teramo, è stato pubblicato sul portale web
istituzionale il bando per l’assegnazione di una borsa di studio per la
partecipazione al Master di Primo Livello “Democrazia Partecipata: enti
locali e processi deliberativi”, organizzato dall’ateneo teramano.

Il Master è rivolto a tutti gli studenti con residenza anagrafica nel
Comune di Giulianova in possesso, almeno, di Laurea Triennale.

Le domande dovranno essere presentate, entro il 24 gennaio 2021,
utilizzando l’apposito modulo allegato all’avviso, che potrà essere
scaricato sul sito del Comune di Giulianova (https://www.comune.giulianova.
te.it), compilato in ogni sua parte e restituito per mezzo di posta
elettronica all’indirizzo protocollogenerale@comunedigiulianova.it.

Le domande dovranno essere corredate della seguente documentazione:
– attestazione ISEE in corso di validità
– documento di riconoscimento

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio Servizi
Scolastici, tramite indirizzo e-mail d.formentini@comune.giulianova.te.it
o numero telefonico 085.8021300.




Teramo. 100 ANNI FA LA NASCITA DEL PARTITO COMUNISTA I TERAMANI AL CONGRESSO DI LIVORNO

Ercole Vincenzo Orsini

Adolfo Lalli

 

Il 21 gennaio 1921, a Livorno, nel teatro San Marco, venne fondato il Partito Comunista d’Italia, a seguito della scissione dal Partito Socialista. In quello storico congresso erano presenti anche tre delegati teramani, i frazionisti furono infatti Adolfo Lalli, Zaccaria Narcisi e Nicola Ercolani, di fatto i fondatori del nuovo partito nel teramano. A Livorno, quel giorno di cento anni fa, dopo la relazione del comunista Umberto Terracini, poi Presidente dell’Assemblea Costituente, che annuncia la costituzione del partito, tanti furono i delegati che aderirono tra i quali Amedeo Bordiga, Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti. I teramani Lalli, Narcisi ed Ercolani da Livorno in poi costituiranno  in città e in provincia il gruppo dirigente nei primi anni dell’attività del partito. A loro si affiancheranno molti giovani tra cui Ercole Vincenzo Orsini e Giovanni Melarangelo a cui fu affidato il ruolo di primo segretario dei giovani comunisti. Nella giovanile, in particolare, lavoreranno nella clandestinità fino alla Resistenza i fratelli Adamoli, Gelasio (futuro Sindaco di Genova) e Aldobrando, Berardo Taddei e tanti altri militanti, che riuscirono a organizzare un forte partito, attivo in provincia per tutto il ventennio fascista, anche e sopratutto durante le persecuzioni.

la prima sede del pcdi in via battisti 70 a Teramo

Orsini Leone e Angelucci

Zacaria Narcisi

La prima sede del Partito Comunista d’Italia a Teramo fu in via Cesare Battisti, all’attuale civico 70, e rimase aperta fino a quando i regime fascista non mise fuori legge le organizzazioni politiche e fu luogo di dibattito e formazione politica e culturale di tantissimi futuri dirigenti politici e militanti della Resistenza. Il centenario del Congresso di Livorno è un anniversario storico che ha visto protagonista anche il nostro territorio, perché da lì, attraverso l’impegno di tante generazioni di attivisti, si è sviluppata una passione politica che ha portato ad avere nel Pci teramano, tra il 1921 e il 1991, una organizzazione che per iscritti e voti è stata tra le più grandi nel sud Italia.

 

Sandro Melarangelo

iscritto al Partito Comunista Italiano dal 1961 al 1991




Giulianova. Il Cittadino Governante: l’Ente Porto occupato.

I consiglieri Franco Arboretti e Pietro Carrozzieri

ENTE PORTO OCCUPATO

Quando si rinnova il consiglio di amministrazione dell’Ente Porto di Giulianova il sindaco in carica gioca, ovviamente, un ruolo di primo piano e il sindaco Costantini, come al solito, non si è lasciato scappare la nuova occasione per occupare “manu militari” tutto l’occupabile.

Nel consiglio di amministrazione composto da un presidente e da tre consiglieri è prassi consolidata, da tempo, quella di prevedere anche un esponente della marineria e un esponente della minoranza. Nel consiglio uscente – che fu indicato dal centro-sinistra – ad esempio, era presente per la minoranza  l’esponente di Forza Italia Francesco Chiarolla. E per la marineria era presente Walter Squeo, stimato operatore della pesca locale.

Ebbene con una voracità senza precedenti il sindaco Costantini, d’accordo con D’Annuntiis, sottosegretario alla presidenza regionale e rappresentante di Forza Italia, ha occupato tutte le poltrone disponibili con esponenti del centro-destra o persone comunque a lui vicine. Di conseguenza sono scomparsi sia il rappresentante della minoranza sia l’esponente della marineria. Non inserire nel CdA dell’Ente Porto una persona che opera concretamente nell’ambito della pesca dà la misura di quanto poco venga tenuto in considerazione un intero comparto lavorativo che è uno dei simboli preminenti di una città a vocazione marinara come Giulianova.

Insomma un’operazione politica da basso impero all’insegna dell’arroganza, della prepotenza e dello spadroneggiamento nella cosa pubblica che a Giulianova non si era mai vista! E che ha fatto piazza pulita di una consolidata tradizione democratica.

Costantini in questo frangente è riuscito a superare persino quanto da noi denunciato nell’ultimo consiglio comunale a proposito dell’occupazione partitica e clientelare fatta nelle nomine e nelle assunzioni in Giulianova Patrimonio e Julia Rete!

C’è poi da fare un’altra considerazione. L’operato del presidente uscente dell’Ente Porto Marco Verticelli è stato da tutti ritenuto di alto livello: i risultati sono evidenti (basta farsi un giro per il porto) ed era riuscito a rimettere sui giusti binari anche i finanziamenti per completare il nuovo molo nord che aveva trovato fermi da anni.

Allora chiediamo: se si è davanti ad un bravo amministratore di uno specifico settore è così scandaloso pensare che, al di là dell’appartenenza politica,  si possa prendere in considerazione la sua riconferma per il bene della città?

Apprendiamo infine notizie che ci fanno pensare che fosse inopportuno, sotto il profilo politico e forse non solo politico, nominare il presidente ora in carica. Ci riserviamo di approfondire la problematica e nei prossimi giorni torneremo su questo aspetto.

Altrettanto inopportuna appare la nomina di una consigliera che riferisce la stampa essere stata segretaria di Paolo Gatti e attualmente componente dello staff di D’Annuntiis in Regione.

Resta l’amara conferma che nella nostra città l’attuale maggioranza esprime una politica autoreferenziale, lontana dalla realtà e lontana dai cittadini.

Giulianova 19 gennaio 2021

IL CITTADINO GOVERNANTE

associazione di cultura politica




IL GIULIA BASKET GIULIANOVA PRONTO PER IL DERBY DI DOMANI CONTRO ROSETO

BASKET

Domani sera il Giulia Basket Giulianova tornerà in campo, a 10 giorni di distanza dalla gara contro Fabriano, per recuperare la quinta giornata di campionato, il derby contro la Pallacanestro Roseto.

Sono passati molti anni dall’ultima volta che Giulianova ha calcato il parquet del PalaMaggetti. Bisogna tornare a più di 10 anni fa, quando nella tarda estate del 2010 l’allora formazione militante in C dilettanti vinse per la prima volta nella sua storia il Trofeo Lido delle Rose. Per tornare ad una gara ufficiale bisogna invece risalire alla notte dei tempi, quando nella tredicesima giornata del girone di ritorno del campionato di Serie C 1995-1996, i giallorossi allenati da coach Enzo Romano affrontarono i biancazzurri di coach Gabri di Bonaventura, che di lì a poco sarebbero stati promossi in Serie B.
Saltata la sfida di SuperCoppa, per Giulianova e Roseto il derby sarà la prima gara ufficiale tra le due formazioni.
La Pallacanestro Roseto, società che ha raccolto l’eredità sportiva degli Sharks, si affaccia per la prima volta nel campionato di Serie B ma ha voluto fin da subito fare le cose per bene affidandosi ad un decano della categoria come Tony Trullo, allenatore alla sua terza esperienza rosetana. Trullo che, oltre a essere l’allenatore, dei biancazzurri è anche il direttore sportivo ha allestito una squadra chiamata a recitare un ruolo di protagonista. Partendo da Valerio Amoroso, anche lui alla sua terza esperienza a Roseto, sono arrivati giocatori di grosso calibro come il talentuoso lungo Aleksa Nikolic, Alberto Serafini, giocatore in grossa crescita anno dopo anno e Jacopo Lucarelli. Nel reparto esterni la qualità del rosetano doc Edoardo Di Emidio, unita alle doti di leadership del veterano Antonio Ruggiero, e dell’imprevedibilità dell’ex Rieti Andrea Pastore e del giovane Fabio Sebastianelli, questi ultimi tre tra l’altro ex della gara.

Il  Giulia Basket Giulianova, alle prese con i noti problemi legati alle assenze di diversi giocatori a causa del Covid-19, e con oggettive difficoltà causate ormai da diverse settimane di allenamenti a ranghi ridotti, è consapevole della qualità del roster rosetano ma è allo stesso tempo determinato a disputare una gara importante, come anche dichiarato in settimana da  Giovanni Montuori, vice allenatore dello staff guidato da coach Andrea Zanchi.

“Contro Fabriano abbiamo avuto la conferma che anche in grossa emergenza i ragazzi hanno mostrato grande senso di appartenenza e grande senso di responsabilità, anche in relazione al momento che stiamo attraversando. L’essere stati in partita per 32-33 minuti è stato veramente motivo di grande orgoglio. Adesso ci aspetta questa serie di partite ravvicinate, con praticamente 4 partite in meno di due settimane. La prima ovviamente è il derby di domani contro Roseto. Roseto non si differenzia tanto da Fabriano per talento e per fisicità. Noi dovremo essere bravi, come abbiamo fatto a Fabriano, a resistere fisicamente più possibile soprattutto cercando di fare meno fatica a rimbalzo, dovevo obiettivamente abbiamo ad oggi dei problemi di fisicità come è normale che sia vista la situazione. Sappiamo del talento di Roseto sia nel reparto lunghi che nel reparto esterni, però noi dobbiamo cercare di far valere quelle che sono le nostre caratteristiche odierne in relazione al periodo che stiamo passando e metterle in campo per fare una partita convincente come abbiamo fatto praticamente sempre fino ad ora”
Appuntamento con la palla a due, mercoledì 20 gennaio alle ore 20:00, sul parquet del “PalaMaggetti” di Roseto degli Abruzzi (TE); arbitrano i sigg. Giovanni Roca di Avellino (AV) e Pietro Rodia di Avellino (AV)
La partita che sarà disputata a porte chiuse, in ottemperanza alle normative in vigore, sarà visibile il live streaming sulla piattaforma LNP-Pass  https://lnppass.legapallacanestro.com.  Aggiornamenti live anche sui social del Giulia Basket Giulianova: Facebook ( https://www.facebook.com/GiuliaBasket), Instagram ( https://www.instagram.com/giuliabk_2020) e Twitter ( https://www.twitter.com/GiuliaBk_2020).



 COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ PROVINCIA DI TERAMO: Ente Porto, vinta la battaglia di legalità per le donne

Tania Bonnici Castelli

 

La composizione del  nuovo Cda  rispetta finalmente l’equilibrio di genere. Una vittoria delle Commissioni Pari Opportunità della Provincia di Teramo e Giulianova.

 

Rivendicare la legittima rappresentanza femminile nell’ex Cda dell’Ente Porto di Giulianova è stata la mia prima battaglia come presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo nel 2017.  Piuttosto una guerra, combattuta con l’appoggio della Cpo di Giulianova e con il consenso silenzioso di tanta società civile.

Da allora non abbiamo mai smesso di crederci, mettendo alle strette gli Enti rappresentati nell’Ente Porto, affinché modificassero i loro vecchi statuti per adeguarli alle normative nazionali che prevedono, come in questo specifico caso,

un’equilibrata composizione di genere negli organi di controllo delle società a controllo pubblico. Nonostante l’attenzione e la sensibilità dimostrate sulla questione dal presidente uscente, Marco Verticelli, sono stati necessari tre anni per le modifiche burocratiche. Alla fine, però, l’obiettivo che ci eravamo prefisse è stato raggiunto e oggi la nomina di Monica Tentarelli nel nuovo Cda ne è la dimostrazione.

Il mio augurio è che la stessa cosa possa accadere presto anche per il Cda del Consorzio Area Marina Torre del Cerrano, dove nessuna donna è stata nominata al suo interno, in spregio alle leggi in vigore. Un consiglio di amministrazione, per noi, assolutamente illegittimo. E anche su questo caso non è nostra intenzione mollare.

Teramo, 19 gennaio 2021

 Tania Bonnici Castelli  Presidente Commissione Pari Opportunità  Provincia di Teramo




Giulianova. Prof. Carlo Di Marco: Facebook e partecipazione popolare. Un rapporto problematico ma non impossibile

Prof. Carlo Di Marco

Prof. Carlo Di Marco

Nei giorni scorsi un gruppo Face-book molto seguito a Giulianova ha promosso un sondaggio di opinione sulla piattaforma, per conoscere l’opinione dei cittadini sul progetto di riqualificazione di Piazza Dalmazia sul quale circa un anno fa si era pronunciato un riuscito Forum cittadino. Fra i risultati di questo sondaggio su face-book, partecipato da un migliaio di utenti, vi sarebbe la “bocciatura” della pedonalizzazione del lungomare proposta dal Forum cittadino. Conti alla mano, i deliberanti del Forum sarebbero stati in numero inferiore, per cui detta proposta, dopo un anno, potrebbe apparire meno “legittimata”. Una logica deduzione (non ostentata dagli organizzatori ma che è un po’ nelle cose) potrebbe essere che sia migliore (più democratico) un sondaggio su face-book rispetto a un Forum cittadino. Insomma, avrebbero più credibilità i mille internauti di Face-book che i deliberanti del Forum cittadino del gennaio 2020. L’eventualità che possa diffondersi questa convinzione, per noi errata, ci induce a proporre e argomentare alcune considerazioni.

La prima: il grado di alfabetizzazione informatica in Italia (intesa come capacità sufficiente di usare il computer e collegarsi ad internet) si aggira intorno al 21% della popolazione che potrebbe saperlo fare (dato OCSE). Una delle percentuali più basse in Europa. Vi è quindi un vulnus di partenza nel rapporto fra piattaforme telematiche e democrazia: quasi l’80% della popolazione è escluso da ogni tipo di dialogo telematico. A noi che siamo internauti questo non sembra perché non ci pensiamo, ma è così e ne discende una forte sofferenza del principio democratico costituzionale basato sull’eguaglianza e la libertà di espressione per indistintamente tutti. Possiamo fare tutte le considerazioni che vogliamo, in merito, ma i numeri sono cocciuti: anche se a Giulianova o a Teramo quella ripartizione di percentuali fosse inversa (80% si, 20% no) l’esclusione dal dibattito telematico sarebbe comunque pesante, ma non è così. I mille “internauti” che si sono pronunciati nel caso di specie, sono certamente tanti, ma rientrano tutti nella percentuale sopra descritta. In altre parole, si sono potuti pronunciare solo gli internauti. Per capirci meglio, si pensi alla pubblicità delle riunioni del Consiglio comunale: esse non rispettano il principio democratico perché ci vanno tutti i cittadini a sentirlo, lo rispetta perché tutti i cittadini possono andarci. Non così nelle riunioni “a porte chiuse” (per forza di cose, al momento): qui può seguire i lavori solo quel 21%. Perché questo è importante? Cerco di spiegarlo con la seconda considerazione.

Al Forum cittadino del gennaio scorso parteciparono centinaia di cittadini a cui non fu posto un quesito secco (sei d’accordo o no?): ad essi, suddivisi in tavoli di lavoro, fu proposta una rosa di alternative progettuali corredata di molte informazioni, delucidazioni, opinioni di esperti, di politici e di operatori di settore. In questi tavoli i cittadini studiarono e lavorarono per quasi due giorni a titolo di volontariato (senza un euro di compenso) per essere ben informati, capire ed essere finalmente in grado di esprimere un pare ben riflettuto. Il confronto fu sereno, democratico e soprattutto empatico (nei tavoli di lavoro le persone si guardano negli occhi). Nei tavoli si mescolarono cittadini internauti e altri che non sanno nemmeno accendere un computer; nessuno chiese loro l’appartenenza partitica (qualcuno avrebbe voluto farlo, ma non glie lo abbiamo permesso); non si chiese il titolo di studio, né il reddito, né la professione ecc..Quanti erano? Decine e centinaia: ci furono due plenarie durante le quali in Kursaal era pieno e 6 tavoli di lavoro formati da 10-12 componenti ciascuno. Ma se anche ci fossero stati venti cittadini questi, prima di esprimere un parere avrebbero ugualmente percorso la strada dell’informazione competente, avrebbero lavorato per quasi due giorni senza alcuna limitazione e soprattutto senza alcuna discriminazione. Quando si parla di partecipazione, infatti, non si parla di numeri minimi al di sotto dei quali la partecipazione non ci sarebbe: secondo lo spirito e il dettato della nostra Costituzione (art. 3) chiunque (a prescindere da quanti sono, anche due persone bastano) ha il diritto di esprimere proposte e pareri ai poteri politici. Questa è la partecipazione.

A noi pare che sia molto diverso pronunciarsi su un quesito davanti a una tastiera senza averci lavorato un po’ chiedendo informazioni agli esperti, agli estensori dei progetti, a chi conosce bene le materie in discussione; senza aver dato la propria disponibilità a titolo di volontariato per un paio di giorni al fine di avere un minimo di conoscenza su questioni (in questo caso di carattere urbanistico e dei lavori pubblici) che non sempre si conoscono abbastanza. Si esce da un Forum con conoscenze che prima non si avevano. Se ne esce arricchiti.

Con quanto detto sin qui, non vogliamo certamente affermare (non lo pensiamo neanche) che i partecipanti al sondaggio social in argomento siano tutti ignoranti, ma forse la maggioranza di loro non ha gli strumenti conoscitivi che si possono acquisire in un Forum o in un Sondaggio Deliberativo come quello che si sta svolgendo a Teramo sull’area archeologica del Teatro romano. Né riteniamo che il sondaggio effettuato su face-book sia inutile o che lo siano gli strumenti social. Anzi, pensiamo il contrario: gli strumenti social possono essere utilizzati (specie in questo momento in cui la pandemia non consente riunioni in presenza) in affiancamento e ad integrazione dei percorsi deliberativi che si svolgono solo in presenza. Non è un caso che l’Associazione Demos abbia una pagina Face-book, vari gruppi e un sito web; che il Sondaggio Deliberativo di Teramo abbia aperto una pagina Face-book e che tali strumenti, al momento, siano gli unici possibili. E ringraziamo chi ha promosso il sondaggio di cui stiamo parlando perché questo comunque continua un dibattito che per certi versi non si è mai concluso, ma a questo punto ci viene spontanea una proposta, come dire, collaborativa. Il possibile allentamento della pandemia per via del programma di vaccinazione di massa, intorno alla prossima primavera-estate, potrebbe riportare la possibilità per i cittadini di riunirsi in presenza e di riprendere due percorsi deliberativi attualmente sospesi: il Sondaggio Deliberativo sulla riqualificazione dell’area archeologica del Teatro romano a Teramo e il Forum cittadino sulla riqualificazione di Piazza Dalla Chiesa a Giulianova. Proponiamo ai rispettivi organi di garanzia di aprire da subito, sulle rispettive pagine face-book, la possibilità per tutti i cittadini internauti di aderire formalmente ai rispettivi tavoli di lavoro; a tutti coloro che si esprimono sui social (mostrando così di avere interesse sugli argomenti) a richiedere formalmente di entrare a farne parte in attesa che si svolgano le rispettive assemblee plenarie di apertura.

Siamo certi che a Giulianova, ad esempio, fra i mille partecipanti al sondaggio face-book ci sarà pure qualcuno disposto ad approfondire le proprie conoscenze (se non le ha) impegnandosi personalmente a lavorarci un po’ a titolo di volontariato, offrendo all’interesse collettivo, un po’ del proprio tempo. Fermo restando che è diritto di tutti continuare ad esprimersi solo davanti ad una tastiera.

prof. Carlo Di Marco




Teramo. Polizia: arrestato un 43enne per possesso di materiale pedopornografico.

Polizia Stradale Foto Archivio

La Polizia Postale arresta in flagranza un uomo di 43 anni della provincia di Teramo, disoccupato, trovato in possesso di un ingente materiale pedopornografico. L’arresto, operato da personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “ABRUZZO” di Pescara e dalla Sezione di Teramo, è stato effettuato all’esito della perquisizione eseguita a carico dell’uomo, su delega della Procura della Repubblica di L’Aquila, durante la quale gli operatori di polizia hanno sequestrato una notevole quantità di dispositivi informatici, tra PC, Tablet e Chiavette USB. L’arrestato nascondeva il materiale pedopornografico all’interno di spazi in cloud a lui intestati, individuati dai poliziotti grazie ad una approfondita ricerca virtuale condotta durante la perquisizione informatica, che ha consentito di mettere in evidenza più di 400 files ritraenti minori intenti in atti auto erotici o partecipanti a rapporti sessuali, anche di gruppo.

 

Le indagini della Polizia Postale di Pescara sono originate da una segnalazione del circuito internazionale di cooperazione in materia di contrasto allo sfruttamento dei minori online, grazie a cui la Postale dialoga quotidianamente a livello centrale con enti esteri e associazioni non governative. Tale forma di partnership fornisce un contributo fondamentale per l’efficace azione di contrasto agli abusi primari nei confronti di minori, nonché alla divulgazione e distribuzione del materiale illecito in rete.

 

In particolare, già la semplice detenzione è considerata dall’ordinamento penale italiano un delitto contro la libertà individuale cui è posta particolare attenzione. L’ultimo comma dell’art. 600-quater del codice penale, che punisce chiunque si procura o detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni 18, prevede un aumento di pena qualora il materiale detenuto sia di ingente quantità.

 

Le indagini proseguono sulle analisi di tutto il materiale informatico sequestrato sia per identificare le giovanissime vittime sia per identificare gli altri pedofili coinvolti nelle violenze sessuali.




Ricordando il  “Samudaripe ” il genocidio dei Rom e Sinti .

Il 23 gennaio  a  partire dalle ore 16.30
In occasione della giornata della memoria  l’Associazione  Rom in Progress  ,  Amici di Zefferino e Romani Kriss celebrano questa giornata con un convegno su piattaforma Zoom.
Samudaripe ( la grande uccisione ) richiama le persecuzioni e  i massacri, di cui i rom e sinti  furono vittime durante il nazifascismo . Per molti, soprattutto i più giovani, questa è una pagina ancora oscura di un passato mai riportato sui libri di storia. Per affrontare la realtà di rom e sinti in Italia, bisogna fare un parallelismo tra il passato  e le  attuali condizioni di questo popolo che ancora oggi vive nella discriminazione.
L’evento sarà anche l’occasione della presentazione in anteprima nazionale del primo Partito rom e sinto in Italia Mistipè, partito fondato da tre donne rom attiviste italiane e ha come scopo primario oltre a rappresentare i rom e sinti  nel panorama politico, quello di combattere la discriminazione e l’odio razziale.
Prenderanno parte al convegno:
Giulia Di Rocco – presidente del Partito Mistipè (Lanciano)
Giorgio Bezzecchi – presidente cooperativa Romano Drom (Milano)
Saska Jovanovic  – presidente dell’Ass.Rowni Roma Woman  Network e Romni. (Roma)
Virginia Morello – vice Presidente del Partito Mistipè ( Martinsicuro)
Modera – Sara Cetty presidente dell’Ass. Rom in Progress e Tesoriere del Partito Mistipè (Isernia)
L’invito è aperto a tutti!!!  Per partecipare  basta lasciare la  propria email all’indirizzo di posta elettronica indicata.
 Per maggiori informazioni e iscrizioni
 email : partitomistipe@libero.it